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Topic Recenti

Alex Britti e la teoria musicale

Aperto da Santano, 19 Giugno, 2024, 01:18 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Vu-meter

Non avrà solfeggiato o studiato teoria, ma la chitarra l'ha studiata eccome :




Ps: l'anello  con il teschio è la chiave del superpotere?  :sarcastic:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Moreno Viola

Citazione di: Vu-meter il 01 Luglio, 2024, 10:58 AMNon avrà solfeggiato o studiato teoria, ma la chitarra l'ha studiata eccome :




Non ho dubbi.
Secondo me si fa l'errore di pensare all'atto di studiare, come ad una sorta di resa all'indottrinamento, ma in realtà anche l'ambiente circostante è un veicolo di studio.
Se si nasce in un contesto dove tutti parlano come Pasolini, sarà più semplice imparare a coniugare i verbi correttamente anche se non si è a conoscenza della teoria che ne regola la grammatica.
Allo stesso modo se ci si immerge in un determinato contesto musicale si interiorizza la sua grammatica, pur non avendo conoscenza della teoria.
Quel Re minore con voicing "estesissimo" a 2:19, è la dimostrazione lampante che Alex Britti studia eccome, perché non posso credere che a quella posizione ci sia arrivato istintivamente, ma penso invece che lo abbia avvertito durante l'ascolto e sia andato a cercarlo sulla tastiera.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Santano


Eccone un altro che lo ribadisce alla romana..

Vu-meter

È passato quasi un anno, ma solo oggi youtube mi ha proposto questo video di risposta di Fabio Mariani ad Alex Britti che sostanzialmente diceva che lo studio potrebbe essere controproducente al suonare ilblues, essendo questo un genere "istintivo", a suo giudizio.

Se avete fretta, andate a 6:20 (anche se contestualizzare, in questo caso è abbastanza importante).


"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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robland

Visto. Ovviamente Mariani ha ragione, in generale. Ma nel caso specifico di Britti, Britti ha ragione per sé stesso. Come gli si può dire che abbia torto visti i risultati? Ma anche se non avesse prodotto risultati avrebbe avuto lo stesso ragione per sé stesso. Con la musica non ci si può forzare troppo, altrimenti si uccide il proprio entusiasmo e la propria motivazione. Troppi ragazzi smettono di suonare perché hanno provato a fare qualcosa per cui in quel momento non erano pronti.
Quindi se Britti dice che nel suo caso lo studio lo avrebbe inibito, beh ok, buon per lui.
Sbaglia casomai chi pensa che siccome Britti che è bravo ha detto una cosa, allora quella cosa è universale.

Aggiungo una cosetta: una cosa è se uno che non ha studiato passa mesi interi a suonare a tutte le ore perché ha un'enorme passione; un'altra cosa è se uno pretende di diventare bravo senza studiare e suonando un'oretta al giorno come un hobbista.

Vu-meter

Io sinceramente ho visto davvero di tutto: da gente studiare come pazza e non riuscire a gente che fa il minimo sindacale e diventano dei fenomeni, con tutto quello che c'è in mezzo.

Ho visto gente con una tecnica strepitosa non avere alcun orecchio musicale e gente che suonava solo ad orecchio e pure bene. Insomma, non si può generalizzare, PERÔ c'è una sorta di "media", ossia la maggioranza delle persone.

La maggioranza delle persone che si avvicinano alla musica e alla chitarra ha un minimo di intonazione, un minimo di senso del tempo, un minimo di senso melodico e tutto questo MIGLIORA con lo studio.

Il caso di Britti, che forse può essere il caso di pochi, pochissimi altri, può invece contorcere la cosa e purtroppo fa credere a tutti indistintamente che quello che dice sia vero, ovvero: se studio, rischio di ingabbiarmi. Anzitutto bisognerebbe capire come, cosa e con chi studi. Se lo studio ti ingabbia, probabilmente c'è qualcosa o qualcuno nella tua filiera che è responsabile di questa cosa. Lo studio NON può ingabbiare se è collocato dove deve stare. Probabilmente, Britti si conosce e conosce la propria forma mentis e sa che se si mette a fare certe cose, si fisseranno solo quelle nella sua mente. Io ho la stessa cosa per il gioco d'azzardo, so benissimo che se dovessi mai iniziare, mi giocherei anche le mutande, ecco perché non inizio proprio.
Però il suo è un caso davvero raro.

Qui da me sono circolati davvero moltissimi che si sentivano Hendrix e messi davanti ad un esercizio, una scala, un arpeggio recalcitravano perché minavano la loro creatività, però anni dopo sono ancora al giro di DO e/o agli accordi da spiaggia. Se questo è il loro obbiettivo, va benissimo, ma la maggioranza o pensa di suonare come Hendrix e vi garantisco che non la fa, oppure non capisce dove ha sbagliato. Guai a dirgli : "sai, forse..", recalcitrano immediatamente. E allora fate come volete, che vi devo dire .. quando uno non vuole una mano e non riconosce di avere un problema, è egli stesso il suo problema e fautore della propria sconfitta. "Piz par te", si dice dalle mie parti.  :laughing:
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Ombra/luce

Citazione di: Vu-meter il 19 Aprile, 2025, 09:43 AMProbabilmente, Britti si conosce e conosce la propria forma mentis e sa che se si mette a fare certe cose, si fisseranno solo quelle nella sua mente
Secondo me è semplicemente per via che, non avendoci mai familiarizzato, si trova a guardarla "da fuori" con dubbi e convinzioni errate che soltato iniziando ad approcciarla potrebbero sciogliersi. La teoria è qualcosa su cui girano molte leggende metropolitane e dicerie, se non la si affronta personalmente, la si comprende e la si applica coscientemente, è qualcosa che non si può comprendere altrimenti. Non è nemmeno possibile dire che faccia o meno per noi senza capirla ed applicarla, non si può, perchè ci si baserebbe su informazioni mancanti.
Ut queant laxis

Santano

Piuttosto, mi è sempre suonato strano che abbia fatto successo con canzoncine dove la chitarra il più delle volte non è proprio presente!

Vu-meter

Citazione di: Santano il 19 Aprile, 2025, 10:19 AMPiuttosto, mi è sempre suonato strano che abbia fatto successo con canzoncine dove la chitarra il più delle volte non è proprio presente!

Be', quello è ovvio. Se vuoi raggiungere il grande pubblico, tocca fare pop, mica altro. :etvoila:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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elzeviro

Citazione di: Vu-meter il 19 Aprile, 2025, 11:30 AMBe', quello è ovvio. Se vuoi raggiungere il grande pubblico, tocca fare pop, mica altro. :etvoila:
no,
tunnel of love, dire straits
stairway to, led zep
Johnny B. Good
hey Joe
cocaine
etc...
le canzoncine di britti a cfr. non possono essere neanche considerate musica ma scioglilingua/esercizi per bambini contro la balbuzie tipo il coccodrillo come fa

elzeviro

Citazione di: Santano il 19 Aprile, 2025, 10:19 AMPiuttosto, mi è sempre suonato strano che abbia fatto successo con canzoncine dove la chitarra il più delle volte non è proprio presente!
non è strano, al grosso della gente va bene tutto indipendentemente dalla qualità: qualsiasi cosa gli proponi LO INGURGITA, sta poi al singolo dotato di BUONGUSTO saper gettare subito nel cesso le novità/mode/deiezioni

robland

Citazione di: Vu-meter il 19 Aprile, 2025, 09:43 AMSe lo studio ti ingabbia, probabilmente c'è qualcosa o qualcuno nella tua filiera che è responsabile di questa cosa. Lo studio NON può ingabbiare se è collocato dove deve stare. Probabilmente, Britti si conosce e conosce la propria forma mentis e sa che se si mette a fare certe cose, si fisseranno solo quelle nella sua mente.

Questo che hai scritto individua secondo me il punto centrale della questione. Il fatto è che la filiera non è mai perfetta, può esserlo solo in un mondo ideale. Già le scuole dell'obbligo vengono fatte da ciascuno in una situazione imperfetta, figuriamoci l'apprendimento di un qualcosa che è un hobby. Tanto più si è disposti a pensare che non serva chissà quale metodo se si è fatto successo (quindi non è più un hobby) rimanendo istintivi.
Al netto del fatto che pochi artisti sono disposti ad ammettere di aver studiato (fa più figø dire il contrario), quindi vai a capire chi dice il vero e chi no, io stesso ho voluto suonare per qualche decennio ripudiando lo studio. Già stavo studiando troppo altre materie, ci mancava pure lo studio musicale. Se mi avessero forzato, non ho dubbi su cosa sarebbe accaduto: al 100% avrei smesso.
Non ci si può forzare.
La voglia di studiare m'è venuta dopo. E sono in pace così. È ovvio che, non avendo nessun talento musicale particolare, con lo studio sono assolutamente migliorato.


Citazione di: Vu-meter il 19 Aprile, 2025, 09:43 AMQui da me sono circolati davvero moltissimi che si sentivano Hendrix e messi davanti ad un esercizio, una scala, un arpeggio recalcitravano perché minavano la loro creatività, però anni dopo sono ancora al giro di DO e/o agli accordi da spiaggia. Se questo è il loro obbiettivo, va benissimo, ma la maggioranza o pensa di suonare come Hendrix e vi garantisco che non la fa, oppure non capisce dove ha sbagliato. Guai a dirgli : "sai, forse..", recalcitrano immediatamente. E allora fate come volete, che vi devo dire .. quando uno non vuole una mano e non riconosce di avere un problema, è egli stesso il suo problema e fautore della propria sconfitta. "Piz par te", si dice dalle mie parti.  :laughing:

Più in generale io però cambierei la parola "studio". A molti scommetto che fa venire in mente i banchi di scuola o gli spartiti e il solfeggio.
Il punto è che andrebbe fatto capire che conoscere le note sulla tastiera, le note che compongono gli accordi, i principali accordi e i loro rivolti, gli intervalli che caratterizzano le principali scale non è che sia sto grande sforzo: è come aver conseguito la licenza elementare, al massimo le scuole medie. Quindi non c'è da averne paura.

Donatello Nahi

Citazione di: robland il 19 Aprile, 2025, 08:09 AMTroppi ragazzi smettono di suonare perché hanno provato a fare qualcosa per cui in quel momento non erano pronti.

Questa è una gran veritá.... peró io non sono neanche cosí convinto che Britti non abbia studiato la "teoria", o che non abbia avuto un certo tipo di approccio... bisognerebbe chiedergli di specificare meglio... a volte le parole sono usate male...

Che poi, se parliamo di teoria musicale... non è mica meccanica quantistica... non è nemmeno paragonabile alla preparazione di un esame universitario.... chiunque è in grado di avere un approccio teorico alla musica ed alla chitarra, dai


robland

Citazione di: Donatello Nahi il 19 Aprile, 2025, 03:12 PMChe poi, se parliamo di teoria musicale... non è mica meccanica quantistica... non è nemmeno paragonabile alla preparazione di un esame universitario.... chiunque è in grado di avere un approccio teorico alla musica ed alla chitarra, dai

Infatti dicevo che certi concetti basici equivalgono alla licenza elementare.
Credo però che, proprio pensando agli altri studi, molti non ci pensino proprio a voler aggiungere altro. Come appunto facevo io.
C'è magari chi sente la parola "tonica" e già si irrigidisce. O terza, quinta, settima, intervallo di sesta. O quando si tratta di capire che note sono quelle della pentatonica.
Credo che grandi problemi di approccio nascano già quando si pone il problema di conoscere le note sulla tastiera!

Vu-meter

Citazione di: elzeviro il 19 Aprile, 2025, 12:33 PMno,
tunnel of love, dire straits
stairway to, led zep
Johnny B. Good
hey Joe
cocaine
etc...
le canzoncine di britti a cfr. non possono essere neanche considerate musica ma scioglilingua/esercizi per bambini contro la balbuzie tipo il coccodrillo come fa

Eh, figlio mio ma tu hai toccato tutta roba anglofona. Il panorama italiano, fino ad Elisa, ti guardava molto storto se ti azzardavi a fare musica rock in inglese, in Italia. La dance era ben accetta (anche perché i testi ..  :sarcastic: ), ma mica potevi uscirtene con Stairway to heaven, in Italia. Cona "La vasca", invece sì.  :laughing:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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