Avete mai letto o sentito questa espressione riguardo ad un artista morto prematuramente ?
"Se non ci avesse lasciato prematuramente, chissà cosa avrebbe potuto regalarci, oggi ?"
Si sente dire abbastanza spesso, diciamocelo.
Voi lo avete mai pensato di qualche artista ?
La domanda mi nasce perchè temo che, secondo me, in realtà la risposta spesso e volentieri sia : "Niente di più di quello che faceva quando era in vita." Faccio un esempio concreto, nella speranza di riuscire a spiegarmi al meglio possibile: Hendrix. E' stato un grande caposcuola ed ha influenzato come pochi altri l'uso della chitarra, ma ... ad oggi, con l'evoluzione delle tecniche, dei generi, dei suoni, ecc.. siamo sicuri che ci regalerebbe qualcosa di diverso da ciò che faceva quando calcava le scene ? Io temo di no, perchè secondo me, i grandi capiscuola come lui erano/sono (ma ce ne sono ancora?) dei talenti naturali e ciò che hanno realizzato era proprio a motivo del loro talento. Credo QUASI impossibile che uno come Hendrix sarebbe potuto andato oltre al suo modo di suonare, così caratteristico e non credo si sarebbe mai messo a studiare un modo diverso per fare comunicazione musicale. Arrivo a pensare che NON potesse proprio, a motivo di una così forte impronta stilistica.
E quindi penso, che forse avrebbe suonato tutta la sua esistenza con il suo stile e forse persino i suoi suoni, non regalandoci niente di più (se non in termini numerici) di quanto ha fatto in quei purtroppo pochi anni di vita.
Voi che ne pensate ?
In realtà Hendrix mi sembra l'esempio meno calzante: poco prima di morire aveva in preparazione un disco con la Gil Evans Orchestra di arrangiamenti jazz dei suoi pezzi dove avrebbe dovuto suonare. Disco che poi scelsero di pubblicare senza l'intervento di alcun chitarrista, quando Hendrix morì. Inoltre aveva iniziato a frequentare jam con musicisti come Roland Kirk e Miles Davis (che più volte ha affermato che avrebbe voluto farci dischi assieme insieme), jam da cui poi nacquero il jazz-rock, poi fusion. Segno che stava allargando i suoi orizzonti.
Non dimentichiamoci che era anche molto all'avanguardia a livello tecnologico: è stato uno dei musicisti più coinvolti nello sviluppo dei primi effetti per chitarra, un ambiente allora ricco di idee che ci portiamo dietro anche oggi. Insomma aveva dato l'idea di essere vicino all'avanguardia tecnologica nella sua epoca, di non essere particolarmente legato a strumentazione tradizionale (la strato è tradizionale oggi, ma ai suoi tempi no), e di avere frequentazioni musicali trasversali
Io lo avrei visto benissimo insieme a Jaco Pastoriuos negli Weather Report
Avrò sbagliato l'esempio .. :sorry: :sorry: :sorry:
no certo, in generale il tuo discorso lo condivido. La maggior parte dei musicisti acquisisce uno stile abbastanza presto e resta fedele a quello, a meno di non essere particolarmente interessato e coinvolto con gli sviluppi di volta il volta più recenti, e dal circondarsi di musicisti giovani. Queste sono eccezioni, in effetti la maggior parte suona le stesse cose tutta la vita
Di quelli che non lo hanno fatto mi viene in mente sicuramente Miles Davis, sempre proiettato in avanti, Pat Metheny, o David Crosby. Senz'altro Thom Yorke e i Radiohead.
Sarebbe interessante fare una lista dei musicisti che più hanno saputo rinnovarsi
Tra gli italiani metto Rino Gaetano, Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André.
Domanda che mi sono podto tante volte anche io m a, la risposta non è mai univoca.
Io penso che un innovatore (Hendrix) lo è per indole per cui, cercherà sempre qualcosa di nuovo. Un caposcuola (Clapton), non necessariamente.
Penso che Hendrix, Doors e Joplin avrebbero saputo portare qualcosa di nuovo che non scopriremo mai. Di italiani direi Area.
Non lo so, non mi sono mai posto la domanda.
Ma riflettendoci direi che dipende, ci sono artisti che sono rimasti fedeli al "loro modo di fare musica" per tutta la carriera, altri no si sono evoluti, sono cambiati (non per forza in meglio), hanno costantemente esplorato nuovi territori. Nella seconda categoria viene in mente Miles Davis, è impressionante quanto sia diverso il Davis degli inizii con quello finale passando per vari step.
Nella prima categoria penso a Winton Marsalis... oddio devo essere onesto non mi fa impazzire forse per questo lo metto nella prima categoria, non lo trovo innovativo nemmeno negli esordi :D
Fondamentalmente sposo la linea di Elliott ovvero che un innovatore resta un innovatore sempre, un caposcuola potrebbe rimanere sempre "uguale a se stesso".
Come ha detto anche Sarnano io credo che personaggi come Daniele, De André, Dalla non si sarebbero sicuramente fermati nel loro continuo percorso di ricerca, così come credo che anche tanti grandi artisti, pur rimanendo nel loro ambito magari meno ricco di ricerca avrebbero comunque potuto regalarci perle indimenticabili.
Basta pensare a Stevie Ray.
Citazione di: Mariano il 05 Agosto, 2019, 06:35 PM
In realtà Hendrix mi sembra l'esempio meno calzante: poco prima di morire aveva in preparazione un disco con la Gil Evans Orchestra di arrangiamenti jazz dei suoi pezzi dove avrebbe dovuto suonare. Disco che poi scelsero di pubblicare senza l'intervento di alcun chitarrista, quando Hendrix morì. Inoltre aveva iniziato a frequentare jam con musicisti come Roland Kirk e Miles Davis (che più volte ha affermato che avrebbe voluto farci dischi assieme insieme), jam da cui poi nacquero il jazz-rock, poi fusion. Segno che stava allargando i suoi orizzonti.
Non dimentichiamoci che era anche molto all'avanguardia a livello tecnologico: è stato uno dei musicisti più coinvolti nello sviluppo dei primi effetti per chitarra, un ambiente allora ricco di idee che ci portiamo dietro anche oggi. Insomma aveva dato l'idea di essere vicino all'avanguardia tecnologica nella sua epoca, di non essere particolarmente legato a strumentazione tradizionale (la strato è tradizionale oggi, ma ai suoi tempi no), e di avere frequentazioni musicali trasversali
Io lo avrei visto benissimo insieme a Jaco Pastoriuos negli Weather Report
:quotonegalattico:
a mio avviso già nel disco "band of gypsys" aveva già cambiato tantissimo
Secondo me è una domanda che andrebbe completata con un secondo quesito. Cosa avrebbero fatto se fossero stati liberi da condizionamenti esterni?
Parlo non solo delle pressioni delle case discografiche ma anche della difficoltà che molti hanno o avrebbero incontrato di fronte alla scelta tra successo in termini di fama e percorso artistico.
Nei generi popolari molti musicisti non sono stati capaci di coltivare il loro talento, vuoi per avidità, vuoi per debolezza caratteriale o per altri infiniti motivi, perché le pressioni esterne erano gigantesche.
Infatti Hendrix a mio parere stava avviando un processo di allontanamento dal mondo che lo aveva celebrato fino a quel momento, cercando nuove strade principalmente nel Jazz ma anche nelle avanguardie votate all'elettronica, scelta che ovviamente a lungo andare (perché il nome avrebbe retto ancora per qualche uscita) avrebbe "pagato" in termini di vendite.
Sono piuttosto convinto che molti artisti finiscano per essere prigionieri della loro stessa fama e Hendrix stesse cercando di evadere.
Citazione di: Moreno Viola il 06 Agosto, 2019, 11:50 AM
Sono piuttosto convinto che molti artisti finiscano per essere prigionieri della loro stessa fama e Hendrix stesse cercando di evadere.
Si lo penso anch'io :quotone:
De André, già citato da Max, ma anche Battisti, sono a mio avviso degli esempi di musicisti che hanno saputo mantenere viva la voglia di fare musica e innovare, anche quando farlo poteva significare fare un disco ogni dieci anni (De André), oppure avviarsi verso un inesorabile calo delle vendite (Battisti).
Credo che Hendrix avrebbe più o meno fatto quello che sta facendo Jeff Beck: esplorare campi, generi e sonorità nuove e sempre diverse.
Ma credo anche che parte della sua aurea sarebbe sbiadita se fosse ancora vivo: "muore giovane chi è caro agli dei"
Molti grandi entrano nel mito perché morti giovani in piena grandezza, mentre i grandi che invecchiano si trovano spesso soli e dimenticati...
Citazione di: Runner il 07 Agosto, 2019, 11:31 AM
i grandi che invecchiano si trovano spesso soli e dimenticati...
"Fa sempre i soliti accordi e lick"
Citazione di: Santano il 06 Agosto, 2019, 07:01 AM
Tra gli italiani metto Rino Gaetano, Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André.
Anche Bennato e De Gregori hanno detto la loro
Tre nomi
Tommy Bolin
Jason Becker
Jeff Healey
Sono convinto avrebbero regalato molto alla musica.
Per tacer di Syd Barrett
io citerei , se è stato gia detto e non ho visto , Jeff Buckley :'(
Citazione di: Elliott il 06 Agosto, 2019, 07:46 AM
Domanda che mi sono podto tante volte anche io m a, la risposta non è mai univoca.
Io penso che un innovatore (Hendrix) lo è per indole per cui, cercherà sempre qualcosa di nuovo. Un caposcuola (Clapton), non necessariamente.
Pensiero molto interessante. Differenza tra "innovatore" e "caposcuola". :-\
Mi piace. :reallygood:
Citazione di: Andy_Azz il 08 Agosto, 2019, 08:31 AM
io citerei , se è stato gia detto e non ho visto , Jeff Buckley :'(
Ah già, Buckley :quotone:
E Rory Gallagher?
Cosa avrebbe saputo regalarci, Rory?
A mio parere, buona parte dei nomi fatti confermano il pensiero di Vu.
Il fatto che un artista possa emozionarci a tal punto da attenderne con grande entusiasmo il passo successivo, non significa che debba esprimersi con qualcosa di diverso dal suo "standard" o addirittura con qualcosa di innovativo, anzi spesso quello che chiediamo è che soddisfi le nostre aspettative.
Mi trovo invece d'accordo sul fatto che Jeff Buckley, un po' per l'indiscutibile talento, un po' per la giovane età e ovviamente per un bagaglio tecnico all'altezza di una sfida di questo tipo, avrebbe potuto cimentarsi in un percorso che lo avrebbe condotto fuori dal comodo contesto delle aspettative del suo pubblico.
Citazione di: Elliott il 14 Agosto, 2019, 07:42 PM
E Rory Gallagher?
Cosa avrebbe saputo regalarci, Rory?
Secondo me, niente di più di quello che già faceva nel suo periodo... :etvoila:
Invece Rory stava virando in maniera decisa verso l'hard rock più puro. Poco prima della sua morte aveva licenziato la sua band, aveva firmato per una nuova etichetta e stava mettendo insieme un nuovo progetto di band di grossi nomi e non più da solista.
Probabilmente, l'orientamento sarebbe stato il medesimo ma...una band xhe nasce con quei presupposti, può riservare sorprese
Ho solo espresso un'opinione.. :etvoila:
Ma certo.
Mica me la prendo perché ti sbagli ;D
Purtroppo non sappiamo come sarebbe andata. Avrebbe anche potuto essere deludente e non dico necessariamente per i risultati: a volte il pubblico vuole da te ciò che sente più vicino a ciò che hai fatto fino a quel momento e talvolta, non è pronto ad una tua svolta...
Probabilmente non è un punto di vista popolare, ma credo che la "scelta" di non fermarsi, vada fatta da giovani, quando ancora non ci si è affermati e la fama è ancora lontana da venire.
Inoltre invecchiando siamo più lenti nell'apprendere, ma anche a cogliere gli stimoli creativi dall'ambiente esterno.
Beh, il rischio oblío è dietro l'angolo.
Io, a dire la verità, mi sono posro tante volte la domanda opposta "cosa sarebbe tizio, se fosse morto/si fosse fermato ad un certo punto della carriera?"
Citazione di: Mimmolo il 07 Agosto, 2019, 07:27 PM
Tre nomi
Tommy Bolin
Jason Becker
Jeff Healey
Sono convinto avrebbero regalato molto alla musica.
Per tacer di Syd Barrett
Syd è un discorso a parte. Non è morto prematuramente ma era malato. E la sua arte è stata probabilmente strettamente connessa alla sua malattia. Non penso potesse dare di più di quello che ha dato IMHO. E lo dico da fan dei Pink.
Citazione di: Moreno Viola il 15 Agosto, 2019, 11:23 AM
A mio parere, buona parte dei nomi fatti confermano il pensiero di Vu.
Io non sono così certo.
Ci sono artisti che hanno saputo virare verso lidi lontanissimi dai propri standard, in età e carriera anche molto avanzata. Guarda Paul Anka, per fare un nome che non ti aspetti
Ps
Credo di essermi un po' allontanato dal tema del topic :-[
Citazione di: Elliott il 15 Agosto, 2019, 04:28 PM
Ci sono artisti che hanno saputo virare verso lidi lontanissimi dai propri standard, in età e carriera anche molto avanzata. Guarda Paul Anka, per fare un nome che non ti aspetti
A me la "svolta" di Paul Anka non sembra così radicale, ma mi spiego meglio.
Credo che l'opportunità di non legare la propria carriera all'adesione ad un canone, debba essere colta il prima possibile.
Beck ha potuto concedersi album molto diversi tra loro, proprio perché il suo pubblico si aspetta di essere sorpreso, al punto che in casi del genere il rischio è quello di deludere quando un lavoro sembra essere la perfetta conseguenza del precedente.
Citazione di: Grom68 il 15 Agosto, 2019, 02:29 PM
Syd è un discorso a parte. Non è morto prematuramente ma era malato. E la sua arte è stata probabilmente strettamente connessa alla sua malattia. Non penso potesse dare di più di quello che ha dato IMHO. E lo dico da fan dei Pink.
Uhmmm... Io la penso diversamente.
Se la sua malattia non lo avesse reso incapace di gestire un impegno in maniera metodica, il suo disordine avrebbe potuto essere invece la sua arma.
Mi viene in mente una figura come Daniel Johnston che pur se lontano dalle luci della ribalta (però finì anche su MTV) forse proprio per la sua difficoltà a seguire un percorso coerente (aggiunta all'impossibilità dell'industria di controllarne l'estro) ha potuto permettersi di non rendere conto a nessuno, potenziale pubblico compreso, e fare solo e soltanto quello che l'istante gli ispirava.
Per me Syd Barret avrebbe fatto lo stesso.
:moreno:
Citazione di: Moreno Viola il 17 Agosto, 2019, 11:32 AM
Citazione di: Elliott il 15 Agosto, 2019, 04:28 PM
Ci sono artisti che hanno saputo virare verso lidi lontanissimi dai propri standard, in età e carriera anche molto avanzata. Guarda Paul Anka, per fare un nome che non ti aspetti
A me la "svolta" di Paul Anka non sembra così radicale, ma mi spiego meglio.
Credo che l'opportunità di non legare la propria carriera all'adesione ad un canone, debba essere colta il prima possibile.
Beck ha potuto concedersi album molto diversi tra loro, proprio perché il suo pubblico si aspetta di essere sorpreso, al punto che in casi del genere il rischio è quello di deludere quando un lavoro sembra essere la perfetta conseguenza del precedente.
Citazione di: Grom68 il 15 Agosto, 2019, 02:29 PM
Syd è un discorso a parte. Non è morto prematuramente ma era malato. E la sua arte è stata probabilmente strettamente connessa alla sua malattia. Non penso potesse dare di più di quello che ha dato IMHO. E lo dico da fan dei Pink.
Uhmmm... Io la penso diversamente.
Se la sua malattia non lo avesse reso incapace di gestire un impegno in maniera metodica, il suo disordine avrebbe potuto essere invece la sua arma.
Mi viene in mente una figura come Daniel Johnston che pur se lontano dalle luci della ribalta (però finì anche su MTV) forse proprio per la sua difficoltà a seguire un percorso coerente (aggiunta all'impossibilità dell'industria di controllarne l'estro) ha potuto permettersi di non rendere conto a nessuno, potenziale pubblico compreso, e fare solo e soltanto quello che l'istante gli ispirava.
Per me Syd Barret avrebbe fatto lo stesso.
Può darsi. È un caso molto difficile da valutare IMHO. Impossibile capire dove finisce l'uomo e comincia la malattia, almeno per me. Se si fosse mantenuto in quello stato psichedelico ma sufficientemente stabile del primo disco forse sarebbe riuscito ad andare oltre. Non so. È che non riesco a valutare il suo reale contributo all'opera dei Pink, ossia quanto l'imprinting del primo album abbia in realtà influenzato il resto della produzione, che è comunque molto diversa.
A mio avviso, ad influenzare l'opera dei Pink Floyd sia stata più la sua assenza che la sua presenza.
Speriamo sia chiaro ciò che intendo
Stiamo andando fuori tema, ma la discussione è interessante.
Credo che sia corretto parlare di Pink Floyd pre e post Barret e non lo sia parlare di veri Pink Floyd.
I Pink Floyd di "Piper At The Gates Of Dawn" erano perfettamente inseriti nel contesto underground in cui orbitavano, i secondi sono stati certamente più concreti e votati alla costruzione di qualcosa che li identificasse in maniera peculiare.
Concordo però con Elliott che la "dissolvenza" di Syd Barret sia stata una costante nella carriera della band non solo quando si è rivelata per mezzo di canzoni chiaramente a lui ispirate, ma anche, in maniera meno consapevole se non totalmente inconscia, nell'intenzione strettamente musicale.
Si l'argomento è molto interessante ed avrei, in merito alla divisione che si fa in genere tra "veri" pink floyd e non, molto da non concordare :D
Questa divisione tra veri Pink Floyd e non mi è oscura. Puoi spiegare meglio Elliott? Concordo che Sid, dal secondo album in poi (dove mi sembra abbia scritto una sola canzone), abbia avuto comunque un ruolo ispiratore e sia sempre aleggiato come un file rouge in tutti i dischi successivi, visto anche lo strettissimo legame che aveva col resto del gruppo. Alienazione e pazzia ritornano continuamente.
No Grom, non sono io a fare tale distinzione. Capita di frequente però di leggere "i veri PF erano quelli di Syd Barrett"
Io penso che i primi PF non sarebbero potuti andare oltre 2/3 dischi e che oggi sarebbero ricordati al pari di Iron Butterfly, Can etc...
Quando sento questi paragoni mi inalbero. Piper at gates e Saucerful sono 2 dischi che adoro ma, sebbene pregni di genio, non li ritengo dei capolavori. I capolavori sono altri. Sono Echoes, sono Dark side of the moon, the wall, wish you were here e ci metto pure il tanto bistrattato e sottovalutato The final cut che, a mio avviso, viene bistrattato dalle vedove di Waters solo perché quest'ultimo più volte lo ha rinnegato.
Il tutto, ma sarebbe superfluo specificarlo ma è meglio farlo, IMHO
Ps
Dividiamo?
Si dai, anche Genesis prima e dopo Gabriel (o forse c'è già il topic)
Citazione di: Elliott il 17 Agosto, 2019, 08:02 PM
No Grom, non sono io a fare tale distinzione. Capita di frequente però di leggere "i veri PF erano quelli di Syd Barrett"
Io penso che i primi PF non sarebbero potuti andare oltre 2/3 dischi e che oggi sarebbero ricordati al pari di Iron Butterfly, Can etc...
Quando sento questi paragoni mi inalbero. Piper at gates e Saucerful sono 2 dischi che adoro ma, sebbene pregni di genio, non li ritengo dei capolavori. I capolavori sono altri. Sono Echoes, sono Dark side of the moon, the wall, wish you were here e ci metto pure il tanto bistrattato e sottovalutato The final cut che, a mio avviso, viene bistrattato dalle vedove di Waters solo perché quest'ultimo più volte lo ha rinnegato.
Il tutto, ma sarebbe superfluo specificarlo ma è meglio farlo, IMHO
Ps
Dividiamo?
Sono molto in linea con i tuoi gusti. Puoi anche dividere secondo me. Topic sui Pink è un po' che non ne vedo, [emoji16]
Citare i "veri" Pink Floyd è spesso una posa, un vezzo per apparire stravaganti, ma la realtà è che "Piper At The Gates Of Dawn" indipendetemente dai gusti personali, è un album meno bizzarro di quanto lo si voglia far apparire e che gode della gloria riservatagli grazie al successo dei "falsi" Pink Floyd e del mito creato attorno alla figura di Syd Barrett anche per mezzo del gruppo stesso.
Ci tengo a precisare che amo molto sia il debutto dei Floyd che l'esordio da solista di Syd Barrett, ma trovo poco obbiettivo celebrare l'uno a discapito della storia di assoluto valore della band.
Citazione di: Moreno Viola il 17 Agosto, 2019, 11:24 PM
la realtà è che "Piper At The Gates Of Dawn" indipendetemente dai gusti personali, è un album meno bizzarro di quanto lo si voglia far apparire e che gode della gloria riservatagli grazie al successo dei "falsi" Pink Floyd e del mito creato attorno alla figura di Syd Barrett anche per mezzo del gruppo stesso.
Quindi, se ho interpretato bene il tuo pensiero, concordi con questa mia affermazione?
Citazione di: Elliott il 17 Agosto, 2019, 08:02 PM
Io penso che i primi PF non sarebbero potuti andare oltre 2/3 dischi e che oggi sarebbero ricordati al pari di Iron Butterfly, Can etc...
Citazione di: Elliott il 18 Agosto, 2019, 12:07 AM
Citazione di: Moreno Viola il 17 Agosto, 2019, 11:24 PM
la realtà è che "Piper At The Gates Of Dawn" indipendetemente dai gusti personali, è un album meno bizzarro di quanto lo si voglia far apparire e che gode della gloria riservatagli grazie al successo dei "falsi" Pink Floyd e del mito creato attorno alla figura di Syd Barrett anche per mezzo del gruppo stesso.
Quindi, se ho interpretato bene il tuo pensiero, concordi con questa mia affermazione?
Citazione di: Elliott il 17 Agosto, 2019, 08:02 PM
Io penso che i primi PF non sarebbero potuti andare oltre 2/3 dischi e che oggi sarebbero ricordati al pari di Iron Butterfly, Can etc...
Nella sostanza sono d'accordo, ma la ragione per cui credo che il fenomeno Pink Floyd non avrebbe retto sulla lunga distanza è la sua appartenenza ad una scena che non ha generato particolari fenomeni commerciali.
Non sapendo quindi come avrebbe potuto evolversi il loro percorso se Syd Barrett avesse mantenuto la lucidità necessaria, è impossibile ipotizzare un percorso alternativo.
Tuttavia considero "Piper At The GAtes Of Dawn" e l'omonimo di Barrett album troppo riusciti e comunque a loro modo paradigmatici per mettere la band sullo stesso piano degli Iron Butterfly... ;D
Attenzione Moreno, non ho messo sullo stesso piano Iron e PF di Piper. Intendevo dire che sarebbero ricordati come degli "one shot" della scena underground ::)
Citazione di: Elliott il 18 Agosto, 2019, 11:39 AM
Attenzione Moreno, non ho messo sullo stesso piano Iron e PF di Piper. Intendevo dire che sarebbero ricordati come degli "one shot" della scena underground ::)
Si, era chiara la tua intenzione, ma credo che solo per quei due lavori il segno che avrebbero lasciato sarebbe stato diverso.
Probabilmente sarebbero stati anche meno famosi degli Iron Butterfly che possono contare sulla "sensazionale" "In A Gadda Da Vida", ma avrebbero lasciato un'eredità più importante sulle scene successive.
A conti fatti credo che per chi riconosce la portata storica di quegli album sarebbe cambiato poco, ma probabilmente sarebbero mancati tutti i vari amanti per posa dei "veri" Pink Floyd.
In a gadda da Vida l'avrò ascoltata un milione di volte. C'è n'era un'altra che ho ascoltato milioni di volte "sittin in the dark" di Caroline Mass. che anni...
Finalmente la vedo anche in faccia, bella ragazza
https://youtu.be/SaZ8KxtU69M
Artisti scomparsi prematuramente che secondo voi avrebbero potuto ancora dare un contributo enorme.
Ok, tutti immagino.
Ma, escludendo Hendrix, potete sceglierne solo uno o due. E dovete pure dire perché.
Ah, e almeno uno deve essere un chitarrista.
Io menziono Richey Edwards.
Non feci in tempo ad innamorarmi del singolo esplosivo "You love us" dei Manic Street Preachers, che il chitarrista scomparve misteriosamente. Non se ne è mai saputo più nulla.
Da allora i MSP hanno cambiato genere e non li non ho proprio mai più ascoltati. Cosa conosco dei MSP? Due canzoni! Una quella che mi fece impazzire e che mi impressionò tantissimo (se cercate su YouTube You love us esce la versione rifatta, che non ha la carica di quella originale e non sono riuscito ad ascoltarla tutta perché è brutta) . La seconda è quella che mi fece capire che non valeva neanche più la pena di seguirli.
P.s. la funzione ricerca ultimamente dà risultati strani, per cui se già esiste una roba del genere:
A) mi dispiace, ma...
B) fate finta che non esista già, no? :D
È sempre difficile, immaginare l'evoluzione artistica di un artisya per cui, mi baso sul cosa fatto e/o sul cosa stava facendo.
Vado diritto su Rory Gallagher. Il motivo?
Lo riporto qui, di seguito ma, puoi leggerlo nel topic analogo già esistente :sarcastic:
Erano gli anni 90...il periodo era anche giusto. Chissà, cosa ci siamo persi...
Citazione di: Elliott il 15 Agosto, 2019, 12:39 PM
Rory stava virando in maniera decisa verso l'hard rock più puro. Poco prima della sua morte aveva licenziato la sua band, aveva firmato per una nuova etichetta e stava mettendo insieme un nuovo progetto di band di grossi nomi e non più da solista.
Ah...il topic già esistente, che faccio finta che non esista :D
Cosa avrebbe potuto regalarci, oggi ? - Artisti : Gruppi e Musicisti - (https://forum.jamble.it/artisti-gruppi-e-musicisti/cosa-avrebbe-potuto-regalarci-oggi/)
Su tutti penso a Freddie Mercury.
Chissà cosa avrebbero potuto fare ancora i Queen col suo Freddie! Ogni album era migliore di quello precedente.
Chissà come sarebbe stato ascoltare oggi dal vivo la voce di Freddie su Bohemian Rhapsody, One Vision e tutti gli altri classici di questo gruppo immortale.
Chissà quanti altri successi avrebbe scritto.
Una perdita colossale per la musica tutta!
Stessa sorte per Bon Scott, per me la vera voce degli ACDC.
Certo, con lui non avremmo ascoltato alcune pietre miliari della musica rock come Back in Black, Rock N' Roll Train, eccetera, ma avremmo ascoltato sicuramente altri successi, forse ancora più rock'n'roll degli ACDC di Brian Johnson.
Invece come chitarrista penso a Stevie Ray Vaughan. Avrebbe messo a nostra disposizione altri pezzi che avrebbero fatto scuola a tanti chitarristi blues.
Rob non cito Lemmy perchè sarebbe troppo scontato da parte mia. ::)
Unisci, Elliott ! :reallygood:
Sai benissimo chi ti vado a nominare... metto solo le iniziali per regolamento... RR
Il perchè basta ascoltarlo... Comunque perchè live anche se da solo non si sente la mancanza della chitarra ritmica anzi... direi che dava il 110%
I brani dove arpeggiava sono dei capolavori tutti quanti, non utilizzava quasi mai accordi semplici dalle sonorità scontate, i suoi soli sono sempre qualcosa di particolare, l'uso che faceva delle scale diminuite e delle minori armoniche è fantastico, riusciva veramente a farla piangere quella chitarra.... purtroppo a soli 25 anni ci ha lasciato... in un modo assurdo...
Edit: Se ho il benestare.... Rhandy Rhoads
Citazione di: Vu-meter il 29 Giugno, 2020, 11:44 AM
Unisci, Elliott ! :reallygood:
Non ne sono capace :-[
Dal cellulare, poi...
Fangetto: non ho capito. I nomi li puoi scrivere, a livello di discussione.
Edit, capito.
Citazione di: fangetto il 29 Giugno, 2020, 11:46 AM
. .. purtroppo a soli 25 anni ci ha lasciato... in un modo assurdo...
Un altro che ci ha lasciato in modo assurdo è Jeff Buckley
Citazione di: Santano il 29 Giugno, 2020, 12:46 PM
Un altro che ci ha lasciato in modo assurdo è Jeff Buckley
è si, anche con lui la sfortuna ci si è messa d'impegno...
Jeff Buckley, perdita incommensurabile.
Randy Rhoads... mamma mia. Anche se voci dicono (e il batterista di allora conferma) che avrebbe lasciato Ozzy per studiare chitarra classica. Pare non si divertisse molto a fare la rockstar e che non gli bastassero più le lezioni idi chitarra che prendeva da insegnanti reperiti on the road durante i tour. Viceversa, in Jake E. Lee Ozzy ha trovato una vera bestia da palco. Chissà cosa ci avrebbe regalato Randy Rhoads.
P.s. quel topic analogo non avrei mai potuto trovarlo. Ma piuttosto che non trovare un'occasione per esprimerci, meglio un doppione. Penso.
Ecco, Prince era un vero genio musicale oltre che valido polistrumentista. Avrebbe dato ancora molto.
Citazione di: Santano il 29 Giugno, 2020, 01:32 PM
Ecco, Prince era un vero genio musicale oltre che valido polistrumentista. Avrebbe dato ancora molto.
PRINCE !
giusto ieri ho visto sul tubo qualche live suo , ho beccato un paio di versioni di Purple Rain live spettacolari ! :loveit:
chitarristo molto sottovalutato
Uno dei tanti, per me, è Kurt Cobain. Sono convinto che il ragazzo aveva un suo talento cantautoriale non indifferente. Certo non era De Andrè (un altro da nominare), ma sotto quelli strillacci e schitarrate grezze brillava una piccola gemma.
Ah ! Dimenticavo Leone Di Lernia !
Io citerei Fred Buscaglione.
Ma anche e soprattutto, Demetrio Stratos
Come si chiamava il chitarrista cieco, capelli biondi e lunghi, che suonava con la chitarra orizzontale sulle gambe?
Citazione di: Santano il 29 Giugno, 2020, 08:40 PM
Come si chiamava il chitarrista cieco, capelli biondi e lunghi, che suonava con la chitarra orizzontale sulle gambe?
Jeff Healey
Io sarei stato curioso di vedere cosa avrebbe fatto Jason Becker.
Stevie Ray Vaughan.
È morto a 36 anni con sei album in studio all'attivo. Quindi un'età discreta e la discografia c'è. Certo è che il blues avrebbe potuto contare su un altro nome, e che nome.
Aggiungo Criss Oliva, anche lui stroncato da una buona dose di sfortuna....
Un gran pezzo di quelli più metallosi....
YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=mOKoLiOkWWQ)
Lucio Dalla e Pino Daniele.
Mi mancano terribilmente..
Citazione di: Santano il 30 Giugno, 2020, 06:32 PM
Lucio Dalla e Pino Daniele.
Mi mancano terribilmente..
:goodpost: :quotonegalattico:
Tra i chitarristi cito Tommy Bolin, è morto giovanissimo, aveva appena iniziato la carriera da solista publicando due interessanti album a suo nome.
Tra i bassisti Gary Thain degli Uriah Heep, anche lui vittima di un overdose di eroina nel 1975.
Cliff Burton, il bassista dei Metallica, morì proprio quando, dopo aver stimolato la band a esplorare soluzioni più impegnative rispetto al primo album, manifestate in particolare in "Master of Puppets", probabilmente avrebbe "costretto" James Hetfield, Kirk Hammet e soprattutto Lars Ulrich a studiare per stare al passo con gli spunti che certamente avrebbe continuato a proporre in fase di arrangiamento.
Sicuramente ci avrebbe regalato altri blues :'(
Live registrato circa un mese prima della sua scomparsa.
YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=Bw7QnfC5ZRw)
Citazione di: Moreno Viola il 30 Giugno, 2020, 09:19 PM
Cliff Burton, il bassista dei Metallica, morì proprio quando, dopo aver stimolato la band a esplorare soluzioni più impegnative rispetto al primo album, manifestate in particolare in "Master of Puppets", probabilmente avrebbe "costretto" James Hetfield, Kirk Hammet e soprattutto Lars Ulrich a studiare per stare al passo con gli spunti che certamente avrebbe continuato a proporre in fase di arrangiamento.
super , iper ,ultra , mega quotone ! :loveit: :abbraccio:
p.s.
soprattutto per quanto riguarda Lars........... :firuli:
Secondo me, molti dei nomi sin qui fatti...cito dal topic iniziale, ci avrebbero regalato "Niente di più di quello che faceva quando era in vita". Solo qualche altra bella creazione ma, nulla di diverso. In particolare, quelli che hanno lasciato alle spalle una lunga carriera. Faccio solo una eccezione per Pino Daniele.
Impossibile dirlo.
Citazione di: Elliott il 01 Luglio, 2020, 05:48 PM
Secondo me, molti dei nomi sin qui fatti...cito dal topic iniziale, ci avrebbero regalato "Niente di più di quello che faceva quando era in vita". Solo qualche altra bella creazione ma, nulla di diverso. In particolare, quelli che hanno lasciato alle spalle una lunga carriera. Faccio solo una eccezione per Pino Daniele.
Anche io sono tendenzialmente di questo avviso.
Esiste un ciclo creativo che raggiunge il suo picco abbastanza rapidamente ed è per questo che alcuni dei nomi che sono stati fatti per me erano già da molto in una fase di declino o comunque non più in grado di eseguire colpi di particolare valore. Esistono ovviamente le eccezioni.
Citazione di: Elliott il 01 Luglio, 2020, 05:48 PM
Faccio solo una eccezione per Pino Daniele.
:abbraccio:
Citazione di: Vu-meter il 05 Agosto, 2019, 06:21 PM
Avete mai letto o sentito questa espressione riguardo ad un artista morto prematuramente ?
"Se non ci avesse lasciato prematuramente, chissà cosa avrebbe potuto regalarci, oggi ?"
Si sente dire abbastanza spesso, diciamocelo.
Voi lo avete mai pensato di qualche artista ?
La domanda mi nasce perchè temo che, secondo me, in realtà la risposta spesso e volentieri sia : "Niente di più di quello che faceva quando era in vita." Faccio un esempio concreto, nella speranza di riuscire a spiegarmi al meglio possibile: Hendrix. E' stato un grande caposcuola ed ha influenzato come pochi altri l'uso della chitarra, ma ... ad oggi, con l'evoluzione delle tecniche, dei generi, dei suoni, ecc.. siamo sicuri che ci regalerebbe qualcosa di diverso da ciò che faceva quando calcava le scene ? Io temo di no, perchè secondo me, i grandi capiscuola come lui erano/sono (ma ce ne sono ancora?) dei talenti naturali e ciò che hanno realizzato era proprio a motivo del loro talento. Credo QUASI impossibile che uno come Hendrix sarebbe potuto andato oltre al suo modo di suonare, così caratteristico e non credo si sarebbe mai messo a studiare un modo diverso per fare comunicazione musicale. Arrivo a pensare che NON potesse proprio, a motivo di una così forte impronta stilistica.
E quindi penso, che forse avrebbe suonato tutta la sua esistenza con il suo stile e forse persino i suoi suoni, non regalandoci niente di più (se non in termini numerici) di quanto ha fatto in quei purtroppo pochi anni di vita.
Voi che ne pensate ?
Io penso che venga spesso equivocata la domanda. Cosa avrebbe potuto regalarci l'artista non è un quesito che andrebbe inteso come: chissà quali rivoluzioni avrebbe apportato al suo stile. Ma nel senso di: quali altre perle ci avrebbe regalato.
In questo senso la prematura scomparsa di alcuni artisti è senz'altro una perdita enorme. Ma è pur vero che la loro morte ha attirato l'attenzione anche di chi quell'artista non lo conosceva o di chi lo conosceva ma è rimasto molto colpito dalla scomparsa.
E queste due cose possono aver ispirato appunto queste persona spingendole a produrre cose che hanno lasciato il segno.
Il resto è tutto imponderabile. I Metalica avrebbero fatto il Black album con Burton?
Hendrix avrebbe avuto una discografia di un certo livello? Jim Morrison avrebbe magari lasciato i Doors per una carriera solista? Cosa avrebbe scritto Cobain? Ecc.
Secondo me come in tutte le cose la verità sta nel mezzo, ci sono artisti che avevano già dato più o meno tutto e altri che invece avrebbero dato ancora molto.
Ad esempio Hendrix secondo me quello che doveva dare l'ha dato, come Criss Oliva, sicuramente qualche buon pezzo lo avrebbero tirato fuori ma niente di più, mentre Burton e Rhoads erano ancora nella fase di evoluzione e avrebbero dato ancora, se i Metallica avrebbero fatto comunque il Black Album? credo di si, perchè Newsteed non è mai stato molto attivo a livello di composizione. Rhoads sia che fosse rimasto con Ozzy (senza voler togliere niente a Jack Lee, Brad Gills o Zack Wilde che hanno preso il suo posto) o che lo avesse mollato per mettersi a suonare solo la chitarra classica (in questo caso basta ascoltare Dee... o le varie parti con chitarra pulita nei pezzi di Ozzy) avrebbe dato ancora.... Forse di più nel secondo caso.
Fangetto, hai modificato per cui, la mia risposta è totalmente fuori contesto. Cancello :)
Citazione di: Elliott il 02 Luglio, 2020, 04:54 PM
Fangetto, hai modificato per cui, la mia risposta è totalmente fuori contesto. Cancello :)
Si, ho modificato, ma ho aggiunto un punto interrogativo e una virgola se non sbaglio.... suonava male a rileggerlo....
Ma Hendrix aveva sfornato solo tre album in studio. E aveva solo 27 anni. Davvero riuscite a immaginare che non avrebbe tirato fuori altre perle?
Pensiamo se la stessa cosa fosse successa a Plant o Page: tre album in studio. Niente Led Zeppelin IV. Niente Stairway to heaven. Niente Houses of the holy, che tra l'altro è il mio preferito.
E prendiamo Blackmore e immaginiamone la scomparsa dopo... diciamo pure cinque album. Niente Machine Head!!!
Ma la stessa cosa con Jeff Beck.
E pensiamo ai Beatles. Non c'è un album che, sottratto al resto, non avrebbe rappresentato una perdita. Fino all'ultimo album. Ma se pure immaginiamo una morte di Lennon a fine carriera dei Beatles, uno avrebbe detto: vabbè, dai, aveva dato tutto.
Cioè niente Imagine. :facepalm2:
O pensiamo ai Metallica. Se Hetfield fosse arrivato solo fino a And justice for all... uno avrebbe detto: una band thrash metal cos'altro avrebbe potuto fare.
Cos'altro? Un doppio album megagalattico.
Cobain secondo me è imponderabile cosa avrebbe potuto dare.
Ma il fatto che si dica che avessero semplicemente regalato nuove perle, restando nel loro solito mondo, mica è elemento negativo eh?!?
Poi io, che sono un classicone figuriamoci. Io continuo a nutrire interesse per i "nuovi" dischi di Clapton... :etvoila:
Personalmente ho solo fatto una precisazione tra i nomi fatti e la domanda iniziale del topic.
Anche perché, talvolta, sperimentazione è il nome che si da ad una fine che non si vuole accettare
Citazione di: Elliott il 02 Luglio, 2020, 05:41 PM
Ma il fatto che si dica che avessero semplicemente regalato nuove perle, restando nel loro solito mondo, mica è elemento negativo eh?!?
Poi io, che sono un classicone figuriamoci. Io continuo a nutrire interesse per i "nuovi" dischi di Clapton... :etvoila:
Personalmente ho solo fatto una precisazione tra i nomi fatti e la domanda iniziale del topic.
Anche perché, talvolta, sperimentazione è il nome che si da ad una fine che non si vuole accettare
Io rispondevo al primo post del topic (credo fosse di Vu) e poi a Fangetto.
Non mi sembra di aver detto che Hendrix non avrebbe tirato fuori altri bei brani, ma il suo stile sarebbe rimasto quello. Per Rhoads invece c'è un'evoluzione nel modo di suonare fra Blizzard of Ozz e Diary of a Madman e questa evoluzione è stata stroncata dalla sua morte, diciamo che secondo me non era ancora sbocciato del tutto e avrebbe dato qualcosa in più alla musica in generale, al di la dei singoli brani.
Citazione di: fangetto il 02 Luglio, 2020, 09:18 PM
Non mi sembra di aver detto che Hendrix non avrebbe tirato fuori altri bei brani, ma il suo stile sarebbe rimasto quello.
In realtà non hai detto neanche questo. ;D
Hai scritto che Hendrix quello che doveva dare l'ha dato. Considerazione che lascia intendere che non aveva altro da dare.
Io invece ho solo scritto che secondo me aveva altro da dare.
Ma con questa precisazione che hai fatto ho capito meglio. :thanks:
Come no?
Citazione di: fangetto il 02 Luglio, 2020, 04:13 PM
Secondo me come in tutte le cose la verità sta nel mezzo, ci sono artisti che avevano già dato più o meno tutto e altri che invece avrebbero dato ancora molto.
Ad esempio Hendrix secondo me quello che doveva dare l'ha dato, come Criss Oliva, sicuramente qualche buon pezzo lo avrebbero tirato fuori ma niente di più, mentre Burton e Rhoads erano ancora nella fase di evoluzione e avrebbero dato ancora, se i Metallica avrebbero fatto comunque il Black Album? credo di si, perchè Newsteed non è mai stato molto attivo a livello di composizione. Rhoads sia che fosse rimasto con Ozzy (senza voler togliere niente a Jack Lee, Brad Gills o Zack Wilde che hanno preso il suo posto) o che lo avesse mollato per mettersi a suonare solo la chitarra classica (in questo caso basta ascoltare Dee... o le varie parti con chitarra pulita nei pezzi di Ozzy) avrebbe dato ancora.... Forse di più nel secondo caso.
Citazione di: fangetto il 02 Luglio, 2020, 09:43 PM
Come no?
Citazione di: fangetto il 02 Luglio, 2020, 04:13 PM
Secondo me come in tutte le cose la verità sta nel mezzo, ci sono artisti che avevano già dato più o meno tutto e altri che invece avrebbero dato ancora molto.
Ad esempio Hendrix secondo me quello che doveva dare l'ha dato, come Criss Oliva, sicuramente qualche buon pezzo lo avrebbero tirato fuori ma niente di più, mentre Burton e Rhoads erano ancora nella fase di evoluzione e avrebbero dato ancora, se i Metallica avrebbero fatto comunque il Black Album? credo di si, perchè Newsteed non è mai stato molto attivo a livello di composizione. Rhoads sia che fosse rimasto con Ozzy (senza voler togliere niente a Jack Lee, Brad Gills o Zack Wilde che hanno preso il suo posto) o che lo avesse mollato per mettersi a suonare solo la chitarra classica (in questo caso basta ascoltare Dee... o le varie parti con chitarra pulita nei pezzi di Ozzy) avrebbe dato ancora.... Forse di più nel secondo caso.
Povero Hendrix, ridotto da te a suonare qualche buon pezzo e niente di più.
:cry2: :bastonata:
:laughing: :abbraccio:
:lol: :lol: :lol: :lol:
Niente di più a quello che già aveva fatto!!!
:lol: :lol: :lol: :lol:
Io ci metterei la firma al volo!!!!!!!! :yeepy:
Per entrambi!!!
Non ricordo se sia stato detto ma, mi sarebbe piaciuto conoscere il percorso da solista di Jim Morrison
Citazione di: Elliott il 03 Luglio, 2020, 08:20 AM
Non ricordo se sia stato detto ma, mi sarebbe piaciuto conoscere il percorso da solista di Jim Morrison
? James Morrison: Biografia, Notizie, Concerti e Foto - Rockol (https://www.rockol.it/artista/james-morrison)
James Morrison vorrai dire?
No no, intendevo proprio Jim Morrison :sisi:
Poco prima della morte, aveva avviato un progetto letterario...in musica. An American Prayer è stato un ptimo esperimento ma, aveva già pronto un libro di componimenti lettarari (The new creatures) che con ogni probabilità erano destinati a dare un seguito al percorso avviato con American Prayer
Per una frazione di secondo avevo letto:
con American Player.
:laughing: