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Amplificatori: Point to point, handwired, PCB

Aperto da robland, 28 Febbraio, 2023, 03:48 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Sono domande lecitissime, Donatello, ma è sbagliata la premessa: la questione non si pone nei termini "passato contro tecnologia attuale e progresso", sebbene sia facile cadere nell'equivoco.

Viva il progresso, che ha reso possibile a tutti avere un amplificatore e oggi anche oggetti più economici, più leggeri, più piccoli che lo emulano (quindi vanno a emulare il presente, ma soprattutto il passato in altro formato "tecnologico"), e chissà cos'altro vedremo. Se fossimo ancora alla tecnologia point to point, ci sarebbe forse un millesimo degli amplificatori in circolazione, perché la loro produzione non è possibile farla in grandi numeri.

Partiamo dal punto di inizio della questione: handwired e PCB (circuito stampato) sono due macrocategorie, e all'interno di entrambe puoi trovare immondizia o altissima qualità. Non è che se io oggi, partendo dalla mia inesistente conoscenza, costruissi una radio handwired farei un prodotto di alta qualità a prescindere.

Parlando del progresso sotto forma di PCB, c'è di tutto dentro. È come dire: motore a benzina. Mica sono tutti uguali. Ci sono quelli che partono difettati perché realizzati con componenti scadenti, ci sono quelli progettati male, ci sono quelli che consumano più di quanto rendano, ci sono quelli super performanti ma di breve durata ecc.

Nessuno si sognerebbe mai di dire che Bogner fa ampli così così perché non usa il point to point.

C'è PCB e PCB. Ci sono gli stampati economicissimi che contengono in sé quasi tutto l'amplificatore. Se si rompe la scheda madre, puoi buttare l'amplificatore: non conviene ripararlo, dovresti comprare la scheda madre nuova e ti costa praticamente quanto l'ampli. Esempi? Quasi tutte le nuove testatine per basso che sono minuscole, leggere e hanno 300/400/500/800 watt. Io ce l'ho della Mesa, ogni volta che l'accendo prego che funzioni (infatti la trasporto in braccio), basta una botticina e potrei dover buttare l'intero ampli. Com'è successo a un mio amico con la sua Fender Rumble 500w. Non sono neanche economicissime, ma l'equivalente fatto con un PCB di qualità a parità di watt costerebbe molto,  molto di più e sicuramente ingombrerebbe di più.

Il ptp si ripara più facilmente, come dice Bestia, perché è un sistema semplice e dura a seconda di quanto è di qualità la componentistica e come è progettato. Non è a prescindere migliore. Certo che alcuni vecchi Fender e alcuni vecchi Marshall e Vox erano semplici e con componentistica di alta qualità (perché se ne facevano pochi). Ci sono componenti oggi che non vengono più prodotti in un certo modo (nella macroarea dell'handwired) perché la maggioranza della produzione è passata ad altro (Mezzabarba è un famoso cacciatore di questa componentistica, che accumulaper riservarsi la possibilità di costruire i suoi pochi ampli come lui desidera e con la sua filosofia). E ci sono componenti che si trovano ancora ma a prezzi molto alti: un condensatore lo puoi trovare a mezzo euro ma anche da trenta euro.

Il PCB, come dicevamo, non è affatto sinonimo di bassa qualità e, come diceva Moreno, si può riparare. Certo, se è un progetto complesso come un Mesa Mark, la riparazione non è banale, richiede capacità e tempo, e dunque costa di più. Ho portato il mio Vibroverb reissue (pcb) a sostituire un fusibile, mezz'ora di riparazione. Ok, un fusibile non è un problema della scheda, ma è comunque un ampli prodotto nel 1990 circa, e si è fatto diversi live, quindi dura. E come suona! La mia testata Magnatone è valvolare fatta con PCB. Quando è arrivata dalla Germania il pacco era impegnatissimo d'acqua, e proprio per questo mi è pure scivolato nelle scale prendendo una discreta botta. Mi ero preparato al peggio, almeno una valvola rotta no? No, tutto perfetto. Se la apri vedi un ampli costruito con un progetto elegante, semplice (è in fondo una Marshall monocanale) e con buona componentistica. Suona "meglio"? Dipende dai gusti, magari una Marshall 1987X ti piace di più e spendi la metà, o una Orange o altro.

Però ti dico un'ultima cosa. Ieri ho interpellato (sono un gran rompiscatole  :D) un noto tecnico e costruttore di Roma, Vincenzo Tabacco (che ieri per quanto riguarda il ptp ha lodato i Ceriatone, i Victoria e i recenti Fender e Marshall handwired), quando vide il mio Vibroverb disse testuali parole: "bello e anche raro, soprattutto se integro e non modificato. Però ti consiglio di non ascoltare quello originale del 63 altrimenti ti metti a piangere."

Sarà vero? Sarà un mito da sfatare?
NON LO SO.
(Anche perché non solo è più raro del reissue ma ancora più difficile da trovare originale e tenuto bene).
Nel dubbio, ha sempre ragione Joe Bonamassa. :D

Donatello Nahi

Come sempre, @robland , risposta esaurientissima... hai dissipato i miei dubbi ;)


Vu-meter

Citazione di: Donatello Nahi il 27 Dicembre, 2024, 12:12 PMCome sempre, @robland , risposta esaurientissima... hai dissipato i miei dubbi ;)

Alla fine, @robland è un dissipatore.
Qui abbiamo un suo selfie :




 :laughing:
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Davids

E' esattamente come la diatriba SMD vs. thru-hole.
L'SMD è stato inizialmente associato a pedali economici e di scarsa qualità come quelli che arrivavano dalla Cina: Mooer, Dooner, Valeton, solo per citare qualche nome. Una tecnologia per stampare in serie e in modo veloce tanti pedali senza andare troppo per il sottile. Di certo su un pedale costruito in SMD non ci trovi il chip Panasonic MN3005 anni '80 o l'NKT275 red dot. Pedali economici, funzionali, versatili, ma difficilmente riparabili perchè quando ti salta un condensatore costruito in SMD, sostituirlo non è facile perchè non serve il classico saldatore che chiunque esca dall'elettrotecnico sa usare. Ci vuole strumentazione più specifica e una preparazione altrettanto specifica per questa nuova tecnologia (leggasi: corsi di aggiornamento).
Poi è arrivata Origin Effects e ha dimostrato che in SMD si possono costruire dei pedali ben suonanti, affidabili, robusti che tengono tranquillamente testa ai classici pedali costruiti thru-hole (e, con le dovute proporzioni, anche alle testate valvolari a cui si ispirano). Il pedalino in SMD da 20€ che arriva dalla Cina, lo usi fino a quando va bene e quando non funziona più lo butti e ne compri un altro, è diventato un ricordo.
https://palf.fr/saturation/preamp/amp-in-a-box/origin-effects-revivaldrive.html




Le prime testate per chitarre erano dei progetti semplicissimi e per questo venivano tutte costruite ptp su turretboard. Se guardate all'interno di un Fender, di un Marshall, di un Hiwatt, i componenti (quasi) si contano sulle dita di 2 mani. La prima volta che ho visto internamente questi ampli che sono avvolti da un'aura mistica, sono rimasto senza parole per l'estrema semplicità del circuito. Mi immaginavo chissà quali stranezze, chissà che circuito complicato, invece:



Qui il buon Segeborn ci mostra internamente una serie di Plexi d'epoca, e ad un certo punto si vede anche la mia JMP.


Poi con l'andar del tempo la complessità degli ampli è aumentata: master e gain separati, send/return, 2 canali, 3 canali, 4 canali, riverbero digitale integrato, fino a cose più esotiche come gli equalizzatori grafici e il doppio finale (6L6 ed EL34 ad esempio). Chiaramente tutto questo si traduceva in progetti più complessi che richiedevano delle board altrettanto complesse, cosa che le tradizionali turretboard non potevano essere.
E così dal progettino semplice di cui sopra, siamo passati a questo

(Mesa Mark I)


(Mesa Mark IIC)




(Mesa Mark III)


(Mesa Mark 4)


(Mesa Mark 5)



fino ad arrivare a questo che è l'ultimo nato in casa Mesa Boogie: il Mark 7



All'aumentare del numero di canali e con la comparsa dell'EQ grafico, la complessità del circuito è aumentata. Si è passati dal Mark I che sostanzialmente era un Fenderone tweakato ad arte da Randall Smith, fino al Mark 7 che internamente assomiglia più ad un computer che ad un amplificatore per chitarra.
E lo stesso vale per altri ampli moderni con più canali ed EQ separati.
Chiaramente nessuno con la testa perfettamente in bolla si sentirebbe di dire che un Mesa Boogie è una cinesata, una schifezza, un ampli da due soldi, perchè è costruito su PCB e usa i cavi flat come quelli che si usano nei PC.

Tuttavia, un clone Marshall (Ceriatone e similari, per intenderci) o un Marshall reissue rilasciato dalla casa madre costruito in PCB coi cavi flat sarebbe considerato una schifezza. Stessa cosa dicasi di Fender, Hiwatt, Vox AC30 ecc...ecc..., Ma ve lo immaginate un Super Reverb o un Bassman con la scheda PCB dentro?
Questo per due ragioni. La prima è che chi compra cloni e reissue di questi ampli storici, vuole un oggetto il più vicino possibile all'originale, e mettergli dentro una scheda PCB e i cavi flat smoscerebbe qualsiasi magia*. Il secondo è che non serve. Sono ampli semplici con qualche decina di componenti, si prende una turretboard e si salda a mano tutto. Tanto il cliente col grano è ben disposto a pagare questo lavoro se poi il risultato è all'altezza. Ceriatone ha una attività ben avviata ed è conosciuto in tutto il mondo, Mezzabarba sta facendo i milioni in America clonando le SLO con l'aggiunta del pot per il negative feedback al posto della resistenza fissa, quindi direi che la ricetta funziona.

* A tal proposito, vi lascio questa chicca.
2019, Fender presenta alla stampa la serie di amplificatori Tone Master che promettono di essere più leggeri e funzionali dei vecchi e polverosi ampli a valvole che ha sempre prodotto fin dagli anni '50.
Durante il video di presentazione a un certo punto la telecamera solo per un istante punta l'obiettivo verso l'interno di uno di questi amplificatori. Notate cosa c'è dentro (una schedina PCB minuscola e vari componenti SMD) e notate pure quanto rapidamente tagliano questa scena :D
Perchè chi compra questi amplificatori vuole l'illusione di aver comprato l'originale con tutti i vantaggi del moderno, l'aspetto esteriore è identico e vuol credere che anche quello che c'è sotto il cofano sia identico, anche se in realtà c'è un motore "ibrido".

https://shorturl.at/BLmdK
:kingot:

robland

Citazione di: Donatello Nahi il 27 Dicembre, 2024, 12:12 PMCome sempre, @robland , risposta esaurientissima... hai dissipato i miei dubbi ;)

Grazie. Leggi anche l'inizio di questo thread e, se ti va, guarda quel video. Contengono info di prima mano.


Citazione di: Vu-meter il 27 Dicembre, 2024, 01:11 PMAlla fine, @robland è un dissipatore.
Qui abbiamo un suo selfie :



 :lol:


Donatello Nahi



Donatello Nahi

Citazione di: robland il 27 Dicembre, 2024, 01:27 PMGrazie. Leggi anche l'inizio di questo thread e, se ti va, guarda quel video. Contengono info di prima mano.


 :lol:

Si si... in realtá lo avevo giá letto, ma non ricordavo e l'ho riletto ;)

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