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Bruti, virtute e canoscenza

Aperto da Dustx85, 12 Marzo, 2016, 10:09 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Dustx85

Inizio questo topic, come al solito, scusandomi se dovessi risultare prolisso e sconnesso.

Quanto é importante per voi, anche non da musicisti, ma da semplici ascoltatori, avere un'ampia conoscenza musicale? Non vi é mai capitato di voler tornare in qualche modo vergini? O anche solo di voler riascoltare per la prima volta il vostro disco preferito?
A me capita spesso, ma ancora di piú é il desiderio di non aver piú 'paletti' che mi sono costruito involontariamente negli anni.
ora vorrei raccontarvi un po' la mia "crescita" musicale.
Ho iniziato ad appassionarmi alla musica grazie ad Elvis Presley, ricordo che ero molto piccolo e ho visto passare alla tv uno spezzone di video in bianco e nero di questo ragazzo che imbracciava una chitarra acustica enorme e il ritmo della canzone mi ha contagiato, probabilmente era Ready Teddy, e da quel giorno ho iniziato ad esibirmi per le vecchie del vicinato imbracciando una scopa di saggina e agitandomi su una cassa d'acqua rovesciata.
Poi un natale mia mamma regaló a mia sorella una radio con doppia cassetta e alcune mc tra cui gli early tapes dei beatles con tony sheridan. Ho ancora quella cassetta ed é ancora una delle mie registrazioni preferite.
Detta cosí sembrerebbe una crescita coi fiocchi, ma in realtá peró prima di ritrovarli sono passati anni. Essendo il minore ho subito quello che passava mia sorella, quindi take that e roba varia.. poi improvvisamente sono arrivati, quasi contemporaneamente, doors e pink floyd e da li la scoperta di gruppi piú duri come Led Zeppelin e Deep Purple.
In mezzo a tutto questo, MTV o videomusic che sia mi regalava i singoli dei R.E.M. che da Loosing my religion a Daysleeper mi sono sempre piaciuti.
C'é stato il periodo metal nel quale ho divorato Metallica,  Iron Maiden, Blind Guardian, Opeth e altro.
Poi ho scoperto e amato i Pearl Jam, sempre grazie a mia sorella, e da li non é piú stata la stessa musica. Nel mio periodo Jammer cercavo sempre qualcosa che suonasse come loro, ma sempre con scarsi risultati.
Grazie o per colpa di un caro amico ho iniziato ad ascoltare di tutto nell'ambito dell'alternative e nel contempo a provare una certa abberrazione nei confronti del metal (cosa che ho superato ultiamamente anche se sempre con qualche perplessitá a riguardo). Qualche anno dopo ho frequentato un "master" in giornalismo musicale e la mia conoscenza di quello che é stato é aumentata notevolmente e pure il modo di ascoltare la musica (almeno per un periodo). Ora mi ritrovo ad aver difficoltá nello scegliere la musica da ascoltare e soprattutto nell'affrontare la musica "nuova". Non sento niente di interessante, anzi di coinvolgente.
Vorrei davvero tornare vergine, entrare in un negozio, prendermi un Revolver o che so un Highway 61 rvst, o un disco dei Portishead, tornare a casa , mettere il cd o il vinile sul piatto e restare a bocca aperta e passare i mesi successivi a sviscerare ogni traccia. Mi piacerebbe avere il tempo di poterlo fare, ma forse anche questo fa parte del crescere...
Allora metto su Astral Weeks di Van Morrison che é l'unico disco, forse il mio preferito di sempre, che non ho mai sviscerato e non voglio nemmeno farlo, che mi sembra sempre fresco e nuovo, ed ogni volta é belissimo, ma é una toccata e fuga, non penso di averlo mai ascoltato piú di una/due volte di fila, e va bene cosí perché resterá la mia ancora di salvezza, perché so che quando non troveró niente che avró voglia di riascoltare ci sará sempre il vecchio Van a cullare le mie orecchie.

Max Maz

 :goodpost:

Molto interessante,  davvero.
Io  vivo da sempre nella sensazione di essere un'ascoltatore perennemente agli inizi.
Purtroppo,  nonostante sia  nato il giorno esatto in cui uscì Hey Joe di Jimi ho conosciuto il rock blues soltanto vent'anni dopo e la musica classica e jazz da una decina d'anni appena.
Diversamente da quanto scrivi mi sento ancora l'orecchio vergine e sempre disposto ad ascoltare. ::)

La sensazione che hai tu comunque la riconosco.
Vivo in ambito fotografico le stesse sensazioni che hai tu riguardo alla musica.
Dopo tanti anni di studio, letture, workshop, testi critici, editing ho sentito così tanto la necessità di resettare che mi sono preso almeno un anno sabbatico.
Staremo a vedere.  ::)
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Fidelcaster

Post interessante, Dustx85, anche se quasi illeggibile: metti punto e a capo ogni tanto  :please: :D

Comprendo ciò di cui scrivi, la nostalgia per la meraviglia che qualsiasi ascolto produceva in me quando, da piccolo, iniziai ad interessarmi alla musica. D'altro canto penso sia naturale che ogni esperienza musicale mi abbia allontanato sempre più da quello stato "virginale", e se ci sono cose che non ascolto più volentieri, è anche proprio perché le ho ascoltate!  :etvoila:



:ditanaso:

PaoloF

Per quanto mi riguarda, mi sono avvicinato che ero già grandicello ai generi che ascolto ora, quindi per quanto mi riguarda subisco ancora un po' il fascino della sorpresa.
Quello che però mi riesce difficile, da un po' di tempo a questa parte, è sentirmi coinvolto in quello che ascolto.
Molte cose possono colpirmi dal punto di vista tecnico, o "didattico", ma poche mi coinvolgono a livello di pancia.
Se la prima è una ricerca più semplice, la seconda è molto più difficile, ed è per questo che probabilmente, negli ultimi mesi, mi sono un po' arenato sui soliti ascolti.

Dustx85

Citazione di: PaoloF il 13 Marzo, 2016, 02:00 PM
Quello che mi riesce difficile, da un po' di tempo a questa parte, è sentirmi coinvolto in quello che ascolto.
Questo é quello che avrei potuto dire in due righe invece di raccontare la storia della mia vita. In soldoni sta tutto qui... :quotone: :thanks:

Vu-meter

Se non ho capito male, stiamo parlando della perdita di un coinvolgimento emotivo che da giovani vivevamo fortissimo nei confronti della musica e che ora va sopendo.

Se ho compreso il punto, penso sia fisiologico. L'età che avanza comporta una maggiore consapevolezza e le cose che ci formano come persone adulte, ci plasmano anche sul fronte musicale ed emotivo.

Secondo me, più che una maggiore conoscenza musicale , è proprio l'età. Credo a questo perchè lo vedo succedere anche in chi non suona affatto, per cui in queste persone non ci può essere una incidenza della conoscenza musicale.


Sempre se ho capito il punto, il mio sogno sarebbe  quello di riattivare quell'entusiasmo che avevo molti anni fa, me senza perdere il resto della maturazione sul piano personale; cioè sia la botte piena che la moglie ubriaca ..  :D


PS: Topic molto, molto interessante !!  :goodpost: :goodpost: :goodpost:
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zap

Ascolto raramente la musica...sono malato?
A dir la verità ascolto solo quello che suono io  :firuli:


Dustx85

Citazione di: zap il 13 Marzo, 2016, 06:02 PM
Ascolto raramente la musica...sono malato?
A dir la verità ascolto solo quello che suono io  :firuli:

Questa é la soluzione che mi piacerebbe adottare quando mi intestardisco nel voler trovare qualcuno con i suoni di tizio, l'attitudine di caio ecc..
Solo che in quanto a songwriting faccio pena..

zap

Non sono un songwriter,ma quando imbraccio la chitarra,difficilmente suono qualcosa di conosciuto o del genere a me più congeniale,per dire..stamattina mi è capitato di rifare il canto di 'vacanze romane' dei matia bazar.Insomma,basta che soddisfi la mia fame di...musica,va quasi tutto bene.

maestro ciminiera

Sai stavo pensando di aprire un topic del genere anche io. Come dice VU, non possiamo pretendere che a ...anni (non voglio dire la mia età) abbiamo lo stesso impulso verso la musica che avevamo a 18 anni. Ad esempio oggi riesco a sentire la musica in macchina e quando sono solo, circa dieci minuti al giorno, a 18 anni mi sedevo intere serate e nottate da solo in cuffia ad analizzare e sentire i dischi più e più volte. Aggiungo alcuni pensieri; una volta se andava bene sentivo un Lp nuovo ogni una o due settimane, la fruizione di quel disco era totale, leggevi le note, conoscevo ogni singolo musicista, cosa che oggi, complici anche i caratteri dei Cd, minuscoli rispetto agli lp. non mi è più possibile. Inoltre, forse, è anche cambiata la mia posizione rispetto alla musica..lo confesso, appena sento un brano, inizio a pensare a come arrangiarlo. a come potrei risuonarlo con le mie band, e dimentico il lato emozionale. Aggiungo che la musica nuova non mi piace molto, e qui vi prego di non aprire polemiche. Ma la verità di fondo è che, come diceva Truffaut, la cosa più bella dell'adolescenza è che tutto quello fai lo fai per la prima volta.

Dustx85

Esatto, io forse mi sono illuso che conoscendo con ampio spettro le varie sfumature di rock e dintorni (qualcosa di jazz) la mia mente sarebbe stata piú pronta al nuovo, ma forse non é cosí.. peró mi viene da dire che oggi di realmente nuovo (almeno nell'ambito del genere) non c'é niente..
recentemente l'amico di cui parlavo nel topic, mi ha consigliato tre dischi secondo lui veramente notevoli. Ho provato ad ascoltarli ma proprio non riesco ad andare al di la del "beh questo potrebbe essere un disco del'6x.."
Invidio la sua apertura a queste e qualsiasi nuova uscita, ma a me sembrano mancare di "veritá"..
tra i pochi artisti "giovani" a cui mi sento affine (anche se la qualitá dei dischi non é sempre la stessa, o per gusti a volte sono un po' distanti da me) ci sono Arctic Monkeys, Vampire Weekend, Arcade Fire, Tv on the radio, james blake (che odiavo ai primi ascolti), Bon Iver..
Ripeto non sfornano capolavori ma ci sento quel quid di particolare che altre band secondo me non hanno.. tra i meno giovani ci piazzerei Placebo, Elbow e Wilco (anzianotti quasi), che sono quasi coetanei di quella musica che mi ha fatto appassionare da ragazzino, il resto é un salto nel passato..

Grand Funk

Il mio primo disco che sentivo da ragazzino nel mangiadischi era il 45 giri Need Love dei Vanilla Fudge, poi sono passato ai 33 il primo Iron Butterfly " In a Gadda da Vida " poi Led Zeppelin, Deep Purple, Grand Funk R. ecc. ecc. di musica in quegli anni ne usciva tanta venivano pubblicati album ogni settimana c' erano due tre uscite, come tornavo dal lavoro subito a sentire dischi e la sera dopo cena cuffia e ancora musica sdraiato sul letto, ora ascolto musica prevalentemente in auto e in casa mentre faccio le faccende ( non è il massimo... ) ma gli anni sono passati ( e tanti ) e la vita è più frenetica ( sigh ) diversa sicuramente a quegli anni e ( almeno io ) non riesco ad ascoltarla come prima.... 

Elliott

Spunto davvero molto interessante.

Conosco perfettamente la sensazione che descrivi e l'ho vissuta più volte.
Ad un certo punto credo di aver by-passato il problema e la soluzione l'ho trovata dove meno me l'aspettavo: andando a ripescare nel passato.

Il passato è pregno di produzioni interessantissime che non hanno avuto la longevità che hanno avuto altre produzioni. Ma questo non significa che siano meno validi di altre produzioni che continuano a vivere ed a raggiungere ogni nuova generazione che approccia al mondo della musica.

Penso ad esempio ai CAN e mi chiedo, dove sarebbero arrivati se avessero avuto un manager che avesse dato maggiore stabilità al gruppo. Penso ai Blue Oyster Cult se non avessero avuto un manager così ottuso da considerare penalizzante l'ingresso nella band da parte di una giovanissima Patty Smith (ve lo immaginate che gruppo?). Ma nonostante questi GAP, le loro produzioni (ed ho citato solo 2 casi ma l'elenco è interminabile) è di valore assoluto.

Fino ad una 20na di anni fa, i grandi artisti classici del passato, insieme a quello che la produzione contemporanea proponeva mi bastava perché c'era un immenso capitale da scoprire. Poi cominciai a provare la sensazione che descrivi tu ed allora, non potendo intervenire sul presente, cominciai a scavare nel passato ed ho scoperto il modo di rendere vergini le mie orecchie. ricordo l'immensa sorpresa di quando scoprii i Ten Years After, I Wishbone Ash, I Grand Funk, i Blackfoot (li conoscevo solo superficialmente). Poi via via allargai ad altri generi collaterali e confinanti e, sconfinando sconfinando...ho invaso altri territori che prima non comprendevo e/o che snobbavo.

Come in ogni aspetto della vita, la curiosità e la volontà di disgregare ogni nostro pregiudizo, sono le ali dell'entusiasmo


zap

CitazioneBlue Oyster Cult
Altro grande gruppo che avevo quasi dimenticato.

Guido_59

Prima di rispondere vorrei fare un applauso a elliot per avere citato i Can e i Blue Oyster Cult che credevo di conoscere solo io.
Riguardo al topic nei confronti della musica degli ultimi anni non provo lo stesso entusiasmo di anni fa ,perché forse sono cambiato io ,ma sopratutto e cambiata la musica ,ma raramente succede lo stesso.
se invece ascolto musica di tanti  anni fa provo lo stesso entusiasmo di allora.
e questa e la prova che la musica e cambiata molto più di me .
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