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Covid, nuovo decreto 4 maggio, prove in gruppo ...? Cosa ne pensate

Aperto da Bossssob, 02 Maggio, 2020, 10:36 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Pasquino

La saletta in cui provavamo riaprirà a breve con obbligo mascherina e sanificazione tra un gruppo e l'altro, un'ora tra gli slot prenotabili.
Onestamente però mi prende male, anche perché eravamo già in rifinitura di scaletta live, ma il live non si sa quando ci sarà...
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)

b3st1a

Io sono tremendamente ideciso sul da farsi... Abbiamo una saletta nostra, un garage riadattato e insonorizzato che condividiamo con l'altro gruppo del batterista, e in questi mesi naturalmente non c'è andato nessuno, ma non c'è un impianto di aerazione, e il ricambio d'aria lo abbiamo sempre fatto lasciando la saracinesca del garage aperta una mezz'oretta prima di suonare ed una mezz'oretta dopo...ma adesso basterà? Per stare più tranquilli stiamo pensando, per i primi tempi, di andare a suonare in una sala a pagamento con impianto di aerazione e sanificazione ad ogni prova, ma anche lì sono in dubbio. E' vero che la diffusione del virus è crollata, è vero che ora sappiamo affrontarlo in maniera più efficace, è vero che la probabilità che ci siano conseguenze gravi aumenta drasticamente all'aumentare dell'età ed in presenza di patologie pregresse, quindi il rischio, adottando un minimo di prudenza, in effetti è minimo ma...perché correrlo per un'attività che, per quanto estremamente piacevole, è tutto tranne che indispensabile? Probabilmente sto subendo anch'io, più o meno consapevolmente, l'effetto di una comunicazione dei media tesa a spettacolarizzare e, perché no, a terrorizzare, nonché l'effetto confusione dovuto al susseguirsi di indicazioni ambigue e spesso contraddittorie ricevute dai nostri governanti in questi mesi, che hanno alimentato ancor di più i dubbi e le incertezze anche in chi si suppone dovrebbe avere gli strumenti per poter comprendere il fenomeno ed adottare scelte razionali.


Grom68

100 volte più sicuro il tuo garage di qualsiasi altra sala prove. IMHO.

Elliott

Voi, continuate a frequentare le sale prova?
Ma più che altro, le terranno aperte?

zap

Citazione di: Elliott il 17 Ottobre, 2020, 07:21 AM
Voi, continuate a frequentare le sale prova?
Ma più che altro, le terranno aperte?
In teoria saletta prenotata per lunedì sera,sperando che ci siamo tutti...covid escluso,non fa parte della band.

Max Maz

Dovevamo iniziare le prove per registrare un nostro CD ma siamo 7.
Di cui un medico.
Quindi tutto sospeso.  :cry2:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


robland

Citazione di: Elliott il 17 Ottobre, 2020, 07:21 AM
Voi, continuate a frequentare le sale prova?
Ma più che altro, le terranno aperte?

Spero nessuno se ne abbia a male, ma sarò sincero. No alla prima domanda. Spero di sì alla seconda.
Sono imbufalito. Rispetto regole e mi sono autoimposto un milione di restrizioni da febbraio, molto prima che il paese si svegliasse. Ma sono circondato da persone che, fino a quando una cosa non viene vietata, la fanno. (Poi ovviamente esistono quelli che la fanno anche se vietata).
Non c'è stato nessun freno, nessuna presa di coscienza. Si tende a credere che la mascherina sia come lo scafandro di un palombaro e sulla base di questa illusione si spegne il cervello e si tira dritto non rendendosi conto che è come una roulette russa. E se glielo fai notare, ti dicono che tanto i morti sono numerosi pure sulle strade o per altre malattie (in questo modo dimostrando che non hanno capito un accidente delle differenze tra un fenomeno contagioso ed altri che non lo sono).
Adulti in palestra, bambini che fanno tre sport a settimana, ragazzi che alle 18 puntuali sono seduti ai tavolini davanti al locale a bere e chiacchierare tutti uniti appassionatamente, feste di compleanno a tutta forza (gli altri devono rinunciare ma io festeggio perché sono diverso), università aperte, mezzi pubblici stracolmi, ztl rigorosamente chiuse (non sia mai che le aprano per entrare col proprio veicolo liberando i mezzi pubblici), smart working cancellati dal 31 luglio per pura stoltezza, ignoranza e miopia (parlo per i casi che conosco, ma so che altri ancora ne beneficiano per fortuna).

In tutto questo ho dei conoscenti medici che da febbraio nei reparti covid non è che lavorano: no, combattono la guerra del Vietnam, praticamente, finendo ogni giornata esausti, stravolti. Ma nessun media ufficiale dà loro risalto o li fa parlare per raccontare come si vive in quei reparti, altrimenti la gente si deprime. Invece si sceglie di far campare la massa felice e spensierata così l'economia va avanti.

Sicuramente ho torto io, ma almeno concedetemi lo sfogo. Chiedo scusa.


Elliott

Capisco Robland ma non condivido. Dietro ad ogni attività, anche quella ludica, ci sono persone che portano a casa uno stipendio, che pagano le tasse e che hanno diritto al lavoro, come sancito dall'Articolo 1 della Costituzione Italiana.
Come sempre accade invece, ci si affretta ad inasprire le regole, se ne fanno delle nuove invece che far rispettare quelle esistenti.

Il mio piccolo, per fare un esempio, gioca in una scuola calcio (inter  :cry2:) e da settembre hanno ripreso gli allenamenti. Senza contatti...allemamenti con distanziamento ben superiore a quello che hanno a scuola. Invece di viglilare ed intervenire su chi non abbia rispettato il protocollo CONI, o sulle strutture amatoriali, si é deciso di privare il cittadino di esercitare una attività svolta in sicurezza. Si sono fatti chiudere migliaia di centri sportivi, e lasciato per un mese migliaia di persone senza stipendio. Estendi l'esempio a tutte le aree che hanno avuto le medesime restrizioni e ditemi se trovate corretto che il cittadino paghi perché uno Stato non sa garantire il rispetto delle regole che egli stesso impone?!?

Questa cosa la trovo aberrante.


Moreno Viola

Io sto frequentando la sala prove mantenendo i comportamenti che il buon senso mi impone, che sono gli stessi che applico sul lavoro o nelle rare occasioni di svago che riesco a concedermi.

Concordo con Elliott, sul fatto che qualsiasi restrizione non può non tener conto delle conseguenze che determina su alcune categorie.

Non mi trovo invece per nulla d'accordo su certe pretese che sento spesso rivolgere ai giovani, perchè se da adulto posso accettare di rinunciare a quanto non mi è necessario, i vent'anni di un ragazzo non torneranno più.
Certamente è giusto che vengano rispettate le distanze, che si indossi la mascherina e si seguano tutte quelle indicazioni che dovrebbero aiutarci ad affrontare questa brutta fase, ma quando sento dire che due fidanzati dovrebbero evitare di incontrarsi, mi domando se chi lo sostiene ha conservato qualche ricordo di quello che è stato.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


robland

In realtà mi ritrovo in entrambe le cose che avete detto. Forse non vi siete accorti che avete scritto delle cose di grande buon senso e che invece nella pratica si tende a fare o liberi tutti o tutti a casa. Ma tra l'uno e l'altro ci sono praterie di possibilità. E proprio perché ci sono attività economiche da mandare avanti (cioè stipendi e famiglie da mantenere), chi conduce queste attività o vi è impegnato dovrebbe essere il primo a fare in modo che rimangano aperte. Con qualche rinuncia, sì, ma meglio così che sprangate.
Invece non sono mica pochi coloro che spremono finché è possibile. Per poi lamentarsi dopo.

Nel privato lo stesso vale per i fidanzati. È proprio per dare loro la possibilità di vivere sereni il loro rapporto che gli adulti non dovrebbero abusare di determinate "aree" impossibili da normare e autofrenarsi. Non è una situazione eterna alla quale occorre rassegnarsi, ma un momento - lungo, è vero - in cui "vince" chi più si disciplina.

Ci sono poi Stati avanzatissimi dove si è scelto di tirare dritto come se nulla fosse, trasformando ospedali in mattatoi. E sarebbero quegli Srati che hanno sempre fatto da guida nella storia. Vederli abdicare nel segno implicito di "chi può curarsi bene e chi non può mi spiace" è - questo sì- aberrante.

Elliott

Citazione di: robland il 17 Ottobre, 2020, 01:13 PM
. Vederli abdicare nel segno implicito di "chi può curarsi bene e chi non può mi spiace" è - questo sì- aberrante.

È assolutamente aberrante, confermo.  Ma non meno aberrante, dell'incapacità di garantire l'Art 1 della Costituzione

Vu-meter

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robland

Citazione di: Vu-meter il 17 Ottobre, 2020, 03:26 PM
Ragazzi...  :rules:

:sorry:

Torno alla questione musicale, che poi vale per tanti lavori: aggregazione e distanziamento purtroppo sono concetti che fanno a pugni. L'individuazione del compromesso ideale non esiste, quindi tutto sarà discutibile e opinabile. Sala prove compresa.


Vu-meter

Vorrei chiarire che questa posizione è tenuta esclusivamente per il benessere dell'ambiente. Non è che io non abbia opinioni in proposito e/o non abbia di che lamentarmi. Preferisco soprassedere unicamente per amore della pace, non perchè non sia d'accordo con alcuni pareri espressi.

Detto questo, dò il buon esempio cambiando discorso ...


Mi manca suonare in un gruppo. Oramai sono 24 anni che suono in solitudine e talvolta, mi piacerebbe proprio partecipare a una jam.
Il covid ha ovviamente infranto questa chimera.
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Elliott

Mah, a me sembrava un discorso, affrontato in maniera assolutamente pacata, su un argomento che comunque coinvolge la ns passione.

Però va ben, nessun problema, non mancano certo gli argomenti su Jamble.

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