Giorni fà ho deciso di ascoltare gli ultimi album dei Grand Funk prima dello scioglimento, sul piatto metto l'ultimo lavoro in studio " Good Singin', Good Playn' " del 1976 prodotto da Frank Zappa dove suona l'assolo sul brano " Out To Get You " ( brano strumentale ) mentre i brani scorrono tra me dico " Però.... non è male questo album.... " per carità la musica non è paragonabile a quella espressa nei primi 5-6 lavori ( Live compreso ) ma secondo me l'album si ascolta bene, la registrazione è ottima, in particolare le voci sono molto curate.
Allora mi sono domandato, ma possibile una band che ha venduto 25 milioni di dischi, ha ricevuto 6 dischi d'oro e 8 di platino, possibile non viene considerata come una band di riferimento nel panorama dell'hard-rock ? mah......
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi68.tinypic.com%2Fn4ifth.jpg&hash=af5a9bfc442a4c962821613ec5bf77a5a378c6a3)
Mi ricordo a suo tempo nei primi anni '70 il loro periodo d'oro, sulle riviste erano massacrati dalla critica, mentre la critica esaltava i gruppi di rock-progressivo.
Sono andato a curiosare nel web e ho scoperto che forse adesso sono molto più considerati di allora da parte degli adetti ai lavori e non..... qualche esempio, Homer Simpson personaggio dell'omonimo cartone creato da Matt Groening a cui evidentemente piacciono i Grand Funk, in varie puntate il personaggio cita il gruppo, tipo " nel 1976 il rock è finito " è l'anno dello scioglimento della band.... poi mentre insegna musica rock a suo figlio Bart e a degli amici racconta la storia dei Grand Funk dicendo " A cosa servono tutti gli altri gruppi se sono già esistiti i Grand Funk Railroad ? "
Voi direte, ma è un personaggio dei cartoni, conta poco ! si, ma il cartone ha un buon seguito di publico.
Axl Rose cantante dei Guns N' Roses è un fan dei Grand Funk R. infatti in molti suoi concerti usa cantare un pezzo della canzone " Bad Time " prima di cantare " Sweet Child O'Mine ".
Diversi loro brani sono stati inseriti nelle colonne sonore dei film, anche in periodi recenti 2009.
In un sito " Storia della Musica " ho trovato un'articolo di Pier Paolo Farina che parla della band in modo superlativo, divide la carriera del gruppo in due periodi, dal 1973 in poi piena di successo commerciale, ma la musica è meno efficace del primo periodo, difinendolo un gruppo pop-rock come tanti, mentre nella prima parte ( 1969-1973 ) definisce il loro rock esplosivo, devastante e energico come nessuno, dice, in particolare il rock del " Live Album " farebbe cambiare il giudizio critico nei loro confronti a molti.
Poi parla dei singoli elementi in modo strapositivo, ma mi fermo qui perchè mi sono dilungato molto, troppo.....
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi64.tinypic.com%2F2e1506a.jpg&hash=c07d0c9d5873fe659a7f5e16b6814d9ade3b7d61)
Nel forum ci sono degli estimatori della band, logicamente la domanda è rivolta anche a chi non li ama, eccola.
Secondo voi, i Grand Funk Railroad sono stati sottovalutati, oppure no ? logicamente in entrambi i casi spieghiamo il perchè.
P.S. per i più giovani volevo scrivere una breve biografia della band, ma mi sarei dilungato troppo, magari lo faccio più avanti, se volete su You Tube trovate tutte le loro canzoni anche in versione live.
Avrei molte cose da dire, se posso dopo qualche vostro intervento lo faccio.
Questo lo metto a parte....
Grand funk - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=HYfJxsibk84)
:laughing:
Onestamente prima di leggerti ne ignoravo l'esistemza di questa band...lo so insultami pure.
Mi stai dando l'opportunità di conoscerli.
Caro Funko, ogni volta che ho ascoltato un loro pezzo, sempre su tua proposta, li ho trovati coerentemente ancorati ad una sfumatura rock costante.
Non so dirti se siano stati sopra o sotto valutati, non me intendo molto di rock.
Posso dirti che io non sono mai riuscito ad apprezzarli come magari meritano, non sono cattivo, soltanto sincero. :beer:
Io, come sai, li apprezzo e li ascolto tantissimo. Mi stupii quando, arrivando sul forum trovai in utente con il loro album omonimo in avatar ed il loro nome come nick name.
Non penso siano sottovalutati semmai, non hanno avuto la diffusione che il loro repertorio avrebbe meritato. Non so nemmeno trovare una ragione a ciò o forse, è la mancanza di una hit che faccia dire agli ascoltatori distratti "conosco la canzone nanon si di chi sia"
Sottovalutati invece, per me, è altra cosa ed in questa categoria ci metto i Ten Years After.
Dico la mia GF, non te la prendere ::)
I Grand Funk non sono ne sopravvalutati ne sottovalutati; a mio parere occupano il posto che meritano nella storia del rock. Sono, sempre per me, fra i 500 gruppi imprescindibili però io li trovo abbastanza monocordi e piuttosto datati, non dico sentita una sentite tutte, però quando metto su un loro disco (come tutti i vecchietti ascolto tutta la facciata, non saltabecco da un pezzo all'altro) non mi viene quasi mai voglia di girarlo per sentire la seconda, tanto per intenderci. ::)
Analogamente per i TYA (visti dal vivo, come spesso ho ricordato). Grande tecnica (di Alvin Lee) ma poco da dire dal punto di vista creativo: non hanno poi dato un grande contributo all'evoluzione del rock. Ho Watt (comperato allora): bello ma mi basta.
Naturalmente per me, un omino anziano che si diletta a profanare varie chitarre (e bassi) ;D
@ Buc, addirittura insultarti, e perchè mai ? sei giovane e hai scavalcato il loro periodo, oltretutto sembri orientato più ad un ascolto del rock-progressivo che hard, anche se loro dall'album Phoenix in poi hanno aggiunto un tastierista fisso ed hanno virato verso il progressivo, sinceramente per me sarebbe stato meglio che fossero rimasti in trio e sul loro hard-rock, perchè a parte qualche brano ( The Railroad molto bello e Shinin' on ) il resto sono brani di modesto spessore.
@ Max, la sincerità è una dote che apprezzo molto, non ami il genere e questo è tutto, d'altronde è giusto che sia così, altrimenti ci sarebbe stato stato solo il rock e una manciata di band.... :etvoila:
Tocca a me?
Hanno segnato un epoca, il primo trio che pestava con gli amplificatori a palla, fracassoni li chiamavano.
É un mio limite ma non sopporto gli eccessi, quelli che vestono strano, quelli che si truccano, quelli che per forza cercano stratagemmi per colpire la fantasia del pubblico. Mi vengono in mente i Gun's che in questo sono identici e infatti li reggo poco. L'atteggiamento mi urta e non seguo più il testo e la musica, il mio cervello continua a dire "Ma guarda questi come si conciano!" a danno di una bellissima canzone. Sarò strano..
Magari non è il caso dei Grand Funk, certo ê che erano tamarri forte.
Inoltre non erano virtuosi musicalmente in un epoca in cui contava essere bravi strumentisti. Però tutto sommato hanno goduto di una bella carriera. Non sono sicuro possano considerarsi sottovalutati
Citazione di: Elliott il 27 Luglio, 2018, 08:48 PM
Io, come sai, li apprezzo e li ascolto tantissimo. Mi stupii quando, arrivando sul forum trovai in utente con il loro album omonimo in avatar ed il loro nome come nick name.
Non penso siano sottovalutati semmai, non hanno avuto la diffusione che il loro repertorio avrebbe meritato. Non so nemmeno trovare una ragione a ciò o forse, è la mancanza di una hit che faccia dire agli ascoltatori distratti "conosco la canzone nanon si di chi sia"
Sottovalutati invece, per me, è altra cosa ed in questa categoria ci metto i Ten Years After.
L'aspettavo la tua risposta proprio perchè sò che ti piacciono tanto, e ti ringrazio.
Sono in parte d'accordo con la tua considerazione, ma io divido in due la cosa, cioè in America hanno avuto la giusta considerazione, i loro concerti negli stadi e nei palasport più famosi e grandi d'America erano sempre sold out, nel 1971 per il concerto allo Shea Stadium furono venduti 55.000 biglietti in 72 ore, demolendo il record ottenuto dai Beatles nel 1965 ( fuori lo stadio si formò una fila lunga 7 km..... :sconvolto: )
Mentre in Europa non sono mai riusciti neanche ad avvicinarsi al successo ottenuto in patria, in particolare in Italia, dopo la tournee del 1970 ( con una discreta partecipazione di publico ) i Grand Funk non sono venuti più a suonare nel nostro paese, forse anche perchè in Italia in quel perodo ai concerti spesso si sono verificati parecchi disordini :nea:
Sui Ten Years After sono totalmente d'accordo, mi ricordo dopo Woodstock mi misi alla ricerca di un loro album, niente non si trovava un loro disco, per anni li ho cercati, dopo anni sono riuscito a prendere una loro raccolta, le raccolte non mi entusiasmano, ma meglio di niente.
Citazione di: snaporaz il 27 Luglio, 2018, 09:06 PM
Dico la mia GF, non te la prendere ::)
I Grand Funk non sono ne sopravvalutati ne sottovalutati; a mio parere occupano il posto che meritano nella storia del rock. Sono, sempre per me, fra i 500 gruppi imprescindibili però io li trovo abbastanza monocordi e piuttosto datati, non dico sentita una sentite tutte, però quando metto su un loro disco (come tutti i vecchietti ascolto tutta la facciata, non saltabecco da un pezzo all'altro) non mi viene quasi mai voglia di girarlo per sentire la seconda, tanto per intenderci. ::)
Analogamente per i TYA (visti dal vivo, come spesso ho ricordato). Grande tecnica (di Alvin Lee) ma poco da dire dal punto di vista creativo: non hanno poi dato un grande contributo all'evoluzione del rock. Ho Watt (comperato allora): bello ma mi basta.
Naturalmente per me, un omino anziano che si diletta a profanare varie chitarre (e bassi) ;D
Per carità ! assolutamente non me la prendo, neanche se dicevi che ti facevano " vomitare "
Sulla domanda sottovalutati o no, puoi leggere la risposta che ho dato ad Elliott, non riesco ad afferrare cosa intandi per datati, se li rapportiamo ai nostri tempi sicuramente si, ma allora per me non lo erano, anzi, li trovavo molto originali e con una grande personalità, e ti dico che ancora sono " on the road " con due formazioni separate, la Mark Farner Band e i Grand Funk di Don Brewer e Mel Schacher ( con due chitarristi e un tastierista ) la Mark Farner Band nelle loro esibizioni riscuote un buon successo a Santiago del Cile nel tour del 2017 nel palasport c'erano 20.000 spettatori, per un chitarrista settantenne non è poco.....
Poi hanno avuto una influenza non da poco sui gruppi americani hard e heavy rock venuti dopo, tant'è che nella musica del trio dei King X che mi ha consigliato Fidelcaster di ascoltare al primo ascolto ho sentito nel fraseggio del chitarrista lo stile di Mark Farner, e anche il batterista mi ha ricordato il picchiare di Don Brewer, meno il bassista, li non ho sentito le linee di basso di Mel.
Citazione di: Santano il 27 Luglio, 2018, 10:15 PM
Tocca a me?
Hanno segnato un epoca, il primo trio che pestava con gli amplificatori a palla, fracassoni li chiamavano.
É un mio limite ma non sopporto gli eccessi, quelli che vestono strano, quelli che si truccano, quelli che per forza cercano stratagemmi per colpire la fantasia del pubblico. Mi vengono in mente i Gun's che in questo sono identici e infatti li reggo poco. L'atteggiamento mi urta e non seguo più il testo e la musica, il mio cervello continua a dire "Ma guarda questi come si conciano!" a danno di una bellissima canzone. Sarò strano..
Magari non è il caso dei Grand Funk, certo ê che erano tamarri forte.
Inoltre non erano virtuosi musicalmente in un epoca in cui contava essere bravi strumentisti. Però tutto sommato hanno goduto di una bella carriera. Non sono sicuro possano considerarsi sottovalutati
Il discorso sottovalutati, leggi la risposta data ad Elliott.
Quello che vestiva strano era Mark Farner, ma quel modo di vestire aveva un perchè, la mamma era un'indiana della tribù dei Cherokee, il bracciale, il gilè, spesso a dorso nudo, erano i modi degli indiani.
Come strumentisti tecnicamente non erano scarsi, anzi....... Mark Farner era un ottimo cantante, con una voce chiara e squillante, era un buon pluristrumentista, oltre alla chitarra ( se lo studi bene ti accorgerai che non era uno sprovveduto ) suonava le tastiere e l'armonica, Mel Schacher mi ha fatto innamorare dello strumento del basso, era un bassista vigoroso e preciso, le sue linee erano semplici ma efficaci e perfette per il sound della band ( mio figlio Blade bassista puro, come dico io..... :laughing: dice che tecnicamente suona la scala blues, ma con un gusto stupendo ! ) poi con quel suono potente e distorto era come un terremoto, mentre Don Brewer era un batterista picchiatore ma velocissimo come pochi, e lavorava con i piatti che a me piaceva molto, ed aveva anche una bella voce, molto blues.
Ragazzi domani vado in campagna tutto il giorno, ad eventuali discussioni rispondo in serata..... scusatemi.... ::)
Per me i Grand Funk stanno dove è giusto che stiano e non sono ne sopra ne sottovalutati.
Hanno caratterizzato e segnato un'epoca e il loro successo (comunque enorme) quasi esclusivamente statunitense lo si deve al fatto che, come dicevano loro stessi, erano una band americana.
Non mi riferisco alla provenienza geografica, ma proprio al modo di incarnare un americanità muscolare e un po' "baracconesca" che probabilmente in Europa attecchì più tardi.
Però mi viene da porti una domanda. Per quale motivo li consideri sottovalutati?
Io ancora non li conosco (perdonami GF, è che i miei ascolti di rock sono piuttosto saltuari; per i dire, i King's X, che volevo ascoltare dal 1990 o '91, li sto ascoltando adesso!).
Io avevo ed ho ascoltato tanto quest'album
Una vita fa era l'82
https://youtu.be/l5KgdAa1qjw
Però me li ricordo con piacere
Ma si contendevano il giradischi con i Rainbow, Made in Japan, Jimi, i Pink Floyd, Led Zeppelin, Santana, gli iron i Saxon i Judas i Motörhead e l'irish tour 74 Di un certo Rory.
Quindi avevano vita dura a finirci su su quel giradischi
Questo ce l'ho pure io,identico spiccicato e rigorosamente su vinile,il più bel disco dei Funk :reallygood:
Citazione di: Grand Funk il 27 Luglio, 2018, 11:33 PM
Citazione di: Santano il 27 Luglio, 2018, 10:15 PM
É un mio limite ma non sopporto gli eccessi
Quello che vestiva strano era Mark Farner, ma quel modo di vestire aveva un perchè, la mamma era un'indiana della tribù dei Cherokee, il bracciale, il gilè, spesso a dorso nudo, erano i modi degli indiani.
Capisco Funk, ma anche Bruno Mars é hawaiano e non si esibisce col gonnellino tradizionale del suo paese. Ripeto è un mio limite, i Kiss, Elton John, Village People, tutti eccellenti musicisti tuttavia troppo stravaganti per attirare il mio interesse.
Devo dire però che da quando ne parli li sento più spesso (si, li sento così non li vedo e non mi scatta il pregiudizio, brutta cosa il pregiudizio).
Citazione di: Moreno Viola il 27 Luglio, 2018, 11:56 PM
Hanno caratterizzato e segnato un'epoca e il loro successo (comunque enorme) quasi esclusivamente statunitense lo si deve al fatto che, come dicevano loro stessi, erano una band americana.
Però mi viene da porti una domanda. Per quale motivo li consideri sottovalutati?
L'ho spiegato nel post iniziale, la stampa li massacrava, perciò li sottovalutava, per me un pochino troppo dai.... nelle recensioni mai parole positive nei loro confronti, almeno quella nazionale, non sò negli altri stati europei come erano considerati, ma non credo che li osannavano al pari di altre band europee.
Quello che ha detto Buc è tutto dire, ignorava l'esistenza della band, ma sicuramente conosce i Led Zeppelin, i Deep Purple e così via...... infatti i Grand Funk erano la risposta americana all' hard-rock inglese dei gruppi citati, olltre ai Black Sabbath, Uriah Heep ecc.
Infatti in uno dei post iniziali spiego il mio punto di vista, che in America erano dei grandi ( quasi un gioco di parole..... ) ma in Europa non hanno attichito, come dici tu, e secondo me il motivo principale è stato lo scarso risalto che gli ha dato la stampa europea, poi quella nazionale..... :facepalm:
P.S. Forse ho qualche pagina dei giornali dell'epoca, che avevo appeso nella mia cameretta per via delle foto dei Grand Funk, domani le cerco e scrivo qualche frase delle recensioni.
Citazione di: Santano il 28 Luglio, 2018, 06:36 PM
Capisco Funk, ma anche Bruno Mars é hawaiano e non si esibisce col gonnellino tradizionale del suo paese.
:laughing: :laughing: :laughing:
Una volta il cantante dei Jass si è esibito con il kilt scozzese ( è originario della Sardegna ) immagino che a te sarebbe piaciuto una cifra..... :laughing:
Citazione di: Santano il 28 Luglio, 2018, 06:36 PM
Devo dire però che da quando ne parli li sento più spesso (si, li sento così non li vedo e non mi scatta il pregiudizio, brutta cosa il pregiudizio).
Questo mi fà piacere, segno che il mio topic è servito a qualcosa..... grazie ! :reallygood:
Citazione di: Mimmolo il 28 Luglio, 2018, 08:49 AM
Io avevo ed ho ascoltato tanto quest'album
Una vita fa era l'82
Mean Mistreater (Live From Jacksonville/1970/Remastered 2002) - YouTube (https://youtu.be/l5KgdAa1qjw)
Però me li ricordo con piacere
Ma si contendevano il giradischi con i Rainbow, Made in Japan, Jimi, i Pink Floyd, Led Zeppelin, Santana, gli iron i Saxon i Judas i Motörhead e l'irish tour 74 Di un certo Rory.
Quindi avevano vita dura a finirci su su quel giradischi
Ti capisco, ma anch'io non ascoltavo solo i Grand Funk, come te ascoltavo i Led Zeppelin, i Deep Purple, Black Sabbath ecc. ecc. diciamo che i dischi dei Grand Funk li consumavo ( davvero ! alcuni ( tra cui proprio il " Live Album " ) ho dovuto ricomprarli ) quelli di altre band sono meno logori.... :laughing:
Citazione di: zap il 28 Luglio, 2018, 09:41 AM
Questo ce l'ho pure io,identico spiccicato e rigorosamente su vinile,il più bel disco dei Funk :reallygood:
Sicuramente dal vivo rendevano molto di più, poi il " Live Album " è un mito ! ma hanno fatto anche dei buoni album in studio, due in particolare ( secondo il mio parere ) il secondo lavoro " Grand Funk " quello con la copertina rossa, chiamato anche " red album " e il quinto " E Pluribus Funk " quello con la copertina a forma di moneta, veramente belli ! in Grand Funk ci sono dei brani che marciano come del rock progressivo, anziche' hard-rock, considerando il trio chitarra, basso, batteria fà un certo effetto sentire tutti quei cambi di tempo.
Mentre " E Pluribus Funk " è un pugno nello stomaco ! ogni solco emana energia pura :muscoli: il basso di Mel Schacher ha un suono micidiale !!!
per chi non conosce i Grand Funk Railroad rimediamo subito
Grand Funk Railroad - Heartbreaker - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=uW3nPqPPBDw)
Grand Funk Railroad - We're An American Band LIVE - 1974 - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=lMsIrKjSM6Y)
e sempre un piacere riascoltarli
Ostia, questi rivaleggiano con i miei avatar.... :firuli:
Citazione di: Moreno Viola il 27 Luglio, 2018, 11:56 PM
Non mi riferisco alla provenienza geografica, ma proprio al modo di incarnare un americanità muscolare e un po' "baracconesca" che probabilmente in Europa attecchì più tardi.
Forse dovrei cambiare il titolo al topic in " Grand Funk massacrati dalla critica " ho trovato i ritagli delle riviste, purtroppo alcune pagine sono state tagliate perchè mi interessavano solo le foto da appendere alla parete della mia cameretta, comunque qualche cosa si legge chiaramente, logicamente sono articoli dei primi anni '70 ( non oltre il '75 ) devo dire che dopo la lettura di alcuni di essi ( quasi tutti ) ho sorriso e anche tanto ! leggendoli con un ottica più matura ho capito che questi scrivevano quelle cose, solo per il fatto che il gruppo incassava tanti soldi ed erano divantati straricchi, aggiungo un'altra cosa, i movimenti politici di quell'epoca che "odiavano" queste situazioni, mah...... ? non credo che Led Zeppelin, Deep Purple ecc. avessero problemi economici...... :-\
Rivista " Giovani " titolo " Grand Funk, sotto il segno del Dio dollaro " sotto " Una popolarità che non accenna a diminuire nonostante la monotonnia del loro sound "
Un pezzo significativo dell'articolo : Ma proprio l'album " Live " che in teoria avrebbe dovuto segnare l'apoteosi del gruppo, mostra in realtà l'inizio della parabola discendente : le manchevolezze appaiono sempre più macroscopiche , Don Brewer si dimostra un piatto ed ottuso picchiatore, senza il minimo estro o fantasia ; Mark Farner stenta visibilmente a trovare una minima coerenza e funzionalità del suo gioco solistico, rifugiandosi nelle solite, ormai ridicole scale e svisate. Da " Survival " in poi sarà solo il trionfo della ripetitività e del vuoto creativo, un baraccone che si regge in piede solo sulla potenza del dollaro ( e la copertina di " E Pluribus Funk " raffigurante un'enorme moneta d'argento, non è certo casuale... ) sull'astuzia managerale, sul sostegno di una fetta di publico piuttosto sprovveduta. Sprovveduta perchè, a ben vedere, ha assecondato con il proprio comportamento un'operazione commerciale.....
Quì purtroppo la paggina è tagliata, comunque una bella risata me la sono fatta :laughing: dopo " Survival " è stato plubicato " E Pluribus Funk " è uno dei dischi più belli che hanno inciso, dimenticavo..... l'autore Marco Fumagalli salva solo il bassista Mel Schacher, prima di questo " stralcio " dice che almeno lui è in possesso di un'evidente grinta..... perchè, gli altri due dormivano ? :laughing:
Ciao 2001 articolo di Manul Insolera sull'hard-rock in crisi : Riguardo ai Grand Funk, invece ( e mi perdonino i lettori ancora numerosi che li apprezzano ) nessuna pietà : essi sono infatti il tipico esempio di un gruppo ad un tempo imitatore e strumentalmente insulso, vuota voce di chitarroni nell'ambito di riffs sempre identici, colossale e triste mistificazione commerciale " allamericana" che in questi ultimi tempi, per fortuna, sta comunque peogressivamente sconfiandosi......
Riffs sempre identici ? non mi sembra..... " mistificazione commerciale " mah.... tutti fanno dischi per vendere, e tutti hanno un supporto plubicitario, forse i Grand Funk un pochino più grande, ma perchè questo forte accanimento, boh ? forse perchè erano americani ? ???
Elliott, l'autore cita anche i Ten Years After, gli dà giù di brutto anche a loro, dai... possono andare a braccetto insieme :laughing:
Giovani, articolo di Victor Alfieri, un breve riassunto di quello scritto prima della parte che riporto intera, " Praticamente dice che i Grand Funk sono bersagliati da tutta la critica più seria ed impegnata, e che sono il simbolo del consumismo e della potenza plubicitaria "
Articolo : Le accuse più feroci, che vengono rivolte a Farner e amici, gravitano immancabilmente sui contenuti e sullo spirito della loro produzione musicale, definita vuota, insulsa e perlomeno priva di significati. In pratica, cioè, si ritiene che i Grand Funk abbiano successo solo grazie alla poderosa macchina organizzativa dei discografici americani, che pur di guadagnare soldi sono pronti ad ingannare centinaia di migliaia di giovani, esaltando e pubbicizzando un sound di per se' squallido.
Sul fatto che dice : contenuti insulsi, vuota e priva di significati, replico subito, perchè almeno i testi erano abbastanza impegnati, sicuramente contro la guerra e la droga, grosse piaghe di quegli anni, mi sono fatto tradurre vari testi, io e che li ha tradotti li abbiamo trovati molto belli..... :etvoila:
Beh GF, sebbene io li apprezzi, concordo con molte critiche.
Ma anche per i TYA sai?!? Questi ultimi hanno cambiato sound e mood e sapevano farlo anche bene ma hanno deciso di calvalcare "gli anni 70 classici" per questioni di tornaconto personale.
Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III
Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia (https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/lester-bangs-e-la-famosa-recensione-di-led-zeppelin-iii/410016/)
Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?
Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 01:12 PM
Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III
Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia (https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/lester-bangs-e-la-famosa-recensione-di-led-zeppelin-iii/410016/)
Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?
Sapete come la penso sui Zeppelin: solo noi chitarristi amatoriali abbiamo un'alta opinione su di loro. Per il resto del mondo vale la critica di Lester Bangs.
Imho
E qualche migliaio di artisti che dichiarano di averli avuti come punto di riferimento
Che qualcuno banni immediatamente il signor Tano.
Se non sbaglio Lester Bangs è colui che più di ogni altro ha fatto passare l'idea (corrente) che se si scrive di rock ci si può dire critici musicali anche se di musica non si sa nulla.
Citazione di: Fidelcaster il 29 Luglio, 2018, 02:17 PM
Se non sbaglio Lester Bangs è colui che più di ogni altro ha fatto passare l'idea (corrente) che se si scrive di rock ci si può dire critici musicali anche se di musica non si sa nulla.
Si è lui, ma il problema verò è che i discepoli sono stati moltissimi e spesso oltre a non sapere nulla di musica in senso didattico, scrivevano anche senza preoccuparsi di documentarsi adeguatamente sull'oggetto dei loro articoli.
Citazione di: Max Maz il 29 Luglio, 2018, 01:55 PM
Che qualcuno banni immediatamente il signor Tano.
Dovreste bannarmi due volte viste le mie opinioni ancora più drastiche sui Doors. :facepalm2:
Siamo qui per questo :etvoila:
Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 01:12 PM
Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III
Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia (https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/lester-bangs-e-la-famosa-recensione-di-led-zeppelin-iii/410016/)
Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?
Citazione di: Fidelcaster il 29 Luglio, 2018, 02:17 PM
Se non sbaglio Lester Bangs è colui che più di ogni altro ha fatto passare l'idea (corrente) che se si scrive di rock ci si può dire critici musicali anche se di musica non si sa nulla.
Io non conoscevo il tizio, ti giuro Moreno che se non fosse intervenuto prima Fidel, avrei risposto " ma questo è fuori di testa :fool: "
Secondo me scrivono così per uscire fuori dalla normalità, con questo stratagemma vengono sicuramente notati.
Citazione di: Elliott il 29 Luglio, 2018, 12:37 PM
Beh GF, sebbene io li apprezzi, concordo con molte critiche.
Anche io, ( non molte, ma alcune si..... ) infatti ho detto che i Grand Funk sicuramente avevano alle spalle una macchina plubicitaria notevole ed efficace, ma questi non gli hanno fatto passare niente, zero ! possibile non avevano niente di positivo, secondo me vale il discorso di Lester Bangs, scrivere male di loro ti permetteva di uscire dalla normalità.
Citazione di: Santano il 29 Luglio, 2018, 01:25 PM
Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 01:12 PM
Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III
Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia (https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/lester-bangs-e-la-famosa-recensione-di-led-zeppelin-iii/410016/)
Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?
Sapete come la penso sui Zeppelin: solo noi chitarristi amatoriali abbiamo un'alta opinione su di loro. Per il resto del mondo vale la critica di Lester Bangs.
Imho
Quando ho iniziato ad amarli ero bassista, per Jimmy Page non impazzisco, ma quei 4 insieme erano una grande band !!!!
Citazione di: Santano il 29 Luglio, 2018, 04:19 PM
Citazione di: Max Maz il 29 Luglio, 2018, 01:55 PM
Che qualcuno banni immediatamente il signor Tano.
Dovreste bannarmi due volte viste le mie opinioni ancora più drastiche sui Doors. :facepalm2:
Citazione di: Max Maz il 29 Luglio, 2018, 04:45 PM
Siamo qui per questo :etvoila:
Max ci pensi tu....?
Santano, i Doors non piacciono neanche a me..... :secret:
:laughing:
Citazione di: Grand Funk il 29 Luglio, 2018, 08:46 PM
Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 01:12 PM
Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III
Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia (https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/lester-bangs-e-la-famosa-recensione-di-led-zeppelin-iii/410016/)
Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?
Citazione di: Fidelcaster il 29 Luglio, 2018, 02:17 PM
Se non sbaglio Lester Bangs è colui che più di ogni altro ha fatto passare l'idea (corrente) che se si scrive di rock ci si può dire critici musicali anche se di musica non si sa nulla.
Io non conoscevo il tizio, ti giuro Moreno che se non fosse intervenuto prima Fidel, avrei risposto " ma questo è fuori di testa :fool: "
Secondo me scrivono così per uscire fuori dalla normalità, con questo stratagemma vengono sicuramente notati.
Indipendentemente da Lester Bangs, che è comunque un'icona del giornalismo, ho postato l'articolo per dimostrarti che la "critica" con i gruppi hard rock non è mai stata propriamente amichevole, ancor meno quando le band vendevano molti dischi.
I poveri Uriah Heep? Guarda come la Signorina Melissa Mills ci girava intorno... ;D
Rolling Stone Magazine Review - Melissa Mills - Uriah Heep Debut Album. Good one. | Uriah Heep | Pinterest | Uriah and Rolling stones (https://www.pinterest.it/pin/447404544210998058)
Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 10:18 PM
Citazione di: Grand Funk il 29 Luglio, 2018, 08:46 PM
Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 01:12 PM
Leggi cosa diceva Lester Bangs recensendo Led Zeppelin III
Lester Bangs e la famosa recensione di "Led Zeppelin III" | Rolling Stone Italia (https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/lester-bangs-e-la-famosa-recensione-di-led-zeppelin-iii/410016/)
Definiresti i Led Zeppelin sottovalutati?
Citazione di: Fidelcaster il 29 Luglio, 2018, 02:17 PM
Se non sbaglio Lester Bangs è colui che più di ogni altro ha fatto passare l'idea (corrente) che se si scrive di rock ci si può dire critici musicali anche se di musica non si sa nulla.
Io non conoscevo il tizio, ti giuro Moreno che se non fosse intervenuto prima Fidel, avrei risposto " ma questo è fuori di testa :fool: "
Secondo me scrivono così per uscire fuori dalla normalità, con questo stratagemma vengono sicuramente notati.
Indipendentemente da Lester Bangs, che è comunque un'icona del giornalismo, ho postato l'articolo per dimostrarti che la "critica" con i gruppi hard rock non è mai stata propriamente amichevole, ancor meno quando le band vendevano molti dischi.
I poveri Uriah Heep? Guarda come la Signorina Melissa Mills ci girava intorno... ;D
Rolling Stone Magazine Review - Melissa Mills - Uriah Heep Debut Album. Good one. | Uriah Heep | Pinterest | Uriah and Rolling stones (https://www.pinterest.it/pin/447404544210998058)
Riassumendo, parte dicendo che se il gruppo dovesse avere successo sarebbe costretta a suicidarsi (non voglio verificare la sua coerenza ma il gruppo in effetti ce l'ha fatta...) e sostanzialmente continua affermando che la loro musica è basata sulla continua ripetizione di un riff e che non hanno un suono che li distingua e via così.
Citazione di: Moreno Viola il 29 Luglio, 2018, 10:18 PM
I poveri Uriah Heep? Guarda come la Signorina Melissa Mills ci girava intorno... ;D
Si effettivamente Salsbury ha proprio quelle caratteristiche :facepalm2:
Non conosco l'inglese, comunque mi hai riassunto e credo di aver capito.
Sicuramente l'hard-rock non era osannato dalla crirtica, infatti nel post iniziale dico che i critici tessevano le lodi ai gruppi del rock-progressivo, che ti devo dire...... a me l'hard-rock piaceva e piace tutt'ora, alla faccia dei critici..... :etvoila:
Anche gli Uriah Heep hanno fatto qualche bel disco ;D
La giornalista ha mantenuto la promessa ? :eheheh:
GF, io questi Grand Funk Railroad non li ho proprio mai ascoltati. Essendo consapevole della gravità del fatto vengo a costiturmi sul tuo thread e a chiedere come punizione che mi sia indicato l'album da cui cominciare a capire questa band e colmare la lacuna. :D
Consigli su un album?
Io consiglio sempre "Live"
Anche perché è live che danno il meglio
Citazione di: trickster018 il 30 Luglio, 2018, 09:13 AM
GF, io questi Grand Funk Railroad non li ho proprio mai ascoltati. Essendo consapevole della gravità del fatto vengo a costiturmi sul tuo thread e a chiedere come punizione che mi sia indicato l'album da cui cominciare a capire questa band e colmare la lacuna. :D
Consigli su un album?
Su un album solo ti ha risposto Elliott, " Live Album " è l'album che ha scritto la storia della band, energia e ritmo sono la colonna sonora dell'album.
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi66.tinypic.com%2Fad21ed.jpg&hash=899cad84c38b550a5886085d3ea807316da1be68)
Anche quest'altro live è un buon disco, in quartetto con Graig Frost alle tastiere " Caught in the Act "
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi67.tinypic.com%2F2jfdhy8.jpg&hash=d9934ad74758285ef9f2f181ea9fdbb42dc309d9)
Per gli album in studio, eventualmente ti piacciono ci sentiamo più avanti, ci sono due titoli secondo me imperdibili.
Io, emi perdonerà l'OT Grand Funk, seguito provocazione della signorina Melissa Mills, ieri ho ascoltato Salisbury. Quel disco ha soli bellissimi con suoni sublimi. Gran lavoro davvero.
Domattina sarò in viaggio già alle 5:30. Situazione ideale per gustarsi qualcos'altro da riscoprire. Devo decidere cosa...quasi quasi butto su qualche live.
Citazione di: Elliott il 31 Luglio, 2018, 10:14 PM
Io, e mi perdonerà l'OT Grand Funk, seguito provocazione della signorina Melissa Mills, ieri ho ascoltato Salisbury. Quel disco ha soli bellissimi con suoni sublimi. Gran lavoro davvero.
Gran bel disco davvero.
Basta pensare che al loro primo concerto Americano hanno battuto i Beatles sotto l aspetto dell affluenza dei paganti.....tradotto l incasso ...come tutte le cose debbono piacere.
Citazione di: Moreno Viola il 31 Luglio, 2018, 10:22 PM
Citazione di: Elliott il 31 Luglio, 2018, 10:14 PM
Io, e mi perdonerà l'OT Grand Funk, seguito provocazione della signorina Melissa Mills, ieri ho ascoltato Salisbury. Quel disco ha soli bellissimi con suoni sublimi. Gran lavoro davvero.
Gran bel disco davvero.
Ce l'ho ! continuo l'OT..... :lol: gli Uriah Heep mi piacciono molto, trovo molto bello anche Look at Youerself " Elliott dato che siamo in tema allora metti il LIve degli Uriah Heep..... :etvoila:
Non ce l'ho :(