Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

18 Novembre, 2024, 03:26 PM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

Amplificatori Virtuali: Come programmarli al meglio?

Aperto da futech, 18 Luglio, 2017, 09:02 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

futech

Citazione di: luvi il 17 Luglio, 2017, 10:29 AM
.....una buona programmazione di Guitar Rig (come di Amplitube, di Bias o di S-gear...) difficilmente può dar luogo a suoni registrati meno belli o meno "veri" di quelli provenienti da un ampli reale microfonato!!

perdonate l'ulteriore OT ma credo che quanto evidenziato nel quote meriterebbe un thread dedicato  :D
aspetto sulla riva del fiume.... ::)


Qual

Elliott

Basta chiedere, caro  :etvoila:


Se poi, come in questo caso, credo che tu abbia ragione al 100%, non restava che farlo ::)


futech



Qual

Elliott

Citazione di: futech il 19 Luglio, 2017, 01:49 PM
ottimo Elliott...chi inizia???

...gli altri...  :etvoila:

Io ho fatto la parte più difficile ;D

futech

Ovviamente... Io e te abbiamo già dato il massimo contributo sull'argomento :)


Qual

AlbertoDP

Ma il thread è su come programmare al meglio o sul dimostrare che anche con simulazioni digitali si possono ottenere ottimi suoni?  ???

Elliott

Citazione di: AlbertoDP il 19 Luglio, 2017, 02:15 PM
Ma il thread è su come programmare al meglio o sul dimostrare che anche con simulazioni digitali si possono ottenere ottimi suoni?  ???

Già, giusto.

Futech...cosa intendi?


Max Maz

La stiamo prendendo un po' alla larga..... temo.  :facepalm2:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


futech

Come programmare al meglio..si cerca qualcuno che lo spieghi :)


Qual

Vu-meter

Il problema è che non credo ci sia un risposta .. in che senso, programmarli al meglio ? Tutto sta in cosa cerchi ..
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



REGOLAMENTO | CONTATTI | MEDAGLIERE | BLOG



futech

avevo solo ripreso una frase di Luvi (quella postata nel primo messaggio), da li la curiosità di capire cosa significasse


Qual

Vu-meter

Citazione di: futech il 21 Luglio, 2017, 12:12 PM
avevo solo ripreso una frase di Luvi (quella postata nel primo messaggio), da li la curiosità di capire cosa significasse

Ah, scusa . :sorry:
Allora aspettiamo l'illuminazione da parte sua, se gli fa piacere. :luvi:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



REGOLAMENTO | CONTATTI | MEDAGLIERE | BLOG



luvi

La frase era necessariamente generica, non esiste in realtà un critrerio assoluto di "buona programmazione"!
Esistono però degli approcci diversi...
Personalmente passo molto tempo a cercar di scoprire logiche di funzionamento, pregi e difetti delle macchine con le quali lavoro.
Per scoprirne le possibilità, a volte anche inaspettate, creo percorsi operativi miei, personali, che non necessariamente seguono le direttive del costruttore.
Prestazioni che oltrepassino la media dei presets forniti le raggiungo quasi sempre seguendo metodi poco ortodossi, magari non facendo quel che il software dà per scontato che io faccia!
Comunque sia la programmazione deve soddisfare le esigenze personali ed essere altrettanto personalmente tarata sul modo di suonare di ciascuno.
Dei preset mi fido poco, anche di quelli proposti dagli utenti. Quasi sempre non appaiono coerenti con il nome che portano perché presuppongono setup e stili di esecuzione propri del loro autore, che potrebbero essere del tutto diversi dai miei, così come sufficientemente simili... tutto da vedere,  insomma!
L'importante è studiare bene ciò che si ha a disposizione e lavorare con le orecchie e la mente aperta, facendosi condizionare il meno possibile ed utilizzando un sistema di ascolto il più possibile affidabile.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


Max Maz

 :goodpost:

Curiosità e Competenza.

Binomio notevolmente creativo. ::)
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


luvi

Proprio in questi giorni sto "cucinando" a dovere il GR55. Lo devo utilzzare in una situazione nella quale ho necessità di passare da un paio di chitarre acustiche all'elettrica e poi all'archtop jazzistica... dovrei portarmi dietro un arsenale di chitarre e non ho nè spazio sufficiente sul palco nè voglia - confesso - di farlo.
Così sto cercando di ricreare le chitarre che mi servono (Martin D28 e Triple 0, Gibson ES335 e ES175, Stratocaster, ecc.) riprogrammando i modelli base messi a disposizione dal GR55. Lo scopo è avere suoni credibili sia come risposta dinamica sotto le dita (devo suonare sostanzialmente blues acustico, alcuni brani n veste più funk e qualche standard jazz), sia come sonorità...

Dove sta il problema?

I modelli originali sono solo delle basi di partenza: non tutti suonano credibili e fondamentalmente sono suoni piccoli, scarni e caratterizzati (specie le acustiche) da dominanti poco piacevoli. Fortunatamente il software di gestione contiene molte regolazioni dinamiche fini della risposta del pickup GK3 e buone possibilità di caratterizzare il modello.
Soprattutto, però, la costruzione delle patch può essere fatta infilando lungo il percorso un amplificatore virtuale con relative simulazioni di speakers, microfono e suo posizionamento e ben due stadi di equalizzazione, ciascuno contenente vari filtri di tipo notch o shelving e parametrici multibanda.
Questa è la chiave di programmazione principale: con il tutto collegato al mio impianto P.A., sto lavorando pazientemente su modelli, amplificatori, speakers, microfoni e filtri per controllare le dominanti, togliere le eccedenze e colmare le mancanze, ingrossare i suoni e renderli più simili a quelli delle loro controparti acustiche, così come le posso ascoltare nelle registrazioni degli originali.
Il caso della ES175 è particolare, in quanto non è presente nel GR55. Fortunatamente c'è però il modello della L4, che è abbastanza simile ed altrettanto fortunatamente ho a disposizione la mia ES175 "vera", che sto utilizzando come riferimento per serrati ed estenuanti confronti A/B.

Si tratta in questo caso di un lavoro centrato più sugli strumenti, che non sugli amplificatori, ma il concetto e l'approccio sono sostanzialmente gli stessi.

Quando avrò finito (spero nel giro di qualche giorno) vi farò ascoltare volentieri i risultati, nel bene e nel male...  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.