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Innovare. Cos'è innovativo?

Aperto da robland, 13 Marzo, 2020, 01:50 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

In musica cos'è innovativo per voi? Cosa intendete con questo concetto?
Se io vi chiedessi "chi sono gli artisti più innovativi degli ultimi vent'anni?" voi che nomi mi fareste?

Mariano

Innovativo può voler dire essenzialmente due cose per me: inventare qualcosa di davvero nuovo (cosa estremamente difficile, e molto più rara di quello che si pensa), rielaborare il noto in una maniera fresca e mai sentita prima, o che comunque renda subito chiaro, dopo poche note "questa è roba fatta da poco". Trovo innovatori sia quelli che creano nuove "mode", sia quelli che lavorano in maniera più pura sul linguaggio musicale

Negli ultimi 20 anni innovatori ce ne sono stati talmente tanti che la lista è lunghissima, anche perchè la frammentazione dei generi e la liquidità rendono davvero difficile focalizzare le cose, ma se devo restringere il campo a pochi nomi direi, in ordine sparso: J Dilla, Brad Mehldau, Thom Yorke, Robert Glasper, Erykah Badu, Michael League, Nai Palm, Jacob Collier, Plini, Brian Blade, Kurt Rosenwinkel

Ma sicuramente ce ne sono moltissimi altri, anche solo fermandosi a un singolo genere


Mimmolo

Per me innovare vuol dire creare musiche mai ascoltate che non si rifacciano a niente di precedente e che generino però curiosità ed interesse e il cui messaggio, benché spiazzante, sia comunque percepibile.
Negli ultimi vent'anni per quella che è la mia magra cultura musicale non ho esempi marcati
Lo sono stati Hendrix per l'uso di sonorità psichedeliche, gli Area per la voce è i testi di Stratos, Elvis per la sua regalità. Poi Fripp, i Cure, i sex pistols, Janis, I Nirvana, I rhcp, etc

Elliott

Per me è innovativo tutto ciò che crea una nuova tendenza. Non necessariamente , dal mio punto di vista,  positivo e non necessariamente deve coinvolgere le masse. Anche le nicchie hanno le loro nuove tendenze mentre, come innovazione percepita negativamente dal sottoscritto ci vedo sia generi musicali  (trap) che produzione (su tutte, l'incentivazione del brano usa e getta, della hit effimera a dispetto del lavoro strutturato, dell'album).

Nomi? Evito fermamente di farne perchè credo che finirà come il topic sull'espressività dove, ho letto robe assurde e talvolta pretensiose nel nome    dell'interpretazione personale del concetto.

Max Maz

Innovazione non sempre è sinonimo di miglioramento, anzi.
Ascolto molto volentieri alcuni degli autori proposti da Mariano ma innovazione è anche, a mio avviso, un aspetto che riguarda ognuno di noi, quindi soggettivo.

Personalmente significherebbe ad esempio esplorare generi dai quali ho mantenuto, a varie ragioni, le distanze.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


fangetto

Per me vale quello che è già stato detto, ovvero chi è stato in grado di creare nuove tendenze e chi ha fatto qualcosa di diverso, per buttare la qualcosa di non ovvio direi John Oliva con la Trans Siberian Orchestra.
A livello personale approfondire qualsiasi cosa non abbia ancora mai suonato

robland

Citazione di: Elliott il 13 Marzo, 2020, 07:44 AM
Per me è innovativo tutto ciò che crea una nuova tendenza. Non necessariamente , dal mio punto di vista,  positivo e non necessariamente deve coinvolgere le masse. Anche le nicchie hanno le loro nuove tendenze mentre, come innovazione percepita negativamente dal sottoscritto ci vedo sia generi musicali  (trap) che produzione (su tutte, l'incentivazione del brano usa e getta, della hit effimera a dispetto del lavoro strutturato, dell'album).

Nomi? Evito fermamente di farne perchè credo che finirà come il topic sull'espressività dove, ho letto robe assurde e talvolta pretensiose nel nome    dell'interpretazione personale del concetto.

Che fai, ti autocensuri? Qui servono nomi. Forza forza!


robland

Vi ringrazio. Ma, a parte Mariano, vi rendete conto che, messa così, non sembra esserci niente di innovativo considerato che non sono stati spesi dei nomi?

robland

Citazione di: Mariano il 13 Marzo, 2020, 02:41 AM
Innovativo può voler dire essenzialmente due cose per me: inventare qualcosa di davvero nuovo (cosa estremamente difficile, e molto più rara di quello che si pensa), rielaborare il noto in una maniera fresca e mai sentita prima, o che comunque renda subito chiaro, dopo poche note "questa è roba fatta da poco". Trovo innovatori sia quelli che creano nuove "mode", sia quelli che lavorano in maniera più pura sul linguaggio musicale

Negli ultimi 20 anni innovatori ce ne sono stati talmente tanti che la lista è lunghissima, anche perchè la frammentazione dei generi e la liquidità rendono davvero difficile focalizzare le cose, ma se devo restringere il campo a pochi nomi direi, in ordine sparso: J Dilla, Brad Mehldau, Thom Yorke, Robert Glasper, Erykah Badu, Michael League, Nai Palm, Jacob Collier, Plini, Brian Blade, Kurt Rosenwinkel

Ma sicuramente ce ne sono moltissimi altri, anche solo fermandosi a un singolo genere

Secondo te perché Rosenwinkel è un innovatore?
E perché  lo sarebbe Mehldau?
Terza domanda: Nir Felder secondo te lo è?

Elliott

Non servono nomi per esprimere un concetto. Anche perchè, in alcuni dei nomi spesi non ci trovo nulla di innovativo e, non voglio essere psrtecipe di discussioni assurde dove di arriva a giudizi assurdi.

Se il mio contributo non è sufficiente, comprendo ma mi astengo dalla discussione.

Mariano

Citazione di: robland il 13 Marzo, 2020, 10:01 AM
Citazione di: Mariano il 13 Marzo, 2020, 02:41 AM
Innovativo può voler dire essenzialmente due cose per me: inventare qualcosa di davvero nuovo (cosa estremamente difficile, e molto più rara di quello che si pensa), rielaborare il noto in una maniera fresca e mai sentita prima, o che comunque renda subito chiaro, dopo poche note "questa è roba fatta da poco". Trovo innovatori sia quelli che creano nuove "mode", sia quelli che lavorano in maniera più pura sul linguaggio musicale

Negli ultimi 20 anni innovatori ce ne sono stati talmente tanti che la lista è lunghissima, anche perchè la frammentazione dei generi e la liquidità rendono davvero difficile focalizzare le cose, ma se devo restringere il campo a pochi nomi direi, in ordine sparso: J Dilla, Brad Mehldau, Thom Yorke, Robert Glasper, Erykah Badu, Michael League, Nai Palm, Jacob Collier, Plini, Brian Blade, Kurt Rosenwinkel

Ma sicuramente ce ne sono moltissimi altri, anche solo fermandosi a un singolo genere

Secondo te perché Rosenwinkel è un innovatore?
E perché  lo sarebbe Mehldau?
Terza domanda: Nir Felder secondo te lo è?
il Motivo per cui trovo Mehldau e Rosenwinkel innovatori è lo stesso. Se ripercorro la storia dei capiscuola pianistici dell'ultimo secolo, cronologicamente dopo Harbie Hancock, Chick Corea, Keith Jarret e Fred Hersh trovo Mehldau. È indubbio che nel post 2000, sia stato in assoluto il pianista NON classico più influente a livello linguistico. Non è solo la sua preparazione assoluta, è la sua capacità di aver creato una musica molto differente da quella dei decenni passati, che ha influenzato non solo i pianisti dal punto di vista tecnico, ma tutti i musicisti dell'area "jazz" nel senso più ampio del termine (comprende anche parte del pop, arrangiatori, autori di colonne sonore....)

Bastano pochi accordi per dire "o è Mehldau, o è qualcuno che imita Mehldau". Stessa cosa per Rosenwinke: quando ho iniziato a suonare nei primi anni 2000 (2004 o giù di li) tutti imitavano Pat Metheny. Tempo un paio d'anni, tutti imitavano e trascrivevsano Rosenwinkel, ed è un trend che non è mai passato. È indubbiamente il chitarrista jazz più influente nel nuovo millennio, più ancora di Pat Metheny, tanto che sono pochi i nomi grossi e giovani a distaccarsi dalla sua estetica. Julian Lage ad esempio, ma se penso ai nomi giovani che sono un pò sulla bocca di tutti gli appassionati di questa musica: Reiner Baas, Mike Moreno, Gilad Helckesman, Nir Felder e moltissimi altri più o meno "grandi", tutti risentono di Rosenwinkel, non solo nel fraseggio, ma anche nel suono. L'utilizzo di molti effetti diversi, di synth ecc... usati sempre con molta parsimonia nel jazz sono diventati d'uso dopo di lui (e ovviamenti altri, non è che si è inventato tutto lui, ma è stato un pò il portabandiera di un trend): il fatto che oggi la pedaliera di un chitarrista jazz o fusion sia indistinguibile da quella di un chitarrista rock o pop si deve in gran parte all'esempio di Rosenwinkel

Questo è un suo brano, neanche uno dei più sperimentali, inserito in un contesto di big band: certamente è identificabile come "jazz", ma ha alcuni elementi che lo rendono sicuramente diverso da brani simili di anni 70-80-90. E il suono, è quello che da vent'anni tutti nel jazz imitano, è diventato uno staple al pari di quello di Metheny. E si tratta comunque di un brano abbastanza "plain" nella produzione di Rosenwinkel
Zhivago - OJM + KURT ROSENWINKEL - YouTube

se ascolto questo brano di Mehldau è la stessa cosa: l'influenza avuta da tutta la musica "rock" di fine 90 inizio 2000, Radiohead in primis (a loro volta influenzati dalla scena jazz americana ed europea, sopratutto da Amnesiac e Kid A in avanti) gli ha permesso di fare qualcosa che è allo stesso tempo tradizionale e nuovo. Brani così nei decenni precedenti non ce ne sono, o quasi, ora sono il "mainstream"
When It Rains - YouTube

Per quanto riguarda Nir Felder, attualmente più che innovatore lo vedo come uno dei migliori esponenti di quelli che potremmo definire eredi di Rosenwinkel: come mi disse un paio di anni fa un bravissimo chitarrista italiano appena ventenne, "siamo tutti figli di Kurt". Sicuramente ha tutti i numeri per essere ricordato come innovatore e caposcuola, vedremo dove va la sua produzione. Perchè alla fine l'importante è quello: la bravura e preparazione sono una cosa, quello che produci e lasci un'altra

Mariano

Ovviamente considerazioni simili si possono fare per moltissimi musicisti di molti generi diversi. Io bazzico di più quell'area la, e quindi ho più nomi da quella parte. Ma sicuramente ci sono innovatori in tutti i generi musicali, dal pop al metal alla musica per orchestra alle musiche non occidentali

Ovvio che se parliamo di grammatica pura, finché si resta dentro un'ottava divisa in 12 semitoni, non c'è più niente di "nuovo" dagli anni 30 del 900. Si stanno rimpendo un pò i confini ora

Max Maz

Non capisco perché non puoi serenamente accettare le risposte che ricevi robland.  :etvoila:

Ognuno porta il suo contributo come vuole e può.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Vu-meter

Citazione di: robland il 13 Marzo, 2020, 09:35 AM
Vi ringrazio. Ma, a parte Mariano, vi rendete conto che, messa così, non sembra esserci niente di innovativo considerato che non sono stati spesi dei nomi?

Tieni presente che non tutti amano partecipare a queste discussioni che, pur essendo interessanti sul piano della conoscenza, spesso finiscono in flames e come dice giustamente Elliott, in "giudizi ASSURDI" (come già è capitato).

Il fatto che pochi pubblichino dei nomi, non significa che non è stato mai fatto niente di innovativo, ma solo che la discussione è ritenuta "a rischio" da alcuni, che saggiamente preferiscono non partecipare.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Mariano

sebbene non segua troppo il genere, indubbiamente trovo innovativo quello che stanno facendo esponenti del "math rock" o giù di lì, tipo i Polyphia. Che però probabilmente sono solo le facce più "pop" di un movimento molto interessante. Idem per Plini. Stessa cosa mi viene da dire per molti musicisti neo-soul: il vecchio detto in maniera nuova e contemporanea. 

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