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Quanto conta la qualità dal vivo per una band?

Aperto da Stevie J, 19 Febbraio, 2016, 12:23 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Buc

Io vorrei approcciare a questo discorso in modo differente...ponendomi degli interrogativi e comparando la qualità live con quella "studio" 
E evidente che per noi musicisti ( chi per hobby chi per professione ) il Live è N ordini di grandezza più importante della produzione studio. Ed è altrettanto ovvio che nelle performance Live puoi apprezzare se la band o il musicista ha groove, pacca, presenza e se è padrone del proprio strumento e del proprio arrangiamento.
Oggi però le cose vanno diversamente per moltissime ragioni.
Noi tutti sappiamo che oggi per Band che fa inediti esibirsi in giro non è cosa semplice. 10, 20 anni fa le cose le ricordo molto diverse. Uscivamo per suonare ed uscivamo per sentire suonare. Oggi la musica live non è ne apprezzata, non è ricercata dal pubblico ( se non da noi " addetti ai lavori " ).
Quando ci viene data l'opportunità di suonare i fonici dei  locali o come spesso mi è successo anche di teatri trattano la cosa con estrema sufficienza e spesso il mix non è curato come dovrebbe ( o vorremmo ).
Ne deduco dunque oggi che,  se dovessi dare un suggerimento ad un gruppo sicuramente consiglierei di curare spasmodicamente la parte studio piuttosto che quella live e creare video per massimizzare la propria popolarità. Oggi i canali per farsi conoscere sono cambiati radicalmente. Facebook e youtube hanno pian piano fatto migrare l'ascoltatore sul proprio comodo divano di casa piuttosto che fuori nei live. 

Detto ciò e parlando invece solo della qualità Live ( tornando quindi in topic ) devo dire che la cosa più importante per me non è di certo la qualità ( sonora o del suonato ) ma quella commistione di fattori che mi fanno gustare l'energia della performance. Non mi interessano le esecuzioni perfette a vantaggio invece dell'energia che viene da un buon groove ed un timing particolarmente "dentro ed originale"  di noi chitarristi.
Pensiamo ai nostri amati mostri sacri degli anni 70....la precisione delle parti e la qualità del suono erano probabilmente l'ultima cosa a cui pensavano. Eppure....dopo 40 anni siamo ancora qui tutti che ne parliamo e che ne studiamo playing e sonorità.


Think jazzy, love bluesy and live rock !


Vu-meter

Citazione di: Buc il 10 Marzo, 2016, 10:00 AM
Io vorrei approcciare a questo discorso in modo differente...ponendomi degli interrogativi e comparando la qualità live con quella "studio" 
E evidente che per noi musicisti ( chi per hobby chi per professione ) il Live è N ordini di grandezza più importante della produzione studio. Ed è altrettanto ovvio che nelle performance Live puoi apprezzare se la band o il musicista ha groove, pacca, presenza e se è padrone del proprio strumento e del proprio arrangiamento.
Oggi però le cose vanno diversamente per moltissime ragioni.
Noi tutti sappiamo che oggi per Band che fa inediti esibirsi in giro non è cosa semplice. 10, 20 anni fa le cose le ricordo molto diverse. Uscivamo per suonare ed uscivamo per sentire suonare. Oggi la musica live non è ne apprezzata, non è ricercata dal pubblico ( se non da noi " addetti ai lavori " ).
Quando ci viene data l'opportunità di suonare i fonici dei  locali o come spesso mi è successo anche di teatri trattano la cosa con estrema sufficienza e spesso il mix non è curato come dovrebbe ( o vorremmo ).
Ne deduco dunque oggi che,  se dovessi dare un suggerimento ad un gruppo sicuramente consiglierei di curare spasmodicamente la parte studio piuttosto che quella live e creare video per massimizzare la propria popolarità. Oggi i canali per farsi conoscere sono cambiati radicalmente. Facebook e youtube hanno pian piano fatto migrare l'ascoltatore sul proprio comodo divano di casa piuttosto che fuori nei live. 

Detto ciò e parlando invece solo della qualità Live ( tornando quindi in topic ) devo dire che la cosa più importante per me non è di certo la qualità ( sonora o del suonato ) ma quella commistione di fattori che mi fanno gustare l'energia della performance. Non mi interessano le esecuzioni perfette a vantaggio invece dell'energia che viene da un buon groove ed un timing particolarmente "dentro ed originale"  di noi chitarristi.
Pensiamo ai nostri amati mostri sacri degli anni 70....la precisione delle parti e la qualità del suono erano probabilmente l'ultima cosa a cui pensavano. Eppure....dopo 40 anni siamo ancora qui tutti che ne parliamo e che ne studiamo playing e sonorità.

Be', mi sento di concordare ..  :quotone:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Stevie J

Citazione di: Buc il 10 Marzo, 2016, 10:00 AM
Io vorrei approcciare a questo discorso in modo differente...ponendomi degli interrogativi e comparando la qualità live con quella "studio" 
E evidente che per noi musicisti ( chi per hobby chi per professione ) il Live è N ordini di grandezza più importante della produzione studio. Ed è altrettanto ovvio che nelle performance Live puoi apprezzare se la band o il musicista ha groove, pacca, presenza e se è padrone del proprio strumento e del proprio arrangiamento.
Oggi però le cose vanno diversamente per moltissime ragioni.
Noi tutti sappiamo che oggi per Band che fa inediti esibirsi in giro non è cosa semplice. 10, 20 anni fa le cose le ricordo molto diverse. Uscivamo per suonare ed uscivamo per sentire suonare. Oggi la musica live non è ne apprezzata, non è ricercata dal pubblico ( se non da noi " addetti ai lavori " ).
Quando ci viene data l'opportunità di suonare i fonici dei  locali o come spesso mi è successo anche di teatri trattano la cosa con estrema sufficienza e spesso il mix non è curato come dovrebbe ( o vorremmo ).
Ne deduco dunque oggi che,  se dovessi dare un suggerimento ad un gruppo sicuramente consiglierei di curare spasmodicamente la parte studio piuttosto che quella live e creare video per massimizzare la propria popolarità. Oggi i canali per farsi conoscere sono cambiati radicalmente. Facebook e youtube hanno pian piano fatto migrare l'ascoltatore sul proprio comodo divano di casa piuttosto che fuori nei live. 

Detto ciò e parlando invece solo della qualità Live ( tornando quindi in topic ) devo dire che la cosa più importante per me non è di certo la qualità ( sonora o del suonato ) ma quella commistione di fattori che mi fanno gustare l'energia della performance. Non mi interessano le esecuzioni perfette a vantaggio invece dell'energia che viene da un buon groove ed un timing particolarmente "dentro ed originale"  di noi chitarristi.
Pensiamo ai nostri amati mostri sacri degli anni 70....la precisione delle parti e la qualità del suono erano probabilmente l'ultima cosa a cui pensavano. Eppure....dopo 40 anni siamo ancora qui tutti che ne parliamo e che ne studiamo playing e sonorità.


:goodpost:

Ho fatto la screen della schermata e l'ho inviata al gruppo di whatsapp della band per farla leggere a tutti  ::)

Complimenti!

Max Maz

Buc la tua analisi mi trova pienamente concorde.  :goodpost:

La musica dal vivo è un'altra cosa è li che la band deve comunicare.
Che poi lo faccia travolgendoti di energia o stuzzicando corde più intime poco cambia. :sisi:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Elliott

Per me, il live è tutto!!!!!
È attraverso il live che - a mio avviso  - il musicista rivela la propria essenza. Ed il proprio valore.
Il live permette al musicista di uscire da quegli schemi che l'industria musicale impone.
Insomma, per dirlo in poche parole...il live è la grande opportunità del musicista.

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