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Il chitarrista : più musicista o giocoliere ?

Aperto da Vu-meter, 22 Agosto, 2015, 04:07 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Gianluca1965

Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2015, 04:07 PM
Ho una domanda "esistenziale", quelle solite domande da filosofia da edicola che ogni tanto mi vengono e che non servono a niente, ma mi diverto a condividere con voi più che altro come passatempo.

Cerco di introdurre il pensiero in modo chiaro :

Io ho sempre avuto un certo approccio alla musica. E' vero che suono solo la chitarra ( e pure malamente ) , ma la mia è stata una scelta ponderata. Non è che mi sia mai interessata la chitarra di per sè, mi è sempre interessata la musica, primariamente.
La scelta della chitarra fu per tutto un discorso di portabilità, di apparente facilità,, del fatto che fosse polifonica, ecc...
Mentre imparavo a suonare ( cioè ancora adesso ) mi sono fatto l'idea che la chitarra sia uno strumento sottovalutato o meglio ancora, spesso usato "male".
Guardando la scena didattica e musicale del chitarrista, ho sempre notato una tendenza a creare, più che della vera e propria musica, una sorta di spettacolo, qualcosa di sconvolgente e nuovo, ma non tanto per intrattenere, quanto per essere al centro dell'attenzione e forse, anche per essere invidiati o copiati.
L'ossessione per la tecnica, per i licks e soprattutto per i tricks legati a questo strumento, ha fatto nascere in me un'immagine mentale di quello che ho chiamato ( perdonatemi il termine, so che può sembrare dispregiativo, ma io non lo uso a tal modo : non vorrei offendere, ma solo creare un immagine mentale con un esempio di qualcosa che è realmente esistito ) : il giocoliere.

Alcuni chitarristi mi fanno davvero pensare a quelle figure che erano lì, a corte dei signori, per allietare e soprattutto per stupire gli ospiti.
Non vuole essere offensivo, io non la vivo come una immagine offensiva, ma penso che qualcuno "abbia perso di vista" lo scopo per cui ha iniziato a suonare; oppure, non ha avuto mai lo stesso fine che avevo io quando iniziai, chissà.

Attenzione: non voglio assolutamente dire di possedere la verità a riguardo e di avere il 'giusto approccio' allo strumento. Penso che queste considerazioni anzi, possano aprirmi la mente e mostrarmi cose che le mie sinapsi non contemplano; ecco perchè ne parlo con voi. Non è una denuncia, ma un piacevole confronto di idee.


Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ?  e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?

Io mi sono 'sfogato' .  :eheheh:

Ora tocca voi !

Ciao! Condivido in pieno il tuo pensiero. Quando mi capita di assistere a certe "evoluzioni" sulla chitarra, certe esibizioni di velocità mostruose di qualche artista, ovviamente, il primo pensiero è "Magari sapessi farle anch'io!" Detto questo però, mi rendo conto che alla fine del pezzo quasi sempre provo una specie di insoddisfazione; questo perché quell'artista in realtà, non è riuscito a realmente a trasmettermi certe sensazioni, certe emozioni, che altri chitarristi, con molte meno note e magari suonate anche un pò più lentamente, sono riusciti invece a farmi arrivare al cuore. Sono un fan di Gilmour proprio per questo motivo: le emozioni che riesce a darmi con le sue sonorità, con i suoi meravigliosi, lunghissimi bending e anche con i suoi silenzi tra una nota e l'altra, raramente riesco a provarle ascoltando altri artisti magari anche molto più dotati tecnicamente di lui.
In Rock we trust!!




Vu-meter

Citazione di: Gianluca1965 il 22 Agosto, 2015, 09:16 PM
Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2015, 04:07 PM
Ho una domanda "esistenziale", quelle solite domande da filosofia da edicola che ogni tanto mi vengono e che non servono a niente, ma mi diverto a condividere con voi più che altro come passatempo.

Cerco di introdurre il pensiero in modo chiaro :

Io ho sempre avuto un certo approccio alla musica. E' vero che suono solo la chitarra ( e pure malamente ) , ma la mia è stata una scelta ponderata. Non è che mi sia mai interessata la chitarra di per sè, mi è sempre interessata la musica, primariamente.
La scelta della chitarra fu per tutto un discorso di portabilità, di apparente facilità,, del fatto che fosse polifonica, ecc...
Mentre imparavo a suonare ( cioè ancora adesso ) mi sono fatto l'idea che la chitarra sia uno strumento sottovalutato o meglio ancora, spesso usato "male".
Guardando la scena didattica e musicale del chitarrista, ho sempre notato una tendenza a creare, più che della vera e propria musica, una sorta di spettacolo, qualcosa di sconvolgente e nuovo, ma non tanto per intrattenere, quanto per essere al centro dell'attenzione e forse, anche per essere invidiati o copiati.
L'ossessione per la tecnica, per i licks e soprattutto per i tricks legati a questo strumento, ha fatto nascere in me un'immagine mentale di quello che ho chiamato ( perdonatemi il termine, so che può sembrare dispregiativo, ma io non lo uso a tal modo : non vorrei offendere, ma solo creare un immagine mentale con un esempio di qualcosa che è realmente esistito ) : il giocoliere.

Alcuni chitarristi mi fanno davvero pensare a quelle figure che erano lì, a corte dei signori, per allietare e soprattutto per stupire gli ospiti.
Non vuole essere offensivo, io non la vivo come una immagine offensiva, ma penso che qualcuno "abbia perso di vista" lo scopo per cui ha iniziato a suonare; oppure, non ha avuto mai lo stesso fine che avevo io quando iniziai, chissà.

Attenzione: non voglio assolutamente dire di possedere la verità a riguardo e di avere il 'giusto approccio' allo strumento. Penso che queste considerazioni anzi, possano aprirmi la mente e mostrarmi cose che le mie sinapsi non contemplano; ecco perchè ne parlo con voi. Non è una denuncia, ma un piacevole confronto di idee.


Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ?  e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?

Io mi sono 'sfogato' .  :eheheh:

Ora tocca voi !

Ciao! Condivido in pieno il tuo pensiero. Quando mi capita di assistere a certe "evoluzioni" sulla chitarra, certe esibizioni di velocità mostruose di qualche artista, ovviamente, il primo pensiero è "Magari sapessi farle anch'io!" Detto questo però, mi rendo conto che alla fine del pezzo quasi sempre provo una specie di insoddisfazione; questo perché quell'artista in realtà, non è riuscito a realmente a trasmettermi certe sensazioni, certe emozioni, che altri chitarristi, con molte meno note e magari suonate anche un pò più lentamente, sono riusciti invece a farmi arrivare al cuore. Sono un fan di Gilmour proprio per questo motivo: le emozioni che riesce a darmi con le sue sonorità, con i suoi meravigliosi, lunghissimi bending e anche con i suoi silenzi tra una nota e l'altra, raramente riesco a provarle ascoltando altri artisti magari anche molto più dotati tecnicamente di lui.


:abbraccio:

Embè, lo zio David è sempre lo zio ..  :reallygood:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Max Maz

Pero' in quanto zio .... gli si puo' dire che anche lui .... a volte ....
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Vu-meter

Citazione di: Max Maz il 22 Agosto, 2015, 09:22 PM
Pero' in quanto zio .... gli si puo' dire che anche lui .... a volte ....

Perdonami Max, non ho capito ..  :maio: :sorry:
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Max Maz

Ho paura di scatenare la rissa ma, perdonatemi vi prego ... allo zio Gilmour ogni tanto andrebbe detto che un pizzico di fantasia gettato qua e la' non guasterebbe nei lavori contemporanei.

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Vu-meter

Citazione di: Max Maz il 22 Agosto, 2015, 09:25 PM
Ho paura di scatenare la rissa ma, perdonatemi vi prego ... allo zio Gilmour ogni tanto andrebbe detto che un pizzico di fantasia gettato qua e la' non guasterebbe nei lavori contemporanei.

Uh, non conosco le cose contemporanee, nè le cose che ha fatto al di fuori dei Pink Floyd, tranne qualcosa.
Per me resta un grande per l'approccio che ha alla musica: la sua ricerca nel fraseggio l'ho sempre apprezzata moltissimo, ancor più che la ricerca sonora. Era l'uomo giusto al momento giusto per quel tipo di band, secondo me.

Vu :)
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Max Maz

Assolutamente Vu, riflettevo soltanto sul fatto che nelle ultime cose non mi emoziona piu' di tanto.
Come sempre era la miscela del gruppo a creare la grande alchimia.  ;D
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



bigpiero

Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 12:08 AM
Assolutamente Vu, riflettevo soltanto sul fatto che nelle ultime cose non mi emoziona piu' di tanto.
Come sempre era la miscela del gruppo a creare la grande alchimia.  ;D
Hai visto il live in gdansk? Li ha rifatto i classici e i suoi da solista. Con un gran gruppo e si vedeva che so divertivano usando una gretsh e non la strato
 

Vu-meter

Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 12:08 AM
Assolutamente Vu, riflettevo soltanto sul fatto che nelle ultime cose non mi emoziona piu' di tanto.
Come sempre era la miscela del gruppo a creare la grande alchimia.  ;D

C'è anche da dire che prima o poi le idee finiscono.
Gilmour può dire di averne sviscerate parecchie, tutto sommato; molto più di suoi colleghi nel suo ed in altri ambiti.

Ci sono chitarristi venerati per molto meno ..
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Vu-meter

Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 08:58 PM
Ricevuto, lo zio non si tocca.  :laughing:


No , ti prego... così mi sento un despota. .. :maio:
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Max Maz

Citazione di: Vu-meter il 23 Agosto, 2015, 09:25 PM
Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 08:58 PM
Ricevuto, lo zio non si tocca.  :laughing:


No , ti prego... così mi sento un despota. .. :maio:

Avere miti è umano essere un despota è da ........... (autocensura)    :abbraccio:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Stevie J

Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2015, 04:07 PM
Io ho sempre avuto un certo approccio alla musica. E' vero che suono solo la chitarra ( e pure malamente ) , ma la mia è stata una scelta ponderata. Non è che mi sia mai interessata la chitarra di per sè, mi è sempre interessata la musica, primariamente.
La scelta della chitarra fu per tutto un discorso di portabilità, di apparente facilità,, del fatto che fosse polifonica, ecc...
Mentre imparavo a suonare ( cioè ancora adesso ) mi sono fatto l'idea che la chitarra sia uno strumento sottovalutato o meglio ancora, spesso usato "male".
Guardando la scena didattica e musicale del chitarrista, ho sempre notato una tendenza a creare, più che della vera e propria musica, una sorta di spettacolo, qualcosa di sconvolgente e nuovo, ma non tanto per intrattenere, quanto per essere al centro dell'attenzione e forse, anche per essere invidiati o copiati.
L'ossessione per la tecnica, per i licks e soprattutto per i tricks legati a questo strumento, ha fatto nascere in me un'immagine mentale di quello che ho chiamato ( perdonatemi il termine, so che può sembrare dispregiativo, ma io non lo uso a tal modo : non vorrei offendere, ma solo creare un immagine mentale con un esempio di qualcosa che è realmente esistito ) : il giocoliere.

(...)

Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ?  e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?

Ciao Vu, ciao a tutti ragazzi, mi piace partire da questo topic perchè in un certo senso, abbiamo la stessa versione della chitarra.

Il fatto è che, secondo me, il chitarrista rappresenta una sorta di "figura a sé" rispetto al resto dei musicisti. Cioè, ci sono i musicisti, e poi c'è il chitarrista. L'unico altro tipo di strumento che può uscire da questo enorme raggruppamento, insieme a noi colleghi strimpellatori di sei corde, è, non già il cugino bassista, col quale abbiamo veramente poche cose in comune, ma bensì il cantante (NB solo quello di musica "leggera").

Perchè è così, perchè anzitutto noi siamo i soli ad avere tutte le nostre mille paranoie inutili sulle corde, sui plettri, sui legni, sugli effettini... Poi siamo gli "pentagramma questo sconosciuto" per antonomasia (da qui la celebre battuta che ho sentito spesso: "come fai a fare smettere di suonare un chitarrista? basta mettergli davanti un pentagramma"), perchè il nostro è l'unico strumento che puoi suonare discretamente ignorando alcuni concetti base... provate ad imparare a suonare gli accordi del piano senza alcuna nozione di armonia riguardo le triadi... Perchè dall'imparare il primo box di pentatonica al "d'ora in poi voglio improvvisare qualsiasi cosa" è un tiro di schioppo... Perchè basta trovare un altro chitarrista che è già una festa, non solo perchè si parla per ore e ore, questa credo sia una prerogativa di tutti i musicisti, ma perchè con un altro chitarrista noi possiamo suonare ore e ore e con sommo divertimento, divertimento che non riuscirebbero a trovare una coppia di batteristi, trombettisti, cantanti (NB parlo di gente dalla preparazione media, non di mostri... sfido qualunque coppia di bassisti "da cover-band" - nulla togliere a loro - a suonare qualcosa insieme loro due e basta, e tirarci fuori qualcosa di orecchiabile per il pubblico che non faccia scappare dopo 3 minuti).


Riguardo al discorso spettacolo, sì, è vero, ma è anche una cosa bella, anzi stupenda. Come il piano è lo strumento che più di tutti ti permette di suonare da solo "autosufficientemente" (con la mano sinistra accompagni e con la destra fraseggi), così la chitarra è lo strumento più di tutto volto al rock, alla scena, allo spettacolo. Forse è per questo che per noi chitarristi è pieno di pedalini e gadjet a non finire, sempre nuovi, credi di averle viste tutte e poi ti salta fuori che hanno inventato questa nuova cosetta per tirare fuori quest'altro effettino, e allora la vuoi provare  :sonocotto:

Insomma, secondo me il chitarrista moderno non è né più l'uno né più l'altro, è un vero e proprio musicista-giocoliere. E deve andarne orgoglioso.


Vu-meter

Ciao Holy,

hai un punto di vista che è proprio diverso dal mio e sono contento che tu lo abbia spiegato e condiviso, almeno cerco di capire qualcuno di diverso da me.

Io ho un tale ( forse eccessivo ) senso di rispetto per la musica in generale, che non riesco proprio a guardare la chitarra, nè nessun altro strumento, con quell'aria festosa che invece riempie i tuoi occhi.
Per carità, non sto dicendo che il mio punto di vista sia migliore del tuo, cerco solo di spiegare le differenze, pur mantenendo un rispetto assoluto anche per il tuo punto di vista e per te.
Non è una gara o una ricerca di dove sia la ragione, è solo un confronto di idee diverse e per questo lo trovo splendido.


Chissà, magari un giorno mi si schiuderà davanti un po' di quella "giocosità" che tu applichi al mondo musicale e scoprirò cose nuove ed inaspettate ...


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Fidelcaster

Holy, non potrei essere più in disaccordo con te.  :laughing:

Frank Zappa e tanti altri mi hanno convinto che "humor does belong to music", e che è senz'altro possibile fare musica (=arte) di intrattenimento. Ma, appunto, l'intrattenimento di quel tipo deve avere di per sé un valore musicale, perché condivido queste parole di Allan Holdsworth  :fish: "I'm not really that impressed by flash. A lot of rock guitar players are just flash".
:ditanaso:

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