Il titolo del topic è chiaramernte scherzoso, ma .. fino a un certo punto.
Stavo guardando un video (che posterò sotto) e mi ha fatto venire in mente la mia esperienza con lo studio della chitarra e quanto questa sia stata "modificata" in base non solo alla chitarra che usavo in quel momento, ma anche dall'ampli e dal suono che questi restituiva. Ci sono ampli che hanno un attacco talmente rapido che mettono decisamente in luce quanto la tua plettrata sia o meno precisa e puntuale.
Ho notato, volendo creare una sorta di "legge fisica" a riguardo, che spessissimo sono gli ampli a transistor che creano questo "problema". Ergo: ampli a transistor più difficili da suonare di quelli a valvole, secondo me.
Probabilmente il digitale (compresi gli ampli digitali stile Tonemaster), si ispira al suono delle valvole, per cui penso che creino meno problemi rispetto ad un normale transistor, specie se di qualità scrausa.
Non ricordo quale fu l'ampli che mise in mostra maggiormente le mie magagne, mi pare un vecchio Marshall Mosfet ma non ne sono sicuro..
Secondo voi? Avete mai avuto esperienze a riguardo?
Ps: il video era questo :
Si. Il 90% delle volte che suono, mi esercito o studio a casa, lo faccio con il mio Orange Crush 35RT, ampli a transistor. Posso confermare che l'attacco è più immediato e secco rispetto agli altri miei due ampli valvolari. Perdona meno le imprecisioni esecutive si, ma restituisce anche una immediatezza e una percussivita' che mi piacciono assai.
Sul digitale, credo invece sia più una questione di latenza che non di imitazione del valvolare.
Forse è proprio per questo che il passaggio dal transistor al digitale non mi ha fatto innamorare: avverto uno scarto che mi infastidisce
Non che ci abbia prestato particolare attenzione (perché quando usavo un transistor ero troppo attento a non sbagliare sulla chitarra che a badare al resto), ma ho sempre pensato che il valvolare sia il più difficile da approcciare. La famosa botta infatti è per lo più un handicap per i non navigati: come tocchi ti ritorna in faccia uno schiaffetto più forte che su un transistor.
Ed è la ragione per cui penso che il digitale abbia un altro pregio: una risposta al tocco più delicata. Magari il suono sarà un po' crudo per chi ancora non vi abbia smanettato a sufficienza, però sarà più soft.
Uhm .. è possibile che tu abbia sentito dei transistor di qualità non troppo elevata?
Domando perchè generalmente è il contrario: gli ampli a transistor hanno un attacco più "punch" e una dinamica maggiore, rispetto ai valvolari che tendono ad arrotondare l'attacco e ridurre la dinamica a motivo della natura compressione che offre la valvola.
Citazione di: Vu-meter il 13 Aprile, 2023, 11:02 AMUhm .. è possibile che tu abbia sentito dei transistor di qualità non troppo elevata?
È molto probabile. :D
Conosco altri due ampli a transistor ma talmente poco che nemmeno li menziono (da uno dei due, di ottima qualità, questo mio amico non riesce mai a trarre un suono decente ma sono sicuro al 99,9% che dipenda da lui e non dal povero amplificatore).