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Topic Recenti

W la chitarra ritmica! Riflessioni e una domanda

Aperto da Caligarock, 27 Dicembre, 2015, 11:52 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Road2k

Citazione di: Caligarock il 28 Dicembre, 2015, 01:02 PM
@road anch'io per variare gli accompagnamenti uso la tecnica di suonare 2 o tre corde e fare delle variazioni, senza però avere molta concezione di quello che sto facendo, provo e se mi piace, ripeto :eheheh:

Chiaro, il mio insegnante (un santo) dice: studia consapevolmente e suona inconsapevolmente!!!!

.... nel frattempo io continuo a studiare e suonare inconsapevolmente!!!!!
"....c'è una ragione per aprire gli occhi sin dal primo mattino. Nella vita ci vogliono onestà, coerenza, professionalità, gentilezza, compassione, onore, decoro, riguardo, senso comune, orgoglio, responsabilità. Amore, fede e lealtà alla famiglia. Mettete più gioia e dedizione in ciò che fate. Ballate, ballate, ballate!"

The Heart Stoppin', Pants Droppin', Earth Shockin', Hard Rockin', Booty Shakin', Love Makin', Viagra Takin', History Makin', LEGENDARY E STREET BAND!

Well, I got this guitar and I learned how to make it talk

"Il distorsore è un RAT mentre l'ov


Vu-meter

Citazione di: Caligarock il 28 Dicembre, 2015, 01:02 PM
Grazie Vu e Road.

@ Vu ....

.....Esercizi sulla ritmica credo di non averne mai fatti, finora ho usato il metronomo solo per esercitarmi sulla parte solistica. messo sulla lista delle cose da fare!



Non si tratta di usare il metronomo ( quello è dato per scontato ) ma di fare degli esercizi ritmici ( un po' come un batterista ) . Dovresti trovare qualcosa on line, credo. L'unico neo è la lettura musicale che è indispensabile, anche se non è richiesta una certa raffinatezza: alla fine si tratta di leggere unicamente il ritmo...


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Caligarock

Accipicchia! io non so leggere! ...la musica intendo! :acci:
Caligarock :guitar:


Fidelcaster

Citazione di: Caligarock il 29 Dicembre, 2015, 12:50 PM
Accipicchia! io non so leggere! ...la musica intendo! :acci:

Riservati un pomeriggio libero per imparare.
:ditanaso:

Vu-meter

Citazione di: Fidelcaster il 29 Dicembre, 2015, 12:53 PM
Citazione di: Caligarock il 29 Dicembre, 2015, 12:50 PM
Accipicchia! io non so leggere! ...la musica intendo! :acci:

Riservati un pomeriggio libero per imparare.

Magari un pomeriggio non è sufficiente, ma comunque stiamo parlando di lettura ritmica, che è decisamente più semplice ...
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Moreno Viola

Posso provare a interpretare la domanda di Cali?

Secondo me il problema non è tanto nella capacità di leggere o comprendere ad orecchio cosa fa il chitarrista che stiamo ascoltando, ma riuscire a comunicarlo alle nostre mani in modo da eseguirlo in modo fluido e di conseguenza "produrre" groove.

Immagino che per fare questo, siano relativamente importanti le nostre competenze di armonia e entrino in gioco invece caratteristiche come la coordinazione, ma anche la tendenza al movimento, che sono più legate alla danza.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Max Maz

Citazione di: Moreno Viola il 29 Dicembre, 2015, 02:40 PM
.......ma anche la tendenza al movimento, che sono più legate alla danza.

Oh mamma .... se è importante la danza ..... :acci: 

Non ce la posso proprio fare. :acci: :acci:

No No No.  :acci: :acci: :acci:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


robemazzoli

Caro Stefano,
ho letto dal telefonino rapidamente l'incipit di questo topic, e l'ho trovato estremamente interessante, poiché oltre ad allargare la consueta visuale sul ruolo del chitarrista e del suo valore, tocca un aspetto a me molto vicino, quello del "mestiere dell'accompagnatore".

E' cosa nota che essere un bravo strumentista non coincide, automaticamente, con l'essere un bravo accompagnatore.
Un accompagnamento muta la sua natura in relazione a diversi fattori, fra i quali i più importanti sono:

1) Il genere musicale;
2) il numero dei musicisti che suonano;
3) il tipo di strumenti presenti;

Per ciò che riguarda il primo punto, c'è poco da dire, si tratta di attraversare i linguaggi e di conoscerne le caratteristiche fondamentali, l'andamento ritmico, il timbro più consono, le caratteristiche armoniche, il ruolo che normalmente la chitarra svolge il quel contesto sonoro.

Il secondo punto ed il terzo sono altrettanto cruciali, poiché ci aiutano a comprendere quali gamme di frequenze è necessario coprire maggiormente e quali evitare maggiormente. Ad esempio se accompagniamo un solista (una voce o un fiato) e condividiamo il palco con un basso e una percussione avremo a che fare con una gamma sonora medio/alta, dal momento che gli estremi sono già coperti. Ma se siamo sempre in tre ed abbiamo una voce solista e una percussione, dovremo fare attenzione a far sentire bene le toniche degli accordi (magari non tutte ma la stragrande maggioranza) per consentire al solista di avere "terra sotto i piedi". Se abbiamo una formazione grande, con altra chitarra e/o pianoforte, sarà bene dividersi le fasce di frequenza per non far "sbattere" gli accordi e soprattutto le parti basse di questi fra gli strumenti.

Le regole sono quelle dell'orchestra, seppur non siamo musicisti classici o non sappiamo leggere la musica, dobbiamo immaginare che lo spettro sonoro vada coperto in maniera equilibrata.
Ed anche questo non in maniera statica si badi bene!

Il movimento dinamico tra piano e forte, gli accordi gravi e quelli acuti, le linee melodiche di contrappunto (come le frasi di risposta al canto della chitarra di Albert King o dell'armonicista di Muddy Waters ad es..) sono elementi fondamentali per rendere interessante e non monotono un accompagnamento.
E poi le pause, i silenzi, importanti esattamente quanto il resto.

Di base è necessario stare con LE ORECCHIE SPALANCATE, con metà cervello che attenziona il proprio playing e metà che ascolta TUTTO IL CONTESTO SONORO, per incastrarsi con esso in maniera efficace e divertente.

Per il resto, ci sono i libri con gli esempi che van benissimo, c'è la FONDAMENTALE PRATICA DI TIRARSI GIU' le parti dei chitarristi che ci piacciono. Esattamente come con i riff o gli assoli lo si fa anche con la ritmica.

Tendenzialmente però, alla luce della tua esperienza, della tantissima musica che suoni e che ascolti e che hai suonato ed ascoltato, non credo che sia il materiale a mancarti (se ti manca qualcosa amico mio) ma l'approccio complessivo è cruciale.

Per essere pratico, consigli lo studio dei RIVOLTI sugli accordi a 4 note (3a, 5a, 7a al basso) e delle TRIADI (anch'esse rivoltate).

Poi, più avanti, le estensioni degli accordi: 9a, 11a e 13a e le loro alterazioni.

Quando c'è un bassista, nella maggiorparte dei generi musicali, il chitarrista può inserire sempre le estensioni degli accordi, evitando la tonica. E già così si apre un mondo..

Lo so che scritto così può sembrare poco utile, però è da ieri che penso a come risponderti amico mio!

Per qualsiasi cosa, quelle due cose che so sono felice di condividerle, perciò se serve sono a disposizione.

Abbraccio, ro
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

Caligarock

Scusate per un pò non sono riuscito a connettermi.

@ moreno
Citazione di: Moreno Viola il 29 Dicembre, 2015, 02:40 PM
Secondo me il problema non è tanto nella capacità di leggere o comprendere ad orecchio cosa fa il chitarrista che stiamo ascoltando, ma riuscire a comunicarlo alle nostre mani in modo da eseguirlo in modo fluido e di conseguenza "produrre" groove.
Su questo sono d'accordo e condivido.

Citazione di: Moreno Viola il 29 Dicembre, 2015, 02:40 PM
Immagino che per fare questo, siano relativamente importanti le nostre competenze di armonia e entrino in gioco invece caratteristiche come la coordinazione, ma anche la tendenza al movimento, che sono più legate alla danza.
Su questo sono un pò meno d'accordo. A parte il paragone con la danza che per me è un pochino azzardato  ;D, mi sto convincendo che la conoscenza della teoria musicale serve e non poco per comprendere meglio l'aspetto ritmico, forse più che nella solistica.

@ robemazzoli
grazie Ro, il tuo intervento è stato molto illuminante e, almeno per me, lo trovo interessantissimo. Purtroppo nella mia totale assenza di conoscenza di teoria musicale mi perdo un pò quando si parla di rivolti, mi sento un ignorante ma non ho idea di che cosa si tratta... :acci:

Stasera mi è capitato di sentire questo pezzo, lo condivido perchè alle mie orecchie rappresenta un esempio perfetto di chitarra ritmica, riff coinvolgente ma soprattutto per l'accompagnamento sul cantato e le variazioni sul ritornello.

Caligarock :guitar:


robemazzoli

Citazione di: Caligarock il 30 Dicembre, 2015, 10:25 PM
Purtroppo nella mia totale assenza di conoscenza di teoria musicale mi perdo un pò quando si parla di rivolti, mi sento un ignorante ma non ho idea di che cosa si tratta... :acci:

Stasera mi è capitato di sentire questo pezzo, lo condivido perchè alle mie orecchie rappresenta un esempio perfetto di chitarra ritmica, riff coinvolgente ma soprattutto per l'accompagnamento sul cantato e le variazioni sul ritornello.



Bene Ste, cercherò di attrezzarmi per pubblicare qualche file che possa essere di aiuto sui rivolti, che sono accordi che, senza dubbio in alcuni casi, usi già anche tu, ma non lo sai.

Per quanto riguarda il brano, non resta che tirarselo giù e farne tesoro.

A presto e un abbraccio,
ro
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

Caligarock

Ro sei un tesoro!  :hug2:
Il brano infatti ho intenzione di tirarmelo giù e voglio farlo anche con altri pezzi che mi suscitano interesse proprio per la ritmica
Caligarock :guitar:


Moreno Viola

Citazione di: Caligarock il 30 Dicembre, 2015, 10:25 PM

Citazione di: Moreno Viola il 29 Dicembre, 2015, 02:40 PM
Secondo me il problema non è tanto nella capacità di leggere o comprendere ad orecchio cosa fa il chitarrista che stiamo ascoltando, ma riuscire a comunicarlo alle nostre mani in modo da eseguirlo in modo fluido e di conseguenza "produrre" groove.
Su questo sono d'accordo e condivido.

Citazione di: Moreno Viola il 29 Dicembre, 2015, 02:40 PM
Immagino che per fare questo, siano relativamente importanti le nostre competenze di armonia e entrino in gioco invece caratteristiche come la coordinazione, ma anche la tendenza al movimento, che sono più legate alla danza.
Su questo sono un pò meno d'accordo. A parte il paragone con la danza che per me è un pochino azzardato  ;D, mi sto convincendo che la conoscenza della teoria musicale serve e non poco per comprendere meglio l'aspetto ritmico, forse più che nella solistica.

Quello che intendo è che in entrambi i casi si ha bisogno di "interiorizzare" il ritmo per intervenire suonando o ballando in maniera armonica.
In un certo senso la stessa "Walk This Way" è un buon esempio di quello che volevo esprimere, perchè a mio parere ancora prima delle note che compongono le frasi, è particolarmente importante l'intenzione ritmica con la quale vengono suonate.
Certamente non volevo dire che per essere dei buoni musicisti, bisogna saper ballare ma sono piuttosto convinto che sia piuttosto appagante riuscire a far danzare chi ci ascolta, dove per danza intendo qualsiasi tipo di reazione che preveda un movimento.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Caligarock

Citazione di: Moreno Viola il 31 Dicembre, 2015, 12:37 AM
Citazione di: Caligarock il 30 Dicembre, 2015, 10:25 PM

Citazione di: Moreno Viola il 29 Dicembre, 2015, 02:40 PM
Secondo me il problema non è tanto nella capacità di leggere o comprendere ad orecchio cosa fa il chitarrista che stiamo ascoltando, ma riuscire a comunicarlo alle nostre mani in modo da eseguirlo in modo fluido e di conseguenza "produrre" groove.
Su questo sono d'accordo e condivido.

Citazione di: Moreno Viola il 29 Dicembre, 2015, 02:40 PM
Immagino che per fare questo, siano relativamente importanti le nostre competenze di armonia e entrino in gioco invece caratteristiche come la coordinazione, ma anche la tendenza al movimento, che sono più legate alla danza.
Su questo sono un pò meno d'accordo. A parte il paragone con la danza che per me è un pochino azzardato  ;D, mi sto convincendo che la conoscenza della teoria musicale serve e non poco per comprendere meglio l'aspetto ritmico, forse più che nella solistica.

Quello che intendo è che in entrambi i casi si ha bisogno di "interiorizzare" il ritmo per intervenire suonando o ballando in maniera armonica.
In un certo senso la stessa "Walk This Way" è un buon esempio di quello che volevo esprimere, perchè a mio parere ancora prima delle note che compongono le frasi, è particolarmente importante l'intenzione ritmica con la quale vengono suonate.
Certamente non volevo dire che per essere dei buoni musicisti, bisogna saper ballare ma sono piuttosto convinto che sia piuttosto appagante riuscire a far danzare chi ci ascolta, dove per danza intendo qualsiasi tipo di reazione che preveda un movimento.

OK Moreno. È proprio ciò che intendevo nel post iniziale. Migliorarsi nell'accompagnamento per suscitare interesse in chi ci ascolta.
Le lezioni di danza le posso evitare allora?  :occhiolino:
Caligarock :guitar:


Max Maz

Citazione di: Caligarock il 31 Dicembre, 2015, 07:34 PM
Le lezioni di danza le posso evitare allora?  :occhiolino:

Mica ci vorrai privare del piacere di vederti con il tutu'  :etvoila:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


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