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Chitarra: Resoconto col senno di poi

Aperto da Ombra/luce, 08 Dicembre, 2020, 08:33 AM

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robland

Infatti è per questo che nel mondo dell'editoria hanno inventato la figura dell'editor.  ;D Altrimenti lo scrittore diventa incontenibile nella sua volontà di infilare nella sua opera tutti gli spunti, le note, le sensazioni e gli input che durante la stesura necessariamente ha accumulato. Se un editor avesse messo le mani su Guerra e pace, almeno cento, centocinquanta pagine, sarebbero scomparse o messe in appendice.

Stessa cosa per la musica. I grandi album che hanno fatto la storia si sono avvalsi spesso non solo dei musicisti ma di produttore, ingegneri del suono, arrangiatori, autori esterni, collaboratori vari.

Sul piano nostro, cioè amatoriale, mi avvalgo della mia esperienza di bassista per accettare il fatto che il chitarrista ogni tanto debba stare zitto, ma proprio nel suo stesso interesse, oltre che di quello del brano.
Ma dipende: un Van Halen straripante è una cosa assolutamente gradevole e pure cercata, poiché sono brani "chitarracentrici". Un brano dei Coldplay, dei Tears for fears, dei Simple Minds, viceversa, può anche subire un taglio totale delle chitarre preferendo un un arrangiamento basato su altro: archi, pianoforte, tastiere varie.

Si potrebbe iniziare a comporre partendo da uno schema classico, tanto per prendere la mano. Ma l'ispirazione e l'arte sono difficilmente prefabbricabili (se però li si inserisce nel filone della musica commerciale è vero il contrario). Qualche tempo fa, Elliott ha suggerito il brano Sign of the times dei/della Blindeside blues band, dove la chitarra è straripante e sciolta dalle briglie. Prova a sentire.

Ombra/luce

Citazione di: robland il 12 Marzo, 2021, 01:55 PM
Infatti è per questo che nel mondo dell'editoria hanno inventato la figura dell'editor.  ;D Altrimenti lo scrittore diventa incontenibile nella sua volontà di infilare nella sua opera tutti gli spunti, le note, le sensazioni e gli input che durante la stesura necessariamente ha accumulato. Se un editor avesse messo le mani su Guerra e pace, almeno cento, centocinquanta pagine, sarebbero scomparse o messe in appendice.

Stessa cosa per la musica. I grandi album che hanno fatto la storia si sono avvalsi spesso non solo dei musicisti ma di produttore, ingegneri del suono, arrangiatori, autori esterni, collaboratori vari.

Sul piano nostro, cioè amatoriale, mi avvalgo della mia esperienza di bassista per accettare il fatto che il chitarrista ogni tanto debba stare zitto, ma proprio nel suo stesso interesse, oltre che di quello del brano.
Ma dipende: un Van Halen straripante è una cosa assolutamente gradevole e pure cercata, poiché sono brani "chitarracentrici". Un brano dei Coldplay, dei Tears for fears, dei Simple Minds, viceversa, può anche subire un taglio totale delle chitarre preferendo un un arrangiamento basato su altro: archi, pianoforte, tastiere varie.

Si potrebbe iniziare a comporre partendo da uno schema classico, tanto per prendere la mano. Ma l'ispirazione e l'arte sono difficilmente prefabbricabili (se però li si inserisce nel filone della musica commerciale è vero il contrario). Qualche tempo fa, Elliott ha suggerito il brano Sign of the times dei/della Blindeside blues band, dove la chitarra è straripante e sciolta dalle briglie. Prova a sentire.
Beh, ci sono brani interamente concepiti per reggersi sulla chitarra come protagonista, questo si, io però parlavo priprio del chitarrista che prende in mano la chitarra per... voglia di suonare la chitarra, il chè si traduce che magari in un'improvvisazione su una backing track o nella stesura di un brano auto prodotto, quindi senza altri componenti della band a contenere la sua furia menar le mani, parte e non si ferma più dal suonare, dovendoci inserire di tutto e di più, a volte anche superflo o addirittura ridondante.
Ti è mai successo di iniziare a suonare su una base di un brano esistente e iniziare a storpiarlo ampliando all'eccesso fraseggi non richiesti, per via che magari c'erano dei punti senza chitarra che ti avrebbero portato a non poter "menar le mani" sullo strumento o anche perchè li trovavi un pò troppo semplici, con conseguente egocentrismo di rendere più complesso il fraseggio?  :laughing:
Ut queant laxis


robland


Beh, non sempre. Però se prendo in mano la chitarra per suonare su qualcosa, è matematico che produrrò più note di quante ne sarebbero opportune (anche al netto di tutte quelle sbagliate).  ;D

Ma se per esempio suono su una base blues, mi sforzo di limitare il numero di note e di concentrarmi su quelle giuste.
Se mi creo una base jazz per esercitarmi su arpeggi e scale, beh, so che sto camminando su un campo minato per cui il numero delle note sarà ancora più basso e calibrato, altrimenti è un macello.

Su una base free, invece accade un po' quello che dici: proprio tutto quello che posso, magari provando a suonare tutto che ho imparato (o che credo di...). Finisce sempre in disastro, comunque.  :laughing:

Ombra/luce

Riprendo questo topic, dove ci metto un pò i miei ragionamenti, condivisibili o non spero che aprano comunque una discussione. Quel che dico non mi aspetto appunto sia condiviso da tutti, sono mie elucubrazioni che comprendo man mano avanzo con il mio percorso con la chitarra.

Da quando ho l'acustica mi sto rendendo conto che forse non sarebbe stata una cattiva idea ricominciare il mio percorso con la chitarra, dopo 10 anni di pianoforte, proprio con una acustica, arrivando all'elettrica solo dopo, nonostante sia un animo un pò più rockettaro.
Questo non perchè la acustica abbia qualcosa di più, bensì il contrario, l'acustica (o la classica) porta a concentrarsi senza troppi fronzoli e distrazioni ai fondamentali della chitarra. L'elettrica invece apre molte più porte, dalle GAS legate all'effettistica e amplificazione, agli assoli in senso stretto alle chitarre elettriche che sono motivo di anni di profondo studio anche quelli.. insomma, con l'elettrica ammetto di aver perso tempo tra GAS, regolazioni e problematiche di effetti e dispositivi e troppi concetti che forse mi hanno fatto perdere del tempo, tempo che potevo bruciare con uno strumento che appunto non apre tutte queste porte, che, senza un metodo ben preciso, possono essere motivo di dispersione, tra lick, tecniche varie per i fraseggi, GAS di effetti e amplificazione e tutte cose che avrei potuto vedere dal momento che decidevo di intraprendere quella strada, dopo aver raggiunto un buon livello nei fondamentali formativi.

Ma va beh, questi sono pensieri col senno di poi, quel che fatto è fatto ormai ed anche le GAS e gli allungamenti eccessivi su certi aspetti sono comunque bagaglio di esperienza.

Ut queant laxis

Vu-meter

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robland

Citazione di: Ombra/luce il 28 Giugno, 2021, 09:42 PM
Riprendo questo topic, dove ci metto un pò i miei ragionamenti, condivisibili o non spero che aprano comunque una discussione. Quel che dico non mi aspetto appunto sia condiviso da tutti, sono mie elucubrazioni che comprendo man mano avanzo con il mio percorso con la chitarra.

Da quando ho l'acustica mi sto rendendo conto che forse non sarebbe stata una cattiva idea ricominciare il mio percorso con la chitarra, dopo 10 anni di pianoforte, proprio con una acustica, arrivando all'elettrica solo dopo, nonostante sia un animo un pò più rockettaro.
Questo non perchè la acustica abbia qualcosa di più, bensì il contrario, l'acustica (o la classica) porta a concentrarsi senza troppi fronzoli e distrazioni ai fondamentali della chitarra. L'elettrica invece apre molte più porte, dalle GAS legate all'effettistica e amplificazione, agli assoli in senso stretto alle chitarre elettriche che sono motivo di anni di profondo studio anche quelli.. insomma, con l'elettrica ammetto di aver perso tempo tra GAS, regolazioni e problematiche di effetti e dispositivi e troppi concetti che forse mi hanno fatto perdere del tempo, tempo che potevo bruciare con uno strumento che appunto non apre tutte queste porte, che, senza un metodo ben preciso, possono essere motivo di dispersione, tra lick, tecniche varie per i fraseggi, GAS di effetti e amplificazione e tutte cose che avrei potuto vedere dal momento che decidevo di intraprendere quella strada, dopo aver raggiunto un buon livello nei fondamentali formativi.

Ma va beh, questi sono pensieri col senno di poi, quel che fatto è fatto ormai ed anche le GAS e gli allungamenti eccessivi su certi aspetti sono comunque bagaglio di esperienza.

Non è che dici cose sbagliate però per me alcune tecniche tipiche dell'elettrica erano assolutamente prioritarie, e soprattutto il bending che richiede pratica e ancora pratica, a lungo. Anche i double stop con bending. E poi il legato, il tapping, la leva, lo sweep (preciso che sono tecniche di cui ho solo rudimenti grezzi, ma non avrei saputo aspettare! Ho voluto subito capire di cosa si trattasse a livello meccanico e di difficoltà). Ma anche il suono distorto per me è stato irrinunciabile averlo sperimentato subito.
La teoria e la conoscenza della tastiera sono uguali. Il resto è esercizio da fare per non dico padroneggiare ma almeno raggiungere un certo livello sulle tecniche tipiche della chitarra acustica. Non vedo l'ora di provare a suonare l'acustica e di approcciare queste tecniche però non posso negare che la spinta a imbracciare la chitarra è venuto dalla elettrica.

Ombra/luce

Citazione di: robland il 28 Giugno, 2021, 11:15 PM

Non è che dici cose sbagliate però per me alcune tecniche tipiche dell'elettrica erano assolutamente prioritarie, e soprattutto il bending che richiede pratica e ancora pratica, a lungo. Anche i double stop con bending. E poi il legato, il tapping, la leva, lo sweep (preciso che sono tecniche di cui ho solo rudimenti grezzi, ma non avrei saputo aspettare! Ho voluto subito capire di cosa si trattasse a livello meccanico e di difficoltà). Ma anche il suono distorto per me è stato irrinunciabile averlo sperimentato subito.
La teoria e la conoscenza della tastiera sono uguali. Il resto è esercizio da fare sull'acustica per non dico padroneggiare ma almeno raggiungere un certo livello sulle tecniche tipiche della chitarra acustica. Non vedo l'ora di provare a suonare l'acustica e di approcciare queste tecniche però non posso negare che la spinta a imbracciare la chitarra è venuto dalla chitarra elettrica.
Anche per me lo erano in quei precisi momenti, mi interessava solo ed esclusivamente la chitarra elettrica  solista, l'improvvisazione e tutto ciò che ne aveva a che fare. Mi capitava, però, di trovarmi a vedere esaltati i miei amici chitarristi quando facevo qualche improvvisazione e poi però a mostrare lacune quando dovevo andare a fare altro, cose anche magari banali, vedendo nelle loro espressioni un non so chè di deluso che trovavo mortificante, sai, al chitarrista piace far bella figura  :D. Insomma, loro sfoggiavano brani completi con accordi complessi e io ero abbastanza competente solo quando c'era da improvvisare su qualche backing track, per il resto una schiappa, mi colpì molto l'orgoglio e decisi che non poteva continuare così!  Questo fu il campanello che mi fece poi decidere di mandare in pausa un pò la chitarra solistica ed affinarmi con le altre fondamenta, poi io sono uno cocciuto che ci mette anima e corpo pur di togliersi una lacuna, da lì in poi è iniziato il mio percorso atto ad affinare anche gli altri aspetti legati comunque a questo mondo, appassionandomene sempre di più!

Ultimamente ho più l'acustica in mano, vuoi anche perchè è una novità, però ho deciso di cercare di arrivare a padroneggiare bene cose che voglio facciano parte del mio bagaglio e che oggi ritengo siano ancora lacunose, come appunto il fingerstyle, che si sta rivelando molto ma molto bello perchè come fai tue le tecniche poi non ti frena più niente legato a quelle tecniche, impari in velocità qualsiasi brano che le sfrutta!
Ut queant laxis


robland

Citazione di: Ombra/luce il 28 Giugno, 2021, 11:32 PM
Anche per me lo erano in quei precisi momenti, mi interessava solo ed esclusivamente la chitarra elettrica  solista, l'improvvisazione e tutto ciò che ne aveva a che fare. Mi capitava, però, di trovarmi a vedere esaltati i miei amici chitarristi quando facevo qualche improvvisazione e poi però a mostrare lacune quando dovevo andare a fare altro, cose anche magari banali, vedendo nelle loro espressioni un non so chè di deluso che trovavo mortificante, sai, al chitarrista piace far bella figura  :D. Insomma, loro sfoggiavano brani completi con accordi complessi e io ero abbastanza competente solo quando c'era da improvvisare su qualche backing track, per il resto una schiappa, mi colpì molto l'orgoglio e decisi che non poteva continuare così!  Questo fu il campanello che mi fece poi decidere di mandare in pausa un pò la chitarra solistica ed affinarmi con le altre fondamenta, poi io sono uno cocciuto che ci mette anima e corpo pur di togliersi una lacuna, da lì in poi è iniziato il mio percorso atto ad affinare anche gli altri aspetti legati comunque a questo mondo, appassionandomene sempre di più!

Ultimamente ho più l'acustica in mano, vuoi anche perchè è una novità, però ho deciso di cercare di arrivare a padroneggiare bene cose che voglio facciano parte del mio bagaglio e che oggi ritengo siano ancora lacunose, come appunto il fingerstyle, che si sta rivelando molto ma molto bello perchè come fai tue le tecniche poi non ti frena più niente legato a quelle tecniche, impari in velocità qualsiasi brano che le sfrutta!

Ti ho già detto che hai degli amici strani sì?   ;D
Prima quello che si vergogna se sfoggia lo strumento economico, ora quelli delusi nel non vederti fare fingerpicking fatto bene... dove sei al GIT di Los Angeles?  :D
(Ora mi sa che si chiama MI).
Scherzi a parte, anche se io non ero fissato con la solista (meglio i riffettoni che suonare una noticina alla volta in una parte angusta del manico), anch'io ho tuttora un livello molto più basso su cose tipo gli arpeggi. Infatti quando vedo i chitarristi classici o acustici arpeggiare usando bene tutte le dita della mano destra piazzate su tutte le corde, resto sempre impressionato! Pure quando fanno cose considerate semplici. E infatti sono un po' impacciato ogni volta che si tratta di arpeggiare. Ma sto cercando di recuperare!

Ombra/luce

Citazione di: robland il 29 Giugno, 2021, 10:43 AM


Ti ho già detto che hai degli amici strani sì?   ;D
Prima quello che si vergogna se sfoggia lo strumento economico, ora quelli delusi nel non vederti fare fingerpicking fatto bene... dove sei al GIT di Los Angeles?  :D
(Ora mi sa che si chiama MI).
Scherzi a parte, anche se io non ero fissato con la solista (meglio i riffettoni che suonare una noticina alla volta in una parte angusta del manico), anch'io ho tuttora un livello molto più basso su cose tipo gli arpeggi. Infatti quando vedo i chitarristi classici o acustici arpeggiare usando bene tutte le dita della mano destra piazzate su tutte le corde, resto sempre impressionato! Pure quando fanno cose considerate semplici. E infatti sono un po' impacciato ogni volta che si tratta di arpeggiare. Ma sto cercando di recuperare!
No ma parlo in generale del primo anno e mezzo a cui mi riavvicinai alla chitarra, praticamente partii a bomba con gli assoli senza intraprendere i fondamentali, che siano gli accordi, strumming o il fingerstyle, quasi ero fermo agli accordi aperti, non feci null'altro che imparare tecniche legate ai soli e l'improvvisazione, male poi, perchè non basare le improvvisazioni sugli accordi oggi lo trovo un errore, praticamente riuscivo a farti dei bei soli e poi ti suonavo male brani come The House of the Rising sun, che obbiettivamente è semplicissima da suonare, 5 accordi semplicissimi e un mini barrè, però devo dire che tutt'oggi, arpeggiare quella canzone a plettro non è proprio immediato, può portare a facili errori di distrazione :laughing:.
Al chè arrivai ad un momento che dissi ora basta con gli assolii, cerchiamo di impratichirci con il resto e da lì iniziai a mettermici veramente d'impegno, anche se rallentato da GAS varie! Ecco, se quel primo anno e mezzo avessi avuto l'acustica, penso che sarei stato molto più competente, proprio per via che non avrei dato di matto con gli assoli e avrei intrapreso anche altre cose!

Il discorso del fingerstyle è un discorso a parte, ormai bene o male le lacune che ebbi la prima annata le ho colmate, il fingerstyle no perchè ho sempre preferito il plettro alle sole dita, poi ho scoperto un canale youtube di una ragazza spagnola con master vari di flamenco in conservatorio, mi sono completamente appassionato da come suona in fingerstyle che mi è venuta voglia di colmare quella lacuna!
Ut queant laxis

Donatello Nahi

Citazione di: Ombra/luce il 29 Giugno, 2021, 06:41 PM
Citazione di: robland il 29 Giugno, 2021, 10:43 AM


Ti ho già detto che hai degli amici strani sì?   ;D
Prima quello che si vergogna se sfoggia lo strumento economico, ora quelli delusi nel non vederti fare fingerpicking fatto bene... dove sei al GIT di Los Angeles?  :D
(Ora mi sa che si chiama MI).
Scherzi a parte, anche se io non ero fissato con la solista (meglio i riffettoni che suonare una noticina alla volta in una parte angusta del manico), anch'io ho tuttora un livello molto più basso su cose tipo gli arpeggi. Infatti quando vedo i chitarristi classici o acustici arpeggiare usando bene tutte le dita della mano destra piazzate su tutte le corde, resto sempre impressionato! Pure quando fanno cose considerate semplici. E infatti sono un po' impacciato ogni volta che si tratta di arpeggiare. Ma sto cercando di recuperare!
No ma parlo in generale del primo anno e mezzo a cui mi riavvicinai alla chitarra, praticamente partii a bomba con gli assoli senza intraprendere i fondamentali, che siano gli accordi, strumming o il fingerstyle, quasi ero fermo agli accordi aperti, non feci null'altro che imparare tecniche legate ai soli e l'improvvisazione, male poi, perchè non basare le improvvisazioni sugli accordi oggi lo trovo un errore, praticamente riuscivo a farti dei bei soli e poi ti suonavo male brani come The House of the Rising sun, che obbiettivamente è semplicissima da suonare, 5 accordi semplicissimi e un mini barrè, però devo dire che tutt'oggi, arpeggiare quella canzone a plettro non è proprio immediato, può portare a facili errori di distrazione :laughing:.
Al chè arrivai ad un momento che dissi ora basta con gli assolii, cerchiamo di impratichirci con il resto e da lì iniziai a mettermici veramente d'impegno, anche se rallentato da GAS varie! Ecco, se quel primo anno e mezzo avessi avuto l'acustica, penso che sarei stato molto più competente, proprio per via che non avrei dato di matto con gli assoli e avrei intrapreso anche altre cose!

Ma infatti é un errore che in tanti commettiamo....si dovrebbe iniziare con un corso base...e poi studiare la chitarra ritmica(che poi é predominante...anche se poi il nome é un po svagliato perché anche un assolo é ritmica)

Ombra/luce

Citazione di: Donatello Nahi il 29 Giugno, 2021, 08:42 PM
Ma infatti é un errore che in tanti commettiamo....si dovrebbe iniziare con un corso base...e poi studiare la chitarra ritmica(che poi é predominante...anche se poi il nome é un po svagliato perché anche un assolo é ritmica)
Esattamente! Infatti se mi troverò mai a dover consigliare a qualcuno che vuole iniziare gli racconterò questa mia storia, anche se probabilmente gli entrerà da un orecchio e uscirà da un altro, perchè si sa, all'inizio si è in piena e a smuovere sono i sogni ad occhi aperti, chiaro che uno sogna di suonare gli assoli o cose strettamente legate alle elettriche quando inizia, se è appassionato di rock. Ma l'elettrica va benissimo anch'essa per cominciare, l'importante però è avere un metodo e non trovarsi allo sbando proprio per via delle innumerevoli porte che l'elettrica apre, quindi il rischio di trovarsi a fare tutto un pò con una marea di lacune c'è.
Poi ovvio, anche con l'acustica e la classica si fanno gli assoli, però il rockettaro appassionato ovviamente accomuna l'assolo nel termine più stretto all'elettrica più che alla classica o l'acustica, quindi queste ultime risultano strumenti che non aprono tutte queste possibili porte e che possono aiutare a concentrarsi miratamente su altri fondamentali senza trovarsi ad andare a zonzo da un concetto a un altro di continuo!
Ut queant laxis

robland

Ombra, io non ho il coraggio, provaci tu con l'acustica e poi mi dici com'è.

Salta i primi 30 secondi:

https://www.youtube.com/watch?v=/NTxBy_y5sxk

Ombra/luce

Citazione di: robland il 30 Giugno, 2021, 03:21 PM
Ombra, io non ho il coraggio, provaci tu con l'acustica e poi mi dici com'è.

Salta i primi 30 secondi:

http://www.youtube.com/watch?v=/NTxBy_y5sxk
Bellissima! Con grande piacere, appena ho un attimo mi ci metto! Ma non mi sembra complesso il fingerstyle, anzi, così a guardarlo mi sembra che pizzichi, oltre alla corda di basso, altre due corde assieme, che è la stessa cosa che fai nella versione fingerstyle di Stairway to Heaven sul SOL e LAm alla fine del giro. Perlomeno così mi sembra, non è affatto complesso, nemmeno gli accordi! Oddio, riguardando non riesco a capire se usi il dito 1 e 2 insieme per pizzicare due corde o meno.. devo studiarmi per bene il video, stasera come torno a casa lo vedo per bene! La dritta del fingerstyle è che come fai tua una tecnica poi la ritrovi in tante altre canzoni e quindi le gestisci immediatamente, praticamente ti curi solo degli accordi, perchè quella specifica tecnica con la mano destra la padroneggi già da altri brani! Col plettro invece è un pò diverso, per gestire certe plettrate devi esercitarti molto di più, soprattutto nei salti di corda.
Ut queant laxis


Ombra/luce

No, non pizzicava due corde insieme, comunque lo stesso, non è complicato da fare alla fine, è da prenderci solo mano un pò la prima volta, come tutte le tecniche di fingerstyle trovate fino ad ora, ovvero che, dal momento che ti entrano in testa e acquisisci memoria muscolare ti vengono sciolte ogni qual volta che te le ritrovi in qualsiasi altro brano. Ti faccio un esempio, ti ricordi il fingerstyle dell'Ave Maria semplificato che ti feci vedere come esercizio nell'altro topic? Ci sono una caterva di brani che sfruttano l'arpeggio in quella maniera, quindi dal momento che ti viene a occhi chiusi tu padroneggerai subito quei brani sotto il lato mano destra, La Canzone dell'amore perduto di De Andrè è arpeggiata alla stessa identica maniera, esempio su tanti. Questa è la dritta del fingerstyle a mio parere!
Prova a imparare questa che è semplice semplice e anche piacevole da suonare, per quanto una versione basica, quella tecnica la ritrovi in tantissime altre canzoni.
Ut queant laxis

robland

Citazione di: Ombra/luce il 30 Giugno, 2021, 07:13 PM
No, non pizzicava due corde insieme, comunque lo stesso, non è complicato da fare alla fine, è da prenderci solo mano un pò la prima volta, come tutte le tecniche di fingerstyle trovate fino ad ora, ovvero che, dal momento che ti entrano in testa e acquisisci memoria muscolare ti vengono sciolte ogni qual volta che te le ritrovi in qualsiasi altro brano. Ti faccio un esempio, ti ricordi il fingerstyle dell'Ave Maria semplificato che ti feci vedere come esercizio nell'altro topic? Ci sono una caterva di brani che sfruttano l'arpeggio in quella maniera, quindi dal momento che ti viene a occhi chiusi tu padroneggerai subito quei brani sotto il lato mano destra, La Canzone dell'amore perduto di De Andrè è arpeggiata alla stessa identica maniera, esempio su tanti. Questa è la dritta del fingerstyle a mio parere!
Prova a imparare questa che è semplice semplice e anche piacevole da suonare, per quanto una versione basica, quella tecnica la ritrovi in tantissime altre canzoni.


In quel video che ti ho linkato la tecnica è ben spiegata, ma non mi sembra per niente di agevole esecuzione. Oggi ci provo!

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