Scala Bebop maggiore

[Vu-meter]

L' argomento "scala Bebop" è un argomento dibattuto in ambito jazzistico :

- alcuni sostengono che questa scala non andrebbe nemmeno nominata in quanto non esiste
- altri sostengono che a buona ragione ha motivo di esistere ed essere presa in considerazione perchè è la scala che meglio rappresenta il fraseggio Be Bop nelle sue sfumature

Visto che la cosa non è così chiara, sono nate diverse interpretazioni della stessa; alcune delle quali anche a 10 note .
Non siamo certo qui a sentenziare nulla, l'unica cosa della quale mi sono accorto è come chi presenta questa scala, spesso lo fa creando un senso di misticismo e ponendo sulle spalle dello studente un certo carico, un peso che spesso causa allo studente la voglia di smettere di studiarla. Perchè ? i motivi non li conosco, quello che so ( perchè lo vedo e sento ) è che l'approccio stesso ai box di questa scala è spesso complicato con box che chiederebbero alla mano di avere 8 dita o di fare movimenti del tutto innaturali e gravosi .

Ho pensato di fornirvi un modo semplice e "tradotto" per mostrarvi i vari box di una delle più semplici cosi dette scale Be Bop Maggiore (  in allegato ) inserendo i vari box il più possibile "vicini" ai concetti visti sino ad ora ad esempio per la Scala Maggiore .

Alla fine infatti si tratta soltanto di una scala maggiore con l'aggiunta di una quinta aumentata, da usarsi come nota di passaggio.


Nel tempo vedremo altre di queste scale sia maggiori, che minori, che dominanti .

Per adesso passo ai saluti e all'allegato ...


Vu



SCARICA IL PDF SCALA MAGGIORE BEBOP

[ludoplastic]

Ciao VU,

Sono contento di essere stato utile. Se posso vorrei specificare solo un'altra cosa. E' vero che nel fraseggio Bebop si utilizza ogni tipo di cromatismo, Charlie Parker diceva che su un accordo di dominante puoi praticamente suonare la scala cromatica se sai scegliere le note.
Per scale Bebop, però, si intendono scale a OTTO note che si muovono per pattern basilari di ottavi e che, nella forma pura, partono da una nota dell'accordo in battere. In questa maniera le note dell'accordo cadono sempre in battere e le tensioni in levare. Faccio un esempio: Accordo CMaj7 e scale maggiore Bebop [C-D-E-F-G-G#-A-B]. Bisogna innanzi tutto specificare che nell'armonia jazzistica in un accordo Maj7 con funzione di primo grado viene considerata nota dell'accordo la sesta maggiore e non la settima. Ora suoniamo la scala a ottavi partendo dalla tonica sul battere del primo quarto della battuta. In battere avremo le seguenti note: C - E - G - A, cioè le note dell'accordo. Non solo... la tonica ricadrà nuovamente sul battere dell'uno della battuta successiva.
Viene da se che altri cromatismi, come la quarta aumentata, non permettono il verificarsi di questo caso.

Le due scale Bebop più importanti sono la Maggiore Bebop e, ancora più importante, la Dominante Bebop che come dicevo nell'altra risposta ha questo schema [1-2-3-4-5-6-b7-7]. L'accordo di dominante è 1-3-5-b7. Se suoniamo la scala per pattern di ottavi partendo da una nota dell'accordo in battere, vedremo che tutte le altre note dell'accordo cadranno sempre in battere [e le tensioni in levare].
Altra cosa molto importante: la scala dominante Bebop viene usata anche su accordi min7 e, in condizioni particolari, su min7b5 [ad esempio la scala dominante Bebop di C può essere usata su C7, Gmin7 e Emin7b5].
In un II-V-I il secondo grado viene trattato come il quinto [Dmin7=G7]. Non useremo quindi, ad esempio, la Minore Bebop [1-2-b3-4-5-#5-6-7] che si usa invece su accordi Min6/9 con FUNZIONE DI TONICA in tonalità minore.
Detto questo, le scale Bebop hanno moltissime regole [ma sempre con note dell'accordo in battere] che regolano l'utilizzo e l'approccio di praticamente ogni nota [tensioni, suoni estranei all'accordo, finali di frase, deviazioni e "enclosures"].


Riguardo le scale Bebop consiglio vivamente di studiare i seguenti libri:
- David Baker "How To Play Bebop Vol. 1-2-3"
- Jerry Bergonzi "Inside Improvisation Vol 3: Jazz lines"
Questi sono pilastri veri e propri.

Io penso che Internet sia molto utile ma anche pieno zeppo di informazioni errate.
Torniamo a studiare sui libri scritti dai grandi. Torniamo alla carta.
Torniamo a trascrivere assoli dei grandi dai dischi e buttiamo nel cesso i file di GuitarPro scritti da non si sa chi.
...e torniamo a comprare dischi... quelli veri...e ad innamorarcene nota per nota e sbarazziamoci delle montagne di MP3 scaricati di cui poi non sappiamo niente.

Mi scuso per l'intrusione e mi auguro di essere stato utile.

Ciao Vu, buona giornata.. e ciao a tutti

[Vu-meter]

Grandissimo Ludoplastic !!!  

Utile ? intrusione ? Sei stato splendido !! 

Bellissimo post zeppo di info meravigliose !!  

Hai ragionissima, la rete è piena di sciocchezze e proprio per questo mi dispiaceva tantissimo "far parte" di quella parte del web che da info errate...

Il tuo post è straordinario .  
Vorrei poter tornare piccolo per ricominciare l'intero percorso musicale ed approfondire immensamente le mie lacune .

idea !!    Ti farebbe piacere deliziarci con le tue conoscenze in una sezione apposita, magari improntata proprio al jazz ?    

Per me sarebbe un onore ed un privilegio.  

Confesso che sarei curiosissimo di approfondire con queste splendide perle !!!  

Eh ? Eh ?  

dai ...  

[Raffus]

Ho letto con molto interesse l'intervento di Ludo, splendido 

Sulla scala ci ho capito poco 

[marcellom]

Io penso che Internet sia molto utile ma anche pieno zeppo di informazioni errate.
Torniamo a studiare sui libri scritti dai grandi. Torniamo alla carta.
Torniamo a trascrivere assoli dei grandi dai dischi e buttiamo nel cesso i file di GuitarPro scritti da non si sa chi.
...e torniamo a comprare dischi... quelli veri...e ad innamorarcene nota per nota e sbarazziamoci delle montagne di MP3 scaricati di cui poi non sappiamo niente.

Mi scuso per l'intrusione e mi auguro di essere stato utile.

Ciao Vu, buona giornata.. e ciao a tutti

Ciao a tutti..bellissima la lezione, mi accodo con il fatto che ci ho capito poco e, pur sembrando OT, mi piace sottolineare questa frase  

[Vu-meter]

Ciao Marcello, affermazioni che contengono verità inconfutabili. Credo davvero che la maggiornanza di noi sia d'accordo su questo .

Integro allora ( spero Ludoplastic non me ne voglia ) un ulteriore stralcio di "lezione" fatto da Ludoplastic nel topic abbandonato; alcune info davvero fondamentali ed importanti ..

eccole qui :

E' proprio questo il punto. G Dominant Bebop non è uguale a C Major Bebop.

C dominant Bebop [C-D-E-F-G-A-Bb-B] si usa su C7, C9, C13, Gmin7, Gmin9, Gmin11.
C major Bebop [C-D-E-F-F#-G-A-B] si usa su Cmaj7/9, Cmaj6/9
C minor Bebop [C-D-Eb-F-G-A-Bb-B] si usa su Cmin6, Cmin6/9, Cmin(Maj7) [tutti con funzione di I grado in tonalità minore].
Tutto questo perchè come ho già detto nelle scale Bebop le note dell'accordo cadono sempre in battere.

Note dell'accordo:
- Maggiore 1-3-5-6.
- Dominante 1-3-5-b7.
- Minore con funzione di II grado 1-b3-5-b7 [la sesta qui NON si usa].
- Minore con funzione di I grado 1-b3-5-6.

Edit: ripulito dagli OT ..

Vu

[Tiziano66]

Riprendo la discussione, perchè personalmente interessato.
Ho iniziato a prendere lezioni di jazz e, forse, la scala più usata è proprio la bebop con un cromatismo (con due o tre cromatismi meno, solo i veri Bopper le usano).

Comunque le scale più usate in ambito jazzistico sono Maggiori,  Minori melodiche,  Diminuite ( semitono-tono, tono-semitono), esatonale,  minore armoniche, pentatoniche, pentatoniche alterate.
Più le varie scale modali ( dorico - frigio- lidio- misolidio ecc. ecc.)

Se volete sapere come è stata la prima lezione, andate qui http://forum.jamble.it/chiacchere-in-liberta/lezioni-jazz/

4Roses

[Fidelcaster]

Versione bebop (nel senso indicato sopra da ludoplastic) delle sette scale costruite sui gradi della scala maggiore:

[Grix]

Interessante [emoji848]

https://www.youtube.com/watch?v=/iKY72Tp7WoM

[semplicerosso]

 

[robemazzoli]

Salve a tutti, mi permetto di intervenire sulla questione delle scale bop, maggiori minori e dominanti per segnalare quello che per me è il motivo primario della ambivalenza che si percepisce  nei percorsi di studio e di divulgazione, sarebbe a dire la ragione per cui, come dice Vu, alcuni sostengono che non si dovrebbero classificare come scale a se stanti.

Verissima l'analisi: in una logica di suono "straight" (che copre tutti gli ottavi disponibili nella battuta di 4 quarti delle swing) avere una scala di 8 note permette un playing regolare, con le note dell'accordo in battere e le altre in levare.

Utile e sensato lo studio per la tecnica e l'abitudine "straight" appunto: per cui le maggiori e le minori hanno la 6a bemolle aggiunta e le dominanti la 7ma maggiore aggiunta.

L'obiezione ricorrente, a mio avviso sensata, riguarda l'utilizzo pratico di tale approccio: se la regola logica favorisce l'appoggio in battere delle note primarie, il loro utilizzo prevede che si realizzino fraseggi che partono sempre dalla tonica dell'accordo e che durino l'intero arco della/delle battute in cui l'accordo è implicato.

Il playing effettivo, quotidiano, lo sappiamo, si arricchisce tanto più per la sua "imprevidibilità" (o così almeno sostengono con forza i maestri) che un approccio che parte dalla tonica può ridurre notevolmente.

Ovvio che, spostando il punto di partenza sulla 3a, la 5a e la 7ma la cosa si può rendere più interessante ma ho la sensazione che la "forma" tenda a perdersi se così intesa.

Naturalmente non intendo pormi come "colui che sa", non fraintendetemi, è che questa cosa la vivo e l'ho vissuta direttamente e qualche dubbio me lo sono posto,

Bel post!
grazie, roberto

[robemazzoli]

Anzi. ripensandoci ancora meglio... anche partendo dagli altri tre gradi oltre al 1° la forma rimane un po' ingessata a mio avviso.
Sostanzialmente credo che nel bop siano buone tutte le note, ma facendo attenzione a cadere in battere su quelle dell'accordo.
In questo senso possono aiutare certamente ad abituarsi a dare la giusta accentazione al fraseggio.
Poi ovviamente può capitare di ascoltare un solista che insiste sulla 7M sopra un accordo di dominante e percepire che "funziona".

Alcuni ragionano sul concetto di "accordo esteso" invece di elaborare su altre scale da diteggiare e formalizzare.
Insomma il tema è aperto ed intrigante,

[Vu-meter]

Credo sia proprio il motivo per cui il mio insegnante (e non solo) sostenesse che non esistono come scale a sé stanti ma il metodo dei beboppers dell'epoca fosse semplicemente quello di usare scale maggiori inserendo un cromatismo a scelta, per cui non sempre lo stesso, come in una scala classificata...

[robemazzoli]

Credo sia proprio il motivo per cui il mio insegnante (e non solo) sostenesse che non esistono come scale a sé stanti ma il metodo dei beboppers dell'epoca fosse semplicemente quello di usare scale maggiori inserendo un cromatismo a scelta, per cui non sempre lo stesso, come in una scala classificata...

Si Vu, concordo anche io che un "approccio cromatico", ascendente, discendente, che "circonda" la nota target con entrambi i semitoni (sopra e sotto) che la anticipano possa essere una alternativa analitica stimolante.... un mio caro amico, in particolare, ha elaborato un metodo didattico (in fase di pubblicazione ancora) incentrato sulla "formalizzazione" di quest'ultimo punto di vista.

[Vu-meter]

Interessante !