Buongiorno a tutti,
sono in pausa estiva da lezioni di musica ma sento quel costante bisogno di affacciarmi su cose nuove :D ..dato il mio interesse per il jazz stavo iniziando ad approcciarmi a questo genere (stavo seguendo qualche video di Jens Larsen su YT) , suono da un annetto circa (anche se ufficialmente vado a lezione da gennaio) ed è la prima volta che mi butto su accompagnamenti a 3 voci Jazz (1°, 3° e 7°) , dato che mi sto appassionando molto volevo capire teoricamente come aggiungere il Walking Bass su un giro di accordi. Se c'è qualche regola precisa da seguire. In linea di massima ho capito che il walking bass si suona principalmente sulle 2 corde piu basse. Ma non ho idea di come svilupparlo.
La mia preparazione teorica si ferma a scale maggiori, minori naturali, blues, pentatoniche, triadi e quadriadi con cui vado a fare le armonizzazioni maggiori.
Qualcuno mi sa aiutare? o secondo voi sto cercando di andare "troppo oltre"? :firuli:
Grazie in anticipo a tutti ;D
Io lo faccio sulle note basse dell'accordo, avendo come riferimento sempre la tonica, sennò mi perdo.
Meglio capirci con un esempio pratico che scrivendo mille parole. Vedi al minuto 1,30:
10 Famous Guitar Licks You Should Steal - YouTube (https://youtu.be/2fYU237EZ1k)
Ma soprattutto, se cerchi "jen larsen walking bass" su YouTube, esce una montagna di roba.
Per il Jazz c'è una sola soluzione: il maestro :D
Scherzi a parte, è complicato ottenere qualcosa di consistente specialmente agli inizi solo con "mezzi di fortuna" rimediati su internet, ma se ci riesci complimenti.
Di media ti direi che il walking bass è una linea melodica che segue i quarti e che accompagna l'armonia sfruttando scale diatoniche, arpeggi, movimenti cromatici.
Immagina sempre di suonare la linea dei bassi col pollice, o se vuoi col plettro, e relegare alle altre 3 dita, o 2, la gestione degli accordi.
Un modo semplice per iniziare è suonare la tonica sul battere del primo quarto e sul levare l'accordo. Nel secondo e terzo quarto sei libero di suonare i gradi dell'accordo, o la scala, e devi usare il quarto quarto come raccordo per l'accordo successivo.
Parti con un 2 5 1 che male non fa.
Grazie mille ad entrambi per le indicazioni, ho ben chiaro il ruolo del pollice che appunto scandisce le note piu gravi sui quarti. Il mio dubbio era piu del punto di vista teorico, del tipo: che note vado a toccare? ad esempio mi butto sulle note sicure? (come la 1°,3° e 5°..o 7° nel caso faccia parte dell'accordo?) oppure magari cerco di toccare le note che fanno parte della pentatonica? ...il ragionamento che faccio è corretto?
Sono pienamente d'accordo sul maestro, ma purtroppo nella pausa estiva le lezioni sono sospese :'( :'( :'( e non ho chi interpellare in merito...di sicuro non mi metto ad approfondire in maniera minuziosa proprio per il rischio di imparare nel modo sbagliato, ma mi piacerebbe affacciarmi su questo genere di accompagnamenti :D :D :D ...comunque mille delle vostre risposte!! :reallygood:
Come ti ho scritto su puoi usare le note che vuoi, la scala diatonica, l'arpeggio, la pentatonica, cromatismi.
Citazione di: Nic92 il 21 Luglio, 2020, 08:19 PM
Grazie mille ad entrambi per le indicazioni, ho ben chiaro il ruolo del pollice che appunto scandisce le note piu gravi sui quarti. Il mio dubbio era piu del punto di vista teorico, del tipo: che note vado a toccare? ad esempio mi butto sulle note sicure? (come la 1°,3° e 5°..o 7° nel caso faccia parte dell'accordo?) oppure magari cerco di toccare le note che fanno parte della pentatonica? ...il ragionamento che faccio è corretto?
Sono pienamente d'accordo sul maestro, ma purtroppo nella pausa estiva le lezioni sono sospese :'( :'( :'( e non ho chi interpellare in merito...di sicuro non mi metto ad approfondire in maniera minuziosa proprio per il rischio di imparare nel modo sbagliato, ma mi piacerebbe affacciarmi su questo genere di accompagnamenti :D :D :D ...comunque mille delle vostre risposte!! :reallygood:
Io, per limiti miei, vado sul sicuro: sempre sulle note degli accordi e mi concedo al massimo un cromatismo qua e là. Già così per me è un esercizio impegnativo.
Personalmente non ho più tempo per andare da un maestro. Dalle lezioni che ho preso in passato ho acquisito tutte le nozioni da sviluppare. E chi deve svilupparle? Io, quindi si tratta "solo" di spremere le meningi, applicarsi spargendo olio di gomito e suonare.
Se proprio potessi tornare da un maestro, lo farei per fare degli step ulteriori sull'armonia. È quello l'ambito che mi piacerebbe approfondire ulteriormente.
Ad ogni modo, guardando quei video di Larsen che ti ho indicato, dovresti aver input sufficienti per più di un'estate. ::)
Non sono un jazzista.. Se non uno di quelli della domenica che rubacchiano lick qui... È poi ci vuole swing e stando ad un mio vecchio batterista... Non ne sono dotato.
Quello che ti posso dire è che devi pensare alla line bassisti a prima poichè canta ed appoggiare l'accordo che ti interessa accentare.
Sul jazz... Un maestro è davvero necessario. Sempre... A qualsiasi livello.