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Il suono, il suono, il suono ... e i contenuti ?

Aperto da Vu-meter, 21 Settembre, 2018, 09:30 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Vu-meter

Stavo facendo due chiacchiere con un amico al telefono, che mi raccontava del fatto che un suo liutaio di fiducia gli ha proposto dei cavi particolari progettati e realizzati da lui a mano ad un buon prezzo e , stando al mio amico, stravolgono in positivo il suono al punto che non ne può più fare a meno. Credo certamente a questo amico che amo profondamente ma ... mi è scattato un qualcosa nella mente.
Mi sono detto che i dischi che ascolto, li hanno fatti con MOLTE meno storie di quanto non abbia io ora. Non penso stessero a pensare ai cavi e neanche alla qualità dell'effetto, nè a tante altre "beghe" che oggi invece ci affliggono e che forse, fanno un po' ridere, perchè molti di noi, alla fine, vorrebbero ricreare quei suoni che ascoltano nei dischi e che sono prodotti con molte meno paranoie.
Certo, la ricerca sonora è sempre esistita, ma credo che fosse vissuta più come un mezzo che come un fine. Penso che comunque, la parte del leone la facessero comunque la ricerca armonica o melodica. Il suono era importante per valorizzare uno o entrambi questi aspetti.

Possibile che abbiamo, nel corso del tempo, switchato i due concetti ? Possibile che si cerchi prima il suono per poi "poter dire" .. ?
Infine, è possibile che il chitarrista sia la specie musicale che maggiormente soffre di questo ?
Non ci saremo tutti un po' persi dietro a quisquilie secondarie ?
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Elliott

Secondo meeee...no.

Per alcuni chitarristi, degli anni che citi tu, hanno fatto del suono la propria identità. Penso a Gilmour ad es ma, anche a Blackmore passando per atri chitarristi di band che non nomino.

Si predilige il suono ai contenuti?

Dipende ma, per continuare con la mia opinioneho bisogno di capire: parliamo dell'amatore o del professionista?


Vu-meter

Io parlo del fatto che temo che l'amatore NON abbia il punto di vista del professionista.
Gilmour è stato uno sperimentatore, ma senza dimenticare che il suono doveva essere al servizio del resto e non fine a sè stesso. Mi pare che noi si cerchi più il suono dei contenuti... ci sono ragazzi con tutti gli effetti di Gilmour e molto, molto di più ma .. non sanno poi prendere le note come faceva lui o creare qualcosa di personale che adorni quel suono.
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zap

Penso che anche con gli stessi effetti di quel tal chitarrista,non riuscirei a suonare con lo stesso piglio.
Più facile che ci riesca senza effetti.
[emoji16]

Elliott

Ok, quindi parli di amatori.

Si, penso che in molti si è vittima dell'inganno. Io in primis ed è per questo che sto facendo le mie riflessioni.

Mi convinco sempre più che si possa rinunciare alla rincorsa del suono, se la nota è giusta.

Max Maz

Per tanti anni ho cercato di suonare senza preoccuparmi troppo del suono ma ad un certo punto il timbro è diventato un'esigenza al pari dello studio.

Forse avrei comunque fatto i miei bradiposi passi in avanti ma il piacere del suono, a mio avviso, è stato determinante.
No  parlo del suono dei grandi, parlo dei suoni che oggi sento appartenermi.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


snaporaz

E' esattamente la stessa sindrome che prende i patiti dell'HiFi. Spendono decine, se non centinaia, di migliaia di euro per impianti pazzeschi e poi sentono solo le registrazioni in altissima definizione di un arpa birmana.
Io penso che quando i tecnicismi prendono il posto dei contenuti siamo nel patologico e non si tratta più di arte, o pseudo tale, ma semplicemente di mania, che può essere ance grave.
Se avete voglia guardate con che strumentazione è stato registrato, per esempio In A GAdda Da Vidda degli Iron Butterfly: ogni volta che guardo il disco prima mi vien da ridere e poi mi piglia la depressione.

Gibson Les Paul Studio Pro Anniversary, 2014 - Squier Classic Vibe Stratocaster® '60S, 2017 - Cort Gold D6 Natural, Dreadnought, 2017 - Hofner 182 E2 Solid Bass Guitar, 19


Elliott

Citazione di: Max Maz il 21 Settembre, 2018, 11:09 PM

No  parlo del suono dei grandi, parlo dei suoni che oggi sento appartenermi.

Ah beh, hai detto poco  :etvoila:

Mimmolo

Bella discussione ma, attenzione, la ricerca del suono non viene prima o al posto o metro e piatto della bilancia con cui confrontare i risultati, ma è arte al pari della cucina d'autore e come tale universo parallelo alla musica e alle canzoni.
È un buon divertimento, salutare intendo, condividere e confrontarsi sulla ricerca del suono ideale, qualunque esso sia, come in un piatto d'autore è solo la ricerca degli ingredienti migliori a fare il capolavoro.
E vale in qualsiasi arte, sia pittura, fotografia, musica, danza o poesia.
Esisterà sempre il capolavoro del genio inciso su un fazzoletto di carta, la foto capolavoro scattata col telefonino o la poesia sublime di un pazzo ubriacone, come i gesti ripetuti migliaia di volte della ballerina o il ratatouille, ma noi cercheremo sempre la natura dell'anima. E forse talvolta vivremo l'urgenza istintiva di trasformare il groviglio di voci interne in arte e saremo anche noi oggetti della memoria futura.
inspiegabilmente con un mediocre strumento faremo il graffio nel tempo.
O magari non accadrà mai e seguiteremo a trastullarci con questi giocattoli ma non vi è nulla di male se riusciamo a mantenere questo interesse inserito in un contesto di valori più grandi

marcpag

Citazione di: Vu-meter il 21 Settembre, 2018, 09:30 PM
Possibile che abbiamo, nel corso del tempo, switchato i due concetti ? Possibile che si cerchi prima il suono per poi "poter dire" .. ?
Infine, è possibile che il chitarrista sia la specie musicale che maggiormente soffre di questo ?
Non ci saremo tutti un po' persi dietro a quisquilie secondarie ?

Non credo che il chitarrista sia l'unico ad essere affetto da questo dilemma. Oggi, grazie all'elettronica le possibilità sono infinite, a questo si aggiunge un passato sonoro fatto di mille suoni ed accrocchi. Siamo continuamente stimolati dall'ascolto di varie forme d'onda. In moltissimi video e recensioni in rete si trovano mille combinazioni di pedali, rack, amplificatori e chi più ne ha (esigenza di suono e prestazioni) più ne vuole, arrivando poi alla così detta saturazione da eccessi.
I professionisti hanno da parte loro esperti, tecnici ed ingegneri del suono ed elettronici che lavorano per loro. Noi poveri mortali no.
Ma il suono non credo proprio sia da distinguere tra amatoriale e professionista, non c'è una differenza che giustifichi un diverso approccio se non squisitamente inerente ad esigenze che vanno aldilà del quesito del topic.
Io da tempo uso poco e niente come effetti, mi concentro di più sull'espressività generata dalla combinazione tra mano destra e sinistra. Voi direte ma che banalità!
No, avere il controllo di questo permette di non interporre fra noi ed il suono le mille diavolerie che alla fine ci fanno somigliare a mille altri chitarristi/suoni che abbiamo ascoltato.
Fate questa prova, voi, una chitarra, un cavo, un amplificatore ed un metronomo a 52 bpm ed iniziate a mettervi a nudo. 
Strumentazione: Fender Stratocaster American Standard, Gibson Les Paul Faded 2018, Fender Hot Rod DeVille 212 III,  Zoom G5n.

Ombra/luce

Ultimamente stiamo rispolverando vecchi topic, è che, essendo arrivato non mi ricordo più da quando, due annetti? tanti me li sono persi, vedendo che qui non si punisce il necroposting, anzi, ogni tanto vengono ripescati vecchissimi post, approfitto per dire la mia in quei topic interessanti aperti quando non ero ancora arrivato.

Badate bene che è un pensiero personale del tutto sereno, non ho alcun interesse a criticare o demolire gli altri, io semplicemente sono arrivato, dopo questi anni di chitarra, a pensare che la ricerca del suono sia sacrosanta.. quando però ci sono le basi ed il suono diventa una necessità oppure un'espediente comunicativo o espressivo, ma appunto con le basi.

Altro discorso in quei casi dove l'aspirante chitarrista non pensa ad altro che all'hardware che gira attorno al mondo del chitarrismo, si preoccupa del suono ma poi dedica poco tempo e poche energie a imparare a suonare, che è il vero fulcro, il focus primario. Questo forse è anche dovuto all'epoca di internet, a questo bombardamento continuo di millemila modelli di amplificatori, analogici, digitali, ninnoli di ogni sorta, millemila marche e modelli di chitarre.
Io questo lo vedo perchè ho modo di parlare con tanta gente, sia su internet che nella vita di tutti i giorni e parlo continuamente con persone che hanno una cultura fuori dal normale su amplificatori, modelli di chitarre, effetti, rifiniture varie e peli nell'uovo, poi gli dai la chitarra in mano e non riescono a tirare un FA o un SIm stando in battuta su brani semplici.

Spesso su internet, anche sotto i commenti nei video su Youtube o leggendo qua e là, sotto video di modelli di chitarre, amplificatori, pedali, ninnoli di ogni sorta, ci sono millemila commenti, gente scatenata, super esperti di ogni sorta, poi quando si parla di tecnica o di teoria, ma non teoria da alto conservatorio, anche le basi, scena muta, 0 commenti, una manciata ridicola di visualizzazioni..

Di questo un pò me ne dispiace perchè, per quanto pure io abbia avuto il mio periodo di GAS a raffica, a una certa mi sono detto tra me e me, "però forse è il caso che mi impratichisca meglio con la chitarra", perchè qui sto comprando cose che poi sfrutto poco o male, sto comprando effetti a gogo e poi tiro male il più facile degli assoli.. meglio che ci tornerò quando avrò le skill adatte e quella roba mi darà maggior possibilità di espressione".

Insomma, noto che c'è una massiccia passione più verso l'hardware in sè ed appunto il suono, che verso l'esercitazione atta a migliorarsi con lo strumento..
Ut queant laxis

Vu-meter

Citazione di: Ombra/luce il 15 Luglio, 2022, 09:32 AMInsomma, noto che c'è una massiccia passione più verso l'hardware in sè ed appunto il suono, che verso l'esercitazione atta a migliorarsi con lo strumento..



 :quotone:


"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Prosit

Mi affianco alle considerazioni già fatte da Vu e da Elliott.
C'è da considerare però anche che talvolta è stata proprio l'innovazione sonora a spingere e determinare nuovi contenuti espressivi e nuove tecniche esecutive. Proprio il suono della chitarra elettrica ne è stato un esempio, attraverso la nascita di nuove modalità tecniche ed espressive che hanno preso strade anche ben diverse rispetto a quelle tradizionalmente battute dalle acustiche.
Ma analoga domanda potrebbe porsi: "la tecnica, la tecnica, la tecnica ... e i contenuti?". Sempre lì andiamo a parare  ;D Se il mezzo diventa il fine ... è la fine!
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)


Ombra/luce

Citazione di: Prosit il 15 Luglio, 2022, 10:48 AMSe mezzo diventa il fine ... è la fine!
:quotonemegagalattico:

E' un mezzo di espressione, se diventa il fine è appunto la fine.
 
Ut queant laxis

robland

Ma siete davvero sicuri che sarebbe la fine? Io mica tanto.
Mi chiedo anche la fine di che cosa.
Mi spiego. Io non penso proprio che chi ha dentro di sé l'urgenza di esprimere qualcosa rinunci a farlo perché troppo preso dall'ultimo pedale, dall'ultimo trend, dalla ricerca del suono ideale. Chi ha quella necessità continuerà a farlo.
E non penso nemmeno che se sottraessimo un tal soggetto dell'incanto dell'ultimo ritrovato analogico o digitale, costui si metterebbe a studiare/praticare. Probabilmente non suonerebbe proprio più.

Vado oltre il post e il quesito iniziale. Secondo me, abbiamo due tentazioni: 1- incasellare gli altri pensando che sia semplice comprenderli (tizio è fissato solo col suono). 2- sottintendere una critica ad orientamenti che non sono i nostri.
Sul primo punto trovo più stimolante approfondire la visione degli altri lasciando che dicano fino in fondo negli anni su un forum come la vivono loro, vivendola con la complicità di chi in qualche modo fa parte della stessa famiglia.
Sul secondo: ma una volta che uno ha una chitarra in casa perché mai non dovrebbe farci quello che più lo soddisfa? Comprarsi mille pedali, mille pedaliere, duecento ampli senza sapere neanche tutti gli accordi... no problem.

Io sono il primo a non condividere la fissazione per il suono. Ad esempio io sono assai più fissato per l'ascolto di tanta musica ed è ovvio che trovi più affascinante il pensiero di chi ascolta tanta musica e ce ne parla. E sono assai perplesso vedendo che i video che parlano dell'ultimo aggeggio o del suono di tizio fanno molte molte più visualizzazioni di quelli su argomenti che a me piacciono di più. E non smetterò mai di provare a sensibilizzare di più su quello che io ritengo più interessante.

Detto ciò, però la chitarra una volta che ce l'hai la usi come vuoi. E non dovremmo temere la fine di niente. Per milioni di persone sarà sempre e solo un hobby, per strimpellare in spiaggia con il bieco obiettivo di fare colpo  :laughing: o sul divano per far fare ginnastica alle dita o senza nemmeno suonarla o come scusa per perdere tempo o perché a 98 anni ancora sogniamo che un giorno saremo sul palco al posto di Blackmore a suonare Highway star.

Con questo non dico che ognuno di noi deve farsi i fatti propri e il forum può morire qui. Dico che il piacere maggiore secondo me sta nel leggere le esperienze altrui, fossero anche quelle di chi compra un pedale al giorno e neanche lo usa. Non dobbiamo né sentirci minacciati, né temere che nel mondo nessuno abbia più voglia di esprimersi, né credere di aver davvero capito cosa sta facendo quel soggetto, pensando magari che stia sopperendo a delle mancanze.

Torno all'ultima domanda del topic: non ci saremo persi dietro a quisquilie?
Rispondo: purché ci divertiamo innocuamente direi che non ci sarebbe problema al perdersi dietro alle quisquilie. Se fossimo artisti, faremmo gli artisti. Senza quelle che per noi sono quisquilie ma per gli altri non lo sono i forum sarebbero morti.

P.s. se però qualcuno aprisse un topic per dire: "help, mi sto perdendo dietro a quisquilie, che fare?" sarebbe diverso. In quel caso ci starebbe spiegando che non ne trae soddisfazione e che è un problema.

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