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Saper improvvisare è una priorità?

Aperto da robland, 05 Aprile, 2020, 04:32 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Citazione di: Moreno Viola il 06 Aprile, 2020, 01:12 PM
Sono un convinto sostenitore del "play before you can" in qualsiasi disciplina.

Semplicemente distinguo la capacità di improvvisare, che è il risultato di un percorso più o meno lungo di studio e approfondimento, dal praticare l'improvvisazione sulla base delle proprie conoscenze anche minime che è sempre un buon esercizio.

Non ho capito, scusa.  :sorry:
Sintetizzo in estremo così evito di fare discorsi astratti.
C'è un percorso. Il neofita vuole essere guidato. Cosa dovrebbe fare, secondo te, subito dopo aver appreso il solito La minore, re maggiore, sol maggiore ecc.?
Alla fine io, avendo poco tempo (perché i miei due amici stavano lontani quindi ho avuto pochi giorni per orientarli), ho puntato su quello che dice Vu: migliorare ciò che si è assimilato.

Mi chiedo: forse avrei dovuto sfruttare quel limitato tempo per dar loro gli strumenti per improvvisare, anche male, anche a costo di sviluppare difetti di impostazione nelle posizioni delle mani o nella capacità di andare a tempo?
Io invece ho scelto l'altra via, il consolidamento, e mi chiedo seriamente se sia stata una scelta azzeccata.

È come dire: sei un maestro e hai un numero molto limitato di lezioni a disposizione. Devi per forza scegliere come maestro: ci butti dentro il basic dell'improvvisazione oppure meglio saper far bene altro?

E quindi la domanda è: l'improvvisazione è una priorità?


Elliott

Risposta secca: poiché prioritario e fondamentale non ad ono sinonimi, la risposta è NO.

La priorità è conoscere alfabeto,punteggiatura, analisi logica ed Analisi Grammaticale.

Doooopo, si comincia con temi e componimenti.





Max Maz

Anch'io sono convinto che non sia prioritario ma credo altresì che l'alternanza sia molto preziosa e stimolante.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Moreno Viola

Citazione di: robland il 06 Aprile, 2020, 01:56 PM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Aprile, 2020, 01:12 PM
Sono un convinto sostenitore del "play before you can" in qualsiasi disciplina.

Semplicemente distinguo la capacità di improvvisare, che è il risultato di un percorso più o meno lungo di studio e approfondimento, dal praticare l'improvvisazione sulla base delle proprie conoscenze anche minime che è sempre un buon esercizio.



Non ho capito, scusa.  :sorry:
Sintetizzo in estremo così evito di fare discorsi astratti.
C'è un percorso. Il neofita vuole essere guidato. Cosa dovrebbe fare, secondo te, subito dopo aver appreso il solito La minore, re maggiore, sol maggiore ecc.?
Alla fine io, avendo poco tempo (perché i miei due amici stavano lontani quindi ho avuto pochi giorni per orientarli), ho puntato su quello che dice Vu: migliorare ciò che si è assimilato.

Mi chiedo: forse avrei dovuto sfruttare quel limitato tempo per dar loro gli strumenti per improvvisare, anche male, anche a costo di sviluppare difetti di impostazione nelle posizioni delle mani o nella capacità di andare a tempo?
Io invece ho scelto l'altra via, il consolidamento, e mi chiedo seriamente se sia stata una scelta azzeccata.

È come dire: sei un maestro e hai un numero molto limitato di lezioni a disposizione. Devi per forza scegliere come maestro: ci butti dentro il basic dell'improvvisazione oppure meglio saper far bene altro?

E quindi la domanda è: l'improvvisazione è una priorità?

Diciamo che a meno che tu non sia costretto da un programma prestabilito, sono dell'opinione che la tua scelta debba dipendere dagli obbiettivi che il tuo allievo si è posto.

Di fatto chi è in grado di eseguire un giro di DO e una scala maggiore ha strumenti sufficienti per improvvisare, pur con un linguaggio estremamente limitato.

Diventa fondamentale saperlo fare bene nel momento in cui quei limiti diventano frustranti.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


luvi

Improvvisare non è certamente un obbligo, ma può essere un'aspirazione e sopratutto, a seconda del tipo di musica che si vuole suonare, può rappresentare un'esigenza...
Un chitarrista che intenda muoversi in un contesto di musica commerciale o di studio di registrazione può ad esempio optare per studiarsi una parte solista ove richiesta eseguendola poi una volta che sia stata costruita. Deve certamente avere il controllo delle varie tecniche espressive (vibrato, bending, legato, ecc. ecc.), ma non gli occorre necessariamente saper improvvisare. Anche nel complesso rock progressivo o nelle varie incarnazioni di quello moderno, fatta salva la maggiore semplicità del linguaggio di queste e la presenza di un più limitato numero di sonorità, si suonano parti soliste, ma non si improvvisa spesso.

Chi sia invece interessato a gran parte dei generi di musica afroamericana come funk, blues, jazz e territori limitrofi considera l'improvvisazione una vera e propria "priorità" perché essa è spesso usata, quando non prevalentemente, come linguaggio d'elezione.

Non vedo insomma una risposta univoca, ma modulata in funzione delle aspirazioni e degli interessi dell'allievo, anche se va da sè che dal punto di vista generale in un corso di studi completo non possa mancare mai una parte dedicata all'improvvisazione.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Grand Funk

Citazione di: Moreno Viola il 05 Aprile, 2020, 10:40 PM
Dovessi dare una risposta secca, minimamente argomentata, direi che saper improvvisare è il fine ultimo di chi si esprime tramite una forma d'arte e quindi si, lo ritengo fondamentale ma in quanto punto di arrivo non una priorità.

:quotonegalattico:

robland

Citazione di: luvi il 07 Aprile, 2020, 10:24 AM
Improvvisare non è certamente un obbligo, ma può essere un'aspirazione e sopratutto, a seconda del tipo di musica che si vuole suonare, può rappresentare un'esigenza...
Un chitarrista che intenda muoversi in un contesto di musica commerciale o di studio di registrazione può ad esempio optare per studiarsi una parte solista ove richiesta eseguendola poi una volta che sia stata costruita. Deve certamente avere il controllo delle varie tecniche espressive (vibrato, bending, legato, ecc. ecc.), ma non gli occorre necessariamente saper improvvisare. Anche nel complesso rock progressivo o nelle varie incarnazioni di quello moderno, fatta salva la maggiore semplicità del linguaggio di queste e la presenza di un più limitato numero di sonorità, si suonano parti soliste, ma non si improvvisa spesso.

Chi sia invece interessato a gran parte dei generi di musica afroamericana come funk, blues, jazz e territori limitrofi considera l'improvvisazione una vera e propria "priorità" perché essa è spesso usata, quando non prevalentemente, come linguaggio d'elezione.

Non vedo insomma una risposta univoca, ma modulata in funzione delle aspirazioni e degli interessi dell'allievo, anche se va da sè che dal punto di vista generale in un corso di studi completo non possa mancare mai una parte dedicata all'improvvisazione.  ::)

Capisco. Ma le esigenze cambiano con il tempo. Ad esempio, nel momento in cui dissi ai due amici di concentrarsi sugli accordi affinché suonassero bene, di concentrarsi sul tempo (essendo anche bassista, per me andare a tempo è una fissazione) e di imparare un paio di canzoni per fare pratica, la pensavo esattamente così.

Forse ora, passati tanti anni, mi vengono dei dubbi. Non so. Forse prendere uno strumento e creare qualcosa che abbia un senso può essere una priorità, a prescindere dal genere che si farà. Forse solo così si impara davvero a conoscere la tastiera, altrimenti la si guarderà sempre come una cosa ignota dove eseguire frasi fatte.

Non so. Ma sono contento di tutte le risposte ricevute perché le maturerò riflettendoci.


Vu-meter

Citazione di: robland il 07 Aprile, 2020, 11:01 AM

Forse ora, passati tanti anni, mi vengono dei dubbi. Non so. Forse prendere uno strumento e creare qualcosa che abbia un senso può essere una priorità, a prescindere dal genere che si farà. Forse solo così si impara davvero a conoscere la tastiera, altrimenti la si guarderà sempre come una cosa ignota dove eseguire frasi fatte.

Non so. Ma sono contento di tutte le risposte ricevute perché le maturerò riflettendoci.

Guarda, su questo posso smentirti a ragion veduta : non è improvvisando che si impara a conoscere la tastiera e/o i suoi suoni.
E' studiando qualcosa che si possiede già in termini melodici e ritmici ( nonchè di espressività, tocco, dinamica, ecc.. ).

Cantare e rifare, cantare e rifare, cantare e rifare: così impari i suoni sulla tastiera.
Cantare le note e suonarle, cantare le note e suonarle : così impari le note sulla tastiera.
Cantare gli intervalli e suonarli, cantare gli intervalli e suonarli, cantare gli intervalli e suonarli: così impari gli intervalli sulla tastiera.

E in tutti e tre i casi, stai memorizzando i suoni sulla tastiera.

L'improvvisazione, viene QUANTOMENO dopo il primo step (ma meglio se coadiuvato dagli altri due perchè devi non solo comprender ei suoni , ma anche le sensazioni in funzione di una tonica o di un accordo).

Tutto questo, non è solo IMHO, ti assicuro.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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robland

Ok, capisco.

P.s. che vuol dire IMHO?  :-\

Lo leggo spesso, ma...
A me fa venire in mente Imhotep, architetto e astronomo egizio della III dinastia...

nihao65

Citazione di: robland il 07 Aprile, 2020, 03:29 PM
Ok, capisco.

P.s. che vuol dire IMHO?  :-\

Lo leggo spesso, ma...
A me fa venire in mente Imhotep, architetto e astronomo egizio della III dinastia...

In My Humble (o Honest) Opinion  ::)

Vu-meter

Citazione di: robland il 07 Aprile, 2020, 03:29 PM
Ok, capisco.

P.s. che vuol dire IMHO?  :-\

Lo leggo spesso, ma...
A me fa venire in mente Imhotep, architetto e astronomo egizio della III dinastia...


:laughing: :laughing: :laughing:
Slang da forum, hai ragione. Come ti ha detto Nihao, in sostanza, alla fin fine, significa "secondo me".
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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luvi

Citazione di: Vu-meter il 07 Aprile, 2020, 11:18 AM
Cantare e rifare, cantare e rifare, cantare e rifare: così impari i suoni sulla tastiera.
Cantare le note e suonarle, cantare le note e suonarle : così impari le note sulla tastiera.
Cantare gli intervalli e suonarli, cantare gli intervalli e suonarli, cantare gli intervalli e suonarli: così impari gli intervalli sulla tastiera.

E in tutti e tre i casi, stai memorizzando i suoni sulla tastiera.

eh già... come mi ripeteva sempre tanti anni fa il mio "mentore" d'oltre oceano: "sing a note and play it"  :guitar:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

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