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La lacuna di Jimi

Aperto da Moreno Viola, 31 Dicembre, 2014, 12:46 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Raffus

Manic Depression è il classico esempio di quanto conoscesse la musica.
Il riff è basato sugli accordi del pezzo, li scompone a piacimento in maniera originale per creare un accompagnamento.

Strepitoso.
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D




overdrive

Io penso che Hendrix non avesse "lacune" se per lacune intendiamo mancanze che non ti permettano di esprimere pienamente la tua musicalità in un dato momento storico.

Hendrix ha sempre "cercato" nuove strade e nuove persone per arrivare a quello che aveva in mente.
Non si è mai accontentato di quello che era.
La musica è una strada, e lui la stava percorrendo mettendosi sempre in discussione.

L'unica vera lacuna è nostra, che non abbiamo potuto vedere a quali evoluzioni sarebbe arrivato.

In fondo aveva solo 27 anni....


localb

Citazione di: bananas il 02 Gennaio, 2015, 11:38 AM
Mah, non so che dire... Tra i tanti è uno dei miei guitar hero. Forse il mio preferito. Certamente inserendolo nel suo contesto socio-storico è uno di quegli artisti che hanno saputo generare più o meno consapevolmente un prima ed un dopo. Prima di Jimi la chitarra elettrica nella cultura musicale di massa era una cosa, dopo, un'altra.
Sono completamente d'accordo su questo, che sapesse o meno leggere la musica Hendrix è stato un rivoluzionario dello strumento, un genio con cui tutti i chitarristi dopo di lui hanno dovuto fare i conti. Ma non solo sulla chitarra, anche come  idee musicali era avanti rispetto ai suoi contemporanei. E' il mio guitar hero preferito, se non si era capito!!!  :yeepy:
Citazione di: bananas il 02 Gennaio, 2015, 11:38 AM
Qualcosa di più, in termini di fenomenologia di massa, di quanto poteva essere stata la musica più o meno popolare sino a quel momento. Il jazz e lo swing in particolare erano più che altro musica da ballo. Da intrattenimento. Con i primi vagiti del Rock generato da Hendrix e contemporanei le cose sono cambiate. Tant'è che anche la musica più colta ha preso nuove strade. E' successo tutto nel medesimo periodo.
Qui invece non mi trovi d'accordo. Il jazz aveva avuto il suo "Hendrix" già negli anni 40 con Charlie Parker. Ed alla fine degli anni 50 John Coltrane e Miles Davis portavano il jazz ad un'altro livello di evoluzione. Sicuramente Hendrix ha influito sulla formazione del jazz-rock o fusion, mostrando la strada con le sue miscele di blues, rock, funk, rythm&blues.
Citazione di: bananas il 02 Gennaio, 2015, 11:38 AM
Infine non starei lì tanto a vedere come e perché o con chi ha suonato Hendrix (o altri). Era proprio un'epoca di nuove formidabili alchimie. Che nascevano spontaneamente in un contesto generale che le stimolava anziché cercare di ucciderle sul nascere come accade oggi. E questo, ancora forse, ci può spiegare perché la musica attualmente muove poco persino in termini economici. Secondo me non è tanto colpa del progresso tecnologico, quanto dell'evaporazione della magia dalle pratiche artistiche. Tutti artisti nessun artista in pratica. Vado a finire sempre sullo stesso ragionamento capperi...
:quoto:
Sicuramente questa era la sua più grande lacuna, o forse quella che lui stesso sentiva come lacuna:
Citazione di: Moreno Viola il 01 Gennaio, 2015, 09:25 PM
Anche la necessità di Jimi di affrontare la teoria musicale e la lettura, non credo che avesse motivazioni dovuto ad una reale frustrazione, ma sono propenso a pensare che l'essersi avvicinato a mostri sacri del Jazz come Miles Davis, lo portò a desiderare di potersi rapportare con quel mondo dove come faceva notare giustamente Lawhunter non era sufficiente un approccio del tipo "... questo è un Mi, questo è un Sol, questo è un La .... ora prendi una chitarra e forma una band", ma soprattutto avrebbe potuto trovarsi in un contesto dove lui stesso avrebbe potuto essere il "direttore" e dire in maniera precisa cosa gli altri musicisti avrebbero dovuto suonare e addirittura come suonarlo esattamente come ad esempio ha potuto fare per buona parte della sua carriera Frank Zappa.


Grix


Grix

Nel suo periodo non aveva lacune anzi stava avanti di 20 anni a tutti.

Moreno Viola

Riprendendo il discorso su quella che io considero la lacuna di Hendrix, credo invece che ci sia pochissimo di Jimi (anzi direi nulla) nella scelta di Mitch Mitchell e Noel Redding e che dietro ci sia più l'urgenza di chi voleva farne esplodere il talento.
Non va dimenticato che lo stesso Noel Redding non era un vero bassista ma forse più un chitarrista prestato al basso, tanto che durante la sua "esperienza" con Hendrix, suonava contemporaneamente la sei corde nei Fat Mattress e anche Mitch Mitchell aveva certamente un curriculum meno interessante di molti suoi contemporanei come Ginger Baker o Ansley Dumbar che sembra essere stato il suo unico rivale per il posto di batterista negli Experience.
Alla fine voglio semplicemente dire che il destino non ci ha permesso di conoscere quanto avrebbe potuto ancora dare, ma anche che quello che è invece riuscito a regalarci non è l'interezza del suo talento.

Citazione di: Raffus il 02 Gennaio, 2015, 02:45 PM
Manic Depression è il classico esempio di quanto conoscesse la musica.
Il riff è basato sugli accordi del pezzo, li scompone a piacimento in maniera originale per creare un accompagnamento.

Strepitoso.

Quoto pienamente e aggiungo che il suo uso della scomposizione degli accordi e dei loro rivolti erano qualcosa di non così comune in ambito rock e sicuramente hanno aperto un mondo di creatività anche a chi è venuto dopo.
Come solista era eccezionale ma secondo me la sua ritmica era incredibile proprio da un punto di vista creativo.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Riki Blackmore

A proposito, mi hanno regalato "Zero", che dovrebbe essere una sorta di reportage della vita di Hendrix.

Scrivo "reportage" e non "biografia" perchè, se non son tordo o troppo rinco, quello che c'è scritto nel libro è tutto (o quasi, l'autore dovrebbe aver solo sistemato l'ordine delle cose)  pugno di Hendrix, proveniente da suoi pensieri, scritti, interviste, dichiarazioni e via dicendo. Una sorta di collage reso comprensibile, ecco, e parla un po' di tutta la sua vita.

Sono arrivato al punto in cui l'Experience si scioglie (primo semestre dei '70s; il libro è suddiviso per piccoli periodi, gruppi di mesi degli anni che furono), con Noel che va definitivamente nei Fat Mistress, l'entrata di Billy Cox e la "Band Of Gypsis", dopo il live a Woodstock.

La cosa che noto, più del talento di Hendrix (che è noto, e che ho sempre presente quando ascolto), sono state le opportunità.

Sì, perchè se ci pensate...adesso non è facile fare il "turnista", suonare a destra e a manca (non dico fare i soldi, ma fare esperienza) per gente che poi è diventata GRANDE o comunque ha avuto un seguito.

Così come non è facile trovare gente che ti sballotta a destra e a manca, facendoti conoscere i Cream di turno.

Insomma..dobbiamo anche pensare che oramai sono cose anacronistiche..  :maio:


overdrive

Citazione di: Moreno Viola il 06 Gennaio, 2015, 05:07 PM
Alla fine voglio semplicemente dire che il destino non ci ha permesso di conoscere quanto avrebbe potuto ancora dare, ma anche che quello che è invece riuscito a regalarci non è l'interezza del suo talento.


Può darsi tu abbia ragione e probabilmente quanto registrato da Jimi poteva anche essere fatto in condizioni migliori, con compagni più quotati ma è tutto ipotetico. Non è detto che musicisti può "importanti" avrebbero dati migliori risultati. Penso che proprio per il fatto che i 2 non fossero grandi nomi abbia permesso ad Hendrix di avere il controllo della situazione e di tutta la parte artistica.
Quando si è trovato con un batterista più carismatico ha avuto qualche problema (vedi Buddy Miles).

OD

LawHunter

Citazione di: overdrive il 07 Gennaio, 2015, 07:41 PM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Gennaio, 2015, 05:07 PM
Alla fine voglio semplicemente dire che il destino non ci ha permesso di conoscere quanto avrebbe potuto ancora dare, ma anche che quello che è invece riuscito a regalarci non è l'interezza del suo talento.


Può darsi tu abbia ragione e probabilmente quanto registrato da Jimi poteva anche essere fatto in condizioni migliori, con compagni più quotati ma è tutto ipotetico. Non è detto che musicisti può "importanti" avrebbero dati migliori risultati. Penso che proprio per il fatto che i 2 non fossero grandi nomi abbia permesso ad Hendrix di avere il controllo della situazione e di tutta la parte artistica.
Quando si è trovato con un batterista più carismatico ha avuto qualche problema (vedi Buddy Miles).

OD

:quotone:
Umile Accolito del culto di Ritchie Blackmore.
Zappator Cortese ma Maldestro delle 6 corde donateci dal Maestro Leo Fender.

fabiox

Per me tra la  musica degli experience e quella della band of gypsies c'é una gran differenza ; tanto fresca  , eccitante e innovativa la prima quanto a tratti pericolosamente masochistica e autoreferenziale la seconda.Il sublime equilibrio soprattutto dei  primi due dischi  nulla ha a che vedere con l'incertezza sonora della band.  Jimi riesce a essere fantastico anche nella cacofonia,ma  la bellezza squassante degli inizi, come troppo spesso accade nella storia del rock ,non verrá più mantenuta,sia a livello creativo-compositivo che di suono. Quanto alla ritmica,per me Mitch Mitchell é molto più plastico e incisivo del più grezzo e fisico Buddy Miles ,e la sua impostazione jazzistica ha stimolato non poco Hendrix...ve lo immaginate 'if 6 was 9  ' ,per citare un capolavoro tra i tanti ,con Buddy? Personalmente  poi preferisco  Noel Redding anche se chitarrista mancato ,ma é questione di gusti...

zap

E mi trovo nuovamente a concordare con quanto detto da Fabiox in questo ultimo commento.

LawHunter

Citazione di: fabiox il 08 Gennaio, 2015, 12:34 AM
Per me tra la  musica degli experience e quella della band of gypsies c'é una gran differenza ; tanto fresca  , eccitante e innovativa la prima quanto a tratti pericolosamente masochistica e autoreferenziale la seconda.Il sublime equilibrio soprattutto dei  primi due dischi  nulla ha a che vedere con l'incertezza sonora della band.  Jimi riesce a essere fantastico anche nella cacofonia,ma  la bellezza squassante degli inizi, come troppo spesso accade nella storia del rock ,non verrá più mantenuta,sia a livello creativo-compositivo che di suono. Quanto alla ritmica,per me Mitch Mitchell é molto più plastico e incisivo del più grezzo e fisico Buddy Miles ,e la sua impostazione jazzistica ha stimolato non poco Hendrix...ve lo immaginate 'if 6 was 9  ' ,per citare un capolavoro tra i tanti ,con Buddy? Personalmente  poi preferisco  Noel Redding anche se chitarrista mancato ,ma é questione di gusti...

:quotonegalattico:
Umile Accolito del culto di Ritchie Blackmore.
Zappator Cortese ma Maldestro delle 6 corde donateci dal Maestro Leo Fender.

Moreno Viola

Rileggendo le vostre opinioni devo riconoscere che nel mio approccio a Hendrix c'è forse poca obbiettività, nel senso che quella che ho citato come sua lacuna è invece un ostacolo alle mie fantasie su quello che io avrei voluto ascoltare da Hendrix o su quello che immagino avrebbe potuto fare se le cose fossero andate diversamente.
Noto anche che quella che io giudico come una fase caoticamente creativa, viene vista invece come un momento in cui in realtà Jimi perse un po' la strada faticando a ritrovarla.

Mi piace invece pensare che la forma canzone fosse un vestito che ormai gli stava troppo stretto, che il concetto di jam nella sua accezione più ampia sarebbe stata una destinazione inevitabile e che l'approdo sarebbe stato qualcosa di simile a quel capolavoro che è a parer mio (non sempre condiviso) "The End Of The Game" di Peter Green.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



fabiox

Il famoso disco col felino é senza dubbio una delle più sanguigne e creative improvvisazioni totali di sempre ,commovente nella sua profeticitá...credo comunque che il genio di Seattle non sia davvero mai stato limitato dal repertorio,sia esso suo (e che repertorio!!!) che di altri. Come nel jazz, al musicista-improvvisatore-compositore basta un pretesto,un canovaccio sonoro su cui affondare le unghie (vedi come ti stravolge  i Beatles in 'In the west',per esempio ,o la memorabile esibizione di Woodstock  ;   il libro 'The end of the game' Jimi Hendrix l'ha scritto e riscritto...    la sola cosa che può aver appannato la sua arte é stato unicamente il suo tormento esistenziale

Riki Blackmore

Citazione di: fabiox il 10 Gennaio, 2015, 01:07 AMla sola cosa che può aver appannato la sua arte é stato unicamente il suo tormento esistenziale

Vorrei riprendere questo punto.

Da ciò che ho letto nel libro regalatomi, il periodo dopo l'Experience (alias dalla traslazione alla BoG) mi è sembrato l'inizio della fine.
L'autore, ripeto, afferma che tutto il materiale contenuto è stato preso da interviste, documentari precedentemente girati e affermazioni di Jimi.

Le mie conclusioni, dopo una prima lettura, sono state proprio che fosse un personaggio tormentato e perennemente insoddisfatto.

Inizialmente ha avuto la fase di crescita e di affermazione (non senza problemi), ma poi è come se non riuscisse a uscire dal tunnel. Non sapeva neanche lui cosa voleva, insomma, una perenne ricerca che però non portava a nulla. Oltretutto bruciando le tappe, dato il percorso che ha svolto nel giro di pochissimi anni.

Forse la non-identità del gruppo, della Band Of Gypsis -che voleva essere una "grande famiglia aperta"- ha contribuito.
Come riportato, diceva che nessuno aveva l'obbligo di prestazione, suonavano "a sentimento" (e lui stesso arrivò ad abbandonare il palco all'inizio di un concerto; ora non ho sotto mano il libro per riportare l'avvenimento e la data precisi). Spesso lasciava l'onere di cantare a Billy Cox. Aggiungiamoci poi i problemi finanziari e giudiziari che si è trovato a fronteggiare e, forse, la necessità di "dimostrare chi era"..

Io personalmente ho piacere a suonare con persone che un minimo conosco, mi trovo meglio e mi sento più libero, oltre che a conoscere un po' lo stile di chi mi trovo intorno. Lui ha avuto la Experience, messa su a tavolino, e la Band of Gypsis che se non era a tavolino, poco ci calava in mezzo..

Penso che tutti quei cambi, quella frenesia, siano stati deleteri per lui..oltre alla frustrazione di non riuscire a raggiungere i suoi ideali di musica.

Quindi, ritengo che sia stata una sorta di "autodistruzione" (concedetemelo), e vorrei piacerebbe sapere se i suoi eccessi e la sua morte non derivino proprio dai suoi problemi..ma penso che nessun libro e nessuna persona possano dirmelo/dircelo  ::)

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