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Oggi ricordiamo una Leggenda... Gary Moore.

Aperto da Grix, 04 Aprile, 2014, 02:18 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Grix

Vi posto alcuni suoi live per ricordarlo!
4 Aprile 1952














PaoloF

Veramente un grandissimo!  :inchino:
Sanguigno come pochi altri nel modo di suonare...
Si parlava di Rory Gallagher recentemente, ma Gary Moore non credo sia assolutamente da meno sotto quell'aspetto...


Grix


Moreno Viola

Gary Moore era un grandissimo e ha suonato quasi tutto quello che va dal blues al heavy rock.

Un album che secondo me viene citato raramente è "Back On The Streets", dove ci sono delle perle come la title-track, una serie di strumentali jazz rock come "Flight Of The Snow Moose", "Hurricane" e "What Would You Rather Bee Or A Wasp" e soprattutto la stupenda "Parisienne Walkways"







Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Guido_59

Non lo conosco così tanto da citarne a memoria dei brani , ma chapeau !!!  :inchino:

Guido
Epiphone Elitist Les Paul Custom+Squire vintage modified jazz bass fretless;  Line6 Helix LT;BABYFACE PRO ;AKG K702+DOCET CUFFIA AMP


  ; ; ;

Vigilius

Grandissimo chitarrista che ho seguito sino alla svolta blues: già, io lo preferivo prima e penso che Wild Frontiers sia un gran bell'album capace di tanti sentimenti diversi.
Questo qua sotto è il Gary Moore che ho sempre amato!







Anche il live We want Moore con un certo Ian Paice alla batteria era spettacolare.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Moreno Viola

Citazione di: Vigilius il 06 Aprile, 2014, 04:50 PM
Grandissimo chitarrista che ho seguito sino alla svolta blues: già, io lo preferivo prima e penso che Wild Frontiers sia un gran bell'album capace di tanti sentimenti diversi

Anche io la penso come te e per me "Still Got The Blues" fu un po' una delusione e ho sempre avuto un po l'impressione che per quanto ci fosse un sincero amore per il blues, la svolta affrontata in maniera così radicale fosse una mossa motivata anche da ragioni commerciali.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



robland

Citazione di: Moreno Viola il 30 Maggio, 2024, 10:32 PMA parte gli scherzi; "After The War" fu il primo album (in cassetta registrata) di Gary Moore che ascoltai. Era la fine degli anni ottanta ma quel disco mi folgorò già dalle primissime note con la chitarra di Gary che richiama immediatamente (ribadendo quanto già fatto nel precedente "Wild Frontier" anche se ancora non lo sapevo) sonorità riconducibili alla sua madrepatria.
Recuperai abbastanza velocemente tutto quello che aveva fatto prima grazie allo stesso compagno (anzi per l'esattezza a suo fratello) che mi aveva prestato "After The War".
Tutto questo per dire che per me fu esattamente il contrario e quando, pochi mesi dopo la mia scoperta, Gary Moore pubblicò "Still Got The Blues", che in preda all'entusiasmo comprai appena uscì, la mia delusione fu enorme e per molto tempo rimase in attesa di un secondo ascolto.
Per non "inquinare" il topic che ha come tema il Blues, posto la sua interpretazione da pelle d'oca di "The Messiah Will Come Again", brano iconico di Roy Buchanan.



Trapianto qui questo tuo commento così posso risponderti in tema.
Gli album che citi li ho sentiti (secoli fa) e sinceramente mi piacerebbe mettere ordine nella mia conoscenza della sua carriera, tra Colosseum, Thin Lizzy, discografia solista ecc. Tra l'altro ricordo di aver letto (sempre secoli fa) un'intervista in cui spiegava perché aveva detto di no a Ozzy Osbourne che lo avrebbe voluto come chitarrista fisso (!).

Però una cosa mi aveva colpito: un'intervista in cui sembrava aver un po' ripudiato tutta la sua carriera precedente e di aver ritrovato la via facendo blues.

Ma la cosa che più mi ha colpito è stata la visione di un dvd in cui faceva un tributo a Hendrix: strabravissimo. Lì ho veramente capito 1- quanto fosse davvero bravo 2- quanto fosse profondamente appassionato di Hendrix.

robland

E chi immaginava che Gary Moore sapesse suonare jazz in quel modo!
Andate al minuto 2.29:
Correggo: 3.29!


Donatello Nahi

Citazione di: robland il 08 Dicembre, 2024, 10:36 PME che immaginava che Gary Moore sapesse suonare jazz in quel modo!
Andate al minuto 2.29:


Che fenomeno... ma poi come suona quei blues, con che naturalezza, semplicitá... con la 335... con la les paul... che gigante

robland

Citazione di: Donatello Nahi il 08 Dicembre, 2024, 10:49 PMChe fenomeno... ma poi come suona quei blues, con che naturalezza, semplicitá... con la 335... con la les paul... che gigante

Ho corretto il minuto che avevo indicato. La parte jazz è a 3.29. Mi ha proprio stupito.
Ma poi suona bene tutto.

Ricordo ancora quando uscì la recensione sulla rivista Guitar Club di Still got the blues. Trovai un amico delle scuole superiori che aveva la cassetta originale e me la copiai su un nastro vergine. E l'ascoltai decine di volte.
Penso sia stata la prima volta che conobbi il blues. E poi lui lo suonava con un'energia atomica.
Quell'album diventò davvero popolare ed effettivamente è travolgente.

Mi ricorda molto (anche se sono diversissimi) Steve Lukather, che nei suoi concerti e album solisti è capace di un'energia esplosiva.

Vu-meter

Be', ci sta tutto: il jazz nasce dal blues e per decadi i due generi si sono "toccati". Evidentemente lui è uno di quei chitarristi che ha esplorato entrambe i mondi.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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