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Mi presento... e vi cambio il clima

Aperto da Fidelcaster, 02 Febbraio, 2018, 01:26 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Fidelcaster

:ditanaso:

Elliott



Elliott

E allora ci aggiungo gli Us3 con il loro Hand on the Torch.

Anche se si è trattata di una moda, di certo aver mescolato jazz al rap, ha portato il jazz in una direzione che nessuno aveva mai fatto prima



Moreno Viola

Ho aspettato prima di partecipare a questa bella discussione, perché volevo capirne la direzione e forse ora mi è un po' più chiara.

Io non credo molto nel concetto di spartiacque applicato alla musica rock e penso che in realtà vi siano semplicemente alcuni album, frutto della genialità di artisti particolarmente curiosi e compulsivamente creativi, che hanno modellato secondo la propria sensibilità materie prelevate da mondi sonori che apparentemente gli erano estranei.

Un raro album che secondo me potrebbe essere identificato come esempio di qualcosa che "cambia il clima" (ma non mi stupirei se qualcuno dimostrasse che mi sbaglio) è "Tago Mago" dei Can, disco certamente non famoso e di sicuro non facile, ma che probabilmente ha lasciato segni piuttosto tangibili in alcuni generi che sarebbero arrivati anni dopo, come l'industrial, il noise, persino nella world music sbilenca di David Byrne.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Elliott

Citazione di: Moreno Viola il 13 Febbraio, 2018, 09:40 PM
qualcosa che "cambia il clima" (ma non mi stupirei se qualcuno dimostrasse che mi sbaglio) è "Tago Mago" dei Can, disco certamente non famoso e di sicuro non facile, ma che ...

...Elliott adora e lo stava ascoltando proprio oggi  :bravo2:

Fidelcaster

Citazione di: Moreno Viola il 13 Febbraio, 2018, 09:40 PM
Ho aspettato prima di partecipare a questa bella discussione

La tua assenza si è notata!


CitazioneIo non credo molto nel concetto di spartiacque applicato alla musica rock e penso che in realtà vi siano semplicemente alcuni album, frutto della genialità di artisti particolarmente curiosi e compulsivamente creativi, che hanno modellato secondo la propria sensibilità materie prelevate da mondi sonori che apparentemente gli erano estranei.

In realtà il thread nasce come giustificazione del titolo ispiratomi dagli Elii...  :D


CitazioneUn raro album che secondo me potrebbe essere identificato come esempio di qualcosa che "cambia il clima" (ma non mi stupirei se qualcuno dimostrasse che mi sbaglio) è "Tago Mago" dei Can, disco certamente non famoso e di sicuro non facile, ma che probabilmente ha lasciato segni piuttosto tangibili in alcuni generi che sarebbero arrivati anni dopo, come l'industrial, il noise, persino nella world music sbilenca di David Byrne.

:thanks:

I Can mi mancano...
:ditanaso:

Elliott

A proposito dei Doors, possiamo dire comunque che hanno ripreso, perfezionato e valorizzato un percorso avviato dagli Iron Butterfly?
E che quindi hanno cambiato un clima che assisteva già ad evidenti perturbazioni?


Fidelcaster

Non saprei, degli Iron Butterfly conosco una sola canzone (quella). Ma penso che Manzarek e Densmore avessero in mente (e non solo, dato che lo suonavano) il jazz modale degli anni '60 di Miles & co. Poi, per quanto riguarda la "teatralizzazione" del rock, nella quale li avrebbero seguiti in tanti, da Peter Gabriel a Marylin Manson, non so se Morrison a sua volta avesse dei modelli.
:ditanaso:

Moreno Viola

Citazione di: Elliott il 13 Febbraio, 2018, 10:42 PM
A proposito dei Doors, possiamo dire comunque che hanno ripreso, perfezionato e valorizzato un percorso avviato dagli Iron Butterfly?
E che quindi hanno cambiato un clima che assisteva già ad evidenti perturbazioni?

Basandosi sulle date dei rispettivi debutti direi di no, perché i Doors sono in anticipo di un anno.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Moreno Viola

Citazione di: Fidelcaster il 13 Febbraio, 2018, 10:33 PM
In realtà il thread nasce come giustificazione del titolo ispiratomi dagli Elii...  :D

La mitica "Tapparelle" con l'intro alla Giacomino da Seattle.  :laughing:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Elliott

Citazione di: Moreno Viola il 13 Febbraio, 2018, 11:41 PM
Citazione di: Elliott il 13 Febbraio, 2018, 10:42 PM
A proposito dei Doors, possiamo dire comunque che hanno ripreso, perfezionato e valorizzato un percorso avviato dagli Iron Butterfly?
E che quindi hanno cambiato un clima che assisteva già ad evidenti perturbazioni?

Basandosi sulle date dei rispettivi debutti direi di no, perché i Doors sono in anticipo di un anno.

Ni, Moreno

La storia degli Iron Butterfly è particolare; gli IB sono stati attivi dal '65 portando in giro i propri inediti. Ebbero molta difficoltà a trovare un contratto discografico perché non volevano scendere s compromessi sulla durata dei brani; cosa che poi avvenne e registratono Heavy la cui registrazione durò per quasi tutto il 66 e fu ultimato nri primissimi mesi del 67. La lungaggine delle registrazioni furono legati a 2 motivi: l'attività live, che non volevano interrompere ed i dissidi interni sulla scelta di tagliare tutti i soli per far stare le canzoni entro i 3 minuti. Dissidi che portarono all'abbandono della band di gran parte degli elementi tranno batterista e tastierista la cui conseguenza  fu il ritardo nella pubblicazione  che slittó al 68.

Questo solo come elemento da mettere agli atti. Per le influenze invece, ero convinto che l'album di esordio dei Doors fosse del 69 e quindi conseguente ad In a gadda da vida

Moreno Viola

Onestamente non sapevo della lunga gestazione dell'esordio degli Iron Butterfly, ma anche a livello di somiglianze tra i due gruppi, vedo nei Doors (per i quali in realtà non vado matto) come un band più orientata verso forme intellettuali, sia musicali che letterarie, che non erano proprie degli Iron Butterfly, come faceva giustamente notare Fidel.

Chi semina vento, raccoglie tempesta.


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