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Riconoscere la tonalità

Aperto da Elliott, 03 Luglio, 2016, 11:13 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Elliott

Per capire come riconoscere in che tonalità suona un brano, sapevo che fosse sufficiente guardare la nota conclusiva del brano.
In realtà, mi dice il mio maestro, questo è vero nella maggioranza ma non è regola certa.
Mi ha indirizzato quindi al metodo,  per così dire, "ufficiale" ossia, contare le alterazioni  (b o #) dopo la chiave.
Poi mi ha spiegato, come dedurlo dagli accordi. Ecco. ...per il metodo di cui sopra ok (non ricordo a memoria....ma ho la tabellina :D ).

Per dedurlo dagli accordi invece. ...non ricordo più. E cercando in giro, non ho trovato  nulla che fosse particolarmente chiaro (leggasi, comprensibile ed immediato ).

Domanda 1: c'è qualche volontario?  :-[
Domanda 2: che metodo usate voi?

Grazie

zap

uh...non sò proprio aiutarti Elliott,io non credo di usare un metodo,ma riesco a riconoscerla ad orecchio.


mimmocrazyforguitar

Si certo Elliott e' fcile riconoscere la tonalita' di un brano grazie alle alterazioni in chiave (quei diesis o bemolli che vedi vicino alla chiave di violino prima della divisione ritmica). Bene ti basti ricordare  l' ordine dei diesis e bemolli cioe' FA - DO - SOL - RE- LA - MI - SI questo e per i diesis mentre per i bemolli e' il contrario SI - MI - LA - RE - SOL - DO - FA
Mentre per riconoscere la tonalita' da gli accordi dovresti conoscere le armonizzazioni delle scale (cioe' armonizzare significa costruire un accordo su ciascun grado della scala, su ciascuna nota per essere piu' precisi) e tenere anche conto di sostituzioni di accordi, cambi di tonalita' e accordi fuori tonalita' (quindi dissonanze)........
quindi sappi che non e' molto semplice e instataneo riconoscere la tonalita' dagli accordi. La tonalita' la puoi riconoscere anche ad orecchio o semplicemente anche quando stai suonando la canzone cioe' vedendo su quali note e' basato il riff, il chorus, l' assolo etc....
per poterti aiutare nel migliore dei modi mi dovresti dire che cosa hai fatto in teoria ed armonia fino ad ora.
Comunque io di metodi utilizzo quelli di massimo varini , ho la chitarra solista 1 dove c' e' una lunga parte teorica e poi ci sono le scale, le loro armonizzazioni e le loro applicazioni nei piu' disparati generi musicali.
Ricordati che la musica risiede nascosta nella tua anima...

Moreno Viola

Citazione di: Elliott il 03 Luglio, 2016, 11:13 PM
Per dedurlo dagli accordi invece. ...non ricordo più. E cercando in giro, non ho trovato  nulla che fosse particolarmente chiaro (leggasi, comprensibile ed immediato ).

A grandi linee se non vi sono particolari "complicazioni", tre accordi possono essere sufficienti per riconoscere la tonalità di un brano.
Partendo dal presupposto che il primo, il quarto e il quinto grado di una qualsiasi tonalità maggiore, sono maggiori, mentre i rimanenti sono minori (ci sarebbe da fare una precisazione sul settimo grado ma al momento non è determinante), diciamo che se ad esempio hai due accordi distanti un tono l'uno dall'altro e entrambi maggiori, saranno quasi certamente il quarto e il quinto grado della tua tonalità.
Allo stesso modo, due accordi minori consequenziali, saranno quasi certamente il secondo e il terzo grado della tonalità.

Per facilitarmi, prendo come riferimento la tonalità di Do, dove il Re (II) e il Mi (III) sono accordi minori, il Fa (IV) e il Sol (V) sono accordi maggiori, il La (VI) è minore così come il Si (VII) che ha però una nota strana a renderlo un po' particolare, ma necessaria a non creare dissonanze rispetto alla tonalità.
Se quindi mi trovassi all'interno dell'armonia del mio brano una progressione come ad esempio, Fa/Sol/Lamin, in ambito pop/rock posso dare quasi per certo di trovarmi in tonalità di Do (o della sua relativa minore ovvero La-), perchè il Fa e il Sol non possono essere nient'altro che il quarto e il quinto grado della scala, non essendoci nessun'altro caso in cui due accordi separati da un tono, siano entrambi maggiori.
Lo stesso ragionamento si può applicare al caso di una progressione come Re-/Mi-, dove non può trattarsi che del secondo e del terzo grado della tonalità e quindi anche in questo caso ci troveremmo in chiave di Do.
Ma ad esempio anche nel caso di una coppia di accordi separati da un semitono, con minore il primo e maggiore il secondo, per rimanere sempre in tonalità di Do possiamo dire Mi- e Fa, ci troviamo certamente in tonalità di Do.
Spero di esserti stato d'aiuto o almeno di non averti confuso ulteriormente le idee.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Elliott

Citazione di: Moreno Viola il 04 Luglio, 2016, 12:55 AM
Per facilitarmi, prendo come riferimento la tonalità di Do, dove il Re (II) e il Mi (III) sono accordi minori, il Fa (IV) e il Sol (V) sono accordi maggiori, il La (VI) è minore così come il Si (VII) che ha però una nota strana a renderlo un po' particolare, ma necessaria a non creare dissonanze rispetto alla tonalità.
Se quindi mi trovassi all'interno dell'armonia del mio brano una progressione come ad esempio, Fa/Sol/Lamin, in ambito pop/rock posso dare quasi per certo di trovarmi in tonalità di Do (o della sua relativa minore ovvero La-), perchè il Fa e il Sol non possono essere nient'altro che il quarto e il quinto grado della scala, non essendoci nessun'altro caso in cui due accordi separati da un tono, siano entrambi maggiori.
Lo stesso ragionamento si può applicare al caso di una progressione come Re-/Mi-, dove non può trattarsi che del secondo e del terzo grado della tonalità e quindi anche in questo caso ci troveremmo in chiave di Do.

Grazie Moreno, penso di aver compreso.
Facciamo subito la prova: dunque. ...se ho capito bene è sufficiente trovare la relativa minore della nota più alta negli accordi maggiori e la relativa maggiore negli accordi minori.

Ho compreso bene, o il fatto cge nel tuo esempio coincidano è una pura casualità?
(Anche se quello che ho capito è che la musica è matematica ed in matematica nulla è casuale )

Elliott

Citazione di: mimmocrazyforguitar il 04 Luglio, 2016, 12:17 AM
Si certo Elliott e' fcile riconoscere la tonalita' di un brano grazie alle alterazioni in chiave (quei diesis o bemolli che vedi vicino alla chiave di violino prima della divisione ritmica). Bene ti basti ricordare  l' ordine dei diesis e bemolli cioe' FA - DO - SOL - RE- LA - MI - SI questo e per i diesis mentre per i bemolli e' il contrario SI - MI - LA - RE - SOL - DO - FA
Mentre per riconoscere la tonalita' da gli accordi dovresti conoscere le armonizzazioni delle scale (cioe' armonizzare significa costruire un accordo su ciascun grado della scala, su ciascuna nota per essere piu' precisi) e tenere anche conto di sostituzioni di accordi, cambi di tonalita' e accordi fuori tonalita' (quindi dissonanze)........
quindi sappi che non e' molto semplice e instataneo riconoscere la tonalita' dagli accordi. La tonalita' la puoi riconoscere anche ad orecchio o semplicemente anche quando stai suonando la canzone cioe' vedendo su quali note e' basato il riff, il chorus, l' assolo etc....
per poterti aiutare nel migliore dei modi mi dovresti dire che cosa hai fatto in teoria ed armonia fino ad ora.
Comunque io di metodi utilizzo quelli di massimo varini , ho la chitarra solista 1 dove c' e' una lunga parte teorica e poi ci sono le scale, le loro armonizzazioni e le loro applicazioni nei piu' disparati generi musicali.

Sono nella fase di studio delle scale  e di come queste generino gli accordi.

Per l'orecchio....li serve allenamento ed io sono agli inizi,

Grazie per la pazienza ::)

Moreno Viola

Citazione di: Elliott il 04 Luglio, 2016, 08:03 AM
Citazione di: Moreno Viola il 04 Luglio, 2016, 12:55 AM
Per facilitarmi, prendo come riferimento la tonalità di Do, dove il Re (II) e il Mi (III) sono accordi minori, il Fa (IV) e il Sol (V) sono accordi maggiori, il La (VI) è minore così come il Si (VII) che ha però una nota strana a renderlo un po' particolare, ma necessaria a non creare dissonanze rispetto alla tonalità.
Se quindi mi trovassi all'interno dell'armonia del mio brano una progressione come ad esempio, Fa/Sol/Lamin, in ambito pop/rock posso dare quasi per certo di trovarmi in tonalità di Do (o della sua relativa minore ovvero La-), perchè il Fa e il Sol non possono essere nient'altro che il quarto e il quinto grado della scala, non essendoci nessun'altro caso in cui due accordi separati da un tono, siano entrambi maggiori.
Lo stesso ragionamento si può applicare al caso di una progressione come Re-/Mi-, dove non può trattarsi che del secondo e del terzo grado della tonalità e quindi anche in questo caso ci troveremmo in chiave di Do.

Grazie Moreno, penso di aver compreso.
Facciamo subito la prova: dunque. ...se ho capito bene è sufficiente trovare la relativa minore della nota più alta negli accordi maggiori e la relativa maggiore negli accordi minori.

Ho compreso bene, o il fatto cge nel tuo esempio coincidano è una pura casualità?
(Anche se quello che ho capito è che la musica è matematica ed in matematica nulla è casuale )

Non sono sicuro di aver capito.  :sorry:

Semplicemente ogni grado della scala, genera un accordo o meglio una triade, composta da tonica, terzo e quinto grado.
Come probabilmente già sai, il terzo grado é la discriminante che determina se un accordo è maggiore o minore a seconda se si trova distante tre toni (Do-Re-Mi) o due toni e mezzo (La-Si-Do).
Prova a fare l'esercizio di ricavare le triade su ogni singola nota della scala maggiore di Do e poi vediamo di approfondire.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Elliott

Citazione di: mimmocrazyforguitar il 04 Luglio, 2016, 05:33 PM
scusa l' off topic Elliott ma i dubbi mi stanno assalendo

Mimmo non devi scusarti.
Come detto prima, la discussione sta prendendo una piega molto interessante. Mi sto facendo una cultura. ::)


Vorrei solo capire se quanto sotto - la mia interpretazione intendo - è corretto.
Se non è chiaro cosa intendo...mi arrendo perché, non saprei spiegarlo meglio  :maio:

Citazione di: Elliott il 04 Luglio, 2016, 08:03 AM
Citazione di: Moreno Viola il 04 Luglio, 2016, 12:55 AM
Per facilitarmi, prendo come riferimento la tonalità di Do, dove il Re (II) e il Mi (III) sono accordi minori, il Fa (IV) e il Sol (V) sono accordi maggiori, il La (VI) è minore così come il Si (VII) che ha però una nota strana a renderlo un po' particolare, ma necessaria a non creare dissonanze rispetto alla tonalità.
Se quindi mi trovassi all'interno dell'armonia del mio brano una progressione come ad esempio, Fa/Sol/Lamin, in ambito pop/rock posso dare quasi per certo di trovarmi in tonalità di Do (o della sua relativa minore ovvero La-), perchè il Fa e il Sol non possono essere nient'altro che il quarto e il quinto grado della scala, non essendoci nessun'altro caso in cui due accordi separati da un tono, siano entrambi maggiori.
Lo stesso ragionamento si può applicare al caso di una progressione come Re-/Mi-, dove non può trattarsi che del secondo e del terzo grado della tonalità e quindi anche in questo caso ci troveremmo in chiave di Do.

Grazie Moreno, penso di aver compreso.
Facciamo subito la prova: dunque. ...se ho capito bene è sufficiente trovare la relativa minore della nota più alta negli accordi maggiori e la relativa maggiore negli accordi minori.

Ho compreso bene, o il fatto cge nel tuo esempio coincidano è una pura casualità?

Intendo dire: a quel punto...la relativa minore corrisponde alla tonalità del brano?


Vu-meter

Citazione di: Elliott il 04 Luglio, 2016, 06:42 PM
Citazione di: mimmocrazyforguitar il 04 Luglio, 2016, 05:33 PM
scusa l' off topic Elliott ma i dubbi mi stanno assalendo

Mimmo non devi scusarti.
Come detto prima, la discussione sta prendendo una piega molto interessante. Mi sto facendo una cultura. ::)

Giustissimo, non si deve mai chiedere scusa, quando si fa una domanda.

:abbraccio:





Citazione di: Elliott il 04 Luglio, 2016, 08:03 AM

Intendo dire: a quel punto...la relativa minore corrisponde alla tonalità del brano?

No ... la relativa minore è "una parente" di una qualche relativa maggiore .

Se sono in Do maggiore, la relativa minore è il La minore. Ma la tonalità resta quella di Do maggiore.
Posso però suonarci il La minore ?

Ni ...

Io dico che suono in La minore perchè noi malefici chitarristi ragioniamo troppo spesso a box. In realtà io sto sempre suonando in Do maggiore , se quella è la tonalità. Non importa se parto da La .. le note sono quelle della scala di Do maggiore.

Vu :)
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Moreno Viola

Mi permetto di aggiungere qualche dettaglio.

Una scala maggiore è una sequenza di note con una precisa sequenza intervallare, ovvero T-T-S-T-T-T-S e la sua relativa minore è una scala composta dalle stesse note, ma con una sequenza diversa, T-S-T-T-S-T-T.
Come puoi vedere per ottenere la sequenza di intervalli della scala minore, devi prendere come tonica il sesto grado della scala maggiore.
Riprendendo come riferimento la scala maggiore di Do, la sua relativa minore sarà la scala di La minore, infatti se sostituisci a quelle sequenze anonime le giuste note (facendo attenzione che con T e S si intendono gli intervalli che le separano e non le note stesse), vedrai che otterrai esattamente gli intervalli di una scala maggiore e della sua relativa minore.
Visto che immagino che queste tue domande, siano il frutto del tuo studio su qualche brano, potremmo divertirci a esaminare quello.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

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Elliott

Citazione di: Moreno Viola il 04 Luglio, 2016, 09:11 PM
Mi permetto di aggiungere qualche dettaglio.

Una scala maggiore è una sequenza di note con una precisa sequenza intervallare, ovvero T-T-S-T-T-T-S e la sua relativa minore è una scala composta dalle stesse note, ma con una sequenza diversa, T-S-T-T-S-T-T.
Si questa la conosco....però ho semplificato il concetto per ricordarmi gli intervalli.
Maggiore: T-T-ST-T-T-S(T) (1 2 34 5 6 78)
Minore: T-ST-T-ST-T-(T) (1 23 4 56 7 8)


Citazione di: Moreno Viola il 04 Luglio, 2016, 09:11 PM
Come puoi vedere per ottenere la sequenza di intervalli della scala minore, devi prendere come tonica il sesto grado della scala maggiore.
Riprendendo come riferimento la scala maggiore di Do, la sua relativa minore sarà la scala di La minore, infatti se sostituisci a quelle sequenze anonime le giuste note (facendo attenzione che con T e S si intendono gli intervalli che le separano e non le note stesse), vedrai che otterrai esattamente gli intervalli di una scala maggiore e della sua relativa minore.

Ecco....era a questo che mi riferivo prima ma....Vu intanto mi ha chiarito ::)

Citazione di: Moreno Viola il 04 Luglio, 2016, 09:11 PM
Visto che immagino che queste tue domande, siano il frutto del tuo studio su qualche brano, potremmo divertirci a esaminare quello.

Condivido volentieri il brano.
È un brano che vorrei cominciare a studiare  (di mia iniziativa) ma, vorrei sincerarmi che lo stesso fosse in La.

Ma...devo pubblicare lo spartito? È consentito? ???

Vu-meter

Purtroppo gli spartiti sono coperti da copyright.
Di che brano si tratta ?
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Elliott

Almost blue.
Non la versione originale di Elvis Costello,  bensì la meravigliosa interpretazione di Chet Baker

Moreno Viola

Citazione di: Elliott il 04 Luglio, 2016, 10:31 PM
Almost blue.
Non la versione originale di Elvis Costello,  bensì la meravigliosa interpretazione di Chet Baker

Caspita sei partito deciso!

Improvvisandoci sopra direi che la tonalità è quella di La minore, anche se lui si permette qualche licenza espressiva.
Lui poteva. :inchino:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


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