Legni e umidità

[Manuel]

Ciao cari,
spero di postare nella sezione giusta.
E' arrivato il caldo e l'umidità, quest'ultima non fa benissimo ai nostri legni.
Tutti i miei strumenti si trovano nel mio home studio che è una stanza più o meno 6m x 4m
Ho uno split e il sistema Netatmo per monitorare temperatura, umidità, CO2.
In questi giorni il picco è del 68%.
Non frequento lo studio assiduamente in questi giorni quindi in linea di massima il clima è sempre spento. 
Che voi sappiate, c'è un valore massimo oltre al quale iniziano ad esserci problemi per i manici?
Inoltre è meglio lasciare l'umidità alta e costante o abbassarla ogni tanto?
Grazie!

[Vu-meter]

Non ho idea dei dati scientifici, ma che sappia io il problema più grande sono gli sbalzi di umidità più che il valore in sé.

[dragon_g]

Se non ricordo male tra il 40% e il 50% di umidità ma credo sia più importante per le chitarre classiche o acustiche.
D'Addario ha una linea di accessori ma ci sono molti prodotti tipo:

ma è sempre per acustiche e devi riporle nel case.

Io mi sono fatto l'idea che sotto il 70% va bene, sopra è meglio abbassare; ci sono dei deumidificatori che partono in automatico sopra una certa soglia.

L'unico problema che ho è su una vecchia Music Man che se sta troppo tempo nel case iniziano a ossidarsi le meccaniche (forse è il pelo del case che mantiene troppa umidità), in pratica ho capito che vuole rimane sullo stand ed essere suonata 

[Piero_93]

Nella mia esperienza, quello che ha sofferto di più l'umidità sono sempre state le meccaniche e le altre parti metalliche, che si opacizzano e si ossidano. La maggior parte del legno nelle chitarre elettriche moderne è ricoperto di vernice del tutto impermeabile, che quasi potresti metterle a bagno senza problemi  e anche le (piccole e tipicamente non strutturali) parti a nudo sono comunque di legno molto stagionato.
Diverso il discorso per le chitarre acustiche, dove tutta la parte interna della cassa è "a nudo" e inoltre le tavole di legno sottili che formano la cassa sono più delicate delle tavolone delle solid body.

Per il resto, concordo al 100% con Vu: più che il valore assoluto, ciò che dà fastidio è la variazione repentina.

Se hai comunque timore, magari per le tastiere non verniciate (es. in palissandro),  un po' di lemon oil preventivo può sicuramente impedire che il legno di "beva" l'acqua ambientale. Quanto al resto del body... secondo me puoi stare tranquilo.

[robland]

A meno che uno non metta gli strumenti in un posto molto umido o molto secco o dove ci sono notevoli escursioni, mi sembra che possa stare tranquillo.
Vivo in una città dove d'estate fa un gran caldo, spesso umido, però le chitarre stanno in custodia, non c'è un eccesso di umidità né c'è la luce del sole che batte costantemente sulle chitarre o sulle custodie.
Con queste accortezze, in tanti anni nessun problema.

[Vu-meter]

Una cosa di cui tener conto, ahimè, è la qualità dei nostri strumenti.
Io ho qui 5 chitarre elettriche diverse per qualità e vi garantisco che ognuno reagisce in modo differente al medesimo ambiente, il che mi fa pensare che la qualità del manico sia fondamentale.

La made in USA (Telecaster) e la made in Japan (Stratocaster) sono sostanzialmente irremovibili. Non devo mai usare il truss rod e non le trovo mai friggere, incurvarsi o simili anche a distanza di decine di anni e/o sostituzione corde o scalatura.

La made in Korea (Peerless Leela), stessa cosa. Manico sempre perfetto.

La made in China (Ibanez JSM-10) è molto valida e richiede un'aggiustatina ogni 2-3 anni.

Le Fender made in Messico (attualmente rappresentate dalla Telecaster Classic 60 ma ne ho avute molte altre (ad esempio la Thinline)) sono le peggiori tra quelle che ho avuto. Il manico è sensibilissimo ai cambiamenti di calore e soprattutto umidità e tocca ricorrere al Truss Rod abbastanza spesso, a volte a distanza di pochi giorni. I manici si incurvano talvolta perfino "a torciglione" per cui anche con l'uso del truss rod non è che si risolva al 100%. Spesso, il manico si incurva in modo che nemmeno il truss rod può fare niente perchè si arriva a mollarlo completamente, ma ce ne vorrebbe ancora, in quanto il manico si "bomba". L'escamotage che io ho trovato in questo caso MOLTO frequente tra le made in mexico, è semplicemente quello di montare corde più spesse in quei periodi dell'anno, come adesso che ho dovuto mettere delle 0.11 sulla Tele Classic 60 perchè con le 0.10 la forza delle corde non riusciva a vincere la bombatura del manico. Con le 0.11 si è sistemato e so, perchè l'ho già fatto varie volte, che a distanza di qualche mese potrò rimontare le 0.10 per la maggior parte dei mesi dell'anno, ma per adesso (per 3/4 mesi circa) solo 0.11.

Il tipo di legno utilizzato nel manico e conseguentemente la qualità dello stesso, ha una grande importanza rispetto al tema in oggetto .. 

[Piero_93]

Le Fender made in Messico (attualmente rappresentate dalla Telecaster Classic 60 ma ne ho avute molte altre (ad esempio la Thinline)) sono le peggiori tra quelle che ho avuto.

Detta così queste MIM sembrano delle vere ciofeche! L'unica volta che ho avuto problemi di incurvatura del manico a causa della temperatura/umidità è stato su una gloriosissima Eko Fiesta (che neanche ha il truss rod) dopo averla smontata, riempita di calzini, infilato manico in una valigia e cassa in un'altra e imbarcata per Tel Aviv  si è stabilizzata da sola in qualche giorno.
Menzione d'onore per le super economiche Eko S-350 e Roling's acustica (fra l'altro poveretta, maltratta davvero, ogni anno l'ho portata almeno 2 settimane in tenda, e lì l'umidità... beh è l'ultimo dei problemi) a parte la regolazione iniziale e al cambio di scalatura, non ho più avuto bisogno di regolare il truss rod.

[Vu-meter]

No, per carità, NON ciofeche, solo che hanno il difetto del manico di un legno non stagionato, probabilmente. Per il resto, sono ottimi strumenti, al punto che sta diventando la mia preferita.

[Prosit]

Mah ... di Fender MIM anch'io ne ho due, una tele standard e una player stratocaster, e nessuna delle due ha mai dato problemi di esagerata bombatura o torsione del manico, insomma niente che non possa risolversi con una minima regolazione del truss rod; il quale andrebbe, generalmente, regolato già per un semplice cambio di scalatura delle corde. Che poi uno non lo faccia perché la chitarra suona comunque bene anche con scalatura diversa, o con condizioni climatiche mutate o, ancora, per pigrizia (io rientro in tutte e tre le casistiche e soprattutto nella terza ...  ) è discorso diverso.
Sono, d'altra parte, perfettamente d'accordo con Vu sulla considerazione che strumenti più costosi siano di liuteria migliore e, in primis, prodotti con legni migliori, meglio selezionati e stagionati. Quindi personalmente la metterei così: sotto l'aspetto della stabilità rispetto al variare delle condizioni igrometriche, di temperatura, e di tensione delle corde, chitarre di migliore qualità costruttiva restano più affidabili.
P.S.
Non dimentichiamoci che dentro il manico c'è un truss rod. Parliamo della qualità dei legni sì ma ... quanto incide poi la qualità del materiale, della costruzione e della installazione di un truss rod, nel tema del topic?