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Timing, ritmo e fraseggio

Aperto da Elliott, 14 Aprile, 2017, 07:37 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Fidelcaster

Piaccia o meno, credo che questo giovanotto, il cui stile è basato sulle tecniche ritmiche della musica ritmicamente più complessa al mondo, quella indo-pakistana, abbia qualcosa da insegnare quanto a timing e groove sui tempi più difficili:

:ditanaso:

Buc

Povero McLaughling mi sono dimenticato di lui....altro mostro sacro hai ragione fidel
Think jazzy, love bluesy and live rock !



luvi

Citazione di: Fidelcaster il 15 Aprile, 2017, 03:14 PM
Piaccia o meno, credo che questo giovanotto, il cui stile è basato sulle tecniche ritmiche della musica ritmicamente più complessa al mondo, quella indo-pakistana, abbia qualcosa da insegnare quanto a timing e groove sui tempi più difficili:

Concordo alla grande sul timing e sui riferimenti particolarissimi e colti del suo stile.
Non riesco però ad apprezzare altrettanto il groove, che secondo me viene inibito dalla freddezza e dalla miinima espressività che questo musicista (comunque grande, perché se vuole sa suonare anche in modo molto diverso...) esprime quando improvvisa.

Nel "Piaccia o meno", insomma, pendo fortemente per il "meno", è più forte di me...  :lol: :sarcastic:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Fidelcaster

 ;D

Per quanto riguarda il groove stavo pensando soprattutto a quel (poco) che gli ho sentito suonare in contesto "acustico".
:ditanaso:

luvi

Citazione di: Fidelcaster il 15 Aprile, 2017, 05:04 PM
;D

Per quanto riguarda il groove stavo pensando soprattutto a quel (poco) che gli ho sentito suonare in contesto "acustico".

In effetti non lo seguo molto, ma effettivamente ha fatto cose diverse... a livello di preparazione, anzi, credo possa permettersi pressoché qualunque cosa!  :laughing:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Fidelcaster

Anch'io non lo seguo, suona in modo troppo (appunto) percussivo e troppo poco melodico anche per il mio gusto.

Un altro di cui, nella mia abissale insipienza, apprezzo molto timing e groove, è l'uomo del mio avatar, Gabor Szabo.



:ditanaso:

Elliott

Un altro che ritengo abbia doti superiori alla notorietà è certamente Dean Brown. Ha una scansione ritmica che mi lascia sempre a bocca aperta


Fidelcaster

Wayne Krantz:



Se solo qualcuno mi spiegasse cos'è che fa...
:ditanaso:

Vu-meter

Ho ascoltato solo qualche minuto, ma non ho capito la domanda...  :sorry:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Fidelcaster

Nel senso che non so immaginare cosa faccia né ritmicamente né armonicamente.   :etvoila:
:ditanaso:

Vu-meter

Citazione di: Fidelcaster il 30 Aprile, 2017, 09:05 PM
Nel senso che non so immaginare cosa faccia né ritmicamente né armonicamente.   :etvoila:


Ah, ok... è particolare, senza dubbio.
Ci vorrebbe un'analisi che però al momento non ho modo di fare, anche perché il video dura un sacco..

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Fidelcaster

Sì, certo! Era più che altro un modo per dire "non lo capisco, ma mi piace".  :D
:ditanaso:

Vu-meter

Mi sa che sono proprio un tordo...  :cry2:

:sorry:
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Fidelcaster

Buon per te che non sono un cacciatore!  :sherlock:
:ditanaso:

Fidelcaster

Post interessantissimo di "matt.guitarteacher" su jazzguitar.be:

Citazione di: http://www.jazzguitar.be/forum/guitar-technique/59609-practice-triplets-everything.htmlHonestly, I'm weary and frustrated from reading comments about playing "ahead" or "behind" the beat or the great "mysteries" of jazz phrasing and feel - only to listen to the cited example and find that, basically, the recorded musician is working a very simple triplet feel.

I think culturally we have lost feel for triple meters generally. unless you grew up in the Jazz age , most of popular music isn't swing , it doesn't swing, and there's very little of waltzes or other triple meters like 12/8.

More specifically to jazz, there's a focus on eighth notes etc., especially in the really academic method stuff. The thing that really bothers me about the " eighth notes is common denominator for beginning jazz" philosophy is that it just doesn't even begin to TOUCH the incredible jazz music on records etc. I don't think you're ever going to get there by simply listening to records and then, practicing eighth notes constantly, and just attempting to "feel" that "loose jazzy feel" that great players play with. They aren't ONLY "loose jazzy feels". They are specific rhythms which can be heard by practicing them and playing them, or at least starting with a smaller common denominator.

A few years ago, I took on the practice of basically playing all of my warm-up exercises as triplets rather than eight notes - scale patterns, thirds, arpeggios other vocabulary which was originally eighth note based etc. Alternate picked everything. Anyway, you just really start to hear things, patterns. Helps your technique, but more than anything, it helps your *ears* - and not for just what you're PLAYING, but for what you hear in great artists on record.

There is an entire world of jazz phrasing when you go to this lower common denominator for articulating the music. It's the foundation and the basis for it really. Triplets are what allow jazz musicians to sing or play music which sounds behind or ahead of the beat, but is very organized, structured, and musical. There is a great deal of work to be done, in learning to articulate triplet phrasing which move things around, without completely losing your place and adding/deleting beats etc. Phrasing is honestly the most important aspect of playing the music.

If you think about it this way: triple time can sub for duple time and create space . You can easily push phrases ahead or drag them back down in a way which isn't arbitrary or random at all. Eight note triplets rush eighth notes. So, you can start behind and end up ahead. The same is true for quarter note triplets subbing for quarter notes.

Similarly, quarter note triplets occupy a Rhythmic space somewhere between quarter notes and eighth notes. So, you can use quarter note triplets to "drag" eighth notes as well. Extra space creates room for fills and runs, and completely eliminates the "need" to end up on the "right beat", because there ISN'T one anymore. You have an organizational structure which justifies starting or ending virtually anywhere. Anyway, none of this is possible if you can't basically articulate triplets over ANYTHING.

Last thing, and I'll shut up about it: do we really need any MORE practice with eight notes and sixteenths? I mean, we know the sounds in our head, far beyond even our ability to play some of them. Meanwhile, triplets are largely mysterious and lost to many of us. If you work triplets, you get much of the world of polyrhythm for "free". By the way, you get swing for free as well.

Il grassetto è mio. Via ai commenti!  :giudice:
:ditanaso:

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