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JAMBLE Cafè => Artisti : Gruppi e Musicisti => Discussione aperta da: robland il 08 Dicembre, 2019, 10:33 PM

Titolo: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 08 Dicembre, 2019, 10:33 PM
Non solo non ho mai ascoltato un album dei Pink Floyd senza Waters (chiedevo di The division bell e non di altri, perché stavo pensando al possibile ascolto di questo album), ma nemmeno un album dei Deep Purple senza Blackmore, a parte
Come taste the band con Bolin.
L'ho fatto per una questione di equità e pari trattamento!  :D

Sicuramente più di uno tra voi invece avrà ascoltato gli album con Steve Morse, che pure mi piace tanto e di cui invece conosco tanti altri lavori prima di entrare nei DP.
Che mi dite? Ne avete uno preferito oppure qualche brano prediletto con Morse? Commenti, opinioni, critiche, stroncamenti, applausi a questi album? Non so nemmeno quanti siano...
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Elliott il 08 Dicembre, 2019, 10:47 PM
Io mi sono trovato ad ascoltare in sequenza, per una bizzarra casualità della riproduzione casuale del lettore mp3, Higway star da Made in Japan ed in seguito da Live at Olympia '96 e niente, la sensazione è stata pessima. La seconda, sembrava una cover dei Dream Theater.

Sinceramente non conosco molto le produzioni post Perfect Strangers dopo il quale mi pare vi siano ancora un paio di album con Blackmore.

La critica ed il pubblico ha promosso Perpendicular ma io, non sono mai riuscito ad ascoltare più di 2/3 brani. È li...salvato in libreria su Spotify ma è pieno di polvere.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Cold_Nose il 09 Dicembre, 2019, 01:58 AM
Deep Purple senza Blackmore ? Per dirla alla Bombolo : "mai coperti".

Ho preferito seguire Blackmore nei Rainbow  ;D
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: zap il 09 Dicembre, 2019, 01:39 PM
Made in Japan e stò...non esistono altri album [emoji6]
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 09 Dicembre, 2019, 02:15 PM
Ok, ma li avete ascoltati? Non ho capito se per principio non ci sono altri Deep Purple al di fuori di Blackmore oppure se li avete ascoltati ma non vale proprio la pena.

Io con la musica ho una buona memoria e ricordo benissimo un amico che ai tempi del liceo girava con The division bell in mano, che era appena uscito. Nel frattempo ho ascoltato millemila album l, tranne quello, ma ancora ricordo questa circostanza.

Altro ricordo: un amico di famiglia che si accosta con la macchina mentre camminavo e mi fa: " hai sentito l'ultimo dei Deep Purple?" indicando l'autoradio su cui lo stava ascoltando. Quell'"ultimo dei Deep Purple" era il primo senza Blackmore, quindi tanti tanti anni fa. E ancora non mi sono deciso ad ascoltarli.

Crederò che, se mi stendessi sul divano dello psicologo, mi prescriverebbe l'ascolto di questi album anche solo per dare una risposta conscia alla inconscia e reconditissima curiosità.  ::)
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Elliott il 09 Dicembre, 2019, 02:26 PM
Citazione di: Elliott il 08 Dicembre, 2019, 10:47 PM
Io mi sono trovato ad ascoltare in sequenza, per una bizzarra casualità della riproduzione casuale del lettore mp3, Higway star da Made in Japan ed in seguito da Live at Olympia '96 e niente, la sensazione è stata pessima. La seconda, sembrava una cover dei Dream Theater.

Questa è la mia opiniobe circa I Deep Purple senza Blackmore.
Come detto però, mi ero allontanato dalle nuovi produzioni già con Blackmore. Perfect strangers fu l'album che mi ha fatto perdere l'interesse ma, anche il precedente (Come Taste the Band) mi aveva soddisfatto poco.

Nonostante ciò, ci ho provato ma...

Citazione di: Elliott il 08 Dicembre, 2019, 10:47 PM
La critica ed il pubblico ha promosso Perpendicular ma io, non sono mai riuscito ad ascoltare più di 2/3 brani. È li...salvato in libreria su Spotify ma è pieno di polvere.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Grom68 il 09 Dicembre, 2019, 03:13 PM
Vanno ascoltato anche i dopo Blackmore secondo me. Qualche bel brano c'è, tipo questo
https://youtu.be/4fsbIbAt_mo
Ed il chitarrista è bravissimo anche lui. Con la sua Musicman.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 09 Dicembre, 2019, 03:15 PM
Citazione di: Elliott il 09 Dicembre, 2019, 02:26 PM
Citazione di: Elliott il 08 Dicembre, 2019, 10:47 PM
Io mi sono trovato ad ascoltare in sequenza, per una bizzarra casualità della riproduzione casuale del lettore mp3, Higway star da Made in Japan ed in seguito da Live at Olympia '96 e niente, la sensazione è stata pessima. La seconda, sembrava una cover dei Dream Theater.

Questa è la mia opiniobe circa I Deep Purple senza Blackmore.
Come detto però, mi ero allontanato dalle nuovi produzioni già con Blackmore. Perfect strangers fu l'album che mi ha fatto perdere l'interesse ma, anche il precedente (Come Taste the Band) mi aveva soddisfatto poco.

Nonostante ciò, ci ho provato ma...

Citazione di: Elliott il 08 Dicembre, 2019, 10:47 PM
La critica ed il pubblico ha promosso Perpendicular ma io, non sono mai riuscito ad ascoltare più di 2/3 brani. È li...salvato in libreria su Spotify ma è pieno di polvere.

Sì, la tua opinione era chiara, chiedevo se altri utenti li hanno ascoltati. Io ascoltai Perfect strangers due anni dopo la sua uscita: nella seconda metà degli anni ottanta era un discone (e molti brani sono ottimi anche oggi). Considerato che i Deep Purple erano rinati, il clamore era tanto e l'album non fu deludente. Personalmente ho pure il successivo, The House of blue lights, in 33 giri e non è male, ma oggi risulta datato. Ho anche una VHS con tutti i video dei singoli.  :laughing:

Poi comprai il successivo, con Blackmore ma senza Gillan alla voce (Joe Lynn Turner). Ricordo ancora oggi che lo comprai in pieno stile Pinocchio: mia madre mi diede i soldi per comprare un libro scolastico ma vidi in una vetrina il vinile dei Deep Purple (Slaves and Master, se non sbaglio...) e utilizzai quei soldi per il disco...
E qui finiscono i miei ascolti sui Deep Purple. Sono tutti i successivi che mi mancano.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Dark Guitar il 09 Dicembre, 2019, 03:23 PM
Io vado controcorrente a quanto pare, certo, se penso ai Deep Purple le prime cose che mi passano per la testa sono Blackmore in Made in Japan...quelli per me sono i Deep Purple...però, soprattutto live, trovo molto belle le reinterpretazioni di Steve Morse, che non ha cercato (per fortuna) d'imitare Ritchie ma suona nel suo stile mantenendo comunque l'imprinting dei brani storici, alternandolo a parti soliste e intermezzi interamente in stile Morse.

Escludo la breve parentesi con Satriani dicendo che a livello di brani i Deep Purple che preferisco si fermano a Stormbringer (1974) ma ancora oggi li trovo piacevolissimi da vedere/ascoltare live. :oldguitar:
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 09 Dicembre, 2019, 03:32 PM
La soluzione Morse fu l'unica possibile per una sopravvivenza che avesse senso e permettesse di proseguire un minimo di discorso musicale.
Non avrebbe potuto essere così con un chitarrista più simile alla storia o più semplicemente un clone di Blackmore.

La scelta fu di coraggio ed ha permesso alla band di invecchiare con grande dignità e sfornare dischi sicuramente validi e comunque pezzi ancora molto validi.
Dal 1995 direi che hanno composto non meno di una 20 di brani che le altre band se le sognano di saper scrivere e di saper suonare.
Visto però lo stile ed il pedigree di Steve Morse, inevitabilmente la strada musicale doveva divergere progressivamente e così è stato ancora di più dopo il ritiro (e morte) di Jon Lord e la sua sostituzione con Don Airey ed infatti da almeno 15 anni la band si può definire una Prog-Band moderna con inserti Hard.
Poi l'età .... già nel 1995 ci fu un evidente rallentamento dei ritmi e Gillan ha progressivamente cambiato lo stile ed affrontato i limiti di età.

Tutto questo però ha permesso alla band di invecchiare bene, di avere una nuova e lunga e costante fase di vita musicale che le restituisce molta dignità.
Personalmente li vedo sempre con piacere: non sono più quelli di Made in Japan ... ma è nella logica delle cose e chi solo pensa o pretende di riavvicinarsi a quello non ha capito allora niente.

Lunga vita al Profondo Porpora.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Dark Guitar il 09 Dicembre, 2019, 03:47 PM
Citazione di: LawHunter il 09 Dicembre, 2019, 03:32 PM
Tutto questo però ha permesso alla band di invecchiare bene, di avere una nuova e lunga e costante fase di vita musicale che le restituisce molta dignità.
Personalmente li vedo sempre con piacere: non sono più quelli di Made in Japan ... ma è nella logica delle cose e chi solo pensa o pretende di riavvicinarsi a quello non ha capito allora niente.

Lunga vita al Profondo Porpora.

:quotone: il sapersi rinnovare è una qualità da riconoscere, non un difetto :reallygood:
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 09 Dicembre, 2019, 03:51 PM
La domanda era appunto se hanno saputo rinnovarsi o se non ascoltando i loro nuovi album non perdo niente. Non mi interessa moltissimo come ripropongono i vecchi brani, sinceramente parlando, ma come sono i nuovi album.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Dark Guitar il 09 Dicembre, 2019, 04:01 PM
Quello credo sia molto soggettivo, io personalmente ho consumato gli album fino a Stormbringer, da lì in poi ho preferito guardarli live...ciò non toglie che qualche perla ci sia anche più in là come faceva notare Grom68.

Io ti consiglierei di ascoltarli comunque e vedere se dopo qualche ascolto ti rimane qualcosa, in ogni caso si tratta di brani eseguiti molto bene da ottimi musicisti.

Ti porto un esempio, hai presente Chinese Democracy dei "GnR"? Ecco a molti fa venire la nausea e tutto il peggio che puoi immaginare...ma a me piace ::) se mi fossi fidato di quello che si dice in giro non l'avrei mai ascoltato, perdendomi delle ottime tracce (imho). ::)
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Elliott il 09 Dicembre, 2019, 04:11 PM
Steve Morse è molto bravo e mi piace. Lo preferisco però nella produzione post Blackmore ossia, quella a cui ha partecipato attivamente e da componente della band. Hey Cisco è uno di quei 2/3 brani di  Perpendicular cui facevo riferimento prima, che mi piacciono. Un altro è proprio il brano postato da Grom

Forse, sono talmente legato a Made on Japan da non riuscire ad apprezzare qualunque interpretazione diversa da quelle.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Grom68 il 09 Dicembre, 2019, 04:46 PM
Citazione di: LawHunter il 09 Dicembre, 2019, 03:32 PM
La soluzione Morse fu l'unica possibile per una sopravvivenza che avesse senso e permettesse di proseguire un minimo di discorso musicale.
Non avrebbe potuto essere così con un chitarrista più simile alla storia o più semplicemente un clone di Blackmore.

La scelta fu di coraggio ed ha permesso alla band di invecchiare con grande dignità e sfornare dischi sicuramente validi e comunque pezzi ancora molto validi.
Dal 1995 direi che hanno composto non meno di una 20 di brani che le altre band se le sognano di saper scrivere e di saper suonare.
Visto però lo stile ed il pedigree di Steve Morse, inevitabilmente la strada musicale doveva divergere progressivamente e così è stato ancora di più dopo il ritiro (e morte) di Jon Lord e la sua sostituzione con Don Airey ed infatti da almeno 15 anni la band si può definire una Prog-Band moderna con inserti Hard.
Poi l'età .... già nel 1995 ci fu un evidente rallentamento dei ritmi e Gillan ha progressivamente cambiato lo stile ed affrontato i limiti di età.

Tutto questo però ha permesso alla band di invecchiare bene, di avere una nuova e lunga e costante fase di vita musicale che le restituisce molta dignità.
Personalmente li vedo sempre con piacere: non sono più quelli di Made in Japan ... ma è nella logica delle cose e chi solo pensa o pretende di riavvicinarsi a quello non ha capito allora niente.

Lunga vita al Profondo Porpora.
Concordo in pieno. Li ho visti live qualche anno fa ed è stato uno spettacolo emozionante. E quando hanno suonato Smoke in the Water, con Morse alla chitarra, mi è venuta lo stesso la pelle d'oca. L'unica cosa è che Gillan era un pochino sfiatato, ma è comprensibile.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 09 Dicembre, 2019, 04:58 PM
Citazione di: Dark Guitar il 09 Dicembre, 2019, 04:01 PM
Quello credo sia molto soggettivo, io personalmente ho consumato gli album fino a Stormbringer, da lì in poi ho preferito guardarli live...ciò non toglie che qualche perla ci sia anche più in là come faceva notare Grom68.

Io ti consiglierei di ascoltarli comunque e vedere se dopo qualche ascolto ti rimane qualcosa, in ogni caso si tratta di brani eseguiti molto bene da ottimi musicisti.

Ti porto un esempio, hai presente Chinese Democracy dei "GnR"? Ecco a molti fa venire la nausea e tutto il peggio che puoi immaginare...ma a me piace ::) se mi fossi fidato di quello che si dice in giro non l'avrei mai ascoltato, perdendomi delle ottime tracce (imho). ::)

Ecco, non ce l'ho presente.
Chinese democracy è un altro esempio di album mai sentito, ma non chissà per quale paura. Semplicemente, come con altre band, ascoltati gli album più importanti, il tempo è poco e la curiosità ampia quindi vado a cercare altro per colmare lacune. Così finisce che certe cose le metto in secondo, terzo, quarto, piano.
Quando ho affrontato Morse, non l'ho fatto dalla fine, cioè dai Deep Purple, ma dall'inizio. Dopodiché però ho virato ascoltando altro.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Dark Guitar il 09 Dicembre, 2019, 05:12 PM
Citazione di: robland il 09 Dicembre, 2019, 04:58 PM
Quando ho affrontato Morse, non l'ho fatto dalla fine, cioè dai Deep Purple, ma dall'inizio. Dopodiché però ho virato ascoltando altro.

Abbiamo lo stesso metodo, anch'io se non conosco un artista, se possibile, lo ascolto dai primi lavori in poi...ma ascoltare tutto di tutti sarebbe impossibile, è un po' croce e delizia anche questa della musica ::) per fortuna, parliamo di qualcosa che non ha data di scadenza... :D
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Max Maz il 09 Dicembre, 2019, 05:30 PM
Comprendo l*attaccamento di coloro che hanno seguito fin dall'inizio una band o un autore.
Chiaro che viene spontaneo legarsi alla formazione originaria.

Chi viene dopo fatica molto meno e potrebbe anche trovare più interessante la formazione odierna.

Credo sia normale.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Elliott il 09 Dicembre, 2019, 05:32 PM
Io parto dai live. E non è raro che mi fermi solo a quelli. Rolling stones è un esempio su tutti. E Made in Japan il disco dei dischi.
Quando ho voglia di Deep Purple, metto lui. Quando ne ho dei Who, metto live at leeds
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 09 Dicembre, 2019, 05:43 PM
Citazione di: Max Maz il 09 Dicembre, 2019, 05:30 PM
Comprendo l*attaccamento di coloro che hanno seguito fin dall'inizio una band o un autore.
Chiaro che viene spontaneo legarsi alla formazione originaria.

Chi viene dopo fatica molto meno e potrebbe anche trovare più interessante la formazione odierna.

Credo sia normale.

Personalmente ho un solo limite: il gusto personale. Poi ci può essere chiunque alla voce, alla chitarra, ai tamburelli ecc.
Volevo curiosare nei vostri gusti per capire cosa vi garba e cosa no.
Avevo un'ottima conoscenza della discografia delle band rock più famose, poi mi sono reso conto che volevo conoscere anche altro quindi ho abbandonato per cercare altro, e ho perso tanti album che però non vengono quasi mai citati. Quindi mi sono chiesto: cosa mi sono perso in questi anni in relazione a queste storiche band?
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Cold_Nose il 09 Dicembre, 2019, 07:27 PM
Citazione di: robland il 09 Dicembre, 2019, 05:43 PM
Citazione di: Max Maz il 09 Dicembre, 2019, 05:30 PM
Comprendo l*attaccamento di coloro che hanno seguito fin dall'inizio una band o un autore.
Chiaro che viene spontaneo legarsi alla formazione originaria.

Chi viene dopo fatica molto meno e potrebbe anche trovare più interessante la formazione odierna.

Credo sia normale.

Personalmente ho un solo limite: il gusto personale. Poi ci può essere chiunque alla voce, alla chitarra, ai tamburelli ecc.

Ecco, io invece sono quasi il contrario di te. Una formazione -per me- leggendaria va ascoltata (possibilmente) dal vivo con i componenti che hanno dato vita a determinate canzoni "storiche" (per la vita della band, intendo).
Per me andare ad un concerto di una band e vedere che a suonare determinate canzoni non ci sono coloro che l'hanno scritta bensì dei surrogati (pur se bravissimi ed anche migliori tecnicamente degli originali) mi smonta moltissimo.

Ovvio che è ciò che succede coi concerti di musica classica però lì non mi pongo tanto il problema (pur se anche in quei contesti ogni orchestra e direttore interpretano un brano con sottili differenze...) perché non ho mai visto (ovviamente) Mozart, Beethoven o Rossini dal vivo.

Per dire : i Queen esistono con Freddie Mercury. Le versioni create di recente da May & Taylor non le ho neanche prese in considerazione perché (sempre per me) mi paiono "quasi" delle cover band. Poi per carità, la prospettiva di far soldi a palate farebbe cambiare idea a molti (ma non tutti, vedi Deacon o Robert Plant).
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 09 Dicembre, 2019, 08:01 PM
Citazione di: Cold_Nose il 09 Dicembre, 2019, 07:27 PM
Citazione di: robland il 09 Dicembre, 2019, 05:43 PM
Citazione di: Max Maz il 09 Dicembre, 2019, 05:30 PM
Comprendo l*attaccamento di coloro che hanno seguito fin dall'inizio una band o un autore.
Chiaro che viene spontaneo legarsi alla formazione originaria.

Chi viene dopo fatica molto meno e potrebbe anche trovare più interessante la formazione odierna.

Credo sia normale.

Personalmente ho un solo limite: il gusto personale. Poi ci può essere chiunque alla voce, alla chitarra, ai tamburelli ecc.

Ecco, io invece sono quasi il contrario di te. Una formazione -per me- leggendaria va ascoltata (possibilmente) dal vivo con i componenti che hanno dato vita a determinate canzoni "storiche" (per la vita della band, intendo).
Per me andare ad un concerto di una band e vedere che a suonare determinate canzoni non ci sono coloro che l'hanno scritta bensì dei surrogati (pur se bravissimi ed anche migliori tecnicamente degli originali) mi smonta moltissimo.

Ovvio che è ciò che succede coi concerti di musica classica però lì non mi pongo tanto il problema (pur se anche in quei contesti ogni orchestra e direttore interpretano un brano con sottili differenze...) perché non ho mai visto (ovviamente) Mozart, Beethoven o Rossini dal vivo.

Per dire : i Queen esistono con Freddie Mercury. Le versioni create di recente da May & Taylor non le ho neanche prese in considerazione perché (sempre per me) mi paiono "quasi" delle cover band. Poi per carità, la prospettiva di far soldi a palate farebbe cambiare idea a molti (ma non tutti, vedi Deacon o Robert Plant).

No, no, ferma! Io ho scritto quello che ho scritto in relazione ai nuovi album. E live è ovvio che da una nuova band mi piacerebbe ascoltare soprattutto il materiale nuovo. Non mi interessa minimamente ascoltare Smoke in the water fatta da Morse. A quel punto mi accontento alla grande di Made in Japan p dei mille video su YouTube.
Poi, se Morse coi Deep Purple mi suona anche Smoke on the water, pazienza, male non mi fa, purché si suoni il materiale nuovo.
È questo quello che intendevo dire: se i Purple fanno nuovi album, sono dispostissimo ad accogliere nuovi componenti per nuovi album. D'altra parte proprio la storia dei DP è fatta di continui cambiamenti.
Ma i vecchi album non dimentico certo chi li ha scritti, tanto è vero che finora ho ascoltato solo quelli.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Cold_Nose il 09 Dicembre, 2019, 08:53 PM
Ma la mia non era una considerazione contro qualcosa che hai scritto tu. Era semplicemente un mio pensiero nato a séguito della discussione.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: zap il 09 Dicembre, 2019, 09:52 PM
Formazioni storiche che hanno suonato canzoni storiche,non possono ripetersi all'infinito nei nuovi album,quindi se hanno già dato il massimo e me lo son goduto,neanche ci provo a cercare i nuovi.
Forse se i singoli vanno in altre band,possono sicuramente produrre altro,tipo appunto Blackmore nei Rainbow,ma è poca roba rispetto al picco massimo.
Idem per i Van Halen,via DLRoth...mai più ascoltati e mi tengo buoni quei 4-5 LP,in un certo senso la vedo come Naso Freddo.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Grand Funk il 09 Dicembre, 2019, 09:54 PM
Citazione di: LawHunter il 09 Dicembre, 2019, 03:32 PM
La soluzione Morse fu l'unica possibile per una sopravvivenza che avesse senso e permettesse di proseguire un minimo di discorso musicale.
Non avrebbe potuto essere così con un chitarrista più simile alla storia o più semplicemente un clone di Blackmore.

La scelta fu di coraggio ed ha permesso alla band di invecchiare con grande dignità e sfornare dischi sicuramente validi e comunque pezzi ancora molto validi.
Dal 1995 direi che hanno composto non meno di una 20 di brani che le altre band se le sognano di saper scrivere e di saper suonare.
Visto però lo stile ed il pedigree di Steve Morse, inevitabilmente la strada musicale doveva divergere progressivamente e così è stato ancora di più dopo il ritiro (e morte) di Jon Lord e la sua sostituzione con Don Airey ed infatti da almeno 15 anni la band si può definire una Prog-Band moderna con inserti Hard.
Poi l'età .... già nel 1995 ci fu un evidente rallentamento dei ritmi e Gillan ha progressivamente cambiato lo stile ed affrontato i limiti di età.

Tutto questo però ha permesso alla band di invecchiare bene, di avere una nuova e lunga e costante fase di vita musicale che le restituisce molta dignità.
Personalmente li vedo sempre con piacere: non sono più quelli di Made in Japan ... ma è nella logica delle cose e chi solo pensa o pretende di riavvicinarsi a quello non ha capito allora niente.

Lunga vita al Profondo Porpora.

:quotonemegagalattico:

Dico la mia..... Steve Morse nei Deep Purple a me piace molto, mentre Tommy Bolin mi è piaciuto meno, il contrario come chitarristi nei loro lavori fuori i Deep Purple, non riesco a digerire Steve Morse, mentre mi sono piaciuti molto i dischi a nome di Tommy Bolin ( purtroppo solo 2 album perchè è morto giovanissimo ) concordo con il fatto che la loro musica è diventata meno hard e più progressiva con il passare degli anni, ho un DVD " Perihelion " del 2006 ci sono due brani " Speed King " e " When a Blind Man Cries " cavalli di battaglia della prima formazione con Blackmore, secondo me sono arrangiate stupendamente, piacciono da impazzire, con un grande Morse !  :inchino:
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Moreno Viola il 09 Dicembre, 2019, 10:09 PM
Non impazzisco per gli album in studio con Morse, ma dal vivo li ho visti due volte e turandosi un po'... le orecchie per tollerare un Gillan comprensibilmente affaticato, fanno ancora la loro figurona, anche a confronto di band più giovani e performanti.

Quindi se dovessi dare un consiglio, direi di ascoltare i numerosi live che hanno pubblicato dalla metà degli anni novanta ad oggi.

Tra l'altro è appena uscito "Live in Rome 2013".

Su Bolin ci deve essere un vecchio topic.
Titolo: Re:Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 09 Dicembre, 2019, 10:16 PM
Citazione di: Cold_Nose il 09 Dicembre, 2019, 08:53 PM
Ma la mia non era una considerazione contro qualcosa che hai scritto tu. Era semplicemente un mio pensiero nato a séguito della discussione.

Certo, ma non ti avevo risposto perché vedevo una tua critica, quanto perché ci tenevo a precisare meglio il mio punto di vista. Un brano storico scritto dalla band storica anche a me piace vederlo suonare da chi lo ho creato. Era solo per dire che, se Blackmore va via e subentra Morse, sono disponibile a valutare il contributo che Morse darà nella scrittura di nuovo materiale insieme agli altri storici componenti.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 01 Novembre, 2023, 10:25 PM
Non che avessi dubbi, ma questo tizio sa il fatto suo. Niente di strabiliante come Morse, ma scioltissimo e solido.


https://www.youtube.com/watch?v=/FMgYlmv6vuo?si=Cm6s4LEA9dnWhlpH
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 12 Luglio, 2024, 10:20 AM
Ieri i Deep Purple erano a Marostica e un mio conoscente (lo stesso che era al concerto di Clark JR e da cui ho preso le foto degli ampli del suddetto) era presente.
Con la sua autorizzazione copio qui il suo commento sul concerto, visto che il topic riguarda i Deep Purple senza Blackmore.
Ecco:


Grande show quello dei Deep Purple ieri sera a Marostica! Pur essendo tra i miei miti di sempre, non li avevo mai visti live e devo dire che hanno un tiro pazzesco. Ovviamente solo 3 di loro fanno parte della band originaria ma l'emozione nel vederli è stata tanta!

Ian Paice superlativo, vera locomotiva della band; impressionante come riesca a suonare ancora così preciso, veloce e potente pur non essendo più giovincello.
Don Airey protagonista di due assoli strepitosi, con virtuosismi che lo facevano passare dal rock a Mozart senza alcuna difficoltà; degno sostituto del mai dimenticato Jon Lord.
Roger Glover solido, preciso, un bassista che dà sicurezza.
Simon McBride la vera sorpresa della serata: aveva un suono gigantesco, tocco perfetto, molto tecnico e super preciso, zero errori. Sembra un Lukather con gli steroidi o un Satriani più cattivello 😁
Ian Gillan, ahimè, l'unico che purtroppo ha grosse difficoltà a cantare; mi è sembrato veramente stanco, palesemente in crisi su alcune canzoni per lui ormai difficilissime da cantare. Purtroppo le sue performances infuocate degli anni settanta sono solo un bellissimo ricordo lontano. Che peccato!

Per il resto, show che valeva veramente la pena vedere!
Ottimo sound, ottima organizzazione dell'evento (sold out tra l'altro).


(https://i.ibb.co/4fsB0dB/Screenshot-20240712-101145-Facebook.jpg)

(https://i.ibb.co/9VcL2Dc/Screenshot-20240712-101120-Facebook.jpg)
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: b3st1a il 12 Luglio, 2024, 06:31 PM
Pensa che io li ho visti a fine anni '90 (nei primi anni dell'era di Steve Morse) e, nonostante nel complesso sia stato uno show memorabile, Gillian già all'epoca era decisamente fuori forma...
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 30 Luglio, 2024, 01:38 PM
... a quasi 80 anni questi qua producono un pezzo come questo .... cioè spaccano il deretano ancora ... e la classe compositiva. ... un pezzo della madonna che di questi tempi tanti non sanno più scrivere .....

Ascoltate.
https://www.youtube.com/watch?v=Ajs6FutnMuU
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Donatello Nahi il 30 Luglio, 2024, 03:09 PM
Ma guarda.. sottoscrivo totalmente... in questa gente qui c'è una magia che non puó essere ricreata oggi, perchè deriva da vite, da epoche, con dei ritmi, delle culture, dei sogni delle ambizioni... che oggi non sono piú attuali... posson nascere milioni di americani o britannici, ma i deep purple in fasce non arriveranno ad esserlo.. portati verso altri lidi dalle vite moderne.

Poi non parlatemi di asiatici che lí spopolano queste cose ... (vabbè dai è per scherzare)

Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 31 Luglio, 2024, 10:10 AM
Sicuramente ascolterò l'intero album e non vedo l'ora.

Ad integrazione consiglio vivamente di andarsi ad ascoltare i Black Country Communion. Non solo perché c'è lo stesso tipo di formazione (chitarra, basso, tastiera, batteria), ma perché c'è un pezzettino di Deep Purple (Glenn Hughes) e un classic rock di un certo livello.

Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Donatello Nahi il 31 Luglio, 2024, 10:36 AM
Citazione di: robland il 31 Luglio, 2024, 10:10 AMSicuramente ascolterò l'intero album e non vedo l'ora.

Ad integrazione consiglio vivamente di andarsi ad ascoltare i Black Country Communion. Non solo perché c'è lo stesso tipo di formazione (chitarra, basso, tastiera, batteria), ma perché c'è un pezzettino di Deep Purple (Glenn Hughes) e un classic rock di un certo livello.



Ah bè.... per dire... Bonamassa alla chitarra qui ... grande Rob

Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 31 Luglio, 2024, 11:39 AM
dei BCC apprezzo il primo ed il secondo, veramente notevoli ... poi si sono persi molto e sono diventati autocelebrativi ed autocopiantisi .... e mi hanno fatto perdere l'entusiasmo.

Certo i primi due sono dischi da avere e masticare continuamente .....
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Davids il 31 Luglio, 2024, 01:02 PM
Citazione di: robland il 12 Luglio, 2024, 10:20 AMIan Gillan, ahimè, l'unico che purtroppo ha grosse difficoltà a cantare; mi è sembrato veramente stanco, palesemente in crisi su alcune canzoni per lui ormai difficilissime da cantare. Purtroppo le sue performances infuocate degli anni settanta sono solo un bellissimo ricordo lontano. Che peccato!

Purtroppo è quello che sta capitando a moltissimi cantanti di quella generazione.
Le corde vocali di Robert Plant e Roger Waters non godono di una salute tanto migliore. La voce di Plant, dopo l'operazione alle corde vocali nel 1975, non è stata mai più la stessa, e Waters praticamente non canta più, parla. E' per questo che ha pubblicato la versione redux di Dark Side of the Moon. Ma lo si notava già anni prima in concerto, dove era proprio al limite.
Momento Silvestrin: finchè ci saranno migliaia di fan sfegatati disposti a pagare 200 e più euro per queste performances mediocri delle loro greatest hits preferite, si continueranno a fare questi concerti.



Citazione di: Donatello Nahi il 30 Luglio, 2024, 03:09 PMPoi non parlatemi di asiatici che lí spopolano queste cose ... (vabbè dai è per scherzare)

Lo avevo totalmente rimosso, anno 2012, primo video youtube a superare il miliardo di visualizzazioni. Oggi ha superato i 5 miliardi. Sono canzoni estremamente trash, però non sono semplici da scrivere. Prova tu a scrivere una canzone che riesce a diventare un tormentone non nazionale, ma mondiale!

Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 31 Luglio, 2024, 01:27 PM
Citazione di: Davids il 31 Luglio, 2024, 01:02 PMProva tu a scrivere una canzone che riesce a diventare un tormentone non nazionale, ma mondiale!

No, Donatello non lo fare!  :laughing:
Se ci riesci, ne viene fuori un mega tormentone (confesso però che quello che avete postato non lo conosco, quindi grazie al cielo si possono evitare anche certi tormentoni).
Se non ci riesci, ne viene fuori comunque una schifezza.

Cimentatevi piuttosto nell'ascolto di un po' di musica buona del XXI secolo.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Davids il 31 Luglio, 2024, 01:48 PM
Citazione di: robland il 31 Luglio, 2024, 01:27 PMNo, Donatello non lo fare!  :laughing:

Potrebbe farlo con Suno
 :firuli:   :firuli:   :firuli:
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 31 Luglio, 2024, 02:00 PM
Citazione di: Davids il 31 Luglio, 2024, 01:48 PMPotrebbe farlo con Suno
 :firuli:  :firuli:  :firuli:
giù la maschera tutti!!!
chi non vorrebbe essere l'autore di un tormentone! anche solo nazionale son miliardi...
La questione è che non basta Suno, a meno che non 6 già affermato. Dietro il tormentone non cè solo la canzonetta orecchiabile: cè tutto un sistema di ingranaggi che deve funzionare e collimare a puntino, oltre che una buona dose di fortuna: radio, internet, pubblicità,  passaparola, conoscenze altolocate in ambito discografico, finanziatori, soldi, etc etc
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 31 Luglio, 2024, 02:30 PM
No grazie, Elzeviro,non mi interessa proprio. Neanche a dire che avrei voluto far parte di altre band che mi appassionano: non avrei voluto fare il musicista.
Per me la musica è solo un divertimento e con tutti quei soldi del tormentone probabilmente avrei perso gusto a fare qualunque cosa.

@Davids
Non so chi sia Suno.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 31 Luglio, 2024, 02:44 PM
Citazione di: robland il 31 Luglio, 2024, 02:30 PMe con tutti quei soldi del tormentone probabilmente avrei perso gusto a fare qualunque cosa.
effettivamente "cantare" ogni sera (365 giorni all'anno, per decenni e decenni) FIGLI DELLE STELLE...
si capisce che uno poi se droga...
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Donatello Nahi il 31 Luglio, 2024, 03:17 PM
Citazione di: Davids il 31 Luglio, 2024, 01:02 PMLo avevo totalmente rimosso, anno 2012, primo video youtube a superare il miliardo di visualizzazioni. Oggi ha superato i 5 miliardi. Sono canzoni estremamente trash, però non sono semplici da scrivere. Prova tu a scrivere una canzone che riesce a diventare un tormentone non nazionale, ma mondiale!
Bè io penso che Leone di Lernia sia stato sfortunato per essere nato a Trani... se fosse nato in Korea invece...  :laughing:



Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Donatello Nahi il 31 Luglio, 2024, 03:23 PM
Citazione di: Davids il 31 Luglio, 2024, 01:02 PMWaters praticamente non canta più, parla. E' per questo che ha pubblicato la versione redux di Dark Side of the Moon. Ma lo si notava già anni prima in concerto, dove era proprio al limite.


Vero... infatti per un pó aveva integrato il figlio che peró non mi piaceva... e poi comunque ha le coriste... c'è anche uno dei 2 chitarristi che canta... ragazzi, il tempo passa per tutti, fermo restando che the bar è meglio di qualsiasi canzone di Sanremo.

Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Donatello Nahi il 31 Luglio, 2024, 03:30 PM
Citazione di: Davids il 31 Luglio, 2024, 01:48 PMPotrebbe farlo con Suno
 :firuli:   :firuli:   :firuli:

Ma no... allora che Jamble ingaggi Amok per fare un tormentone con lo scopo di diffondere il verbo di Jamble nel mondo.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 21 Ottobre, 2024, 11:07 AM
Citazione di: LawHunter il 30 Luglio, 2024, 01:38 PM... a quasi 80 anni questi qua producono un pezzo come questo .... cioè spaccano il deretano ancora ... e la classe compositiva. ... un pezzo della madonna che di questi tempi tanti non sanno più scrivere .....

Ascoltate.
https://www.youtube.com/watch?v=Ajs6FutnMuU

Sto sentendo tutto l'album e devo dire che si lascia ascoltare piacevolmente. In particolare mi piacciono molto le tastiere di Don Airey, che tra l'altro è un musicista che ho sempre apprezzato e seguito.

Colgo l'occasione per farti una domanda, poiché sei un appassionato dei DP:

Di questa classifica degli album stilata da Ondarock cosa cambieresti a tuo gusto?

https://www.ondarock.it/news/deep-purple-migliori-dischi-album-louder.htm
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 21 Ottobre, 2024, 11:43 AM
27. Nobody's Perfect (1988)
26. Turning To Crime (2021)
25. Infinite (2017)
24. Whoosh! (2020)
23. Shades Of Deep Purple (1968)
22. The Book Of Taliesyn (1969)
21. Bananas (2003)
20. Concerto For Group And Orchestra (1969)
19. Made In Europe (1976)
18. The Battle Rages On (1993)
17. Slaves And Masters (1990)
16. Deep Purple (1969)
15. Rapture Of The Deep (2005)
14. =1 (2024)
13. Abandon (1998)
12. The House Of Blue Light (1987)
11. Who Do We Think We Are (1973)
10. Stormbringer (1974)
9. Now What?! (2013)
8. Purpendicular (1996)
7. Come Taste The Band (1975)
6. Perfect Strangers (1984)
5. Fireball (1971)
4. Machine Head (1972)
3. Burn (1974)
2. In Rock (1970)
1. Made In Japan (1972)

Classifica discutibile, espressione di competenza anch'essa discutibile ... questo sito non mi ha mai convinto: semplicista e ... populista a suo modo.
Ovviamente è una classifica di istinto al momento, bisognerebbe ragionarci meglio anche con riferimento ai criteri di scelta; qua ci sono studio e live mma in molte classifiche solo in studio.
Poi la classifica vedeva la mancanza di Nobody's Perfect, che ho messo per ultimo perchè è un live ritoccato, mixato da cane e di un tour particolare, iniziato bene e finito male, in cui si sono selezionati molti pezzi da concerti sbagliati.
Ho messo in fondo anche Infinite e Woosh perchè sono quelli che ho sentito meno (soprattutto il primo dei due) e per quello che ho sentito ho trovato stanchi, un po' ripetitivi e troppo dominati dalla visione Prog di Don Airey (iniziata con Bananas) ed in cui la forza di Morse è ampiamente indebolita.
Turning to Crime penultimo ultimo perchè ... avrei voluto più coraggio nella cernita dei pezzi e l'ho sentito come ... ma sì a seguito del covid facciamo questo ....
Made in Europe dietro perchè è poco più che una live compilation e con i pezzi editati pure; l'opposto di Made in Japan, tra l'altro ricordiamoci che è postumo perchè uscito a scioglimento della band dichiarato per cui .... tecnicamente sarebbe una live compilation e non un live ufficiale della band.

Che dici?
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 21 Ottobre, 2024, 12:15 PM
P.S. - Burn davanti a Machine Head, perchè registrato bene e con qualità sonora superiore a quella pessima di MH che nessun remix riesce a risolvere.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 21 Ottobre, 2024, 12:52 PM
Citazione di: LawHunter il 21 Ottobre, 2024, 11:43 AM27. Nobody's Perfect (1988)
26. Turning To Crime (2021)
25. Infinite (2017)
24. Whoosh! (2020)
23. Shades Of Deep Purple (1968)
22. The Book Of Taliesyn (1969)
21. Bananas (2003)
20. Concerto For Group And Orchestra (1969)
19. Made In Europe (1976)
18. The Battle Rages On (1993)
17. Slaves And Masters (1990)
16. Deep Purple (1969)
15. Rapture Of The Deep (2005)
14. =1 (2024)
13. Abandon (1998)
12. The House Of Blue Light (1987)
11. Who Do We Think We Are (1973)
10. Stormbringer (1974)
9. Now What?! (2013)
8. Purpendicular (1996)
7. Come Taste The Band (1975)
6. Perfect Strangers (1984)
5. Fireball (1971)
4. Machine Head (1972)
3. Burn (1974)
2. In Rock (1970)
1. Made In Japan (1972)

Classifica discutibile, espressione di competenza anch'essa discutibile ... questo sito non mi ha mai convinto: semplicista e ... populista a suo modo.
Ovviamente è una classifica di istinto al momento, bisognerebbe ragionarci meglio anche con riferimento ai criteri di scelta; qua ci sono studio e live mma in molte classifiche solo in studio.
Poi la classifica vedeva la mancanza di Nobody's Perfect, che ho messo per ultimo perchè è un live ritoccato, mixato da cane e di un tour particolare, iniziato bene e finito male, in cui si sono selezionati molti pezzi da concerti sbagliati.
Ho messo in fondo anche Infinite e Woosh perchè sono quelli che ho sentito meno (soprattutto il primo dei due) e per quello che ho sentito ho trovato stanchi, un po' ripetitivi e troppo dominati dalla visione Prog di Don Airey (iniziata con Bananas) ed in cui la forza di Morse è ampiamente indebolita.
Turning to Crime penultimo ultimo perchè ... avrei voluto più coraggio nella cernita dei pezzi e l'ho sentito come ... ma sì a seguito del covid facciamo questo ....
Made in Europe dietro perchè è poco più che una live compilation e con i pezzi editati pure; l'opposto di Made in Japan, tra l'altro ricordiamoci che è postumo perchè uscito a scioglimento della band dichiarato per cui .... tecnicamente sarebbe una live compilation e non un live ufficiale della band.

Che dici?

Non sono in grado di valutare perché io il post Blackmore non lo conosco per nulla. L'ultimo uscito (=1) è il primo album dei DP che ho ascoltato del post Blackmore.
Diciamo che, se ho capito bene, ora mi conviene ascoltare Purpendicular.

Vedo che grosso modo su Come taste the band vi trovate! Album molto particolare.
Hai la stessa conoscenza anche della discografia dei Rainbow?

P.s. Mi ha colpito quanto indietro hai messo Shades of DP.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 21 Ottobre, 2024, 04:05 PM
Rainbow

01. Rising
[il capolavoro, essenziale, fondamentale per l'estetica del Metal ma ancora profondamente Hard Rock, registrato bene, composizioni tutte ad altissimi livelli a partire dalla iniziale immensa torre di tastiere che introduce la grandissima Tarot Woman fino al finale della meravigliosa Stargazer; unico difetto, troppo breve e forse Do You Close Your Eyes, banalotta, nel riff, ma trascinante grazie anche, se non soprattutto, alla massa di impatto che la voce di Dio e Powell ci donano]
02. Ritchie Blackmore's Rainbow
[seconda più che altro per le composizioni tutte di altissimo livello ed in cui si vede Blackmore che cerca ossigeno rispetto alla svolta Funk dei Deep Purple; la qualità - molto 1974/1975 - della registrazione ed anche lo stile del solismo lo mette molto vicino a Stormbringer come atmosfere di forma sonora; notare vi è anche una varietà e diversificazione molto piacevole dei pezzi]
03. On Stage
[è al terzo posto perchè a tratti è troppo lungo ed anche datato per alcune improvvisazioni (Mistreated) e perchè la scaletta poteva essere fatta meglio ed anche lui soffre di un taglia ed incolla da diverse fonti nei pezzi oltre che ad una qualità delle registrazioni non al top, però la qualità dell'allora inedita Kill The King e delle esecuzioni degli altri pezzi è tale che nei primi 3 ci deve stare; certo che se trovate i bootleg di quei mesi fate un affare ancora più grande]
04. Down To Earth
[è il disco della prima svolta, in cui Blackmore tenta di essere più straight ed anche più "sympathetic" con il mercato USA senza però del tutto negare la prima impostazione con Dio, che lascia ritenendolo un compromesso troppo grande; Blackmore ha però già in mente i Deep Purple Mk. II e tenta di restaurare il trio Blackmore-Gillan-Glover, ma ottiene il rifiuto di Ian Gillan; compositivamente ottimo, pur con qualche scelta sonora nelle chitarre discutibile; è più accesibile, All Night Long è chiaramente un tentativo di fare una nuova Smoke On The Water per FM, ma la qualità compositiva rimane altissima, con una Eyes Of The World che viene direttamente dall'Era Dio, una Lost in Hollywood che ispirerà Malmsteen ed altri grandi pezzi; Graham Bonnett durerà poco ma in studio esprime una voce potente e capace di grandi cose, anche se live farà troppo lo gradasso; è un disco con un suo equilibrio ed una sua completezza e Blackmore ci dona grandi momenti]
05. Stranger in Us All
[lo metto qua perchè come Down To Earth ha una sua completezza e riesce a trovare la quadra stilistica tra le suggestioni epiche dell'Era Dio e la melodicità degli anni '90, figlia anche della melodicità degli anni'80, ma non del tutto, perchè è al passo con i tempi ed ha superato l'AOR del decennio precedente (come in generale era accaduto); compositivamente è buono con i vertici nella iniziale Wolf Of The Moon (molto Power Metal Germanico), nella sognante Ariel (che riprende atmosfere proprie degli ultimi due dischi dei DP cui Blackmore ha partecipato) e soprattutto per me nella splendida Black Masquerade, versione anni '90 dello stile compositivo anni '70 dell'Era Dio; Blackmore suona molto bene ed emerge molto più coinvolgimento e convinzione ed incisività rispetto ai preindicati ultimi 2 dischi con i DP]
06. Long Live Rock'n Roll
[osannatissimo da molti, è per me deludente anche perchè molto sofferente della lughissima gestazione e dei continui cambi di bassista e tastierista durante la lunga registrazione; la montagna partorisce un topolino o almeno solo un topo: la title track è abbastanza banale e la salva la forza della voce di Dio; Kill The King è sempre buona ma sfigura rispetto alla versione Live; pezzi come Sensitive to Light, The Shed ed L.A Connection presntano spunti ma lasciano la bocca amara per come vengono risolti; tengono su la baracca, oltre alle prestazioni di Dio e Cozy Powell, la sognante Lady Of The Lake e soprattutto la immensa e bellissima Gates Of Babylon, pezzo totale che ha solo il difetto di essere stato registrato per ultimo e lascia il sospetto che Blackmore avesse sentito e sia stato in parte ispirato da Sales Of Charon degli Scorpions (a sua volta debitrice/ispirata da Stargazer), uscito mesi prima mentre le registrazioni del disco erano ancora in corso; Rainbow Eyes molto bella, anticipa il discorso che Ritchie farà con i Blackmore's Night, ma anche essa dà la sensazione di incompiuta]
06. Bent Out Of Shape
[i dischi dell'era Turner hanno tutti una costante, cioè presentare brani molto rock e di qualità ed altri profondamente aor e commerciali e perfettamente costruiti per piacere alle stazioni FM americane; la differenza è soprattutto nei termini delle proporzioni tra queste differenze; per questo ho messo più in alto Bent perchè è quello che già prelude al ritorno dei Deep Purple; il suono a livello chitarristico è quello di Perfect Strangers ed anche molti pezzi fanno sentire la voglia di Blackmore di tornare a suonare più classicamente British Hard Rock, anche con un solismo molto nervoso e funambolico; anche laddove AOR i brani hanno una loro qualità compositiva indiscutibile; forse l'unico pezzo di bassa qualità è Fool for the Night]
07. Straight Between The Eyes
[è stato il primo disco dei Rainbow che ascoltai ed è il perfetto esempio di quella dicotomia; inizia con l'eccellente Death Alley Driver, molto reminiscente dei Deep Purple e prosegue con l'ottimo FM hit Stone Cold; poi però affianca brani commerciali e abbastanza banali e mediocri; il disco non affonda con l'ottima Miss Mistreated e la finale Eyes Of Fire che rinnova il mai interrotto legame con l'epica della Dio Era]
08. Difficult To Cure
[per molti il migliore della Turner Era non è mai riuscito a convincermi del tutto; il calo di qualità rispetto a Down to Earth è chiaro come è chiara la scelta di Blackmore di andare direttamente verso il mercato FM; la stessa voce di Turner ricorda quella di un Lou Gramm dei Foreigner più gentile e non è un caso; I Surrender vuola bisdsareil successo di Since You've Been Gone ma è stucchevole soprattutto nel suo sfiorare I Will Survive di Gloria Gaynor; Spotlight Kid è un fast tempo che diventerà la opener perfetta dei Rainbow ma che renderà molto più live che in studio con un assolo (nella sua parte rock e non classica) assolutamente privo di sapore; No Release ha una sua dinamica ma decade col coro in stile gospel, perfetto per la radio; Magic e Freedom Fighter sono due pezzi tanto commerciali quanto lasciano senza parole per chi ha conosciuto ed amato i precedenti dischi ed i relativi vertici: la stessa Nona di Beethoven pur piacevole ed amata da Blackmore non sfugge al carattere da pacchianata; degno di nota è invece per mel'ottimo Hard-Blues Hendrixiano di Midtown Tunnel Vision; un disco che è ultimo per me in classifica anche per una mancanza di incisività sonora oltre che per la pacchianità di troppe soluzioni da FM che assumono il carattere della svendita, per fare soldi]

Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 21 Ottobre, 2024, 04:41 PM
Citazione di: robland il 21 Ottobre, 2024, 12:52 PMDiciamo che, se ho capito bene, ora mi conviene ascoltare Purpendicular.

Sicuramente, il migliore da quando Blackmore lasciò definitivamente.
Originale, e con un grande sforzo anche compositivo di Jon Lord.

CitazioneVedo che grosso modo su Come taste the band vi trovate! Album molto particolare.
Gran bel disco, compositivamente molto buono. Il pezzo più debole è I Need Love per me ma per il resto, signor disco con i vertici in pezzi come Comin'Home, Drifter, lo splendido Hendrix Style Hard Blues di Dealer e la bellissima finale You Keep On Movin'.

CitazioneP.s. Mi ha colpito quanto indietro hai messo Shades of DP.

Shades ha contro una qualità sonora non buona.
E' dietro a Book Of Talyesyn per quello sostanzialmente.
Entrambi hanno una immatura confusione stilistica che indica l'incertezza della direzione e in qualche modo il metodo del provarle tutte per poi capire cosa funziona: infatti il terzo disco è più compatto e focalizzato e composto meglio.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 22 Ottobre, 2024, 09:51 AM
ringrazio veramente tanto il grande @LawHunter per la sua competenza messa a nostra disposizione:
sto ascoltando Perfect Strangers (che ho subito scaricato in buona qualità), non l'avevo mai ascoltato.
ci ritrovo cose pazzescamente belle successivamente fatte proprie da altri: Iron, VH, ovviamente Malmsteen, etc., a dimostrazione di come abbia notevolmente influenzato TANTI grandi. (Il riff di The Seventh Seal dei VH sembra proprio ripreso dalla parte strumentale centrale di Perfect Strangers che anche è quasi identica alla fantastica parte strumentale centrale di Sign of the Cross dei Maiden.)
Un album con una perfetta armonia tra voce organo hammond etc. molto molto rara anche nei grandi gruppi e negli stessi DP successivi, infatti Purpendicular è sì un grande album (soprattutto per Loosen My Strings e Somebody Stole My Guitar) ma non è a quel livello perfetto di armonia tra le parti.
Wasted Subsets sembra un pezzo di Gary Moore ma meglio suonato e con una splendida voce non nasale molto più bella.
inoltre apprezzo molto la competenza di @LawHunter in fatto di suoni e registrazioni;
volevo chiedergli quali sono se ci sono altri album dei DP al livello (anche in fatto appunto di qualità di registrazione) di Perfect Strangers.
Perfetta questa osservazione:
Citazione di: LawHunter il 21 Ottobre, 2024, 12:15 PMP.S. - Burn davanti a Machine Head, perchè registrato bene e con qualità sonora superiore a quella pessima di MH che nessun remix riesce a risolvere.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 22 Ottobre, 2024, 11:29 AM
Citazione di: elzeviro il 22 Ottobre, 2024, 09:51 AMvolevo chiedergli quali sono se ci sono altri album dei DP al livello (anche in fatto appunto di qualità di registrazione) di Perfect Strangers.
Perfetta questa osservazione:

Ti ringrazio per le belle parole ... quando si parla di DP ... si va nell'hardcore della mia anima e storia musicale.

Se il profilo su cui mi chiedi di intervenire è quello della qualità di registrazione, al netto del fatto che PS ha un difetto che è proprio di tutti gli album prodotti da Roger Glover (ma talvolta anche in quelli prodotti da Martin Birch) e cioè che la chitarra è sempre leggermente (sottolineo l'avverbio, leggermente perchè va inteso nel suo pieno significato letterale) troppo indietro nelle ritmiche e talvolta pure nei soli.

A livello di registrazione non so farti una classifica me ti faccio alcune mie impressioni/osservazioni:
- In Rock ha una qualità di registrazione per essere il 1970 fenomenale per me.
- Machine Head: sappiamo le condizioni di estrema difficoltà in cui fu registrato MH ma la cosa che balza più di tutti è la sproporzione tra l'organo Hammond passato attraverso una cassa Marshall (ma dalle foto potrebbe essere passato anche per un Marshall Bluesbreaker combo) e la sua grinta distorta e la Stratocaster, costretta a passare attraverso solo il Vox AC30. Questo è evidentemente condizionato dalla registrazione nei corridoi del Grand Hotel di Montreaux perchè se guardiamo bene, l'unico pezzo che suona meglio e con un impatto/timbrica abbastanza vicino a quello che sarà l'album successivo è proprio Smoke On The Water, primo ed unico pezzo ad essere registrato (solamente privo dei vocalizzi) al Casinò di Montreaux e quindi in un contesto acustico diverso.
- Who Do we Think We Are è - per essere stato registrato nell'Autunno 1972 - ottimo ed ha il suono che avrebbe dovuto/potuto avere Machine Head; la chitarra suona attraverso le testate Marshall e l'organo stesso ritorna ad essere come su In Rock e l'effetto "Beast" (passato attraverso una cassa/ampli Marshall) è più moderato e meglio equalizzato ed armonico ocn la chitarra. Tuttavia penso che non si possa escludere che Woman From Tokyo, registrata nel giugno  o luglio 1972 in una Roma afosissima ed in condizioni simili a quelle di Machine Head (Villa), sia stata suonata da Blackmore con il VoxAC30, che in questo caso emerge benissimo ed è ben mixato da Martin Birch.
- Burn è registrato bene ma ha un timbro variabile per la chitarra; Blackmore registra con le testate Marshall ma sperimenta e sicuramente Sail Away ed A200 sono passati attraverso un ampli a transistor e forse con una applicazione synth.
- Purpendicular è molto ben registrato come pure Abandon e Now What
- Bananas e Rapture of the Deep con la produzione di Michael Bradford hanno lacune produttive enormi, in alcuni casi sembra che la band si fermi, mancano le ritmiche ed il suono dei pezzi perde incisività e forza ...... infatti è arrivato dopo il grande Bob Ezrin.

Al momento non mi viene altro in mente.  :sorry:
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: robland il 22 Ottobre, 2024, 11:45 AM
Citazione di: LawHunter il 22 Ottobre, 2024, 11:29 AMPS ha un difetto che è proprio di tutti gli album prodotti da Roger Glover (ma talvolta anche in quelli prodotti da Martin Birch) e cioè che la chitarra è sempre leggermente (sottolineo l'avverbio, leggermente perchè va inteso nel suo pieno significato letterale) troppo indietro nelle ritmiche e talvolta pure nei soli.

Condivido al cento per cento. E la cosa buffa è che, pur essendo Glover il produttore, negli album su cui ha messo le mani anche il basso è indietro!
Rimangono delle buone produzioni, ma chitarra e basso avrebbero meritato un pochino di risalto in più.
Come qualità di registrazione a me piacciono in particolare Come taste the band, Burn e Who do we think we are. Li ho in vinile e sono una goduria.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 22 Ottobre, 2024, 01:09 PM
Citazione di: LawHunter il 22 Ottobre, 2024, 11:29 AMla chitarra è sempre leggermente (sottolineo l'avverbio, leggermente perchè va inteso nel suo pieno significato letterale) troppo indietro nelle ritmiche e talvolta pure nei soli.
intendi proprio nel timing? è leggermente fuoritempo?
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 22 Ottobre, 2024, 01:39 PM
Citazione di: elzeviro il 22 Ottobre, 2024, 01:09 PMintendi proprio nel timing? è leggermente fuoritempo?

No nel mix sonoro. La senti poco spesso nelle ritmiche rispetto alle tastiere, batteria e basso. .. e talvolta anche nei soli ....
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 22 Ottobre, 2024, 01:44 PM
ah ok, non ci avevo fatto caso, forse perché nell' equalizzare il mio stereo preferisco proprio comunque sempre far risaltare il resto piuttosto che chitarra e voce. Ecco allora perché PS è per me rispetto a tutti gli altri un album pazzesco: non riesco a smettere di ascoltarlo!!! una scoperta formidabile per me! grazie a te ieri per la tua classifica  :thanks:
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 22 Ottobre, 2024, 02:10 PM
 :yyeess:  :vittoria:

.... it's come to this ... A Gypsy's Kiss .....
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 22 Ottobre, 2024, 03:54 PM
Citazione di: robland il 22 Ottobre, 2024, 11:45 AMWho do we think we are
Lo sto ascoltando, in effetti ottima qualità di registrazione.
secondo me st'album visto che è del '73 ha strainfluenzato nientemeno che i Motörhead
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 23 Ottobre, 2024, 08:13 AM
dell'insensato fascio di muscoli Steve Morse si potrebbe dire quel che diceva Pelé di Neymar: se perdesse meno tempo a curarsi/scolpirsi i capelli potrebbe anche essere un fuoriclasse.
idem per Steve Morse: perdesse meno tempo in palestra a fare i pesi e riflettesse più su Hendrix...
Morse, uno che fa ribaltare l'eco del delay da destra a sinistra!... :wall: sì la prima volta ti stupisce e dici cavolo! ma poi alla lunga stanca e non ne puoi più; i pezzi DP con Morse sono usa e getta.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: LawHunter il 23 Ottobre, 2024, 08:38 AM
Citazione di: elzeviro il 23 Ottobre, 2024, 08:13 AMdell'insensato fascio di muscoli Steve Morse si potrebbe dire quel che diceva Pelé di Neymar: se perdesse meno tempo a curarsi/scolpirsi i capelli potrebbe anche essere un fuoriclasse.
idem per Steve Morse: perdesse meno tempo in palestra a fare i pesi e riflettesse più su Hendrix...
Morse, uno che fa ribaltare l'eco del delay da destra a sinistra!... :wall: sì la prima volta ti stupisce e dici cavolo! ma poi alla lunga stanca e non ne puoi più; i pezzi DP con Morse sono usa e getta.

Perdonami, ma - nel pieno rispetto delal tua opinione - trovo il tuo giudizio su Steve Morse troppo trancheant e riduttivo di chi sia Steve Morse, come musicista ed anche come uomo che è musicista.
Sotto questo profilo ti invito a guardare la lunga, ma proprio per questo ocmpleta e bella, intervista fatta a lui da rick Beato, di qualche mese fa.
Morse era da almeno 10 anni prima di entrare nei DP considerato dalle riviste specializzate (non dalle classifiche di Ondarock) uno dei 10 migliori chitarristi al mondo e coi DP ha scritto e fatto cose molto belle.
Poi stilisticamente può avere mostrato la corda e questo probabilmente perchè le sue radici americane e nel profondo degli USA, se all'inizio sono state la geniale intuizione di rottura dei DP dopo Blackmore, sul lungo termine hanno in qualche modo cambiato troppo la natura dei DP, complici pure, lo devo dire, lo spazio lasciato a Don Airey che ha fatto riemergere il suo storico gusto Prog.
I suoi solismi ad un certo punto hanno perso scintilla e creatività ..... e però .. ridurlo ad uno che gioca con i delay stereo come fa The Edge ... mi sembra  molto ingeneroso nei suoi confronti.

Ripeto, sempre col massimo rispetto per la tua opinione personale.
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 23 Ottobre, 2024, 08:44 AM
ma sì ho voluto trollare un po',
cè un suo pezzo di chitarra classica PICTURE THIS ultrafantastico,
una micidiale chitarra classica stereofonica con le 6 corde alternate a destra e sinistra!
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: elzeviro il 23 Ottobre, 2024, 08:45 AM
Titolo: Re: Deep Purple senza Blackmore
Inserito da: Moreno Viola il 23 Ottobre, 2024, 09:28 PM
Citazione di: LawHunter il 21 Ottobre, 2024, 04:05 PMRainbow

01. Rising
[il capolavoro, essenziale, fondamentale per l'estetica del Metal ma ancora profondamente Hard Rock, registrato bene, composizioni tutte ad altissimi livelli a partire dalla iniziale immensa torre di tastiere che introduce la grandissima Tarot Woman fino al finale della meravigliosa Stargazer; unico difetto, troppo breve e forse Do You Close Your Eyes, banalotta, nel riff, ma trascinante grazie anche, se non soprattutto, alla massa di impatto che la voce di Dio e Powell ci donano]
02. Ritchie Blackmore's Rainbow
[seconda più che altro per le composizioni tutte di altissimo livello ed in cui si vede Blackmore che cerca ossigeno rispetto alla svolta Funk dei Deep Purple; la qualità - molto 1974/1975 - della registrazione ed anche lo stile del solismo lo mette molto vicino a Stormbringer come atmosfere di forma sonora; notare vi è anche una varietà e diversificazione molto piacevole dei pezzi]
03. On Stage
[è al terzo posto perchè a tratti è troppo lungo ed anche datato per alcune improvvisazioni (Mistreated) e perchè la scaletta poteva essere fatta meglio ed anche lui soffre di un taglia ed incolla da diverse fonti nei pezzi oltre che ad una qualità delle registrazioni non al top, però la qualità dell'allora inedita Kill The King e delle esecuzioni degli altri pezzi è tale che nei primi 3 ci deve stare; certo che se trovate i bootleg di quei mesi fate un affare ancora più grande]
04. Down To Earth
[è il disco della prima svolta, in cui Blackmore tenta di essere più straight ed anche più "sympathetic" con il mercato USA senza però del tutto negare la prima impostazione con Dio, che lascia ritenendolo un compromesso troppo grande; Blackmore ha però già in mente i Deep Purple Mk. II e tenta di restaurare il trio Blackmore-Gillan-Glover, ma ottiene il rifiuto di Ian Gillan; compositivamente ottimo, pur con qualche scelta sonora nelle chitarre discutibile; è più accesibile, All Night Long è chiaramente un tentativo di fare una nuova Smoke On The Water per FM, ma la qualità compositiva rimane altissima, con una Eyes Of The World che viene direttamente dall'Era Dio, una Lost in Hollywood che ispirerà Malmsteen ed altri grandi pezzi; Graham Bonnett durerà poco ma in studio esprime una voce potente e capace di grandi cose, anche se live farà troppo lo gradasso; è un disco con un suo equilibrio ed una sua completezza e Blackmore ci dona grandi momenti]
05. Stranger in Us All
[lo metto qua perchè come Down To Earth ha una sua completezza e riesce a trovare la quadra stilistica tra le suggestioni epiche dell'Era Dio e la melodicità degli anni '90, figlia anche della melodicità degli anni'80, ma non del tutto, perchè è al passo con i tempi ed ha superato l'AOR del decennio precedente (come in generale era accaduto); compositivamente è buono con i vertici nella iniziale Wolf Of The Moon (molto Power Metal Germanico), nella sognante Ariel (che riprende atmosfere proprie degli ultimi due dischi dei DP cui Blackmore ha partecipato) e soprattutto per me nella splendida Black Masquerade, versione anni '90 dello stile compositivo anni '70 dell'Era Dio; Blackmore suona molto bene ed emerge molto più coinvolgimento e convinzione ed incisività rispetto ai preindicati ultimi 2 dischi con i DP]
06. Long Live Rock'n Roll
[osannatissimo da molti, è per me deludente anche perchè molto sofferente della lughissima gestazione e dei continui cambi di bassista e tastierista durante la lunga registrazione; la montagna partorisce un topolino o almeno solo un topo: la title track è abbastanza banale e la salva la forza della voce di Dio; Kill The King è sempre buona ma sfigura rispetto alla versione Live; pezzi come Sensitive to Light, The Shed ed L.A Connection presntano spunti ma lasciano la bocca amara per come vengono risolti; tengono su la baracca, oltre alle prestazioni di Dio e Cozy Powell, la sognante Lady Of The Lake e soprattutto la immensa e bellissima Gates Of Babylon, pezzo totale che ha solo il difetto di essere stato registrato per ultimo e lascia il sospetto che Blackmore avesse sentito e sia stato in parte ispirato da Sales Of Charon degli Scorpions (a sua volta debitrice/ispirata da Stargazer), uscito mesi prima mentre le registrazioni del disco erano ancora in corso; Rainbow Eyes molto bella, anticipa il discorso che Ritchie farà con i Blackmore's Night, ma anche essa dà la sensazione di incompiuta]
06. Bent Out Of Shape
[i dischi dell'era Turner hanno tutti una costante, cioè presentare brani molto rock e di qualità ed altri profondamente aor e commerciali e perfettamente costruiti per piacere alle stazioni FM americane; la differenza è soprattutto nei termini delle proporzioni tra queste differenze; per questo ho messo più in alto Bent perchè è quello che già prelude al ritorno dei Deep Purple; il suono a livello chitarristico è quello di Perfect Strangers ed anche molti pezzi fanno sentire la voglia di Blackmore di tornare a suonare più classicamente British Hard Rock, anche con un solismo molto nervoso e funambolico; anche laddove AOR i brani hanno una loro qualità compositiva indiscutibile; forse l'unico pezzo di bassa qualità è Fool for the Night]
07. Straight Between The Eyes
[è stato il primo disco dei Rainbow che ascoltai ed è il perfetto esempio di quella dicotomia; inizia con l'eccellente Death Alley Driver, molto reminiscente dei Deep Purple e prosegue con l'ottimo FM hit Stone Cold; poi però affianca brani commerciali e abbastanza banali e mediocri; il disco non affonda con l'ottima Miss Mistreated e la finale Eyes Of Fire che rinnova il mai interrotto legame con l'epica della Dio Era]
08. Difficult To Cure
[per molti il migliore della Turner Era non è mai riuscito a convincermi del tutto; il calo di qualità rispetto a Down to Earth è chiaro come è chiara la scelta di Blackmore di andare direttamente verso il mercato FM; la stessa voce di Turner ricorda quella di un Lou Gramm dei Foreigner più gentile e non è un caso; I Surrender vuola bisdsareil successo di Since You've Been Gone ma è stucchevole soprattutto nel suo sfiorare I Will Survive di Gloria Gaynor; Spotlight Kid è un fast tempo che diventerà la opener perfetta dei Rainbow ma che renderà molto più live che in studio con un assolo (nella sua parte rock e non classica) assolutamente privo di sapore; No Release ha una sua dinamica ma decade col coro in stile gospel, perfetto per la radio; Magic e Freedom Fighter sono due pezzi tanto commerciali quanto lasciano senza parole per chi ha conosciuto ed amato i precedenti dischi ed i relativi vertici: la stessa Nona di Beethoven pur piacevole ed amata da Blackmore non sfugge al carattere da pacchianata; degno di nota è invece per mel'ottimo Hard-Blues Hendrixiano di Midtown Tunnel Vision; un disco che è ultimo per me in classifica anche per una mancanza di incisività sonora oltre che per la pacchianità di troppe soluzioni da FM che assumono il carattere della svendita, per fare soldi]



Disanima veramente apprezzabile.  :101010:

Mi piacciono particolarmente questo genere di analisi dove si esprimono punti di vista che sono però sostenuti da solide argomentazioni.

Condivido quasi totalmente la tua "classifica", con l'unica eccezione di "Stranger in Us All" che credo di non aver ascoltato più di una volta e del quale non ricordo praticamente nulla.