Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

23 Novembre, 2024, 02:15 AM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

Come fanno a non piacerti?

Aperto da Elliott, 07 Aprile, 2016, 11:00 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Santano

Citazione di: robland il 13 Ottobre, 2020, 04:30 PM
Ditemi qualcosa per farmi piacere Townshend in questa performance. È buffissimo!  :laughing:
Vedetela tutta.

The Who - Won't Get Fooled Again (Shepperton Studios / 1978) - YouTube

In realtà li trovo tutti strani, tranne il batterista. Eppure nel 78 uscivano i Van Halen che per quanto colorati ed eccentrici non mi sono mai sembrati buffi. Nel 79 Highway to hell degli AC DC, ed erano al passo con i tempi. Ancora più avanti i Maiden nel 1980 (eppure erano ancora spiantati e acerbi). Ma pure i navigati Rainbow erano rocker con un'immagine al pari della musica. Questi invece sono veramente bizzarri.

Chissà se provano vergogna a rivedersi  :lol:
Un po' fanno tenerezza dai!

P. S. Se il bassista non è Ringo Starr è suo fratello gemello!!!!  :D

AlbertoDP

La maggior parte delle band anni '70 a me pare abbastanza ridicola e questo indipendentemente dal fatto che mi piaccia o meno la loro musica! A parte il video postato, abbastanza comico (e, sospetto, carico di polverine bianche), io fatico anche a guardare i live dei Led Zeppelin, che è una delle mie band preferite. Quando vedo Plant con la camicia aperta e Page tutto brillantini penso sempre che la loro musica sia molto più fine della loro immagine  ::)


robland

@elliott, sì, in parte ci sei riuscito. Però si muove in modo buffissimo, quasi esilarante. Bellissimi invece i giochi di luce a metà video!

@luce/ombra, sui Queen ti seguo a ruota.  Mentre i Toto, che secoli fa mi erano indifferenti, iniziai a capirli anni fa dopo aver capito gli Steely Dan e Donald Fagen. Da allora mi si è aperto tutto un contesto musicale che prima non mi destava interesse. Tool (e gli A Perfect Circle), Pearl Jam e Porcupine Tree a me piacciono ma non trovo per nulla strano che possano non piacere.

Ombra/luce

Citazione di: robland il 13 Ottobre, 2020, 05:40 PM

@luce/ombra, sui Queen ti seguo a ruota.  Mentre i Toto, che secoli fa mi erano indifferenti, iniziai a capirli anni fa dopo aver capito gli Steely Dan e Donald Fagen. Da allora mi si è aperto tutto un contesto musicale che prima non mi destava interesse. Tool (e gli A Perfect Circle), Pearl Jam e Porcupine Tree a me piacciono ma non trovo per nulla strano che possano non piacere.
I Toto anch'io li ho rivalutati molto, non che non mi piacessero anche prima ma ero più tendente a seguire sonorità più a me affini, questo mi portava a tralasciare per disinteresse delle band che non si sposavano poi molto con le sonorità tipiche che ricercavo. Uscito da questa a mio parere limitante condizione ho iniziato invece a rivalutarli parecchio, soprattutto quando ho reintrapreso il percorso con la chitarra.
Ut queant laxis

robland

Citazione di: Ombra/luce il 13 Ottobre, 2020, 06:11 PM
Citazione di: robland il 13 Ottobre, 2020, 05:40 PM

@luce/ombra, sui Queen ti seguo a ruota.  Mentre i Toto, che secoli fa mi erano indifferenti, iniziai a capirli anni fa dopo aver capito gli Steely Dan e Donald Fagen. Da allora mi si è aperto tutto un contesto musicale che prima non mi destava interesse. Tool (e gli A Perfect Circle), Pearl Jam e Porcupine Tree a me piacciono ma non trovo per nulla strano che possano non piacere.
I Toto anch'io li ho rivalutati molto, non che non mi piacessero anche prima ma ero più tendente a seguire sonorità più a me affini, questo mi portava a tralasciare per disinteresse delle band che non si sposavano poi molto con le sonorità tipiche che ricercavo. Uscito da questa a mio parere limitante condizione ho iniziato invece a rivalutarli parecchio, soprattutto quando ho reintrapreso il percorso con la chitarra.

Tieni conto che io sono partito dalla musica hard e heavy, per cui tutto quello che non era distorto e potente per me era una lagna deprimente. Quindi anno dopo anno è stato tutto un percorso di progressiva comprensione di sonorità meno aggressive e roboanti. Fino ad atterrare al blues, al jazz, alla fusion e alla musica strumentale.
E in mezzo tutto il vasto mondo del rock in tutte le sue numerose declinazioni.

Intanto, visto che ho menzionato gli A Perfet Circle qualche minuto fa, condivido questo video di Beato che mi è stato appena notificato.

What Makes This Song Great?™ Ep.97 A Perfect Circle - YouTube

Cold_Nose

Mah...è puramente una questione di gusti personali. Pure Elvis andava sul palco tutto agghindato di brillantini oppure Lee Roth faceva il solo del Samurai con la spada, Peter Gabriel con delle maschere che neanche al carnevale di Viareggio...ecc...ecc... Per mia storia personale, mi fanno più ridere i metallari che si mettono a scuotere la testa o quelli agghindati a satanisti.

Degli Zeppelin, per es., la cosa più strana è quel taglio a paggio che tiene JPJ nel film "the song remains the same". Page, invece (e per me), si vestiva benissimo e con molto gusto.

Comunque Pete Townshend è praticamente il papà di quel "rock atletico" che praticava (15 anni dopo) lo stesso EVH.
If you make the same mistake 3 times, that becomes 'your arrangement'

Ombra/luce

Citazione di: Cold_Nose il 13 Ottobre, 2020, 07:10 PM
Mah...è puramente una questione di gusti personali. Pure Elvis andava sul palco tutto agghindato di brillantini oppure Lee Roth faceva il solo del Samurai con la spada, Peter Gabriel con delle maschere che neanche al carnevale di Viareggio...ecc...ecc... Per mia storia personale, mi fanno più ridere i metallari che si mettono a scuotere la testa o quelli agghindati a satanisti.

Degli Zeppelin, per es., la cosa più strana è quel taglio a paggio che tiene JPJ nel film "the song remains the same". Page, invece (e per me), si vestiva benissimo e con molto gusto.

Comunque Pete Townshend è praticamente il papà di quel "rock atletico" che praticava (15 anni dopo) lo stesso EVH.
Naturalmente è questione prettamente di gusti, a livello di "vestiari strani" potrei fare una lista lunghissima, parliamo di tutto il filone legato al glam rock (Bowie e il suo chitarrista Mick Ronson, Eno, Ferry ai tempi con i Roxy Music) che a me personalmente è sempre piaciuto molto, anche il vestiario, al contrario ho sempre molto poco gradito il vestiario anni '80 dei vari gruppi glam metal o Hair Metal, Non mi dispiace invece il look post-punk anni '80. Ma è una sola questione di gusti personali, si sà che il mondo del rock permea folklore ed espressioni anche slegate dall'ambito prettamente musicale, poi solo i gusti portano ad apprezzare o meno un artista anzichè un altro, un genere anzichè un altro.
Ut queant laxis


robland

Citazione di: Cold_Nose il 13 Ottobre, 2020, 07:10 PM
Mah...è puramente una questione di gusti personali.

È sicuramente questo. Anche perché non mi sembra che il pubblico si stesse sganasciando. Ho rivisto anche dei vecchi video sui Duran Duran: ce n'è uno del 1987 in cui partecipano a Fantastico condotto da Pippo Baudo, con ragazzine e ragazze che urlavano durante l'intera performance come solo ai tempi dei Beatles. Ebbene, vedevo quel gigante di Le Bon che ballava in un modo che oggi sarebbe davvero goffo. Allora non lo era, ed essendo questioni di gusto, a molti non lo risulterà neanche adesso guardando quel video.

D'altra parte l'intero topic in fin dei conti verte sui gusti.

Elliott

Stiamo comunque commentando un movimento liberale e rivoluzionario di 50/60 anni fa. La prima vera rivoluzione che ha fatto da spartiacque tra antico e moderno...


robland

In effetti dal 78 sono passati quarantadue anni. Miii.

Ombra/luce

Si potrebbe fare una discussione lunghissima sull'argomento. Io che ho 35 anni i Duran Duran li ho vissuti che ero bambino e comunque era già la fine degli anni '80. Li ho vissuti soprattutto dai miei fratelli di 12 e 14 anni più grandi di me. Mai approfonditi personalmente, non sono tanto il mio genere però non ho ovviamente nè nulla contro e nè nulla a favore, non avendo vissuto quei periodi da almeno adolescente. Però mi è capitato di sentire parere assai discordanti verso questo gruppo soprattutto perchè hanno rappresentato, nel bene o nel male sta a seconda dei punti di vista, una moda degli anni '80, assieme anche a gruppi come gli Spandau Ballet ed altri, ovvero la moda del paninaro. Ho amici rockettari o vecchi punk del periodo che malvedono molto questo gruppo. Comunque sia non è la mia epoca e più di tanto in merito non posso entrarci, chi magari qui nel forum è un pò più grandicello mi piacerebbe dicesse la sua sull'argomento.
Ut queant laxis

robland

Sono più grandicello di te, ma i Duran Duran all'epoca non mi interessavano minimamente: appena ho iniziato ad ascoltare musica mi sono subito catapultato dai Deep Purple di Nobody's Perfect e i Van Halen di OU812 all'heavy metal e così per tanti anni, almeno fino alla seconda metà degli anni novanta. Ma il discorso non va limitato a quando eravamo piccoli. I Duran Duran hanno continuato la loro carriera sfornando album regolarmente. Molti sono davvero ottimi, altri un po' meno.
Simon Le Bon ha una voce che è indiscutibilmente una delle migliori della storia del pop in generale. Nick Rhodes è stato un fior di compositore e arrangiatore, un vero talento. John Taylor come bassista ha fatto il suo molto bene ed ha suonato anche in band con componenti dei Guns n Roses e dei Sex Pistols. Warren Cuccurullo e Dominic Brown, che si sono alternati come chitarristi ogni volta che Andy Taylor è uscito, sono rinomati turnisti e li ascolto sempre con piacere.
Non campo di musica pop, tutt'altro, ma riascolto volentieri tutti i loro album, ma proprio tutti, non solo i tre o quattro più celebri che li ancorano agli anni ottanta.

Moreno Viola

Quando ero un ragazzino, diciamo ai tempi delle medie e dei primi anni di superiori, i Duran Duran per me erano il male incarnato (  :laughing: ), ma la loro "Ordinary World" entrerebbe certamente nella mia raccolta di brani pop preferiti.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



robland

Citazione di: Moreno Viola il 14 Ottobre, 2020, 10:32 PM
Quando ero un ragazzino, diciamo ai tempi delle medie e dei primi anni di superiori, i Duran Duran per me erano il male incarnato (  :laughing: ), ma la loro "Ordinary World" entrerebbe certamente nella mia raccolta di brani pop preferiti.

Io li snobbavo pesantemente. Però è strano...
Mi spiego. Allora non capivo l'ossessione che c'era per questi gruppi (c'era pure il tormentone degli Europe, the final countdown, terrificante). Non ne ero interessato quindi mi occupavo d'altro.
Però il mio radar di preadolescente poi catapultato nell'adolescenza doveva essere particolarmente acceso su tutto o altrimenti non si spiega: nel 198qualcosa, il concerto dei Duran Duran a Milano fu trasmesso su Italia 1. Era un evento televisivo enorme allora. Mio padre mi chiese se volevo vederlo (a proposito, lo sapevano tutti, grandi e piccoli) e io gli dissi: "proprio no! Non sono interessato".
Quindi cambiò subito canale.
Eppure, sebbene sia durato tutto non più di trenta secondi, se non di meno, di un milione di anni fa, io quando ho visto un pezzo di quel concerto su YouTube ricordavo benissimo il colore acceso del vestito di John Taylor e il colore del suo basso.
Memoria un po' troppo funzionante per qualcosa che allora non mi piaceva e non capivo.

robemazzoli

Mi sono incuriosito a questo topic poiché, non so se intenzionalmente o meno, va a cogliere una delle questioni più dibattute fra gli amanti della musica, musicisti e non, professionisti e amatori: qual'è la differenza tra musica bella e musica brutta? (domanda assolutamente scivolosa... :-\)

Mi son letto più o meno tutti gli interventi sopra scritti ed ho avuto sensazioni ed emozioni molteplici, legate al mio personale coinvolgimento nei nomi e nei generi citati, che mica sono diverso dagli altri! ::)

Ma non voglio scrivere di questo, alcune prese di posizione sono un tantino pregiudiziali secondo me, quando investono un intero linguaggio musicale ma, per il resto, band o artisti, son gusti personali e quindi sono insindacabili...

Si potrebbero affrontare vari punti di vista, tipo: che cosa definisce un artista un "mostro sacro" o un "imprescindibile"?
Difficile rispondere: la quantità di dischi venduti? il numero dei suoi fans? la costruzione mediatica che lo ha celebrato? la lunghezza della sua carriera? o il suo contrario, la morte prematura?

Io credo che un artista vada "misurato" con il grado di influenzamento che ha nel suo pubblico (ascoltatori e appassionati) che si immedesima in quell'immaginario, che vibra forte nelle sue emozioni estetiche (il ritmo, le melodie etc..), che considera giuste le parole che canta (se queste ci sono). Per gli strumentisti va aggiunto il numero dei suoi imitatori o, meglio, di coloro che a lui/lei si ispirano per produrre musica.

Inoltre va letto il periodo storico: è certo che dai 60 ai 90 il mercato musicale era molto più diffusamente fervido che successivamente, c'erano molte più possibilità di essere visibili e di ottenere riconoscimento se si era validi: da un punto di vista capitalistico, girava molto più denaro e, di conseguenza, più ampio era il numero delle imprese e degli impresari interessati ad investire nella musica. Da 20 anni a questa parte la crisi economica è progressivamente peggiorata globalmente e questo ha una incidenza non da poco.

Poi ricordiamoci che questa è una epoca post.-ideologica, per cui non ci sono battaglie culturali/estetiche/etiche/politiche in atto particolarmente frizzanti, come invece accadeva nel dopoguerra novecentesco. C'era fermento, magari anche un sacco di balle, ma la musica era portatrice di idee e questo la rafforzava.

Infine, senza pretendere di essere esaustivo, cosa impossibile, direi che un grande artista che rimane, che lascia il segno (pensiamo a Bach ad es. non certo un contemporaneo, ma pure più o meno molti degli artisti che avete citato) è colui che riesce a sintetizzare un sentimento collettivo.
Non lo sa consapevolmente ma lo sa su piani più profondi della sua personalità e scrive e canta e suona e inventa qualcosa che prima non c'era e che sarà per sempre importante per il linguaggio culturale di cui fa parte.

Sul piano strumentale è colui o colei che fa suonare lo strumento come mai nessuno prima e apre la strada al futuro.

Scrivo questo per escludere le molteplici opzioni intermedie: i fortunati, i raccomandati, le meteore, i fenomeni esclusivamente commerciali, quelli raccontati bene dal marketing, i morti giovani, i sempreverdi...etc etc...

Grazie e scusatemi se sono il solito un po' pedante.
Abbracci Ro  :thanks:
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.