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Topic Recenti

I Radiohead e le chitarre elettriche

Aperto da guest2543, 17 Giugno, 2018, 09:32 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

guest2543

Se non fosse che da un po' (troppo) i Radiohead si sono messi a sfornare album che mi lasciano assai perplesso, vi avrei già bombardati di post su questa band che esordì - e confermò ancora meglio in un secondo album (ma anche nel terzo, un po') - con un sapiente uso di tre chitarre. Un tripudio delle sei corde, sorretto da una validissima sezione ritmica, e spesso impreziosito dall'uso di tastiere prima, di tappeti elettronici in seguito, per poi degenerare a mio avviso...

Ma salto subito a quello che vorrei mostrarvi.
Nel 2000, a piazza Santa Croce, i Radiohead lasciarono tutti i fan a bocca aperta proponendo loro l'anticipazione anche di un sound del tutto nuovo per loro, preavviso di un album non ancora uscito (Kid A).
Fu presentato questo brano, che ancora ricordo come fosse ieri:

Radiohead - Everything In Its Right Place (Kid 17 Version) - YouTube

In questi giorni mi sto cimentando con la chitarra nell'imitazione di un video pubblicato su youtube. Versione che mi ha proprio conquistato. Vorrei sapere cosa ne pensate di questa trasposizione (siate spietati e critici, se lo ritenete opportuno, tanto per me è tardi: la sequenza l'ho appresa!).

Radiohead's "Everything In It's Right Place" Guitar Lesson Cover - YouTube

Elliott

Pensavo chiedessi se fosse corretta a livello armonico.

Si, assolutamente, la ricorda


AlbertoDP

Bello, mi piace  ::) E' chiaramente lo stesso pezzo (erano anni che non lo ascoltavo!)

Grand Funk

A me non piacciono i Radiohead, ma il trasporto del pezzo dalla tastiera all chitarra è bello, mi piace  :reallygood:

zap

Che tristi i Radiohead,pensavo meglio [emoji52]

AlbertoDP

Citazione di: zap il 19 Giugno, 2018, 08:57 AM
Che tristi i Radiohead,pensavo meglio [emoji52]

Non sono certo la band "felice" al mondo, ma questo pezzo davvero non fa testo  ::) Prova ad ascoltare l'album "The Bends", vedrai che (forse) cambi idea  ::)

zap

CitazioneProva ad ascoltare l'album "The Bends", vedrai che (forse) cambi idea  ::)
Ok dai,gli dò un'altra chance,sono idoli per molti ma quel brano del link mi ha mandato in paranoia...e l'ho ascoltato fino alla fine...come dire,ci ho messo impegno  ;D


Elliott

Confermo, non sono un Carnevale di Rio ma, Bends...respira

zap

Eh già và meglio,c'è sempre la componente "ammorbante" ma le chitarre scaldano un pò l'atmosfera,eh si decisamente.
Forse ascolterei l'intero disco tutto in una volta...l'unica volta  :laughing:

AlbertoDP

Citazione di: Francescod il 19 Giugno, 2018, 06:35 PM
Citazione di: zap il 19 Giugno, 2018, 05:43 PM
Eh già và meglio,c'è sempre la componente "ammorbante" ma le chitarre scaldano un pò l'atmosfera,eh si decisamente.
Forse ascolterei l'intero disco tutto in una volta...l'unica volta  :laughing:

A me piace sempre suonare i brani che ascolto e che attirano la mia attenzione, per cui ti consiglio il brano Just, che chitarristicamente non è proprio banale.

Adoro quel brano, molto Crimsoniano  :quotone:

Moreno Viola

I Radiohead sono uno dei non tantissimi gruppi che, avendo sempre avuto il vento a favore, ovvero la critica dalla loro parte, corrono il rischio di passare per sopravvalutati.

La realtà è certamente diversa e la loro influenza trasversale ai generi è un dato certo.

Chi semina vento, raccoglie tempesta.


AlbertoDP

Citazione di: Moreno Viola il 20 Giugno, 2018, 10:23 AM
I Radiohead sono uno dei non tantissimi gruppi che, avendo sempre avuto il vento a favore, ovvero la critica dalla loro parte, corrono il rischio di passare per sopravvalutati.

La realtà è certamente diversa e la loro influenza trasversale ai generi è un dato certo.

Vero. Mi permetto di argomentare su un aspetto su cui, a volte, mi è capitato di riflettere. Più di una volta mi sono chiesto "cosa resterà dei Radiohead?" (parafrasando un ben noto brano), cercando di distinguere la loro fama, soprattutto negli anni '90, dal loro reale contributo. E' ovvio che si tratti di una valutazione soggettiva (il loro reale contributo), ma il dubbio che la fama sopravanzi, magari anche di poco, quello che realmente hanno fatto, mi ha sfiorato più volte. Quanto sopra, in realtà, non solo nei loro confronti, ma in generale riferendomi a molti musicisti degli anni '90. A volte, ho come la percezione che gli anni '90 fossero così tanto una reazione agli '80, che qualsiasi cosa rock (o pop-rock, ecc...) ha finito per essere osannata grazie al suo essere meno plasticosa di quella del decennio precedente. Questo anche nei casi in cui la "non plasticosità" era l'unico pregio di tale musica.
Di tutti questi gruppi anni '90, personalmente ritengo i Radiohead (ma anche i Blur), quelli che hanno resistito meglio alla prova del tempo e che hanno obiettivamente fatto bellissime cose. Però, poi passa in radio un pezzo come "Creep", che non sopporto e trovo musicalmente una ruffianata in stile "alternative", e mi chiedo se il mio apprezzarlo negli anni '90 (anche se non tantissimo), non fosse esclusivamente un segno dei tempi.

AlbertoDP

Citazione di: Francescod il 20 Giugno, 2018, 11:45 AM
...si tornava a suonare degli strumenti veri e a sperimentare. Sperimentare+scrivere ottimi brani di successo non è cosa sottovalutabile. Chi ci riesce si guadagna sempre un posto nella storia.

E' appunto questo a cui mi riferivo. Forse non è chiaro dal mi intervento che io non ritengo sopravvalutati i Radiohead, anzi, aggiungo alla tua trilogia anche Amnesiac, che reputo alla pari di Kid A (leggo ora che li avevi miessi insieme, qundi la tua era una quadrilogia  :laughing:). Il dubbio di cui sopra mi è venuto sentendo Creep in radio e chiedendomi "non è che anche loro li ho sopravvalutati un po'?". Come ti dicevo, la risposta è no, ma che il discorso valga per alcuni gruppi di quel periodo e, magari, anche per il singolo che li ha lanciati, ci può stare.

Faccio un esempio: quando è uscito "Live forever" degli Oasis, dal primo disco, mi sembrava un pezzo fantastico. Riascoltandolo adesso mi rendo conto che molto di quello che apprezzavo era il fatto che si tornava a suonare strumenti veri e fare pop "come si deve", al contrario degli anni precedenti. Di fatto, adesso lo trovo pure un po' fastidioso. La stessa cosa non mi succede con altri autori. A esempio, Either/Or di Elliott Smith per me è fresco (e fantastico) come il giorno in cui è uscito  ::)


Elliott

Ok computer è indubbiamente il loro best seller ma, di quell'album non ho mai digerito quella furbata di "richiamare" lo stile pinkfloydiano. Furbata che gli ha fatto guadagnare l'etichetta di "nuovi Pink Floyd" facendone esplodere la notorietà.


AlbertoDP

Citazione di: Elliott il 20 Giugno, 2018, 01:02 PM
"richiamare" lo stile pinkfloydiano
:-\
:firuli:
???

Io i Pink Ployd non ce li ho mai sentiti  :nea:

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