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Che senso hanno ormai i negozi di strumenti

Aperto da guest2683, 30 Aprile, 2019, 11:33 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

guest2683

Al netto di osservazioni ovvie e scontate, e cioè che nei negozi puoi provare uno strumento, vederlo prima dell'acquisto ecc., mi chiedo da diversi anni che senso abbiano ormai i negozi di strumenti musicali, considerato che le offerte online sono imbattibili ed aperte se non a tutto il mondo, quanto meno all'Unione europea. Una rete vastissima disponibile online contro dei luoghi fisicamente ristretti, con del personale nell'80 per cento dei casi impreparato.

A giudicare dal fatto che li vedo ridimensionarsi di anno in anno, sembra che non abbiano proprio speranza. E anno dopo anno mi dispiace sempre meno.

Voi cosa ne pensate? Che esperienze personali avete coi vostri negozi di riferimento?

Elliott

Io sono cliente da negozio (tranne che per gli acquisti frivoli).

Sinceramente, (cert)i negozi on line hanno di più performante "solo" la disponibilità perché a livello di prezzi, spesso il noto negozio milanese (ed altri che ho come riferimento) sono più performanti.
Certo, nelle aree con  meno densità commerciale, la situazione è diversa e li, fanno davvero molta fatica.


Modalità provocazione ON

Detto ciò, sarei contento chiudessero tutti. Vorrei vederli quelli che "sfruttano" i negozi per provare tutto il catalogo e poi vanno ad acquistare nei negozi on line.





dr_balfa

uno l'usato garantito, nel negozio compri strumenti usati e hai la garanzia.

Se vuoi cambiare strumento spesso puoi dare il tuo indietro senza sbatterti per cercare di rivenderlo.

Incontri altre persone e ti scambi due chiacchiere.

Poi la chitarra è un discorso (la puoi spedire) un pianoforte a coda la vedo dura :D.

Ma quello che secondo me sta mettendo in crisi i piccoli negozi, oltre a non vendersi più gli strumenti come una volta, sono proprio i produttori con ordini minimi e obbligo di acquisto di strumenti che già sai che dovrai svendere perché fuori mercato per la tua clientela.

Poi c'è sempre il bonus quando tuo figlio ti prende la chitarra, o ti sfratta per altri motivi,  puoi sempre andare in negozio e suonare con la scusa di provare la chitarra.  :lol: :lol: :lol:
Prima o poi imparerò a suonare....

Mimmolo

Il rispetto per persone che hanno investito la loro vita in questo bel mestiere.
Oggi tutto si butta rincorrendo offerte e novità e così sembra inevitabile che questa realtà debba farò stesso destino ma dietro ai pochi punti percentuali di sconto, molto eventuali, che si possono spuntare si perderebbero, per me, belle amicizie magari vecchie di decenni o magari più giovani, nuove conoscenze e scambi di idee sulle nostre passioni.
Benissimo i forum come questo ma per noi che siamo cresciuti senza smartphone, conosciamo il valore della socialità, valore messo in pericolo da una società troppo "on Line"

johnny

Citazione di: JourneyMan il 30 Aprile, 2019, 11:33 AM
Voi cosa ne pensate? Che esperienze personali avete coi vostri negozi di riferimento?
Secondo me c'è da distinguere tra negozi (fisici e online) italiani ed esteri.
Ti parlo della mia personale esperienza.
Esperienza pessima con un negozio (un negozio affermato e famoso) della mia zona. Per non dire schifosa. Ti dico soltanto che quando acquistai una chitarra (da questo negozio), una "bella" chitarra, il titolare me la consegnò dentro un sacchetto di plastica, tipo quelli del supermercato. Ho detto tutto. Non vado oltre riguardo questo negozio che è meglio. Spero che sia solo una eccezione e che in altri negozi non succedano queste cose.
La maggior parte dei negozi italiani sono davvero poco forniti, per quanto riguarda chitarre, amplificatori, pedali ecc., ci trovi solo determinate marche. Tant'è che la chitarra che è in arrivo non l'ho trovata in nessun negozio fisico e online italiano. L'ho dovuta prendere per forza dall'estero.
È per questo che secondo me i negozi italiani, a causa di quello che ho detto, non hanno senso di esistere, o comunque poco. Manca la mentalità, e purtroppo i soldi per gli investimenti. Almeno per i negozi della mia zona.
Magari se fossi di un'altra zona o di un altro Paese avrei detto tutt'altre cose.
"Home is in here [toccando le tempie]. Where you live is just a geographical preference." Lemmy Kilmister.


Cris Valk

Ho la fortuna di avere a meno di un ora di strada un grande negozio, che anno dopo annoso evolve o ridimensiona.
Premetto che io ormai con la chitarra ci faccio poco, e quindi io parlo sul versante attrezzature da studio,mixer, impianti live ecc...
Ebbene il commesso è molto competente e mi da l'opportunità di provare impianti interi, farmi toccare mixer anche rari, e inoltre farmi ulteriori sconti... Inoltre adoro parlare con i "colleghi"... sceglierei l'online solo su certi prodotti che non hanno...
Inoltre se vedo qualcosa online, prima vado a vedere se lo hanno in tal negozio così lo ho subito, lo provo e ascolto i pareri, come prezzi sempre ottimi al limite ci smeno un po' di benzina ma preferisco così almeno mi faccio un giro.
In negozi piccoli purtroppo il prezzo è molto maggiorato e ci vado solo per robe economiche o usati...
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

Bedrock

Onestamente quel 10% in più, neanche tutte le volte, lo do spesso volentieri.
I rapporti umani con i negozianti, spesso appassionato come noi, e con gli altri clienti che si incontrano e conoscono solo in questi posti hanno per me valore.
Compro anche online, ma spesso preferisco il negozio sia per la banale muta di corde che per la chitarra.
Tutte le mie chitarre che ho acquistato nuove vengono da negozi fisici, Parker ibanez Gibson Fender etc etc
::)


Max Maz

Citazione di: Elliott il 30 Aprile, 2019, 11:47 AM
Io sono cliente da negozio (tranne che per gli acquisti frivoli).

Sinceramente, (cert)i negozi on line hanno di più performante "solo" la disponibilità perché a livello di prezzi, spesso il noto negozio milanese (ed altri che ho come riferimento) sono più performanti.
Certo, nelle aree con  meno densità commerciale, la situazione è diversa e li, fanno davvero molta fatica.


Modalità provocazione ON

Detto ciò, sarei contento chiudessero tutti. Vorrei vederli quelli che "sfruttano" i negozi per provare tutto il catalogo e poi vanno ad acquistare nei negozi on line.





:quotonegalattico:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


luvi

Gli unici negozi che imho meriterebbero davvero di non chiudere sono quelli tenuti da appassionati dello strumento e della musica, ovvero pochi (da sempre, specialmente in Italia) e sempre meno (in generale).

Se le decisioni vanno prese senza poter contare su nessuno a ivello di consigli sull'acquisto, nè tantomeno su un'assistenza qualificata post-vendita, ben vengano gli impersonali negozi online, con i relativi ed innegabili vantaggi sui prezzi e gli eventuali svantaggi in caso di problemi da risolvere...  :hey_hey:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Elliott

Tu luvi, hai toccato un punto cge va nel profondo e che mi sentirei di allargare ad altre categorie che, come la musica, hanno come clienti appassionati e non consumatori

luvi

Citazione di: Elliott il 30 Aprile, 2019, 03:16 PM
Tu luvi, hai toccato un punto cge va nel profondo e che mi sentirei di allargare ad altre categorie che, come la musica, hanno come clienti appassionati e non consumatori

Sono completamente d'accordo, Gianni...

Ho avuto occasione, anni orsono, di effettuare dei tour di dimostrazioni in vari negozi europei e di visitare di conseguenza, da musicista e da imprenditore allo stesso tempo, alcuni di quei preziosi ed insostituibili "circoli di crescita musicale" nei quali la vendita era soltanto uno dei fini e a volte nemmeno quello primario (una contraddizione in realtà soltanto apparente).
Era prima della maledetta grande crisi economica che ci ha portato dove siamo ora, per cui non so che fine abbia fatto la maggior parte di essi. Fatto sta che l'aria che si respirava in certi piccoli ambienti intrisi di strumenti e di musica vissuta, con musicisti assorti ad ascoltare il proprietario che illustrava loro le caratteristiche degli strumenti che si vantava di avere in bottega era assolutamente impagabile!
Decisamente nulla di paragonabile alla distaccata, asettica, a volte perfino ostile atmosfera con la quale si deve avere a che fare in certi grandi "empori dello strumento musicale" nei quali un'impaziente conversazione quasi sempre incentrata su luoghi comuni dettati dall'incompetenza di chi soltanto qualche tempo prima si occupava magari di prodotti farmaceutici o di biciclette, è l'unico servizio che ci si possa aspettare, per di più vincolato alla dichiarazione di intenzione immediata di acquisto...

Francamente, non sento proprio la mancanza di negozi come questi.  :firuli:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Bedrock

Citazione di: luvi il 30 Aprile, 2019, 02:55 PM
Gli unici negozi che imho meriterebbero davvero di non chiudere sono quelli tenuti da appassionati dello strumento e della musica, ovvero pochi (da sempre, specialmente in Italia) e sempre meno (in generale).

Se le decisioni vanno prese senza poter contare su nessuno a ivello di consigli sull'acquisto, nè tantomeno su un'assistenza qualificata post-vendita, ben vengano gli impersonali negozi online, con i relativi ed innegabili vantaggi sui prezzi e gli eventuali svantaggi in caso di problemi da risolvere...  :hey_hey:

Io mi sento un fortunato.
Da sempre a Roma ho trovato ambienti in alcuni casi familiari in altri ben più "importanti" in termini di dimensioni, dove ho avuto supporto nel momento della scelta e, ancor più importante, dopo l'acquisto.
Di anni ne son passati tanti, alcuni han chiuso, altri hanno aperto, altri sono cambiati profondamente, ma non mi posso dimenticare del piccolo MusilcalStudio di Franco Altissimi, dello storico Bandiera, di Cherubini di tanti anni fa, e negli ultimi anni dei ragazzi di Tomassone Roma e di Daniel di PlayMusic.
Ho avuto la fortuna di conoscere tanti appassionati, tanti bravi chitarristi e prendere ben poche sole e in posti diversi da questi che ho frequentato, e che frequento, con grande piacere  ::)

guest2683

Distinguo le mie esperienze personali e una situazione che sembra diventare oggettiva.

Sul primo punto, sono contento che molti di voi abbiano stabilito rapporti di fiducia con determinati negozi. Nella mia esperienza sporadica trentennale, nulla del genere è accaduto. Anzi, il contrario. Per lo più: personale incompetente, proprietari distratti o scortesi, disorganizzazione cronica, scarsa disponibilità, tanta approssimazione. In generale: nulla che mi faccia venir voglia di tifare per loro contro il commercio online. Mi dispiace per le loro famiglie piuttosto; così come dispiace per me, che prediligo il contatto umano, a costo di sbattermi per trovare parcheggio, prendere permessi a lavoro e pagare un po' di più. Nessun problema a fare questo se poi avessi la fortuna di avere a che fare con la gente giusta.
Ma non è andata affatto così.
Alla fine ho preferito comprare il 95 per cento della mia strumentazione senza contatti diretti. Via mail hanno tutto il tempo di risolvere i loro intoppi senza che io debba "pagarli". Esempio: stamattina ho preso un permesso a lavoro per andare in un noto negozio, in una città in cui spostarsi è un disagio in sé, a vedere due piccoli ampli che sul loro sito internet risultavano entrambi disponibili. Beh, non avevano nessuno dei due. Fossi stato io il commerciante 1- mi sarei sotterrato per la vergogna 2-avrei fatto un mega cazziatone a chi di dovere 3- mi sarei inventato qualunque scusa e uno stratagemma per indurre il cliente a tornare invece di non metterci mai più piede.
Invece non gliene fregava niente. E infatti il risultato è che questo importante negozio oggi è grande meno della metà di com'era dieci anni fa.
Altri dieci anni, anche meno, e addio.

Provo a trarne una lezione oggettiva generale: oggi un negozio di qualunque cosa, ma soprattutto di strumenti (la musica è emozione più dell'idraulica o di altro) deve essere un posto davvero speciale che offra qualcosa che internet non potrà mai avere. Deve avere un sito internet molto ben fatto, un personale preparato, una cortesia esemplare.

Così non sarà per molti, quindi a uno a uno chiuderanno e rimarrà solo qualche eccezione. Per quanto mi riguarda, non sarà stato per colpa di qualcosa di ineluttabile, ma se la saranno cercata.


Max Maz

Contino ingenuamente a sperare che i thomann spariscano presto.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


snaporaz

Non potrei mai comperare uno strumento musicale online, senza vederlo, toccarlo e/o annusarlo. ::)
E infatti, negli ultimi 65 anni, non l'ho mai fatto. :etvoila:

Gibson Les Paul Studio Pro Anniversary, 2014 - Squier Classic Vibe Stratocaster® '60S, 2017 - Cort Gold D6 Natural, Dreadnought, 2017 - Hofner 182 E2 Solid Bass Guitar, 19

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