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La prima chitarra non si scorda mai... se ben settata

Aperto da Kanguro, 06 Agosto, 2014, 07:03 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Kanguro

Mentre strimpellavo i (pochi) accordi che conosco con la mia ex Strato Standard Mexico, un ragazzo si avvivicinò per chiedermi se fosse americana.
Non credeva fosse una povera piccola Mexico, perdipiù standard perchè, si dice, le mexico non tengono l'accordatura come le USA.

Ho scelto un aneddoto forse troppo pittoresco che comunque mi ha fatto riflettere sul fatto che spesso, non si utilizzano tutte le potenzialità dello strumento.

Molte volte si da via la prima chitarra, per pochi soldi, in quanto è troppo scadente.
Poi, puntualmente, qualche anno dopo, arriva la nostalgia e ci si pente.
"Se l'avessi ora l'avrei settata a dovere ed usata per studiare in camera, in sala prove o come muletto"
"Pensandoci, forse non montavo bene le corde"
ecc... ecc...
Oppure si passa al ponte fisso, per tagliare la testa al toro.
Ha i suoi bei vantaggi ma, anche il tremolo, può produrre escursioni tonali interessanti. Una risorsa in più.
Oppure si passa al Floydrose ma, anche quello, va settato :-)
Peggio ancora, si mette da parte la chitarra.

E'mia convinzione che, fin dai nostri primi vagiti nel mondo delle sei corde,
tutto dipende dal setup dello strumento, indipendentemente dal modello e dalla tipologia.

La chitarra, essendo uno strumento musicale temperato, è fatta di compromessi.
Prossimamente, ne elencherò alcuni che potrebbero non piacere a tutti, ma potrebbero passare in secondo piano se si vuole usare la leva.

Questo "Vademecum" tratterà le chitarre elettriche e, in particolare, il ponte tremolo vintage style, il più diffuso tra le chitarre in commercio.
Non importa se è Fender, Yamaha o di qualunque altra marca. Vale anche per i ponti "stock" senza marchio.
Purchè vintage style, quelli con le sei viti che lo fissano al body.


Il mio obiettivo è fornire una sequenza veloce ed economica per:
- settare velocemente e bene lo strumento
- tilizzare la leva del tremolo senza avvertire scordature apprezzabili

Si tratta di una guida pratica e veloce che avrei voluto quando comprai la prima chitarra che forse adesso, sarebbe ancora con me.

Le misure di riferimento che terrò in considerazione (ma per ora sarà solo la distanza ponte-body) le ho ricavate dal portale Fender.
Le stesse sono riportate in pollici e si possono velocemente trasformare in millimetri con le decine di programmini e le applicazioni online.

.
.
.


Di seguito, il link per scaricare il più diffuso programmino per convertire la maggior parte delle unità di misura.

Convert - Download

Innanzitutto, dobbiamo montare bene le corde.
Ci sono tanti link ma questo credetemi, è il migliore:



Qua sopra, per le meccaniche standard. Se avete altre tipologie, guardate sempre su "Giallovideo".


Di seguito, i link dei video di Galeazzo Frudua che spiegano TUTTO passo per passo.
Sono in inglese ma comprensibilssimi, grazie alle sue illustrazioni passo passo.

- YouTube[/url]
- YouTube[/url]


Rock! \m/




Eh beh insomma, il treno è sempre il treno eh! (Artemio, Il Ragazzo di Campagna)

Kanguro

Ho ottenuto risultati ottimali con chitarre di ogni tipo, dalle china-caster alle Fender.
La Squier Bullet, notoriamente ostica per l'uso del tremolo, non mi ha mai dato problemi, dopo il piccolo ma mirato setup.

Ecco i passaggi per tenere la chitarra accordata con l'uso della leva.

1) Montare bene le corde e stirarle bene. Giallovideo spiega perfettamente
2) Bypassare o smontare gli abbassacorde se sono a farfalla o rotondi. In questo modo, si elimina un importante angolo di attrito
    Per quelli di tipo roller, in genere, non c'è bisogno.
3) Qua facciamo riferimento ai manuali d'uso Fender. Il ponte va sollevato di circa 3 mm dal body
    In questo modo, diminuiremo l'angolo di frizione, nel punto dove la corda entra nel blocco inerziale
4) Lubrificare i fori per le corde del capotasto alla paletta (in genere si usa la graffite ma io metto un goccio di CRC per ritardare l'ossidazione delle corde)
5) Lubrificare tra la basetta del ponte ed il body (anche qui metto un goccio di CRC ma potete usare della vasellina come in genere si consiglia)
6) Lubrificare tutti e sei i punti di contatto corda-selletta (minor attrito, minor ossidazione e minor usura delle sellette). Anche qua uso CRC   
7) Dopo aver sollevato il ponte, le corde si allontanano dai tasti. Se occorre, svitare le brugole/viti delle sellette di mezzo giro per compensare la distanza.
8) Controllare l'intonazione.

Pro:
1) Si elimina il punto di frizione degli abbassacorde
2) Diminuisce l'angolo di frizione corda-selletta. Ovviamente la frizione rimane, ma l'importante è ridurre l'angolo
3) Il ponte sollevato di circa 3 millimetri, ritorna facilmente in posizione dopo l'escursione della leva tremolo
4) Qualora dovesse variare il pitch in una o più corde basterà abbassare la leva (diminuendo l'intonazione) e le corde si rimetteranno a posto!
    Se non dovesse succedere, il ponte varia automaticamente inclinazione "distribuendo" la scordatura su tutte e sei le corde
    La variazione di pitch in questo caso è quasi impercettibile
5) La leva rimane molto morbida, quasi come un ponte a 2 pivot
6) La leva può essere usata anche per sollevare le note
7) Difficilmente sarà necessario agire sulla regolazione delle meccaniche.
    Se una o più corde dovessero andare fuori pitch,
    Basterà abbassare la leva e riportarla a riposo

Contro:
1) Moderata Perdita di sustain del ponte
2) Vibrazione anomala delle corde suonate a vuoto, sopratutto il mi cantino ed il si
3) Non adatto per chi preferisce il ponte poggiato al body
4) Non bisogna esagerare con l'escursione della leva
    Si rischia di compromettere le sei viti che ancorano la placca del ponte al body ed i fori nel legno
5) I bending faranno calare il pitch delle altre eventuali nuote suonate in contemporanea
6) Impossibilità di abbassare anche temporaneamente il Mi basso a RE

Considerazioni:
- Ho notato che, quando uso la leva, il pitch ritorna al suo posto ancora meglio se l'ultimo movimento della stessa è verso il basso
  Eventualmente basta rendere muta la corda o abbassare un attimo il volume per non far sentire una nota calante non voluta :-)

L'ultima volta che ho settato una chitarra,
non veniva usata da parecchio e ci ha messo un paio di giorni per assestarsi. 
E' solo questione di tempo.
Se poi volete divertirvi nei dettagli, potete vedere i video di Galeazzo Frudua.

Come ho detto all'inizio questo mio post,
è un veloce "vademecum" per tenere la chitarra accordata, con l'uso della leva tremolo e con il ponte inclinato.
Avrete notato anche che, i compromessi ci sono e bisogna tenerne conto.
Potrete sperimentare i suoni "surf" alla Hank Marvin degli Shadow o le psichedeliche escursioni tonali stile Jeff Beck.
Solo per fare due esempi.

Mi rendo conto che non ho detto niente di nuovo e questo post, farà sorridere la maggior parte degli utenti.
Spero comunque di essere d'aiuto per chi ha poca dimestichezza con il setup dello strumento.

Rock \m/
Eh beh insomma, il treno è sempre il treno eh! (Artemio, Il Ragazzo di Campagna)


Vu-meter

Ottimi posts, Kanguro !!  :goodpost: :goodpost: :goodpost:

Il setup è sempre una rogna per tutti ed il setup di un ponte mobile, ancora di più.
Grazie dei consigli preziosi. Con i video poi, è tutto più fluente e facile da assimilare.

Bravo, bravo, bravo !!  :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:


:thanks: :thanks: :thanks:


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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marcellom


Ammagamma

Bel post!
Ho seguito anche io a suo tempo il setup di Frudua e devo dire che con la mia modesta Cort (che altrimenti non ne voleva sapere di stare accordata per 30 secondi di fila) ha fatto miracoli!!
:ookk:

Kanguro

C'è anche un video dove spiega i vantaggi del tenere il ponte sollevato invece che poggiato al body.
In questo modo, la corda, ha un angolo di attrito meno pronunciato.
Anche questo, favorisce la stabilità dell'accordaura.
:jamblerocks:
Eh beh insomma, il treno è sempre il treno eh! (Artemio, Il Ragazzo di Campagna)

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