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Ciò che abbiamo lasciato alle spalle musicalmente parlando ..

Aperto da Vu-meter, 22 Maggio, 2012, 06:08 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Vu-meter

Avete mai seriamente valutato il vostro percorso musicale ?
Siete "arrivati" dove si aspettavate come preparazione tecnica e bagaglio culturale ?
Avete realizzato alcuni vostri sogni ?
La musica o l' ambiente musicale vi hanno deluso ?


Che ne pensate ?


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Vigilius

No, sì, no: sintetico vero?
Ma sono dei domandoni esistenziali mica da ridere  :abbraccio:
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.



Vu-meter

Bè ... sì . Sono domande importanti .

Spero di aver stimolato tutti noi a farsele . A me piace sempre farmi domande di questo tipo, mi aiutano a fare scelte più oculate e spesso sono di grande vantaggio.

Non aver timore ...  :hug2:

Vu :)
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marcellom

fino ad ora ho visto solo la punta dell'iceberg: mi sento come quel bambino nella pubblicità.. il nonno è dietro di lui e gli sussurra: "un giorno tutto questo sarà  tuo" ma nel nostro caso il nonno non specifica che bisognerebbe farsi un bel po di mazzo.. certo è che mi beo dei piccoli risultati che riesco ad ottenere a piiiiiicoli passi... e vista la mia età... non pretendo troppo... ;)

Tiziano66

Citazione di: Vu-meter il 22 Maggio, 2012, 06:08 PM
Avete mai seriamente valutato il vostro percorso musicale ?
Siete "arrivati" dove si aspettavate come preparazione tecnica e bagaglio culturale ?
Avete realizzato alcuni vostri sogni ?
La musica o l' ambiente musicale vi hanno deluso ?


Che ne pensate ?


Vu :)
Difficile rispondere dopo anni di percorso chitarristico.
I sogni, le intenzioni e le aspirazioni sono cambiati continuamente adattandosi al momento.

Ci sono stati periodi felici ed altri bruttini e, grazie a questi, gli obiettivi si sono modificati.

Quello che mi pareva fantastico 20 anni fà ora lo ritengo inutile o viceversa.

Sono arrivato, non dove volevo arrivare, ma con altre ispirazioni ed esperienze. E forse è stato meglio così.

4Roses :hey_hey:

Vu-meter

Bè, mi sembra un quadro positivo, tutto sommato .

Da parte mia l' ambiente musicale è stato una delusione ... come ogni buon musicista in erba, non mi rendevo conto che ponevo i miei sogni nel centro di una bolla di romanticismo sognante, che poi nella realtà si è rivelata inesistente .
Non sono arrivato dove pensavo, ma non mi rattrista la cosa, perchè semplicemente ho cambiato il percorso di viaggio, ma per lo meno continuo a viaggiare, anche se ho perso i sogni di bambino ( che si sono rivelati incubi, per cui anche in questo caso, la cosa non mi rattrista ).

Come ha detto Marcello, anche io colgo ogni giorno qualcosa di bello nelle cose che so, che imparo o che tento di imparare ma non riesco . L'importante è continuare a capire che la nostra amica musica è un buon compagnio di viaggio , se vagliamo quale invitare con noi .


"Ho detto tutto.. " ripeteva Peppino de Filippo in un noto film con Totò ... in realtà non diceva mai niente .. mi sembra di essere in perfetta linea con quel modo di fare ...  :laughing:


Vu :)
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Vu-meter

Per la serie "mi piace ripescare vecchi topics" (prchè molti di voi non navigavano il forum allora e quindi non possono aver risposto, ecco il quesito di oggi (ripescato dal primo post):


Avete mai seriamente valutato il vostro percorso musicale ?
Siete "arrivati" dove si aspettavate come preparazione tecnica e bagaglio culturale ?
Avete realizzato alcuni vostri sogni ?
La musica o l' ambiente musicale vi hanno deluso ?

Ditemi, ditemi ...


"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Ombra/luce

Sono arrivato a divertirmi con lo stumento la maggior parte delle volte, anche scegliando brani un pò più impegnativi, ho imparato ad abbellirli e improvvisarci su, le mie mani hanno acquisito decente destrezza, e sono diventato piuttosto autonomo senza dipendere dai tutorial e lo considero uno stadio dove finalmente traggo piacere e divertimento dallo strumento, che è certamente una gran cosa! Però non sono nemmeno un pesciolino nell'oceano che è quello della musica, non mi passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello di mettermi sullo stesso gradino di chi ha studiato in un conservatorio, di insegnanti o musicisti affermati..non mi posso nemmeno considerare un musicista o un chitarrista, un chitarraio amatore che, dopo anni di esercitazione, è finalmente arrivato al traguardo da riuscire a imparare a suonare tanti brani interi senza sputarci sangue o dover lasciarli indietro per mancanza di preparazione, perlomeno parlando di brani semplici/intermedi. Sono arrivato a imparare a suonare e cantare tanti brani che ho ascoltato una vita, cosa che mi riempie di orgoglio ma rimanendo sempre con i piedi per terra e l'ego basso, perchè da amatore mi diverto ma appunto amatore sono, nulla di più di questo.
Non ho più l'età o il tempo per puntare a diventare un chitarrista in una band, soprattutto di questi tempi, quindi non ho avuto sogni di gloria tali da farmi sentire deluso da com'è andata, sono tornato alla chitarra perchè amo suonare e costruire cose mie, nel mio angolo di mondo personale, che è ritaglio del tempo libero, il chè non vuol dire far le cose senza serietà, però non ho nemmeno questi sogni ad occhi di diventare un guitar hero o di andarlo a fare per lavoro.
Ut queant laxis

Moreno Viola

Citazione di: Vu-meter il 22 Maggio, 2012, 06:08 PMAvete mai seriamente valutato il vostro percorso musicale ?
Siete "arrivati" dove si aspettavate come preparazione tecnica e bagaglio culturale ?
Avete realizzato alcuni vostri sogni ?
La musica o l' ambiente musicale vi hanno deluso ?


Che ne pensate ?


Vu :)

Forse non è il mio momento migliore per rispondere a queste domande...

Non credo comunque di essermi mai fermato ad analizzare il mio percorso musicale, più che altro perché non ci sono mai stati particolari episodi che mi mettessero nella condizione di farlo.
Il mio livello è sempre rimasto amatoriale anche, anzi direi soprattutto, per responsabilità personale, considerato che dopo trent'anni mi inciampo ancora su parti elementari e non sono in grado di buttare giù un solo minimamente dignitoso.
Per quanto riguarda i sogni, per anni ho inseguito l'ideale del gruppo di amici che suona insieme (sarà un caso ma uno dei miei album preferiti si intitola "The Family That Plays Together"...  ;D  ), scontrandomi con la difficoltà di far convivere le ragioni che cementano un amiciza con le diverse sfumature nell'interpretare l'impegno necessario a tenere in piedi una band.
A conti fatti direi che il sogno non si è realizzato. Ho scelto l'amicizia.
Sull'ambiente musicale, pur restando in un ambito strettamente amatoriale, potrei dire che effettivamente ho riscontrato spesso situazioni che mi hanno portato ad un sentimento di profonda delusione. Conosco persone che hanno raggiunto l'obbiettivo di fare della musica la loro principale occupazione, suonando, gestendo un studio o fondando un'etichetta discografica e avendo lavorato duro per ottenere dei risultati hanno quella consapevolezza degli sforzi necessari che li mantiene umili e con i piedi per terra.
Al contrario, spesso presunti musicisti che farebbero meglio a continuare a studiare e migliorarsi, si sentono arrivati perché hanno pubblicato un CD su "Miaetichettafondatappostaechenonesisteràpiùdomani". Di per se questo non credo possa bastare a deludermi ed infatti a farlo sono certi atteggiamenti di superiorità anche nei confronti di chi magari potrebbe dare un contributo importante con i suoi consigli dettati da un'esperienza riconosciuta dai fatti e la slealtà nei confronti dei colleghi in una sorta di guerra tra poveri che ovviamente ha il solo risultato di non produrre vincitori.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


robland

Citazione di: Vu-meter il 22 Maggio, 2012, 06:08 PMAvete mai seriamente valutato il vostro percorso musicale ?
Siete "arrivati" dove si aspettavate come preparazione tecnica e bagaglio culturale ?
Avete realizzato alcuni vostri sogni ?
La musica o l' ambiente musicale vi hanno deluso ?

1- Lo valuto tutti i giorni e sono un giudice severissimo di me stesso. Valutando quel percorso in realtà ci si scontra contro un muro: quello della propria personalità, con le proprie peculiarità, ma anche con i propri limiti.

2- non si arriva mai ovviamente e lo sappiamo tutti, ma onestamente non pensavo che sarei arrivato ad imparare nemmeno quelle poche cose che so fare. Ce l'ho fatta con un impegno e una tenacia che solo dalla passione può venire. Lo strumento non è determinante, è che senza (certa) musica non posso stare. Ma il percorso è lunghissimo e non vado di fretta: non ho tutto il tempo che avevo da adolescente ma so che più ci si forza in modo non naturale e prima si rischia di smettere. Con quel muro della personalità di cui parlavo bisogna farci i conti.

3- Sì. Quando ero adolescente morivo dalla voglia di fare tanti live. Ne ho fatti tantissimi e questo mi ha fatto sentire appagato. Suonare poi alcuni brani che sentivo solo sui dischi è un'altra bella realizzazione, sebbene ci vuole un attimo a regredire e dimenticare, se non ci si esercita.

4- la musica incisa che continuo ad ascoltare e approfondire non solo non mi ha mai deluso ma è fonte di scoperte continue. Leggere alcune biografie per me è appagante come per un bambino leggere delle favole fantastiche. Ogni volta è una bellissima scoperta.
Per quanto riguarda l'ambiente musicale in cui mi sono ritrovato io, non avevo molte aspettative perché è un hobby. Mi riallaccio in qualche modo a quello che scriveva Moreno per dire che mi sono trovato bene in ogni band ma le anime gemelle musicali non le ho mai trovate sebbene di band ne abbia avute tantissime. Nè ho mai trovato persone appassionate al punto da poterci ascoltare musica assieme. Ma non mi lamento perché amici e compagni di viaggio con cui scambiare qualche opinione non mancano mai.

b3st1a

Citazione di: Vu-meter il 01 Luglio, 2022, 03:54 PMAvete mai seriamente valutato il vostro percorso musicale ?
Siete "arrivati" dove si aspettavate come preparazione tecnica e bagaglio culturale ?
Avete realizzato alcuni vostri sogni ?
La musica o l' ambiente musicale vi hanno deluso ?

- Mmm...forse non mi sono mai fermato a valutarlo seriamente, perché non l'ho mai affrontato seriamente e, a parte i sogni di quando ero ragazzino, ho sempre pensato alla musica come un hobby.
- Nì: non avendo praticamente mai studiato ho una marea di limiti, ma un ottimo orecchio ed una buona predisposizione mi hanno sempre consentito di divertirmi. Da ragazzo inseguivo di più tecnica e velocità, potendomi permettere di suonare tutti i giorni, in alcuni periodi anche per ore, ma ora che suono 10 minuti ogni tre giorni e sono lento come un bradipo sono contento lo stesso.
- Ritornando al punto uno, se escludiamo i sogni da ragazzino (dove ci si immagina di diventare delle rockstar), direi di sì: ho suonato svariate volte dal vivo, molto spesso con gente decisamente più brava di me (alcuni dei quali sono poi diventati professionisti) e qualche piccola soddisfazione, pur nell'ambito amatoriale e semi-amatoriale, me la sono tolta. Affronto quindi questa fase della mia vita (in cui famiglia e lavoro impediscono di dedicare troppo tempo alla musica) con maggiore serenità rispetto ad altri miei coetanei che, avendo scoperto lo strumento in età più avanzata, non hanno avuto modo di vivere appieno la musica durante l'adolescenza ed ora hanno una grande smania di fare.
- Il mio restare sempre in ambito hobbistico e amatoriale mi ha salvato, e di delusioni (a parte le solite tiritere dei locali dove ti pagano poco e niente e dove badano più al pubblico che porti rispetto alla qualità di quello che suoni) non ne ho avute, anche se vivo indirettamente le delusioni degli amici che hanno scelto di fare della musica la loro professione, e che si scontrano con tutte le storture di questo ambiente. Un'unica esperienza negativa l'ho avuta pochi anni fa, quando oramai ero già "vaccinato" e, sapendo bene come vanno queste cose, non ci sono rimasto male più di tanto: l'ultimo gruppo un po' più serio che ho avuto, prima di sposarmi e diventare padre, era stato messo sotto contratto da un'etichetta indipendente piuttosto nota e con una discreta storia alle spalle, al che i miei compagni di band hanno iniziato un po' a illudersi che potessimo fare "il grande passo". Nella realtà è cambiato poco e nulla: hanno messo per qualche giorno il disco in homepage, dopodiché nessuno si è fatto vivo, nessun aiuto o promozione è stata fornita, nessun soldo si è visto...

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