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Strumenti Musicali => Basso => Discussione aperta da: Grand Funk il 29 Luglio, 2016, 04:50 PM

Titolo: La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 29 Luglio, 2016, 04:50 PM
Premessa : dato che la sezione è un pochino ferma da un po' di tempo ho deciso di dedicare un poco del mio tempo ed energie a questo bellissimo strumento, capisco che nel forum siamo in netta minoranza, ma ci sono Jambler che potenzialmente potrebbero passare al " lato oscuro " spero che leggendo i vari topic la curiosità li spinga almeno a provare  ::)

                                                                             La Storia del Basso Elettrico

Il basso elettrico nasce in California nell' ottobre del 1951 ad opera di Leo Fender con il nome di Fender Precision Bass, somigliava ad una chitarra telecaster.
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi63.tinypic.com%2F14xm8ur.jpg&hash=e0694d51615ac2566b02219a94efbce6eb490800)
Logicamente accordato come il contrabasso ( MI-LA-RE-SOL ) l' idea di Fender era quella di fornire al contrabassista uno strumento con il suono potente e definito, e molto più comodo da trasportare rispetto al contrabasso, quest' ultimo fattore di primaria importanza.
I legni utilizzati per la costruzione in linea di massima sono gli stessi usati per la chitarra, anche la tipologia è uguale alla chitarra, cioè oltre al solid body, ci sono bassi semi acustici e acustici. 
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi67.tinypic.com%2F2zq8sab.jpg&hash=d4deba88d53dabb8192ddfc43c7ad77584e2ace9) (https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi68.tinypic.com%2Fiejr7r.jpg&hash=45be3ad4686eaa3d9f7c6c0487a8128ce5a78482)
Rispetto alla chitarra due particolari sono stati sviluppati dai costruttori che hanno riscontrato il favore dei bassisti, la tastiera fretless e l' elettronica attiva sui pick up ( i pick up come la chitarra possono essere sing coil o humbucker )
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi63.tinypic.com%2F4r6a0k.jpg&hash=b1364279a8bc19e91008968052d48f5ed448ec8e) (https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi64.tinypic.com%2F15i9280.jpg&hash=b47049a2cacbe1bbb12548a5409b2acfa3ab6372)
La tastiera fretless non ha una data storica precisa sulla sua creazione per il basso elettrico, questa tipologia si deve a qualcuno che tolse i tasti al suo basso ordinario riempendoli con una strisciolina di legno ( come fece il grande Jaco Pastorius, notare la strisciolina di legno chiara in modo da segnalare il tasto )
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi63.tinypic.com%2Fj5ld35.jpg&hash=26d8add1d171d60b122d009b61011d0081507d5f)
Questa tipologia di tastiera si diffuse a partire dagli anni '70 a riguardo c'è una curiosità di Leo Fender, quando un cronista gli chiese perchè non avesse pensato di proporre un modello di basso con la tastiera fretless, rispose..... " Ho creato la chitarra basso con i tasti per rendere precise le note suonate dai contrabassisti, perchè tornare indietro ? " in effetti il basso da lui creato si chiamava Precision....
L' altro particolare è l' elettronica attiva molto più diffusa sui bassi rispetto alla chitarra ( i modelli di nuova produzione ne sono tutti provvisti ) l' elettronica agevola molto la tecnica dello "slap"
Quì al contrario della tastiera fretless abbiamo una data di riferimento, per la prima volta fù proposta dall' azienda Music Man sul modello String Ray nel 1976.
Logicamente ogni costruttore propone una circuitazione personalizzata.
Negli anni '70 iniziarono le sperimentazioni dei bassi con più corde, l' Alembic produsse un basso a 8 corde basandosi sulla tecnica costruttiva della chitarra a 12 corde, ma solo sul finire degli anni '80 prese piede il mercato dei bassi a 5 e 6 corde.
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi67.tinypic.com%2F2wftw85.jpg&hash=3c6b44bbda6e25cb6af043f437295401b253eaa0) (https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi65.tinypic.com%2Fnqwb3r.jpg&hash=dfe440dec9e34972cb3688892ef7706e40d21998)

La storia termina quì, spero vi sia piaciuta, recentemente il basso lo stò "riscoprendo" e mi diverto molto a suonarlo, sicuramente i bassisti sono più richiesti rispetto ai chitarristi ( per un periodo ho suonato il basso in tre gruppi, poi purtroppo nel tempo due li ho lasciati, la moglie..... :aspettofuori: )
   


Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Max Maz il 29 Luglio, 2016, 06:27 PM
Bello ed interessante GF.   :reallygood:

Ma non contare su di me come bassista,  ho già abbastanza problemi con la chitarra  ::)
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 29 Luglio, 2016, 06:40 PM
Citazione di: Max Maz il 29 Luglio, 2016, 06:27 PM
Bello ed interessante GF.   :reallygood:

Ma non contare su di me come bassista,  hi già abbastanza problemi con la chitarra ::)

:laughing:

Ma dai.... con la chitarra te la cavi più bene ! lo hai mai provato un basso ? magari per curiosità......

Sono contento che ti è piaciuto il topic, grazie Max
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Max Maz il 29 Luglio, 2016, 06:42 PM
Mai provato Mauro,  il basso è una cosa seria.  :sisi:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Vu-meter il 29 Luglio, 2016, 06:44 PM
Bravissimo GF !!  :bravo2: :bravo2: :bravo2:

Devo dire che ho dato solo uno sguardo perchè a minuti ho una lezione .. ma appena posso me lo leggo ben benino !  :thanks: :thanks: :thanks:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 29 Luglio, 2016, 07:48 PM
Citazione di: Max Maz il 29 Luglio, 2016, 06:42 PM
Mai provato Mauro,  il basso è una cosa seria.  :sisi:

Non voglio convincerti..... ci scambiamo pareri sull' argomento, d' altronde il forum serve per questo.

Io sono nato come bassista ( avevo 14 anni ) poi negli anni ottanta ho preso in mano la chitarra " quasi seriamente " ( in casa mia la chitarra acustica c'è sempre stata e la strimpellavo ) ho parecchi amici che hanno fatto il contrario ( uno, il mio ex maestro ) tutti quanti mi hanno detto che passare dalla chitarra al basso è più semplice che viceversa, io approvo questa teoria, dato che le nozioni chitarristiche puoi portarle tranquillamente sul basso, esercizi di smanicamento, scale ecc. ( con due corde in meno ) diciamo che le nozioni di base ci sono, log. la cosa è difficile se vuoi arrivare a suonarlo come un bassista "puro", arrivare a quei livelli è dura ! ho il termine di paragone con mio figlio Blade, io ho ripreso in mano il basso quando lui ha deciso di imparare lo strumento, lui ha studiato lo strumento sotto tutti gli aspetti ( vari maestri e scuole ) per me arrivare al suo livello è praticamente impossibile, tecnicamente c'è un abisso, solo su una cosa forse riesco a stargli un pelino avanti, l' improvvisazione ( a lui piace quando faccio gli assoli di basso ) dato che io uso tutta la tastiera come sulla chitarra, mentre lui è più statico sulle posizioni.
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Max Maz il 29 Luglio, 2016, 07:58 PM
Quando dico è una cosa seria lo penso davvero.
Io non ho il rigore necessario altrimenti credo possa essere molto divertente e stimolante. 
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 29 Luglio, 2016, 07:59 PM
Citazione di: Vu-meter il 29 Luglio, 2016, 06:44 PM
Bravissimo GF !!  :bravo2: :bravo2: :bravo2:

Devo dire che ho dato solo uno sguardo perchè a minuti ho una lezione .. ma appena posso me lo leggo ben benino !  :thanks: :thanks: :thanks:

Grazie Vu,
Aspetto il tuo commento ( tu sei un potenziale, dato che hai accennato la simpatia per lo strumento....  ::) )

:thanks:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Elliott il 29 Luglio, 2016, 08:11 PM
Grazie GF...molto interessante  :reallygood: :thanks:

Il basso elettrico è uno strumento bellissimo.

E' il battito del cuore di ogni canzone. Io adoro ascoltarlo ma, non riesco - per mia deformazione - ad apprezzarne i virtuosismi.

Amo particolarmente Stuart Hamm ma lo preferisco quando martella piuttosto che quando assola. Perché, il basso, è strumento ritmico e deve stare al proprio posto; tanto...dal proprio posto, è già protagonista.



Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 29 Luglio, 2016, 08:31 PM
Citazione di: Elliott il 29 Luglio, 2016, 08:11 PM
Grazie GF...molto interessante  :reallygood: :thanks:

Il basso elettrico è uno strumento bellissimo.

E' il battito del cuore di ogni canzone. Io adoro ascoltarlo ma, non riesco - per mia deformazione - ad apprezzarne i virtuosismi.

Amo particolarmente Stuart Hamm ma lo preferisco quando martella piuttosto che quando assola. Perché, il basso, è strumento ritmico e deve stare al proprio posto; tanto...dal proprio posto, è già protagonista.

Stuart Hamm l'ho visto dal vivo ( con Gambale e Robert ) bravissimo ! il mio bassista preferito è Jeff Berlin ( visto dal vivo 2 volte ) ho capito quello che intendi, ma il basso ha avuto una notevole evoluzione rispetto agli anni passati ( anche superiore alla chitarra ) diciamo che il bassista deve essere intelligente e capire quando è il suo momento e quando no, comunque considera che i bassisti leader ( del proprio gruppo ) tendono a primeggiare, quelli che ho sentito io ( Alain Claron, Jeff Berlin, ecc. ) l' hanno fatto, nonostante fossero loro il leader del gruppo, hanno primeggiato..... ma con intelligenza, nonostante la condizione di leader.

( ho corretto la parte finale in un secondo momento, il discorso non era compiuto, scusate )
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Blade il 29 Luglio, 2016, 10:19 PM
 :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:  Veramente un bel topic !!! Lo dico come se fossi un estraneo,lo giuro !!
Mi permetto di aggiungere qualcosa,più che altro perchè fa piacere anche a me trasmettere qualche piccola conoscenza,e condividere con voi.
L' elettronica attiva favorisce sicuramente l uso dello slap,ma non solo:dà più presenza al basso,anche suonato in fingerstyle (con le dita,stavo pensando di aprire qualcosa su argomenti simili,ora non voglio promettere e non mantenere,e poi non vorrei rovinare la sorpresa... ::) )..
Poi,sempre riguardo l'elettronica attiva possiamo dire che è un'arma in più che permette di regolare il suono direttamente dal basso stesso,a prescindere dal settaggio che è stato fatto sull'amplificatore,e questo per un bassista non è proprio un dettaglio,perchè il basso è uno strumento ostico dal punto di vista del volume quando c è da regolarsi con la band; è difficile trovare il giusto volume per farla breve.
Poi parlerei al volo di alcuni pionieri del basso a 4,5 e 6 corde,cosi,al volo,per discutere sulle differenze tra questi tipi di basso.
Su Jaco Pastorius si potrebbe scrivere un libro,quindi mi limito a confermare quanto è stato detto da Grand Funk nella storia del basso; altri virtuosi,come Stanley Clarke , Marcus Miller,Victor Wooten,Stu Hamm e Jeff Berlin,sono rimasti fedeli al basso tradizionale a 4 corde,pur avendo abilità tali da potersi permettere qualsiasi tipo di basso;è più la ricerca di diverse sonorità,a mio avviso,che spinge all'utilizzo di bassi con le cosidette estensioni,come il 5 corde,utilizzato moltissimo a partire dagli anni 90 credo ,ma qui Grand Funk o qualcun altro potrebbero venirmi in aiuto perchè non sono preparato sulla storia come loro  :-\
Sonorità quasi estreme,almeno all'inizio del suo utilizzo ,sono state poi sperimentate da grandi bassisti come Alain Caron e John Patitucci sul basso a 6 corde,che possiede un Si basso sopra al Mi ,al pari del 5 corde, e in piu un Do alto come corda più acuta (da non confondere con il Mi cantino della chitarra)e che permette di esprimersi in piena libertà anche in fase solistica ma non solo; tapping avanzato e armonici naturali risultano paradossalmente più facili con questo tipo di strumento !!!
Tutto sta nell'utilizzo che se ne fà del proprio tipo di basso,e il bello è che è uno strumento ancora in evoluzione ;mi sento di fare una precisazione a quanto scritto da Eliott quando dice che "il basso dovrebbe stare al suo posto"; premetto,so che non intenderà sicuramente dire che non deve avere spazio,ho letto già tutto,ma aggiungo che al pari della batteria,che ,soprattutto nel periodo degli anni '70 poteva permettersi assoli lunghi come canzoni,anche il basso può avere questo privilegio,pur mantenendo il suo ruolo di strumento ritmico e di "stretto collaboratore" con la batteria.
Non me ne volere Eliott,è solo una precisazione la mia.
Cavolo quanto ho scritto,spero almeno che sia interessante :-\ ??? ??? ???
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 29 Luglio, 2016, 10:47 PM
La tua precisazione sull' elettronica attiva dimostra la differente preparazione sulla materia tra me e te, come ho detto a Max precedentemente, tu sei un bassista "puro" io no, e c'è differenza di cultura sullo strumento, benissimo, hai completato l' argomento in modo adeguato con notizie più tecniche e precise.
Eviterei di parlare in modo diffuso dei bassisti, dato che l' argomento è il basso ( qualche accenno si può fare per carità )
Elliott credo che si riferisse a quei bassisti che quando suonano vanno olltre le righe, anche con atteggiamenti da prime donne ( non bastano cantanti e chitarristi....  :laughing: ) mi sono già espresso a riguardo.....

:thanks:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Moreno Viola il 30 Luglio, 2016, 12:43 PM
Io amo il basso e ho trovato molto interessante il tuo topic.

Mi permetto una precisazione. Con la sua proverbiale lungimiranza Leo Fender vide l'enorme potenzialità che la commercializzazione di un basso elettrico alla portata di tutti e con caratteristiche ergonomiche che lo rendessero "amichevole" per chiunque, avrebbe potuto avere, ma non fu lui ad inventarlo.
Già una decina di anni prima la Audiovox aveva realizzato il primo basso elettrico.

Citazione di: Elliott il 29 Luglio, 2016, 08:11 PM
Il basso elettrico è uno strumento bellissimo.

E' il battito del cuore di ogni canzone. Io adoro ascoltarlo ma, non riesco - per mia deformazione - ad apprezzarne i virtuosismi.

Citazione di: Elliott il 29 Luglio, 2016, 08:11 PM
Perché, il basso, è strumento ritmico e deve stare al proprio posto; tanto...dal proprio posto, è già protagonista.

Tendenzialmente la penso come Elliott, ma non è tanto il virtuosismo che non apprezzo, quanto la tendenza di molti musicisti (non esclusivamente bassisti) alla sottovalutazione del ruolo del proprio strumento.
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: mimmocrazyforguitar il 30 Luglio, 2016, 03:18 PM
Anche a me è piacito molto il topic, mi sono fatto una cultura sul basso :goodpost: Io sono principalmente un chitarrista ma in futuro mi piacerebbe suonare anche questo strumento, lo dico perché mi piacciono molto quelle intro e quei piccoli assoli di basso nelle canzoni, soprattutto perché è uno strumento più ritmico e quindi mi permetterebbe di inquadrare perfettamente il tempo.
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Vu-meter il 30 Luglio, 2016, 04:47 PM
Letto ora ed ammetto che sono rimasto di stucco !  :sconvolto:

Non avevo idea di chi avesse prodotto il primo basso elettrico della storia.  :maio:


Bravissimo GF. Chissà che anche io prima o poi non mi cimenti in questo bello strumento .. lo sento così vicino ..
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 30 Luglio, 2016, 05:25 PM
Citazione di: Moreno Viola il 30 Luglio, 2016, 12:43 PM
Io amo il basso e ho trovato molto interessante il tuo topic.

Mi permetto una precisazione. Con la sua proverbiale lungimiranza Leo Fender vide l'enorme potenzialità che la commercializzazione di un basso elettrico alla portata di tutti e con caratteristiche ergonomiche che lo rendessero "amichevole" per chiunque, avrebbe potuto avere, ma non fu lui ad inventarlo.
Già una decina di anni prima la Audiovox aveva realizzato il primo basso elettrico.

Hai ragione Moreno, ma anche io mi permetto una precisazione, sulla tua precisazione.... :lol:
Scherzo Moreno.... mi sono andato a documentare, a parte che c'è un grosso errore su Wikipedia, c'è scritto che il basso elettrico è stato inventato nel 1930 da Leo Fender e questo è un grosso errore ! comunque..... praticamente è successa la stessa cosa che avenne a Adolph Rickenbacker riguardo la chitarra elettrica solid body da lui inventata nel 1931 ( alcuni testi mi dicono 1932 ) Leo Fender introdusse la Broadcaster nel 1950, diciamo che Fender ebbe il merito di produrre in serie sia la Broadcaster che il basso Precision.
La storia esatta del basso elettrico è questa, nel 1933 George Beauchamp praticamente inventa un mini contrabasso elettrico solid body, siamo agli albori del periodo elettrico....

(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi63.tinypic.com%2F2q3ocx3.jpg&hash=3cdba7f8473620b3578ab5df03867c049dc85a70)

Due anni dopo 1935, paul Tutmarc produce il primo vero basso elettrico il Model 736 bass Fiddle, aiutato dai suoi soci dell' azienda Audiovox Elettronic Musical Instruments, il corpo è solid body con tanto di battipenna, tastiera con tasti e controllo del volume, ma in quegli anni in America è ancora presente la grossa crisi del 1929 e la cosa non prese piede e si spense in breve tempo.
Siamo arrivati alla storia attuale.
Grazie alla segnalazione di Moreno abbiamo ricostruito esattamente ( almeno credo, sempre che non arrivi qualche altra precisazione....  :laughing: ) la storia dello strumento  :reallygood:

(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi68.tinypic.com%2F11c60av.jpg&hash=223baa4627350808f07b2e14c666d2ecc5d798ed)



Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Moreno Viola il 30 Luglio, 2016, 06:02 PM
Citazione di: Grand Funk il 30 Luglio, 2016, 05:25 PM
Hai ragione Moreno, ma anche io mi permetto una precisazione, sulla tua precisazione.... :lol:
Scherzo Moreno.... mi sono andato a documentare, a parte che c'è un grosso errore su Wikipedia, c'è scritto che il basso elettrico è stato inventato nel 1930 da Leo Fender e questo è un grosso errore !

Wikipedia è una grandissima risorsa, ma proprio per la sua stessa natura va presa con le pinze.

Non mi ricordavo (e tra meno di trenta secondi l'avrò di nuovo dimenticato) il nome di Paul Tutmarc, ma se non sbaglio George Buchamp collaborò anche con Rickenbacker per il progetto e la realizzazione della Frying Pan.
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 30 Luglio, 2016, 06:13 PM
Citazione di: Moreno Viola il 30 Luglio, 2016, 12:43 PM
Io amo il basso

Citazione di: Elliott il 29 Luglio, 2016, 08:11 PM
Il basso elettrico è uno strumento bellissimo.

E' il battito del cuore di ogni canzone. Io adoro ascoltarlo ma, non riesco - per mia deformazione - ad apprezzarne i virtuosismi.

Citazione di: Elliott il 29 Luglio, 2016, 08:11 PM
Perché, il basso, è strumento ritmico e deve stare al proprio posto; tanto...dal proprio posto, è già protagonista.

Tendenzialmente la penso come Elliott, ma non è tanto il virtuosismo che non apprezzo, quanto la tendenza di molti musicisti (non esclusivamente bassisti) alla sottovalutazione del ruolo del proprio strumento.

Citazione di: mimmocrazyforguitar il 30 Luglio, 2016, 03:18 PM
Anche a me è piacito molto il topic, mi sono fatto una cultura sul basso :goodpost: Io sono principalmente un chitarrista ma in futuro mi piacerebbe suonare anche questo strumento, lo dico perché mi piacciono molto quelle intro e quei piccoli assoli di basso nelle canzoni, soprattutto perché è uno strumento più ritmico e quindi mi permetterebbe di inquadrare perfettamente il tempo.

Citazione di: Vu-meter il 30 Luglio, 2016, 04:47 PM

Bravissimo GF. Chissà che anche io prima o poi non mi cimenti in questo bello strumento .. lo sento così vicino ..

Bene Moreno, anche tu ami il basso e questo mi fà molto piacere, dai i tuoi interventi si capisce che l' argomento ti interessa e sei preparato in materia, ti resta solo di cimentarti praticamente sullo strumento ed entrare nelle nostre fila....  :etvoila:

Per quanto riguarda i "virtuosismi" dei bassisti, ( rispondo anche ad Elliott ) la penso come te, il ruolo del bassista moderno si è evoluto molto, e nella musica moderna questo strumento svolge un ruolo sempre più importante ( a me personalmente un gruppo senza basso mi attira poco )
Per quanto riguarda " le prime donne " credo che in generale i bassisti siano quelli che si atteggiano meno a questo tipo di protagonismo....

@ Mimmo, grazie per i complimenti, sono convintissimo che suonare il basso ti porti solo aspetti positivi, posso dirlo ( senza presunzione ) dato che suono sia la chitarra che il basso, sicuramente ti farà crescere come musicista e svillupperai molto il senso del ritmo ( che non è poco..... )
Dai, fai presto ! unisciti a noi  :cheer:

@ Vu, grazie anche a te per i cpmplimenti, mi ricordavo che avevi detto in un tuo intervento di essere attratto dal fascino del basso, che devo dirti..... sicuramente se anche tu farai il passo di passare al "lato oscuro" ci farebbe un enorme piacere, perchè con il tuo sapere dopo poco diventerai il punto di riferimento più importante della sezione....  :etvoila:   
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 30 Luglio, 2016, 06:16 PM
Citazione di: Moreno Viola il 30 Luglio, 2016, 06:02 PM

Non mi ricordavo (e tra meno di trenta secondi l'avrò di nuovo dimenticato) il nome di Paul Tutmarc, ma se non sbaglio George Buchamp collaborò anche con Rickenbacker per il progetto e la realizzazione della Frying Pan.

Si, esatto ! ho omesso questa cosa ( sbagliando ! ) non sono un buon cronista....  :-[
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Blade il 30 Luglio, 2016, 08:38 PM
Citazione di: Grand Funk il 30 Luglio, 2016, 06:13 PM

Per quanto riguarda " le prime donne " credo che in generale i bassisti siano quelli che si atteggiano meno a questo tipo di protagonismo....


:quotonegalattico: non perchè sono bassista ma è la realtà,almeno quella che ho visto io fino ad ora!!!!
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: zap il 30 Luglio, 2016, 10:47 PM
...e Sid Vicious? :firuli: :laughing:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Cold_Nose il 30 Luglio, 2016, 11:48 PM
...e billy sheehan ?
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 31 Luglio, 2016, 08:45 AM
Il primo era un bassista dell' area punk con forte dipendenza alla droga, che purtroppo l'ha portato alla morte molto giovane, il secondo è sempre stato un leader di sue band, se non era un suo gruppo comunque ha sempre svolto parti importanti nelle band dato il suo spessore.
Vi devo fare un' elenco di chitarristi e vocalist che si atteggiano a prime donne...... lo farò !  :eheheh:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Moreno Viola il 31 Luglio, 2016, 03:37 PM
Citazione di: Grand Funk il 30 Luglio, 2016, 06:13 PM
Bene Moreno, anche tu ami il basso e questo mi fà molto piacere, dai i tuoi interventi si capisce che l' argomento ti interessa e sei preparato in materia, ti resta solo di cimentarti praticamente sullo strumento ed entrare nelle nostre fila....  :etvoila: 

Ho già suonato il basso in un paio di esperienze e suonarlo mi piace moltissimo.

Citazione di: zap il 30 Luglio, 2016, 10:47 PM
...e Sid Vicious? :firuli: :laughing:

Per Sid Vicious il basso aveva la stessa funzione della t-shirt strappata e dei capelli spettinati.
Pura immagine.
Le dite sui tasti ce le metteva per sbaglio.  :laughing:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 09:06 AM
Bellissimo topic!  :goodpost:

Personalmente, trovo divertentissimo suonare il basso e , pur non essendo uno specialista, l'ho suonato spesso anche in formazioni in cui ero, appunto, il bassista.
Sono legato alle quattro corde per abitudine, perché non saprei cosa fare con quelle in più e, soprattutto, perché ogni volta sbaglio e suono la quinta corda la posto della quarta facendo un gran casino  :laughing:

Venendo alla discussione sul ruolo del basso, credo che valgano le stesse considerazioni che valgono per gli altri strumenti, è la sensibilità e intelligenza del musicista a fare la differenza, non lo strumento che suona  ::)
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: CalegaR1 il 01 Agosto, 2016, 09:12 AM
che bello strumento il basso, davvero bellissimo... :yeepy: :yeepy: :yeepy:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 01 Agosto, 2016, 09:16 AM
Citazione di: Moreno Viola il 31 Luglio, 2016, 03:37 PM
Citazione di: Grand Funk il 30 Luglio, 2016, 06:13 PM
Bene Moreno, anche tu ami il basso e questo mi fà molto piacere, dai i tuoi interventi si capisce che l' argomento ti interessa e sei preparato in materia, ti resta solo di cimentarti praticamente sullo strumento ed entrare nelle nostre fila....  :etvoila: 

Ho già suonato il basso in un paio di esperienze e suonarlo mi piace moltissimo.

Citazione di: zap il 30 Luglio, 2016, 10:47 PM
...e Sid Vicious? :firuli: :laughing:

Per Sid Vicious il basso aveva la stessa funzione della t-shirt strappata e dei capelli spettinati.
Pura immagine.
Le dite sui tasti ce le metteva per sbaglio.  :laughing:

Grande Moreno ! non conoscevo questo tuo lato da bassista, bene ! così possiamo contare su i tuoi interventi che sono sempre interessanti.....

Davvero.....? non conoscevo Vicious dato che non ho mai seguito il punk, sapevo della sua storia ( l' ho vista in TV ) la mamma che gli procurava la droga ( assurdo ! ) ecc. ma non l'ho mai ascoltato.
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 01 Agosto, 2016, 09:26 AM
Citazione di: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 09:06 AM
Bellissimo topic!  :goodpost:

Personalmente, trovo divertentissimo suonare il basso e , pur non essendo uno specialista, l'ho suonato spesso anche in formazioni in cui ero, appunto, il bassista.
Sono legato alle quattro corde per abitudine, perché non saprei cosa fare con quelle in più e, soprattutto, perché ogni volta sbaglio e suono la quinta corda la posto della quarta facendo un gran casino  :laughing:

Venendo alla discussione sul ruolo del basso, credo che valgano le stesse considerazioni che valgono per gli altri strumenti, è la sensibilità e intelligenza del musicista a fare la differenza, non lo strumento che suona  ::)

Prima di tutto  :thanks:

Anche io suono quasi esclusivamente il 4 corde, ma avendo in casa il 5 corde di mio figlio Blade log. ho provato più di una volta a suonarlo, e devo dirti che per me il 5 corde ha una marcia in più, dopo i primi sbagli con la quinta corda come dici tu, devo dire che mi è piaciuto molto, sicuramente più versatile e puoi abbracciare più campi sonori.

:quotonegalattico: sul problema del protagonismo, è il musicista e non lo strumento che porta a questi atteggiamenti
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 09:27 AM
Non è così facile ascoltare Sid Vicious "suonare", dato che nel primo e unico album non era lui il bassista  ::)
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Blade il 01 Agosto, 2016, 11:04 AM
Sono una frana a fare il multiquote come ha fatto bene invece Moreno, :laughing: :lol: quindi ,dopo aver letto tutto,rispondo direttamente con un unico post.
Innanzitutto faccio un  :quotonegalattico: a Alberto quando dice che non è il tipo di strumento che si suona a fare la differenza nell'essere protagonista o meno,ma il musicista stesso;è una cosa che ho omesso ma è importantissimo specificarla in effetti....
Per quanto riguarda Billy Sheean non sono d'accordo su quanto è stato scritto:è vero che a volte tratta il basso come fosse una chitarra ,ma è il suo stile ,che secondo me non stona per niente nei gruppi in cui ha suonato,in particolare con i Mr Big,dove oltre a lui c è un certo Paul Gilbert alla chitarra,che quanto a spazio virtuosismi non è che ne abbia meno.... e con Steve Vai,dove il leader è appunto lui mentre Billy Sheean è semplicemente il miglior bassista che Vai abbia avuto e che,insieme al batterista,hanno meritato il loro spazio virtuoso...
E' il genere che suona Vai,nell'ultimo caso,ad essere difficile da digerire a livello di groove,almeno per quanto mi riguarda,mentre se cercate bene sui Mr. Big troverete molte canzoni melodiche,anche troppo per i miei gusti sinceramente,che sono di facile ascolto.
Ora non era per fare una difesa serrata a favore di Sheean,anzi se è per questo Gilbert stesso è uno dei miei chitarristi preferiti in ambito rock...
Su Sid Vicious alzo le mani,pensavo addirittura che fosse lui a suonare nell'unico album dei Sex Pistols che ho ascoltato,e che a me francamente fa alquanto  ....... :laughing:
Al di là di tutto vorrei rientrare nel topic,perchè vedo che mi dilungo troppo,aggiungendo che in favore del basso secondo me c è il fatto che è lo strumento che si è evoluto più tardi,almeno rispetto a chitarra,batteria e tastiere,e quindi permette al bassista di essere apprezzato quando usa magari tecniche considerate nuove rispetto al bassista più tradizionalista per cosi dire..
Il rovescio della medaglia però è che chi è abituato ad ascoltare gruppi più tradizionali,sempre tra virgolette,spesso storce il naso quando sente bassisti che vanno fuori dalle righe: oltre a Billy Sheean mi viene in mente Matt Freeman dei Rancid ,Steve di Giorgio dei Death e Dominic forest LaPointe dei Beyond Creation;nonchè l inimitabile Jaco Pastorius:quale bassista ha mai suonato come lui in una big band?
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Moreno Viola il 01 Agosto, 2016, 11:27 AM
Citazione di: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 09:27 AM
Non è così facile ascoltare Sid Vicious "suonare", dato che nel primo e unico album non era lui il bassista  ::)

Infatti.
Ma la cosa "bella" è che anche guardando i live, si capisce che se tra le mani avesse avuto un badile, il risultato non sarebbe stato tanto diverso.  :laughing:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 12:07 PM

Citazione di: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 09:27 AM

Non posso negarlo...  :laughing: Aggiungo in super  :offtopic: che Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols è, a mio parere, uno dei migliori album della storia del rock.


:quotonegalattico:

L ho consumato Quell album!
Speriamo che Fidel non legga :laughing:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Cold_Nose il 01 Agosto, 2016, 12:52 PM
Quella su Sheehan era una boutade riferita proprio ai tempi passati coi Mr. Big: fui più o meno costretto a vedere un loro concerto in vhs e quando arrivò il momento delle esibizioni solistiche di Gilbert e Sheehan mi parve di essere al circo. Un po' come quando Gene Simmons faceva i suoi pacchianissimi show dal vivo.
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Blade il 01 Agosto, 2016, 02:16 PM
Citazione di: Cold_Nose il 01 Agosto, 2016, 12:52 PM
Quella su Sheehan era una boutade riferita proprio ai tempi passati coi Mr. Big: fui più o meno costretto a vedere un loro concerto in vhs e quando arrivò il momento delle esibizioni solistiche di Gilbert e Sheehan mi parve di essere al circo. Un po' come quando Gene Simmons faceva i suoi pacchianissimi show dal vivo.
Si ,ma per carità,io volevo soltanto aggiungere qualcosa di mio  :reallygood:  ::)
Infatti ho visto una volta il video di quel pezzo ed è proprio esagerato!!!
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Moreno Viola il 01 Agosto, 2016, 03:26 PM
Citazione di: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 12:07 PM
Citazione di: Moreno Viola il 01 Agosto, 2016, 11:27 AM
Citazione di: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 09:27 AM
Non è così facile ascoltare Sid Vicious "suonare", dato che nel primo e unico album non era lui il bassista  ::)

Infatti.
Ma la cosa "bella" è che anche guardando i live, si capisce che se tra le mani avesse avuto un badile, il risultato non sarebbe stato tanto diverso.  :laughing:

Non posso negarlo...  :laughing: Aggiungo in super  :offtopic: che Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols è, a mio parere, uno dei migliori album della storia del rock.

Alberto? Alberto? Non facciamoci sentire se no ci sgridano perchè siamo off topic, ma "Never Mind The Bollocks" piace un sacco anche a me...  :laughing:
Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: Grand Funk il 01 Agosto, 2016, 04:50 PM
Ragazzi andate tranquilli con i fuori topic, sono l'unico moderatore, sono un maestro dei fuori topic...... :laughing:

Titolo: Re:La Storia del Basso Elettrico
Inserito da: AlbertoDP il 02 Agosto, 2016, 08:51 AM
Citazione di: Moreno Viola il 01 Agosto, 2016, 03:26 PM
Citazione di: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 12:07 PM
Citazione di: Moreno Viola il 01 Agosto, 2016, 11:27 AM
Citazione di: AlbertoDP il 01 Agosto, 2016, 09:27 AM
Non è così facile ascoltare Sid Vicious "suonare", dato che nel primo e unico album non era lui il bassista  ::)

Infatti.
Ma la cosa "bella" è che anche guardando i live, si capisce che se tra le mani avesse avuto un badile, il risultato non sarebbe stato tanto diverso.  :laughing:

Non posso negarlo...  :laughing: Aggiungo in super  :offtopic: che Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols è, a mio parere, uno dei migliori album della storia del rock.

Alberto? Alberto? Non facciamoci sentire se no ci sgridano perchè siamo off topic, ma "Never Mind The Bollocks" piace un sacco anche a me...  :laughing:

:offt: ::)