Ciao volevo sapere come fate a creare i vostri fraseggi blues o di altro tipo, come usate il processo creativo?
Io sono cresciuto suonando dietro ai 33 giri. Mettevo un CD di Steve Ray Vaughan e via. Lui faceva un gran mestiere, io arrancavo miseramente, improvvisando sulle nozioni che avevo. SRV non ce l'avevo in cassetta quindi non potevo neanche riavvolgere il nastro per riascoltare meglio una parte. :facepalm2:
Stessa storia per i Led Zeppelin.
I Black Sabbath e altri li avevo in cassetta e da loro ho imparato l'esistenza della scala blues. Loro facevano un lick blues e io lo imparavo. Poi, a stereo spento, mi divertivo ad elaborare delle varianti. Oppure improvvisando mi rendevo conto che avevo fatto una cosa che mi piaceva come suonava. Mi fermavo e la ripetevo. Essendo mia non la dimenticavo facilmente. Poi, scoprendo nuovi brani e nuovi autori, mi rendevo conto che alcuni dei miei lick già li avevano inventati. :laughing:
Ma dipende anche da dove li infili. Se lo hai pensato tu e lo infili dove ti piace che stia, è tuo. Magari lo spari in un brano degli Oasis. Magari piace anche ad altri che ti fanno i complimenti. Oppure non c'entra niente col genere nel quale l'hai inserito (tendevo a farlo anche nelle cover di Ligabue) e ti guardano storto dicendoti: dai, fai il serio, suona bene!
E tu vorresti dire: ma ero serio! Stavo suonando bene! Però anche l'opinione della tua band e di chi ti ascolta può essere importante.
E così via.
Grande avevi un bel l'orecchio e confidenza con la chitarra. Chi sa gli altri come fanno. Io mi butto su una base e ci butto dentro la testa, faccio di tutto, invento, ma poi arriva il momento magico, quando suoni col cuore e ti emozioni per quello che senti o sentono. Però sono molto indietro devo recuperare. I limiti sono solo mentali e questa tendinite mi ha insegnato che la cosa più importante è il rilassamento dei muscoli quando suoni, con riscaldamento e rinforzo muscolare. Ma poi ti rendi conto che hai un limite nell'inventare o copi o come fai? Bisogna rinnovarsi sempre, sempre cose nuove con gioia.
Citazione di: Dany1900 il 02 Dicembre, 2019, 12:16 AM
Grande avevi un bel l'orecchio e confidenza con la chitarra. Chi sa gli altri come fanno. Io mi butto su una base e ci butto dentro la testa, faccio di tutto, invento, ma poi arriva il momento magico, quando suoni col cuore e ti emozioni per quello che senti o sentono. Però sono molto indietro devo recuperare. I limiti sono solo mentali e questa tendinite mi ha insegnato che la cosa più importante è il rilassamento dei muscoli quando suoni, con riscaldamento e rinforzo muscolare. Ma poi ti rendi conto che hai un limite nell'inventare o copi o come fai? Bisogna rinnovarsi sempre, sempre cose nuove con gioia.
Macché: né bell'orecchio né confidenza. Era l'unico modo che conoscevo per iniziare. Prendere della musica che mi piaceva e suonarla alla mia maniera con tutti i miei limiti. Di certo l'orecchio si allena col tempo e la pratica. Se ci si aggiunge lo studio è meglio.
Sempre relax, mai irrigidirsi: respirare. Respirare profondo e lentamente, anche quando non si suona, così diventa naturale. Non andare in apnea. Mai fare cose più veloci delle proprie capacità del momento: vengono male, suonano male e ci si fa male.
Ho grandi limiti nell'inventare. Fare proprio ciò che si studia inserendolo nel proprio stile non è una passeggiata. Ma mi impegno: cerco anche di ascoltare tanto quando non suono. Cerco di interiorizzare quello che ho studiato, altrimenti va a finire nel dimenticatoio.
E gli altri? Come fate? Sono d'accordo.
Anche io putroppo,stessa scelta di suonare dietro i dischi,si affina l'orecchio ma il processo di apprendimento è piuttosto lungo.
per sviluppare la creatività bisogna crearsi una metodologia per la quale studiare i vari aspetti della musica sia divertente. Più si gioca, più si impara
esempio banale: invece di fare una scala su e giù, suonare la scala attraverso una serie di pattern ritmici, che possono essere cambiati in continuazione. Inserire l'esercizio all'interno di un gioco
e sopratutto, studiare sempre cose nuove
Puoi fare degli esempi ed entrare nello specifico per favore?
Citazione di: Mariano il 02 Dicembre, 2019, 08:26 AM
per sviluppare la creatività bisogna crearsi una metodologia per la quale studiare i vari aspetti della musica sia divertente. Più si gioca, più si impara
esempio banale: invece di fare una scala su e giù, suonare la scala attraverso una serie di pattern ritmici, che possono essere cambiati in continuazione. Inserire l'esercizio all'interno di un gioco
e sopratutto, studiare sempre cose nuove
:quotonemegagalattico:
Oltre a quello già detto, trovo molto importante il registrare, ascoltare ed evolvere quello che si è suonato, mentre non si suona trovo sia più semplice capire cosa va e cosa no e trovare alternative o variazioni, poi riregistrare, riascoltare e rievolvere... in questo modo credo si alleni la capacità di individuare al primo tentativo cosa fare e secondo me facilità anche l'assimilazione di quello che si è studiato, pure io stò imparando adesso l'improvvisazione e un pò di musica, quindi non sono sicuramente un drago dell'argomento ma penso che questo procedimento sia fondamentale.
Io ho preso la scheda audio apposta per questo. Le prime volte che registravo rimanevo male, io suonavo bene,ma la traccia faceva schifo, non si scappa.
Per quello bisogna registrarsi e riascoltarsi, mi succedeva spesso di "suonare bene" e invece riascoltando la traccia era una schifezza... la verità è semplice stavo suonando male ma ero convinto di suonare bene....
Cantare e rifare alla chitarra. Cantare e rifare alla chitarra. Cantare e rifare alla chitarra.
PS : me ne sono dimenticato uno: Cantare e rifare alla chitarra.
:D
Si lo aggiungo al mio studio.
CitazionePuoi fare degli esempi ed entrare nello specifico per favore?
Esempio Esercizio by Mariano Colombatti | Free Listening on SoundCloud (http://soundcloud.com/arianoolombatti/esempio-esercizio/s-fjhBC)
qui puoi trovare un esempio di quello che intendo con inserire gli esercizi all'interno di un contesto creativo. Poniamo che l'argomento di studio di una sessione siano: un singolo accordo, il A-7 in vari rivolti (io qui ho usato drop 2 e drop 3) e la scala pentatonica di A minore. Ora spesso quello si fa è quello che puoi sentire all'inizio della traccia: si eseguono, magari col metronomo i rivolti uno a uno, e poi si suona la scala nelle varie posizioni (ho volutamente inserito degli "errori"). Approccio senz'altro utile per imparare, ma poco creativo.
Già a 1:40 senti la differenza: inserendo un semplice groove di batteria, gli stessi rivolti di prima, invece che essere suonati in fila vengono usati per fare un accompagnamento, che già richiede un intervento creativo perchè si deve appunto cercare di sviluppare un accompagnamento sensato sul groove a livello ritmico
Da 2:24 senti la stessa cosa applicata alla scala pentatonica: invece di essere suonata su e giù e basta, è inserita in un accompagnamento come quello di prima ma più libero (con l'aggiunta di un giretto di basso), e dopo essere stata usata per ripassare le posizioni su e giù (ma stando sul groove, quindi facendo funzionare il cervello in maniera creativa sul ritmo), l'ho usata per improvvisare un pò "a caso", inserendo anche qualcosina di più della semplice pentatonica, ma cercando di rimanere sopratutto su quella, che era lo scopo di questa sessione di studio
Facendo tutto questo mi sono divertito a creare, e non solo a seguire le consegne: ripassa tutti i rivolti in drop 2 e 3 di A-7 e la scala pentatonica
Bravissimo è proprio quello che voglio fare io, mi manca un po' la cultura, il lessico. Con drop cosa intendi, mi vergogno a chiedere, il resto l'ho capito. Già lo facevo in passato solo con garageband.
Citazione di: Vu-meter il 02 Dicembre, 2019, 12:14 PM
Cantare e rifare alla chitarra. Cantare e rifare alla chitarra. Cantare e rifare alla chitarra.
PS : me ne sono dimenticato uno: Cantare e rifare alla chitarra.
:D
Io invece...canto e rifaccio alla chitarra ;D
Citazione di: zap il 02 Dicembre, 2019, 06:20 PM
Citazione di: Vu-meter il 02 Dicembre, 2019, 12:14 PM
Cantare e rifare alla chitarra. Cantare e rifare alla chitarra. Cantare e rifare alla chitarra.
PS : me ne sono dimenticato uno: Cantare e rifare alla chitarra.
:D
Io invece...canto e rifaccio alla chitarra ;D
Quest'uomo merita un plauso e una lode. :bravo2:
Lo si vesta di porpora e oro e si intrecci una corona di alloro da apporre sul suo capo. Infine, lo si ponga su un podio nella pubblica piazza dove i passanti possano inchinarsi e salutarlo con un fragoroso "Ave, Zap".
:giudice:
CitazioneInfine, lo si ponga su un podio nella pubblica piazza dove i passanti possano inchinarsi e salutarlo con un fragoroso "Ave, Zap".
Oh mamma...pensavo un palo :feeew:
;D
Citazione di: Dany1900 il 02 Dicembre, 2019, 05:48 PM
Bravissimo è proprio quello che voglio fare io, mi manca un po' la cultura, il lessico. Con drop cosa intendi, mi vergogno a chiedere, il resto l'ho capito. Già lo facevo in passato solo con garageband.
i drop sono una tipologia di voicing. Se pensi a un accordo, le note che lo compongono possono essere numerate, ad esempio se suoni la triade di do maggiore così: Do-Mi-Sol, la nota più alta è il sol, che viene indicato come prima voce, quella di mezzo è il mi, la seconda voce, e la terza è il do. In pratica si contano dall'alto verso il basso
Drop 2, drop 3, drop 2-4 e drop 2-3 (più rari), sono delle disposizioni per cui, dato un accordo a 4 voci (ma il concetto si applica ad accordi di n voci, con n maggiore o uguale a 3), ad esempio il La-7, fatto dalle note La(4) Do(3) Mi(2) Sol(1), si "droppa", cioè si abbassa di un ottava, una di queste voci. Nel caso del drop 2 la seconda, del drop 3 la terza e così via. Quindi un La-7 in drop 2 diventa da così
La(4) Do(3) Mi(2) Sol(1)------>Mi La Do Sol perchè il Mi, la seconda voce, è stata abbassata di un ottava. Quindi drop 2
Drop 2, 3 e 2-4 sono molto usati nella chitarra per gli accordi di 7 erchè relativamente facili da fare rispetto a quelli a parti strette. Nell'esempio audio che ho fatto ho usato quasi solo drop 2 e 3
Grazie.