Ho una domanda "esistenziale", quelle solite domande da filosofia da edicola che ogni tanto mi vengono e che non servono a niente, ma mi diverto a condividere con voi più che altro come passatempo.
Cerco di introdurre il pensiero in modo chiaro :
Io ho sempre avuto un certo approccio alla musica. E' vero che suono solo la chitarra ( e pure malamente ) , ma la mia è stata una scelta ponderata. Non è che mi sia mai interessata la chitarra di per sè, mi è sempre interessata la musica, primariamente.
La scelta della chitarra fu per tutto un discorso di portabilità, di apparente facilità,, del fatto che fosse polifonica, ecc...
Mentre imparavo a suonare ( cioè ancora adesso ) mi sono fatto l'idea che la chitarra sia uno strumento sottovalutato o meglio ancora, spesso usato "male".
Guardando la scena didattica e musicale del chitarrista, ho sempre notato una tendenza a creare, più che della vera e propria musica, una sorta di spettacolo, qualcosa di sconvolgente e nuovo, ma non tanto per intrattenere, quanto per essere al centro dell'attenzione e forse, anche per essere invidiati o copiati.
L'ossessione per la tecnica, per i licks e soprattutto per i tricks legati a questo strumento, ha fatto nascere in me un'immagine mentale di quello che ho chiamato ( perdonatemi il termine, so che può sembrare dispregiativo, ma io non lo uso a tal modo : non vorrei offendere, ma solo creare un immagine mentale con un esempio di qualcosa che è realmente esistito ) : il giocoliere.
Alcuni chitarristi mi fanno davvero pensare a quelle figure che erano lì, a corte dei signori, per allietare e soprattutto per stupire gli ospiti.
Non vuole essere offensivo, io non la vivo come una immagine offensiva, ma penso che qualcuno "abbia perso di vista" lo scopo per cui ha iniziato a suonare; oppure, non ha avuto mai lo stesso fine che avevo io quando iniziai, chissà.
Attenzione: non voglio assolutamente dire di possedere la verità a riguardo e di avere il 'giusto approccio' allo strumento. Penso che queste considerazioni anzi, possano aprirmi la mente e mostrarmi cose che le mie sinapsi non contemplano; ecco perchè ne parlo con voi. Non è una denuncia, ma un piacevole confronto di idee.
Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ? e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?
Io mi sono 'sfogato' . :eheheh:
Ora tocca voi !
Si se lascia tali tecniche fine a se stesse,no se le integra nella sua musica (vedi Eric Johnson,David Gilmour..ecc...)
Citazione di: Cris Valk il 22 Agosto, 2015, 04:27 PM
Si se lascia tali tecniche fine a se stesse,no se le integra nella sua musica (vedi Eric Johnson,David Gilmour..ecc...)
Posso chiederti in che senso penso che Gilmour abbia inserito dei tricks nella sua musica ?
Non ti chiedo di Eric Johnson perchè non conosco abbastanza la sua musica per poter capire ..
Vu :)
Beh per tricks io non intendo solo quelli sulla chitarra ma anche quelli coi pedali...una su tutte il suono dei gabbiani su Echoes...
Penso che come forma d'arte, sia anche bello poter sperimentare l'inserimento di altre forme durante l'esecuzione musicale...
Certamente arriva un punto dove sei è più intrattenitori che musicisti, ma trovo che le due attività possano coesistere :)
Penso che sia un po' una forna di esibizionismo, suonare con i denti, dietro la schiena, non è bravura, ma solo un modo per attirare l'attenzione.
Niente di particolarmente grave, ma alla maggior parte del pubblico piace, quindi... perchè no? In fondo quello che vogliamo e piacere agli altri, un grande artista cerca di vendere dischi, noi cerchiamo di fare qualche serata nei pub e ci riusciamo solo se quello che facciamo piece.... e non necessariamente è suonare!!!
Vabbè ho estremizzato un po', suoniamo anche nelle nostre camerette per piacere a noi stessi, ma un feedback positivo da un estraneo fa sempre un bell'effetto al nostro ego... sia che si parli di musica che di piroette!!!!
Citazione di: Cris Valk il 22 Agosto, 2015, 05:26 PM
Beh per tricks io non intendo solo quelli sulla chitarra ma anche quelli coi pedali...una su tutte il suono dei gabbiani su Echoes...
temevo di non essermi riuscito a spiegare bene..
Personalmente non includo la ricerca sonora nei "trick da giocoliere" perchè la vedo come un affinamento dato dal fatto che lo strumento lo permette. Inoltre se vanno a guadagno dell'espressività, ben vengano i suono "diversi" !
Io con "trick da giocoliere" intendo robe tipo quelle proposte qui : Tecniche alternative (http://forum.jamble.it/chitarra-elettrica/tecniche-alternative/)
Vu :)
Ah ok se non intendi anche quelle 'sonore'...ma rimango comunque della mia stessa opinione di prima.
Ad esempio quando EJ usa la chitarra come un Arpa o un Koto nelle sue canzoni...
Citazione di: Cris Valk il 22 Agosto, 2015, 05:36 PM
Ah ok se non intendi anche quelle 'sonore'...ma rimango comunque della mia stessa opinione di prima.
Ad esempio quando EJ usa la chitarra come un Arpa o un Koto nelle sue canzoni...
Uhm .. sì, ma anche questo non lo includerei nella categoria. Anche quello secondo me è ricerca .
Faccio davvero fatica a spiegarmi. Non vedo il Tapping come Trick, tanto per dirne una. Lo percepisco come tale se l'unica cosa che vuoi è sfoggiare la tecnica e non metti quella tecnica al servizio della musica, come invece moltissimi hanno fatto.
E' un filino più chiaro ? Sono una chiavica . :cry2: :cry2:
Perfino un bending può diventare un "trick da giocoliere" , se non è a disposizione della musica.. si capisce cosa intendo ?
:sos: :sos: :sos: :sos:
Beh allora stiamo dicendo la stessa cosa Vu,se rileggi il mio primo commento! :lol:
Io spesso trovo gradevole anche se il chitarrista fa più da intrattenitore che da vero chitarrista...cioè..se conosco il chitarrista e so che è molto bravo, se fa qualche numero da circo mi piace vederlo...mi hanno regalato anni fa un dvd di un G3 con Satriani, Vai e Petrucci fatto a Tokyo...molto bello anche se me l'hanno regalato perché Petrucci suonava le canzoni del suo album solista che mi piace molto. Con Steve vai suonava il basso Billy sheenan e a metà di una canzone si è messo dietro Vai e entrambi suonavano lo strumento dell'altro...per poi mettersi di fronte e tirarsi manate sulle corde...anche se i suoni che ne venivano fuori erano confusi, per me era gradevole alla vista..
Non so se mi sono spiegato bene, anche io sono una chiavica
Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2015, 04:07 PM
Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ? e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?
Io mi sono 'sfogato' . :eheheh:
Ora tocca voi !
:quotonegalattico:
Mi sono espresso già nell' altro topic, concordo perfettamente con il tuo pensiero, li ritengo orpelli inutili e tutti numeri da circo, tutte cose che li per li ti fanno rimanere a bocca aperta... ma poi dentro non ti rimane niente ( o poco ) mentre riff di tre note come, Whole Lotta Love o Smoke on The Water ( i primi che mi sono venuti in mente ) uno del 1969 e l' altro del 1972 ( mi ripeto scusatemi ) ancora li canticchiamo mentre ci facciamo la barba ( a me succede... ::)
In un certo senso, la risposta di Gilbert è affine a quello che volevo dire io .. guardatelo fino in fondo :
Paul Gilbert: "Studenti senza espressivita?" - YouTube (https://youtu.be/8Sel33vGLpE)
Io semplifico molto Vu.
Se nel suonare la sua musica, le sue note, con il suo gusto un chitarrista propone qualche "scherzo" scenico non mi crea nessun problema se questo diventa invece la base dello show spengo o torno a casa. ::)
Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2015, 04:07 PM
Ho una domanda "esistenziale", quelle solite domande da filosofia da edicola che ogni tanto mi vengono e che non servono a niente, ma mi diverto a condividere con voi più che altro come passatempo.
Cerco di introdurre il pensiero in modo chiaro :
Io ho sempre avuto un certo approccio alla musica. E' vero che suono solo la chitarra ( e pure malamente ) , ma la mia è stata una scelta ponderata. Non è che mi sia mai interessata la chitarra di per sè, mi è sempre interessata la musica, primariamente.
La scelta della chitarra fu per tutto un discorso di portabilità, di apparente facilità,, del fatto che fosse polifonica, ecc...
Mentre imparavo a suonare ( cioè ancora adesso ) mi sono fatto l'idea che la chitarra sia uno strumento sottovalutato o meglio ancora, spesso usato "male".
Guardando la scena didattica e musicale del chitarrista, ho sempre notato una tendenza a creare, più che della vera e propria musica, una sorta di spettacolo, qualcosa di sconvolgente e nuovo, ma non tanto per intrattenere, quanto per essere al centro dell'attenzione e forse, anche per essere invidiati o copiati.
L'ossessione per la tecnica, per i licks e soprattutto per i tricks legati a questo strumento, ha fatto nascere in me un'immagine mentale di quello che ho chiamato ( perdonatemi il termine, so che può sembrare dispregiativo, ma io non lo uso a tal modo : non vorrei offendere, ma solo creare un immagine mentale con un esempio di qualcosa che è realmente esistito ) : il giocoliere.
Alcuni chitarristi mi fanno davvero pensare a quelle figure che erano lì, a corte dei signori, per allietare e soprattutto per stupire gli ospiti.
Non vuole essere offensivo, io non la vivo come una immagine offensiva, ma penso che qualcuno "abbia perso di vista" lo scopo per cui ha iniziato a suonare; oppure, non ha avuto mai lo stesso fine che avevo io quando iniziai, chissà.
Attenzione: non voglio assolutamente dire di possedere la verità a riguardo e di avere il 'giusto approccio' allo strumento. Penso che queste considerazioni anzi, possano aprirmi la mente e mostrarmi cose che le mie sinapsi non contemplano; ecco perchè ne parlo con voi. Non è una denuncia, ma un piacevole confronto di idee.
Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ? e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?
Io mi sono 'sfogato' . :eheheh:
Ora tocca voi !
Ciao! Condivido in pieno il tuo pensiero. Quando mi capita di assistere a certe "evoluzioni" sulla chitarra, certe esibizioni di velocità mostruose di qualche artista, ovviamente, il primo pensiero è "Magari sapessi farle anch'io!" Detto questo però, mi rendo conto che alla fine del pezzo quasi sempre provo una specie di insoddisfazione; questo perché quell'artista in realtà, non è riuscito a realmente a trasmettermi certe sensazioni, certe emozioni, che altri chitarristi, con molte meno note e magari suonate anche un pò più lentamente, sono riusciti invece a farmi arrivare al cuore. Sono un fan di Gilmour proprio per questo motivo: le emozioni che riesce a darmi con le sue sonorità, con i suoi meravigliosi, lunghissimi bending e anche con i suoi silenzi tra una nota e l'altra, raramente riesco a provarle ascoltando altri artisti magari anche molto più dotati tecnicamente di lui.
Citazione di: Gianluca1965 il 22 Agosto, 2015, 09:16 PM
Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2015, 04:07 PM
Ho una domanda "esistenziale", quelle solite domande da filosofia da edicola che ogni tanto mi vengono e che non servono a niente, ma mi diverto a condividere con voi più che altro come passatempo.
Cerco di introdurre il pensiero in modo chiaro :
Io ho sempre avuto un certo approccio alla musica. E' vero che suono solo la chitarra ( e pure malamente ) , ma la mia è stata una scelta ponderata. Non è che mi sia mai interessata la chitarra di per sè, mi è sempre interessata la musica, primariamente.
La scelta della chitarra fu per tutto un discorso di portabilità, di apparente facilità,, del fatto che fosse polifonica, ecc...
Mentre imparavo a suonare ( cioè ancora adesso ) mi sono fatto l'idea che la chitarra sia uno strumento sottovalutato o meglio ancora, spesso usato "male".
Guardando la scena didattica e musicale del chitarrista, ho sempre notato una tendenza a creare, più che della vera e propria musica, una sorta di spettacolo, qualcosa di sconvolgente e nuovo, ma non tanto per intrattenere, quanto per essere al centro dell'attenzione e forse, anche per essere invidiati o copiati.
L'ossessione per la tecnica, per i licks e soprattutto per i tricks legati a questo strumento, ha fatto nascere in me un'immagine mentale di quello che ho chiamato ( perdonatemi il termine, so che può sembrare dispregiativo, ma io non lo uso a tal modo : non vorrei offendere, ma solo creare un immagine mentale con un esempio di qualcosa che è realmente esistito ) : il giocoliere.
Alcuni chitarristi mi fanno davvero pensare a quelle figure che erano lì, a corte dei signori, per allietare e soprattutto per stupire gli ospiti.
Non vuole essere offensivo, io non la vivo come una immagine offensiva, ma penso che qualcuno "abbia perso di vista" lo scopo per cui ha iniziato a suonare; oppure, non ha avuto mai lo stesso fine che avevo io quando iniziai, chissà.
Attenzione: non voglio assolutamente dire di possedere la verità a riguardo e di avere il 'giusto approccio' allo strumento. Penso che queste considerazioni anzi, possano aprirmi la mente e mostrarmi cose che le mie sinapsi non contemplano; ecco perchè ne parlo con voi. Non è una denuncia, ma un piacevole confronto di idee.
Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ? e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?
Io mi sono 'sfogato' . :eheheh:
Ora tocca voi !
Ciao! Condivido in pieno il tuo pensiero. Quando mi capita di assistere a certe "evoluzioni" sulla chitarra, certe esibizioni di velocità mostruose di qualche artista, ovviamente, il primo pensiero è "Magari sapessi farle anch'io!" Detto questo però, mi rendo conto che alla fine del pezzo quasi sempre provo una specie di insoddisfazione; questo perché quell'artista in realtà, non è riuscito a realmente a trasmettermi certe sensazioni, certe emozioni, che altri chitarristi, con molte meno note e magari suonate anche un pò più lentamente, sono riusciti invece a farmi arrivare al cuore. Sono un fan di Gilmour proprio per questo motivo: le emozioni che riesce a darmi con le sue sonorità, con i suoi meravigliosi, lunghissimi bending e anche con i suoi silenzi tra una nota e l'altra, raramente riesco a provarle ascoltando altri artisti magari anche molto più dotati tecnicamente di lui.
:abbraccio:
Embè, lo zio David è sempre lo zio .. :reallygood:
Pero' in quanto zio .... gli si puo' dire che anche lui .... a volte ....
Citazione di: Max Maz il 22 Agosto, 2015, 09:22 PM
Pero' in quanto zio .... gli si puo' dire che anche lui .... a volte ....
Perdonami Max, non ho capito .. :maio: :sorry:
Ho paura di scatenare la rissa ma, perdonatemi vi prego ... allo zio Gilmour ogni tanto andrebbe detto che un pizzico di fantasia gettato qua e la' non guasterebbe nei lavori contemporanei.
Citazione di: Max Maz il 22 Agosto, 2015, 09:25 PM
Ho paura di scatenare la rissa ma, perdonatemi vi prego ... allo zio Gilmour ogni tanto andrebbe detto che un pizzico di fantasia gettato qua e la' non guasterebbe nei lavori contemporanei.
Uh, non conosco le cose contemporanee, nè le cose che ha fatto al di fuori dei Pink Floyd, tranne qualcosa.
Per me resta un grande per l'approccio che ha alla musica: la sua ricerca nel fraseggio l'ho sempre apprezzata moltissimo, ancor più che la ricerca sonora. Era l'uomo giusto al momento giusto per quel tipo di band, secondo me.
Vu :)
Assolutamente Vu, riflettevo soltanto sul fatto che nelle ultime cose non mi emoziona piu' di tanto.
Come sempre era la miscela del gruppo a creare la grande alchimia. ;D
Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 12:08 AM
Assolutamente Vu, riflettevo soltanto sul fatto che nelle ultime cose non mi emoziona piu' di tanto.
Come sempre era la miscela del gruppo a creare la grande alchimia. ;D
Hai visto il live in gdansk? Li ha rifatto i classici e i suoi da solista. Con un gran gruppo e si vedeva che so divertivano usando una gretsh e non la strato
Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 12:08 AM
Assolutamente Vu, riflettevo soltanto sul fatto che nelle ultime cose non mi emoziona piu' di tanto.
Come sempre era la miscela del gruppo a creare la grande alchimia. ;D
C'è anche da dire che prima o poi le idee finiscono.
Gilmour può dire di averne sviscerate parecchie, tutto sommato; molto più di suoi colleghi nel suo ed in altri ambiti.
Ci sono chitarristi venerati per molto meno ..
Ricevuto, lo zio non si tocca. :laughing:
Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 08:58 PM
Ricevuto, lo zio non si tocca. :laughing:
No , ti prego... così mi sento un despota. .. :maio:
Citazione di: Vu-meter il 23 Agosto, 2015, 09:25 PM
Citazione di: Max Maz il 23 Agosto, 2015, 08:58 PM
Ricevuto, lo zio non si tocca. :laughing:
No , ti prego... così mi sento un despota. .. :maio:
Avere miti è umano essere un despota è da ........... (autocensura) :abbraccio:
Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2015, 04:07 PM
Io ho sempre avuto un certo approccio alla musica. E' vero che suono solo la chitarra ( e pure malamente ) , ma la mia è stata una scelta ponderata. Non è che mi sia mai interessata la chitarra di per sè, mi è sempre interessata la musica, primariamente.
La scelta della chitarra fu per tutto un discorso di portabilità, di apparente facilità,, del fatto che fosse polifonica, ecc...
Mentre imparavo a suonare ( cioè ancora adesso ) mi sono fatto l'idea che la chitarra sia uno strumento sottovalutato o meglio ancora, spesso usato "male".
Guardando la scena didattica e musicale del chitarrista, ho sempre notato una tendenza a creare, più che della vera e propria musica, una sorta di spettacolo, qualcosa di sconvolgente e nuovo, ma non tanto per intrattenere, quanto per essere al centro dell'attenzione e forse, anche per essere invidiati o copiati.
L'ossessione per la tecnica, per i licks e soprattutto per i tricks legati a questo strumento, ha fatto nascere in me un'immagine mentale di quello che ho chiamato ( perdonatemi il termine, so che può sembrare dispregiativo, ma io non lo uso a tal modo : non vorrei offendere, ma solo creare un immagine mentale con un esempio di qualcosa che è realmente esistito ) : il giocoliere.
(...)
Cerco di arrivare al punto : quando vedete un chitarrista fare sfoggio di tecniche alternative e particolari, di suoni strani, di tricks vari, non vi appaiono come 'orpelli inutili' ? e lui, nel contempo, non vi appare più come un giocoliere, che come un musicista ?
Non credete che abbia perso di vista 'la musica' nella sua ricerca ?
Ciao Vu, ciao a tutti ragazzi, mi piace partire da questo topic perchè in un certo senso, abbiamo la stessa versione della chitarra.
Il fatto è che, secondo me, il chitarrista rappresenta una sorta di "figura a sé" rispetto al resto dei musicisti. Cioè, ci sono i musicisti, e poi c'è il chitarrista. L'unico altro tipo di strumento che può uscire da questo enorme raggruppamento, insieme a noi colleghi strimpellatori di sei corde, è, non già il cugino bassista, col quale abbiamo veramente poche cose in comune, ma bensì il cantante (NB solo quello di musica "leggera").
Perchè è così, perchè anzitutto noi siamo i soli ad avere tutte le nostre mille paranoie inutili sulle corde, sui plettri, sui legni, sugli effettini... Poi siamo gli "pentagramma questo sconosciuto" per antonomasia
(da qui la celebre battuta che ho sentito spesso: "come fai a fare smettere di suonare un chitarrista? basta mettergli davanti un pentagramma"), perchè il nostro è l'unico strumento che puoi suonare discretamente ignorando alcuni concetti base... provate ad imparare a suonare gli accordi del piano senza alcuna nozione di armonia riguardo le triadi... Perchè dall'imparare il primo box di pentatonica al "d'ora in poi voglio improvvisare qualsiasi cosa" è un tiro di schioppo... Perchè basta trovare un altro chitarrista che è già una festa, non solo perchè si parla per ore e ore, questa credo sia una prerogativa di tutti i musicisti, ma perchè con un altro chitarrista noi possiamo suonare ore e ore e con sommo divertimento, divertimento che non riuscirebbero a trovare una coppia di batteristi, trombettisti, cantanti (NB parlo di gente dalla preparazione media, non di mostri... sfido qualunque coppia di bassisti "da cover-band" - nulla togliere a loro - a suonare qualcosa insieme loro due e basta, e tirarci fuori qualcosa di orecchiabile per il pubblico che non faccia scappare dopo 3 minuti).
Riguardo al discorso spettacolo, sì, è vero, ma è anche una cosa bella, anzi stupenda. Come il piano è lo strumento che più di tutti ti permette di suonare da solo "autosufficientemente" (con la mano sinistra accompagni e con la destra fraseggi), così la chitarra è lo strumento più di tutto volto al rock, alla scena, allo spettacolo. Forse è per questo che per noi chitarristi è pieno di pedalini e gadjet a non finire, sempre nuovi, credi di averle viste tutte e poi ti salta fuori che hanno inventato questa nuova cosetta per tirare fuori quest'altro effettino, e allora la vuoi provare :sonocotto:
Insomma, secondo me il chitarrista moderno non è né più l'uno né più l'altro, è un vero e proprio musicista-giocoliere. E deve andarne orgoglioso.
Ciao Holy,
hai un punto di vista che è proprio diverso dal mio e sono contento che tu lo abbia spiegato e condiviso, almeno cerco di capire qualcuno di diverso da me.
Io ho un tale ( forse eccessivo ) senso di rispetto per la musica in generale, che non riesco proprio a guardare la chitarra, nè nessun altro strumento, con quell'aria festosa che invece riempie i tuoi occhi.
Per carità, non sto dicendo che il mio punto di vista sia migliore del tuo, cerco solo di spiegare le differenze, pur mantenendo un rispetto assoluto anche per il tuo punto di vista e per te.
Non è una gara o una ricerca di dove sia la ragione, è solo un confronto di idee diverse e per questo lo trovo splendido.
Chissà, magari un giorno mi si schiuderà davanti un po' di quella "giocosità" che tu applichi al mondo musicale e scoprirò cose nuove ed inaspettate ...
Vu :)
Holy, non potrei essere più in disaccordo con te. :laughing:
Frank Zappa e tanti altri mi hanno convinto che "humor does belong to music", e che è senz'altro possibile fare musica (=arte) di intrattenimento. Ma, appunto, l'intrattenimento di quel tipo deve avere di per sé un valore musicale, perché condivido queste parole di Allan Holdsworth :fish: "I'm not really that impressed by flash. A lot of rock guitar players are just flash".
Mi sa che non ci siamo intesi, quello che intendo io, senza tanti giri di parole, è che la chitarra dev'essere anzi-tutto un divertimento. Quando si suona bisogna divertirsi. Chiaro, bisogna anche impegnarsi e faticare quando ci si esercita, ma bisogna farlo con serenità e non come sforzo. Sarà per questo che io mi sono affezionato così tanto alla chitarra, per me è una grandissima valvola di sfogo e adoro anche solo studiare ripetendo decine di volte su e giù le scale.
Bisogna divertirsi gente! Seriamente, chiaro, ma trovare piacere in quello che si fa è l'obbligo :D
E che c'è di più divertente che suonare bella musica?!
Anche io ho una visione del chitarrista come un elemento in mezzo agli altri ed infatti tendo a preferire chitarristi molto inseriti nel contesto di una band, quando non proprio discreti, salvo qualche pesante eccezione, come ad esempio Jeff Beck e forse anche per me la scelta della chitarra è dovuta più alla sua accessibilità e popolarità che non ad un vero e proprio amore nei suoi confronti.
Rientrando nello specifico dell'oggetto del topic, credo che se parliamo strettamente di tecniche, la differenza stia soltanto nell'uso che se ne fa e nel contesto nel quale il musicista si permette qualche licenza per aumentare il proprio bagaglio comunicativo e soprattutto nella capacità di equilibrare la "narrazione" e gli "effetti speciali".
Trovo calzante un parallelismo con il cinema, dove a volte tecniche o scelte particolari, consentono al regista di emozionare maggiormente rispetto ad un uso strettamente narrativo della telecamera.
Chi nel 2015, salvo specifici obbiettivi artistici, guarderebbe un film girato in un teatro di posa, quando la tecnica e la tecnologia odierna permettono di spingere la creatività ben oltre.
Pensate a Kubrick senza la Steady Cam durante le riprese di "Shining".
Questo per dire che se si ha la capacità di resistere alle potenzialità "buffonesche" delle tecniche chitarristiche (e non) si può certamente utilizzarle per "dire" qualcosa di più che altrimenti rimarrebbe in sospeso o non raccontato fino in fondo.
Abusandone si ottiene un risultato opposto e si finisce per colpire in maniera superficiale il pubblico che dopo la "sbronza" del momento di accorgerebbe di non aver ricevuto in realtà nient'altro che i flash citati da Fidel, per bocca di Alan Holdsworth.
Certo sarebbe bizzarro vedere un chitarrista classico, che si esibisce in un triplo salto mortale con sweep picking, ma a mio parere anche in quel caso dovremmo liberarci dalla nostra visione un po' limitata e osservando da una prospettiva più ampia, chiederci se quel chitarrista vuole dirci qualcosa che rispettando il rigore al quale avrebbe dovuto sottoporsi non avrebbe potuto esprimere.
Citazione di: Holy Grail il 24 Agosto, 2015, 03:12 PM
Mi sa che non ci siamo intesi, quello che intendo io, senza tanti giri di parole, è che la chitarra dev'essere anzi-tutto un divertimento. Quando si suona bisogna divertirsi. Chiaro, bisogna anche impegnarsi e faticare quando ci si esercita, ma bisogna farlo con serenità e non come sforzo. Sarà per questo che io mi sono affezionato così tanto alla chitarra, per me è una grandissima valvola di sfogo e adoro anche solo studiare ripetendo decine di volte su e giù le scale.
Bisogna divertirsi gente! Seriamente, chiaro, ma trovare piacere in quello che si fa è l'obbligo :D
Messa così però, sembra che bassisti, pianisti, batteristi e compagnia suonante siano dei masochisti che soffrono, studiando il loro strumento, solo per far divertire i chitarristi. :laughing:
Citazione di: Moreno Viola il 24 Agosto, 2015, 03:59 PM
Messa così però, sembra che bassisti, pianisti, batteristi e compagnia suonante siano dei masochisti che soffrono, studiando il loro strumento, solo per far divertire i chitarristi. :laughing:
Chitarristi, che esibizionisti. :lol:
Raga, ho cercato di spiegarmi ma evidentemente non ci sono riuscito... Insomma leggete il primo e interpretatelo come ho indicato nel mio secondo topic. Ovviamente non parlo di fare i buffoni. Secondo me i chitarristi rappresentano un mondo a sé ed è bello che la chitarra porti con sé quella componente di ludicità che emerge quando ci si trova a strimpellare con un altro chitarrista. In questo le parole divertirsi e tutto il resto.
Non lo so, forse ho espresso male il mio pensiero...
Scusa Holy ma mi sembra che non hai risposto alla domanda iniziale di Vu-meter e sia andato un pochino fuori topic, comunque, anche io non sono d' accordo con il tuo pensiero, credo che tutti i musicisti qulsiasi strumento suonino si divertono, poi che il chitarrista ( per fortuna non tutti ) è malato di protagonismo ( come il cantante ) è vero, basta vedere quando sale sul palco con l' abbigliamento stravagante e l' ampli a palla per primeggiare sugli altri strumenti SEMPRE ! è tutto dire, per quanto riguarda le paranoie, forse il chitarrista ci soffre in modo particolare, ma anche bassisti e batteristi hanno le loro, magari in modo minore. Ritornando al divertimento... è chiaro che se vai ad una scampagnata con gli amici porti la chitarra ( acustica ) e vai... un pianista... o un batterista.... la cosa vedo complicata....
ok allora domando scusa, probabilmente sono stato io a fraintendere il tema del topic... sorry per l'OT che ho generato ::)
Per carità... succede, e poi un poco di elasticità è cosa positiva, :reallygood:
Secondo me Holy non era andato fuori tema. Aveva risposto alle domande iniziali dicendo sostanzialmente che secondo lui non c'è da vergognarsi ad usare tecniche alternative o quant'altro, perchè per lui la musica è primariamente divertimento e soprattutto, lo strumento chitarra.
Così almeno, avevo capito io .... :-\
Citazione di: Holy Grail il 24 Agosto, 2015, 03:12 PM
Mi sa che non ci siamo intesi, quello che intendo io, senza tanti giri di parole, è che la chitarra dev'essere anzi-tutto un divertimento. Quando si suona bisogna divertirsi. Chiaro, bisogna anche impegnarsi e faticare quando ci si esercita, ma bisogna farlo con serenità e non come sforzo. Sarà per questo che io mi sono affezionato così tanto alla chitarra, per me è una grandissima valvola di sfogo e adoro anche solo studiare ripetendo decine di volte su e giù le scale.
Bisogna divertirsi gente! Seriamente, chiaro, ma trovare piacere in quello che si fa è l'obbligo :D
Citazione di: Holy Grail il 24 Agosto, 2015, 04:29 PM
Raga, ho cercato di spiegarmi ma evidentemente non ci sono riuscito... Insomma leggete il primo e interpretatelo come ho indicato nel mio secondo topic. Ovviamente non parlo di fare i buffoni. Secondo me i chitarristi rappresentano un mondo a sé ed è bello che la chitarra porti con sé quella componente di ludicità che emerge quando ci si trova a strimpellare con un altro chitarrista. In questo le parole divertirsi e tutto il resto.
Non lo so, forse ho espresso male il mio pensiero...
Secondo me ti sei espresso benissimo, almeno ... io credo di averti capito.
La vedo diversamente , ma ti ho capito.
Io trovo che la musica sia tutto fuorchè divertimento. Magari dò una accezione diversa al termine 'divertimento' di quello che gli dai tu, non so ..
Io trovo la musica una cosa seria. Suonare mi piace, ma non mi diverte, per come intendo io il divertimento.
Faccio un esempio per capirci : ricordi le classiche volte in cui ti trovi in spiaggia attorno ad un falò con altri che cantano a squarciagola? Ecco, io non mi diverto per niente, anzi, mi sento in grande difetto ( come se stessi svilendo la musica che amo tanto ) e se posso, lo evito. Le volte che lo faccio, lo faccio per gli altri perchè apparentemente, loro si divertono. Sono disposto a "sacrificarmi" ogni tanto, però non mi diverto proprio...
Vu :)
Citazione di: Vu-meter il 24 Agosto, 2015, 07:34 PM
Faccio un esempio per capirci : ricordi le classiche volte in cui ti trovi in spiaggia attorno ad un falò con altri che cantano a squarciagola? Ecco, io non mi diverto per niente, anzi, mi sento in grande difetto ( come se stessi svilendo la musica che amo tanto ) e se posso, lo evito. Le volte che lo faccio, lo faccio per gli altri perchè apparentemente, loro si divertono. Sono disposto a "sacrificarmi" ogni tanto, però non mi diverto proprio...
Vu :)
Mi ricordi un po' i frati del "Il nome della rosa" nel libro di Umberto Eco!!!!
.... e sinceramente mi sembra un po' esagerato!!!!
Ok alla musica come mezzo per trasmettere ed esprimere pensieri ed emozioni anche "importanti", ma non la vedo un'arte così gravosa e seriosa tale che chi la pratica debba addirittura sacrificarsi perchè gli altri la possano vivere felicemente e spensieratamente!!!!
Citazione di: Road2k il 24 Agosto, 2015, 07:57 PM
Citazione di: Vu-meter il 24 Agosto, 2015, 07:34 PM
Faccio un esempio per capirci : ricordi le classiche volte in cui ti trovi in spiaggia attorno ad un falò con altri che cantano a squarciagola? Ecco, io non mi diverto per niente, anzi, mi sento in grande difetto ( come se stessi svilendo la musica che amo tanto ) e se posso, lo evito. Le volte che lo faccio, lo faccio per gli altri perchè apparentemente, loro si divertono. Sono disposto a "sacrificarmi" ogni tanto, però non mi diverto proprio...
Vu :)
Mi ricordi un po' i frati del "Il nome della rosa" nel libro di Umberto Eco!!!!
.... e sinceramente mi sembra un po' esagerato!!!!
Ok alla musica come mezzo per trasmettere ed esprimere pensieri ed emozioni anche "importanti", ma non la vedo un'arte così gravosa e seriosa tale che chi la pratica debba addirittura sacrificarsi perchè gli altri la possano vivere felicemente e spensieratamente!!!!
Vu = Fratello Jorge :lol: :lol: :lol:
Citazione di: Road2k il 24 Agosto, 2015, 07:57 PM
Citazione di: Vu-meter il 24 Agosto, 2015, 07:34 PM
Faccio un esempio per capirci : ricordi le classiche volte in cui ti trovi in spiaggia attorno ad un falò con altri che cantano a squarciagola? Ecco, io non mi diverto per niente, anzi, mi sento in grande difetto ( come se stessi svilendo la musica che amo tanto ) e se posso, lo evito. Le volte che lo faccio, lo faccio per gli altri perchè apparentemente, loro si divertono. Sono disposto a "sacrificarmi" ogni tanto, però non mi diverto proprio...
Vu :)
Mi ricordi un po' i frati del "Il nome della rosa" nel libro di Umberto Eco!!!!
.... e sinceramente mi sembra un po' esagerato!!!!
Ok alla musica come mezzo per trasmettere ed esprimere pensieri ed emozioni anche "importanti", ma non la vedo un'arte così gravosa e seriosa tale che chi la pratica debba addirittura sacrificarsi perchè gli altri la possano vivere felicemente e spensieratamente!!!!
Non so ... per me non è brutto pensare di fare qualcosa per gli altri. Mi capita spesso ..
Certamente ho una visione troppo seria della musica, su questo ne sono certo anche io .
Vu :)
Premetto che non ho letto tutti i commenti dall'inizio, però la parte del commento in cui Vu dici:
Citazione di: Vu-meter il 24 Agosto, 2015, 07:34 PM
Io trovo che la musica sia tutto fuorchè divertimento. Magari dò una accezione diversa al termine 'divertimento' di quello che gli dai tu, non so ..
Io trovo la musica una cosa seria. Suonare mi piace, ma non mi diverte, per come intendo io il divertimento.
mi ha colpito, nel senso che per me è invece il contrario, nel senso che se non mi divertissi smetterei di suonare.
E' ovvio che è una cosa seria se intendiamo che presuppone studio, conoscenza, applicazione ecc, però per quella che è stata la mia esperienza ero molto meno "serio" quando studiavo e mi esercitavo 5-6 ore al giorno sapendo benissimo in cuor mio che era l'illusione del momento, cioè diventare qualcuno (quanti di noi in gioventù. non hanno lo hanno mai sognato?)
Ora che ci penso, dopo tanti anni posso dire che quando ho lasciato dei gruppi in cui suonavo il motivo era sempre quello: non mi divertivo più.
Nihao
Io farei una distinzione tra serio e serioso.
Il divertimento è una cosa seria e credo che dovremmo ritornare più spesso bambini per comprendere quanto.
Un approccio serioso è un altra cosa e a lungo andare secondo me se non ci si diverte si finisce per non divertire neanche gli altri.
Se vado a vedere un concerto voglio vedere e sentire dei musicisti che si divertono, che non vuol dire trasformarsi in acrobati, ma semplicemente provare appagamento nel suonare, come in qualsiasi altra bella cosa che la vita ci riserva e a mio parere il tuo stesso provare piacere nel far divertire gli altri, fa si che per riflesso alla fine ti diverta anche tu.
Ho però l'impressione che tu dia alla parola divertimento un'accezione negativa a prescindere perchè la associ a particolari circostanze che consideri sgradevoli.
Mi sà che Moreno ha quasi colpito il punto ..
Credo di capire che il senso che io dò al termine 'divertimento', sia diverso dal vostro ..
Io lego il termine 'divertimento' alla compagnia di persone ed alle risate. In generale "mi diverto" quando sto in buona compagnia e facciamo cose che mi fanno ridere o comunque sorridere.
Non riesco a pensare a 'divertimento' ad esempio nel leggere un libro, o nel vedere un film, anche se comici.
Non riesco mentalmente a legare il termine 'divertimento' ad una esperienza che vivo 'in solitudine', anche se in mezzo alla gente, tanto per dire.
Quando suono con qualcuno sono in effetti con altre persone, ma 'non mi diverto', lo farei se nascessero delle situazioni comiche, ma nell'atto di suonare, non provo quelle sensazioni che la mia mente collega al termine 'divertimento'...
Non credo di riuscire a spiegarmi bene ... :-\
Citazione di: Road2k il 24 Agosto, 2015, 07:57 PM
Ok alla musica come mezzo per trasmettere ed esprimere pensieri ed emozioni anche "importanti", ma non la vedo un'arte così gravosa e seriosa tale che chi la pratica debba addirittura sacrificarsi perchè gli altri la possano vivere felicemente e spensieratamente!!!!
:quotone:
Ha volte ci si diverte anche a suonare una musica che non ami totalmente perchè magari si crea quell' atomosfera particolare che coinvolge anche il musicista, mi è capitato spesso di andare a vedere dei concerti e con gli amici si diceva " ecco... adesso si divertono e suonano alla grande " :etvoila: secondo me la musica è sopratutto divertimento, perchè noi amiamo :loveit: il nostro strumento e ci piace suonarlo e di conseguenza ci si diverte ::)
Infatti, immaginavo che la tua definizione di divertimento fosse quella, ma in realtà divertirsi significa semplicemente trovarsi a proprio agio nel fare qualcosa che ci piace e se possibile condividere con altre persone la gioia che proviamo.
Citazione di: Moreno Viola il 24 Agosto, 2015, 09:22 PM
Infatti, immaginavo che la tua definizione di divertimento fosse quella, ma in realtà divertirsi significa semplicemente trovarsi a proprio agio nel fare qualcosa che ci piace e se possibile condividere con altre persone la gioia che proviamo.
:moreno:
Io credo che la musica possa essere considerata anche (non solo) divertimento e intrattenimento: a questo punto il giocoliere ci sta.
Pensate a tutto quanto riguarda un concerto Rock/Pop: abiti da scena, luci, fumi, salti e capriole... cosa ci azzeccano con la Musica?
Eppure il Rock/Pop è anche (non solo) quello!
Il solo del chitarrista con tutte le facce possibili e immaginabili... il solo del batterista... (dove magari si alza e va in giro continuando a bacchiattare qualcosa o fa dell'altro con le mani mentre contuina con i pedali...), lo slappare eccessivo del bassista... tutto fa show!
E nella musica classica? I gesti a volte esagerati del direttore di orchestra? E Paganini che rompeva le corde per far vedere di continuare a suonare anche con una sola? E i pianisti che si agitano o suonano girati?
Be' la musica è anche intrattenimento e spattacolo e come tale ha bisogno di giocolieri.
Ma questo capita anche ad altre forme d'arte: chi è capace di improvvisare in endecasillabi rimati, chi a fare quadri che sembrano fotografie,...
O nello sport: calciatori che palleggiano bendati e fanno gol a occhi chiusi... e che differenza c'è tra un atleta di ginnastica artistica e un ballerino o un circense?
Poi quando si fa sul serio ci si spoglia dei fronzoli per mantenere solo le cose veramente seesnziali!
Citazione di: Runner il 02 Settembre, 2015, 06:07 PME nella musica classica? I gesti a volte esagerati del direttore di orchestra? [...] E i pianisti che si agitano o suonano girati?
:-\
Chi, ad esempio?
Purtroppo esiste anche il pregiudizio secondo il quale, chi oltre a suonare si esibisce in uno spettacolo "circense" non possa essere comunque un buon artista.
Probabilmente oggi il trucchetto di Paganini e delle sue lame, lo renderebbe soggetto a questo stesso pregiudizio.
Non vedo perché, se come dici ci si esibisce in uno spettacolo circense "oltre a suonare", e non "anziché suonare (seriamente)". Certo che a chi deve studiare, memorizzare e trovare la propria interpretazione di ogni battuta di centinaia o migliaia di pagine di partiture, o a chi deve studiare centinaia di standard e cercare in continuazione nuovi modi di rivisitarli e nuove cose da dire quando ci improvvisa su, generalmente penso sia difficile rimanga il tempo di preparare numeri circensi, per tacere del fatto che quelle forme di esibizionismo spesso sono aliene a chi prende sul serio la propria arte e ritiene che sia valida e interessante di per sé.
Purtroppo però viviamo in un epoca nella quale è difficile identificare chi crea uno spettacolo circense oltre a suonare da chi lo usa per camuffare la mancanza di contenuti.
Citazione di: Fidelcaster il 02 Settembre, 2015, 11:09 PM
Non vedo perché, se come dici ci si esibisce in uno spettacolo circense "oltre a suonare", e non "anziché suonare (seriamente)". Certo che a chi deve studiare, memorizzare e trovare la propria interpretazione di ogni battuta di centinaia o migliaia di pagine di partiture, o a chi deve studiare centinaia di standard e cercare in continuazione nuovi modi di rivisitarli e nuove cose da dire quando ci improvvisa su, generalmente penso sia difficile rimanga il tempo di preparare numeri circensi, per tacere del fatto che quelle forme di esibizionismo spesso sono aliene a prende sul serio la propria arte e ritiene che sia valida e interessante di per sé.
Pensiero impegnativo.
Credo dipenda un po' anche dal carattere di chi suona/lavora. Prendersi troppo sul serio non fa mai bene soprattutto a chi non ha tempo di dedicarsi ad altro che allo studio/lavoro.
Dipende molto anche dall'oggetto di quello che stiamo facendo, se è uno spettacolo circenze dovremmo catalizzare l'attenzione del pubblico sul nostro numero, se un concerto rock dovremmo suonare e sprizzare energia ed in questi 2 casi ci sta la buffonata, se facciamo musica classica sicuramente chi è venuto ad ascoltarci vuole la perfezione sia stilistica che musicale e non credo che la battuta ci stia bene in mezzo ad un notturno (non me ne intendo di classica, ma ricordo un pezzo di mia sorella che suonava al piano che incupiva anche il cane.... ed io giù di distorsore con ma mia ME-5), ma allo stesso modo non sta bene nemmeno in mezzo a The river....
Penso che con la giusta misura si possa fare tutto!!!!
Suonare da soli o farlo in compagnia fa la differenza per me.
Se suono solo sono più intimista, ricerco suoni ed emozioni che mi fanno stare bene ma non penso a goliardate, risate o altro che mi distolga dalla mia concentrazione rilassata.
Al contrario se suono insieme ad altri sono un buontempone e la cosa importante è usare la chitarra come veicolo per creare emozioni positive in chi è lì con me, quindi risa, passione, sentimento, condivisione
Hai ragione mimmo ed il mio linguaggio del corpo è esattamente il contrario del tuo, quando suono con gli altri sono una statua, da solo invece qualche facezia me la concedo.
:-\
La distinzione fra "musica" e "spettacolo" e anche fra "musicista" e "giocoliere" non è sempre semplice, dipende molto sia dal genere musicale a cui ci si riferisce, sia dalla sensibilità e gusti di chi ne usufruisce.
Nel jazz, ad esempio, possiamo avere due estremi come Thelonious Monk e Oscar Peterson, entrambi musicisti stimatissimi. Eppure, Thelonious Monk, in questa nostra discussione, avrebbe considerato Oscar Peterson un giocoliere, più che un musicista (e Peterson non ha mancato di criticare la tecnica di Monk, sminuendolo come pianista).
Nel rock, io ho sempre considerato alcuni chitarristi (Vai, Satriani, ecc...) dei semplici giocolieri. C'è chi (magari anche a ragione, non discuto su questo) li considera musicisti formidabili. Chi ha ragione? Non credo si possa rispondere, se non in modo soggettivo.
In altri casi, la distinzione è più semplice: è ovvio che per alcuni gruppi pop e rock (come Beatles e Stones) i dischi fossero "la musica" e i concerti fossero "lo show" che serve a campare. Non credo che in studio Jagger corra su e giù come un pazzo, tanto per intendersi.
Poi ci sono altri casi più difficili. Ad esempio, Frank Zappa. Un miscuglio tale che non si sa se il disco sia la registrazione di uno show oppure sia tutto, disco e show, solo un gioco fatto anche di molti funambolismi.
Ci sono poi degli stili, come il jazz manouche, che se non sei anche giocoliere proprio non riesci a suonare.
Insomma, non credo sia possibile fare sempre delle distinzioni nette a prescindere dai gusti personali. Capisco che la musica "nuda", che per me è generalmente l'unica cosa che conta, per altri sia solo la parte di uno spettacolo che include altro (virtuosismi, luci, costumi, travestimenti e così via...) e capisco anche che abbia un senso che sia così. Poi però, nel mio intimo, continuo a considerare alcune manifestazioni troppo spettacolari e virtuosistiche non-musica. Difficile trovare un punto fermo in tutto ciò, immagino...
P.S. Ho scritto troppo e forse qualche emoticon per fare show potevo metterlo :D
Citazione di: AlbertoDP il 03 Settembre, 2015, 09:12 AM
La distinzione fra "musica" e "spettacolo" e anche fra "musicista" e "giocoliere" non è sempre semplice, dipende molto sia dal genere musicale a cui ci si riferisce, sia dalla sensibilità e gusti di chi ne usufruisce.
Nel jazz, ad esempio, possiamo avere due estremi come Thelonious Monk e Oscar Peterson, entrambi musicisti stimatissimi. Eppure, Thelonious Monk, in questa nostra discussione, avrebbe considerato Oscar Peterson un giocoliere, più che un musicista (e Peterson non ha mancato di criticare la tecnica di Monk, sminuendolo come pianista).
Nel rock, io ho sempre considerato alcuni chitarristi (Vai, Satriani, ecc...) dei semplici giocolieri. C'è chi (magari anche a ragione, non discuto su questo) li considera musicisti formidabili. Chi ha ragione? Non credo si possa rispondere, se non in modo soggettivo.
In altri casi, la distinzione è più semplice: è ovvio che per alcuni gruppi pop e rock (come Beatles e Stones) i dischi fossero "la musica" e i concerti fossero "lo show" che serve a campare. Non credo che in studio Jagger corra su e giù come un pazzo, tanto per intendersi.
Poi ci sono altri casi più difficili. Ad esempio, Frank Zappa. Un miscuglio tale che non si sa se il disco sia la registrazione di uno show oppure sia tutto, disco e show, solo un gioco fatto anche di molti funambolismi.
Ci sono poi degli stili, come il jazz manouche, che se non sei anche giocoliere proprio non riesci a suonare.
Insomma, non credo sia possibile fare sempre delle distinzioni nette a prescindere dai gusti personali. Capisco che la musica "nuda", che per me è generalmente l'unica cosa che conta, per altri sia solo la parte di uno spettacolo che include altro (virtuosismi, luci, costumi, travestimenti e così via...) e capisco anche che abbia un senso che sia così. Poi però, nel mio intimo, continuo a considerare alcune manifestazioni troppo spettacolari e virtuosistiche non-musica. Difficile trovare un punto fermo in tutto ciò, immagino...
P.S. Ho scritto troppo e forse qualche emoticon per fare show potevo metterlo :D
Invece era proprio l'intervento che ci voleva, un'analisi lucida e argomentata.
Personalmente penso che in ambito pop rock una certa spettacolarizzazione extra musicale, sia una componente fondamentale e i nomi che hai citato lo dimostrano, anche perchè quelle che apparentemente sembrano solo pagliacciate, spesso sono manifestazioni della tendenza tipica della musica popolare ad assorbire e utilizzare con cognizione espressioni di arti diverse dalla musica.
Se pensiamo all'uso delle luci nei concerti dei Pink Floyd e da come il loro spettacolo ne abbia certamente guadagnato in comunicatività, è praticamente impossibile separare le due cose, ma di certo la loro musica non ne esce sminuita.
Purtroppo, ho un po' l'impressione che con un'informazione che veicola il pensiero individuale in maniera così invadente, si faccia molta fatica a riconoscere la qualità nascosta dietro a spettacoli musicali sempre più pomposi e si finisca nostro malgrado a fare di tutta l'erba un fascio in una direzione o nell'altra.
Citazione di: Moreno Viola il 03 Settembre, 2015, 10:16 AM
Personalmente penso che in ambito pop rock una certa spettacolarizzazione extra musicale, sia una componente fondamentale e i nomi che hai citato lo dimostrano, anche perchè quelle che apparentemente sembrano solo pagliacciate, spesso sono manifestazioni della tendenza tipica della musica popolare ad assorbire e utilizzare con cognizione espressioni di arti diverse dalla musica.
Se pensiamo all'uso delle luci nei concerti dei Pink Floyd e da come il loro spettacolo ne abbia certamente guadagnato in comunicatività, è praticamente impossibile separare le due cose, ma di certo la loro musica non ne esce sminuita.
Per quanto mi riguarda non considero la "multimedialità", diciamo così, strettamente attinente a questo discorso. Un concerto dei Pink Floyd è un evento multimediale in cui musica e light show si integrano ed esaltano a vicenda, come nel melodramma musica e teatro (o forse ancora più simili ad un concerto dei Pink Floyd saranno stati i
reali fuochi d'artificio di Giorgio II "accompagnati" dalle musiche di Händel). Io avevo inteso il tema proposto da Vu come attinente piuttosto alla spettacolarizzazione del gesto esecutivo del musicista, che facilmente va a detrimento della sua qualità. Ricordo ad esempio una delle prime esibizioni di un amico, quando eravamo ragazzini del liceo. Durante
Smells Like Teen Spirit eseguì un piccolo assolo in tapping alla Van Halen: com'è immaginabile, si trattò di quella che ho chiamato spettacolarizzazione del gesto esecutivo, che porta il musicista a suonare qualcosa che né integra né esalta (bensì confligge con) la musica che si sta suonando.
Jimmy e Andreas parlano di come distinguere la velocità che suona bene da quella che suona male (se quello che suoni sei in grado di cantarlo, suonerà comunque quantomeno come una frase melodica di senso compiuto, a prescindere dalla velocità a cui stai suonando: Andreas dà una dimostrazione di questo punto a 3:26 :smiley-shocked031:) e esibizioni di tecnica che sono fuori luogo da esibizioni di tecnica che non suonano inappropriate nel contesto di particolari brani (ma, sottolinea Jimmy, comunque sempre finalizzate a compiacere un certo pubblico).
Jimmy Bruno and Andreas Olberg discuss Improvisation p7 - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=I5DxGnY2acc)
Caso strano, anche lui fa lo skat .. :firuli: .. ma tu guarda ..