Citazione di: luvi il 17 Luglio, 2017, 10:29 AM
.....una buona programmazione di Guitar Rig (come di Amplitube, di Bias o di S-gear...) difficilmente può dar luogo a suoni registrati meno belli o meno "veri" di quelli provenienti da un ampli reale microfonato!!
perdonate l'ulteriore OT ma credo che quanto evidenziato nel quote meriterebbe un thread dedicato :D
aspetto sulla riva del fiume.... ::)
Basta chiedere, caro :etvoila:
Se poi, come in questo caso, credo che tu abbia ragione al 100%, non restava che farlo ::)
ottimo Elliott...chi inizia???
Citazione di: futech il 19 Luglio, 2017, 01:49 PM
ottimo Elliott...chi inizia???
...gli altri... :etvoila:
Io ho fatto la parte più difficile ;D
Ovviamente... Io e te abbiamo già dato il massimo contributo sull'argomento :)
Ma il thread è su come programmare al meglio o sul dimostrare che anche con simulazioni digitali si possono ottenere ottimi suoni? ???
Citazione di: AlbertoDP il 19 Luglio, 2017, 02:15 PM
Ma il thread è su come programmare al meglio o sul dimostrare che anche con simulazioni digitali si possono ottenere ottimi suoni? ???
Già, giusto.
Futech...cosa intendi?
La stiamo prendendo un po' alla larga..... temo. :facepalm2:
Come programmare al meglio..si cerca qualcuno che lo spieghi :)
Il problema è che non credo ci sia un risposta .. in che senso, programmarli al meglio ? Tutto sta in cosa cerchi ..
avevo solo ripreso una frase di Luvi (quella postata nel primo messaggio), da li la curiosità di capire cosa significasse
Citazione di: futech il 21 Luglio, 2017, 12:12 PM
avevo solo ripreso una frase di Luvi (quella postata nel primo messaggio), da li la curiosità di capire cosa significasse
Ah, scusa . :sorry:
Allora aspettiamo l'illuminazione da parte sua, se gli fa piacere. :luvi:
La frase era necessariamente generica, non esiste in realtà un critrerio assoluto di "buona programmazione"!
Esistono però degli approcci diversi...
Personalmente passo molto tempo a cercar di scoprire logiche di funzionamento, pregi e difetti delle macchine con le quali lavoro.
Per scoprirne le possibilità, a volte anche inaspettate, creo percorsi operativi miei, personali, che non necessariamente seguono le direttive del costruttore.
Prestazioni che oltrepassino la media dei presets forniti le raggiungo quasi sempre seguendo metodi poco ortodossi, magari non facendo quel che il software dà per scontato che io faccia!
Comunque sia la programmazione deve soddisfare le esigenze personali ed essere altrettanto personalmente tarata sul modo di suonare di ciascuno.
Dei preset mi fido poco, anche di quelli proposti dagli utenti. Quasi sempre non appaiono coerenti con il nome che portano perché presuppongono setup e stili di esecuzione propri del loro autore, che potrebbero essere del tutto diversi dai miei, così come sufficientemente simili... tutto da vedere, insomma!
L'importante è studiare bene ciò che si ha a disposizione e lavorare con le orecchie e la mente aperta, facendosi condizionare il meno possibile ed utilizzando un sistema di ascolto il più possibile affidabile. ::)
:goodpost:
Curiosità e Competenza.
Binomio notevolmente creativo. ::)
Proprio in questi giorni sto "cucinando" a dovere il GR55. Lo devo utilzzare in una situazione nella quale ho necessità di passare da un paio di chitarre acustiche all'elettrica e poi all'archtop jazzistica... dovrei portarmi dietro un arsenale di chitarre e non ho nè spazio sufficiente sul palco nè voglia - confesso - di farlo.
Così sto cercando di ricreare le chitarre che mi servono (Martin D28 e Triple 0, Gibson ES335 e ES175, Stratocaster, ecc.) riprogrammando i modelli base messi a disposizione dal GR55. Lo scopo è avere suoni credibili sia come risposta dinamica sotto le dita (devo suonare sostanzialmente blues acustico, alcuni brani n veste più funk e qualche standard jazz), sia come sonorità...
Dove sta il problema?
I modelli originali sono solo delle basi di partenza: non tutti suonano credibili e fondamentalmente sono suoni piccoli, scarni e caratterizzati (specie le acustiche) da dominanti poco piacevoli. Fortunatamente il software di gestione contiene molte regolazioni dinamiche fini della risposta del pickup GK3 e buone possibilità di caratterizzare il modello.
Soprattutto, però, la costruzione delle patch può essere fatta infilando lungo il percorso un amplificatore virtuale con relative simulazioni di speakers, microfono e suo posizionamento e ben due stadi di equalizzazione, ciascuno contenente vari filtri di tipo notch o shelving e parametrici multibanda.
Questa è la chiave di programmazione principale: con il tutto collegato al mio impianto P.A., sto lavorando pazientemente su modelli, amplificatori, speakers, microfoni e filtri per controllare le dominanti, togliere le eccedenze e colmare le mancanze, ingrossare i suoni e renderli più simili a quelli delle loro controparti acustiche, così come le posso ascoltare nelle registrazioni degli originali.
Il caso della ES175 è particolare, in quanto non è presente nel GR55. Fortunatamente c'è però il modello della L4, che è abbastanza simile ed altrettanto fortunatamente ho a disposizione la mia ES175 "vera", che sto utilizzando come riferimento per serrati ed estenuanti confronti A/B.
Si tratta in questo caso di un lavoro centrato più sugli strumenti, che non sugli amplificatori, ma il concetto e l'approccio sono sostanzialmente gli stessi.
Quando avrò finito (spero nel giro di qualche giorno) vi farò ascoltare volentieri i risultati, nel bene e nel male... ::)
È un processo interessantissimo quello che stai descrivendo, mi piacerebbe molto seguire un percorso del genere.
Qualche sera fa ho ascoltato un chitarrista che grazie ad una serie di pedali ehx creava tappeti tastieristici e soli vibrafonici e di sax che mi ha incuriosito moltissimo.
Il GR potrebbe essere un buon banco scuola e forse anche di più.
È ancora presto per aprire un thread ma sento che il percorso potrebbe portare da quelle parti. :sisi:
Scusate l'ignoranza ma il GR ed ad es la Zoom G5 sono pggetti totalmente differenti?
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2017, 01:02 PM
Scusate l'ignoranza ma il GR ed ad es la Zoom G5 sono pggetti totalmente differenti?
La G5 non ha sintetizzatori. :nea:
:reallygood:
E cmq la zoom g5 è un multieffetto con sim ampli e casse, il GR55 è un Guitar Synth.
Ti tocca prendere entrambi Elliott :D
E l'Helix invece?
So che sono target completamente divetsi ma faccio una gran fatica a collocare tutte queste meraviglie digitali :-[
E non parlo in ottica di ipotetici acquisti dato che per comprare una semplice G5 devo prima racimolare, vendendo :figuraccia:
La Helix è una G5 con suoni migliori, più vicini ai" reali" e altre features.
Ma non è un Synth.
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2017, 01:02 PM
Scusate l'ignoranza ma il GR ed ad es la Zoom G5 sono pggetti totalmente differenti?
Esatto!
La Zoom è un multieffetto digitale che simula pedali ed amplificatori, organizzandoli in patches richiamabili.
Il GR55 è unico nel suo genere, direi, in quanto la sua principale funzione è quella di guitar synth+ guitar/amp/effects modeler.
Nasce per raccogliere il segnale del pickup esafonico della Roland (GK1, 2 o 3, praticamente sei micro-pickups in uno) e per convertirlo in dati numerici che rappresentino frequenza, durata, intensità, caratteristiche di attacco e di inviluppo della vibrazione della corda, che vengono inviati a pilotare suoni generati da un sintetizzatore derivato dalla generazione contemporanea delle tastiere Roland.
Le macchine che lo hanno preceduto (GR01/09/20/30/33, ecc) avevano unicamente questa funzione.
Il GR55, invece, miscela questa funzionalità con la tecnologia Roland di modellazione fisica applicata alla chitarra detta COSM (acronimo di Composite Object Sound Modeling, inaugurata alla metà degli anni '90 con il GP100), tipica di apparecchi come i VG/VB 8/88/99 che simulano strumenti e di processori derivati dal GP100 che simulano amplificatori e pedali.
In pratica un unico dispositivo è in grado di trasformare la nota generata da una normale chitarra elettrica nel suono di due diversi synth e di una seconda chitarra simulata digitalmente... tutto contemporaneamente!
Pensa, chessò, ad una sezione d'archi che suona all'unisono con una Gibson 335 che passa in un TS808, amplificata con Roland JC120 + cassa 2x12 + mic SM57 mentre un basso elettronico esegue la stessa nota un'ottava sotto: questo mentre plettri una nota su una normale Telecaster equipaggiata con un pickup GK... :D
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2017, 02:51 PM
E l'Helix invece?
So che sono target completamente divetsi ma faccio una gran fatica a collocare tutte queste meraviglie digitali :-[
E non parlo in ottica di ipotetici acquisti dato che per comprare una semplice G5 devo prima racimolare, vendendo :figuraccia:
La Helix è una versione potenziata dello stesso concetto sul quale si fonda la Zoom G5.
Tecnologia e prestazioni più sofisticate per lo stesso tipo di apparecchio: un simulatore di effetti/ampli/ripresa sonora basato sulla modellazione fisica. ::)
Citazione di: luvi il 22 Luglio, 2017, 03:10 PM
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2017, 01:02 PM
Scusate l'ignoranza ma il GR ed ad es la Zoom G5 sono pggetti totalmente differenti?
Esatto!
La Zoom è un multieffetto digitale che simula pedali ed amplificatori, organizzandoli in patches richiamabili.
Il GR55 è unico nel suo genere, direi, in quanto la sua principale funzione è quella di guitar synth+ guitar/amp/effects modeler.
Nasce per raccogliere il segnale del pickup esafonico della Roland (GK1, 2 o 3, praticamente sei micro-pickups in uno) e per convertirlo in dati numerici che rappresentino frequenza, durata, intensità, caratteristiche di attacco e di inviluppo della vibrazione della corda, che vengono inviati a pilotare suoni generati da un sintetizzatore derivato dalla generazione contemporanea delle tastiere Roland.
Le macchine che lo hanno preceduto (GR01/09/20/30/33, ecc) avevano unicamente questa funzione.
Il GR55, invece, miscela questa funzionalità con la tecnologia Roland di modellazione fisica applicata alla chitarra detta COSM (acronimo di Composite Object Sound Modeling, inaugurata alla metà degli anni '90 con il GP100), tipica di apparecchi come i VG/VB 8/88/99 che simulano strumenti e di processori derivati dal GP100 che simulano amplificatori e pedali.
In pratica un unico dispositivo è in grado di trasformare la nota generata da una normale chitarra elettrica nel suono di due diversi synth e di una seconda chitarra simulata digitalmente... tutto contemporaneamente!
Pensa, chessò, ad una sezione d'archi che suona all'unisono con una Gibson 335 che passa in un TS808, amplificata con Roland JC120 + cassa 2x12 + mic SM57 mentre un basso elettronico esegue la stessa nota un'ottava sotto: questo mentre plettri una nota su una normale Telecaster equipaggiata con un pickup GK... :D
Accidenti :sconvolto:
Roba per chitarristi evoluti :sisi:
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2017, 03:22 PM
Accidenti :sconvolto:
Roba per chitarristi evoluti :sisi:
Ha le sue pecche e ti fa tribolare non poco per ottenere quel che vuoi (ti puoi anche aiutare con l'editor software, comunque...), ma è una macchina affascinante, che come a volte accade mostra nei preset di fabbrica assai meno di quel che può fare davvero!
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2017, 03:22 PM
Citazione di: luvi il 22 Luglio, 2017, 03:10 PM
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2017, 01:02 PM
Scusate l'ignoranza ma il GR ed ad es la Zoom G5 sono pggetti totalmente differenti?
Esatto!
La Zoom è un multieffetto digitale che simula pedali ed amplificatori, organizzandoli in patches richiamabili.
Il GR55 è unico nel suo genere, direi, in quanto la sua principale funzione è quella di guitar synth+ guitar/amp/effects modeler.
Nasce per raccogliere il segnale del pickup esafonico della Roland (GK1, 2 o 3, praticamente sei micro-pickups in uno) e per convertirlo in dati numerici che rappresentino frequenza, durata, intensità, caratteristiche di attacco e di inviluppo della vibrazione della corda, che vengono inviati a pilotare suoni generati da un sintetizzatore derivato dalla generazione contemporanea delle tastiere Roland.
Le macchine che lo hanno preceduto (GR01/09/20/30/33, ecc) avevano unicamente questa funzione.
Il GR55, invece, miscela questa funzionalità con la tecnologia Roland di modellazione fisica applicata alla chitarra detta COSM (acronimo di Composite Object Sound Modeling, inaugurata alla metà degli anni '90 con il GP100), tipica di apparecchi come i VG/VB 8/88/99 che simulano strumenti e di processori derivati dal GP100 che simulano amplificatori e pedali.
In pratica un unico dispositivo è in grado di trasformare la nota generata da una normale chitarra elettrica nel suono di due diversi synth e di una seconda chitarra simulata digitalmente... tutto contemporaneamente!
Pensa, chessò, ad una sezione d'archi che suona all'unisono con una Gibson 335 che passa in un TS808, amplificata con Roland JC120 + cassa 2x12 + mic SM57 mentre un basso elettronico esegue la stessa nota un'ottava sotto: questo mentre plettri una nota su una normale Telecaster equipaggiata con un pickup GK... :D
Accidenti :sconvolto:
Roba per chitarristi evoluti :sisi:
Non è per chitarristi, è per musicisti e sperimentatori, che in questo caso suonano la chitarra.... e che ammiro molto perchè hanno pazienza e dedizione da dedicare a questa moderna arte.
S.