Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

22 Novembre, 2024, 09:36 AM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

I Radiohead e le chitarre elettriche

Aperto da guest2543, 17 Giugno, 2018, 09:32 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Elliott

Io sono un classicone e trovo  The Bends, Ok Computer e Pablo honey i migliori lavori dei Radiohead.
Kid A è il migliore, quando ho voglia di annoiarmi. Tuttavia lo apprezzo, sebbene non ci trovi tutta questa evoluzione ed innovazione che si racconta in giro. Ve ne è a mio avviso molta di più in altre band che hanno ricevuto diversa attenzione e supporto dalla critica. Es gli Air (che nel 2001 completa un percorso iniziato oltre 10 anni prima in un capolavoro intitolato 10.000 hz), i Portishead senza dimenticare Bjork e che, già nei 70s certe sonorità e libertà erano state approcciate dai Can.

Sono certo che lo apprezzerei di più se Kid A non fosse circondato da questa ingiustificata aura di  pionieri dell'innovazione.

Linciatemi...fatemi sapere dove devo recarmi.

Ps
In Rainbow, grande album. Anche solo per Videotape.

robland

Linciati da solo!  :laughing:
Scherzi a parte, Kid A è assai più contorto e cervellotico degli album degli Air, che sono assai più godibili e orecchiabili. Yorke è una mente strana, persino i brani più chitarristici hanno sempre una sensazione di disagio percepibile.
Björk è su un altro livello: è la più sperimentale di tutti i citati, ma soprattutto fa contaminazione, come Moby (il quale è un furbacchione).
Io adoro gli Air, ho tutti gli album, pure un dvd in francese di cui non capisco nulla.  :laughing:


alel66

rob grazie dell'articolo segnalato, lo leggerò appena avrò un po' di tempo.
Per quanto riguarda la svolta sonora da Kid A in poi non credo ci sia stata un'imposizione o qualcosa di simile da parte di York. Credo semplicemente che se prima utilizzavano le chitarre per ottenere sonorità e rumori particolari a un certo punto, arrivati a una specie di limite, abbiano iniziato a sperimentare con strumenti diversi.
Aggiungici il passare degli anni, probabilmente non si sentivano nemmeno più rappresentati dalle sonorità dei primi album.
Per quanto riguarda la chitarra di Ed O'Brien fin dall'inizio ha avuto quella funzione li di rumori ed effetti particolari e ha sempre avuto il suo perché dato che in molti brani suonavano con tre chitarre.
Questa ovviamente é l'idea che mi son fatto io ed é completamente discutibile, non ho nulla di verificato o di ufficiale per sostenerla, solo riflessioni mie nel corso degli anni.
A memoria mi pare che In Rainbows sia stato il disco con più chitarre esclusi i primi tre, se non forse quello con un ritorno maggiore alle sonorità di ok computer.

Elliot sinceramente io Kid A l'ho sempre visto come innovativo dal punto di vista delle sonorità dei radiohead e non come un disco innovativo a livello musicale in generale quindi concordo abbastanza con te.
Bellissima Videotape ma ti dirò che mi riesce difficile trovare un brano che non mi piaccia in In Rainbows mentre in altri loro dischi c'è qualche brano che salto senza pensarci troppo

Elliott

Citazione di: alel66 il 27 Novembre, 2019, 09:14 PM

Elliot sinceramente io Kid A l'ho sempre visto come innovativo dal punto di vista delle sonorità dei radiohead e non come un disco innovativo a livello musicale in generale quindi concordo abbastanza con te.

Ecco, bravo.sei riuscito a dire in una frase ciò che io non sono riuscito in un papiro  :thanks:

Moreno Viola

In senso assoluto credo che neanche gli Air e ancora meno i Portishead possano essere considerati innovatori, semplicemente per il fatto che negli anni novanta era già estremamente facile risultare derivativi.

Prendendola un po' con le pinze, darei ai Radiohead negli anni novanta, gli stessi meriti che riconosco ai Beatles negli anni sessanta, ovvero aver portato alle orecchie del grande pubblico sonorità più impegnative.

Poi possiamo discutere sul fatto che non erano gli unici, così come non lo erano i Beatles ai loro tempi, ma di certo sono stati quelli più esposti.

Sicuramente per chi era già passato per le "porte del cosmo" negli anni settanta l'approccio dei Radiohead non è poi così sorprendente in termini di innovazione.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Santano

È sempre interessante leggere quanto sia coinvolgente seguire un determinato gruppo musicale. Traspare la passione e la profonda conoscenza di ogni dettaglio della band del cuore.
Io non ho mai avuto un preciso leader in questo senso. Ero più attratto dal mondo cantautori: ancora oggi do molto peso ai testi delle canzoni. Così seleziono le canzoni che preferisco, non il gruppo. Dei Radiohead promuovo alcune cose e ne scarto altre. Come faccio con tutti

robland

Citazione di: alel66 il 27 Novembre, 2019, 09:14 PM
Per quanto riguarda la svolta sonora da Kid A in poi non credo ci sia stata un'imposizione o qualcosa di simile da parte di York. Credo semplicemente che se prima utilizzavano le chitarre per ottenere sonorità e rumori particolari a un certo punto, arrivati a una specie di limite, abbiano iniziato a sperimentare con strumenti diversi.
Aggiungici il passare degli anni, probabilmente non si sentivano nemmeno più rappresentati dalle sonorità dei primi album.
Per quanto riguarda la chitarra di Ed O'Brien fin dall'inizio ha avuto quella funzione li di rumori ed effetti particolari e ha sempre avuto il suo perché dato che in molti brani suonavano con tre chitarre.
Questa ovviamente é l'idea che mi son fatto io ed é completamente discutibile, non ho nulla di verificato o di ufficiale per sostenerla, solo riflessioni mie nel corso degli anni.

Ale, non dico che hai torto. Probabile che persino ognuno dei Radiohead avrà una versione diversa di com'è andata.  ::)
Posso solo dire quello che so. Li ho seguiti anno per anno, leggendo tutte le interviste in italiano che uscivano su tutte le riviste.
Da quel che mi risulta, confermo che Yorke ha imposto quasi tutto.
Lui stesso ha detto: io sono il Presidente degli Stati Uniti, loro sono le Nazioni Unite.
È autore di tutti i brani, in questo senso: lui arrivava con lo spunto iniziale - lui, non gli altri - e poi lo sviluppava con gli altri. Ma gli altri lavoravano su idee sue.

Ed O'Brian prima suonava spesso anche la chitarra ritmica, quando Yorke era al piano. Da un certo punto in poi, con i brani minimalisti, anche quando Yorke non suonava la chitarra... Ed stava a produrre rumori o a suonare tamburi o ad utilizzare attrezzatura elettronica per produrre suoni percussivi.
O'Brien stesso dichiarò con grande sincerità che lui non avrebbe mai saputo fare un album solista.
C'è stato un periodo in cui facevano tutti percussioni! E solo Yorke e il bassista (per una parte del brano) suonavano. La stampa musicale li prendeva in giro dicendo che l'unico che non aveva davvero perso il posto era Selway, il batterista.

Questo perché l'unico che sapeva dove la band si stesse dirigendo era Yorke. Gli altri si sono positivamente adattati. La gerarchia era piuttosto chiara, con meno eccezioni persino dei Maiden (dove detta legge Harris, il quale almeno ogni tanto dà il suo ok a brani scritti da altri membri della band) o dei Metallica (dove comandano Hetfield e Ulrich). Quando trovi un leader prolifico, gli altri o si adattano riconoscendone il talento (che è straordinario in tutti i menzionati), o lasciano.

Ma, ripeto, l'aspetto più evidente è stato lo spazio che Yorke si è preso a danno dei produttori, che fino a Ok Computer hanno dato un grande contributo al sound complessivo e agli arrangiamenti.

A me piace In Rainbows. È il migliore, tra i post Amnesiac. L'ultimo lo reputo scadente (è una mia opinione, ovviamente): ci hanno lavorato male e risulta poco omogeneo.

Se c'è una cosa bella dei Radiohead più recenti che mi sento di consigliare a tutti è guardarsi su YouTube i live "From the basement" dove mi pare suonino tutti i brani di In Rainbows e King of Limbs "live" in uno studio. È stata una bellissima idea di Godrich.

Ribadisco: miei opinioni, formatesi negli anni in base a quanto letto e anche con le chiacchierate fatte con dei componenti del fan club.






alel66

Robland ti ringrazio per aver messo a disposizione la tua conoscenza sul gruppo e avermi fatto scoprire nuove cose che non sapevo. Ammetto di apprezzarli ma non essere mai stato troppo dietro alle loro interviste etc. Se non ricordo male la canzone in cui suonano tutti le percussioni tranne Yorke la chitarra é there there da hail to the thief.
Per quanto riguarda from the basement ti dirò che é proprio dopo aver visto questi due live che ho iniziato ad apprezzare In Rainbows e The King of Limbs.
Per quanto riguarda l'ultimo disco mi trovi d'accordo, non mi ha ancora convinto dopo diversi ascolti nel tempo. Mi dispiace soprattutto per la fine che ha fatto una canzone stupenda come True Love Waits

robland

Citazione di: alel66 il 28 Novembre, 2019, 12:06 AM
Robland ti ringrazio per aver messo a disposizione la tua conoscenza sul gruppo e avermi fatto scoprire nuove cose che non sapevo. Ammetto di apprezzarli ma non essere mai stato troppo dietro alle loro interviste etc. Se non ricordo male la canzone in cui suonano tutti le percussioni tranne Yorke la chitarra é there there da hail to the thief.
Per quanto riguarda from the basement ti dirò che é proprio dopo aver visto questi due live che ho iniziato ad apprezzare In Rainbows e The King of Limbs.
Per quanto riguarda l'ultimo disco mi trovi d'accordo, non mi ha ancora convinto dopo diversi ascolti nel tempo. Mi dispiace soprattutto per la fine che ha fatto una canzone stupenda come True Love Waits

Non c'è bisogno di ringraziare.  ::) La condivisione e il confronto tra opinioni è stimolante. Ma davvero. Sarà merito tuo se adesso riascolterò di nuovo In Rainbows.
Concordo pienamente su True love waits. Poi c'è il brano The numbers: molto più convincente la versione apparsa su YouTube in cui Yorke e Greenwood se ne stanno su una panchina a suonarla con le chitarre, piuttosto che la versione sull'album.

Anzi, sono io che ringrazio te, Pasquino, Elliott, Moreno, Santano ecc.
Mi avete fatto ricordare un sacco di cose! Ad esempio, che ho una marea di bootleg: Berlino, Lisbona, Salamanca ecc.
Oltre a 4 cd zeppi di rarità! Tra i tanti, vecchissimi, mi vengono subito in mente due brani con Yorke e PJ Harvey, uno con Yorke e Björk, uno con i Rem, una cover di Neil Young (Cinnamon Girl) suonata dai primi Radiohead, la cover di un brano diventato famoso come colonna sonora di un James Bond (Nobody does it better), uno stralcio di Wonderwall suonata da Yorke con l'acustica, e una marea di brani pre Pablo Honey! Give it up è un brano scritto e suonato (mai pubblicato) quando ancora non si chiamavano Radiohead.

Consiglio in particolare a Elliott, che apprezza Pablohoney, di andarli a recuperare. Se volete, faccio un elenco dei titoli (sono tanti tanti). Alcune le ricordo al volo: palo alto, pop is dead, stupid car, killer cars, banana co., bishop robes, molasses ecc. ecc. Alcune ce l'ho anche in versione acustica o live.

Questo cd quando lo comprai non costava nulla. Oggi è raro, ma c'è solo un terzo dei brani che ho, fuori dalla discografia ufficiale, che i fan si passavano masterizzandoseli in casa o attraverso...Napster!

http://www.amazon.it/Looking-Back-At-Radiohead/dp/B01ITH3NF4/ref=mp_s_a_1_1?keywords=radiohead+looking+back&qid=1574923891&sr=8-1

E poi consiglio vivamente questo libro:
http://www.amazon.it/Exit-Music-storia-dei-Radiohead/dp/8862314132/ref=mp_s_a_1_2?keywords=radiohead&qid=1574924349&rnid=1640607031&s=books&sr=1-2

alel66

Citazione di: robland il 28 Novembre, 2019, 07:36 AM

Consiglio in particolare a Elliott, che apprezza Pablohoney, di andarli a recuperare. Se volete, faccio un elenco dei titoli (sono tanti tanti). Alcune le ricordo al volo: palo alto, pop is dead, stupid car, killer cars, banana co., bishop robes, molasses ecc. ecc. Alcune ce l'ho anche in versione acustica o live.


Se non erro molti di questi brani sono stati inseriti come bonus track o secondo disco delle versioni rimasterizzate dei primi tre album

robland

Citazione di: alel66 il 28 Novembre, 2019, 04:17 PM
Citazione di: robland il 28 Novembre, 2019, 07:36 AM

Consiglio in particolare a Elliott, che apprezza Pablohoney, di andarli a recuperare. Se volete, faccio un elenco dei titoli (sono tanti tanti). Alcune le ricordo al volo: palo alto, pop is dead, stupid car, killer cars, banana co., bishop robes, molasses ecc. ecc. Alcune ce l'ho anche in versione acustica o live.


Se non erro molti di questi brani sono stati inseriti come bonus track o secondo disco delle versioni rimasterizzate dei primi tre album

Non ne ho idea. Ho gli album dell'epoca quindi niente bonus.

Pasquino

Citazione di: robland il 28 Novembre, 2019, 07:36 AM
Citazione di: alel66 il 28 Novembre, 2019, 12:06 AM
Robland ti ringrazio per aver messo a disposizione la tua conoscenza sul gruppo e avermi fatto scoprire nuove cose che non sapevo. Ammetto di apprezzarli ma non essere mai stato troppo dietro alle loro interviste etc. Se non ricordo male la canzone in cui suonano tutti le percussioni tranne Yorke la chitarra é there there da hail to the thief.
Per quanto riguarda from the basement ti dirò che é proprio dopo aver visto questi due live che ho iniziato ad apprezzare In Rainbows e The King of Limbs.
Per quanto riguarda l'ultimo disco mi trovi d'accordo, non mi ha ancora convinto dopo diversi ascolti nel tempo. Mi dispiace soprattutto per la fine che ha fatto una canzone stupenda come True Love Waits

Non c'è bisogno di ringraziare.  ::) La condivisione e il confronto tra opinioni è stimolante. Ma davvero. Sarà merito tuo se adesso riascolterò di nuovo In Rainbows.
Concordo pienamente su True love waits. Poi c'è il brano The numbers: molto più convincente la versione apparsa su YouTube in cui Yorke e Greenwood se ne stanno su una panchina a suonarla con le chitarre, piuttosto che la versione sull'album.

Anzi, sono io che ringrazio te, Pasquino, Elliott, Moreno, Santano ecc.
Mi avete fatto ricordare un sacco di cose! Ad esempio, che ho una marea di bootleg: Berlino, Lisbona, Salamanca ecc.
Oltre a 4 cd zeppi di rarità! Tra i tanti, vecchissimi, mi vengono subito in mente due brani con Yorke e PJ Harvey, uno con Yorke e Björk, uno con i Rem, una cover di Neil Young (Cinnamon Girl) suonata dai primi Radiohead, la cover di un brano diventato famoso come colonna sonora di un James Bond (Nobody does it better), uno stralcio di Wonderwall suonata da Yorke con l'acustica, e una marea di brani pre Pablo Honey! Give it up è un brano scritto e suonato (mai pubblicato) quando ancora non si chiamavano Radiohead.

Consiglio in particolare a Elliott, che apprezza Pablohoney, di andarli a recuperare. Se volete, faccio un elenco dei titoli (sono tanti tanti). Alcune le ricordo al volo: palo alto, pop is dead, stupid car, killer cars, banana co., bishop robes, molasses ecc. ecc. Alcune ce l'ho anche in versione acustica o live.

Questo cd quando lo comprai non costava nulla. Oggi è raro, ma c'è solo un terzo dei brani che ho, fuori dalla discografia ufficiale, che i fan si passavano masterizzandoseli in casa o attraverso...Napster!

http://www.amazon.it/Looking-Back-At-Radiohead/dp/B01ITH3NF4/ref=mp_s_a_1_1?keywords=radiohead+looking+back&qid=1574923891&sr=8-1

E poi consiglio vivamente questo libro:
http://www.amazon.it/Exit-Music-storia-dei-Radiohead/dp/8862314132/ref=mp_s_a_1_2?keywords=radiohead&qid=1574924349&rnid=1640607031&s=books&sr=1-2
Molti dei bootleg, inediti e bsides dei Radiohead avrebbero fatto la fortuna di molte altre band. Ho ascoltato fino alla nausea Maquiladora e Polyethylene e ancora oggi li trovo tra i brani più riusciti del gruppo.
Lull invece è una perla che mi accompagna in certi momenti della mia vita, per la quale ringrazierò i Radiohead in eterno

PS: posta pezzi inediti che hai tu
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)

Bebbo

Per far fronte all'isolamento dato dall'emergenza sanitaria in corso il gruppo di Thom Yorke lancia la Radiohead Public Library

La band pubblicherà sul suo canale YouTube "parecchi live settimanali" tratti dalle precedenti attività dal vivo della band. Il primo concerto del repertorio dei Radiohead, ad esempio, sarà trasmesso alle 11 di questa sera: il set è il "Live From a Tent in Dublin", andato in scena nell'ottobre del 2000 al Punchestown Racecourse di Naas, in Irlanda

Per chi è interessato:

Radiohead - Live From A Tent In Dublin (October 2000) #StayHome #WithMe - YouTube



robland


Bebbo


Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.