Hi ::) argomento già trattato? Trito e ritrito? O talmente scontato che nessuno ne ha mai parlato?
Okay, ok...sappiamo tutti che ormai non si vendono più dischi ecc ecc...però l'altro giorno notavo che (già da un po') le vendite dei vinili hanno addirittura superato quelle dei Compact Disc anche in nuovi album! A volte gli artisti, oltre al formato digitale, pubblicano il vinile ma non il CD...non ditemi che ci sono più persone al mondo in grado di riprodurre un vinile che un CD...questo mi ha fatto pensare, il CD scomparirà per sempre e verrà dimenticato?
È un supporto digitale, a differenza dell'analogico (vinile) non ha (e non avrà mai?) quel fascino "vintage"...in più un vinile ha degli artworks nemmeno paragonabili ad un booklet presente in un CD...insomma ha delle caratteristiche particolari, che hanno permesso a quel mercato di continuare ad esistere.
Il CD non mi sembra avere grandi motivazioni (è bravo ma non si impegna :laughing:) e mi dispiace perché molti di noi l'hanno visto nascere, non posso dire lo stesso delle audiocassette, con le quali ho iniziato ad ascoltare musica ma non le ho viste nascere, poi la qualità rispetto ad un CD, pur tornando ad un analogico VS digitale, stavolta il nastro magnetico analogico prende mazzate :laughing: mentre un vinile, ascoltato con la giusta strumentazione, può anche superare un CD (affascinanti rumori di fondo compresi :D ).
Però mostrando un'audiocassetta ad un ragazzo oggi quello si chiede cosa sia...sarà lo stesso tra qualche anno con i CD? Quindi, giustificando con la qualità la transizione audiocassetta-CD che c'è stata, secondo voi che fine farà il CD? Lo ricorderemo come l'ultimo supporto fisico per gli album? Una grande collezione di CD potrà acquistare valore nel tempo? Insomma cosa ne pensate?
:hi: :hi:
Citazione di: Dark Guitar il 26 Aprile, 2021, 12:23 AM
un vinile, ascoltato con la giusta strumentazione, può anche superare un CD (affascinanti rumori di fondo compresi :D ).
Che il Vinile abbia una qualità sonora percepibile dall'orecchio umano, io ho sempre avuto più di ogni dubbio e mi sa essere figlio del "non ci sono più
quelli di una volta"
Io penso che il crollo del CD sia dovuto alla grande diffusione della musica liquida e del suo format. Finché questa era limitata ai lettori tascabili, ai cellulari ed ai PC, il CD ha potuto resistere perchè era comunque l'unico supporto facile da portarsi dietro, es in auto.
Da quando queste hanno cominciato ad offrire la possibilità di ascoltare mp3 tramite usb o spotify & dintorni tramite BT persino il CD è divenuto scomodo. Io sono uno di questi ed ogni tanto ne porto qualcuno in auto, per godermi ad es un Dark Side of the moon (o un live) senza il fastidioso saltello tra una traccia e l'altra.
Per me possono smettere di produrli! Ho il dente avvelenato coi CD: ai tempi assicuravano che grazie alla lettura laser erano eterni, il dischetto sarebbe durato per sempre. Adesso ho un centinaio di CD dei quali il 70% è rovinato, si sentono male, le tracce saltano anche sull'hi-fi di casa. Il restante 30% si salva solo grazie all'ascolto parsimonioso (leggi: il CD fa pena :laughing:). Preferivo di gran lunga l'audiocassetta, per rovinarla dovevi letteralmente consumarla ferocemente
Citazione di: Santano il 26 Aprile, 2021, 08:19 AM
Per me possono smettere di produrli! Ho il dente avvelenato coi CD: ai tempi assicuravano che grazie alla lettura laser erano eterni, il dischetto sarebbe durato per sempre. Adesso ho un centinaio di CD dei quali il 70% è rovinato, si sentono male, le tracce saltano anche sull'hi-fi di casa. Il restante 30% si salva solo grazie all'ascolto parsimonioso (leggi: il CD fa pena :laughing:). Preferivo di gran lunga l'audiocassetta, per rovinarla dovevi letteralmente consumarla ferocemente
ma li riproduci nel giradischi?
Io, appena mi capita, dato anche il prezzo molto più contenuto di una volta, continuo a comperarli...ho un magnifico bar/negozio di dischi sotto casa e gli ultimi due presi sono stati il primo di Robert Wyatt da solista e il primo dei Rage Against the Machine! :guitar:
A mio avviso è tutta una questione di mero mercato.
Non credo verrà dimenticato.
Nel mondo della musica c'è ancora chi ha piacere ad avere un prodotto in mano da porter conservare. Parlando con la mia casa discografica con il prossimi lavori pensa anche di pubblicare parte delle copie pattuite su vinile proprio in virtù del periodo di rinascita del supporto.
Ponendo questa stessa domanda a loro la risposta è stata questa : "Nel mondo della musica ci sono 2 tipi di ascoltatori quelli di massa e quelli veri...agli ascoltatori veri togliergli il supporto fisico significa toglierli metà del divertimento"
Onestamente non posso dar loro torto.
Io credo che alla fine diverrà ( come il vinile ) un prodotto di nicchia ed ahimè i costi di produzione e di acquisizione aumenteranno.
Personalmente ho smesso di ascoltare musica su supporto fisso da un bel po.
E' la nostra vita che è cambiata tanto...oggi ad esempio non ho davvero più il tempo di sedermi davanti ad un buono stereo ad ascoltarmi buona musica quindi ... giorno dopo giorno ... ha vinto la praticità della musica liquida. Oltre al vantaggio di poter accedere a più musica visto il costo incredibilmente vantaggioso.
Staremo a vedere...è una bella domanda.
Citazione di: robemazzoli il 26 Aprile, 2021, 08:48 AM
Io, appena mi capita, dato anche il prezzo molto più contenuto di una volta, continuo a comperarli...ho un magnifico bar/negozio di dischi sotto casa e gli ultimi due presi sono stati il primo di Robert Wyatt da solista e il primo dei Rage Against the Machine! :guitar:
Bar / negozio di dischi ?
Che bello !
Citazione di: Mariano il 26 Aprile, 2021, 08:42 AM
Citazione di: Santano il 26 Aprile, 2021, 08:19 AM
Per me possono smettere di produrli! Ho il dente avvelenato coi CD: ai tempi assicuravano che grazie alla lettura laser erano eterni, il dischetto sarebbe durato per sempre. Adesso ho un centinaio di CD dei quali il 70% è rovinato, si sentono male, le tracce saltano anche sull'hi-fi di casa. Il restante 30% si salva solo grazie all'ascolto parsimonioso (leggi: il CD fa pena :laughing:). Preferivo di gran lunga l'audiocassetta, per rovinarla dovevi letteralmente consumarla ferocemente
ma li riproduci nel giradischi?
Macche' li ho sempre trattati con cura i CD, in auto rare volte li portavo con me. Sempre ascoltati a casa. Non ditemi che sono l'unico perché quando viene fuori l'argomento un sacco di persone mi racconta la stessa solfa. CD comprati a peso d'oro, (l'ultimo da me preso 27€) e che cominciano a saltare dopo un po'.
Ci credo che torna il vinile e la musica viene scaricata su dispositivi vari!
Citazione di: robemazzoli il 26 Aprile, 2021, 08:48 AM
Io, appena mi capita, dato anche il prezzo molto più contenuto di una volta, continuo a comperarli.
Anche io continuo a comprarli (sebbene ascolti oramai solo musica liquida) ...è proprio una abitidine ed al desiderio di poter un giorno allestire uno spazio dedicato all'ascolto . Autogrill ma soprattutto Feltrinelli di Monza, che non manco di dedicargli una visita quando sono in centro, sono degli adorabili tentatori. Ne ho 4/5 che non ho ancora manco spacchettato...ma il piacere ancora resiste
Citazione di: Santano il 26 Aprile, 2021, 09:00 AM
Citazione di: Mariano il 26 Aprile, 2021, 08:42 AM
Citazione di: Santano il 26 Aprile, 2021, 08:19 AM
Per me possono smettere di produrli! Ho il dente avvelenato coi CD: ai tempi assicuravano che grazie alla lettura laser erano eterni, il dischetto sarebbe durato per sempre. Adesso ho un centinaio di CD dei quali il 70% è rovinato, si sentono male, le tracce saltano anche sull'hi-fi di casa. Il restante 30% si salva solo grazie all'ascolto parsimonioso (leggi: il CD fa pena :laughing:). Preferivo di gran lunga l'audiocassetta, per rovinarla dovevi letteralmente consumarla ferocemente
ma li riproduci nel giradischi?
Macche' li ho sempre trattati con cura i CD, in auto rare volte li portavo con me. Sempre ascoltati a casa. Non ditemi che sono l'unico perché quando viene fuori l'argomento un sacco di persone mi racconta la stessa solfa. CD comprati a peso d'oro, (l'ultimo da me preso 27€) e che cominciano a saltare dopo un po'.
Ci credo che torna il vinile e la musica viene scaricata su dispositivi vari!
Devi conservarli in zone buie e senza luce diretta,ovvio che in auto non esistono queste condizioni.
Diciamo che se conservati bene,garantiscono almeno 10 anni di ascolto...pochini.
Ho mantenuto la mia collezione in vinile ed un giorno comprerò un nuovo grammofono...il vecchio è andato.
Citazione di: Santano il 26 Aprile, 2021, 09:00 AM
Citazione di: Mariano il 26 Aprile, 2021, 08:42 AM
Citazione di: Santano il 26 Aprile, 2021, 08:19 AM
Per me possono smettere di produrli! Ho il dente avvelenato coi CD: ai tempi assicuravano che grazie alla lettura laser erano eterni, il dischetto sarebbe durato per sempre. Adesso ho un centinaio di CD dei quali il 70% è rovinato, si sentono male, le tracce saltano anche sull'hi-fi di casa. Il restante 30% si salva solo grazie all'ascolto parsimonioso (leggi: il CD fa pena :laughing:). Preferivo di gran lunga l'audiocassetta, per rovinarla dovevi letteralmente consumarla ferocemente
ma li riproduci nel giradischi?
Macche' li ho sempre trattati con cura i CD, in auto rare volte li portavo con me. Sempre ascoltati a casa. Non ditemi che sono l'unico perché quando viene fuori l'argomento un sacco di persone mi racconta la stessa solfa. CD comprati a peso d'oro, (l'ultimo da me preso 27€) e che cominciano a saltare dopo un po'.
Ci credo che torna il vinile e la musica viene scaricata su dispositivi vari!
ho più di mille cd e mai avuto un problema del genere, neanche su quelli masterizzati
Ad ogni modo neanche io ho riscontrato problemi sui miei CD,sia di fabbrica che quelli masterizzati da me,questi ultimi fatti alla velocità più lenta disponibile al costo di un minuto in più di lavoro.
Io penso che un cd può garantire una qualità di riproduzione più alta :etvoila:
Ma sinceramente non me ne frega nulla di avere l'oggetto, qualsiasi esso sia.
Disci/Vinili/musicassette costano, si consumano/rovinano, occupano spazio, sono scomodi da portare in giro, hanno bisogno di un lettore meccanico adeguato che a sua volta costa-sirompe-occupaspazio-è scomodo da portare in giro.
Per quanto mi riguarda Non vedo proprio motivi per non passare al digitale, ovviamente con file della giusta qualità.
Per fortuna non soffro il fascino del vintage ::)
Citazione di: Gian.luca il 26 Aprile, 2021, 11:32 AM
Io penso che un cd può garantire una qualità di riproduzione più alta :etvoila:
Ma sinceramente non me ne frega nulla di avere l'oggetto, qualsiasi esso sia.
Disci/Vinili/musicassette costano, si consumano/rovinano, occupano spazio, sono scomodi da portare in giro, hanno bisogno di un lettore meccanico adeguato che a sua volta costa-sirompe-occupaspazio-è scomodo da portare in giro.
Per quanto mi riguarda Non vedo proprio motivi per non passare al digitale, ovviamente con file della giusta qualità.
Per fortuna non soffro il fascino del vintage ::)
Ah no...sono d'accordissimo non ne sento più il bisogno nemmeno io
Cinici e senza core :laughing:
Se ne è parlato tanto in effetti, di uso e consumo della musica nei tempi odierni ed è un fatto assodato che ormai la musica registrata la si vende e ascolta in larga prevalenza su altri mezzi che non i CD, i vinili o, ancora peggio le cassette a nastro. L'ho capito anch'io, figuriamoci, che certo tecnologico non sono! ;D
Chi usa ancora questi "vecchi" supporti secondo me lo fa per alcuni motivi che con la musica c'entrano poco e che, piuttosto, attengono all'abitudine o al desiderio di relazionarsi al mondo, oltre che con l'orecchio, anche tramite altre forme di percezione sensoriale come la vista, il tatto, l'olfatto. La copertina di un vinile è insostituibile, è fatta di carta e la si tocca la si odora la si guarda, e si può farlo anche senza ascoltare neanche un minuto di musica contenuta al suo interno; ascolto che sicuramente, una volta avvenuto, si è sedimentato nella nostra memoria e può quindi essere richiamato al "presente" anche tramite l'attivazione degli altri sensi, i quali anch'essi hanno contribuito attivamente alla memorizzazione del prodotto sia in termini di contenuto (la musica) che di contenitore. Un vinile ci è più familiare e vicino proprio perché la sua identità è costituita dalla corrispondenza tra contenuto e contenitore. Inoltre una copertina di un disco in vinile, così come il vinile stesso, "invecchiano", denunciano i segni del loro tempo e della loro storia quindi della nostra vita, e questo gli conferisce un'aurea di sacralità unica (il feticcio). Ho una decina di vinili la cui copertina in cartone è stata semidistrutta dal mio cane il quale, ancora cucciolo, una notte decise di assaporarne il gusto! :D I CD a lato rimasero, ovviamente, intonsi: evidentemente non rientravano nelle sue grazie olfattive. Il cane non c'è più poverino, anche lui ha fatto il suo tempo. Conservo però il suo ricordo in quei vinili, che passeranno ai miei figli unitamente al loro contenuto musicale.
I supporti fisici delle produzioni musicali costruiscono veri e propri archivi della nostra memoria; esperienza di conoscenza non replicabile, allo stesso modo, con i supporti di ascolto della musica di oggi.
I vantaggi della musica liquida digitale ovviamente, sono enormi e irrinunciabili, ma questo è un altro discorso: qua mi pare ci si interroga piuttosto sulla possibile morte del CD. La musica liquida infatti non pone questi problemi, non compete con vinili e CD, per fortuna. E' disponibile a tutti, ovunque, viaggia su un binario diverso, è immateriale.
Il CD da questo punto di vista offre un po' meno perché, essendo realizzato con materiali plastici, offre meno appigli utili all'attivazione delle nostre complesse capacità sensoriali. In più, il CD non invecchia, si rompe. Il suo invecchiamento non corrisponde a un arricchimento ma, piuttosto, a una perdita definitiva. Perciò personalmente non so se nel futuro il CD cadrà o meno nel dimenticatoio, alla stregua della cassetta a nastro. Certo non mostra le stesse armi di cui dispone il vinile per difendersi dal tempo.
my 2 cents
Citazione di: Elliott il 26 Aprile, 2021, 06:37 AM
Citazione di: Dark Guitar il 26 Aprile, 2021, 12:23 AM
un vinile, ascoltato con la giusta strumentazione, può anche superare un CD (affascinanti rumori di fondo compresi :D ).
Che il Vinile abbia una qualità sonora percepibile dall'orecchio umano, io ho sempre avuto più di ogni dubbio e mi sa essere figlio del "non ci sono più quelli di una volta"
No il core del topic non è questo, questa è una discussione che richiederebbe un topic suo e, oltre che parole, dati, perchè si parla principalmente di frequenze nemmeno udibili (singolarmente) all'orecchio umano...ma è tutto un altro discorso...questa vuole essere una discussione molto light, dove contano più le parole che i dati :D
Ti quoto invece qui:
Citazione di: Elliott il 26 Aprile, 2021, 12:01 PM
Cinici e senza core :laughing:
:laughing:
Le diverse opinioni che avete è proprio quello che mi aspettavo e il motivo per cui ho aperto il topic...mi fa piacere che ci siano tanti punti di vista differenti.
Citazione di: Prosit il 26 Aprile, 2021, 12:17 PM
I vantaggi della musica liquida digitale ovviamente, sono enormi e irrinunciabili, ma questo è un altro discorso: qua mi pare ci si interroga piuttosto sulla possibile morte del CD. La musica liquida infatti non pone questi problemi, non compete con vinili e CD, per fortuna. E' disponibile a tutti, ovunque, viaggia su un binario diverso, è immateriale.
Il CD da questo punto di vista offre un po' meno perché, essendo realizzato con materiali plastici, offre meno appigli utili all'attivazione delle nostre complesse capacità sensoriali. In più, il CD non invecchia, si rompe. Il suo invecchiamento non corrisponde a un arricchimento ma, piuttosto, a una perdita definitiva. Perciò personalmente non so se nel futuro il CD cadrà o meno nel dimenticatoio, alla stregua della cassetta a nastro. Certo non mostra le stesse armi di cui dispone il vinile per difendersi dal tempo.
my 2 cents
Colto in pieno il senso, e ricollegandomi a questa risposta...secondo voi, qualunque sia la sorte del CD, potrà essere rimpiazzato da qualche altro supporto fisico o rimarrà l'ultimo per la musica? Siamo l'ultima generazione a poter "toccare" un album?
Citazione di: Prosit il 26 Aprile, 2021, 12:17 PM
Se ne è parlato tanto in effetti, di uso e consumo della musica nei tempi odierni ed è un fatto assodato che ormai la musica registrata la si vende e ascolta in larga prevalenza su altri mezzi che non i CD, i vinili o, ancora peggio le cassette a nastro. L'ho capito anch'io, figuriamoci, che certo tecnologico non sono! ;D
Chi usa ancora questi "vecchi" supporti secondo me lo fa per alcuni motivi che con la musica c'entrano poco e che, piuttosto, attengono all'abitudine o al desiderio di relazionarsi al mondo, oltre che con l'orecchio, anche tramite altre forme di percezione sensoriale come la vista, il tatto, l'olfatto. La copertina di un vinile è insostituibile, è fatta di carta e la si tocca la si odora la si guarda, e si può farlo anche senza ascoltare neanche un minuto di musica contenuta al suo interno; ascolto che sicuramente, una volta avvenuto, si è sedimentato nella nostra memoria e può quindi essere richiamato al "presente" anche tramite l'attivazione degli altri sensi, i quali anch'essi hanno contribuito attivamente alla memorizzazione del prodotto sia in termini di contenuto (la musica) che di contenitore. Un vinile ci è più familiare e vicino proprio perché la sua identità è costituita dalla corrispondenza tra contenuto e contenitore. Inoltre una copertina di un disco in vinile, così come il vinile stesso, "invecchiano", denunciano i segni del loro tempo e della loro storia quindi della nostra vita, e questo gli conferisce un'aurea di sacralità unica (il feticcio). Ho una decina di vinili la cui copertina in cartone è stata semidistrutta dal mio cane il quale, ancora cucciolo, una notte decise di assaporarne il gusto! :D I CD a lato rimasero, ovviamente, intonsi: evidentemente non rientravano nelle sue grazie olfattive. Il cane non c'è più poverino, anche lui ha fatto il suo tempo. Conservo però il suo ricordo in quei vinili, che passeranno ai miei figli unitamente al loro contenuto musicale.
I supporti fisici delle produzioni musicali costruiscono veri e propri archivi della nostra memoria; esperienza di conoscenza non replicabile, allo stesso modo, con i supporti di ascolto della musica di oggi.
I vantaggi della musica liquida digitale ovviamente, sono enormi e irrinunciabili, ma questo è un altro discorso: qua mi pare ci si interroga piuttosto sulla possibile morte del CD. La musica liquida infatti non pone questi problemi, non compete con vinili e CD, per fortuna. E' disponibile a tutti, ovunque, viaggia su un binario diverso, è immateriale.
Il CD da questo punto di vista offre un po' meno perché, essendo realizzato con materiali plastici, offre meno appigli utili all'attivazione delle nostre complesse capacità sensoriali. In più, il CD non invecchia, si rompe. Il suo invecchiamento non corrisponde a un arricchimento ma, piuttosto, a una perdita definitiva. Perciò personalmente non so se nel futuro il CD cadrà o meno nel dimenticatoio, alla stregua della cassetta a nastro. Certo non mostra le stesse armi di cui dispone il vinile per difendersi dal tempo.
my 2 cents
Sono molto d'accordo con tutto quanto hai scritto....non credo che il CD riavrà la stesse nuova gloria del vinile
Io non mi sono mai adattato a passare a Spotify, non lo uso, anzi, so a malapena cosa sia (e stesso vale per Netflix per i film), e tutti questi siti qui, ultimamente ascolto su youtube per via che ho problemi con l'impianto e spesso ascolto cose che ho in cd e vinile. Prima Youtube lo utilizzavo per scoprire roba che non conoscevo, per poi acquistare il cd o il vinile se c'era disponibile.
Il fatto è che è una cosa che mi dà piacere, è una collezione, mi piace il libricino interno con i crediti e i nomi di chi ha partecipato al lavoro, cosa che credo oggi sia quasi dimenticata, il nome dell'arrangiatore, dei componenti della band primari, cosa che mi preme molto sapere e conoscere. Dei file volanti non ne nutro alcun interesse.
La mia passione per la musica non si limita all'ascolto del brano, un cd o un vinile è un concreto frammento di storia che ti rimane, sia della band ma anche mia, mia personale, del percorso della vita, di ricordi, è qualcosa di fisico, di tangibile. Come lo sono i concerti, a parte gli ultimi anni di tempo risicato e periodo Covid, mi spostavo tanto per concerti, non solo di gente famosa, anche di gente che attirava 100 persone, anzi, forse quelli erano quelli che preferivo. E' l'interesse a tutto tondo per la musica, per i musicisti, per gli strumenti, per il processo produttivo, dalla produzione al label, per i loro tour, per materiale fisico e tangibile, del solo ascolto di file propio non nutro interesse, se non per l'ascolto in macchina o in situazioni del genere. Questa è una bella cosa che non voglio togliermi.
Preciso che sono uno smanettone dai tempi dell'Amiga 500, sono sempre stato appassionato di computer e nerdaggini varie, ho forte animo smanettone ma su queste cose qui sono sempre rimasto all'analogico perchè per me la musica non è frettolosità e comodità, non la valuto così, un supporto analogico è un tangibile oggetto che acquisto a quella band, un contatto diretto, oltre che un approfondimento verso chi a quel disco ci ha messo le mani.
A casa abbiamo due elementi portacd della libreria Billy di Ikea.
Fino a pochi mesi fa erano pieni di CD.
Visto che i lettori CD di casa uno dopo l'altro hanno smesso di funzionare qualche anno fa abbiamo comprato un Sonos Connect collegato all'Hifi di casa.
Da quel giorno la musica di casa viene gestita da smartphone quasi unicamente con Spotify.
I CD ormai da tempo inutilizzati, divenuti meri soprammobili, da qualche mese sono finiti in uno scatolone e sostituiti con veri soprammobili ::)
È aumentato il numero di vinili venduti o si è ridotto quello di cd? Questo sarebbe da capire. Non è indifferente il fatto, perché il secondo scenario significherebbe solo che il mercato della musica è più povero.
Scomparirà il cd?
Secondo me è assai probabile.
Ormai i numeri sono veramente di nicchia. Potrebbe non avere più a senso a breve produrre qualcosa se nessuno tra le nuove generazioni lo compra. Non si produce qualcosa in perdita.
Il vinile avrebbe senso? Non tantissimo, almeno a livello qualitativo. Per fare un buon vinile (ossia quello che "suona meglio del cd") è necessario seguire rigorosamente una serie di protocolli tecnici che richiedono alte spese materiali e personale specializzato che segua tutti i processi richiesti dai protocolli. E se i costi diventano insostenibili perché non sostenuti dalle vendite, anche quel tipo di professionalità scompare.
Cosa rimane? Un disco scadente, che è la trasposizione del digitale su vinile. Ed è quello che spesso viene messo in vendita ora. Costoso non perché sia di qualità, ma perché pur essendo scadente i numeri di vendita sono troppo bassi per venderlo a quanto meriterebbe. E anche perché sapientemente ci aggiungono un bel pacchetto con foto e info.
Un vinile siffatto perché ha del fascino, a prescindere dalla qualità? Perché perpetua l'esperienza. Ossia il vinile richiede che l'ascoltatore si prenda del tempo e non vada di fretta. Il vinile non lo butti da una parte, non lo lasci senza custodia e richiede anche pulizia. Ascoltarlo è un rito.
La tecnologia è una cosa fantastica ma non è un'entità a sé: appena una tecnologia è introdotta viene subito commercializzata. E questo compromette a volte il bello di una tecnologia: offrirti una chance in più, una nuova alternativa (hai il CD, il vinile e il file). La commercializzazione invece fa sì che qualcosa soppianti qualcos'altro perché più conveniente. Di convenienza in convenienza rischia di non rimanerci niente, nemmeno l'artista.
P.s. così la vedo, ma ovviamente spero di sbagliare!
Poi con l'avvento degli SmartTV,anche l'utilizzo del dvd è calato parecchio,ormai consegno lavori principalmente su pendrive,accompagnato però da una copia su dvd.
Vogliamo parlare dei BluRay?Finora non ne ho mai visto una copia,è un oggetto talmente lontano e già obsoleto ai miei occhi.
A causa dei miei vari traslochi...tutti i miei cd sono finiti in uno scatolone che ho lasciato a casa dei miei genitori...cmq questi cd non sono eterni..originali o no..alla lunga danno problemi...saltano tracce...io personalmente..ascolto ormai musica dal telefono o dalla tv
Non mi azzardo a ipotizzare quali possano essere le cause reali del declino dell'era del CD, ma pe quanto mi riguarda non l'ho mai amato e l'ho sempre visto più come l'alternativa alla cassetta che non al vinile.
Li accomunava il loro essere più o meno tascabili e il fatto di poterli ascoltare ovunque.
Per me la musica liquida è semplicemente la fine del percorso di miniaturizzazione del supporto fisico fino alla sua scomparsa.
Essendo il tipo di persona descritta in qualche intervento precedente, legata all'oggetto disco (non sono un nostalgico ma certamente un abitudinario) continuo ad avere un piatto (lo stesso da quarant'anni visto che è quello di mio padre) ma anche in altri ambiti mi comporto allo stesso modo.
Ad esempio riconosco la grande comodità degli E-book Readers ma non riesco ad usarli.
Citazione di: Moreno Viola il 27 Aprile, 2021, 10:23 PM
Non mi azzardo a ipotizzare quali possano essere le cause reali del declino dell'era del CD, ma pe quanto mi riguarda non l'ho mai amato e l'ho sempre visto più come l'alternativa alla cassetta che non al vinile.
Idem. Di cassette non ne ho più da tanti anni, tutte finite chissà dove. Per il resto condivido con tutto il messaggio.
Ci tengo a precisare però che non demonizzo Spotify che anzi utilizzo parecchio.
Citazione di: Moreno Viola il 27 Aprile, 2021, 11:57 PM
Ci tengo a precisare però che non demonizzo Spotify che anzi utilizzo parecchio.
Ma nemmeno io demonizzo Spotify, solo non è per me per i motivi già citati, sono semplici scelte.
Citazione di: Moreno Viola il 27 Aprile, 2021, 11:57 PM
Ci tengo a precisare però che non demonizzo Spotify che anzi utilizzo parecchio.
Spotify ha praticamente bruciato il terreno alla pirateria e già solo per questo, è cosa buona. C'è anche molto altro ma, andrei OT.
Comunque, dopo aver messo a fuoco il tema del topic - che ammetto inizialmente avevo un po' fuorviato - dico la mia; concordo con Moreno circa il ruolo del CD che è stato il sostituto dell'audiocassetta e non del vinile e, condivido in pieno l'intervento di Prosit che, è quello che mi ha permesso di inquadrare correttamente il tema.
Grazie a tutti per gli interventi, è interessantissimo leggere tutte le varie opinioni :thanks:
Quindi leggo tra le righe che secondo molti di voi il CD sarà l'ultimo supporto fisico per un mercato ormai già fortemente indirizzato verso la musica liquida...non potrebbe essere già questa una bella prerogativa affinché acquistino valore nel tempo? Forse no perché hanno una "data di scadenza", non sono supporti dalla vita illimitata, ma nemmeno il vinile lo è (pur essendo sicuramente più longevo di un CD)... :-\
Premetto che vengo dai primi anni settanta e conservo gelosamente il piatto che mio padre comprò nel 79.
Penso che sia veramente cambiato tutto, ai miei tempi ( gli '80 appunto) mettevo via i pochi soldini per comprarmi un disco e lo finivo, dopo averlo comprato lo registravo a tutti quelli che avrebbero potuto apprezzarlo (che poi magari se lo sarebbero comprato pure loro... ).
Quando siamo passati ai CD ho continuato con quelli... ( si ci sono cascato... anche io ne ho almeno uno che non va più!!! >:( ) ora me ne pento ma all'epoca non lo vidi come un passaggio traumatico.
Adesso è diverso, tempo per fare quegli ascolti non ne ho più e non riesco ad abituarmi alla musica liquida... risultato non compro CD perchè non hanno futuro, non compro vinili perchè secondo me adesso costano troppo , in pratica non ascolto più nulla se non in modo occasionale... ma la cosa più triste è che non ne sento più neanche il bisogno.
Penso di essermi abituato alla consuetudine, musica da compagnia... non da ascolto.
Probabilmente l'avere tutto a disposizione senza fatica toglie anche un po' il gusto.
Sulla qualità, tempo fa ho sentito un parere in un video: diceva che la compressione usata per la musica liquida ( nella maggioranza dei casi) non è percepibile dall'orecchio come perdita di qualità ma il cervello si stanca più facilmente perche deve ricostruire tutte le parti sottratte dalla compressione.
In pratica un ascolto lungo diventa stancante.
Avevo cominciato a leggere le risposte a questo topic come se mi riguardasse poco, da anni ascolto quasi esclusivamente musica "liquida" e la guerra CD Vinile non mi toccava. Poi, ripensandoci, mi è venuto in mente che non ho più lettori CD (o meglio li ho, ma non collegati), mentre ho un "giradischi"! Anzi, ho pure comprato dei vinili negli ultimi mesi ::) Perché li ho comprati, pur avendo la possibilità di ascoltare la stessa cosa collegando lo smartphone? Probabilmente, perché mi piace vederli girare. E' proprio vero che, sotto certi aspetti, mettere su un vinile è più o meno come accendere il caminetto ::)
Citazione di: AlbertoDP il 29 Aprile, 2021, 01:39 PM
E' proprio vero che, sotto certi aspetti, mettere su un vinile è più o meno come accendere il caminetto ::)
:quotone:
Esatto!!!!
quella volta all'anno che mi viene voglia finisco sempre a cercare tra i vinili tralasciando i CD.
Citazione di: Simo72 il 29 Aprile, 2021, 02:06 PM
Citazione di: AlbertoDP il 29 Aprile, 2021, 01:39 PM
E' proprio vero che, sotto certi aspetti, mettere su un vinile è più o meno come accendere il caminetto ::)
:quotone:
Esatto!!!!
quella volta all'anno che mi viene voglia finisco sempre a cercare tra i vinili tralasciando i CD.
Questa cosa del caminetto non è mia, eh, l'ho letta da qualche parte, anche se non ricordo dove... Giusto per non prendermi meriti altrui ;D
Citazione di: Simo72 il 29 Aprile, 2021, 12:31 PM
Sulla qualità, tempo fa ho sentito un parere in un video: diceva che la compressione usata per la musica liquida ( nella maggioranza dei casi) non è percepibile dall'orecchio come perdita di qualità ma il cervello si stanca più facilmente perche deve ricostruire tutte le parti sottratte dalla compressione.
In pratica un ascolto lungo diventa stancante.
Vero, di solito un CD ha files audio in WAV a 16bit/44.1kHz, la musica liquida che la maggior parte delle persone ascoltano è in formati compressi (spesso TROPPO), ma ciò non toglie che esistono anche formati non compressi in formato liquido, come lo stesso WAV dei CD, o un FLAC...però non dimentichiamo che molto sta anche su DOVE ascoltiamo la musica...ad esempio su uno smartphone non c'è molta differenza nell'ascoltare un FLAC a 24bit o un mp3 a 256kbps...e per questo:
Citazione di: Simo72 il 29 Aprile, 2021, 12:31 PM
in pratica non ascolto più nulla se non in modo occasionale... ma la cosa più triste è che non ne sento più neanche il bisogno.
Penso di essermi abituato alla consuetudine, musica da compagnia... non da ascolto.
Probabilmente l'avere tutto a disposizione senza fatica toglie anche un po' il gusto.
Anche qualcun altro ha scritto che per lui è cambiata la modalità di ascolto...tendendo sempre più verso quello che hai scritto...ergo rispetto a prima, la qualità cala drasticamente anche per questo motivo...peccato perchè sminuisce il valore stesso attribuito alla musica.
Citazione di: AlbertoDP il 29 Aprile, 2021, 02:44 PM
Questa cosa del caminetto non è mia, eh, l'ho letta da qualche parte, anche se non ricordo dove... Giusto per non prendermi meriti altrui ;D
Però è una metafora bellissima! :D :D
Però devo dire una cosa, non so quanto c'entri strettamente col topic, però da quando suono in maniera più approfondita della classica "schitarrata da spiaggia", il mio ascolto musicale in termini di cd e vinili è diminuito. Non so se sia successo a qualcuno qui o se sia normale ma, per quanto mi riguarda, l'IO da appassioato di musica che non suonava è molto diverso dall'IO che suona e con una certa consapevolezza musicale, gran parte del tempo che spendevo per l'ascolto attento oggi va a suonare lo strumento, gli stessi pesi che attribuivo alle band e le canzoni che idolatravo e cambiato, è cambiata la concezione della musica e anche del concetto di idolo, oggi non ho più idoli, semmai considero i musicisti delle band che prima erano degli Dei scesi in terra inarrivabili come "colleghi" di strumento, chiaramente assai più avanzati, quindi l'idolatria è mutata in stima e ammirazione, oltre che in sprono poi a migliorarmi con lo strumento. Anche guardando un concerto, i miei occhi vanno diretti sulle mani del musicista e sul setup usato, è automatico, guardo come suonano, la qualità in cui lo fanno, prima era solo per il batticuore di sentire dal vivo le canzoni che amavo.
Oggi non sono più l'appassionato che spendeva mezzo stipendio in fiere del vinile, le giornate ad ascoltare musica dalla mattina alla sera e chiaramente, quando ascolto, ascolto con orecchio e valutazioni diverse da prima, decisamente più tecniche tipiche di chi ci sta dentro.
Chiaro, amo la musica, sempre, però ho perso ormai il mood da appassionato che vede i musicisti come degli Dei in terra inarrivabili e ho perso anche la spinta collezionistica verso l'acquisto continuo di cd e vinili, sono anni che praticamente vivo di rendita di ciò che già ho. Insomma, non sono più l'amante di musica sognatore con degli idoli inarrivabili, oggi valuto la musica in maniera più tecnica e, valutando in questa maniera, il mood dell'appassionato sognatore collezionista è relegato al passato.
:quotonegalattico:
A me è successa la stessa cosa tantissimi anni fa. Subita la trasformazione, non si torna più indietro. :etvoila:
Io la musica "liquida" da streaming l'ascolto prevalentemente in ufficio con le cuffie, o mentre sto facendo qualcosa in casa e spesso tramite Alexa (con Prime music hai diversa musica da ascoltare).
Però se decido di ascoltare la musica con il solo scopo di ascolto amo ancora usare il vinile o il cd. Mi piace avere le copertine le note, sapere chi suona in un disco ecc.
Citazione di: Dark Guitar il 29 Aprile, 2021, 10:57 PM
Citazione di: Simo72 il 29 Aprile, 2021, 12:31 PM
Sulla qualità, tempo fa ho sentito un parere in un video: diceva che la compressione usata per la musica liquida ( nella maggioranza dei casi) non è percepibile dall'orecchio come perdita di qualità ma il cervello si stanca più facilmente perche deve ricostruire tutte le parti sottratte dalla compressione.
In pratica un ascolto lungo diventa stancante.
Vero, di solito un CD ha files audio in WAV a 16bit/44.1kHz, la musica liquida che la maggior parte delle persone ascoltano è in formati compressi (spesso TROPPO), ma ciò non toglie che esistono anche formati non compressi in formato liquido, come lo stesso WAV dei CD, o un FLAC...però non dimentichiamo che molto sta anche su DOVE ascoltiamo la musica...ad esempio su uno smartphone non c'è molta differenza nell'ascoltare un FLAC a 24bit o un mp3 a 256kbps...e per questo:
Si, mi riferivo ai servizi di streaming attuali, che talvolta vengono utillizzati in anche impianti HI-FI. In realtà con il progressivo aumento della banda in internet e della tecnologia in generale, la cosa dovrebbe migliorare ( pare ci sia già qualcuno che trasmette in Flac ma non mi ricordo chi!).
Citazione di: Ombra/luce il 29 Aprile, 2021, 11:23 PM
Però devo dire una cosa, non so quanto c'entri strettamente col topic, però da quando suono in maniera più approfondita della classica "schitarrata da spiaggia", il mio ascolto musicale in termini di cd e vinili è diminuito. Non so se sia successo a qualcuno qui o se sia normale ma, per quanto mi riguarda, l'IO da appassioato di musica che non suonava è molto diverso dall'IO che suona e con una certa consapevolezza musicale, gran parte del tempo che spendevo per l'ascolto attento oggi va a suonare lo strumento, gli stessi pesi che attribuivo alle band e le canzoni che idolatravo e cambiato, è cambiata la concezione della musica e anche del concetto di idolo, oggi non ho più idoli, semmai considero i musicisti delle band che prima erano degli Dei scesi in terra inarrivabili come "colleghi" di strumento, chiaramente assai più avanzati, quindi l'idolatria è mutata in stima e ammirazione, oltre che in sprono poi a migliorarmi con lo strumento. Anche guardando un concerto, i miei occhi vanno diretti sulle mani del musicista e sul setup usato, è automatico, guardo come suonano, la qualità in cui lo fanno, prima era solo per il batticuore di sentire dal vivo le canzoni che amavo.
Oggi non sono più l'appassionato che spendeva mezzo stipendio in fiere del vinile, le giornate ad ascoltare musica dalla mattina alla sera e chiaramente, quando ascolto, ascolto con orecchio e valutazioni diverse da prima, decisamente più tecniche tipiche di chi ci sta dentro.
Chiaro, amo la musica, sempre, però ho perso ormai il mood da appassionato che vede i musicisti come degli Dei in terra inarrivabili e ho perso anche la spinta collezionistica verso l'acquisto continuo di cd e vinili, sono anni che praticamente vivo di rendita di ciò che già ho. Insomma, non sono più l'amante di musica sognatore con degli idoli inarrivabili, oggi valuto la musica in maniera più tecnica e, valutando in questa maniera, il mood dell'appassionato sognatore collezionista è relegato al passato.
Beh, l'umanizzazione del mito è un processo di crescita normale, penso succeda un po' a tutti; nel mio caso non l'ho mai legato allo studio dello strumento, anzi per certi versi adesso riesco ad apprezzare anche cose che esulano dal mio gusto solo perchè "fatte bene" o "interessanti".
Da giovane ero decisamente più talebano!!! :laughing:
Citazione di: Simo72 il 30 Aprile, 2021, 10:08 AM
Citazione di: Dark Guitar il 29 Aprile, 2021, 10:57 PM
Citazione di: Simo72 il 29 Aprile, 2021, 12:31 PM
Sulla qualità, tempo fa ho sentito un parere in un video: diceva che la compressione usata per la musica liquida ( nella maggioranza dei casi) non è percepibile dall'orecchio come perdita di qualità ma il cervello si stanca più facilmente perche deve ricostruire tutte le parti sottratte dalla compressione.
In pratica un ascolto lungo diventa stancante.
Vero, di solito un CD ha files audio in WAV a 16bit/44.1kHz, la musica liquida che la maggior parte delle persone ascoltano è in formati compressi (spesso TROPPO), ma ciò non toglie che esistono anche formati non compressi in formato liquido, come lo stesso WAV dei CD, o un FLAC...però non dimentichiamo che molto sta anche su DOVE ascoltiamo la musica...ad esempio su uno smartphone non c'è molta differenza nell'ascoltare un FLAC a 24bit o un mp3 a 256kbps...e per questo:
per certi versi adesso riesco ad apprezzare anche cose che esulano dal mio gusto solo perchè "fatte bene" o "interessanti".
Da giovane ero decisamente più talebano!!! :laughing:
Anche io...per esempio da quando ho ripreso la chitarra ascolto anche metal...mi piace un sacco imparare alcuni riff dei metallica..Iron Maiden..Megadeth...che prima manco ascoltavo
Citazione di: Simo72 il 30 Aprile, 2021, 10:08 AM
Si, mi riferivo ai servizi di streaming attuali, che talvolta vengono utillizzati in anche impianti HI-FI. In realtà con il progressivo aumento della banda in internet e della tecnologia in generale, la cosa dovrebbe migliorare ( pare ci sia già qualcuno che trasmette in Flac ma non mi ricordo chi!).
Si ci sono dei servizi che offrono questa possibilità, di solito disponibile con abbonamenti o simili...nelle versioni free non mi è mai capitato di vederli :etvoila:
Citazione di: Ombra/luce il 29 Aprile, 2021, 11:23 PM
Però devo dire una cosa, non so quanto c'entri strettamente col topic, però da quando suono in maniera più approfondita della classica "schitarrata da spiaggia", il mio ascolto musicale in termini di cd e vinili è diminuito. Non so se sia successo a qualcuno qui o se sia normale ma, per quanto mi riguarda, l'IO da appassioato di musica che non suonava è molto diverso dall'IO che suona e con una certa consapevolezza musicale, gran parte del tempo che spendevo per l'ascolto attento oggi va a suonare lo strumento, gli stessi pesi che attribuivo alle band e le canzoni che idolatravo e cambiato, è cambiata la concezione della musica e anche del concetto di idolo, oggi non ho più idoli, semmai considero i musicisti delle band che prima erano degli Dei scesi in terra inarrivabili come "colleghi" di strumento, chiaramente assai più avanzati, quindi l'idolatria è mutata in stima e ammirazione, oltre che in sprono poi a migliorarmi con lo strumento. Anche guardando un concerto, i miei occhi vanno diretti sulle mani del musicista e sul setup usato, è automatico, guardo come suonano, la qualità in cui lo fanno, prima era solo per il batticuore di sentire dal vivo le canzoni che amavo.
Oggi non sono più l'appassionato che spendeva mezzo stipendio in fiere del vinile, le giornate ad ascoltare musica dalla mattina alla sera e chiaramente, quando ascolto, ascolto con orecchio e valutazioni diverse da prima, decisamente più tecniche tipiche di chi ci sta dentro.
Chiaro, amo la musica, sempre, però ho perso ormai il mood da appassionato che vede i musicisti come degli Dei in terra inarrivabili e ho perso anche la spinta collezionistica verso l'acquisto continuo di cd e vinili, sono anni che praticamente vivo di rendita di ciò che già ho. Insomma, non sono più l'amante di musica sognatore con degli idoli inarrivabili, oggi valuto la musica in maniera più tecnica e, valutando in questa maniera, il mood dell'appassionato sognatore collezionista è relegato al passato.
Si, probabilmente questo meriterebbe un suo topic, è molto interessante, penso sia successo un po' a tutti noi...credo sia abbastanza normale, è una sorta di deformazione professionale, capita anche in altri settori se ci pensi. Personalmente, tempo fa, avevo quasi l'impressione di non riuscire più a godere allo stesso modo ascoltando musica, proprio perché facevo molta attenzione a tanti dettagli che riversano tutto in una specie di "ascolto selettivo", facendoti perdere il mood complessivo...poi ci si abitua anche a quello, magari ascoltando più a cuor leggero :D riesci a bilanciare le cose con il tempo.
Comunque questo tipo di ascolto aiuta molto l'ear training, viene utilizzato anche in alcuni Conservatori, ad esempio ascoltando un brano e riuscire a seguire contemporaneamente più linee melodiche, su diversi strumenti, di solito si usano brani classici...riuscire a seguire simultaneamente 6-7 tracce è già una cosa molto complessa.
Citazione di: Simo72 il 30 Aprile, 2021, 10:08 AM
anzi per certi versi adesso riesco ad apprezzare anche cose che esulano dal mio gusto solo perchè "fatte bene" o "interessanti".
Da giovane ero decisamente più talebano!!! :laughing:
Assolutamente si, io non sono mai stato da metal, sempre stato da blues rock, "classic rock", hard rock, progressive rock e anche qualcosa di punk e derivati (parlando dell'epoca 77 e su di lì, oltre che band che ne gettarono le basi, cosiddette protopunk, quindi dal glam rock al garage rock della decade precedente), da quando suono invece ho messo il naso, apprezzando, anche in altri generi. Nel caso del metal, se un chitarrista è bravo apprezzo, musicalmente parlando continuo a non ascoltarlo per via che ci sono dei pesi e delle caratteristiche tipiche che non fanno la pace col mio orecchio, però di certo, se vado a focalizzarmi sulle performance dei musicisti, adesso ho molto più occhio e orecchio per rendermi conto della qualità generale, anche di generi che non fanno per me.
Citazione di: Dark Guitar il 30 Aprile, 2021, 02:31 PM
Si, probabilmente questo meriterebbe un suo topic, è molto interessante, penso sia successo un po' a tutti noi...credo sia abbastanza normale, è una sorta di deformazione professionale, capita anche in altri settori se ci pensi. Personalmente, tempo fa, avevo quasi l'impressione di non riuscire più a godere allo stesso modo ascoltando musica, proprio perché facevo molta attenzione a tanti dettagli che riversano tutto in una specie di "ascolto selettivo", facendoti perdere il mood complessivo...poi ci si abitua anche a quello, magari ascoltando più a cuor leggero :D riesci a bilanciare le cose con il tempo.
Comunque questo tipo di ascolto aiuta molto l'ear training, viene utilizzato anche in alcuni Conservatori, ad esempio ascoltando un brano e riuscire a seguire contemporaneamente più linee melodiche, su diversi strumenti, di solito si usano brani classici...riuscire a seguire simultaneamente 6-7 tracce è già una cosa molto complessa.
Forse perchè ho sempre considerato il suonare il culmine ultimo della mia passione per la musica, entrandoci ormai sono focalizzato su questo, il concetto di musica è variato, sempre di musica parliamo ma oggi è più legata alla disciplina che all'ascolto e al mito.
Indubbiamente mettere mano sugli strumenti, permette di ascoltare musica con maggiore consapevolezza e probabilmente porta a ridimensionare grandi passioni e viceversa ad una rivalutazione di proposte che trascuravamo perché ci mancavano i mezzi per comprenderle.
Citazione di: Dark Guitar il 26 Aprile, 2021, 02:08 PM
Secondo voi, qualunque sia la sorte del CD, potrà essere rimpiazzato da qualche altro supporto fisico o rimarrà l'ultimo per la musica? Siamo l'ultima generazione a poter "toccare" un album?
Il tema è interessante e ci chiama a lanciare lo sguardo oltre il presente. Le mie riflessioni al riguardo sono condizionate da due fattori.
1- L'innovazione tecnologica (e la sua "imposizione" sul mercato)
2- l'esistenza di una piattaforma gratuita che ha sconvolto tutto.
1- Quando una tecnologia ti consente di fare a meno di un supporto materiale ingombrante e costoso (costa poco l'oggetto singolarmente considerato, ma i costi vanno considerati in totale) le abitudini di approccio e ascolto possono cambiare. Le nuove generazioni non hanno il peso di ricordi legati alla cassetta, al vinile e al cd: possono benissimo accogliere tutti i nuovi vantaggi e ignorare quali erano i pregi di carta, penna e calamaio, cartoline ed epistole... (che non c'entrano nulla, ma è per far capire che noi queste cose le abbiamo già superate). L'idea stessa che la musica richieda un supporto fisico per ogni album o compilation potrebbe essere presto considerata del tutto obsoleta.
2- Da Napster in poi, la possibilità di fruire di musica senza pagare nulla ha alterato qualunque ragionamento legato al mero supporto fisico. Se regalassero cd gratuitamente e youtube si pagasse 20 euro ad album, il cd vivrebbe. È il gratuito che innanzitutto batte tutto e tutti. Da questo punto di vista, non è questione solo e tanto di musica liquida. Ho idea che questa possa essere una fase transitoria: in fondo YouTube è giovane e nuovi imprevedibili cambiamenti possono ancora intervenire. Ma finché esiste una fonte enorme ed universale gratuita, tutto il resto delle modalità di fruizione potrebbe anche rimanere una nicchia.
Quello che temo dal mix di entrambi i fattori l'ho già scritto nel precedente post quindi non mi dilungo oltre.
Citazione di: robland il 30 Aprile, 2021, 10:46 PM
Il tema è interessante e ci chiama a lanciare lo sguardo oltre il presente. Le mie riflessioni al riguardo sono condizionate da due fattori.
1- L'innovazione tecnologica (e la sua "imposizione" sul mercato)
2- l'esistenza di una piattaforma gratuita che ha sconvolto tutto.
Verissimo...è un peccato perché in un certo senso, anche indirettamente, si toglie valore alla musica stessa...rendendo l'ascolto, come diceva Simo72, sempre più occasionale e sempre meno ricercato, con tutto ciò che ne consegue (qualità di ascolto, attenzione, ecc...).
È un peccato :-\
Citazione di: Dark Guitar il 01 Maggio, 2021, 10:46 PM
Citazione di: robland il 30 Aprile, 2021, 10:46 PM
Il tema è interessante e ci chiama a lanciare lo sguardo oltre il presente. Le mie riflessioni al riguardo sono condizionate da due fattori.
1- L'innovazione tecnologica (e la sua "imposizione" sul mercato)
2- l'esistenza di una piattaforma gratuita che ha sconvolto tutto.
Verissimo...è un peccato perché in un certo senso, anche indirettamente, si toglie valore alla musica stessa...rendendo l'ascolto, come diceva Simo72, sempre più occasionale e sempre meno ricercato, con tutto ciò che ne consegue (qualità di ascolto, attenzione, ecc...).
È un peccato :-\
Ma anche la musica prodotta oggi é fatta per ascolti occasionali...tracce prodotte da pc..mixate..poi la voce..ed in poco tempo si fa e si lancia una canzone od un album...mica come negli anni 60...70..80...le band di amici che si ritrovavano a suonare in un garage...quasi per gioco...per poi arrivare ai grandi concerti con migliaia di persone...quella musica aveva piú valore proprio perché c'era dietro una storia ed un sogno...adesso non é piú cosí
Citazione di: Dark Guitar il 01 Maggio, 2021, 10:46 PM
Citazione di: robland il 30 Aprile, 2021, 10:46 PM
Il tema è interessante e ci chiama a lanciare lo sguardo oltre il presente. Le mie riflessioni al riguardo sono condizionate da due fattori.
1- L'innovazione tecnologica (e la sua "imposizione" sul mercato)
2- l'esistenza di una piattaforma gratuita che ha sconvolto tutto.
Verissimo...è un peccato perché in un certo senso, anche indirettamente, si toglie valore alla musica stessa...rendendo l'ascolto, come diceva Simo72, sempre più occasionale e sempre meno ricercato, con tutto ciò che ne consegue (qualità di ascolto, attenzione, ecc...).
È un peccato :-\
Ma questo innanzitutto vale per noi, che abbiamo fruito di altri mezzi. Chi quei supporti neanche li proverà mai, avrà modi nuovi di fruire della musica. Qualcosa si perde, qualcosa si guadagna.
Proprio come le lettere su carta. Sono arrivate le e-mail e gli sms e subito si è detto che si stava perdendo qualcosa. Probabilmente lo si è detto a ragion veduta, eppure la lettera su carta l'abbiamo superata e si è affermata l'email e ora WhatsApp. Si è perso qualcosa? Sicuramente.
Questo lo dico ragionando freddamente per provare ad analizzare una situazione senza farmi influenzare dai miei gusti.
Personalmente già digerii male l'avvento del cd, figuriamoci tutto il resto che è venuto dopo. :laughing:
Citazione di: Donatello Nahi il 02 Maggio, 2021, 01:05 AM
Citazione di: Dark Guitar il 01 Maggio, 2021, 10:46 PM
Citazione di: robland il 30 Aprile, 2021, 10:46 PM
Il tema è interessante e ci chiama a lanciare lo sguardo oltre il presente. Le mie riflessioni al riguardo sono condizionate da due fattori.
1- L'innovazione tecnologica (e la sua "imposizione" sul mercato)
2- l'esistenza di una piattaforma gratuita che ha sconvolto tutto.
Verissimo...è un peccato perché in un certo senso, anche indirettamente, si toglie valore alla musica stessa...rendendo l'ascolto, come diceva Simo72, sempre più occasionale e sempre meno ricercato, con tutto ciò che ne consegue (qualità di ascolto, attenzione, ecc...).
È un peccato :-\
Ma anche la musica prodotta oggi é fatta per ascolti occasionali...tracce prodotte da pc..mixate..poi la voce..ed in poco tempo si fa e si lancia una canzone od un album...mica come negli anni 60...70..80...le band di amici che si ritrovavano a suonare in un garage...quasi per gioco...per poi arrivare ai grandi concerti con migliaia di persone...quella musica aveva piú valore proprio perché c'era dietro una storia ed un sogno...adesso non é piú cosí
In realtà la musica popolare del ventesimo secolo, in particolare quella giovanile, è sempre stata una questione di singoli "usa e getta" con soltanto una breve parentesi di circa un decennio iniziato grosso modo dalla metà degli anni sessanta e coincisa con l'ambizione di fondere le diverse espressioni artistiche nello spazio fisico di un album.
Prima di quel periodo, i 33 giri erano perlopiù raccolte di singoli e con l'avvento della Discomusic e del Punk si è tornati al 45 giri, pur se una sorta di ampio zoccolo duro ha continuato a realizzare dischi ispirandosi all'esperienza di quel decennio.
Citazione di: Moreno Viola il 02 Maggio, 2021, 12:17 PM
In realtà la musica popolare del ventesimo secolo, in particolare quella giovanile, è sempre stata una questione di singoli "usa e getta" con soltanto una breve parentesi di circa un decennio iniziato grosso modo dalla metà degli anni sessanta e coincisa con l'ambizione di fondere le diverse espressioni artistiche nello spazio fisico di un album.
Prima di quel periodo, i 33 giri erano perlopiù raccolte di singoli e con l'avvento della Discomusic e del Punk si è tornati al 45 giri, pur se una sorta di ampio zoccolo duro ha continuato a realizzare dischi ispirandosi all'esperienza di quel decennio.
Condivido ampiamente, almeno per la maggior parte dei casi, quelli che hanno avuto più successo commerciale...certo viene da pensare quanto di quelle produzioni sia pura volontà dell'artista e quanto ci sia di "pilotato", e non vedete il termine con la sola accezione negativa, intendo anche come forti consigli spesso accolti e magari sviluppati dall'artista (che ha un fine comune con la produzione).
Questo spedisce tutto sull'ottimo ragionamento di marketing fatto da robland qualche post prima di questo...
Ma se doveste quantificare, quanta correlazione ci vedete tra i nuovi metodi di diffusione musicale e questo tipo di riflessione? Probabilmente sarebbe stato lo stesso anche se oggi usassimo ancora i vinili...forse ha solamente velocizzato il tutto...che dite? Ripasso la palla :D
Citazione di: Moreno Viola il 02 Maggio, 2021, 12:17 PM
In realtà la musica popolare del ventesimo secolo, in particolare quella giovanile, è sempre stata una questione di singoli "usa e getta" con soltanto una breve parentesi di circa un decennio iniziato grosso modo dalla metà degli anni sessanta e coincisa con l'ambizione di fondere le diverse espressioni artistiche nello spazio fisico di un album.
Prima di quel periodo, i 33 giri erano perlopiù raccolte di singoli e con l'avvento della Discomusic e del Punk si è tornati al 45 giri, pur se una sorta di ampio zoccolo duro ha continuato a realizzare dischi ispirandosi all'esperienza di quel decennio.
Sono d'accordo con te, naturalmente. Sarebbe una notizia il contrario :beer:
Intanto ho ripreso di brutto a comprare cd. Cerco di colmare i buchi della discografia del mio amato Kenny Wayne Shepherd, ho preso ad espandere un pochino la mia conoscenza della lunga discografia di Robben Ford e acquisti sparsi.
La brexit aveva fatto danni impedendomi acquisti vantaggiosi dal ricco mercato discografico inglese, ma sto acchiappando buone cose anche solo in Italia e Francia.
Prossimo cd mi sa che sarà l'album di John Mayer. Magari anche l'ultimo dei Maiden, chissà (non ho neanche un loro cd ufficiale!).
Quando mi immergo in questi acquisti e ascolti di cd, perdo completamente la percezione se questo supporto stia scomparendo oppure no.