La musica in quanto tale, vi ha mai deluso ? Oppure lo strumento vi ha deluso ?
NON sto parlando di delusioni date da un pedale che si credeva suonasse meglio o da una chitarra che pensavate essere meglio.
Quello che vorrei sapere è se vi siete mai sentiti delusi dall'aver scelto lo strumento sbagliato, oppure se vi ha deluso la musica in generale, o cose del genere ..
Spero di essere riuscito a spiegarmi .. :-\
Io sono rimasto deluso da me stesso o dalle dinamiche interne ad una band, ma non posso rimanere deluso dalla musica: è lì che tende costantemente una mano ::)
Mi piacerebbe imparare a suonare altri strumenti, ma mi sento ancora agli albori della chitarra, per cui... :facepalm2:
Sono in una fase dove non ho ancora capìto se io abbia :
- "sbagliato" strumento (virgoletto perché quelli che suono mi danno comunque piacere nel farlo)
- perso passione verso la musica
- non aver mai avuto una forte passione per la musica (come invece pensavo di avere)
Quindi sono un po' deluso di me stesso in quanto talune certezze stanno venendo progressivamente meno. Dall'altra ne sono affascinato perché - se ne avessi la volontà - potrei aprirmi a nuovi orizzonti personali.
Argomento molto interessante questo :goodpost:
Io le uniche delusioni legate alla musica le ho avute, come PaoloF, principalmente per questioni legate ai rapporti interni delle band, che poi di solito sono il motivo di scioglimenti e/o cambi di formazione. Quasi mai per qualcosa inerente la musica in quanto tale, anche se a dirla tutta il panorama musicale di oggi non è certo uno stimolo per continuare e tanto meno per cominciare.
Lo strumento non delude mai, men che meno la chitarra.
Se c'è una delusione riguardo la musica dipende soltanto dall'inettitudine che dimostro ogni volta.
Intanto insisto fino al giorno in cui mi limiterò, finalmente, ad ascoltare quella che considero la più bella tra le arti dopo la fotografia.
Ho avuto dalla musica molte soddisfazioni e tante delusioni, ma come molti stanno sottolineando giustamente, queste ultime non derivano dalla musica in quanto tale, bensì dagli esseri umani che ne popolano l'ambiente, siano essi discografici, impresari, produttori, o semplici musicisti... sono loro ad avermi dato le delusioni più grandi e nelle modalità più disparate. Bisogna vere le spalle (molto) larghe per non soccombere da questo punto di vista ed è proprio la musica che aiuta a tenere duro!
Per le band vale lo stesso discorso: permettono di studiare, crescere, arrangiare e suonare dal vivo, per cui consiglierei a chiunque di entrare a far parte di una band che suona buona musica ed in modo serio. L'importante è avere ben viva la consapevolezza che per quanto bello sarà ciò che si farà assieme arriverà prima o poi qualcuno a rovinare tutto... è una specie di legge di Murphy, dall'esattezza quasi scientifica! E' solo questione di tempo, purtroppo: la delusione e il fegato ingrossato saranno pressoché assicurati, in percentuale direttamente proporzionale a quanto si tiene alla band stessa e a quanto ci si impegna...! :'(
Per quanto riguarda lo strumento, invece, non ho mai avuto delusioni, né dubbi: sono stato attirato dalla chitarra fin da bambino, ho voluto suonarla senza che nessuno me lo imponesse e nonostante ci siano molti strumenti che mi piacerebbe saper suonare (sax, batteria e vibrafono, soltanto per citarne qualcuno...), non l'abbandonerei per nessun motivo. E' un'amabile compagna con la quale la sfida si rinnova volentieri ogni giorno! :abbraccio:
Soddisfazioni continue finalmente,sia per la crescita personale che per i rapporti all'interno della band,mi sento veramente fortunato...ripeto finalmente,considerato il tutto rapportato al mio livello ovviamente.
Nel corso della vita mi sono anche reso conto che stare lontano dallo strumento,mi porta a fare tanto ma tanto danno...quindi evviva la mie chitarre [emoji6]
In effetti si, sapere che sono solo 12 note mi ha un po' deluso.
Così come raggiungere il suono più basso e quello più alto di uno strumento, o i suoni campionati male di certi synth o riascoltarsi a volte il giorno dopo e accorgersi che non suonava più come il giorno prima e particolarmente prendere coscienza del proprio linguaggio limitato ed infine ascoltare qualcuno di veramente bravo e accettare la distanza con profonda delusione
Per tutto il resto, gioia infinita e rinnovabile ogni volta
Stanno uscendo degli spunti davvero interessanti. :altalena:
Citazione di: Mimmolo il 16 Novembre, 2018, 09:44 PM
prendere coscienza del proprio linguaggio limitato ed infine ascoltare qualcuno di veramente bravo e accettare la distanza con profonda delusione
Quoto.
Anche se nel mio caso non so quanto sia delusione e quanto frustrazione.
Fortunatamente il pensiero di mollare tutto (ancora) non mi sfiora, però sono rari i momenti in cui dopo aver posato la chitarra non mi sento deluso o frustrato.
Ma come dicono tanti altri non sono la musica o lo strumento in se, ma solo la mia incapacità di fare musica come mi piacerebbe.
Eh si Futech, il nostro contributo all'economia del settore l'abbiamo data.
Possiamo ritirarci semi dignitosamente.
No Max, non è il momento. Per me sarebbe un ritiro fallimentare e per niente dignitoso.
In questo periodo sto facendo delle riflessioni ed il post di Vu è capitato proprio in questo mio momento di 'analisi', ero indeciso se aprire una discussione ma non ho voglia ne di tediarvi ne di deviare questa discussione su di me.
Lo so che scherzi (anche se scherzando scherzando spesso si dicono veramente le cose) ma di sicuro non mollo ora, almeno non prima di essere sicuro di aver dato il 110%.
La musica non ha la capacità di deludere. Non è stata dotata di questo aspetto, quando è stata inventata.
Ci sono momenti in cui la frustrazione monta, in cui ho bisogno di riorganizzarmi in seguito alla consapevolezza di aver fatto acquisti sbagliati o scelte di studio sbagliate ma, delusione mai. Anzi, la riorganizzazione è uno dei momenti che vivo con maggiore intensità e passione perché, significa che sto facendo un ulteriore passo verso il "sapere ciò che voglio". In 3 mesi ho rivoluzionato tutto (metodo di studio, organizzazione spazi e modi di studio e strumentazione) e mi sento pieno di entusiasmo.
Ciò per dire che non era la musica ad avermi deluso in quei momenti di frustrazione e non è la musica che mi da adesso entusiasmo. SONO IO. Nel bene e nel male.
Semmai un giorno dovessi mai mollare, perché la frustrazione prevaricherà su motivazioni ed entusiasmo, quel giorno, sarei deluso di me stesso.
Citazione di: futech il 17 Novembre, 2018, 01:02 AM
No Max, non è il momento. Per me sarebbe un ritiro fallimentare e per niente dignitoso.
In questo periodo sto facendo delle riflessioni ed il post di Vu è capitato proprio in questo mio momento di 'analisi', ero indeciso se aprire una discussione ma non ho voglia ne di tediarvi ne di deviare questa discussione su di me.
Lo so che scherzi (anche se scherzando scherzando spesso si dicono veramente le cose) ma di sicuro non mollo ora, almeno non prima di essere sicuro di aver dato il 110%.
È va bene, sono stato egoista.
Buon combattimento. ;D
La musica in sé stessa o lo strumento non mi hanno mai deluso. Spesso mi sono sentito inadeguato ma tutto dipendeva dalle mie capacità.
Considerato però che ho appena scoperto che il vecchio cantante della band si è rubato 3500 EUR di royalties In 2 album ecco posso dire che la musica mi ha deluso per i rapporti umani.
Sono deluso dal fatto che la musica è capace di amplificare il nostro io se sei buono la musica ti rende più buono... Se sei presuntuoso, ladro, falso insomma se sei meschino rende più meschini
Una volta provata è difficile uscirne :-\
Citazione di: zap il 17 Novembre, 2018, 09:37 AM
Una volta provata è difficile uscirne :-\
:laughing: :laughing: :laughing:
Sintetico, ma dice tutto.
Da parte mia, sono deluso sia dello scelta dello strumento ( che purtroppo ho sbagliato ) che dalla musica stessa.
La consapevolezza che tutto sia un protocollo, a partire dalla scelta delle note, della quantità, delle frequenze, ecc.. mi ha amareggiato.
Le scelte dettate dal mercato poi, che hanno appiattito tutto riducendo l'armonia quasi a zero, sono un altro motivo di delusione.
Credo che siamo MOLTO distanti dalle possibilità che "la natura della musica" ci possa davvero offrire.
L'unica cosa che mi dà una certa gioia è pensare che chi stabilito i protocolli ha saputo farne un uso sublime, in parte perchè più liberi rispetto alle richieste di un mercato di massa, in parte perchè proprio più capaci, ma soprattutto perchè più vicini alla vera forma d'arte che è la ricerca della bellezza. La complessità di certe opere, mista alla straordinaria bellezza che riuscivano a produrre, è straordinaria.
Andrebbe riscritta la storia, completamente. Ci hanno, secondo me, raccontato un sacco di idiozie ( e lo si deduce non solo dalla musica, ma dalle arti in genere: soprattutto letteratura e scultura, credo ). Ma questa è un'altra storia e mi fermo qui.
A volte ho qualche barlume di gioia che mi viene restituito da qualcosa che mi emoziona. La cosa che però poi mi fa cadere nuovamente nella delusione è che normalmente mi rendo conto che ciò che mi tocca PIU' FACILMENTE ( e NON MAGGIORMENTE ) il cuore è qualcosa di semplice e basilare. Le altre cose mi divertono, ma mi emozionano poco.
Infine, c'è anche il motivo di delusione per me stesso, perchè mi rendo conto che non potrò mai essere nè quel musicista meraviglioso di qualche secolo fa che cercava la bellezza nelle sole, pochissime, 12 note ( spesso ridotte a 7 ) , nè il modesto ed ignorante musicista attuale che, malgrado la sua pochezza artistica, riesce a trovare quelle combinazioni che mi toccano il cuore e di quelle si crogiola e crogiola noi, povero pubblico ignorante.
Insomma, un discreto dolore che va accentuandosi a periodi, ma sempre più presente.
Non so se sono riuscito a spiegarmi per come avrei voluto, in realtà.. :maio:
Volevo capire se ci fossero altri nelle mie condizioni, ma mi pare di capire non sia così. Questo, mi rende felice.
Tutta la prima parte del tuo discorso credo rientri nella delusione per le dinamiche umane, e come queste abbiano degradato la musica intesa come arte pura... sbaglio?
Citazione di: PaoloF il 17 Novembre, 2018, 11:49 AM
Tutta la prima parte del tuo discorso credo rientri nella delusione per le dinamiche umane, e come queste abbiano degradato la musica intesa come arte pura... sbaglio?
Ni.. :sarcastic:
Diciamo che quello toccato da te è il punto "centrale".
Prima ancora, sono deluso dal fatto che non esistano le note che usiamo noi, sono solo un protocollo, una scelta tra migliaia di altre possibilità.
Per fare un esempio : quando parliamo di intonazione e sentiamo una "stonatura" stiamo in realtà, sentendo un'altra possibilità che non abbiamo previsto.
Il semplice fatto che in India abbiano 30 note ( che poi non sono certamente TUTTE le note esistenti, ma solo un'altra scelta diversa ), mi dice che abbiamo stroncato molte altre frequenze, che non useremo forse mai.
Fossilizzati come siamo in sole 12 note, credo ci stiamo perdendo tante possibilità espressive..
Cerco di spiegarmi usando la scultura :
un masso di marmo è un masso di marmo. In teoria, da lì dentro posso tirarci fuori, con martello e scalpello, proprio ciò che voglio.
Potrei farci una figura umana, un'animale, qualcosa che esiste ma anche qualcosa che non esiste, una figura immaginaria. Non ho limiti.
In musica sì. Ho solo quelle 12 note stop. Non solo, ma ci siamo pure inventati regole secondo cui alcune non possono essere usate in concomitanza con altre. L'unica musica che si rifiuta di essere imbrigliata nell'armonia moderna è la dodecafonica, credo, ma anche lei è comunque imbrigliata in quelle 12 note. Quante altre note potremmo produrre ? Non ne ho idea , ma quando sento un uccello cantare ( sempre per fare un esempio ) , mi rendo conto che fa cose che io, con il nostro sistema, non potrò mai produrre.
Allora mi dico : la musica, quella con la M maiuscola, quella "vera", probabilmente noi neanche sappiamo cosa sia, perchè fugge dai nostri protocolli.
Si vabbè, fate tutti sto discorsi di convenzioni, schemi e regole e poi, bacchettate me e Balfa per la creativa gestione del timing :snob:
Citazione di: Elliott il 17 Novembre, 2018, 12:02 PM
Si vabbè, fate tutti sto discorsi di convenzioni, schemi e regole e poi, bacchettate me e Balfa per la creativa gestione del timing :snob:
Hai ragione, altro motivo di delusione. :cry2:
Scherzi a parte, l'argomento è molto interessante emerita la giusta attenzione, Vu :)
Circa il tuo secondo messaggio, penso ad un mio vecchio topic e... :firuli:
http://forum.jamble.it/chiacchere-in-liberta/il-musicista-ed-il-romanticismo-perso/msg171856/#msg171856 (http://forum.jamble.it/chiacchere-in-liberta/il-musicista-ed-il-romanticismo-perso/msg171856/#msg171856)
Citazione di: Elliott il 17 Novembre, 2018, 12:11 PM
Scherzi a parte, l'argomento è molto interessante emerita la giusta attenzione, Vu :)
Circa il tuo secondo messaggio, penso ad un mio vecchio topic e... :firuli:
http://forum.jamble.it/chiacchere-in-liberta/il-musicista-ed-il-romanticismo-perso/msg171856/#msg171856 (http://forum.jamble.it/chiacchere-in-liberta/il-musicista-ed-il-romanticismo-perso/msg171856/#msg171856)
In un certo senso, sì ... credo siano però sfumature diverse.
Io poi sono in condizioni diverse da quando risposi al tuo bel topic. Non credo che oggi ti risponderei allo stesso modo.
Dovendo convivere con periodiche e imprevedibili (o quasi) fasi calanti, ho la fortuna che, all'estremo opposto, l'euforia che ne deriva quando le supero mi restituisce sempre motivi per entusiasmarmi, ma credo che il senso della domanda di Vu sia un altro.
Di fatto la musica non mi delude mai, ma concordo con te sul fatto che più aumenta la conoscenza, e questo vale per qualsiasi ambito, più diventa raro che quella meraviglia che era alla base di quel trasporto che spingeva ad un passo successivo si manifesti.
Perché dici ho sbagliato lo strumento?
Citazione di: Mimmolo il 17 Novembre, 2018, 03:31 PM
Perché dici ho sbagliato lo strumento?
Immagino ti riferisca a me...
Se è così, lo dico perché non è lo strumento verso cui sento un'inclinazione naturale. Se dovessi ascoltare il mio 'io' , probabilmente dovrei virare verso le percussioni. Usando un po'di razionalità e volendo miscelare inclinazione naturale e gusti, dovrei suonare il basso.
Volendo scegliere con solo il cuore, sceglierei un fiato o un arco.
Volendo scegliere con la pura razionalità, vorrei suonare il pianoforte.
Come vedi, la chitarra la sento abbastanza aliena e, in tutta sincerità, neanche mi piace più di tanto.
Resto sempre affascinato davanti all'estetica dello strumento. Da vedere la trovo bellissima (specie le archtop), ma onestamente, il suono prodotto e le possibilità espressive mi piacciono poco.
Sacrilegio!!!
La chitarra neanche mi piace più di tanto non si può sentire!
Apriamo subito una richiesta di censura per Vu [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23]
A parte gli scherzi, posso anche capirti ma io sono sicuro di avere in mano il miglior strumento al mondo.
Gli altri, vuoi per un motivo o per l'altro, limitano l'espressione.
Anche il pianoforte, che considero superiore per la parità di importanza ed espressione nelle mani ti limita, è una questione di spazio e portabilità
Citazione di: Mimmolo il 17 Novembre, 2018, 05:53 PM
Sacrilegio!!!
La chitarra neanche mi piace più di tanto non si può sentire!
Apriamo subito una richiesta di censura per Vu [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23]
Anche il pianoforte, che considero superiore per la parità di importanza ed espressione nelle mani ti limita, è una questione di spazio e portabilità
Esattamente :etvoila:
Citazione di: Mimmolo il 17 Novembre, 2018, 05:53 PM
Sacrilegio!!!
La chitarra neanche mi piace più di tanto non si può sentire!
Apriamo subito una richiesta di censura per Vu [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23]
A parte gli scherzi, posso anche capirti ma io sono sicuro di avere in mano il miglior strumento al mondo.
Gli altri, vuoi per un motivo o per l'altro, limitano l'espressione.
Anche il pianoforte, che considero superiore per la parità di importanza ed espressione nelle mani ti limita, è una questione di spazio e portabilità
Effettivamente, da un amministratore di un forum di chitarra non è proprio usuale.. :laughing: :lol:
Però non ho mai nascosto che il mio vero interesse fosse la musica e non lo strumento.... Il problema è che anche la musica, a questo punto.... :maio:
Spero sia solo il bioritmo in fasce discendente.. quello che io chiamo 'mestruazione maschile'...
Anche io ho nei confronti della chitarra un rapporto simile a quello di Vu e anche se non la considero proprio lo strumento sbagliato, forse non è neanche quello giusto.
In linea generale delusioni vere e proprie dalla musica non ne ho avute, ma il fatto di suonare ( male :-[ ) due strumenti, basso e chitarra, ogni tanto qualche dubbio mi viene in mente, tipo, che forse sarebbe stato meglio dedicare le energie ad un solo strumento ( preferenza per il basso ) ed avere risultati migliori, ma alla fin fine mi piacciono entrambi :sisi: negli ultimi anni ho pensato anche che forse ho sbagliato la scelta dello strumento da suonare ( alla buon ora..... :laughing: ) mi attrae parecchio la batteria.
Le delusioni date da qualche componente della band credo rientrino nella " normalità " come quelle date dal plubblico, a volte poco partecipe, poco numeroso ecc.
Citazione di: Grand Funk il 18 Novembre, 2018, 10:02 AM
In linea generale delusioni vere e proprie dalla musica non ne ho avute, ma il fatto di suonare ( male :-[ ) due strumenti, basso e chitarra, ogni tanto qualche dubbio mi viene in mente, tipo, che forse sarebbe stato meglio dedicare le energie ad un solo strumento ( preferenza per il basso ) ed avere risultati migliori, ma alla fin fine mi piacciono entrambi :sisi: negli ultimi anni ho pensato anche che forse ho sbagliato la scelta dello strumento da suonare ( alla buon ora..... :laughing: ) mi attrae parecchio la batteria.
Le delusioni date da qualche componente della band credo rientrino nella " normalità " come quelle date dal plubblico, a volte poco partecipe, poco numeroso ecc.
Io volevo fare il batterista,anzi...abbattista 🤣
quello che avrebbe voluto fare il chitarraio invece,appena riscontrato che la chitarra non suonava da sola,mi ha scaricato la seicorde e...sono diventato chitarrista per caso [emoji21]
:laughing: :laughing: :laughing:
Ma dai " fratello " sei bravissimo !!!
Citazione di: Vu-meter il 17 Novembre, 2018, 11:58 AM
Ni.. :sarcastic:
Diciamo che quello toccato da te è il punto "centrale".
Prima ancora, sono deluso dal fatto che non esistano le note che usiamo noi, sono solo un protocollo, una scelta tra migliaia di altre possibilità.
Per fare un esempio : quando parliamo di intonazione e sentiamo una "stonatura" stiamo in realtà, sentendo un'altra possibilità che non abbiamo previsto.
Il semplice fatto che in India abbiano 30 note ( che poi non sono certamente TUTTE le note esistenti, ma solo un'altra scelta diversa ), mi dice che abbiamo stroncato molte altre frequenze, che non useremo forse mai.
Fossilizzati come siamo in sole 12 note, credo ci stiamo perdendo tante possibilità espressive..
Cerco di spiegarmi usando la scultura :
un masso di marmo è un masso di marmo. In teoria, da lì dentro posso tirarci fuori, con martello e scalpello, proprio ciò che voglio.
Potrei farci una figura umana, un'animale, qualcosa che esiste ma anche qualcosa che non esiste, una figura immaginaria. Non ho limiti.
In musica sì. Ho solo quelle 12 note stop. Non solo, ma ci siamo pure inventati regole secondo cui alcune non possono essere usate in concomitanza con altre. L'unica musica che si rifiuta di essere imbrigliata nell'armonia moderna è la dodecafonica, credo, ma anche lei è comunque imbrigliata in quelle 12 note. Quante altre note potremmo produrre ? Non ne ho idea , ma quando sento un uccello cantare ( sempre per fare un esempio ) , mi rendo conto che fa cose che io, con il nostro sistema, non potrò mai produrre.
Allora mi dico : la musica, quella con la M maiuscola, quella "vera", probabilmente noi neanche sappiamo cosa sia, perchè fugge dai nostri protocolli.
Capisco la tua considerazione e concordo sul fatto che il protocollo in questo caso limiti le capacità espressive, ed abbia influenzato in modo decisivo la sensibilità di ascolto.
Questo discorso credo sia applicabile a diverse sfere della nostra realtà: l'arte sicuramente, ma anche i rapporti umani.
Sarò ripetitivo, ma vedo questo limite legato sempre all'uomo e non alla forma d'arte in sé; e quindi è sempre l'uomo che ti delude e non la musica.
La musica subisce questo processo che parte dall'uomo e dal timore che questo ha della libertà che possiede, a mio avviso.
Tempo fa parlavo dell'uso dei trigger nelle registrazioni di batteria all'interno dei vari generi del metal.
La frase classica era: "È il genere che lo richiede"...
Ma il genere è "imposto" da un insieme di persone che concordano su una definizione, non è una legge naturale alla quale dobbiamo sottostare.
Così come per molti altri aspetti che ormai sono diventati parte di una cultura (qualunque essa sia), ma sono semplicemente convenzioni che sarebbero potute essere totalmente differenti nel momento in cui venivano amalgamate per la prima volta.
Se i bluesman avessero iniziato a suonare la chitarra utilizzando il tapping, ci saremmo ritrovati un Van Halen rivoluzionario perchè dopo decenni avrebbe portato alla ribalta il bending... per esempio :laughing:
E la musica in ogni caso sarebbe rimasta lì a guardare sorridente, mentre dall'altra parte c'erano essere in affanno a tentare di carpirne i segreti.
Mi piace moltissimo il tuo punto di vista ! :thanks: :thanks: :thanks:
Spero di poterlo fare un po' mio. :reallygood:
Vu, la tua considerazione sulla delusione data dalla musica in generale mi lascia interdetto, non so come interpretarla. Non so nemmeno se la capisco ??? Bisogna che ci pensi un po', prima di provare a risponderti ::)
Invece, per quanto concerne le delusioni più "piccole", c'è quella di non aver approfondito lo studio della chitarra, ma essermi accontentato di quello che mi serviva per fare le mie canzoni. Non è una vera delusione, è una sorta di rimpianto. Ma io ho rimpianti per quasi tutto, sono fuori concorso :laughing:
Citazione di: AlbertoDP il 19 Novembre, 2018, 05:05 PM
Vu, la tua considerazione sulla delusione data dalla musica in generale mi lascia interdetto, non so come interpretarla. Non so nemmeno se la capisco ??? Bisogna che ci pensi un po', prima di provare a risponderti ::)
E' una roba più "filosofica" che altro ... :laughing:
Citazione di: AlbertoDP il 19 Novembre, 2018, 05:05 PM
.. Non è una vera delusione, è una sorta di rimpianto. Ma io ho rimpianti per quasi tutto, sono fuori concorso :laughing:
:laughing: :laughing: :laughing:
Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2018, 05:10 PM
Citazione di: AlbertoDP il 19 Novembre, 2018, 05:05 PM
Vu, la tua considerazione sulla delusione data dalla musica in generale mi lascia interdetto, non so come interpretarla. Non so nemmeno se la capisco ??? Bisogna che ci pensi un po', prima di provare a risponderti ::)
E' una roba più "filosofica" che altro ... :laughing:
Si si, per questo una eventuale risposta merita di essere meditata ::)
Citazione di: Elliott il 17 Novembre, 2018, 12:02 PM
Si vabbè, fate tutti sto discorsi di convenzioni, schemi e regole e poi, bacchettate me e Balfa per la creativa gestione del timing :snob:
O nella scelta delle note :)
Ho letto il tread in treno e mi erano venute in mente tante cose poi passa il tempo e le idee sfuggono.
La musica mi ha deluso? sicuramente no adoro ascoltarla registrata, dal vivo adoro quasi tutta la musica, al limite mi ha deluso qualche "musicista" che non è nelle mie corde, o meglio qualche musicista che credevo nelle mie corde invece non lo è :).
Forse è questo il punto, la musica cos'è? una serie di regole? si è una serie di regole, ci sono le note ben codificate, la teoria dell'armonia, la teoria del ritmo ecc. poi c'è il nostro orecchio allenato ad ascoltare "determinate" cose che quindi ci risultano piacevoli. Se ascolti Mozart oggi non ti stupisci ti piace il tuo orecchio è allenato a quel suono lo considera bello. Ascolti Wagner alcune cose ti possono sembrare "strane" ma l'associ sempre al bello, l'orecchio si è abituato anche a Stravinsky o a Shostakovic che non risultano più sgradevoli. Quindi le regole si evolvono.
The Firebird - Stravinsky - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=kd1xYKGnOEw)
Spesso abbiamo scherzato su Cage e il suo silenzio ma quello è il totale stravolgimento delle regole, così come lo è Free Jazz di Ornette Coleman con il suo uscire dagli schemi degli standard.
The Ornette Coleman Double Quartet - Free Jazz - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=xbZIiom9rDA)
Poi c'è il tentativo del superamento dei limiti delle 12 note e degli stessi strumenti pensate all'uso di attrezzature da parte di Maderna, Nono, Berio, o sempre pensando a Cage all'uso di strumenti modificati come ad esempio nelle sue composizione per prepared piano.
John Cage - Sonata V (from Sonatas and Interludes) - Inara Ferreira, prepared piano - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=jRHoKZRYBlY)
Bruno Maderna Electronic Music - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=U6XnHOVAmKI)
Luigi Nono - "Hay que Caminar" Soñando (1/2) - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=kIJ6hmApWKA)
Insomma a mio parere la musica non delude e non ha limiti (altrimenti saremmo ancora al canto gregoriano se non prima :) ) il problema è superare i limiti.
Discorso diverso è la musica legata al mio "produrre" musica, qui siamo a livelli talmente infimi che non saprei che dire, la chitarra è lo strumento sbagliato per me, potrebbe essere ma oggi come oggi non credo di poter pensare di avventurarmi con un nuovo strumento e poi la chitarra mi piace :D
In ogni caso quando si discute di queste cose mi viene sempre in mente una frase di (attribuita e non so se vera) a Fermi su Majorana "noi amiamo la fisica, Majorana è amato dalla fisica" e Fermi non era proprio l'ultimo arrivato :)
Complesso di Ettore Maiorana 001.avi - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=XWYZa6bIUWA)
Scusate le imprecisioni e le banalità. Il tutto IMHO
È lunga la tratta del treno eh?
Citazione di: Santano il 21 Novembre, 2018, 12:42 PM
È lunga la tratta del treno eh?
si tutti i giorni circa 80 minuti ad andare e un po' di più a tornare :(
In realtà qualcosa che mi stia deludendo...c'è. (uso il gerundio presente, perché è condizione che ho fiducia e convinzione di cambiare a mio favore) .
La musica ha un senso se suonata insieme ad altri. Questa, di per se, è la cosa grandiosa della musica ma, ne rappresenta la delusione se non la vivi in questo modo.
La breve esperienza di gruppo, mi ha fatto capire che quello è il vero scopo per cui io stia cercando di imparare qualcosa. Ma mi ha anche fatto capire che, la musica è come andare a cena in compagnia: non è sufficiente che tutti scelgano lo stesso vino, a rendere gradevole la serata.
Io ho lasciato il gruppo e sento che mi manca quella spinta nello studio. Mi manca appunto, lo scopo.
Ci ho provato (e ci riproverò). Ho mollato perché ero inadeguato. Poi il mio orgoglio mi ha ricordato che non ero io ad essere inadeguato ma, gli altri. Gli intenti...i miei, che ho creato il gruppo, erano chiari: cerco qualcuno con cui mettere in pratica quello che sto facendo da solo. Non dare sfogo all'egocentrismo.
Io sono uno che se si ritrova in gruppo a suonare Cocaine, knockin on heaven's door e Smoke on the water, non si cura del fatto che "sia banale". Io, sono a quel livello li...(come se, tra l'altro, fosse così scontato suonarle bene).
Purtroppo, in giro, ci sono solo musicisti "bravi" che quelle cose li, le lascia ai quindicenni :(
Pazienza
Citazione di: Elliott il 25 Novembre, 2018, 09:38 AM
In realtà qualcosa che mi stia deludendo...c'è. (uso il gerundio presente, perché è condizione che ho fiducia e convinzione di cambiare a mio favore) .
La musica ha un senso se suonata insieme ad altri. Questa, di per se, è la cosa grandiosa della musica ma, ne rappresenta la delusione se non la vivi in questo modo.
La breve esperienza di gruppo, mi ha fatto capire che quello è il vero scopo per cui io stia cercando di imparare qualcosa. Ma mi ha anche fatto capire che, la musica è come andare a cena in compagnia: non è sufficiente che tutti scelgano lo stesso vino, a rendere gradevole la serata.
Io ho lasciato il gruppo e sento che mi manca quella spinta nello studio. Mi manca appunto, lo scopo.
Ci ho provato (e ci riproverò). Ho mollato perché ero inadeguato. Poi il mio orgoglio mi ha ricordato che non ero io ad essere inadeguato ma, gli altri. Gli intenti...i miei, che ho creato il gruppo, erano chiari: cerco qualcuno con cui mettere in pratica quello che sto facendo da solo. Non dare sfogo all'egocentrismo.
Io sono uno che se si ritrova in gruppo a suonare Cocaine, knockin on heaven's door e Smoke on the water, non si cura del fatto che "sia banale". Io, sono a quel livello li...(come se, tra l'altro, fosse così scontato suonarle bene).
Purtroppo, in giro, ci sono solo musicisti "bravi" che quelle cose li, le lascia ai quindicenni :(
Pazienza
Non è per vedere sempre il bicchiere mezzo pieno ma ti devo dire una cosa. La musica è spesso un compromesso al pari di passare una serata con amici. Te la metto sul piano commerciale... Seti approcci alla musica con dei target ben precisi fallirai sempre. È un assioma... Il tuo cervello ti dice di suonare certi licks ma le tue mani non lo consentono...che sia tuo livello al mio o a quello di Luvi. Vuoi un gruppo al tuo livello ma guardi tutti un gradino sopra... Ci sara' sempre qualcuno che ti asfalta. Vuoi quel suono... Ma non riesci mai a raggiungerlo e compri roba.
È sempre così.. Vale per te e vale per tutti noi.
Ogni volta che leggo i tuoi post... Al pari anche ad alcuni di Max noto quell'amarezza che deriva dal non essere riusciti sino ad ora a raggiungere quel target.
La cosa che vedo dall'esterno invece che tu hai bruciato un sacco di tappe in tempi da record che hai creato una tua musicalità che sebbene abbia bisogno di crescere esiste.
Sono felice che tu abbia usato il gerundio perché significa che stai prendendo coscienza che tu ce la possa fare... Continua la tua ricerca ma non sentirti inadeguato perché lo siamo tutti.
Il solo consiglio che ti posso dare è di suonare con persone molto più brave di te. Certo ti sentirai inadeguato sempre... Ma ti permetteranno di crescere profondamente.
Per tornare al topic la domanda che io mi faccio è "perché suono?" ... Sono anni che mi faccio questa domanda e sono sempre giunto ad una risposta. "Mi fa stare bene" ... Mi faceva stare bene quando a stento facevo gli accordi della canzone del sole e mi fa star bene oggi quando produco un album. Mi fa star bene nello stesso identico modo. Nulla è cambiato perché non ho un obiettivo... Il solo obiettivo che ho nella musica è mettere le mani su quella tastiera e far roba che piace a me e continua a farmi stare bene.
Vero suonare con gli altri è in grado di massimizzare il mio benessere ma sarebbe capace anche di ucciderlo se fatto con gente sbagliata (sapete cosa mi è successo)
Quindi come potrebbe deludermi la musica? Non c'è modo che mi deluda... Perché la musica che suono.. In se stessa.. Bella o brutta che sia..non mi farebbe mai del male.
Bellissimo scritto Buc, ho i brividi perché vale per tutti :loveit:
Citazione di: Buc il 25 Novembre, 2018, 11:16 AM
Il solo consiglio che ti posso dare è di suonare con persone molto più brave di te. Certo ti sentirai inadeguato sempre... Ma ti permetteranno di crescere profondamente.
... ... ... ...
Vero suonare con gli altri è in grado di massimizzare il mio benessere ma sarebbe capace anche di ucciderlo se fatto con gente sbagliata
Buc, estraggo due frasi perché racchiudono il senso del mio precedente.
Se ricordate, ero entusiasta di suonare con qualcuno più bravo di me. Così è stato per il primo periodo. Poi cominciava ad uscire l'ego...le proposte erano sempre più lontane dalle mie possibilità (anche dalle loro a dire il vero. Ma io lo capivo).
Io nella vita di tutti i giorni gestisco un team ed ho capito che, se si vogliono far crescere le persone, bisogna trainare. Non spingere.
A spingere è colui che vuol solamente mostrare la propria forza. E li fuori, è pieno di delusi desiderosi di mettere a disposizione degli altri...il proprio ego.
Il mio obiettivo è solo uno: aver voglia di prendere in mano lo strumento. Quella non manca...è sempre viva. La frustrazione non mi preoccupa perché, le frustrazioni hanno sempre generato in me una reazione.
Comunque, al di la di tutto... :fan:
Buc sei un mito anche senza la chitarra in mano :bravo2:
Citazione di: Elliott il 25 Novembre, 2018, 09:38 AM
La musica ha un senso se suonata insieme ad altri. Questa, di per se, è la cosa grandiosa della musica ma, ne rappresenta la delusione se non la vivi in questo modo.
Quoto quanto detto da Buc, mi sento solo di fare una piccola precisazione: non credo che la musica abbia senso solo se suonata insieme ad altri. O almeno, per come la vivo io, non riesco a considerare il suonare con altri superiore al suonare da soli. Sono entrambe cose che apprezzo ::)
Non cge io non apprezzi il suonare da soli, figuriamoci. È la consapevolezza che sia l'unico modo di fruirne, a rendere a mio avviso, il suonare da soli...riduttivo
Ah ok, capisco ::)
Su una cosa non sono certo: che occorra, o sia utile, suonare con persone più brave di noi. Forse si, ma ho qualche dubbio. Miv iene in mente il tennis, in cui ti diverti solo se giochi con persone che sono più o meno al tuo livello. Con uno troppo bravo non riesci nemmeno a rispondere alla battuta, con uno troppo scarso ti annoi. Insomma, credo che suonare con chi è ad un livello simile al proprio sia più appagante ::)
Da parte mia invece, non penso sia così. Suonare assieme ad altri è stimolante ed appagante e FORSE è la più bella esperienza che si possa fare in musica, ma anche da soli resta un'esperienza piacevole. Penso a tutti quei chitarristi che fanno ad esempio chord melody come Joe Pass o a quelli come Tommy Emmanuel e simili .. non c'è bisogno del "gruppo" per suonare, a mio modo di vedere.
Citazione di: Vu-meter il 26 Novembre, 2018, 09:43 AM
Da parte mia invece, non penso sia così. Suonare assieme ad altri è stimolante ed appagante e FORSE è la più bella esperienza che si possa fare in musica, ma anche da soli resta un'esperienza piacevole. Penso a tutti quei chitarristi che fanno ad esempio chord melody come Joe Pass o a quelli come Tommy Emmanuel e simili .. non c'è bisogno del "gruppo" per suonare, a mio modo di vedere.
In realtà, se ho capito bene, credo che anche Elliott la pensi così, quello che lo "disturba" è l'essere quasi obbligato (per le ragioni che ha spiegato) a fare musica da solo ::)
Esatto.
Diciamo che è la condizione attuale che sono convinto di cambiare. Evidenziavo, con il mio messaggio, l'aspetto che a deludere non è la musica ma, le persone. Però forse la mia esposizione è stata fuorviante
Citazione di: AlbertoDP il 26 Novembre, 2018, 09:27 AM
credo che suonare con chi è ad un livello simile al proprio sia più appagante ::)
In un contesto continuativo concordo, anche perchè nel caso di musicisti più bravi è un attimo sentirsi una palla al piede e poi di conseguenza essere scaricato (parlo per esperienza personale :laughing:).
Citazioneperchè nel caso di musicisti più bravi è un attimo sentirsi una palla al piede e poi di conseguenza essere scaricato (parlo per esperienza personale :laughing:).
Vabbè,se ci hai provato con i Rush ci posso credere...ma che un normalissimo gruppo di provincia ti abbia scaricato lo trovo inconcepibile.
:etvoila:
Per me poter suonare insieme è condividere una gioia, quindi è fondamentale voler condividere ponendosi allo stesso piano del più debole e ugualmente cercando di alzarsi in punta di piedi per essere all'altezza degli altri.
Suonare da soli è condividere con se stessi la gioia.
Sembra banale ma noi siamo spesso giudici severi di noi stessi o al contrario ci crogioliamo nel nostro brodo.
Quindi non è male condividere con se stessi, lo diventa se si trasforma in apatia o insoddisfazione
Citazione di: zap il 26 Novembre, 2018, 07:29 PM
Citazioneperchè nel caso di musicisti più bravi è un attimo sentirsi una palla al piede e poi di conseguenza essere scaricato (parlo per esperienza personale :laughing:).
Vabbè,se ci hai provato con i Rush ci posso credere...ma che un normalissimo gruppo di provincia ti abbia scaricato lo trovo inconcepibile.
:etvoila:
:laughing:
No no è successo, più di una volta... :facepalm2: :laughing:
Secondo me suonare con musicisti più bravi è utilissimo, ma la penso come Paolo sul fatto che in certe situazioni è facile sentirsi inadeguati.
Sarà difficile trovare una band che si ispira ai Dream Theater disposta a stare al passo con un principiante o comunque con qualcuno che non abbia le capacità necessarie, ma credo che sia anche comprensibile.
Farei però un distinguo tra quella che dovrebbe essere la "forma mentis" di chi suona Jazz, ovvero ascoltare gli altri e suonare di conseguenza, è situazioni dove le differenze riguardo all'abilità tecnica possono avere un peso maggiore.
Spero di riuscire a spiegare bene quello che dirò e che non venga frainteso :-[
A mio avviso, uno dei lati positivi del cominciare a suonare "da piccoli" è l'incoscienza, sia in senso generale (mi butto, anche se non sono del tutto capace di fare quello che dovrei fare), sia nei confronti di sé stessi (capacità di valutare obiettivamente il proprio livello). Questo, credo, semplifica decisamente le cose per un principiante: io a 15 anni facevo concerti che dovevano essere delle cose inascoltabili e paurosamente amatoriali (ho delle registrazioni, quindi posseggo le prove :laughing:), ma 1. non mi importava 2. a me sembrava che suonassimo benissimo E come me, tanti altri gruppi di coetanei.
Quando dico che sia utile suonare con persone al proprio livello è perché ritengo che sia necessario e molto formante "buttarsi" e lasciarsi andare, cosa che non capiterà mai se siamo la terza chitarra ritmica col volume a -5 in un gruppo di musicisti migliori di noi :firuli: Per carità, il confronto con chi suona meglio di noi è importante e ci fa crescere, ma esprimere ciò che siamo, lasciarsi andare, divertirsi appieno facendo quello che ci si sente, senza timore di essere giudicati o guastare il risultato agli altri, è fondamentale. Per questo, credo che suonare con gente al proprio livello, senza togliere tutto il resto, sia fondamentale. Ancor più per chi si approccia a questo strumento (ma anche a qualsiasi altro) da adulto, con una maggiore consapevolezza di sé, e quindi con più costrizioni e remore a "mollare i freni" ::)
Uhm .. non so . Capisco quello che dite e immagino che ci siano soluzioni diverse per ognuno di noi.
Da parte mia, devo dire che pur comprendendo quello che dite, sceglierei sempre di suonare con gente più capace di me. Sono una persona che (credo) riesce a comprendere il proprio ruolo, stare al suo posto, con una certa umiltà e voglia di imparare che credo si proietterebbero positivamente sia nel gruppo che in me. Certamente sarei lì per guardare, ascoltare, imparare, copiare, rubacchiare ... Anzi, spero accada prima o po di trovarmi ad una Jamble Reunion e suonare assieme a voi e sottrarvi un po' di conoscenza ed esperienza.
Io ho sempre suonato con gente al mio livello e non sono mai cresciuto grazie agli altri, sinceramente. Ho dovuto lavorare tantissimo da solo e con gli insegnanti per poter "simulare" un gruppo con competenze maggiori alle mie. Mi capitava il contrario: quando cercavo di introdurre qualcosa in più , o veniva bocciata o semplicemente non veniva eseguita correttamente ( ricordo ad esempio dei minori sesta che il tastierista continuava a prendere come semplici minori, distruggendo il senso armonico che avrei voluto dare al pezzo.. solo come esempio.. sarebbero migliaia gli aneddoti da raccontare ).
Per questi motivi, auspicherei a tutti di suonare in band con qualcuno che sia più esperto. Credo che ci si formi più velocemente e più facilmente.
Dite tutti e due cose molto belle ed importanti per la crescita.
Da una parte libertà espressiva, fondamentale per poter godere della musica, pochi freni inibitori e tanto sano divertimento, dall'altra imparare dai maestri, sul campo, rubando il mestiere, è la forma di apprendimento più rapida e che i risultati più concreti
Entrambi i punti di vista (Alberto vs Vu), sono validi ma...ma: dipende dal livello.
Se sei ad un livello di autonomia, suonare insieme a quelli più bravi regala enormi opportunità di crescita. Se hai raggiunto un livello di autonomia, capisci ciò che fanno gli altri e selezioni le cose da cui attingere. Se sei ad un livello come il mio, suonare con quelli più bravi, non da' le stesse opportunità perché, è tutto quanto fuori dalla tua portata.
Citazione di: Elliott il 27 Novembre, 2018, 08:05 PM
Entrambi i punti di vista (Alberto vs Vu), sono validi ma...ma: dipende dal livello.
Se sei ad un livello di autonomia, suonare insieme a quelli più bravi regala enormi opportunità di crescita. Se hai raggiunto un livello di autonomia, capisci ciò che fanno gli altri e selezioni le cose da cui attingere. Se sei ad un livello come il mio, suonare con quelli più bravi, non da' le stesse opportunità perché, è tutto quanto fuori dalla tua portata.
È per questo che in diversi topic tutti ti esortiamo a suonare, suonare, suonare, lasciando perdere pedali, amplificatori e quant'altro che distraggono dall'unica cosa che devi fare : suonare!
Citazione di: Elliott il 27 Novembre, 2018, 08:05 PM
Entrambi i punti di vista (Alberto vs Vu), sono validi ma...ma: dipende dal livello.
Se sei ad un livello di autonomia, suonare insieme a quelli più bravi regala enormi opportunità di crescita. Se hai raggiunto un livello di autonomia, capisci ciò che fanno gli altri e selezioni le cose da cui attingere. Se sei ad un livello come il mio, suonare con quelli più bravi, non da' le stesse opportunità perché, è tutto quanto fuori dalla tua portata.
Non ne sono convinto. Quando parliamo di suonare con gente più preparata, diciamo solo di suonare con qualcuno che sa qualcosa più di noi, non si sottintende Coltrane per forza..
Citazione di: Santano il 27 Novembre, 2018, 08:17 PM
Citazione di: Elliott il 27 Novembre, 2018, 08:05 PM
Entrambi i punti di vista (Alberto vs Vu), sono validi ma...ma: dipende dal livello.
Se sei ad un livello di autonomia, suonare insieme a quelli più bravi regala enormi opportunità di crescita. Se hai raggiunto un livello di autonomia, capisci ciò che fanno gli altri e selezioni le cose da cui attingere. Se sei ad un livello come il mio, suonare con quelli più bravi, non da' le stesse opportunità perché, è tutto quanto fuori dalla tua portata.
È per questo che in diversi topic tutti ti esortiamo a suonare, suonare, suonare, lasciando perdere pedali, amplificatori e quant'altro che distraggono dall'unica cosa che devi fare : suonare!
Io penso che l'unica cosa che devo fare è, divertirmi. Penso di suonare anche troppo, in realtà :(
Citazione di: Vu-meter il 27 Novembre, 2018, 08:33 PM
Citazione di: Elliott il 27 Novembre, 2018, 08:05 PM
Entrambi i punti di vista (Alberto vs Vu), sono validi ma...ma: dipende dal livello.
Se sei ad un livello di autonomia, suonare insieme a quelli più bravi regala enormi opportunità di crescita. Se hai raggiunto un livello di autonomia, capisci ciò che fanno gli altri e selezioni le cose da cui attingere. Se sei ad un livello come il mio, suonare con quelli più bravi, non da' le stesse opportunità perché, è tutto quanto fuori dalla tua portata.
Non ne sono convinto. Quando parliamo di suonare con gente più preparata, diciamo solo di suonare con qualcuno che sa qualcosa più di noi, non si sottintende Coltrane per forza..
Non saprei.
Al raduno avrei volito rubare da tutti ma non ce l'ho fatta e sonotornato a casa amareggiato. Avevo programmato di farlo...avevo studiato tutto nei minimi dettagli: la archtop di Luvi, la Suhr di Max, la cutless di M4ssi, la LPdi Cocco, la AM di std di Fostex etc...ma sti qua, erano sempre presenti e non mi hanno mai lasciato solo >:(
Ma non dire fesserie, avro' fatto finta di scuotere le corde al massimo per tredici minuti >:(
Si ma se avessi rubato la tua Suhr, te ne saresti accorto. :etvoila:
Egoista :P
Saresti da sculacciare sai ?
Citazione di: Max Maz il 27 Novembre, 2018, 09:14 PM
Saresti da sculacciare sai ?
Why?
Era così piacevole stare in salotto a parlare amabilmente ;D