Jamble Forum

JAMBLE Cafè => Artisti : Gruppi e Musicisti => Discussione aperta da: Vu-meter il 01 Gennaio, 2018, 09:01 AM

Titolo: L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Vu-meter il 01 Gennaio, 2018, 09:01 AM
Bella intervista a Julian Lage da cui si evince che anche avendo un grandissimo talento, non si possa esimere da uno studio dello strumento.
Ha studiato davvero tantissimo e per lungo tempo.

Mi ha colpito quando dice che tra gli 8 e i 12 anni prendeva anche 3 lezioni a settimana ... tanto per dire .  :sconvolto:

Julian Lage on his musical education and upbringing - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=3SliJnVe_is)
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Grand Funk il 01 Gennaio, 2018, 10:48 AM
Io non ciò capito niente, per via dell' inglese, ma che ha studiato ( tanto ) si vede, e sopratutto si sente......  :etvoila:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: luvi il 01 Gennaio, 2018, 10:48 AM
Anche se a sentirlo suonare si stenta davvero ad immaginarlo studente alle prime armi in qualunque stagione della sua vita :sconvolto:, dà comunque speranza avere conferma anche da lui che "nessuno nasce imparato"!!  :yeepy:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Vu-meter il 01 Gennaio, 2018, 11:15 AM
Citazione di: luvi il 01 Gennaio, 2018, 10:48 AM
Anche se a sentirlo suonare si stenta davvero ad immaginarlo studente alle prime armi in qualunque stagione della sua vita :sconvolto:, dà comunque speranza avere conferma anche da lui che "nessuno nasce imparato"!!  :yeepy:

:quotone:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 11:29 AM
Comunque il concetto mi pare abbastanza ovvio. Lo studio aggiunge a prescindere ed indipendentemente da livello e talento. Nessuno può escudere che Julian Lage sarebbe diventato tale comunque senza studio così come nessuno può escludere il contrario.

Non fraintendetemi perché ritengo lo studio la più alta forma di arricchimento di cui una persona possa privilegiarsi e, farò il possibile per garantire il più alto livello ai miei figli ma, quello che penso è che lo studio rende colti ma non talentuosi. Il talento ignorante è stato artefice in passato di grandi intuizioni (vedi il blues) mentre spesso la conoscenza, diventa una gabbia.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: luvi il 01 Gennaio, 2018, 11:43 AM
Citazione di: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 11:29 AM
Comunque il concetto mi pare abbastanza ovvio. Lo studio aggiunge a prescindere ed indipendentemente da livello e talento. Nessuno può escudere che Julian Lage sarebbe diventato tale comunque senza studio così come nessuno può escludere il contrario.

Non fraintendetemi perché ritengo lo studio la più alta forma di arricchimento di cui una persona possa privilegiarsi e, farò il possibile per garantire il più alto livello ai miei figli ma, quello che penso è che lo studio rende colti ma non talentuosi. Il talento ignorante è stato artefice in passato di grandi intuizioni (vedi il blues) mentre spesso la conoscenza, diventa una gabbia.

Credo che molto/tutto dipenda da come, cosa e con chi si studia.

Per un musicista talentuoso in USA è possibile entrare in contatto con insegnanti dalla professionalità eccellente che utilizzano metodi molto diversi tra loro e probabilmente, specie se possiede i mezzi economici (in quel paese sappiamo bene che le scuole di musica importanti non sono certo a buon mercato...), la fortuna di trovarne uno adatto alla propria indole è ampia e preziosa, specie in ambito jazzistico moderno, nel quale dallo studio è davvero difficile prescindere per ottenere grandi risultati.

Uno studio ben fatto non affossa o ingabbia il talento di un artista, ma semmai gli permette di esaltarlo al suo massimo grado.

Le intuizioni sono fondamentali, ma spesso non bastano... uno dei maggiori crucci di B.B.King era proprio quello di non avere studiato e di non riuscire ad esprimersi e relazionarsi con i musicisti con i quali veniva a contatto così come essi potevano fare tra di loro...
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Max Maz il 01 Gennaio, 2018, 11:45 AM
 :quotone:

Così come uno studio ben fatto è fondamentale  agli eterni aspiranti musici per continuare a sostenere il proprio sogno. ::)
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Grand Funk il 01 Gennaio, 2018, 12:00 PM
Citazione di: luvi il 01 Gennaio, 2018, 11:43 AM

Credo che molto/tutto dipenda da come, cosa e con chi si studia.

Per un musicista talentuoso in USA è possibile entrare in contatto con insegnanti dalla professionalità eccellente che utilizzano metodi molto diversi tra loro e probabilmente, specie se possiede i mezzi economici (in quel paese sappiamo bene che le scuole di musica importanti non sono certo a buon mercato...), la fortuna di trovarne uno adatto alla propria indole è ampia e preziosa, specie in ambito jazzistico moderno, nel quale dallo studio è davvero difficile prescindere per ottenere grandi risultati.

Uno studio ben fatto non affossa o ingabbia il talento di un artista, ma semmai gli permette di esaltarlo al suo massimo grado.

Le intuizioni sono fondamentali, ma spesso non bastano... uno dei maggiori crucci di B.B.King era proprio quello di non avere studiato e di non riuscire ad esprimersi e relazionarsi con i musicisti con i quali veniva a contatto così come essi potevano fare tra di loro...

:quotonegalattico:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 12:12 PM
Luvi, comincio col dire che è sempre un piacere leggere le tue considerazioni e per le quali, ti ringrazio sempre  :thanks:

Citazione di: luvi il 01 Gennaio, 2018, 11:43 AM
Uno studio ben fatto non affossa o ingabbia il talento di un artista, ma semmai gli permette di esaltarlo al suo massimo grado.

Hai detto bene...e rinforzi ciò che ho detto (o che volevo dire) ossia, che lo studio rischia di ingabbiare. Tu però evidenzi che il talento, in quanto tale e se "istruito a dovere"  non si ritroverà mai ingabbiato dallo studio- e non ho conoscenze per sostenere il contrario quindi,  non posso che condividere. Però a questo punto, permettimi una piccola ritaratura al mio precedente e quindi, che lo studio rischia di ingabbiare lo studente poco talentuoso.
Insomma...non credo che il solo studio, sia sufficiente sebbene rappresenti uno degli ingredienti primari.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 01:48 PM
Dimenticavo: invidio chi sa suonare seduto, senza poggiapiede
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 01:55 PM
Citazionelo studio rischia di ingabbiare lo studente poco talentuoso

Mi sembri in vena di paradossi, Elliott. Lo studio serve ad aprire gli orizzonti, non a chiuderli, a rendere le persone ricche delle esperienze di chi le ha precedute, non ad impedir loro di farsi le proprie. Se uno si rinchiude in una qualche gabbia, questo non ha niente a che fare con lo studio di per sé.

Lo studio può essere impostato male, naturalmente, come l'alimentazione, ma questo non può portarci ad affermare che studiare o alimentarsi siano attività di per sé pericolose.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 01:57 PM
Secondo questa logica, ogni studente che esce dal conservatorio,  dovrebbe lasciare traccia
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 01:58 PM
Non è affatto quello che ho scritto!
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 02:11 PM
Citazione di: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 01:55 PM

Lo studio può essere impostato male, naturalmente, come l'alimentazione, ma questo non può portarci ad affermare che studiare o alimentarsi siano attività di per sé pericolose.

Nemmeno io ho detto che studiare è pericoloso.
Ho detto che lo studio, se non hai del talento, spesso è insufficiente ed adfirittura rischia di ingabbiarti entro i limiti di ciò che hai registrato. Avrei diversi esempi da portare, di personaggi usciti con i massimi voti  da università quotatissime ma, incapaci di essere un valore aggiunto; però siamo in altei ambiti e non voglio allargare troppo ma, su questo stesso forum abbiamo letto una pluralità di volte commenti analoghi riferiti ai conservatoristi (si può dire?   :-\)
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 02:14 PM
E io ripeto che non ha senso affermare che sia stato lo studio (o i libri, i vocabolari, le calcolatrici ecc.) a metterli nella "gabbia" dove, non dubito delle tue parole, si trovano.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 02:18 PM
Io invece credo che sia stato proprio  il pensare "che basta essere studiati per sapere..."
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 02:19 PM
Citazione di: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 02:18 PM
Io invece credo che sia stato proprio  il pensare "che basta essere studiati per sapere..."

E cos'ha a che fare questo con lo studio?
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 02:29 PM
Citazione di: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 02:19 PM

E cos'ha a che fare questo con lo studio?


Citazione di: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 11:29 AM
Non fraintendetemi perché ritengo lo studio la più alta forma di arricchimento di cui una persona possa privilegiarsi e, farò il possibile per garantire il più alto livello ai miei figli ma, quello che penso è che lo studio rende colti ma non talentuosi.

Non riesco ad esprimermi meglio di come ho fatto. Se tu ci vedi un paradosso, rispetto la tua interpretazione  :etvoila:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 02:33 PM
Elliott, stavo già rispondendo a tue parole testualmente citate. Che lo studio non renda talentuosi, poco male: cosa sia lo studio chiunque lo può capire, cosa sia il talento (predisposizione genetica? Influsso dell'ambiente familiare? Studio precoce?) non lo sa nessuno.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Vu-meter il 01 Gennaio, 2018, 03:18 PM
Credo che anche Fidel sostenga che il talento prescinda dallo studio, in fondo, il talento è solo una qualità innata che non si sa da dove e perchè si sviluppi diversamente negli individui ( ogni peraltro ha almeno un talento, anche se a volte non sono facili da scovare perchè possono perfino riguardare settori ai quali una certa persona non si interessa ).

Lo studio NON PUO' far male, a nessuno. Eleva per forza di cose tutti, ma poi c'è chi si o per mancanza di talento o per comodità si siede sugli allori di ciò che ha imparato.
Quelli che escono dal conservatorio se fossero stati autodidatti avrebbero suonato MOLTO peggio o affatto. Il conservatorio sforna delle macchine "perfette" per quanto possibile, ma non necessariamente talentuose dal punto di vista creativo.

Il mito dietro al pensiero per cui "lo studio uccide la creatività", è solo la scusa di chi preferisce non studiare.
Hendrix ti assicuro che ha studiato. Non sapeva leggere la musica e questo è un altro discorso, ma suo padre ed altri lo hanno formato, assieme ad una discreta gavetta nel jazz club. Poi è nato, grazie alla sua creatività, l'Hendrix che conosciamo e che si è separato dagli studi e dalle esperienze fatte , ma senza quelle non sarebbe mai sorto.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 03:22 PM
Noncapisco perché date per assolute le mie considerazioni. Non ho detto che lo studio ucvide il talenti; ho detto che lo studio può può ingabbiare chi, evidentemente non ricchisdimo di talento, ritenga che le regole siano l'assoluto.

Io rimango della mia convenzione: lo studio è ingrediebte primario ma non basta
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Vu-meter il 01 Gennaio, 2018, 03:31 PM
Citazione di: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 03:22 PM

Io rimango della mia convenzione: lo studio è ingrediebte primario ma non basta



Credo che su questo siamo tutti d'accordo.  :abbraccio:


Citazione di: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 03:22 PM

Noncapisco perché date per assolute le mie considerazioni. Non ho detto che lo studio ucvide il talenti; ho detto che lo studio può può ingabbiare chi, evidentemente non ricchisdimo di talento, ritenga che le regole siano l'assoluto.



Se ingabbia, vuol dire che era l'unica cosa che potesse accadere, il che ci riporta alla mancanza di talento.
Guarda, lo dico anche pensando a me stesso per esperienza personale: io senza studio non suonerei proprio.

Poi per carità, ogni opinione è giusta e ben accetta.  :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 03:39 PM
Citazione di: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 03:22 PM
Noncapisco perché date per assolute le mie considerazioni. Non ho detto che lo studio ucvide il talenti; ho detto che lo studio può può ingabbiare chi, evidentemente non ricchisdimo di talento, ritenga che le regole siano l'assoluto.

Io rimango della mia convenzione: lo studio è ingrediebte primario ma non basta

Semplicemente perché dici che è lo studio ad ingabbiare le persone, anziché delle credenze sbagliate che le persone possono avere a proposito dello studio. Lo studio di per sé giova, punto. Se poi uno non sa "far fruttare ciò che ha imparato", per disinteresse, superficialità, presunzione o altro, è un altro paio di maniche, e non dipende dal fatto che "ha studiato".

Detto questo, bisogna vedere COME si studia.

Il talento io lo bandirei da qualsiasi discorso, dato che nessuno sa cosa sia, se sia una predisposizione innata o un "essere portati" per attività a cui si è stati esposti e/o che si ha iniziato a praticare (e studiare) in giovane età. Finisce per essere quasi sinonimo di "fuffa".
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: zap il 01 Gennaio, 2018, 04:12 PM
Secondo me rimane ingabbiato chi non ha il talento oppure passione,studiando si ottiene una 'bravura' base che ti permette di ottenere risultati dal buono al superbo,appunto a seconda del talento/passione o meno e credo che un appassionato autodidatta,potenzialmente può arrivare ed anche superare la bravura degli 'studiati' modaioli [emoji12]
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 04:40 PM
Citazione di: zap il 01 Gennaio, 2018, 04:12 PM
Secondo me rimane ingabbiato chi non ha il talento oppure passione,studiando si ottiene una 'bravura' base che ti permette di ottenere risultati dal buono al superbo,appunto a seconda del talento/passione o meno e credo che un appassionato autodidatta,potenzialmente può arrivare ed anche superare la bravura degli 'studiati' modaioli [emoji12]

:etvoila:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Moreno Viola il 01 Gennaio, 2018, 05:17 PM
Non posso averne la certezza, ma credo di capire cosa intende Elliott.

Come sarebbe cambiata la storia della musica se Jimi Hendrix avesse avuto un maestro che gli dava bacchettate sulle mani ogni volta che vedeva spuntare il pollice da dietro il manico?
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 05:35 PM
Citazione di: Vu-meter il 01 Gennaio, 2018, 03:31 PM


Poi per carità, ogni opinione è giusta e ben accetta.  :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:

Questo è...Jamble  :etvoila:
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 06:00 PM
Citazione di: Moreno Viola il 01 Gennaio, 2018, 05:17 PM
Non posso averne la certezza, ma credo di capire cosa intende Elliott.

Come sarebbe cambiata la storia della musica se Jimi Hendrix avesse avuto un maestro che gli dava bacchettate sulle mani ogni volta che vedeva spuntare il pollice da dietro il manico?

Qui c'è un tipico fraintendimento. Laddove esiste una tradizione (che vuol dire trasmissione della conoscenza e delle esperienze, non cieco arbitrio) pedagogica, questa è basata su nozioni relative alla fisiologia umana e al funzionamento degli strumenti. Nessun  maestro sano di mente ti direbbe di tenere il pollice avvolto attorno al manico per suonare un legato con stretch di cinque tasti - né ti direbbe di non spostare il pollice verso il bordo della tastiera per suonare un bending. Tanto la prima impostazione come la seconda sarebbero inefficaci e potenzialmente nocive.

Laddove esiste una tradizione pedagogica, questa è finalizzata innanzitutto alla trasmissione della consapevolezza di cosa si fa, come lo si fa, e perché lo si fa in un certo modo. Una volta che uno ha acquisito quella consapevolezza, è in grado di fare con consapevolezza le proprie scelte individuali.

(https://78.media.tumblr.com/tumblr_mcwgh5zJkc1rua7ilo2_500.jpg)

(https://media2.fdncms.com/clevescene/imager/u/mobilestory/9303585/4cae57f3_paul-galbraith.jpg)

Nessun maestro sano di mente ti dirà mai di suonare il pianoforte su una seggiolina come Glenn Gould. E nessuno andrebbe da Glenn Gould (se fosse ancora tra noi) a dirgli di suonare il pianoforte in un altro modo.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Moreno Viola il 01 Gennaio, 2018, 06:22 PM
Quanto scrivi non è opinabile e non ci sono dubbi sul fatto che lo studio, dando per scontato che lo si pratichi nella maniera corretta, non possa avere connotazioni negative, ma è purtroppo diffusissima la figura del "maestro sulla carta" (figura che esiste in qualsiasi disciplina), ovvero una persona che ha studiato, magari ha anche un bel diploma/laurea che lo dimostra, ma lo ha fatto nella maniera sbagliata, assimilando concetti a memoria che diventano nella sua testa, dogmi intoccabli.
La frase "Hendrix non sapeva suonare granché" l'ho sentita con le mie orecchie.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 06:39 PM
È assolutamente come dici, Moreno, ma quanti professori con diploma di laurea ma privi peraltro di nozioni scientifiche e strumenti didattici aggiornati, nonché di una profonda comprensione e un'autentica capacità di trasmettere la propria materia, abbiamo conosciuto tutti nelle nostre carriere scolastiche?

Se uno intraprende e porta a termine un percorso accademico (università o conservatorio che sia) non spinto da interesse e passione autentici, il problema non sarà probabilmente che avrà studiato troppo, ma che non continuerà a farlo. Un diploma di laurea o di conservatorio non attesta altro che il possesso di un set di abilità necessarie per intraprendere una professione. Chiunque non sia stato spinto a studiare esclusivamente dal desiderio e dall'esigenza di farsi una posizione e provvedere al sostentamento proprio e dei propri cari, sa benissimo che il diploma non segna altro che il passaggio dalla condizione di "studente pagante" ad (auspicabilmente) quella di "studente pagato".
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: luvi il 01 Gennaio, 2018, 07:57 PM
Mi pare che nella sostanza stiamo tutti dicendo cose condivisibili...

- lo studio non crea o costruisce il talento... lo aiuta ad uscire al meglio se c'è

- un grande artista non può essere meno grande se studia, casomai il contrario

- lo studio da solo non basta a fare un grande artista, ci vuole il  talento

- il talento non supportato dallo studio, difficilmente riesce ad esprimersi al massimo

Poi, però, bisogna capire cosa si intende per "studio", cosa non scontata, nè necessariamente vissuta da tutti allo stesso modo.

Per chi come me non lavora in ambito classico, ad esempio, studiare significa apprendere e praticare le regole, conoscere la storia e l'evoluzione di un linguaggio complesso ed articolato come è la Musica, significa padroneggiare tale linguaggio così come la tecnica del proprio strumento per essere in grado di esprimersi al meglio attraverso di esso.
Qualunque sia il metodo o il percorso seguito: scuole, maestri, lavoro fatto da soli, regole imparate dai libri o dai grandi musicisti, tutto quel che serve ad appropriarsi al meglio della sintassi musicale e del controllo del proprio strumento per migliorarsi ed esprimersi più compiutamente è "studio".  ::)
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 08:08 PM
Assolutamente! A scuola si impara soprattutto... a studiare per conto proprio.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Moreno Viola il 01 Gennaio, 2018, 08:24 PM
Citazione di: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 08:08 PM
Assolutamente! A scuola si impara soprattutto... a studiare per conto proprio.

Sono d'accordo, ma più "finardianamente" credo che l'unica cosa che la scuola dovrebbe fare è insegnare a imparare.
Titolo: Re:L'importanza dello studio by Julian Lage
Inserito da: Vu-meter il 02 Gennaio, 2018, 06:53 AM
Citazione di: luvi il 01 Gennaio, 2018, 07:57 PM
Mi pare che nella sostanza stiamo tutti dicendo cose condivisibili...

- lo studio non crea o costruisce il talento... lo aiuta ad uscire al meglio se c'è

- un grande artista non può essere meno grande se studia, casomai il contrario

- lo studio da solo non basta a fare un grande artista, ci vuole il  talento

- il talento non supportato dallo studio, difficilmente riesce ad esprimersi al massimo

Poi, però, bisogna capire cosa si intende per "studio", cosa non scontata, nè necessariamente vissuta da tutti allo stesso modo.

Per chi come me non lavora in ambito classico, ad esempio, studiare significa apprendere e praticare le regole, conoscere la storia e l'evoluzione di un linguaggio complesso ed articolato come è la Musica, significa padroneggiare tale linguaggio così come la tecnica del proprio strumento per essere in grado di esprimersi al meglio attraverso di esso.
Qualunque sia il metodo o il percorso seguito: scuole, maestri, lavoro fatto da soli, regole imparate dai libri o dai grandi musicisti, tutto quel che serve ad appropriarsi al meglio della sintassi musicale e del controllo del proprio strumento per migliorarsi ed esprimersi più compiutamente è "studio".  ::)


:quotonemegagalattico: