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Joe Bonamassa: ''Usare i pedali è da pigri''

Aperto da Grix, 07 Novembre, 2017, 08:59 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Fidelcaster

Non mi risulta che Gilmour abbia mai suonato altro!  :laughing:
:ditanaso:

Elliott

Citazione di: Grand Funk il 09 Novembre, 2017, 03:44 PM
Non mi risulta che i Pink Floyd hanno mai suonato rock, rock/blues......

E cosa c'entra?
Questo non significa che i pedali non esistessero. Il punto è questo...non serve continuare a portare la discussione altrove: accetto quel discorso da chi ha scelto di non usare i pedali; che sia Clapton,  Farner o Mino Reitano


Fidel  :lol:


Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Moreno Viola

Citazione di: Grand Funk il 09 Novembre, 2017, 02:15 PM
Ho solo detto che Clapton e Bonamassa appartengono a epoche diverse, perciò non paragonabili come ha fatto Elliott, perchè ( per il mio parere ) Clapton non aveva a disposizione la tecnologia che c'è oggigiorno, infatti negli anni '60-'70 la maggior parte usavano un Wah e un fuzz, non ho detto che non usavano effetti, poi c'era qualcuno che non usava niente, e qualcuno qualcosa di più, ma mai come ai tempi odierni, almeno per me..... che Clapton non si è mai permesso di dire una cosa simile come ha fatto Bonamassa è un paragone che non tiene......

A mio parere l'unica cosa ad essere cambiata è la vastità dell'offerta, ovvero centinaia di pedali che non sono altro che sfumature dello stesso colore, ma negli ultimi quarant'anni non si è inventato nulla di tecnologicamente rilevante per quanto riguarda gli effetti per chitarra.
Siamo ancora fermi ai soliti overdrive/fuzz/distorsori, phaser, chorus, delay/echo, flanger, vibe, ecc che sono gli stessi effetti che si usavano negli anni sessanta/settanta.

Citazione di: Fidelcaster il 09 Novembre, 2017, 03:46 PM
Non mi risulta che Gilmour abbia mai suonato altro!  :laughing:

In effetti a "ben ascoltare".  :laughing:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Bedrock

Citazione di: Moreno Viola il 09 Novembre, 2017, 12:46 PM
Volevo aggiungere un'opinione che probabilmente non incontrerà il favore di molti, partendo da un precedente intervento di Gianluca.

Citazione di: Gian.luca il 08 Novembre, 2017, 01:22 PM
Citazione di: Fidelcaster il 08 Novembre, 2017, 01:15 PM
Elliott, quindi è solo per appagamento personale che tua figlia frequenta una scuola musicale, e non perché per un musicista (come per chiunque) è oggettivamente meglio avere una solida preparazione che non averla?

Non ci vedo niente di oggettivo, é una scelta personale.

Quanto sostiene Fidel non è più un'opinione ma è oggettivamente un fatto, perché è sempre meglio conoscere il più possibile la materia della quale ci si occupa e un musicista preparato ha certamente un'opportunità in più rispetto ad uno che ne ignora completamente o quasi i concetti che la sostengono.
Sono però fermamente convinto che spesso dichiararsi o apparire "ignoranti" sia semplicemente una posa che fa molto rock ma la realtà è che, anche se in forme diverse, chiunque prenda in mano uno strumento e ottenga risultati degni di nota ne ha in qualche modo esplorato il "cosmo".
La durata e la qualità del suo viaggio, quella sì, dipende da lui.


Ma non ci è veramente nulla di oggettivo in questo, sono approcci diversi ad una forma d'arte.
Per me è evidente che l'unico approccio possibile alla musica passi per lo studio, ma credo che un unico metro universale di valutazione di una canzone, o di un'opera in generale, sia la sua capacità di attirare le persone e suscitare in loro curiosità e voglia di approccio.
Il resto è necessario per noi che abbiamo bisogno di nutrire non solo il nostro cuore, ma anche la nostra mente, una mente allenta e se vogliamo evoluta che non si accontenta semplicemente di una vibrazione ma deve associare a questa anche la "profondità" di pensiero.
E' brutto dirlo ma, tanto per prendere spunto dall'ultimo pezzo che sentivo stamattina in macchina, Cause We've Ended As Lovers di Jef Beck per molti, per la stragrande maggioranza delle persone che conosco che non hanno mai suonato neanche il triangolo, non è degna neanche della suoneria di uno Smarthphone.
Ascoltano altro, canzoni che artisticamente parlando spesso non denotano alcuna cultura musicale e studio di uno strumento qualsiasi o dell'armonia.
A provare ad essere un pochino al di sopra delle parti, queste "canzoncine" arrivano a molte più persone, sono più capaci di raggiungere la curiosità e l'attenzione della gente. Perché dobbiamo pensare che quello che fa Beck sia OGGETTIVAMENTE migliore?
Di oggettivo c'è il metro che usi. Come in fisica, una grandezza la si osserva e la si misura con un riferimento, nell'arte il riferimento però non è il metro, ma l'osservatore (in questo caso l'ascoltatore).
L'arte ha una componente emozionale che travalica la ragione, e questa componente emozionale la può toccare chiunque.
Dirò di più, qualcuno ritiene che lo studio inibisca la capacità di arrivare alla componente emozionale limitando la creatività pura e "animale" per ricondizionarla a modelli precostituiti che sono quelli che si studiano.
Ma non voglio entrare in campi che conosco molto poco, mi fermo qui.
Quando ero ragazzo pensavo che chi non apprezzasse i Queen, gli Yes, I King Crimson, come i massimi esponenti del panorama musicale mondiale non capisse nulla di musica.
Forse la vecchiaia abbaglia la vista, ma ho cambiato prospettiva, credo che certe valutazioni debbano essere personalizzate più che sempre rese assolute.

Citazione di: Moreno Viola il 09 Novembre, 2017, 12:46 PM
Citazione di: Gian.luca il 08 Novembre, 2017, 01:22 PM
Se fosse tutto così oggettivo non avremmo dj ax.
Probabilmente ne saresti contento, anche io, ma toglieremmo sensazioni e sentimenti molto più forti indotti in molte più persone di quanto abbia mai fatto Verdi con la Traviata.
Per me é meglio, per te é meglio, da qui a dire oggettivamente c ne passa.
Parliamo di arte, non é scienza.
Nel secondo caso é oggettivamente meglio avere una grande preparazione, nel primo caso si lavora con i sentimenti e le sensazionei che credo si possa dire per definizione che non contemplino molto di oggettivo.
L'arte consente al "chiunque" di arrivare a molti, purché abbia la giusta sensibilità non necessariamente la giusta preparazione.

Dubito che le sensazioni e i sentimenti abbiano una maggiore rilevanza in "Funkytarro" rispetto alla "Traviata".
Il fatto però è che, pur con le evidenti differenze e rispettando l'impegno e la determinazione che ha portato Bonamassa ad essere il musicista che conosciamo, lo vedo più come un'alternativa "rispettabile" a J-Ax che un collega di Giuseppe Verdi.
Opinione personale e che immagino possa risultare anche poco condivisibile.

Chiaramente gli artisti citati sono a mero titolo di esempio e non starei a far parallelismi o altro.
Il concetto generale è lo stesso espresso prima.
Noi riteniamo che il nostro approccio alla musica sia il migliore, io dico solo che è il migliore per noi, non per tutti.
Tornando all'intervistato lui ritiene il suo approccio l'unico degno di essere preso in considerazione.
E' una visione chiusa, egocentrica, irriguardosa e irrispettosa degli altri, per me profondamente sbagliata.
L'approccio all'arte NON è l'approccio alla scienza.
Quando studiavo meccanica quantistica a Fisica il linguaggio era uno, la matematica, e bisognava conoscerlo profondamente e rispettarlo in maniera quasi religiosa.
Per arrivare a quei traguardi era fondamentale uno sforzo e uno studio che chi ci è passato può comprendere.
Lì non ci sono possibilità, o hai un bagaglio di conoscenza solido, profondo, totalmente acquisito e fatto proprio, o al tavolo a parlare con gli amici non ti ci siedi.
Nel caso dell'arte, tutta, a diversi livelli e con diversi approcci a quel tavolo ci si siede, perché si può arrivare alla gente semplicemente trovando la giusta strada per solleticare la loro sensibilità, e per far questo spesso bastano due note suonate senza troppo mestiere... per restare nel rock, posso dire Nirvana?

Vu-meter

Sto per modificare il titolo del topic in : "il vaso di Pandora" ....

:laughing: :laughing:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Max Maz

Citazione di: Vu-meter il 09 Novembre, 2017, 04:10 PM
Sto per modificare il titolo del topic in : "il vaso di Pandora" ....

:laughing: :laughing:

Ma chi ha aperto questo thread?    :facepalm2: :facepalm2:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Grix


Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Bedrock

Propongo punizioni corporali per gli autori di questi Topic  :snob:

Fidelcaster

Sulla punizione corporale per Grix penso che possiamo essere tutti d'accordo!  :cheer:

Grix, il capro espiatorio di Jamble!  :sonocotto:
:ditanaso:

Bedrock

Ma poi mi dico, state tutti qui a guardare sto post pronti come falchi a replicare al primo matto che si azzarta a scrivere, e nessuno a leggere il mio post per la schermatura della strato col freeflyte  >:( >:( >:( >:( >:( >:( :angry2: :angry2: :angry2: :angry2: :angry2: :angry2: :angry2: :angry2: >:( >:( >:( >:( >:( >:(

AlbertoDP

Gianluca, quello che dici è oggettivamente inconfutabile. Non esiste un metodo razionale e certo per operare le distinzioni di qui parli. Eppure... Come distinguere fra intrattenimento ed arte, se si segue la tua strada? Quando l'intrattenimento è solo tale, e quando invece è anche arte? Io non credo che la risposta sia "è soggettivo", ma che si possa e si debba tracciare delle linee di demarcazione. Rovazzi e i Nirvana (visto che li hai citati) intrattenevano, ma il primo è solo intrattenimento, il secondo è arte. E' soggettivo? Solo fino a un certo punto.

Per restare nel campo della matematica, Frank Plumpton Ramsey, uno dei geni matematici del '900 (e non solo), che era anche occupato della definizione di probabilità soggettiva degli eventi (il punto è medesimo: la probabilità che un evento si verifichi è soggettiva, non può essere definita in modo univoco), aveva concluso che, per quanto sia soggettivo, occorre fare delle distinzioni. Per andare al sodo, il sunto era: è vero che anche la probabilità che il sole sorga ogni giorno è soggettiva, ma scommettere contro il fatto che il sole sorga domani è da fessi  ::) Questo per dire che non basta che formalmente non vi siano appigli per effettuare distinzioni (come nel caso di intrattenimento-arte), oltre un certo limite (Rovazzi-Nirvana), la distinzione è lecita e obbligata.

p.s. scusate la poca chiarezza   :-[

p.s.s. leggo ora quanto sopra. Non punitemi, vado a leggere il post sulla schermatura e torno nel mio  :laughing:


futech

Citazione di: Max Maz il 09 Novembre, 2017, 04:25 PM
Ettipareva!   :lol:

e allora mettiamoci l'anima in pace che mancano almeno altre 32 pagine prima di veder sfumare il thread


Qual

Bedrock

Citazione di: AlbertoDP il 09 Novembre, 2017, 04:30 PM
Gianluca, quello che dici è oggettivamente inconfutabile. Non esiste un metodo razionale e certo per operare le distinzioni di qui parli. Eppure... Come distinguere fra intrattenimento ed arte, se si segue la tua strada? Quando l'intrattenimento è solo tale, e quando invece è anche arte? Io non credo che la risposta sia "è soggettivo", ma che si possa e si debba tracciare delle linee di demarcazione. Rovazzi e i Nirvana (visto che li hai citati) intrattenevano, ma il primo è solo intrattenimento, il secondo è arte. E' soggettivo? Solo fino a un certo punto.

Per restare nel campo della matematica, Frank Plumpton Ramsey, uno dei geni matematici del '900 (e non solo), che era anche occupato della definizione di probabilità soggettiva degli eventi (il punto è medesimo: la probabilità che un evento si verifichi è soggettiva, non può essere definita in modo univoco), aveva concluso che, per quanto sia soggettivo, occorre fare delle distinzioni. Per andare al sodo, il sunto era: è vero che anche la probabilità è soggettiva, ma scommettere contro il fatto che il sole sorga domani è da fessi  ::) Questo per dire che non basta che formalmente non vi siano appigli per effettuare distinzioni (come nel caso di intrattenimento-arte), oltre un certo limite (Rovazzi-Nirvana), la distinzione è lecita e obbligata.

p.s. scusate la poca chiarezza   :-[

Dei paletti possono essere messi, prego accomodati comincia tu  :lol: :lol: :lol:
Che i Nirvana siano arte mi permetti di avere le mie perplessità?  :D
Definire e distinguere ciò che è arte da ciò che non lo è, è un mestiere che non mi appartiene.
Credo più, per l'arte in generale, nella capacità seppur spicciola di suscitare emozioni nella gente.
L'immediatezza, non filtrata dal raziocinio e/o dalla cooscenza, può fare grandissime cose. Arte o non arte? Booo, mi faccio da parte.
A me piace un certo tipo di musica che la mia compagna non vuole neanche sapere dove sta di casa. E più p meno viceversa.
Devo dire che la mia è più raffinata? Più colta? Più ricercata? Fatta in molti casi da musicisti con una profonda conoscenza dell'armonia, della teoria, del ritmo, dello strumento in senso lato?
Sicuramente si.
Posso dire che lei ascolta spazzatura e non ci capisce nulla?
Si, probabilmente posso dirlo.
Poi però le sue canzoncine sono sentite da miliardi di persone, le mie molte volte da un gruppo sparuto di amatori.
Io tutta sta certezza che la mia musica sia MIGLIORE comincio a non averla più, comincio a credere che è la migliore PER ME.
Tutto là.

Conosco poco o nulla di Ramsey, mi hai incuriosito, se il mio cervello stanco riprende un po' della sua antica curiosità ci butto un occhio.

Citazione di: AlbertoDP il 09 Novembre, 2017, 04:30 PM
p.s.s. leggo ora quanto sopra. Non punitemi, vado a leggere il post sulla schermatura e torno nel mio  :laughing:

Ecco bravo, ce l'avevo proprio co te  :aspettofuori:

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