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Ampli & Effetti => Amplificatori => Discussione aperta da: luvi il 17 Novembre, 2018, 11:48 AM

Titolo: Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 17 Novembre, 2018, 11:48 AM
Sono appena finiti i lavori di restauro e modifica di un vecchio amplificatore Roland Bolt 60 rimediato a poco prezzo.
Come promesso sono qui a raccontarvi la storia di questa operazione a lieto fine, che ha riguardato uno di quei prodotti sconosciuti ai più, passati come una meteora a causa di inesperienza, strategie non particolamente oculate, mancanza di comprensione da parte del pubblico, sfortuna o chi più ne ha più ne metta. A causa di tutto ciò tanti prodotti come questo sono scomparsi assai presto e mai più tornati, pur avendo qualcosa di buono da dire.

- Un po' di storia...

All'inizio degli anni '70 la Roland Corporation era una giovane e rampante compagnia giapponese dall'ingannevole nome anglofono, scelto in realtà sull'elenco del telefono dal suo fondatore Ikutaro Kakehashi solo per l'unicità dell'iniziale R nell'industria musicale nipponica.
Risale al 1975 l'introduzione dei primi amplificatori per chitarra, i Jazz Chorus 120 destinati a diventare tra i modelli a stato solido di maggior successo e longevità che la storia della chitarra elettrica possa ricordare.

Nonostante ciò, nel 1979 il catalogo Roland si arricchì di una produzione diversa di amplificatori compatti, proposti sia in versione combo che come semplice testata, denominati "Bolt". La serie comprendeva i modelli da 30/60/100W e tutti condividevano l'ispirazione comune per la fortunata produzione della californiana Mesa Boogie con riferimento al modello Mark I.

Roland non aveva mai prodotto nulla che utilizzasse tubi termoionici e così, per non sbagliare, prese come stava il progetto del finale di potenza del Mark I (del resto a sua volta realizzato su schema Fender) realizzando un pre a stato solido e creando così un amplificatore ibrido, sulla linea dei contemporanei MusicMan RD. Non a caso il preamp è la sezione che contiene le ingenuità più clamorose, che hanno probabilmente decretato la scarsa diffusione della linea Bolt, nonché la sua precoce e definitiva scomparsa nel 1984.

(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.i-spira.com%2Fpublic%2FRB60%2F00.jpg&hash=0545e2533ebd14cf629c5221d8e0ca48b2c17c8c)

- Il test iniziale

Alla prova dei fatti, sebbene lo shaping del tonestack sia sbilanciato verso la gamma acuta, cosa che rende la prestazione  con i controlli in posizione "flat" un po' tagliente, una volta regolati i toni (bassi, medi, acuti) in modo opportuno il canale clean in accoppiamento al finale valvolare ha una sonorità molto buona, in linea con i migliori puliti storici di casa Fender!
Il Bolt rende al meglio con i singlecoil e si addomestica in un batter d'occhio con gli humbuckers, fino a divenire altrettanto piacevole con le archtop da jazz.
Ha volume e soglia di suono pulito a stufo e grazie alla sonorità estesa ed equilibrata, risulta digerire perfettamente ogni tipo di effetto, dagli overdrive/distorsori fino agli effetti di modulazione e ritardo, che possono anche beneficiare di una sezione Send/Return con tre posizionamenti diversi di routing selezionabili: presenza non così scontata, specie negli anni '70.

Il passaggio alla modalità (o canale) Overdrive, che condivide con il clean i controlli di equalizzazione ma mette a disposizione due livelli di gain interagenti ed un master del tutto indipendenti, è però a dir poco... raggelante!
Così come la stessa operazione sul JC120 faceva pensare quasi ad un amplificatore guasto (!), anche in questo caso pare che nessuno in Roland si sia preso la briga di collegare una chitarra elettrica e di valutare la reazione emotiva del suo utilizzatore di fronte alla distorsione prodotta! Il suono è sgranato, sgraziato, acido e confuso, da evitare.

- Strategia

Dunque, si dirà, il tanto paventato clone del Mesa Mark I dov'è finito? Dov'è la distorsione calda e lirica che ne rappresentava il segno distintivo?
Anche se il Bolt60, come abbiamo visto, non è un vero e proprio "clone" del Mark I, il suono "giusto" è celato dietro un velo di ingenuità progettuale. Fino al 2016 era presente in rete un sito interamente dedicato a questi amplificatori, nel quale negli anni erano state raccolte documentazioni complete, impressioni, analisi, proposte di modifica ai circuiti e relativi schemi, che davano soluzione a tutte le mancanze descritte. Purtroppo questo sito è sparito senza lasciare traccia e senza che nessuno si sia preoccupato di trasferire per tempo il tanto materiale presente, andato integralmente perduto (e se qualcuno lo ha fatto non lo ha condiviso)!
L'unica via da percorrere resta dunque quella dell'analisi del circuito (fortunatamente ho a disposizione gli schemi elettrici completi, che sottopongo a chi ne sa più di me) nella speranza di trovare qualche soluzione immediata.

(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.i-spira.com%2Fpublic%2FRB60%2Fcircuito.jpg&hash=98113dcd4e05ebdd56abc6a354f7fcb4c7c682e5)

Analizzando la piccola sezione del preamp dedicata all'overdrive si evince che la distorsione viene creata sostanzialmente da componenti JFET, già presenti nei migliori pedali dell'epoca e che rappresentano una scelta appropriata. Ce ne sono due in particolare che fanno capo ai controlli di guadagno del canale overdrive e che creano la pessima distorsione appena descritta. Il primo pensiero corre ad un valore sbagliato della corrente in ingresso che li faccia funzionare scorrettamente, ma un rapido controllo con l'oscilloscopio mostra da entrambi una curva in uscita dalla simmetria praticamente perfetta, segno inequivocabile di calibrazione ottimale. Ad un controllo più approfondito appare invece come i problemi siano essenzialmente dovuti allo scarso filtraggio delle frequenze basse, che vanno a far slabbrare e sgranare la pasta del segnale distorto ed un altrettanto inadatto trattamento delle armoniche alte, che troppo presenti debordano rendendo zanzaroso, freddo e fastidioso il risultato in uscita.

Sopperire a questi difetti dal punto di vista elettronico equivale a parlare di pochi condensatori e resistenze! Un lavoro di analisi di un quarto d'ora e 30 minuti di prove con saldatore ed una manciata di componenti da pochi euro sono sufficienti a donare all'altrimenti inutilizzabile canale overdrive un feel molto "TS808 oriented", ben controllabile in dinamica e molto ricco di sfumature, messe a disposizione dai controlli di quadagno che interagiscono amabilmente tra di loro.

C'è un altro controllo, denominato Reverb, che risulta decisamente deludente all'utilizzo: sul retro dell'ampli si nota il piccolo "tank" metallico che contiene le molle, appeso allo chassis dell'amplificatore con delle sospensioni elastiche. L'elettronica di gestione è anche in questo caso poco felicemente concepita: il riverbero è scarso di entità e non si amalgama bene con il segnale della chitarra nemmeno con il controllo posto a fine corsa. Purtroppo non è possibile intervenire sull'architettura della struttura circuitale, ma un integrato operazionale JRC4558 (esatto, proprio quello del Tube screamer) si rivela deputato ad amplificare il segnale che va alle molle e possiede una resistenza in ingresso il cui valore può essere diminuito aumentando il guadagno del riverbero stesso... un paio di prove sono sufficienti ad ottenere oltre il doppio della quantità di riverbero iniziale: ci siamo, non proprio un Fender Twin a molla lunga, ma almeno un ambiente piacevole da aggiungere alle note, in mancanza di un buon effetto in pedalboard.

Una controllata alle valvole (attualmente due Sovtek 6L6WXT e una 12AT7) e alla corretta regolazione del bias (non modificabile al volo, ma non serve), una ripassata alla saldatura di  qualche connessione ballerina e ci siamo!

Rimedio in rete uno schema elettrico del pedale di commutazione del canale e dell'attivazione del riverbero, che manca ed è assai utile. E' semplicissimo e lo costruisco in poche ore, collocandolo in un classico contenitore Hammond per pedali e corredandolo di spie LED (originariamente non previste), utili per vedere al volo lo stato dei pulsanti.

- Nuovo look

Questo amplificatore è del 1980 e di vita ne ha vissuta in quantità. Dopo una completa revisione, pulizia e lubrificazione dei controlli, delle connessioni e delle valvole, dopo aver portato il funzionamento alla condizione ottimale ed aver modificato il possibile per farlo suonare al meglio, lo rimonto e lo guardo dar mostra di sé nel mobiletto dalla finitura rovinata e dimessa, con la  maniglia per il trasporto mezza rotta, il logo frontale mancante e un pannello in tessuto consunto e sbiadito che non è proprio un bel vedere.
Mosso da delirio di personalizzazione, ordino nuovi angolari cromati, logo Roland originale, lucido le viti consunte al tornio e rivernicio le borchie della maniglia, decidendo di portarlo ad un look del tutto nuovo... Realizzo nuovi pannelli in legno di chiusura fronte e retro (uno era rotto e consunto, l'altro mancava del tutto) e con la complicità di un tappezziere azzardo una trasformazione coraggiosa dal classico e serioso tolex nero originale ad uno sfavillante e gioioso color senape con elegante inserto frontale in tessuto color cenere a trama quadrettata... mi sento come uno di quei meccanici americani che ricavano hot road dai macinini degli anni '30: mancano solo le ruotone da corsa e poi siamo a posto!!

(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.i-spira.com%2Fpublic%2FRB60%2F01.jpg&hash=40b5742c3aeba8d42aea8328f35c7c27bcff28a2)
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.i-spira.com%2Fpublic%2FRB60%2F02.jpg&hash=2a4a69c2ce1f5b4dce6b52785ab2ca958d76d1dc)
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.i-spira.com%2Fpublic%2FRB60%2F03.jpg&hash=71db3796ecff68db842d8233115819492f7a3e1b)
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.i-spira.com%2Fpublic%2FRB60%2F04.jpg&hash=97f84410b2b7eb7a86d66a72bbcdeeea8d0d17bd)

- Il traguardo

Ecco finalmente che il vecchio leone assurge a nuova vita e riapre gli occhi con una luce nello sguardo che non aveva nemmeno ai tempi del suo arrivo da nuovo nelle vetrine dei negozi!
La chitarra collegata al suo ingresso diffonde in ambiente un timbro trasparente, dinamico, ricco ed armonioso e graffia all'occorrenza con un overdrive intenso e cremoso che acquista feel man mano che si "tira" il finale a valvole, grazie a quell'effetto di lieve compressione progressiva che solo i tubi termoionici sanno regalare in maniera tanto musicale.

Un preamp solid state e un finale a valvole, il meglio di due mondi concentrato in un unico progetto, sia pure trascurato in alcuni aspetti fondamentali e per questo rimasto sconosciuto ai più, ma che contiene in sé tutte le potenzialità necessarie a farne con poche modifiche uno strumento affidabile e piacevole tanto per il divertimento quanto per un'attività professionale!

Per i sample audio ho usato uno dei miei cloni Strato pre-CBS, in questo caso la '62, ion diretta nell'ingresso frontale del Bolt60.
Le registrazioni sono state fatte con la testata collegata ad una cassa 1x12 con speaker WGS65, registrando con microfono condensatore frontale (Roytek BK100) e dinamico posteriore (Shure SM57) in diretta nella scheda audio (Tascam 1880) su Cubase. Non ho trattato il suono in alcun modo (a parte i normali aggiustamenti per una registrazione da microfoni...): tutto quel che sentite viene esclusivamente da amplificatore + chitarra.

Buon ascolto!

luca-villani-1 · roland-bolt60-clean


luca-villani-1 · roland-bolt60-overdrive


luca-villani-1 · roland-bolt60-live
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Vu-meter il 17 Novembre, 2018, 12:13 PM
A parte che quelle mani creino una profonda ingiustizia (  :laughing: :laughing: :laughing: ) e una deviata sensazione della qualità degli strumenti usati, devo dire che sto sbavando dal lato destro.  :sbavv: :sbavv: :sbavv:

Bellissimo, caldissimo, spettacolare sia nelle forme che nel suond. La "manipolazione" del canale overdrive ha dato un risultato straordinario.

:bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:

Galattico.  :bravo2:


Unica domanda : cosa vuol dire  "suono pulito a stufo" ?
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: futech il 17 Novembre, 2018, 12:15 PM
Mitico Luvi!
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 17 Novembre, 2018, 12:21 PM
Citazione di: Vu-meter il 17 Novembre, 2018, 12:13 PM
A parte che quelle mani creino una profonda ingiustizia (  :laughing: :laughing: :laughing: ) e una deviata sensazione della qualità degli strumenti usati, devo dire che sto sbavando dal lato destro.  :sbavv: :sbavv: :sbavv:

Bellissimo, caldissimo, spettacolare sia nelle forme che nel suond. La "manipolazione" del canale overdrive ha dato un risultato straordinario.

:bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:

Galattico.  :bravo2:

:thanks: :thanks: :thanks:

Citazione di: Vu-meter il 17 Novembre, 2018, 12:13 PM
Unica domanda : cosa vuol dire  "suono pulito a stufo" ?

Semplicemente che ha molta "headroom", cioè puoi alzare il canale clean fino a volumi molto alti senza che vi sia alcuna traccia di distorsione udibile (compressione delle valvole finali a parte, ma quella è sempre bella da sentire...).  ::)
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Vu-meter il 17 Novembre, 2018, 12:22 PM
 :thanks:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: zap il 17 Novembre, 2018, 01:58 PM
Provato ad ascoltare da smart ma ci riprovo dopo da pc.
Sembra comunque un bel suono aperto e trasparentissimo,secondo me per i puliti è il massimo.
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Max Maz il 17 Novembre, 2018, 04:12 PM
Gran bel post Luvi.   :thanks: :thanks: :thanks: :thanks:

Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Moreno Viola il 17 Novembre, 2018, 06:02 PM
Bellissimo!

Non ho sentito come suonava ma certamente ora lo fa alla grande e esteticamente il tuo restyling lo ha trasformato.

P.S. Ne approfitto per riportare all'attenzione un vecchio topic (https://forum.jamble.it/amplificatori/davoli-lied-super-effects-r/) su un oggettino che giace abbandonato in cantina ma forse meriterebbe più attenzione.
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: m4ssi il 17 Novembre, 2018, 09:25 PM
woooow! complimenti per la pazienza ed il lavoro fatto!! hai una gran passione, oltre a grandi competenze!
io faccio fatica a cambiare le corde alla chitarra :lol:

Suono clean davvero bellissimo!!! anche le altre due demo sono davvero notevoli! merito anche delle tue manine :fan:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Elliott il 17 Novembre, 2018, 09:43 PM
Spettacolo  :bravo2: :bravo2:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 18 Novembre, 2018, 12:21 AM
Citazione di: m4ssi il 17 Novembre, 2018, 09:25 PM
Suono clean davvero bellissimo!!! anche le altre due demo sono davvero notevoli! merito anche delle tue manine :fan:

Come sempre dico, grazie mille, ma l'amplificatore suona così di suo: io ho solo cercato di farvelo sentire nel modo più realistico che posso!  :hey_hey:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 18 Novembre, 2018, 12:26 AM
Citazione di: Moreno Viola il 17 Novembre, 2018, 06:02 PM
Bellissimo!

Non ho sentito come suonava ma certamente ora lo fa alla grande e esteticamente il tuo restyling lo ha trasformato.

In effetti nel marasma generale del lavoro non ho pensato di fare dei sample del "prima", da confrontare con il "dopo"... peccato!  :-[

Il pulito l'ho solo scaldato ed ulteriormente "fenderizzato" spostando un poco i tagli di frequenza dei controlli di tono.
L'overdrive originale non ho avuto invece lo stomaco di suonarlo che per pochi secondi... era davvero imbarazzante! Immagina un fuzz slabbratissimo e con poco gain e che suona proprio... male su tutto lo spettro (e tieni conto che mi fanno già accaponare la pelle i fuzz che suonano "bene" :lol: :lol: :lol:)!!
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: PaoloF il 18 Novembre, 2018, 06:46 PM
Straordinario lavoro di recupero e valorizzazione!
Il risultato finale è molto molto gradevole a livello estetico, e decisamente gustoso a livello sonoro!

Complimenti! Solo applausi!  :bravo2: :bravo2: :bravo2:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: nihao65 il 18 Novembre, 2018, 08:41 PM
 :sbavv:
Cavolo che bel lavoro che hai fatto, complimenti. Il suono poi è stupendo però qui la tua mano gioca un ruolo importante
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Bedrock il 19 Novembre, 2018, 08:38 AM
Per il lavoro fatto mi tolgo il cappello, che dire se non che hai mani capaci e grandi competenze :)

Il suono è eccellente, ma di te non mi fido, faresti suonare bene qualsiasi cosa  :D
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 19 Novembre, 2018, 11:41 AM
Citazione di: Gian.luca il 19 Novembre, 2018, 08:38 AM
Il suono è eccellente, ma di te non mi fido, faresti suonare bene qualsiasi cosa  :D

Ragazzi, ringrazio come sempre del complimento, ma ve lo dico col cuore in mano: 'sta storia davvero non si può sentire...  :facepalm2:

Seriamente: qualsiasi prodotto suona per magia o per essere valutato  necessita di mani in grado di farlo suonare come deve???

Le cose suonano come suonano, punto!!

Chi le usa può solo essere in grado o meno di tirar fuori le caratteristiche oggettivamente proprie della strumentazione che ha a disposizione. Se quelle caratteristiche mancano non è questione di mano... non le tira fuori nemmeno un mago! :acci:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Bedrock il 19 Novembre, 2018, 12:12 PM
Citazione di: luvi il 19 Novembre, 2018, 11:41 AM
Citazione di: Gian.luca il 19 Novembre, 2018, 08:38 AM
Il suono è eccellente, ma di te non mi fido, faresti suonare bene qualsiasi cosa  :D

Ragazzi, ringrazio come sempre del complimento, ma ve lo dico col cuore in mano: 'sta storia davvero non si può sentire...  :facepalm2:

Seriamente: qualsiasi prodotto suona per magia o per essere valutato  necessita di mani in grado di farlo suonare come deve???

Le cose suonano come suonano, punto!!

Chi le usa può solo essere in grado o meno di tirar fuori le caratteristiche oggettivamente proprie della strumentazione che ha a disposizione. Se quelle caratteristiche mancano non è questione di mano... non le tira fuori nemmeno un mago! :acci:

Ma tesoro mio, in più di un'occasione mi è capitato di suonare oggettini che te hai fatto sentire qui attratto dalla resa che eri riuscito ad ottenerne.
Uno su tutti uno Zoom tipo l'ms70 ma che ha anche le simulazioni di ampli, non ricordo il nome.
Entrato a negozio l'ho provato e sono rabbrividito.
Un altro esempio è il supercrunchbox. Ho sentito i tuoi demo in confronto all'IOD mi pare, io quei suoni non li tiro fuori manco se mi sparo.
Ergo se ci sei tu di mezzo non mi fido più  :laughing:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Max Maz il 19 Novembre, 2018, 01:04 PM
Ci sono alcuni aspetti che passano in secondo piano quando chi suona è capace.

A me non sembrano così buoni i suoni di questo Roland ma sentirti suonare è sempre un gran piacere.
E poi tutto il lavoro fatto è indubbiamente ricco di fascino per coloro che tra noi non hanno nemmeno le minime conoscenze tecniche.

Detto tutto ciò alla mano attribuirei il volume, io ad esempio proprio non ne ho.   :etvoila:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 19 Novembre, 2018, 01:22 PM
Citazione di: Gian.luca il 19 Novembre, 2018, 12:12 PM
Ma tesoro mio, in più di un'occasione mi è capitato di suonare oggettini che te hai fatto sentire qui attratto dalla resa che eri riuscito ad ottenerne.
Uno su tutti uno Zoom tipo l'ms70 ma che ha anche le simulazioni di ampli, non ricordo il nome.
Entrato a negozio l'ho provato e sono rabbrividito.

Era l'MS50g: ma è una questione di programmazione, non di mano!
Le patch di simulazione fornite dalla casa fanno rabbrividire anche me...
Spesso accade che le macchine siano penalizzate da una programmazione di fabbrica a volte di qualità discutibile. Per lo più dipende da chi le ha fatte.

Citazione di: Gian.luca il 19 Novembre, 2018, 12:12 PM
Un altro esempio è il supercrunchbox. Ho sentito i tuoi demo in confronto all'IOD mi pare, io quei suoni non li tiro fuori manco se mi sparo.
Ergo se ci sei tu di mezzo non mi fido più  :laughing:

Invece dovresti vedere la cosa a rovescio, perché è più realistica, credimi...

Il SCB suona "esattamente" come nelle mie patch perché io non ne devo far vendere, nè vendere il mio, per cui non ho usato trucchi.
Il pedale è in grado di suonare così perché è un ottimo pedale in quel constesto!
Evidentemente c'è qualcosa di diverso nel tuo modo di suonare, nella pronuncia delle note o nello stile esecutivo, che non rende possibile ottenere lo stesso feel come risultato. Non è detto che sia meglio o peggio, potrebbe soltanto essere "diverso".
Se mi metto a suonare con un altro overdrive non avrò lo stesso feel che mi permette di avere il SCB, anche se cercherò di tirarlo fuori lo stesso perché è il  tipo di suono che cerco... ognuno di noi ne cerca uno, no?
Ma se il pedale suona di suo in maniera diversa, ciccia! Non è che tiro fuori lo stesso feel da un fuzz!
Il suono sarà nuovamente diverso quando suonerai tu, ma sempre in ragione di quel che il pedale ti permetterà di fare...

Morale: è il modo di suonare che va affinato al fine di ottenere il sound che vuoi, su questo non ci piove, ma sempre e solo se la strumentazione te lo permette, altrimenti con le sole mani non ci arrivi comunque!  ::)
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 19 Novembre, 2018, 02:21 PM
Citazione di: Max Maz il 19 Novembre, 2018, 01:04 PM
A me non sembrano così buoni i suoni di questo Roland ma sentirti suonare è sempre un gran piacere.

La prossima volta che capiti ti faccio provare il canale clean, poi mi saprai dire!!  :firuli:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Max Maz il 19 Novembre, 2018, 02:22 PM
Citazione di: luvi il 19 Novembre, 2018, 02:21 PM
Citazione di: Max Maz il 19 Novembre, 2018, 01:04 PM
A me non sembrano così buoni i suoni di questo Roland ma sentirti suonare è sempre un gran piacere.

La prossima volta che capiti ti faccio provare il canale clean, poi mi saprai dire!!  :firuli:

Sarebbe la prima volta che mi rimangio quello che ho detto.  :occhiolino:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 19 Novembre, 2018, 02:25 PM
Citazione di: Max Maz il 19 Novembre, 2018, 02:22 PM
Sarebbe la prima volta che mi rimangio quello che ho detto.  :occhiolino:

C'è sempre una prima volta...  :laughing: :laughing: :laughing:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: Bedrock il 19 Novembre, 2018, 02:45 PM
Citazione di: luvi il 19 Novembre, 2018, 01:22 PM
....

Morale: è il modo di suonare che va affinato al fine di ottenere il sound che vuoi, su questo non ci piove, ma sempre e solo se la strumentazione te lo permette, altrimenti con le sole mani non ci arrivi comunque!  ::)

Devo lavorare sulla mano destra, lo so perfettamente e sto cercando di farlo.
Non è semplice alleggerire il tocco, porca miseria non è semplice per niente.
E non è semplice neanche apprezzare gli eventuali risultati ottenuti.
Bisognerebbe registrarsi con un minimo di criterio ed ascoltarsi per benino, ma per me non è possibile, quindi si va alla cieca oltre che contronatura.
La mia mano destra è lontata anni luce dalla tua, tra le altre cose, quindi a volte la delusione è cocente :|
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 19 Novembre, 2018, 02:58 PM
Citazione di: Gian.luca il 19 Novembre, 2018, 02:45 PM
Devo lavorare sulla mano destra, lo so perfettamente e sto cercando di farlo.
Non è semplice alleggerire il tocco, porca miseria non è semplice per niente.
E non è semplice neanche apprezzare gli eventuali risultati ottenuti.
Bisognerebbe registrarsi con un minimo di criterio ed ascoltarsi per benino, ma per me non è possibile, quindi si va alla cieca oltre che contronatura.
La mia mano destra è lontata anni luce dalla tua, tra le altre cose, quindi a volte la delusione è cocente :|

Credimi, vale la pena!
Il controllo della mano destra è uno dei più grandi passi in avanti che si possano fare!

Alleggerire vuol dire anche affaticarsi meno, poter suonare di più e minimizzare tutti i problemi fisici che affliggono chi "spinge troppo" e che mi pare tu stesso stia sperimentando sulla tua pelle...  ::)
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: AlbertoDP il 19 Novembre, 2018, 04:44 PM
Molto bello il suono, anche il "nuovo" overdrive! Complimenti  :reallygood: Evito riferimenti a come suoni, perché tanto ormai si sa  :laughing:

Invece, per il sito scomparso con tutte le informazioni, hai provato con Internet Archive: Wayback Machine (https://archive.org/web/?) L'ho utilizzato più volte, una delle quali per recuperare degli impulsi IR di un EMT250 da un link non più esistente.
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: luvi il 19 Novembre, 2018, 06:34 PM
Citazione di: AlbertoDP il 19 Novembre, 2018, 04:44 PM
Invece, per il sito scomparso con tutte le informazioni, hai provato con Internet Archive: Wayback Machine (https://archive.org/web/?) L'ho utilizzato più volte, una delle quali per recuperare degli impulsi IR di un EMT250 da un link non più esistente.

Grazie mille per il suggerimento!  ::)
Avevo fatto già un tentativo, ma purtroppo la gran parte delle informazioni era raccolta in un forum (brasiliano) collegato al sito stesso che è stato del tutto eliminato, compresi i repository delle immagini e dei files: nemmeno Wayback Machine recupera nulla a riguardo e rimanda ad una pagina che ne notifica soltanto la chiusura.  :cry2:
Titolo: Re:Roland Bolt 60 - storia di una rinascita
Inserito da: RBVQ720711 il 17 Marzo, 2020, 04:59 PM
Buongiorno
Il risultato è davvero molto buono, possiedo un Bolt-60. E come hai detto, le informazioni su possibili modifiche sono molto rare. Quindi mi chiedevo se volessi condividere i suoi cambiamenti con me, lo spero. Sono comunque consapevole che il tuo lavoro risale a quattro anni fa. Grazie.
Uso la traduzione con Google