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Fare umorismo sulle disgrazie ?

Aperto da Vu-meter, 15 Luglio, 2017, 11:28 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Buc

A mio parere è del tutto personale è proporzionale a che tipo di sensibilita' ognuno di noi ha verso quelle quell'avvenimento. Circa L' olocausto ad esempio io non riesco a scherzare e non riesco a tollerare battute su di esso. Su altro invece ....
Think jazzy, love bluesy and live rock !


AlbertoDP

Se per "umorismo sulle disgrazie" intendi lo humor nero, si, lo apprezzo. Come già detto da altri, e come per qualsiasi cosa, il gusto e l'intelligenza sono sempre ciò che contraddistingue ciò che è accettabile da ciò che non lo è. Per lo humor nero, è fondamentale la "scissione" fra chi dice la "battuta" e quello che dice. Una battuta sul colore della pelle fatta da un razzista, non è humor, è razzismo. La stessa battuta, detta da una persona di colore, assume un significato completamente diverso.
Io credo che si possa scherzare su tutto, dipende da come lo si fa. Mi è capitato di fare battute su miei parenti appena morti, perché sapevo che le avrebbero apprezzate. Spero che qualcuno faccia lo stesso con me, quando mi capiterà (spero tardi  :laughing:).


Moreno Viola

Io ho un umorismo nero che cerco di tenere a bada, ma credo che si possa ridere (che è diverso da schernire) su tutto.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


AlbertoDP

Citazione di: Moreno Viola il 17 Luglio, 2017, 10:18 AM
Io ho un umorismo nero che cerco di tenere a bada, ma credo che si possa ridere (che è diverso da schernire) su tutto.

Si, mi ci ritrovo in pieno  ::)

Moreno Viola

Alberto, hai finito di formulare il mio pensiero prima di me!?!  :angry2:

:laughing:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


AlbertoDP

Citazione di: Moreno Viola il 17 Luglio, 2017, 10:34 AM
Alberto, hai finito di formulare il mio pensiero prima di me!?!  :angry2:

:laughing:

Tanto come fan ti ho già perso  :laughing: :laughing:

maestro ciminiera

Come sempre e come in tutte le cose il limite è il buon gusto. A proposito di humour nero a me viene sempre in mente Raimondo Vianello, grande amante di questo genere e che non ha mai trasceso


dr_balfa

Comincio con un esempio





dopo queste vignette del famoso (a mio giudizio più per le critiche e lo scellerato attentato che per la qualità dello stesso) giornale satirico francese ci fu forte indignazione e condanna, ma allora mi chiedo perché non ci fu la stessa condanna quando pubblicò le vignette contro Maometto (Charlie Hebdo, ecco le vignette più provocatorie del settimanale sotto attacco terrorista - Formiche.net)?

Dopo l'attentato a sostenere la "libertà" di satira la stessa libertà che non ci sarebbe dovuta essere sul terremoto e sulla valanga di Rigopiano, perché? perché riguardava noi direttamente? quindi la satira è giusta solo quando prende di mira gli altri? ma gli altri in senso indefinito, se ho un amico mussulmano che si "offende" per quelle vignette perché sente presa in giro la sua religione come mi sento io? probabilmente sarò solidale con lui e se mi dicono che prende in giro i terroristi probabilmente sarò felice di ciò perché non associo quella vignetta ad un mio amico o al mio vicino di autobus o al ragazzo conosciuto in giro per il mondo, ma ad un concetto astratto di mussulmano anzi alla pessima associazione mussulmano=terrorista.

La satira è un campo minato quando prende di mira le "persone comuni" diversa è la satira sulla politica o su concetti generali. Se si parla di Italia mafia pizza mandolino nessuno si offende anzi spesso ci ride su (in sicilia hanno fatto il tour sul film del padrino) se ti danno del mafioso probabilmente ti offendi.

Il tutto IMHO e spero di essere stato chiaro.



Il problema
Prima o poi imparerò a suonare....

GivenToFly

Esprimo la mia!
Non è l'umorismo in sè a fare la differenza, ma piuttosto l'intenzione con cui si fa.
Si può fare umorismo in modo tenero, pungente, volgare, provocatorio, e chissà in quanti altri modi ...
Charlie si pone sul versante altamente provocatorio.
Non sono un esperto del famoso giornale francese, ma da quel poco che ho potuto vedere, usa le disgrazie per colpire in modo violento i responsabili o autori delle disgrazie senza tener assolutamente conto delle vittime. Senza un accenno di empatia nei confronti di chi ha subito.
E' un punto di vista. Opinabile. Non lo condivido. O meglio, non sarebbe il mio modo di fare satira o ironia, seppure ritenga che si può ironizzare su tutto. Ma più ti spingi al limite e più devi essere bravo a saper dosare la tua ironia/satira cercando di trovare il giusto equilibrio che la renda intellegibile al pubblico che hai di fronte.

My 2 cents  :abbraccio:
... suonavamo in una bettola di terza categoria. La gente ballava sopra i tavolini e volavano sedie ovunque. Dopo tre pinte di birra manco sentivo più la batteria. Andavo a tempo con le tette della bionda che saltava davanti al palchetto. Che dire! Un successo ...

luvi

Ti dirò, di norma la satira viene condannata per due motivi:

1) non la si comprende

2) è troppo scomoda e pericolosa

Un islamico che si senta offeso dalle vignette linkate, a mio parere, non capisce che il bersaglio non è la sua religione, ma la tragica degenerazione che essa subisce ad opera dell'integralismo, contro la quale dovrebbe lui lottare per primo, proprio in quanto "buon musulmano".
Un italiano che si senta offeso dalle vignette sulle slavine o sul terremoto non coglie che l'oggetto dell'umorismo nero è tutt'altro che le vittime!! Semmai si critica il "sistema Italia" che permette si facciano lasagne dei suoi cittadini sotto le macerie di costruzioni crollate a causa dei materiali di scarsa qualità imposti dalle imprese controllate dalla mafia.

E' ciò che la satira fa notare attraverso le sue estremizzazioni che ci dovrebbe far indignare, insomma, non la satira stessa!!

Quando la satira viene censurata dal potere, invece, (un esempio recente sono le epurazioni dalla tv di stato dei vari Luttazzi, Guzzanti e via dicendo) siamo evidentemente nel secondo ambito... il potere si difende dalla propria coscienza critica, che ritiene ben più pericolosa di qualunque manifestazione o protesta di piazza.
Non per niente nelle società totalitarie la satira è semplicemente proibita.
Per una società democratica, invece, comportamenti di epurazione delle coscienze critiche sono indici di debolezza assai preoccupanti.

Il grande Dario Fo, che di satira e di censura subita se ne intendeva di sicuro, diceva: "lo sghignazzo è l'arma contro i pupazzi del potere"...  :lol:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Elliott

D'accordissimo con gli ultimi interventi.

Ci sono stati totalitari che asfissiano ogni forma di satira fino ad arrivare a far si che questo proibizionismo diventi la più alta forma di satira nei confronti dello stato stesso.

È il caso della Cina che censura Winnie the Pooh perché i cinesi dicono assomigli al presidente Xi Jin Ping  :lol: :facepalm2: :lol:


La Cina censura Winnie the Pooh, "prende in giro Xi Jinping" - La Stampa

AlbertoDP

Citazione di: luvi il 19 Luglio, 2017, 01:00 AM
Ti dirò, di norma la satira viene condannata per due motivi:

1) non la si comprende

2) è troppo scomoda e pericolosa

Un islamico che si senta offeso dalle vignette linkate, a mio parere, non capisce che il bersaglio non è la sua religione, ma la tragica degenerazione che essa subisce ad opera dell'integralismo, contro la quale dovrebbe lui lottare per primo, proprio in quanto "buon musulmano".
Un italiano che si senta offeso dalle vignette sulle slavine o sul terremoto non coglie che l'oggetto dell'umorismo nero è tutt'altro che le vittime!! Semmai si critica il "sistema Italia" che permette si facciano lasagne dei suoi cittadini sotto le macerie di costruzioni crollate a causa dei materiali di scarsa qualità imposti dalle imprese controllate dalla mafia.

E' ciò che la satira fa notare attraverso le sue estremizzazioni che ci dovrebbe far indignare, insomma, non la satira stessa!!

Quando la satira viene censurata dal potere, invece, (un esempio recente sono le epurazioni dalla tv di stato dei vari Luttazzi, Guzzanti e via dicendo) siamo evidentemente nel secondo ambito... il potere si difende dalla propria coscienza critica, che ritiene ben più pericolosa di qualunque manifestazione o protesta di piazza.
Non per niente nelle società totalitarie la satira è semplicemente proibita.
Per una società democratica, invece, comportamenti di epurazione delle coscienze critiche sono indici di debolezza assai preoccupanti.

Il grande Dario Fo, che di satira e di censura subita se ne intendeva di sicuro, diceva: "lo sghignazzo è l'arma contro i pupazzi del potere"...  :lol:

:quotone:

AlbertoDP

Citazione di: luvi il 19 Luglio, 2017, 01:00 AM
Ti dirò, di norma la satira viene condannata per due motivi:

1) non la si comprende


Cognitive and emotional demands of black humour processing: the role of intelligence, aggressiveness and mood | SpringerLink

In sintesi, chi apprezza lo humor nero, in genere, ha Q.I. più alto, è più scolarizzato e ha un basso livello di aggressività.


Elliott

Citazione di: AlbertoDP il 19 Luglio, 2017, 08:49 AM
Citazione di: luvi il 19 Luglio, 2017, 01:00 AM
Ti dirò, di norma la satira viene condannata per due motivi:

1) non la si comprende


Cognitive and emotional demands of black humour processing: the role of intelligence, aggressiveness and mood | SpringerLink

In sintesi, chi apprezza lo humor nero, in genere, ha Q.I. più alto, è più scolarizzato e ha un basso livello di aggressività.

:yeepy: :yeepy: :snob:


Si confermo: sono poco aggressivo :D

Fostex



Citazione di: Max Maz il 15 Luglio, 2017, 12:00 PM
Parlare dell'olocausto cercando di mescolare all'inevitabile narrazione dell'inaccettabile accadimento qualche aneddoto rispettoso delle vittime ma che riesca a coinvolgere in maniera più leggera l'ascoltatore, se ne si è capaci, credo sia un'opportunità da non perdere.

Che del resto é quello che é riuscito a fare Benigni.

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