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Compact-Disc (addio per sempre?)

Aperto da Dark Guitar, 26 Aprile, 2021, 12:23 AM

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Prosit

Se ne è parlato tanto in effetti, di uso e consumo della musica nei tempi odierni ed è un fatto assodato che ormai la musica registrata la si vende e ascolta in larga prevalenza su altri mezzi che non i CD, i vinili o, ancora peggio le cassette a nastro. L'ho capito anch'io, figuriamoci, che certo tecnologico non sono!  ;D
Chi usa ancora questi "vecchi" supporti secondo me lo fa per alcuni motivi che con la musica c'entrano poco e che, piuttosto, attengono all'abitudine o al desiderio di relazionarsi al mondo, oltre che con l'orecchio, anche tramite altre forme di percezione sensoriale come la vista, il tatto, l'olfatto. La copertina di un vinile è insostituibile, è fatta di carta e la si tocca la si odora la si guarda, e si può farlo anche senza ascoltare neanche un minuto di musica contenuta al suo interno; ascolto che sicuramente, una volta avvenuto, si è sedimentato nella nostra memoria e può quindi essere richiamato al "presente" anche tramite l'attivazione degli altri sensi, i quali anch'essi hanno contribuito attivamente alla memorizzazione del prodotto sia in termini di contenuto (la musica) che di contenitore. Un vinile ci è più familiare e vicino proprio perché la sua identità è costituita dalla corrispondenza tra contenuto e contenitore. Inoltre una copertina di un disco in vinile, così come il vinile stesso, "invecchiano", denunciano i segni del loro tempo e della loro storia quindi della nostra vita, e questo gli conferisce un'aurea di sacralità unica (il feticcio). Ho una decina di vinili la cui copertina in cartone è stata semidistrutta dal mio cane il quale, ancora cucciolo, una notte decise di assaporarne il gusto!  :D I CD a lato rimasero, ovviamente, intonsi: evidentemente non rientravano nelle sue grazie olfattive. Il cane non c'è più poverino, anche lui ha fatto il suo tempo. Conservo però il suo ricordo in quei vinili, che passeranno ai miei figli unitamente al loro contenuto musicale.
I supporti fisici delle produzioni musicali costruiscono veri e propri archivi della nostra memoria; esperienza di conoscenza non replicabile, allo stesso modo, con i supporti di ascolto della musica di oggi.
I vantaggi della musica liquida digitale ovviamente, sono enormi e irrinunciabili, ma questo è un altro discorso: qua mi pare ci si interroga piuttosto sulla possibile morte del CD. La musica liquida infatti non pone questi problemi, non compete con vinili e CD, per fortuna. E' disponibile a tutti, ovunque, viaggia su un binario diverso, è immateriale.
Il CD da questo punto di vista offre un po' meno perché, essendo realizzato con materiali plastici, offre meno appigli utili all'attivazione delle nostre complesse capacità sensoriali. In più, il CD non invecchia, si rompe. Il suo invecchiamento non corrisponde a un arricchimento ma, piuttosto, a una perdita definitiva. Perciò personalmente non so se nel futuro il CD cadrà o meno nel dimenticatoio, alla stregua della cassetta a nastro. Certo non mostra le stesse armi di cui dispone il vinile per difendersi dal tempo.
my 2 cents
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

Dark Guitar

Citazione di: Elliott il 26 Aprile, 2021, 06:37 AM
Citazione di: Dark Guitar il 26 Aprile, 2021, 12:23 AM
un vinile, ascoltato con la giusta strumentazione, può anche superare un CD (affascinanti rumori di fondo compresi :D ).

Che il Vinile abbia una qualità sonora percepibile dall'orecchio umano, io ho sempre avuto più di ogni dubbio e mi sa essere figlio del "non ci sono più quelli di una volta"

No il core del topic non è questo, questa è una discussione che richiederebbe un topic suo e, oltre che parole, dati, perchè si parla principalmente di frequenze nemmeno udibili (singolarmente) all'orecchio umano...ma è tutto un altro discorso...questa vuole essere una discussione molto light, dove contano più le parole che i dati :D

Ti quoto invece qui:

Citazione di: Elliott il 26 Aprile, 2021, 12:01 PM
Cinici e senza core  :laughing:

:laughing:

Le diverse opinioni che avete è proprio quello che mi aspettavo e il motivo per cui ho aperto il topic...mi fa piacere che ci siano tanti punti di vista differenti.

Citazione di: Prosit il 26 Aprile, 2021, 12:17 PM
I vantaggi della musica liquida digitale ovviamente, sono enormi e irrinunciabili, ma questo è un altro discorso: qua mi pare ci si interroga piuttosto sulla possibile morte del CD. La musica liquida infatti non pone questi problemi, non compete con vinili e CD, per fortuna. E' disponibile a tutti, ovunque, viaggia su un binario diverso, è immateriale.
Il CD da questo punto di vista offre un po' meno perché, essendo realizzato con materiali plastici, offre meno appigli utili all'attivazione delle nostre complesse capacità sensoriali. In più, il CD non invecchia, si rompe. Il suo invecchiamento non corrisponde a un arricchimento ma, piuttosto, a una perdita definitiva. Perciò personalmente non so se nel futuro il CD cadrà o meno nel dimenticatoio, alla stregua della cassetta a nastro. Certo non mostra le stesse armi di cui dispone il vinile per difendersi dal tempo.
my 2 cents


Colto in pieno il senso, e ricollegandomi a questa risposta...secondo voi, qualunque sia la sorte del CD, potrà essere rimpiazzato da qualche altro supporto fisico o rimarrà l'ultimo per la musica? Siamo l'ultima generazione a poter "toccare" un album?


Buc

Citazione di: Prosit il 26 Aprile, 2021, 12:17 PM
Se ne è parlato tanto in effetti, di uso e consumo della musica nei tempi odierni ed è un fatto assodato che ormai la musica registrata la si vende e ascolta in larga prevalenza su altri mezzi che non i CD, i vinili o, ancora peggio le cassette a nastro. L'ho capito anch'io, figuriamoci, che certo tecnologico non sono!  ;D
Chi usa ancora questi "vecchi" supporti secondo me lo fa per alcuni motivi che con la musica c'entrano poco e che, piuttosto, attengono all'abitudine o al desiderio di relazionarsi al mondo, oltre che con l'orecchio, anche tramite altre forme di percezione sensoriale come la vista, il tatto, l'olfatto. La copertina di un vinile è insostituibile, è fatta di carta e la si tocca la si odora la si guarda, e si può farlo anche senza ascoltare neanche un minuto di musica contenuta al suo interno; ascolto che sicuramente, una volta avvenuto, si è sedimentato nella nostra memoria e può quindi essere richiamato al "presente" anche tramite l'attivazione degli altri sensi, i quali anch'essi hanno contribuito attivamente alla memorizzazione del prodotto sia in termini di contenuto (la musica) che di contenitore. Un vinile ci è più familiare e vicino proprio perché la sua identità è costituita dalla corrispondenza tra contenuto e contenitore. Inoltre una copertina di un disco in vinile, così come il vinile stesso, "invecchiano", denunciano i segni del loro tempo e della loro storia quindi della nostra vita, e questo gli conferisce un'aurea di sacralità unica (il feticcio). Ho una decina di vinili la cui copertina in cartone è stata semidistrutta dal mio cane il quale, ancora cucciolo, una notte decise di assaporarne il gusto!  :D I CD a lato rimasero, ovviamente, intonsi: evidentemente non rientravano nelle sue grazie olfattive. Il cane non c'è più poverino, anche lui ha fatto il suo tempo. Conservo però il suo ricordo in quei vinili, che passeranno ai miei figli unitamente al loro contenuto musicale.
I supporti fisici delle produzioni musicali costruiscono veri e propri archivi della nostra memoria; esperienza di conoscenza non replicabile, allo stesso modo, con i supporti di ascolto della musica di oggi.
I vantaggi della musica liquida digitale ovviamente, sono enormi e irrinunciabili, ma questo è un altro discorso: qua mi pare ci si interroga piuttosto sulla possibile morte del CD. La musica liquida infatti non pone questi problemi, non compete con vinili e CD, per fortuna. E' disponibile a tutti, ovunque, viaggia su un binario diverso, è immateriale.
Il CD da questo punto di vista offre un po' meno perché, essendo realizzato con materiali plastici, offre meno appigli utili all'attivazione delle nostre complesse capacità sensoriali. In più, il CD non invecchia, si rompe. Il suo invecchiamento non corrisponde a un arricchimento ma, piuttosto, a una perdita definitiva. Perciò personalmente non so se nel futuro il CD cadrà o meno nel dimenticatoio, alla stregua della cassetta a nastro. Certo non mostra le stesse armi di cui dispone il vinile per difendersi dal tempo.
my 2 cents
Sono molto d'accordo con tutto quanto hai scritto....non credo che il CD riavrà la stesse nuova gloria del vinile
Think jazzy, love bluesy and live rock !


Ombra/luce

Io non mi sono mai adattato a passare a Spotify, non lo uso, anzi, so a malapena cosa sia (e stesso vale per Netflix per i film), e tutti questi siti qui, ultimamente ascolto su youtube per via che ho problemi con l'impianto e spesso ascolto cose che ho in cd e vinile. Prima Youtube lo utilizzavo per scoprire roba che non conoscevo, per poi acquistare il cd o il vinile se c'era disponibile.
Il fatto è che è una cosa che mi dà piacere, è una collezione, mi piace il libricino interno con i crediti e i nomi di chi ha partecipato al lavoro, cosa che credo oggi sia quasi dimenticata, il nome dell'arrangiatore, dei componenti della band primari, cosa che mi preme molto sapere e conoscere. Dei file volanti non ne nutro alcun interesse.
La mia passione per la musica non si limita all'ascolto del brano, un cd o un vinile è un concreto frammento di storia che ti rimane, sia della band ma anche mia, mia personale, del percorso della vita, di ricordi, è qualcosa di fisico, di tangibile. Come lo sono i concerti, a parte gli ultimi anni di tempo risicato e periodo Covid, mi spostavo tanto per concerti, non solo di gente famosa, anche di gente che attirava 100 persone, anzi, forse quelli erano quelli che preferivo. E' l'interesse a tutto tondo per la musica, per i musicisti, per gli strumenti, per il processo produttivo, dalla produzione al label, per i loro tour, per materiale fisico e tangibile, del solo ascolto di file propio non nutro interesse, se non per l'ascolto in macchina o in situazioni del genere. Questa è una bella cosa che non voglio togliermi.

Preciso che sono uno smanettone dai tempi dell'Amiga 500, sono sempre stato appassionato di computer e nerdaggini varie, ho forte animo smanettone ma su queste cose qui sono sempre rimasto all'analogico perchè per me la musica non è frettolosità e comodità, non la valuto così, un supporto analogico è un tangibile oggetto che acquisto a quella band, un contatto diretto, oltre che un approfondimento verso chi a quel disco ci ha messo le mani.
Ut queant laxis

Fostex

A casa abbiamo due elementi portacd della libreria Billy di Ikea.
Fino a pochi mesi fa erano pieni di CD.
Visto che i lettori CD di casa uno dopo l'altro hanno smesso di funzionare qualche anno fa abbiamo comprato un Sonos Connect collegato all'Hifi di casa.
Da quel giorno la musica di casa viene gestita da smartphone quasi unicamente con Spotify.
I CD ormai da tempo inutilizzati, divenuti meri soprammobili, da qualche mese sono finiti in uno scatolone e sostituiti con veri soprammobili ::)

robland

È aumentato il numero di vinili venduti o si è ridotto quello di cd? Questo sarebbe da capire. Non è indifferente il fatto, perché il secondo scenario significherebbe solo che il mercato della musica è più povero.
Scomparirà il cd?
Secondo me è assai probabile.
Ormai i numeri sono veramente di nicchia. Potrebbe non avere più a senso a breve produrre qualcosa se nessuno tra le nuove generazioni lo compra. Non si produce qualcosa in perdita.

Il vinile avrebbe senso? Non tantissimo, almeno a livello qualitativo. Per fare un buon vinile (ossia quello che "suona meglio del cd") è necessario seguire rigorosamente una serie di protocolli tecnici che richiedono alte spese materiali e personale specializzato che segua tutti i processi richiesti dai protocolli. E se i costi diventano insostenibili perché non sostenuti dalle vendite, anche quel tipo di professionalità scompare.
Cosa rimane? Un disco scadente, che è la trasposizione del digitale su vinile. Ed è quello che spesso viene messo in vendita ora. Costoso non perché sia di qualità, ma perché pur essendo scadente i numeri di vendita sono troppo bassi per venderlo a quanto meriterebbe. E anche perché sapientemente ci aggiungono un bel pacchetto con foto e info.

Un vinile siffatto perché ha del fascino, a prescindere dalla qualità? Perché perpetua l'esperienza. Ossia il vinile richiede che l'ascoltatore si prenda del tempo e non vada di fretta. Il vinile non lo butti da una parte, non lo lasci senza custodia e richiede anche pulizia. Ascoltarlo è un rito.

La tecnologia è una cosa fantastica ma non è un'entità a sé: appena una tecnologia è introdotta viene subito commercializzata. E questo compromette a volte il bello di una tecnologia: offrirti una chance in più, una nuova alternativa (hai il CD, il vinile e il file). La commercializzazione invece fa sì che qualcosa soppianti qualcos'altro perché più conveniente. Di convenienza in convenienza rischia di non rimanerci niente, nemmeno l'artista.

P.s. così la vedo, ma ovviamente spero di sbagliare!

zap

Poi con l'avvento degli SmartTV,anche l'utilizzo del dvd è calato parecchio,ormai consegno lavori principalmente su pendrive,accompagnato però da una copia su dvd.
Vogliamo parlare dei BluRay?Finora non ne ho mai visto una copia,è un oggetto talmente lontano e già obsoleto ai miei occhi.


Donatello Nahi

A causa dei miei vari traslochi...tutti i miei cd sono finiti in uno scatolone che ho lasciato a casa dei miei genitori...cmq questi cd non sono eterni..originali o no..alla lunga danno problemi...saltano tracce...io personalmente..ascolto ormai musica dal telefono o dalla tv

Moreno Viola

Non mi azzardo a ipotizzare quali possano essere le cause reali del declino dell'era del CD, ma pe quanto mi riguarda non l'ho mai amato e l'ho sempre visto più come l'alternativa alla cassetta che non al vinile.

Li accomunava il loro essere più o meno tascabili e il fatto di poterli ascoltare ovunque.

Per me la musica liquida è semplicemente la fine del percorso di miniaturizzazione del supporto fisico fino alla sua scomparsa.

Essendo il tipo di persona descritta in qualche intervento precedente, legata all'oggetto disco (non sono un nostalgico ma certamente un abitudinario) continuo ad avere un piatto (lo stesso da quarant'anni visto che è quello di mio padre) ma anche in altri ambiti mi comporto allo stesso modo.
Ad esempio riconosco la grande comodità degli E-book Readers ma non riesco ad usarli.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Ombra/luce

Citazione di: Moreno Viola il 27 Aprile, 2021, 10:23 PM
Non mi azzardo a ipotizzare quali possano essere le cause reali del declino dell'era del CD, ma pe quanto mi riguarda non l'ho mai amato e l'ho sempre visto più come l'alternativa alla cassetta che non al vinile.

Idem. Di cassette non ne ho più da tanti anni, tutte finite chissà dove. Per il resto condivido con tutto il messaggio.
Ut queant laxis

Moreno Viola

Ci tengo a precisare però che non demonizzo Spotify che anzi utilizzo parecchio.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Ombra/luce

Citazione di: Moreno Viola il 27 Aprile, 2021, 11:57 PM
Ci tengo a precisare però che non demonizzo Spotify che anzi utilizzo parecchio.
Ma nemmeno io demonizzo Spotify, solo non è per me per i motivi già citati, sono semplici scelte.
Ut queant laxis

Elliott

Citazione di: Moreno Viola il 27 Aprile, 2021, 11:57 PM
Ci tengo a precisare però che non demonizzo Spotify che anzi utilizzo parecchio.

Spotify ha praticamente bruciato il terreno alla pirateria e già solo per questo, è cosa buona. C'è anche molto altro ma, andrei OT.

Comunque, dopo aver messo a fuoco il tema del topic - che ammetto inizialmente avevo un po' fuorviato - dico la mia; concordo con Moreno circa il ruolo del CD che è stato il sostituto dell'audiocassetta e non del vinile e, condivido in pieno l'intervento di Prosit che, è quello che mi ha permesso di inquadrare correttamente il tema.



Dark Guitar

Grazie a tutti per gli interventi, è interessantissimo leggere tutte le varie opinioni :thanks:

Quindi leggo tra le righe che secondo molti di voi il CD sarà l'ultimo supporto fisico per un mercato ormai già fortemente indirizzato verso la musica liquida...non potrebbe essere già questa una bella prerogativa affinché acquistino valore nel tempo? Forse no perché hanno una "data di scadenza", non sono supporti dalla vita illimitata, ma nemmeno il vinile lo è (pur essendo sicuramente più longevo di un CD)... :-\

Simo72

Premetto che vengo dai primi anni settanta e conservo gelosamente il piatto che mio padre comprò nel 79.
Penso che sia veramente cambiato tutto, ai miei tempi ( gli '80 appunto) mettevo via i pochi soldini per comprarmi un disco e lo finivo, dopo averlo comprato lo registravo a tutti quelli che avrebbero potuto apprezzarlo (che poi magari se lo sarebbero comprato pure loro... ).
Quando siamo passati ai CD ho continuato con quelli... ( si ci sono cascato... anche io ne ho almeno uno che non va più!!!  >:( ) ora me ne pento ma all'epoca non lo vidi come un passaggio traumatico.
Adesso è diverso, tempo per fare quegli ascolti non ne ho più e non riesco ad abituarmi alla musica liquida... risultato non compro CD perchè non hanno futuro, non compro vinili perchè secondo me adesso costano troppo , in pratica non ascolto più nulla se non in modo occasionale... ma la cosa più triste è che non ne sento più neanche il bisogno.
Penso di essermi abituato alla consuetudine, musica da compagnia... non da ascolto.
Probabilmente l'avere tutto a disposizione senza fatica toglie anche un po' il gusto.

Sulla qualità, tempo fa ho sentito un parere in un video: diceva che la compressione usata per la musica liquida ( nella maggioranza dei casi) non è percepibile dall'orecchio come perdita di qualità ma il cervello si stanca più facilmente perche deve ricostruire tutte le parti sottratte dalla compressione.
In pratica un ascolto lungo diventa stancante.



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