Che ne pensate dei Talent Show?

[mimmo]

Ancora una volta la penso come te.
Al contrario Max invece non capisco certi atteggiamenti che, se non traviso, mi paiono un pochino prevenuti.
Non guardarlo é un diritto sacrosanto ma giudicarlo senza farlo mi sembra un azzardo.
Che poi sky non è che sciorini tutta sta pubblicità, e ti dà anche il tempo rimanente al rientro nel programma quindi se mi annoia mi alzo e faccio altro.
E se vogliamo proprio entrare nel merito delle pubblicità occulte sono minime, qualche macchina e non so che altro.
Magari bisognerebbe valutare l'incidenza della influenza dei comportamenti delle masse ma sinceramente lo guardo per la musica e niente altro

[Max Maz]

Mimmo ho visto qualche puntata a tema musicale, fotografico e culinario.
Ora evito  per i motivi di cui sopra ma non penso che gli altri debbano seguire il mio esempio.
Ho soltanto espresso un'opinione tanto soggetiva quanto ponderata.

[Moreno Viola]

Siamo finiti a giudicare il programma e non a confrontare le nostre opinioni sui concorrenti.

Direi di separare la discussione e incollare gli ultimi interventi nel topic sui "Che ne pensate dei Talent Show".

Cosa dite?

[Max Maz]

Vada pure dotto' 

[AlbertoDP]

Siamo finiti a giudicare il programma e non a confrontare le nostre opinioni sui concorrenti.

Direi di separare la discussione e incollare gli ultimi interventi nel topic sui "Che ne pensate dei Talent Show".

Cosa dite?

Non saprei, io non sopporto i talent. La mia opinione vale solo per questo programma e per l'evoluzione che ha avuto. Se fosse come la prima edizione, non lo guarderei mai 

[Moreno Viola]

Mi sembrava più corretto dividere vista l'intenzione iniziale di Mimmo che era appunto quella di scambiare impressioni con chi come lui segue con interesse il programma.

[Fidelcaster]

Non ho mai visto un talent e ho letto solo le prime due pagine del thread, intervengo solo per dire che dubito che qualsiasi talent possa essere più dannoso dell'opinione di Dave Grohl riportata nel primo thread, più o meno equivalente a "non studiare, non incuriosirti di ciò che non ti è familiare, non ascoltare l'opinione di chi ne sa più di te, limitati a divertirti nel modo più elementare possibile e, se dedideri che la musica diventi la tua professione, a sperare nel colpo di fortuna". Atroce.

[Moreno Viola]

Potrebbe anche essere che il discorso di Grohl vada in quella direzione, ma personalmente l'ho interpretato come un atto di accusa nei confronti di chi giudica basandosi su un obbiettivo da raggiungere ovvero trasformare il concorrente in un prodotto già bello e confezionato.

Però ripeto io non conosco il programma se non in maniera superficiale.

[mimmo]

Come dicevo, anche io detesto i talent show, i concorrenti sono consciamente e accondiscendemente alla mercé di giudici più o meno competenti e partecipano a combattimenti tra galli, possibilmente sanguinari.
Non é che xfactor sia un convento di frati, però ci sono talmente tanti bravi professionisti, dei quali molti sono bravi musicisti, che non si prestano a cadute di stile e comportamenti di basso livello.
Tutto qui.
Sono gli uomini e le donne che lavorano a rendere le cose migliori, o peggiori

[Moreno Viola]

Come dicevo, anche io detesto i talent show, i concorrenti sono consciamente e accondiscendemente alla mercé di giudici più o meno competenti e partecipano a combattimenti tra galli, possibilmente sanguinari.

Ecco hai centrato il punto.
E' proprio l'aspetto che non mi piace e tu lo hai descritto perfettamente come un combattimento tra galli, ma non sono convinto che chi partecipa sia totalmente consapevole di cosa potrà succedere una volta uscito dal luogo della battaglia.
Faccio un esempio.

[AlbertoDP]

Potrebbe anche essere che il discorso di Grohl vada in quella direzione, ma personalmente l'ho interpretato come un atto di accusa nei confronti di chi giudica basandosi su un obbiettivo da raggiungere ovvero trasformare il concorrente in un prodotto già bello e confezionato.

Prendo spunto da questa frase per una breve riflessione. Premetto che condivido la preoccupazione per un mondo (non solo musicale), in cui il fine è sempre trovare un "prodotto già bello e confezionato". Però, mi vorrei interrogare anche sul perché, a volte, anche persone con reale talento (appunto) e lavoro alle spalle si riducano a partecipare a programmi il cui fine "artistico" è dubbio o, perlomeno, non ne è la ragion d'essere principale.
Quello che Grohl non dice, o non sa, è che il mondo in cui sono cresciuti i Nirvana non esiste più. Fino a qualche tempo fa, nel sito della Sub-pop (etichetta indipendente che ha lanciato i Nirvana), c'era la scritta "non si accettano demo". Fate un giro per tutte le etichette indipendenti, la cosa più accomodante che può capitare di trovare è "mandate pure il demo, anche se è probabile che finisca nel cestino". Vent'anni fa c'erano indirizzi appositi per inviare i demo, poi sono passati a dire che tanto non li avrebbero ascoltati. Ora è talmente dato per certo che nessuno li ascolterà, che in molti hanno tolto anche i warning: tanto lo sanno già tutti che non serve a nulla mandare i demo.
Ma non solo, persino i siti che si occupano di musica "indie" ormai ti dicono la stessa cosa. Questo è tratto da // Drowned In Sound uno dei più famosi, ed è il meno intimidatorio:
"Our editor - who's the only full-time member of staff - gets upwards of 700 press releases deluging his inbox on a daily basis. Try your luck, you never know, he might even be in a good mood (That's doubtful! - Ed)."
Quindi, come si arriva all'attenzione di qualcuno?
1.   Perché sei bravo, ti impegni e hai tanto sedere
2.   Perché sei bravo & conosci qualcuno già introdotto (o ne sei parente, ecc...)
3.   Perché ti sei già fatto un giro di fans tale che non possono ignorarti.
Relativamente al punto 3., sappiamo al giorno d'oggi cosa significa: youtube. Il che, per certi aspetti, è il contrario di ciò che un certo tipo di musica richiede (ve li immaginate i Nirvana a postare i video su youtube?). L'alternativa "suonare nei locali", sappiamo benissimo essere inesistente, perché non ci sono locali che fanno suonare (se non "cover band").
Quindi, cosa fa una persona che vuole davvero vivere di musica, che la ama talmente da non poterne fare a meno? A volte, prova anche un talent.

P.S. Un "prodotto già bello e confezionato" è anche l'unica ragione per la quale una casa discografica ormai arriva a produrre qualcuno.

[Max Maz]

  Alberto. 

[Moreno Viola]

Il tuo punto di vista non è soltanto palesemente realistico ma anche particolarmente valido in quanto suffragato da fatti ed esperienze.

Mi sento però di dire che le eccezioni ci sono persino in Italia.

Qualche mese fa io ho acquistato il CD di una band nostrana che suona relativamente spesso dal vivo e che non mi sembra scesa a nessun tipo di compromesso per arrivare a quel primo obbiettivo che è incidere un album.

Ovviamente questo gruppo non ha neanche lontanamente il riscontro che avrebbe ricevuto durante quel "quarto d'ora lungo un anno" che non si nega a nessuno, se avesse partecipato a X-Factor, ma forse sulla lunga distanza raccoglierà più frutti e soddisfazioni mantenendo il proprio status di band di nicchia e mettendo piano piano un piede davanti all'altro.

Questo gruppo si chiama West Fargo.

Certo non c'è nessuna rivoluzione nel loro disco, ma proprio per questo li ammiro ancora di più, perché forse sarebbe servito poco (ovvero accettare i consigli di qualche produttore illuminato) per trovarsi ad aprire per qualche grosso nome e magari entrare nel grosso giro, se non dalla porta principale, da un ingresso riservato a quelli che cominciano a contare.

Io non ce l'ho con il mezzo che rimane pur sempre un semplice strumento, ma con l'uso che se ne fa.

Se un qualche reale appassionato di musica come probabilmente sono gli stessi giudici di X-Factor (e non dubito che Manuel Agnelli e Morgan lo siano) invece di accettare l'ingaggio a molti zeri che gli offre la produzione lottassero per mandare in TV ad un orario accettabile un programma un po' all'antica dove si promuove la musica e non tutte le eventuali dinamiche collaterali, sono convinto che proprio per il potere della televisione, il pubblico comincerebbe a nutrire maggiore interesse per la sostanza e meno per la forma patinatissima.

Proviamo a immaginare se invece di realizzare dei provini su misura per un target preciso si partisse proprio dai demo e dalle esibizioni dal vivo e la gara si giocasse in campo neutro, senza giudici che influenzano l'opinione di chi guarda alle volte anche per mezzo di vili montaggi falsati, non avremmo un pubblico stimolato a farsi delle opinioni proprie e ad assaggiare gusti nuovi, invece che accettare il fatto che il gelato al pistacchio è buono perché lo ha detto l'esperto o presunto tale?

[Max Maz]

Gran bel ragionamento anche il tuo Moreno, peccato oggi mi risultati a forte tendenza utopica.   

[mimmo]

La valutazione di Alberto non sono in grado di condividerla perché ormai a 50 anni non sono più immerso nella musica quindi non conosco la situazione attuale anche se mi sembra onesta e veritiera.
Riguardo al resto penso che compromessi e libertà di pensiero siano stati il pane di un po' tutti gli artisti, se escludiamo isole felici.
Dal canto mio aspetto con curiosità domani per godermi un'altra puntata della mia trasmissione preferita