Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

22 Novembre, 2024, 04:40 AM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

Le radici del blues elettrico

Aperto da Donatello Nahi, 09 Maggio, 2024, 05:56 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Donatello Nahi

Dunque finora abbiam parlato di come il blues, con i suoi diversi accenti, si sia sviluppato in aree geografiche ben precise.... il Delta blues, il piedmont blues (da cui nascerá il rockabilly), il Chicago blues, il Texas Blues... indipendentemente dalle aree geografiche, a parte Buddy Guy, sono 4 i giganti, i pilastri del blues che un pó tutti conoscono: B.B.King, Freddie King, Albert King, Albert Collins.

Albert King nasce nel Mississipi ma si trasferisce e cresce in Arkansas, mancino, suonava la sua gibson flying V al contrario, con le corde gravi rivolte verso il pavimento, e questo certamente rendeva inusuale il suo suono. Negli anni 50 visse prima a Saint Louise e poi a Memphis, e fu quello il periodo in cui spopoló, con un modo di suonare intenso ed i suoi arrangiamenti R&B. Albert King fu, manco a dirlo, una grandissima influenza per Stevie Ray Vaughan.

Un suo pezzo che lo rappresenta pienamente è Crosscut saw


Donatello Nahi

Ed a proposito di Albert King e Stevie Ray Vaughan, imperdibile è questa live del 1983, realizzata negli studi della Tv canadese, per la trasmissione in Session... live che poi diventó un album pubblicato nel 1999.



Donatello Nahi

Continuando a parlare dei 4 grandi pilastri del Blues, è venuto il momento di parlare di quello che è universalmente riconosciuto come il re dei Re... B.B.King.

Grande professionista, gran lavoratore, una vita dedicata alla musica... giá da giovane ha calcato i palcoscenici di tutti i club del sud degli Stati Uniti dove si faceva musica dal vivo.

Il suo vero nome era Riley B. King, nacque nel 1925 nel Mississipi, si trasferisce a Memphis, dove arriva al successo giá quando era poco piú che ventenne. Si faceva chiamare "The Beale street blues boy"da cui nacque l'acronimo B.B. A differenza degli altri, lui sembrava essere un predestinato, iniziò presto a registrare i suoi pezzi, giá nel 49, come Muddy Waters, che peró era 10 anni piú vecchio.

Giá nel 51 registró una delle sue hit piú famose :" Three o'clock blues"



Donatello Nahi

... continuando il discorso su B.B. King, c'é tanto da dire... lui era davvero un chitarrista blues completo, non gli mancava nulla... aveva un vastissimo vocabolario di frasi blues, e capacitá espressive senza uguali... un pó tutti sono concordi nel considerarlo il re indiscusso del vibrato... oltre alla stima ed alla considerazione di tutti, sono proprio i numeri a renderlo il re del blues... commercialmente, in termini di vendite dei suoi dischi, è il bluesman che ha riscosso piú successo. La sua hit di maggior successo fu senz'altro quella giá citata da Robland : "The thrill is gone" del 1969. Il suo stile fu la perfetta fusione delle sue influenze musicali : il delta blues ( lui nasce nello stato del Mississipi), il jazz ( su tutti Charlie Christian), ed il R&B. Il suo modo di cantare è profondamente emozionale, prendendo spunto dai cantanti di Gospel( da giovane partecipa ai cori in Chiesa durante le celebrazioni religiose)... Rispetto al Chicago blues, lo stile di B.B.King è piú ricco di arrangiamenti sofisticati, avvicinandosi un pó al jazz.
Un'altra hit, dopo quella che ho citato nel post precedente, è " Everyday day I have the blues" dei primi anni 50.



Vu-meter

Questo topic è enciclopedico!  :yeepy: :101010:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



REGOLAMENTO | CONTATTI | MEDAGLIERE | BLOG



Donatello Nahi

Citazione di: Vu-meter il 19 Giugno, 2024, 04:51 AMQuesto topic è enciclopedico!  :yeepy: :101010:

Io ,personalmente, son partito dal fatto che sul blues sentivo tante cose senza capirne il significato fino in fondo.
Le cose che scrivo sono spunti presi qua e lá, da ricerche mie .... e poi cito due libri, per chi avesse voglia:

"Blues guitar" Jon Chappel, un pó da leggere ed un pó da suonare;

"Storia del blues" di Francesco Piccolo.



Donatello Nahi

Sempre parlando di B.B. king... infila un successo dieyro l'altro... nell'agosto del 54 registra " You upset me baby"



Donatello Nahi

Un aneddoto curioso su B.B. King... comunque noto ai piú, è l'origine del nome Lucille con cui chiamava le sue chitarre.

Mentre suonava in un locale in Arkansas, due uomini iniziarono a litigare a causa di una donna di nome Lucille... del kerosene cadde accidentalmente sul pavimento, scoppiò un incendio ed il locale venne evacuato... King dimenticó peró la sua chitarra da 30 dollari, tornó dentro e la salvó... da lí inizió a denominare Lucille le sue chitarre.

Tornando a discorsi piú seri, se dovessi citare un album per quelli che non conoscono per nulla B.B. King, direi "Why I sing the blues" pubblicato nel 1983 e che contiene la raccolta dei principali successi degli anni 60 e 70

Ecco il brano che da il titolo all'album


Donatello Nahi

É arrivato il momento di parlare del terzo dei 4 pilastri del blues... Freddie King. Texano di nascita, trasferitosi a Chicago a 16 anni. Aveva sviluppato una tecnica di fingerpicking a due dita, dove indossava un plettro di plastica al pollice, e di metallo per l'indice. L'aveva imparata da Jimmy Rogers, sideman di Muddy Waters, e da Eddie Taylor, sideman di Jimmy Reed.Negli anni 50 inizió a lavorare anche lui come sideman,... ma non era il suo lavoro principale... per guadagnarsi da vivere lavorava in un mulino.

Nel 1961 registró il suo successo principale, "Hide Away", successivamente coverizzato da tutti( Stevie Ray Vaughan... Clapton... )



Donatello Nahi

Citazione di: Donatello Nahi il 21 Giugno, 2024, 07:12 PMÉ arrivato il momento di parlare del terzo dei 4 pilastri del blues... Freddie King. Texano di nascita, trasferitosi a Chicago a 16 anni. Aveva sviluppato una tecnica di fingerpicking a due dita, dove indossava un plettro di plastica al pollice, e di metallo per l'indice. L'aveva imparata da Jimmy Rogers, sideman di Muddy Waters, e da Eddie Taylor, sideman di Jimmy Reed.Negli anni 50 inizió a lavorare anche lui come sideman,... ma non era il suo lavoro principale... per guadagnarsi da vivere lavorava in un mulino.

Nel 1961 registró il suo successo principale, "Hide Away", successivamente coverizzato da tutti( Stevie Ray Vaughan... Clapton... )




Freddie King, dopo Buddy Guy, è il bluesman di quegli anni che mi piace di piú... tutyo l'album del 1961 " Let's Hide Away and dance away with Freddy King", lo consiglio vivamente... è una perla.


Tra l'altro, se avete visto il video nell'altro post... avevano giá inventato le cubiste  :laughing:

Un'altra hit che ebbe grande successo fu " Ain't no sunshine"


Invito @robland , che ha detto di aver ascoltato molto Freddie King, di proporre un suo disco preferito


robland

L'album di Freddie King che mi piace segnalare è Burglar, del 1974. Credo sia il suo ultimo album o comunque uno degki ultimi album. Ne consiglio l'ascolto perché dentro c'è, più che blues, rhythm'n'blues e tanto funk. È un ascolto un po' diverso dal solito e secondo me anche molto apprezzabile da chi vorrebbe ascoltare qualcosa che oggi suoni un po' meno arcaico.

Donatello Nahi

Citazione di: robland il 24 Giugno, 2024, 12:03 AML'album di Freddie King che mi piace segnalare è Burglar, del 1974. Credo sia il suo ultimo album o comunque uno degki ultimi album. Ne consiglio l'ascolto perché dentro c'è, più che blues, rhythm'n'blues e tanto funk. È un ascolto un po' diverso dal solito e secondo me anche molto apprezzabile da chi vorrebbe ascoltare qualcosa che oggi suoni un po' meno arcaico.

Ecco, in effetti è uno di quelli ché conosco meno... è il penultimo, perchè poi morirá nel 1976 a soli 42 anni.

Comunque chiaramente quello che hai detto tu, si ritrova , in misura minore, secondo me, anche nei primi album. Cioè lui si discosta un pó dal blues dei 50.... poi ne parleró, ma negli anni 60 il blues era giá considerato "vecchio" dalle nuove generazioni... che infatti spingeranno avanti altri generi... il blues ad un certo punto era morto e sepolto, finché non c'é stata una rinascita negli 80, con i vari Johnny Winter... Vaughan... il film The blues brothers( anch'esso importante in questo senso)... un'altra cosa di cui voglio parlare è poi delle contaminazioni blues in Gran Bretagna...altro capitolo fondamentale

robland

Citazione di: Donatello Nahi il 24 Giugno, 2024, 01:46 PMEcco, in effetti è uno di quelli ché conosco meno... è il penultimo, perchè poi morirá nel 1976 a soli 42 anni.

Comunque chiaramente quello che hai detto tu, si ritrova , in misura minore, secondo me, anche nei primi album. Cioè lui si discosta un pó dal blues dei 50.... poi ne parleró, ma negli anni 60 il blues era giá considerato "vecchio" dalle nuove generazioni... che infatti spingeranno avanti altri generi... il blues ad un certo punto era morto e sepolto, finché non c'é stata una rinascita negli 80, con i vari Johnny Winter... Vaughan... il film The blues brothers( anch'esso importante in questo senso)... un'altra cosa di cui voglio parlare è poi delle contaminazioni blues in Gran Bretagna...altro capitolo fondamentale

Devo assolutamente cercare un brano di Freddie King perché non ne conosco il titolo (ultimamente ho preso il vizio di non memorizzare più i titoli, in controtendenza con quanto facevo in passato quando sapevo tutti i titoli e tutti i musicisti) ma è importante perché ho visto che contiene un lick che poi hanno citato vari musicisti blues tra cui Bonamassa.


Donatello Nahi

Citazione di: robland il 24 Giugno, 2024, 01:55 PMDevo assolutamente cercare un brano di Freddie King perché non ne conosco il titolo (ultimamente ho preso il vizio di non memorizzare più i titoli, in controtendenza con quanto facevo in passato quando sapevo tutti i titoli e tutti i musicisti) ma è importante perché ho visto che contiene un lick che poi hanno citato vari musicisti blues tra cui Bonamassa.

Ma comunque, i licks di Freddie King (e non solo) è incredibile come si ritrovino in tanta musica piú moderna, ed anche che apoarentemente c'entra poco.... stavo ascoltando alcune cose dei deep purple... e... tac... ci mettono dei licks blues classici

Donatello Nahi

Volendo consigliare un secondo ascolto di Freddie King, propongo " Gives you a Bonanza of instrumentals" del 65.

Il primo che avevo consigliato è totalmente strumentale. Per gli amanti di Vaughan, ascoltate questi 2 album e ci troverete tante cose che Stevie ha copiato da Freddie.


Infatti lo stilr di Freddie é a metá strada tra texas blues e chicago blues.
Inizió a suonare la chitarra a soli 6 anni. Inizialmente suonava nello stile rurale di Lightin'Hopkins, ma poi a Chicago scoprí i Muddy Waters, Jimmy Rogers, Little Walter.

L'album che ha citato Robland, Burglar, è il penultimo, e vi parteciperá Clapton. Poi pubblicherá "Larger than Life" nel 75.... purtroppo scomparse nel 76, troppo presto per una complicazione da ulcera ed una pancreatite




Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.