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L'importanza dello studio by Julian Lage

Aperto da Vu-meter, 01 Gennaio, 2018, 09:01 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Vu-meter

Bella intervista a Julian Lage da cui si evince che anche avendo un grandissimo talento, non si possa esimere da uno studio dello strumento.
Ha studiato davvero tantissimo e per lungo tempo.

Mi ha colpito quando dice che tra gli 8 e i 12 anni prendeva anche 3 lezioni a settimana ... tanto per dire .  :sconvolto:

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Grand Funk

Io non ciò capito niente, per via dell' inglese, ma che ha studiato ( tanto ) si vede, e sopratutto si sente......  :etvoila:


luvi

Anche se a sentirlo suonare si stenta davvero ad immaginarlo studente alle prime armi in qualunque stagione della sua vita :sconvolto:, dà comunque speranza avere conferma anche da lui che "nessuno nasce imparato"!!  :yeepy:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Vu-meter

Citazione di: luvi il 01 Gennaio, 2018, 10:48 AM
Anche se a sentirlo suonare si stenta davvero ad immaginarlo studente alle prime armi in qualunque stagione della sua vita :sconvolto:, dà comunque speranza avere conferma anche da lui che "nessuno nasce imparato"!!  :yeepy:

:quotone:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Elliott

Comunque il concetto mi pare abbastanza ovvio. Lo studio aggiunge a prescindere ed indipendentemente da livello e talento. Nessuno può escudere che Julian Lage sarebbe diventato tale comunque senza studio così come nessuno può escludere il contrario.

Non fraintendetemi perché ritengo lo studio la più alta forma di arricchimento di cui una persona possa privilegiarsi e, farò il possibile per garantire il più alto livello ai miei figli ma, quello che penso è che lo studio rende colti ma non talentuosi. Il talento ignorante è stato artefice in passato di grandi intuizioni (vedi il blues) mentre spesso la conoscenza, diventa una gabbia.

luvi

Citazione di: Elliott il 01 Gennaio, 2018, 11:29 AM
Comunque il concetto mi pare abbastanza ovvio. Lo studio aggiunge a prescindere ed indipendentemente da livello e talento. Nessuno può escudere che Julian Lage sarebbe diventato tale comunque senza studio così come nessuno può escludere il contrario.

Non fraintendetemi perché ritengo lo studio la più alta forma di arricchimento di cui una persona possa privilegiarsi e, farò il possibile per garantire il più alto livello ai miei figli ma, quello che penso è che lo studio rende colti ma non talentuosi. Il talento ignorante è stato artefice in passato di grandi intuizioni (vedi il blues) mentre spesso la conoscenza, diventa una gabbia.

Credo che molto/tutto dipenda da come, cosa e con chi si studia.

Per un musicista talentuoso in USA è possibile entrare in contatto con insegnanti dalla professionalità eccellente che utilizzano metodi molto diversi tra loro e probabilmente, specie se possiede i mezzi economici (in quel paese sappiamo bene che le scuole di musica importanti non sono certo a buon mercato...), la fortuna di trovarne uno adatto alla propria indole è ampia e preziosa, specie in ambito jazzistico moderno, nel quale dallo studio è davvero difficile prescindere per ottenere grandi risultati.

Uno studio ben fatto non affossa o ingabbia il talento di un artista, ma semmai gli permette di esaltarlo al suo massimo grado.

Le intuizioni sono fondamentali, ma spesso non bastano... uno dei maggiori crucci di B.B.King era proprio quello di non avere studiato e di non riuscire ad esprimersi e relazionarsi con i musicisti con i quali veniva a contatto così come essi potevano fare tra di loro...
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Max Maz

 :quotone:

Così come uno studio ben fatto è fondamentale  agli eterni aspiranti musici per continuare a sostenere il proprio sogno. ::)
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Grand Funk

Citazione di: luvi il 01 Gennaio, 2018, 11:43 AM

Credo che molto/tutto dipenda da come, cosa e con chi si studia.

Per un musicista talentuoso in USA è possibile entrare in contatto con insegnanti dalla professionalità eccellente che utilizzano metodi molto diversi tra loro e probabilmente, specie se possiede i mezzi economici (in quel paese sappiamo bene che le scuole di musica importanti non sono certo a buon mercato...), la fortuna di trovarne uno adatto alla propria indole è ampia e preziosa, specie in ambito jazzistico moderno, nel quale dallo studio è davvero difficile prescindere per ottenere grandi risultati.

Uno studio ben fatto non affossa o ingabbia il talento di un artista, ma semmai gli permette di esaltarlo al suo massimo grado.

Le intuizioni sono fondamentali, ma spesso non bastano... uno dei maggiori crucci di B.B.King era proprio quello di non avere studiato e di non riuscire ad esprimersi e relazionarsi con i musicisti con i quali veniva a contatto così come essi potevano fare tra di loro...

:quotonegalattico:

Elliott

Luvi, comincio col dire che è sempre un piacere leggere le tue considerazioni e per le quali, ti ringrazio sempre  :thanks:

Citazione di: luvi il 01 Gennaio, 2018, 11:43 AM
Uno studio ben fatto non affossa o ingabbia il talento di un artista, ma semmai gli permette di esaltarlo al suo massimo grado.

Hai detto bene...e rinforzi ciò che ho detto (o che volevo dire) ossia, che lo studio rischia di ingabbiare. Tu però evidenzi che il talento, in quanto tale e se "istruito a dovere"  non si ritroverà mai ingabbiato dallo studio- e non ho conoscenze per sostenere il contrario quindi,  non posso che condividere. Però a questo punto, permettimi una piccola ritaratura al mio precedente e quindi, che lo studio rischia di ingabbiare lo studente poco talentuoso.
Insomma...non credo che il solo studio, sia sufficiente sebbene rappresenti uno degli ingredienti primari.

Elliott

Dimenticavo: invidio chi sa suonare seduto, senza poggiapiede

Fidelcaster

Citazionelo studio rischia di ingabbiare lo studente poco talentuoso

Mi sembri in vena di paradossi, Elliott. Lo studio serve ad aprire gli orizzonti, non a chiuderli, a rendere le persone ricche delle esperienze di chi le ha precedute, non ad impedir loro di farsi le proprie. Se uno si rinchiude in una qualche gabbia, questo non ha niente a che fare con lo studio di per sé.

Lo studio può essere impostato male, naturalmente, come l'alimentazione, ma questo non può portarci ad affermare che studiare o alimentarsi siano attività di per sé pericolose.
:ditanaso:

Elliott

Secondo questa logica, ogni studente che esce dal conservatorio,  dovrebbe lasciare traccia

Fidelcaster

:ditanaso:


Elliott

Citazione di: Fidelcaster il 01 Gennaio, 2018, 01:55 PM

Lo studio può essere impostato male, naturalmente, come l'alimentazione, ma questo non può portarci ad affermare che studiare o alimentarsi siano attività di per sé pericolose.

Nemmeno io ho detto che studiare è pericoloso.
Ho detto che lo studio, se non hai del talento, spesso è insufficiente ed adfirittura rischia di ingabbiarti entro i limiti di ciò che hai registrato. Avrei diversi esempi da portare, di personaggi usciti con i massimi voti  da università quotatissime ma, incapaci di essere un valore aggiunto; però siamo in altei ambiti e non voglio allargare troppo ma, su questo stesso forum abbiamo letto una pluralità di volte commenti analoghi riferiti ai conservatoristi (si può dire?   :-\)

Fidelcaster

E io ripeto che non ha senso affermare che sia stato lo studio (o i libri, i vocabolari, le calcolatrici ecc.) a metterli nella "gabbia" dove, non dubito delle tue parole, si trovano.
:ditanaso:

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