Come andrebbe valutato un disco?
Sul valore assoluto (sempre chene siamo capaci) o in riferimento ai lavori precedenti?
Penso si tanti dischi considerati deludenti (di cui molti, se venussero pubblicati oggi, da artisti emergenti, farebbero gridare al miracolo) e mi chiedo se valutiamo i dischi in maniera corretta.
Da qui, poi, nasce un'altra considerazione: non è raro che l'album di esordio/che rivela l'artista al grande pubblico venga considerato il migliore; ma lo è veramente o è qurllo che genera il punto di riferimento?
Se seguo un'artista non posso prescindere dalla sua storia, non credi ?
Citazione di: Elliott il 13 Marzo, 2017, 08:32 PM
Come andrebbe valutato un disco?
Sul valore assoluto (sempre chene siamo capaci) o in riferimento ai lavori precedenti?
Penso si tanti dischi considerati deludenti (di cui molti, se venussero pubblicati oggi, da artisti emergenti, farebbero gridare al miracolo) e mi chiedo se valutiamo i dischi in maniera corretta.
Da qui, poi, nasce un'altra considerazione: non è raro che l'album di esordio/che rivela l'artista al grande pubblico venga considerato il migliore; ma lo è veramente o è qurllo che genera il punto di riferimento?
Non credo che esista un valore assoluto al quale riferirsi per giudicare un album, credo invece che esista una sorta di sintesi perfetta, di stato di grazia che permette ad alcuni artisti particolarmente dotati di realizzare qualcosa che lascerà il segno.
Sul fatto che spesso l'album d'esordio si riveli il migliore, credo che, con tutte le eccezioni che ovviamente esistono, il motivo sia che spesso una band è realmente se stessa solo nelle primissime fasi della propria carriera dopo di che intervengono elementi di disturbo che veicolano la creatività e il talento in altre direzioni.
Citazione di: Moreno Viola il 13 Marzo, 2017, 08:52 PM
Citazione di: Elliott il 13 Marzo, 2017, 08:32 PM
Come andrebbe valutato un disco?
Sul valore assoluto (sempre chene siamo capaci) o in riferimento ai lavori precedenti?
Penso si tanti dischi considerati deludenti (di cui molti, se venussero pubblicati oggi, da artisti emergenti, farebbero gridare al miracolo) e mi chiedo se valutiamo i dischi in maniera corretta.
Da qui, poi, nasce un'altra considerazione: non è raro che l'album di esordio/che rivela l'artista al grande pubblico venga considerato il migliore; ma lo è veramente o è qurllo che genera il punto di riferimento?
Non credo che esista un valore assoluto al quale riferirsi per giudicare un album, credo invece che esista una sorta di sintesi perfetta, di stato di grazia che permette ad alcuni artisti particolarmente dotati di realizzare qualcosa che lascerà il segno.
Sul fatto che spesso l'album d'esordio si riveli il migliore, credo che, con tutte le eccezioni che ovviamente esistono, il motivo sia che spesso una band è realmente se stessa solo nelle primissime fasi della propria carriera dopo di che intervengono elementi di disturbo che veicolano la creatività e il talento in altre direzioni.
Sono totalmente d'accordo.
E per quanto riguarda la qualitá degli album aggiungo che a livelli più modesti se il primo album va bene, nell'incisione di quello successivo si generano aspettative, anche soltanto interne alla band , che spesso impediscono al lavoro di essere fresco e diretto come il primo.
schiappa
Anche io sono d'accordo ma, l'interrogativo rimane.
E penso che spesso - io per primo - bocciamo album di eccellente fattura perché valutati secondo un concetto di aspettativa/abitudine e non qualità musicale e compositiva
Come potrebbe essere altrimenti? :-\
Io forse passerò per cinico, ma a me, in tutta sincertà, viene da rispondere così :
Citazione
Come andrebbe valutato un disco?
Purtroppo o per fortuna, sarà sempre valutato in base ai nostri gusti...
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Sul valore assoluto (sempre che ne siamo capaci) o in riferimento ai lavori precedenti?
Stessa risposta di cui sopra ..
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Non è raro che l'album di esordio/che rivela l'artista al grande pubblico venga considerato il migliore; ma lo è veramente o è quello che genera il punto di riferimento?
Spesso, per dei "capiscuola" è propri così, è lui a generare il riferimento. E' uscito l'album ed ha qualcosa di differente, ecco che si crea un suo spazio nel panorama e diventa un riferimento per quell'artista e per chi seguirà le sue orme. Il termine "il migliore" quindi, non è da considerarsi come senso qualitativo, ma come livello di espressione di un certo stile.
Ma in realtà, non sentiamo niente di nuovo da decenni e di veri capiscuola ce ne sono stati davvero pochi. Temo per altro, che i veri capiscuola spesso siano sconosciuti.
Tutto il resto, è marketing.
Vu :)
Io sospetto che il "fenomeno del primo album" sia più semplicemente dovuto al fatto che il primo album è spesso composto da una scelta dei brani composti e rielaborati nel corso degli anni, mentre sul secondo magari vanno a finire quelli che erano gli "scarti" del primo e soprattutto, dati i tempi stretti dell'industria discografica (forse questa menzione dell'industria discografica denuncia l'inattualità di quanto sto scrivendo :-[) per mettere assieme del nuovo materiale non è più possibile fare affidamento su un processo compositivo a volte del tutto empirico, per il quale è cruciale il feedback che viene dal pubblico e dai "colleghi", ma bisogna "mettersi a tavolino" e fare appello al proprio bagaglio tecnico e di cultura musicale, cosa che probabilmente non tutti gli ex-hobbisti proiettati di colpo nel proprio quarto d'ora di notorietà sono equipaggiati a fare.
Citazione di: Fidelcaster il 14 Marzo, 2017, 10:31 AM
Io sospetto che il "fenomeno del primo album" sia più semplicemente dovuto al fatto che il primo album è spesso composto da una scelta dei brani composti e rielaborati nel corso degli anni, mentre sul secondo magari vanno a finire quelli che erano gli "scarti" del primo e soprattutto, dati i tempi stretti dell'industria discografica (forse questa menzione dell'industria discografica denuncia l'inattualità di quanto sto scrivendo :-[) per mettere assieme del nuovo materiale non è più possibile fare affidamento su un processo compositivo a volte del tutto empirico, per il quale è cruciale il feedback che viene dal pubblico e dai "colleghi", ma bisogna "mettersi a tavolino" e fare appello al proprio bagaglio tecnico e di cultura musicale, cosa che probabilmente non tutti gli ex-hobbisti proiettati di colpo nel proprio quarto d'ora di notorietà sono equipaggiati a fare.
Ottima considerazione ! :goodpost:
Citazione di: Fidelcaster il 14 Marzo, 2017, 10:31 AM
Io sospetto che il "fenomeno del primo album" sia più semplicemente dovuto al fatto che il primo album è spesso composto da una scelta dei brani composti e rielaborati nel corso degli anni, mentre sul secondo magari vanno a finire quelli che erano gli "scarti" del primo e soprattutto, dati i tempi stretti dell'industria discografica (forse questa menzione dell'industria discografica denuncia l'inattualità di quanto sto scrivendo :-[) per mettere assieme del nuovo materiale non è più possibile fare affidamento su un processo compositivo a volte del tutto empirico, per il quale è cruciale il feedback che viene dal pubblico e dai "colleghi", ma bisogna "mettersi a tavolino" e fare appello al proprio bagaglio tecnico e di cultura musicale, cosa che probabilmente non tutti gli ex-hobbisti proiettati di colpo nel proprio quarto d'ora di notorietà sono equipaggiati a fare.
Effettivamente, è un punto di vista molto interessante :reallygood:
Citazione di: Fidelcaster il 14 Marzo, 2017, 10:31 AM
Io sospetto che il "fenomeno del primo album" sia più semplicemente dovuto al fatto che il primo album è spesso composto da una scelta dei brani composti e rielaborati nel corso degli anni, mentre sul secondo magari vanno a finire quelli che erano gli "scarti" del primo e soprattutto, dati i tempi stretti dell'industria discografica (forse questa menzione dell'industria discografica denuncia l'inattualità di quanto sto scrivendo :-[) per mettere assieme del nuovo materiale non è più possibile fare affidamento su un processo compositivo a volte del tutto empirico, per il quale è cruciale il feedback che viene dal pubblico e dai "colleghi", ma bisogna "mettersi a tavolino" e fare appello al proprio bagaglio tecnico e di cultura musicale, cosa che probabilmente non tutti gli ex-hobbisti proiettati di colpo nel proprio quarto d'ora di notorietà sono equipaggiati a fare.
Concordissimo. Anche sulla (purtroppo) inattualità della menzione dell'industria discografica.
Rispondo sulla prima parte della domanda di Elliott, tralasciando quella del "primo album".
Innanzitutto, il modo in cui si valutano gli album credo che sia una questione personale, non tutti abbiamo gli stessi metri di giudizio. Personalmente, tendo a valutare gli album chiedendomi quanto di quello che apprezzo mi piace "adesso", per il particolare momento in cui l'ascolto, e quanto mi piacerà in futuro. Nel senso che tendo a dare maggior peso agli album che resistono nel tempo, piuttosto che a quelli che cavalcano l'onda del momento. E, fra quelli che resistono, tendo a distinguere fra quelli che hanno resistito perchè sono "reperti storici" e quelli che hanno un reale valore (ovviamente, soggettivo).
Ad esempio, parlando dei Beatles, reputo capolavori gli album dal '65 in poi, perché sono attuali sotto tutti gli aspetti (il cantato, la forma canzone, le trovate melodiche e armoniche, tutto è ancora validissimo). Da grande fan, ovviamente, adoro anche gli album precedenti, ma mi rendo conto che si tratta di una valutazione di valore storico, piuttosto che sulla reale validità delle canzoni (o degli album). Sono pioneristici se collocati nel 1963, o 1964 (e così via), ma poco significativi oggi. Al contrario dei successivi, che hanno plasmato e continuano a plasmare la forma canzone ancora oggi.
Corollario di quanto sopra è che valuto l'innovazione e la ricerca nella musica solo se come finalità ha una bella canzone, e non la ricerca in se stessa. Nel secondo caso, avrà perso valore (non sotto il profilo storico) non appena assimilata da altri.
Un po' lunghina come risposta, scusatem :sorry:
Citazione di: AlbertoDP il 14 Marzo, 2017, 03:02 PM
Un po' lunghina come risposta, scusatem :sorry:
Non c'è di che, considerazione molto condivisibile!
Citazione di: Vu-meter il 14 Marzo, 2017, 07:37 AM
Io forse passerò per cinico, ma a me, in tutta sincertà, viene da rispondere così :
Citazione
Come andrebbe valutato un disco?
Purtroppo o per fortuna, sarà sempre valutato in base ai nostri gusti...
Citazione
Sul valore assoluto (sempre che ne siamo capaci) o in riferimento ai lavori precedenti?
Stessa risposta di cui sopra ..
Citazione
Non è raro che l'album di esordio/che rivela l'artista al grande pubblico venga considerato il migliore; ma lo è veramente o è quello che genera il punto di riferimento?
Spesso, per dei "capiscuola" è propri così, è lui a generare il riferimento. E' uscito l'album ed ha qualcosa di differente, ecco che si crea un suo spazio nel panorama e diventa un riferimento per quell'artista e per chi seguirà le sue orme. Il termine "il migliore" quindi, non è da considerarsi come senso qualitativo, ma come livello di espressione di un certo stile.
Ma in realtà, non sentiamo niente di nuovo da decenni e di veri capiscuola ce ne sono stati davvero pochi. Temo per altro, che i veri capiscuola spesso siano sconosciuti.
Tutto il resto, è marketing.
Vu :)
la mia opinione è MOLTO vicina a quella indicata da te Vu !
per sfortuna ( o secondo me invece per fortuna ) la soggettività regna sovrana , anche nel campo musicale ,
proprio per questo motivo un primo album ( per esempio citando l'inizio della discussione ) di un cantante o gruppo qualsiasi
a me puo piacere alla follia mentre a Vu , o qualsiasi altro Jambler invece no !
Qui entra in gioco la domanda fatidica fatta qualche tempo fa in qualche thread , siamo davvero in grado di giudicare ?
siamo davvero in grado di dire questo va bene e questo no ?
per fortuna , mi ripeto , esiste la soggettività
entrando in merito al post primo album l'industria discografica e il mercato gioca un ENORME ruolo
quante volte si è sentito dire questo cantante o gruppo si è venduto ?
quante volte si è detto che è diventato troppo pop o commerciale ?
prendendo di esempio i Pain Of Salvation o gli Opeth ..... hanno subito grosse critiche in quanto 2 gruppi molto sperimentali
soprattutto i secondi , che hanno un sacco di influente progressive anni 70 (grandissimi ammiratori del filone progressive italiano tra le altre cose ....)
si preferisce che dopo un primo album buono si continui a sfornare album simili se non addirittura identici ?
perche non si prova ad apprezzare il tentativo di musicisti di provare e studiare il gusto di sperimentare ?
mi sono dilungato un po..... ma credo che il mercato medio della musica sia pessimo , ci fanno vedere solamente amici e xfactor
dove escono mezzi cantanti che dopo uno o due dischi finiscono nel dimenticatoio
Hey, Andy ! :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
Citazione di: Vu-meter il 14 Marzo, 2017, 03:42 PM
Hey, Andy ! :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
grande Vu ! :hug2: :mitico: