Scale modali Matematiche: oltre il concetto modale

[Vu-meter]

Come accennato in un altro topic, la musica ha una parte strettamente "matematica" che è nella formazione della teoria si cui poggia .
L'avete mai sondata davvero nel profondo ? Che risultati possiamo ottenere ?

Anni fa, in un altro luogo, vidi un argomento che attirò fortemente la mia attenzione perchè non trattava neppure più i discorsi modali o tonali, ma andava oltre ( senza giungere alla dodecafonia, comunque ) . L'ambiente che questo metodo visiterà è comunque di tipo modale , ossia di abbandono degli schemi precostituiti del tonale e dei suoi equilibri .

Si tratta di creare nuove scale personali sfruttando la parte matematica che la musica ci offre .

Diciamo che esistono almeno tre approcci al sistema modale classico :


1) uno è quello ricavare i modi dalle scale maggiori, studiarli uno per uno ed esercitarsi per poterli utilizzare per rompere la tonalità che gli ha fattivamente dato vita


2) un altro è quello di lavorare alle aggiunte degli accordi su cui stiamo suonando. Ad esempio, poniamo che stiamo suonando su un Re-7 . Fermo restando i 4 gradi che formano l'accordo ( 1 = Re ; 3 = Fa ; 5 = La ; 7 = Do ) , possiamo iniziare a giocare con altre note, pescando dalle 8 restanti della scala cromatica ed ascoltare come ci suonano.


3) una terza opzione è: sappiamo che una scala diatonica o modale contiene 7 intervalli la cui somma è SEMPRE di 12 semitoni ( ottava ).
Quali sono le opzioni possibili di ottenere la stessa somma ( 12 semitoni ) con 7 addendi ( che rappresentano le sette note della scala che vogliamo creare ) senza che nessuno di questi superi il valore di 3 semitoni ?
Con lo schemino mi spiego meglio ( dove 1 sta per un semitono, 2 sta per un tono, 3 per un tono e mezzo ):

3a) 2+2+1+2+2+2+1=12
3b) 3+2+1+1+2+2+1=12
3c) 3+3+1+1+1+2+1=12

Questa la matematica . Veniamo allo scritto ed alla formazione delle scale: assegniamo S per semitono, T per tono e TS per un tono e mezzo .

La prima somma sopra esposta diventerà dunque :
3a) T T S T T T S = Do Re Mi Fa Sol La Si (Do) che è la nostra classica scala maggiore

Come abbiamo tutti imparato alle elementari, in una addizione, pur variando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia. Dunque, cambiando l'ordine della sequenza otterremo tutti i modi della scala maggiore :
3a scalato di uno step) T S T T T S T= Do Re Mib Fa Sol La Sib (Do) qui ad esempio siamo andati avanti di uno step ed abbiamo ottenuto il Dorico


La seconda somma è in realtà la scala minore armonica
3b) T S T T S TS S = Do Re Mib Fa Sol Lab Si (Do) . Ora possiamo ricavare tutti i suoi modi cambiando l'ordine degli addendi, cioè procedendo per step.

3c) Infine, ed è qui il fulcro della nostra discussione, con la terza sequenza di addendi  si ottengono dei modi e delle scale davvero strane ! Tenete presente che l'ordine degli addendi è spostabile a piacimento per cui daremo davvero vita a molteplici combinazioni possibili !

Esempi :

3+1+3+1+1+2+1=12
2+3+3+1+1+1+1=12
1+3+2+1+1+1+3=12

Uno degli artisti più noti che ha fatto uso di queste tecniche è Robert Fripp. Una delle sue applicazioni tipiche era ad esempio :


Accordo di Domaj7, scala suonata:

1+2+1+3+1+3+1=12 ossia
S T S TS S TS S = Do Reb Mib Fab Sol Lab Si (Do)


Pensate a quante altre possibili combinazioni esisterebbero se non ci fossimo posti il limite di 3 semitoni ma magari salissimo a 4 ! 

E adesso , divertitevi a creare le vostre scale ed esplorare nuovi mondi modali !

Vu

[Moreno Viola]

Metodo assolutamente stimolante dal punto di vista culturale, ma che onestamente mi appare ancora troppo complicato per poterne fare uso.
Sto cercando di comprendere il linguaggio modale e ancora sono in alto mare, figuriamoci andare anche oltre, ma in futuro non escludo di riprendere questo affascinante discorso.

Uno degli artisti più noti che ha fatto uso di queste tecniche è Robert Fripp. Una delle sue applicazioni tipiche era ad esempio :


Accordo di Domaj7, scala suonata:

1+2+1+3+1+3+1=12 ossia
S T S TS S TS S = Do Reb Mib Fab Sol Lab Si (Do)


Vu

Però questa la voglio provare per cercare di riconoscere quel tipo di sonorità in un contesto che conosco e apprezzo come quello dei King Crimson.

[Vu-meter]

Metodo assolutamente stimolante dal punto di vista culturale, ma che onestamente mi appare ancora troppo complicato per poterne fare uso.
Sto cercando di comprendere il linguaggio modale e ancora sono in alto mare, figuriamoci andare anche oltre, ma in futuro non escludo di riprendere questo affascinante discorso.

Uno degli artisti più noti che ha fatto uso di queste tecniche è Robert Fripp. Una delle sue applicazioni tipiche era ad esempio :


Accordo di Domaj7, scala suonata:

1+2+1+3+1+3+1=12 ossia
S T S TS S TS S = Do Reb Mib Fab Sol Lab Si (Do)


Vu

Però questa la voglio provare per cercare di riconoscere quel tipo di sonorità in un contesto che conosco e apprezzo come quello dei King Crimson.

Effettivamente si tratta di approfondimenti abbastanza "importanti" . In ambito jazzistico anche Coltrane faceva uso di scale di questo tipo ..

Confesso che io stesso sono piuttosto indietro e non sono affatto "esperto" di questo metodo . Di bello c'è che in questo stesso topic abbiamo potuto comunque rinfrescare almeno altri due metodi di approccio allo studio dei modi . Volendo quindi, si può anche prendere spunto da questo stesso topic per affrontare il discorso modale "più semplice" con gli altri due metodi .

Magari li numero così si capisce meglio ...

Vu

[Vu-meter]

La cosa che volevo chiedere è : l'argomento è chiaro o non si capisce un acca ? Al di là del fatto che possa o meno interessare, ma si capisce ?


Grazie !


Vu

[Tiziano66]

Interessante e si capisce chiaramente.
Aspettiamo gli altri se hanno delle domande.

4Roses

[Notdarkyet]

La cosa che volevo chiedere è : l'argomento è chiaro o non si capisce un acca ? Al di là del fatto che possa o meno interessare, ma si capisce ?


Grazie !


Vu

Si capisce bene per chi ovviamente ha un livello di preparazione adeguato. Nella mia umilissima esperienza ho sempre pensato che la tecnica apre porte che altrimenti rimarrebbero chiusissime, che possono aiutarmi a capire se quello che sto facendo mi serve oppure sto perdendo tempo. Quindi benvenuti a tutti quelli che ne sanno di più ed hanno consapevolezza di dove si vada a parare. Esiste poi la capacità dell'artista di far diventare semplice anche la cosa più complessa. Faccio un esempio: i Wilco hanno un nuovo chitarrista (Nels Cline) tecnicamente molto bravo che sintetizza ed introduce in una struttura sostanzialmente folk-rock assoli che confinano con il jazz ed il free jazz riuscendoci molto bene. Quindi - scusandomi per la lunghezza - concludo: certo che è utile ed anche comodo saperne di più. Grazie.   

[Vu-meter]

La cosa che volevo chiedere è : l'argomento è chiaro o non si capisce un acca ? Al di là del fatto che possa o meno interessare, ma si capisce ?


Grazie !


Vu

... concludo: certo che è utile ed anche comodo saperne di più. Grazie.

Grazie a te. E' un piacere scambiare opinioni con altri e speriamo sempre che questo possa farci crescere sia in conoscenza che in voglia di suonare e creatività .

Un caro saluto .


Vu

[Luc]

Io ho sempre pensato ai modi come ai gusti del gelato,cioè ricordarsi il sapore che hanno per poterli utilizzare dove si vuole quando si vuole.Poi il senso del gusto io c'è l'ho molto sviluppato,ed anche la panza..

Ho una filosofia, che poi è quella standard, di pensare a i modi della naturale,della minore, armonica,della melodica, della simmetrica T-S e della S-T.. Se sapessi giostrarmi con queste ad occhi chiusi con una ventina di idee melodiche per ognuna sarei un chitarrista felice.

Comunque, per me, è indispensabile collegare la scala all' armonia sottostante.
La consapevolezza del movimento armonico,cioè, da che accordo  si viene,dove ci si trova,e dove si andrà , da la possibilità al musicista di creare un DISCORSO musicale.
Quando si parla di musica ogni esempio preso dallo studio di una lingua è azzeccatissimo.


Quindi inventarsi una scala con metodo matematico mi sembra di parlare di endecasillabi e settenari tralasciando il contenuto che il poeta vuole comunicare.
.

Questi i miei 2cent. . .

Bell'argomento.
Slurp!

[Notdarkyet]

Certo i gusti, la tecnica, lo studio uniti alla sperimentazione, alla ricerca di nuove strade ed artifici didattici sono fondamentali per un musicista (anche la "traduzione" matematica suggerita da Vu-meter molto efficace ed immediata secondo me). E questo è un livello. Poi c'è l'ascolto e quello è un altro livello indispensabile. Ed infine c'è la cultura, il tuo sapere, cosa leggi, che film guardi tutto ciò che insomma ti da l'anima. Perchè senza quella a voglia a cercare i colori ed i gusti nella pura tecnica. Questa stratificazione di livelli diversi ma tutti indispensabili ti consente di fare quelle note che toccana l'anima. Perchè quando si suona -almeno il sottoscritto - non bisogna pensare. A me piace molto comunque il pistacchio e poi una grappetta seria a pulire il cannarozzo. 

[Moreno Viola]

Certo i gusti, la tecnica, lo studio unite alla sperimentazione, alla ricerca di nuove strade ed artifici didattici sono fondamentali per un musicista (anche la "traduzione" matematica suggerita da Vu-meter molto efficace ed immediata secondo me). E questo è un livello. Poi c'è l'ascolto e quello è un altro livello indispensabile. Ed infine c'è la cultura, il tuo sapere, cosa leggi, che film guardi tutto ciò che insomma ti da l'anima. Perchè senza quella a voglia a cercare i colori ed i gusti nella pura tecnica. Questa stratificazione di livelli diversi ma tutti indispensabili ti consente di fare quelle note che toccana l'anima. Perchè quando si suona -almeno il sottoscritto - non bisogna pensare. A me piace molto comunque il pistacchio e poi una grappetta seria a pulire il cannarozzo.