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Grand Funk Railroad, sottovalutati ?

Aperto da Grand Funk, 27 Luglio, 2018, 08:27 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

zap

Questo ce l'ho pure io,identico spiccicato e rigorosamente su vinile,il più bel disco dei Funk  :reallygood:

Santano

Citazione di: Grand Funk il 27 Luglio, 2018, 11:33 PM
Citazione di: Santano il 27 Luglio, 2018, 10:15 PM

É un mio limite ma non sopporto gli eccessi



Quello che vestiva strano era Mark Farner, ma quel modo di vestire aveva un perchè, la mamma era un'indiana della tribù dei Cherokee, il bracciale, il gilè, spesso a dorso nudo, erano i modi degli indiani.


Capisco Funk, ma anche Bruno Mars é hawaiano e non si esibisce col gonnellino tradizionale del suo paese. Ripeto è un mio limite, i Kiss, Elton John, Village People, tutti eccellenti musicisti tuttavia troppo stravaganti per attirare il mio interesse.
Devo dire però che da quando ne parli li sento più spesso (si, li sento così non li vedo e non mi scatta il pregiudizio, brutta cosa il pregiudizio).


Grand Funk

Citazione di: Moreno Viola il 27 Luglio, 2018, 11:56 PM

Hanno caratterizzato e segnato un'epoca e il loro successo (comunque enorme) quasi esclusivamente statunitense lo si deve al fatto che, come dicevano loro stessi, erano una band americana.

Però mi viene da porti una domanda. Per quale motivo li consideri sottovalutati?

L'ho spiegato nel post iniziale, la stampa li massacrava, perciò li sottovalutava, per me un pochino troppo dai.... nelle recensioni mai parole positive nei loro confronti, almeno quella nazionale, non sò negli altri stati europei come erano considerati, ma non credo che li osannavano al pari di altre band europee.
Quello che ha detto Buc è tutto dire, ignorava l'esistenza della band, ma sicuramente conosce i Led Zeppelin, i Deep Purple e così via...... infatti i Grand Funk erano la risposta americana all' hard-rock inglese dei gruppi citati, olltre ai Black Sabbath, Uriah Heep ecc.
Infatti in uno dei post iniziali spiego il mio punto di vista, che in America erano dei grandi ( quasi un gioco di parole..... ) ma in Europa non hanno attichito, come dici tu, e secondo me il motivo principale è stato lo scarso risalto che gli ha dato la stampa europea, poi quella nazionale.....  :facepalm:

P.S. Forse ho qualche pagina dei giornali dell'epoca, che avevo appeso nella mia cameretta per via delle foto dei Grand Funk, domani le cerco e scrivo qualche frase delle recensioni.

Grand Funk

Citazione di: Santano il 28 Luglio, 2018, 06:36 PM
Capisco Funk, ma anche Bruno Mars é hawaiano e non si esibisce col gonnellino tradizionale del suo paese.

:laughing: :laughing: :laughing:

Una volta il cantante dei Jass si è esibito con il kilt scozzese ( è originario della Sardegna ) immagino che a te sarebbe piaciuto una cifra.....  :laughing:




Citazione di: Santano il 28 Luglio, 2018, 06:36 PM
Devo dire però che da quando ne parli li sento più spesso (si, li sento così non li vedo e non mi scatta il pregiudizio, brutta cosa il pregiudizio).

Questo mi fà piacere, segno che il mio topic è servito a qualcosa..... grazie !  :reallygood:

Grand Funk

Citazione di: Mimmolo il 28 Luglio, 2018, 08:49 AM
Io avevo ed ho ascoltato tanto quest'album
Una vita fa era l'82
Mean Mistreater (Live From Jacksonville/1970/Remastered 2002) - YouTube
Però me li ricordo con piacere
Ma si contendevano il giradischi con i Rainbow, Made in Japan, Jimi, i Pink Floyd, Led Zeppelin, Santana, gli iron i Saxon i Judas i Motörhead e l'irish tour 74 Di un certo Rory.
Quindi avevano vita dura a finirci su su quel giradischi

Ti capisco, ma anch'io non ascoltavo solo i Grand Funk, come te ascoltavo i Led Zeppelin, i Deep Purple, Black Sabbath ecc. ecc. diciamo che i dischi dei Grand Funk li consumavo ( davvero ! alcuni (  tra cui proprio il " Live Album " ) ho dovuto ricomprarli ) quelli di altre band sono meno logori....  :laughing:



Citazione di: zap il 28 Luglio, 2018, 09:41 AM
Questo ce l'ho pure io,identico spiccicato e rigorosamente su vinile,il più bel disco dei Funk  :reallygood:

Sicuramente dal vivo rendevano molto di più, poi il " Live Album " è un mito ! ma hanno fatto anche dei buoni album in studio, due in particolare ( secondo il mio parere ) il secondo lavoro " Grand Funk " quello con la copertina rossa, chiamato anche " red album " e il quinto " E Pluribus Funk " quello con la copertina a forma di moneta, veramente belli ! in Grand Funk ci sono dei brani che marciano come del rock progressivo, anziche' hard-rock, considerando il trio chitarra, basso, batteria fà un certo effetto sentire tutti quei cambi di tempo.
Mentre " E Pluribus Funk " è un pugno nello stomaco ! ogni solco emana energia pura  :muscoli: il basso di Mel Schacher ha un suono micidiale !!! 

Jazz-Fusion

per chi non conosce i Grand Funk Railroad rimediamo subito






e sempre un piacere riascoltarli

Max Maz

Ostia, questi rivaleggiano con i miei avatar....  :firuli:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Grand Funk

Citazione di: Moreno Viola il 27 Luglio, 2018, 11:56 PM
Non mi riferisco alla provenienza geografica, ma proprio al modo di incarnare un americanità muscolare e un po' "baracconesca" che probabilmente in Europa attecchì più tardi.

Forse dovrei cambiare il titolo al topic in " Grand Funk massacrati dalla critica " ho trovato i ritagli delle riviste, purtroppo alcune pagine sono state tagliate perchè mi interessavano solo le foto da appendere alla parete della mia cameretta, comunque qualche cosa si legge chiaramente, logicamente sono articoli dei primi anni '70 ( non oltre il '75 ) devo dire che dopo la lettura di alcuni di essi ( quasi tutti ) ho sorriso e anche tanto ! leggendoli con un ottica più matura ho capito che questi scrivevano quelle cose, solo per il fatto che il gruppo incassava tanti soldi ed erano divantati straricchi, aggiungo un'altra cosa, i movimenti politici di quell'epoca che "odiavano" queste situazioni, mah...... ? non credo che Led Zeppelin, Deep Purple ecc. avessero problemi economici......  :-\

Rivista " Giovani " titolo " Grand Funk, sotto il segno del Dio dollaro " sotto " Una popolarità che non accenna a diminuire nonostante la monotonnia del loro sound "
Un pezzo significativo dell'articolo : Ma proprio l'album " Live " che in teoria avrebbe dovuto segnare l'apoteosi del gruppo, mostra in realtà l'inizio della parabola discendente : le manchevolezze appaiono sempre più macroscopiche , Don Brewer si dimostra un piatto ed ottuso picchiatore, senza il minimo estro o fantasia ; Mark Farner stenta visibilmente a trovare una minima coerenza e funzionalità del suo gioco solistico, rifugiandosi nelle solite, ormai ridicole scale e svisate. Da " Survival " in poi sarà solo il trionfo della ripetitività e del vuoto creativo, un baraccone che si regge in piede solo sulla potenza del dollaro ( e la copertina di " E Pluribus Funk " raffigurante un'enorme moneta d'argento, non è certo casuale... ) sull'astuzia managerale, sul sostegno di una fetta di publico piuttosto sprovveduta. Sprovveduta perchè, a ben vedere, ha assecondato con il proprio comportamento un'operazione commerciale.....

Quì purtroppo la paggina è tagliata, comunque una bella risata me la sono fatta  :laughing: dopo " Survival " è stato plubicato " E Pluribus Funk " è uno dei dischi più belli che hanno inciso, dimenticavo..... l'autore Marco Fumagalli salva solo il bassista Mel Schacher, prima di questo " stralcio " dice che almeno lui è in possesso di un'evidente grinta..... perchè, gli altri due dormivano ?  :laughing:


Ciao 2001 articolo di Manul Insolera sull'hard-rock in crisi : Riguardo ai Grand Funk, invece ( e mi perdonino i lettori ancora numerosi che li apprezzano ) nessuna pietà : essi sono infatti il tipico esempio di un gruppo ad un tempo imitatore e strumentalmente insulso, vuota voce di chitarroni nell'ambito di riffs sempre identici, colossale e triste mistificazione commerciale " allamericana" che in questi ultimi tempi, per fortuna, sta comunque peogressivamente sconfiandosi......

Riffs sempre identici ? non mi sembra..... " mistificazione commerciale " mah.... tutti fanno dischi per vendere, e tutti hanno un supporto plubicitario, forse i Grand Funk un pochino più grande, ma perchè questo forte accanimento, boh ? forse perchè erano americani ?  ???

Elliott, l'autore cita anche i Ten Years After, gli dà giù di brutto anche a loro, dai... possono andare a braccetto insieme  :laughing:


Giovani, articolo di Victor Alfieri, un breve riassunto di quello scritto prima della parte che riporto intera, " Praticamente dice che i Grand Funk sono bersagliati da tutta la critica più seria ed impegnata, e che sono il simbolo del consumismo e della potenza plubicitaria "

Articolo : Le accuse più feroci, che vengono rivolte a Farner e amici, gravitano immancabilmente sui contenuti e sullo spirito della loro produzione musicale, definita vuota, insulsa e perlomeno priva di significati. In pratica, cioè, si ritiene che i Grand Funk abbiano successo solo grazie alla poderosa macchina organizzativa dei discografici americani, che pur di guadagnare soldi sono pronti ad ingannare centinaia di migliaia di giovani, esaltando e pubbicizzando un sound di per se' squallido.

Sul fatto che dice : contenuti insulsi, vuota e priva di significati, replico subito, perchè almeno i testi erano abbastanza impegnati, sicuramente contro la guerra e la droga, grosse piaghe di quegli anni, mi sono fatto tradurre vari testi, io e che li ha tradotti li abbiamo trovati molto belli.....  :etvoila:




Elliott

Beh GF, sebbene io li apprezzi, concordo con molte critiche.

Ma anche per i TYA sai?!? Questi ultimi hanno cambiato sound e mood e sapevano farlo anche bene ma hanno deciso di calvalcare "gli anni 70 classici" per questioni di tornaconto personale.


Moreno Viola

Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III

Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia

Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Santano

Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 01:12 PM
Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III

Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia

Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?

Sapete come la penso sui Zeppelin: solo noi chitarristi amatoriali abbiamo un'alta opinione su di loro. Per il resto del mondo vale la critica di Lester Bangs.
Imho

Elliott

E qualche migliaio di artisti che dichiarano di averli avuti come punto di riferimento

Max Maz

Che qualcuno banni immediatamente il signor Tano.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Fidelcaster

Se non sbaglio Lester Bangs è colui che più di ogni altro ha fatto passare l'idea (corrente) che se si scrive di rock ci si può dire critici musicali anche se di musica non si sa nulla.
:ditanaso:

Moreno Viola

Citazione di: Fidelcaster il 29 Luglio, 2018, 02:17 PM
Se non sbaglio Lester Bangs è colui che più di ogni altro ha fatto passare l'idea (corrente) che se si scrive di rock ci si può dire critici musicali anche se di musica non si sa nulla.

Si è lui, ma il problema verò è che i discepoli sono stati moltissimi e spesso oltre a non sapere nulla di musica in senso didattico, scrivevano anche senza preoccuparsi di documentarsi adeguatamente sull'oggetto dei loro articoli.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


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