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DV Mark Jazz little e 12"; impressioni ascolto

Aperto da Guido_59, 04 Dicembre, 2015, 07:54 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Max Maz

Probabilmente ho frainteso ma credo che Guido cerchi un ampli che suoni "jazz"  ma nel quale collegare una tele sia possibile e piacevole.

Simulatori di suono esclusi sappiamo tutti molto bene che un ampli che suoni jazz,  acustico,  rock,  blues,  metal come piace a noi non esiste.
La ricerca è divertente e fuorviante al tempo stesso.

Attendiamo sviluppi.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Guido_59

HO sentito varie spiegazioni molto illuminanti dico un grazie generale così prendo in mezzo tutti e non dimentico nessuno.
Forse dovevo dirlo io chiaramente, ma lo ha detto Max quindi non lo ripeto.
Volevo capire, partendo dal basso come prezzi, come suonasse un ampli da " Jazz " live , ricordo io NON HO AMPLI , con una hollow body e quando suonasse diversamente una Tele
collegata allo stesso ampli .
Nel caso fosse stravolto il suono della Tele non lo prenderei. I DV Mark lo stravolgono troppo, ma anche con una semiacustica non mi hanno convinto e anche non avessi la Tele non li avrei presi lo stesso perchè vi giuro se non attenuati di tanto i bassi sono una cosa impressionante e non sono facilmente governabili.
Del resto non avevano convinto nè Max nè suo fratello, che non li avevano certo provati con una Tele.
Argomento Twang: chiaro che certi ampli viene fuori bene, ma se posso portare l'esempio delle mie simulazioni quasi tutte le registrazioni che avete sentito sono state fatte con simulazione di Roland RC120 perchè era il più equilibrato, con una eq flat del pre Brunetii Mille e il twang c'era eccome . Ovvio entro in un pre a valvole , e non a transistor, ma ha un gain tamente basso che di un pulito che fa spavento.
Per questo credo che , entro certi limiti il twang salti fuori anche con altro.
Dimenticavo di dire che a fianco ogni tanto ho collegato un Fender a transistor Champ 100 , beh non è che questo suonase poi tanto meglio al mio orecchio e mi ha fatto tagliare molto gli alti e alzare i bassi con i medi variabili.
Il problema è che io ho una idea in testa , ma non avendo mai avuto un ampli, se non 40 anni fa , la mia idea di suono è difficile da spiegare e da trovare .
Per questo devo sperimentare e forse faccio anche fatica a farmi capire e a capire ciò che dite alle volte , ho bisogno si sentire, sentire poi ancora sentire.
Epiphone Elitist Les Paul Custom+Squire vintage modified jazz bass fretless;  Line6 Helix LT;BABYFACE PRO ;AKG K702+DOCET CUFFIA AMP


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Fidelcaster

Citazione di: Guido_59 il 05 Dicembre, 2015, 11:45 AMquasi tutte le registrazioni che avete sentito sono state fatte con simulazione di Roland RC120

Considera che il JC120 è stato progettato prendendo spunto dal Twin Reverb, e non ha quindi una "equalizzazione di default" neutra tipo Polytone, Henriksen ecc. bensì (più o meno) "a V" come i Fender. Per tacere poi del fatto che è un ampli con open cabinet, anziché con closed cabinet.
:ditanaso:

Fidelcaster

Qui puoi vedere quanto l'equalizzazione tipica del JC120 assomigli a quella di un Fender "blackface" (ma il JC120 ha più alti!): Duncan Tone Stack Calculator
:ditanaso:

Guido_59

Hai ragione Fidel , ma io più di quello con le mie simulazioni non posso offrire . p il più neutro che c'è ovvero quello che da un suono più simile a quella della Hollow body Ibanez che ho in acustico, ( prova consigliata da Roebrto Mazzoli , che ringrazio)
Per il video , anche io come Max non sento grandi differenze e non capisco come mai invece di usare l'eq dell'ampli sia ricorso ad un pedale esterno.


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Fidelcaster

Citazione di: Guido_59 il 05 Dicembre, 2015, 12:13 PMnon capisco come mai invece di usare l'eq dell'ampli sia ricorso ad un pedale esterno.

Perché l'equalizzazione dell'Henriksen (perlomeno del vecchio modello che immagino usi) non permette di modificare il suono a quel modo. Su jazzguitar.be ci sono decine di thread su questo argomento.
:ditanaso:

Fidelcaster

Qui c'è una recensione del nuovo Mambo 10 fatta dallo stesso tipo del video di cui sopra: dice che ha due tonestack alternabili, uno di tipo bandaxall per un'equalizzaione neutra tipo Polytone, e uno per un'equalizzazione "a V" tipo Fender (ma, immagino, cabinet chiuso e un cono scuretto): Dutchbopper's Jazz Guitar Blog: The New Mambo 10 amp
:ditanaso:


Guido_59

Molto interessante il link sulla eq degli amp  !
SOno iscritto a jazzguitar.be e voglio approfondire la questione.
Grazie !

QUindi le differenze sarebbero così grandi ?,
§Beh adesso che ci penso io avrei il Lovepedal Les Lius  :idea:, occorre tenere il gain basso se no distorce il suono.
Mai provato finora con la hollow body  :-\

Già i Mambo li ho considerati , ma non hanno rivenditori e Jon, il signo Mambo, mi ha detto che in Italia ce ne sono diversi , ma no ha specificato se presso privati o negozi.
Così glielo ho chiesto e aspetto risposta.
Effettivamente sembrano più versatili degli Hnriksen come dicono siano i Quilter che anche loro non arrivano direttamente in Italia , mi risulta.
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mimmo

Citazione di: Fidelcaster il 05 Dicembre, 2015, 10:12 AM
Citazione di: mimmo il 05 Dicembre, 2015, 10:02 AMla chitarra jazz per antonomasia ha questo suono [...] con attacco molto pronunciato

A scanso di equivoci, mimmo, definisci meglio ciò che intendi per "attacco pronunciato". Io penso che tu abbia in mente il fatto che le semiacustiche hanno meno sustain rispetto alle solidbody, perciò il decadimento delle note è più rapido, e forse anche il fatto che le corde lisce rendono il suono, diciamo, più "legnoso". Più su io ho messo in relazione la sonorità dell'attacco delle note (con particolare riferimento al "twang" della telecaster) con l'enfasi delle frequenze alte (quelle che rendono più percepibile il suono del plettro sulle corde, ad esempio), che non penso fosse ciò che tu avevi in mente. Sbaglio?
Per attacco intendo l'attitudine a raggiungere velocemente il picco della nota, quasi come se si intervenisse sul comando omonimo di un compressore, cosa che i transistor ha come caratteristica per la rapidità nella risposta, dove invece le valvole perdono e ammorbidiscono il suono per la loro conformazione per il passaggio di elettroni.

Guido_59

Bella definizione mimmo !!!

E' quello che sentivo io , ma la mia assoluta inesperienza con gli ampli fa sì che non lo riesca ad eprimere.
E' quasi uguale alla differenza che sento e riesco a definire meglio però , dei plettri.
Tra poco impressioni sull'Henriksen
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Fidelcaster

Citazione di: mimmo il 05 Dicembre, 2015, 03:01 PMPer attacco intendo l'attitudine a raggiungere velocemente il picco della nota, quasi come se si intervenisse sul comando omonimo di un compressore, cosa che i transistor ha come caratteristica per la rapidità nella risposta, dove invece le valvole perdono e ammorbidiscono il suono per la loro conformazione per il passaggio di elettroni.

Ah, ok, da fan di questi tre signori io non considero l'attacco veloce una caratteristica imprescindibile del suono della chitarra jazz:

:ditanaso:

mimmo

Citazione di: Fidelcaster il 05 Dicembre, 2015, 10:35 PM
Citazione di: mimmo il 05 Dicembre, 2015, 03:01 PMPer attacco intendo l'attitudine a raggiungere velocemente il picco della nota, quasi come se si intervenisse sul comando omonimo di un compressore, cosa che i transistor ha come caratteristica per la rapidità nella risposta, dove invece le valvole perdono e ammorbidiscono il suono per la loro conformazione per il passaggio di elettroni.

Ah, ok, da fan di questi tre signori io non considero l'attacco veloce una caratteristica imprescindibile del suono della chitarra jazz:


Ciao Fidel, non volevo sembrare saccente, solo spiegare cosa intendevo.
E mi pare di sentirlo anche nel video che hai postato, ma sono tante le variabili in gioco, in primis le chitarre e l'intenzione dei musicisti.
Ma se ho detto una castroneria non preoccuparti, non è la prima né l'ultima ;)

Fidelcaster

Citazione di: mimmo il 05 Dicembre, 2015, 10:49 PMCiao Fidel, non volevo sembrare saccente, solo spiegare cosa intendevo.
E mi pare di sentirlo anche nel video che hai postato, ma sono tante le variabili in gioco, in primis le chitarre e l'intenzione dei musicisti.
Ma se ho detto una castroneria non preoccuparti, non è la prima né l'ultima ;)

Hai fatto benissimo, non avevo davvero capito cosa esattamente intendessi. Senz'altro in molti casi è come dici tu, ma mi pare che il suono di molti chitarristi di vecchia scuola, probabilmente per ovvie ragioni anagrafiche/cronologiche, sia piuttosto caratterizzato (non sempre volutamente!) dalla tipica compressione valvolare, perlomeno nelle vecchie incisioni.



:ditanaso:


Guido_59

Senza dubbio Fidel , infatti come suono a me cominciano a piacere di più da un certo punto in poi che non saprei definire perchè varia da un chitarrista all'altro.
Potrei al max dare come riferimento di suono Joe Pass e Jim Hall , che probabilmente hanno usato dei valvolari nei primi tempi e poi sono passati ai transistor, almeno penso dato che mi pare entrambi hanno usato sia Polytone che Enriksen, a quanto ho letto.
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Fidelcaster

Ho letto anch'io che Hall ultimamente usava un Henriksen. Pass suonava anche senza amplificatore, con la chitarra inserita nel PA!

Quello Zucker del video di cui sopra su jazzguitar.be ha scritto che con la sua ES175 e il Mambo ottiene questo suono di Joe Pass, che considera il suo ideale:

:ditanaso:

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