Ultimamente provo un certo malessere nei riguardi del mio gruppo, cosa mi sta spingendo a formare una nuova band. Il malessere nasce da una divergenza musicale, o meglio dalle diverse conoscenze condivise. Mi spiego meglio; io amo il blues e la musica americana, ho sempre voluto suonare questo genere e conosco ed ho in repertorio diverse centinia di brani di questo genere. Direte voi, che ci vuole, i blues sono sempre uguali!! Non è così, ma lasciamo perdere :angry2: (lo so, me la canto e me la suono da solo). Il problema è appunto che gli altri membri del gruppo vogliono spostare il suono verso artisti; l'altro chitarrista ama david Bowie e vorrebbe fare alcuni suoi brani, ma io non conosco questo genere e non ho voglia di impararlo, perchè fonadmentalmente non mi piace e non voglio studiarlo. Quindi vengo al dunque, per voi è importante che gli altri con cui suonate abbiano passione per gli stesi artisti?
A mio modesto avviso quello di cui parli è il problema piu' grande delle band che non suonano pezzi propri.
Credo sia impossibile trovare 3-4-5 persone con gli stessi gusti e molto spesso le frizioni principali si mettono in moto proprio per questo motivo.
Per me è stato desolante accorgermi che ogni qualvolta il pezzo era proposto da me la voglia di suonarlo era mia soltanto.
Secondo me è giusto fare un pò quello che piace a tutti.. pezzi blues, pezzi di Boie e così via e sono tutti contenti :eheheh:
Secondo me, in linea teorica dovrebbe funzionare così...
Se si tratta prettamente di cover, ci dovrebbe essere una linea condivisa sul genere e sulle band che rientreranno nel progetto fin dall'inizio...
Se non si è tutti d'accordo alla stessa maniera, il cambio di genere non dovrebbe essere fatto...
Inserire in scaletta brani che non rientrano in quello che si è deciso, solo perchè qualcuno ha voglia di suonare determinati brani, a mio avviso, è deleterio per tutto il gruppo...
A me piacerebbe suonare brani di SRV, ma non li proporrò mai alla band in cui suono rock anni '90...perchè so per primo che in una scaletta in cui sono presenti Pearl Jam e Foo Fighters, Pride and Joy non c'entrerebbe nulla...e l'ascoltatore che è venuto a sentire un gruppo che propone anni '90, si ritroverà disorientato...
Se la mia voglia di suonare SRV è così tanta, forse è meglio che cerchi un altro gruppo parallelo che suona quel genere...
Se invece si è tutti d'accordo nel suonare un brano di SRV, allora si può discutere sul rivedere la scaletta cercando di non farlo apparire come un pesce fuor d'acqua...
Io la penso così... ::)
Vattene. C'è chi per gli stessi motivi ha lasciato un discreto gruppo hard rock per andarne a formare un altro con James Dio ;D
Io nelle mie pochissime esperienze ho lasciato un trio che occhieggiava troppo al rock mainstream anni '90 ed ho invece abbandonato un altro tizio che aveva tante idee in comune con me tranne la voglio di studiare un minimo qualche strumento musicale.
Far parte di un gruppo con una stessa idea di sonorità aiuta certamente. Troppe frammentazioni non aiutano molto - secondo me - e richiedono una grande apertura mentale e disponibilità che non tutti - e non lo indico come difetto - possiedono.
Io ci ho provato (perlomeno) a suonare "Zombie" dei Cranberries, ma proprio non faceva per me; così come Anouk, 4 non blondes, Skunk Anansie e Nirvana.
Alla fine se siete un gruppo cover "contenitore", tanto vale studiare anche qualche altro brano no?
secondo me un chitarrista deve anche sapersi adattare e magari nei pezzi di Bowie puoi metterci del tuo...
Secondo me il discorso è molto lungo .
Penso che più che una unanimità di gusti, il giusto approccio sia avere le stesse finalità, una unanimità riguardo agli obbiettivi e molta fiducia l'uno nell'altro. Non è affatto semplice nè scontato trovare tutte queste cose in un gruppo .
I gusti possono essere anche molto diveris, anzi, può essere arricchente.
Una delle qualità MOLTO utili, non solo per un gruppo , è l'umità. Con quella, spesso, si sistema tutto.
Vu :)
Citazione di: Vu-meter il 31 Luglio, 2015, 08:32 PM
Una delle qualità MOLTO utili, non solo per un gruppo , è l'umità. Con quella, spesso, si sistema tutto.
Vu :)
Umiltà, temo sia in fase di uscita dallo Zingarelli. :sisi:
Citazione di: Max Maz il 31 Luglio, 2015, 08:34 PM
Citazione di: Vu-meter il 31 Luglio, 2015, 08:32 PM
Una delle qualità MOLTO utili, non solo per un gruppo , è l'umità. Con quella, spesso, si sistema tutto.
Vu :)
Umiltà, temo sia in fase di uscita dallo Zingarelli. :sisi:
Un vero peccato, perchè è ancor più necessaria in periodi in cui sono pochi quelli a coltivarla ..
L'egocentgrismo e l'egoismo non hanno mai portato niente di buono, ma spopolano ..
Vu :)
Una piccola precisazione che nella fretta della scrittura mi e sfuggita. Noi non siamo un gruppo di cover o meglio facciamo pezzi nostri, o meglio miei, e qualche cover. Max ha saputo cogliere bene la sensazione di scoramento nel proporre un pezzo e capire che solo io voglio suonarlo. Se non fosse per il fatto che suoniamo insieme da tanto e quindi c'è anche un rapporto di amicizia avrei già lasciato.
Vu l'umiltà è per me importante nella musica e nella vita. Ma credo che in questo caso non c'entri. È un problema di voglia. Con il trio acustico studio pezzi che non conosco e non rientrano nel mio solito stile ma mi piacciono
Se la situazione è questa, per quella che è la mia visione...le cover non dovrebbero essere motivo di scontro, in quanto non rappresentano il fulcro del progetto...
In ogni caso mi sembra si tratti di buon senso non proporre cover che esulano totalmente da ciò che si vuole veicolare con i propri brani...a meno di riarrangiamenti secondo il proprio stile... IMHO
::)
Citazione di: maestro ciminiera il 31 Luglio, 2015, 08:46 PM
Vu l'umiltà è per me importante nella musica e nella vita. Ma credo che in questo caso non c'entri. È un problema di voglia. Con il trio acustico studio pezzi che non conosco e non rientrano nel mio solito stile ma mi piacciono
Per carità, il mio era un discorso generale, non specifico del tuo caso .
Se non fate cover, perchè ti propongono di suonare pezzi di Bowie ? Non ha veramente senso .. :etvoila:
A mio parere il punto cruciale è la condivisione delle stesse intenzioni.
Se il tuo gruppo è nato con l'esplicito proposito di suonare esclusivamente blues e brani originali, allora trovo che, a meno di una svolta condivisa da tutti, chi non si trova più con questa linea dovrebbe avere l'onestà di manifestare la propria insoddisfazione ed eventualmente rinunciare a far parte della band.
Eventualmente le cover possono essere selezionate e sottoposte ad un trattamento che le renda coerenti con il proprio repertorio.
Se invece fin dall'inizio l'idea era quella di un gruppo basato sulle diverse radici musicali di ognuno sarebbe una questione diversa, ma mi sembra chiaro che non sia questo il caso.
L'amicizia è un aspetto fondamentale e a mio parere è più a rischio quando si finisce per sopportarsi, che non quando ci si dicono le cose in faccia e si risolvono le cose.
Citazione di: PaoloF il 31 Luglio, 2015, 08:48 PM
Se la situazione è questa, per quella che è la mia visione...le cover non dovrebbero essere motivo di scontro, in quanto non rappresentano il fulcro del progetto...
In ogni caso mi sembra si tratti di buon senso non proporre cover che esulano totalmente da ciò che si vuole veicolare con i propri brani...a meno di riarrangiamenti secondo il proprio stile... IMHO
::)
Vero. Tra la'ltro il pezzo proposto è uno di quelli suonato con SRV. Però il discorso è proprio quello iniziale, del quartetto l'unico vero appassionato di blues sono io, gli altri lo ascoltano occasionalmente e amnao altro (da cui Bowie e simili). Per questo stanchezza, forse noia, forse insoddisfazione portano a proporre altro.
Sto vivendo questa situazione con il gruppo con cui storicamente suono dai tempi delle superiori (ora ho più di 50 anni...), e l'amicizia rende le cose ancora più complicate.
Il risultato è che non esistendo più la condivisione su cosa vorremmo suonare, alla fine non si suona più e ci si perde ... che tristezza!
E al di là dell'amicizia non è semplice trovare o creare un altro gruppo, in particolare per un chitarrista, visto che siamo bizzeffe.
Citazione di: Caligarock il 04 Agosto, 2015, 09:25 AM
Sto vivendo questa situazione con il gruppo con cui storicamente suono dai tempi delle superiori (ora ho più di 50 anni...), e l'amicizia rende le cose ancora più complicate.
Il risultato è che non esistendo più la condivisione su cosa vorremmo suonare, alla fine non si suona più e ci si perde ... che tristezza!
E al di là dell'amicizia non è semplice trovare o creare un altro gruppo, in particolare per un chitarrista, visto che siamo bizzeffe.
Devo dire che mi lascia un po' di amaro in bocca, ho davvero percepito la tristezza che volevi comunicare.
Ma perchè ? mi chiedo ...
Se si ha voglia di suonare , possibile che non si riescano a raggiungere compromessi ? Siamo tutti così fermi nelle nostre posizioni da non poter tollerare proposte che non girino perfettamente attorno ai nostri gusti ?
Tanti anni fa, con l'ultimo gruppo in cui suonai, ci si mise a tavolino e si ricordo ancora che si disse :
"Io vorrei fare roba tipo U2" ( cantante )
"Io vorrei fare roba tipo Toto" ( batterista )
"Io vorrei fare roba tipo Rolling Stones" ( bassista )
"Io vorrei fare roba tipo George Benson" ( chitarrista (io) )
"Io vorrei fare roba tipo Simon & Garfunkel" ( tastierista )
Che si fa ?
Cover band dei Pink Floyd + pezzi nostri "floydizzati" . Perfetto, si parte !!
Sono stati anni splendidi, per me.
Vu :)
Il discorso è più complesso Vu e forse il problema viene più da me che dagli altri componenti.
È palese la voglia nel gruppo di evolversi a musica più "tecnica" rispetto al rock blues che facevamo, e io, vuoi per gusti musicali, vuoi per oggettivi limiti tecnici, non mi si creano i necessari stimoli per seguire questa evoluzione e così mi trovo in "crisi"
Io sulla questione del compromesso ho posizioni un po' meno accondiscendenti.
Pensate come sarebbe tutto diverso se quando gli Yardbirds decisero per una svolta più commerciale, Eric Clapton avesse detto: "va bene, mi adeguo". E ovvio che il mio è un esempio fuori luogo, ma credo che sia rappresentativo del fatto che non sempre avere le idee chiare ed essere determinati a raggiungere un obbiettivo preciso è qualcosa di negativo.
A mio parere è fondamentale che tutti vadano nella stessa direzione proprio per evitare malumori e se c'è di mezzo l'amicizia è molto meglio manifestare la propria insoddisfazione piuttosto che ingoiare rospi e rischiare che poi ci si ritrovi a gettarli tutti insieme, con le inevitabili conseguenze del caso.
Ricordiamoci che per chitarristi non particolarmente abili di spazio ce n'è pochissimo ed a volte o si raggiunge il compromesso o si rinuncia.
Finora ho rinunciato. :sisi:
:quotone:
Citazione di: Moreno Viola il 04 Agosto, 2015, 05:01 PM
Io sulla questione del compromesso ho posizioni un po' meno accondiscendenti.
Pensate come sarebbe tutto diverso se quando gli Yardbirds decisero per una svolta più commerciale, Eric Clapton avesse detto: "va bene, mi adeguo". E ovvio che il mio è un esempio fuori luogo, ma credo che sia rappresentativo del fatto che non sempre avere le idee chiare ed essere determinati a raggiungere un obbiettivo preciso è qualcosa di negativo.
A mio parere è fondamentale che tutti vadano nella stessa direzione proprio per evitare malumori e se c'è di mezzo l'amicizia è molto meglio manifestare la propria insoddisfazione piuttosto che ingoiare rospi e rischiare che poi ci si ritrovi a gettarli tutti insieme, con le inevitabili conseguenze del caso.
Sono d'accordo con te. Resisto con loro anche perché suoniamo insieme da tanto tempo e quindi praticamente non facciamo prove. Aggiungerei anche SRV che appunto lasciò Bowie perché lui voleva suonare il blues
Citazione di: Moreno Viola il 04 Agosto, 2015, 05:01 PM
Io sulla questione del compromesso ho posizioni un po' meno accondiscendenti.
Pensate come sarebbe tutto diverso se quando gli Yardbirds decisero per una svolta più commerciale, Eric Clapton avesse detto: "va bene, mi adeguo". E ovvio che il mio è un esempio fuori luogo, ma credo che sia rappresentativo del fatto che non sempre avere le idee chiare ed essere determinati a raggiungere un obbiettivo preciso è qualcosa di negativo.
A mio parere è fondamentale che tutti vadano nella stessa direzione proprio per evitare malumori e se c'è di mezzo l'amicizia è molto meglio manifestare la propria insoddisfazione piuttosto che ingoiare rospi e rischiare che poi ci si ritrovi a gettarli tutti insieme, con le inevitabili conseguenze del caso.
Sono d'accordo con te, Moreno, ma qui stiamo parlando di amatori che vorrebbero divertirsi, non di professionisti lanciati verso un obbiettivo.. almeno, io l'avevo interpretato così ..
Vu :)
Vu nel mio caso è proprio così. E forse sta iniziando a mancarmi il divertimento e il problema è tutto lì
Citazione di: Vu-meter il 04 Agosto, 2015, 08:12 PM
Citazione di: Moreno Viola il 04 Agosto, 2015, 05:01 PM
Io sulla questione del compromesso ho posizioni un po' meno accondiscendenti.
Pensate come sarebbe tutto diverso se quando gli Yardbirds decisero per una svolta più commerciale, Eric Clapton avesse detto: "va bene, mi adeguo". E ovvio che il mio è un esempio fuori luogo, ma credo che sia rappresentativo del fatto che non sempre avere le idee chiare ed essere determinati a raggiungere un obbiettivo preciso è qualcosa di negativo.
A mio parere è fondamentale che tutti vadano nella stessa direzione proprio per evitare malumori e se c'è di mezzo l'amicizia è molto meglio manifestare la propria insoddisfazione piuttosto che ingoiare rospi e rischiare che poi ci si ritrovi a gettarli tutti insieme, con le inevitabili conseguenze del caso.
Sono d'accordo con te, Moreno, ma qui stiamo parlando di amatori che vorrebbero divertirsi, non di professionisti lanciati verso un obbiettivo.. almeno, io l'avevo interpretato così ..
Vu :)
Certo hai ragione ed infatti il mio esempio era consapevolmente fuori luogo, ma credo che se io volessi mettere su una band con una proposta specifica e trovassi i componenti che condividono questa scelta, a quel punto i patti sarebbero chiari dall'inizio e se io non volessi assolutamente smuovermi da li, sarebbe altrettando egoistico costringermi dopo qualche tempo a farlo.
Credo che non bisognerebbe avere paura di dire che non si è più soddisfatti del genere che si suona, ma comunque preparati all'eventualità che gli altri possano non essere d'accordo.
Certo è più facile da dire che da fare.
Citazione di: maestro ciminiera il 04 Agosto, 2015, 08:21 PM
Vu nel mio caso è proprio così. E forse sta iniziando a mancarmi il divertimento e il problema è tutto lì
Se non ci si diverte diventa tutto più difficile...
Caro Maestro, nella vita si cambia e questo è fisiologico e quindi se ai tuoi amici viene voglia di sperimentare cose nuove questo è buono.
Se fossi in te vivrei positivamente questa voglia di cambiamento e mi ascolterei con calma la musica che ti propongono.
Spesso ci chiudiamo dentro la nostra bolla e da lì non vogliamo spostarci e la nostra fantasia diventa sterile.
Se poi, dopo aver teso la mano, le tue proposte non accendessero più l'interesse degli altri amici, allora sarà ora di cambiare