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Jimmy Page : lo conoscete ? lo apprezzate ? se sì, perchè ? se no, perchè ?

Aperto da Vu-meter, 21 Ottobre, 2011, 03:18 PM

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Fidelcaster

Comunque, in questo video Jonathan Kreisberg esprime a Tom Quayle delle considerazioni interessanti sulla diversa qualità del modo di suonare dal vivo di certi gruppi rock di una volta come i LZ, rispetto a tanti gruppi odierni, per la dose maggiore di interplay e improvvisazione (e quindi di rischio) che iniettavano ( :D) nelle proprie performance.

:ditanaso:

Buc

Citazione di: luvi il 10 Agosto, 2017, 08:27 PM
La valutazione di chitarristi come Page, secondo me non può prescindere dal genere musicale, dal periodo storico e dal contesto nel quale si sono espressi.

Preso in assoluto, Page non è un chitarrista raffinato, pulito, né particolarmente originale. E' sicuramente molto meno tecnico della maggior parte degli sconosciuti che oggi partecipano ai contest su YT...
Non è un ricercatore di sonorità elaborate, usa per lo Les Paul e Marshall a volumi da panico.
Come molti altri musicisti, per buona parte della sua carriera è stato dipendente dalle droghe pesanti, per ultima l'eroina, terminando la sua fase creativa, a differenza di altri come Clapton ad esempio, ben prima della disintossicazione: dunque non sappiamo quanto le sue performances, tanto sul palco quanto in studio, siano state al di sotto delle reali potenzialità e come avrebbe saputo/potuto suonare se la sua mente fosse stata lucida. Spero nessuno si faccia sedurre ancora dal luogo comune secondo il quale certi rockers siano grandi grazie al trinomio "sex, drugs and rock 'n roll" (la stessa osservazione vale anche per innumerevoli jazzisti, purtroppo), perché la realtà è che hanno buttato la parte più creativa e formativa della loro esistenza in un cassonetto che nemmeno ricordano più ed oggi quelli che sono ancora vivi lo sanno benone e se ne rendono conto (compresi quegli idioti di Keef & c, anche se probabilmente non lo ammetteranno mai in pubblico per prestare fede al personaggio di eterni "bad boys", sia pure ormai in odore di reparto geriatrico, che ancora permette loro di arricchirsi agevolmente).

Nonstante tutto questo, non posso esimermi dal considerare Jimmy Page un riferimento importante ed imprescindibile nell'ambito rock-blues, uno che una volta assimilati buona parte degli stilemi classici del blues li ha trasferiti in un contesto più aggressivo, rielaborandoli in quel modo ruvido ed essenziale di far musica che chiamiamo (hard) "rock".

:quotonegalattico:
Think jazzy, love bluesy and live rock !



AlbertoDP

Citazione di: luvi il 10 Agosto, 2017, 08:27 PM
Non è un ricercatore di sonorità elaborate, usa per lo Les Paul e Marshall a volumi da panico.

Su questo stavolta non sono d'accordo. Page, soprattutto in studio, ha tirato fuori suoni di ogni tipo, spesso agli antipodi dell'accoppiata LP/Marshall: chitarre acustiche, 12 corde, mandolini, suoni puliti, di atmosfera, chitarre saturate in diretta nel mixer... Direi anzi che Page è quanto di più lontano dal classico chitarrista"hard rock" (anche se ha fatto anche quello).
Oltre ciò, come detto da Moreno e altri, non credo che il giudizio su di lui possa limitarsi al suo essere chitarrista, ma alla capacità di scrivere e arrangiare grandi canzoni pop, rock, blues e folk, quale che fosse il vestito che poi gli veniva cucito addosso.

Fidelcaster

Il mandolino lo suonava principalmente Jonesy:



Gli arrangiamenti come se li dividevano? Jonesy era un super-arrangiatore di studio, aveva lavorato con tutti, dai Rolling Stones in giù...
:ditanaso:

Max Maz

Ieri in un intervista Plant affermava che il sound dei Led Zeppelin era caratterizzato da Bonzo, senza il quale avrebbero fatto molta più fatica ad emergere nel panorama musicale dell'epoca.   :-\
Comunque sia l'alchimia creativa tra quei quattro resta assolutamente straordinaria.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


AlbertoDP

Citazione di: Fidelcaster il 11 Agosto, 2017, 01:12 AM
Il mandolino lo suonava principalmente Jonesy:



Gli arrangiamenti come se li dividevano? Jonesy era un super-arrangiatore di studio, aveva lavorato con tutti, dai Rolling Stones in giù...

Credo che si scambiassero spesso le parti, in The Battle of evermore al mandolino c'è Page, ad esempio. Comunque, Jones fantastico arrangiatore, già prima di entrare negli Zeppelin

AlbertoDP



Moreno Viola

Io insisto  con il dire che il campo in cui Jimmy Page deve giocare la sua partita, magari col rischio di subire una sonora batosta, è quello occupato da Brian Wilson e non dai vari eroi della sei corde.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


luvi

Citazione di: AlbertoDP il 11 Agosto, 2017, 12:46 AM
Su questo stavolta non sono d'accordo. Page, soprattutto in studio, ha tirato fuori suoni di ogni tipo, spesso agli antipodi dell'accoppiata LP/Marshall: chitarre acustiche, 12 corde, mandolini, suoni puliti, di atmosfera, chitarre saturate in diretta nel mixer... Direi anzi che Page è quanto di più lontano dal classico chitarrista"hard rock" (anche se ha fatto anche quello).
Oltre ciò, come detto da Moreno e altri, non credo che il giudizio su di lui possa limitarsi al suo essere chitarrista, ma alla capacità di scrivere e arrangiare grandi canzoni pop, rock, blues e folk, quale che fosse il vestito che poi gli veniva cucito addosso.

Mi spiego meglio: certamente in carriera ha usato anche altre cose, a cominciare dalla Telecaster, passando dalla Gibson doppio manico, agli effetti Boss, al Wha, per finire al guitar synth GR303 e GR300 della Roland.
Il bilancio è però statisticamente al 90% LP+Marshall... La sua postazione sul palco era proverbialmente ricca di strumenti, ma vuota sul pavimento... e il suo suono caratteristico di certo non è quello di una chitarra trattata dagli effetti, ti pare?

Se poi il giudizio va esteso oltre il chitarrista, allora la questione si complica ulteriormente... entrano in ballo i gusti personali e si può dire di tutto.
Ad esempio, personalmente considero veramente "grande" lo stile di Bonham, che ritengo fosse davvero su un altro pianeta (quasi come lo è stato Stewart Copeland coi Police), sia come scelte ritmiche che come suoni... non ho lo stesso trasporto nei confronti del "chitarrismo" di Page...  :-\
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Fidelcaster

Bonham non est disputandus!

Il mio momento preferito di Stairway... è l'attacco di Bonzo.
:ditanaso:

AlbertoDP

Citazione di: luvi il 11 Agosto, 2017, 09:57 AM
Citazione di: AlbertoDP il 11 Agosto, 2017, 12:46 AM
Su questo stavolta non sono d'accordo. Page, soprattutto in studio, ha tirato fuori suoni di ogni tipo, spesso agli antipodi dell'accoppiata LP/Marshall: chitarre acustiche, 12 corde, mandolini, suoni puliti, di atmosfera, chitarre saturate in diretta nel mixer... Direi anzi che Page è quanto di più lontano dal classico chitarrista"hard rock" (anche se ha fatto anche quello).
Oltre ciò, come detto da Moreno e altri, non credo che il giudizio su di lui possa limitarsi al suo essere chitarrista, ma alla capacità di scrivere e arrangiare grandi canzoni pop, rock, blues e folk, quale che fosse il vestito che poi gli veniva cucito addosso.

Mi spiego meglio: certamente in carriera ha usato anche altre cose, a cominciare dalla Telecaster, passando dalla Gibson doppio manico, agli effetti Boss, al Wha, per finire al guitar synth GR303 e GR300 della Roland.
Il bilancio è però statisticamente al 90% LP+Marshall... La sua postazione sul palco era proverbialmente ricca di strumenti, ma vuota sul pavimento... e il suo suono caratteristico di certo non è quello di una chitarra trattata dagli effetti, ti pare?

Se poi il giudizio va esteso oltre il chitarrista, allora la questione si complica ulteriormente... entrano in ballo i gusti personali e si può dire di tutto.
Ad esempio, personalmente considero veramente "grande" lo stile di Bonham, che ritengo fosse davvero su un altro pianeta (quasi come lo è stato Stewart Copeland coi Police), sia come scelte ritmiche che come suoni... non ho lo stesso trasporto nei confronti del "chitarrismo" di Page...  :-\

Se consideriamo la dimensione live, è così, ma nei live tutte le strumentazioni acustiche e i suoni degli album venivano sostituite, anche per necessità, da un assetto tipo power trio. Gli album da studio, che secondo me sono i veri Led Zeppelin, restituiscono tutta un'altra storia, in cui lo strumento (LP o Tele), l'amp (Marshall Supro), o gli effetti, hanno peso e significato solo in relazione al pezzo in cui si inseriscono e tutto è molto meno mono dimensionale rispetto ai live. Il riferimento (come più volte ha sottolineato Moreno), è quello di un approccio pop, in cui tutto viene in secondo piano rispetto alla "canzone". No quarter, The battle of evermore e tante altre (nelle versioni studio), ne sono una splendida testimonianza.
Mi rendo conto, però, che se non si apprezzano i pezzi dei Led Zeppelin, diventa anche quasi impossibile apprezzare il lavoro di Page, essendo legato a doppio filo.   

robemazzoli

Bonham ha il rispetto di chiunque, finanche nel mondo del jazz, nel quale i batteristi  non mancano mai di ribadirne la classe.

È stato un eccellente batterista, riconoscibile fin dal primo istante, dotato di talento e di una tecnica di tutto rispetto, oltre al suo essere magnificamente istintivo.

Però a "suo favore" ha che è morto, giovane e in piena carriera.

Se fosse accaduto a Page forse staremmo a parlarne in un altro modo.

Abbracci e cortesie
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

Fidelcaster

Beh, non c'è niente nel rock che paghi come una morte prematura!
:ditanaso:


robemazzoli

roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

AlbertoDP

Citazione di: robemazzoli il 11 Agosto, 2017, 11:10 AM
Bonham ha il rispetto di chiunque, finanche nel mondo del jazz, nel quale i batteristi  non mancano mai di ribadirne la classe.

È stato un eccellente batterista, riconoscibile fin dal primo istante, dotato di talento e di una tecnica di tutto rispetto, oltre al suo essere magnificamente istintivo.

Però a "suo favore" ha che è morto, giovane e in piena carriera.

Se fosse accaduto a Page forse staremmo a parlarne in un altro modo.

Abbracci e cortesie

Sai che non lo so? Bonahm era un grande batterista, che adoro, ma suonava uno strumento, seppur benissimo. Non aveva l'incombenza di scrivere musica, pensare percorsi musicali e così via. Si sedeva alla batteria e suonava (alla grande) quello che c'era. L'apporto creativo e "mentale" era limitato. Probabilmente, avrebbe potuto farlo tutta la vita  ::) Fino alle prime avvisaglie di sciatica, almeno  :laughing:

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